Sommario - Gino Longo Memorie

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Sommario - Gino Longo Memorie
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Sommario
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Libro I
Volume primo
Capitolo I: Da chi nasco - Un ambiente particolare: quello dei
"rivoluzionari di professione" - I miei primi ricordi - La prigione di
Bellinzona ed il tavolaccio - Sorpreso nel bagno a masturbarmi - La pipì a
letto - A Torino coi nonni - La casa dei nonni ed il negozio di zia Rosa Battezzato a quattro anni - Mi arrabbio col parroco - All'asilo dalle "Rosine"
- Imparo a leggere e scrivere - I giornalini - "Pinocchio" e "Cuore" - Idee
confuse sul sesso - Zia Giovanna e le caramelle - Gli odori del periodo
torinese - Viù - La gita in barca sul Po - Tenda e sabbia - Sviluppiamo le foto
- Il mio quinto compleanno - "I viaggi di Gulliver" - Gli altri regali: un
teatrino di marionette, una giostra meccanica ed un triciclo.
19 pp.
Capitolo II: Si parte per Parigi - La madre falsa - Il viaggio in
carrozza-letto - Le Raincy - La stirerìa di Bianca - Camilla Ravera "Ciondolino" e Salgari - La lezione di politica - La nascita di mio fratello Boulevard Voltaire - A scuola dalle monache - Girotondi e canzoni francesi Le biglie - Il mio precoce ateismo - Guignol e il "garde-champêtre" - La
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giostra - I caffè parigini - "Croissants" e "canards" - Le severe regole della
vita cospirativa - Saper ricordare e saper dimenticare - Le "leggende" da
mandare a memoria - Due memorie: una per le cose altrui, l'altra per le cose
proprie - Le "riunioni" - Ercoli (Togliatti) e la Marisa (Rita Montagnana) La mia amicizia con Togliatti - Stefano (alias Carlo Roncoli: Mario
Montagnana) e la Stefania - Nicoletti (Di Vittorio) e Garlandi (Ruggero
Grieco) - La macchina da scrivere, la penna stilografica ed il fornellino
26 pp.
Meta.
Capitolo III: Montreuil - La scuola comunale - La Fontaine Ricreazioni e cessi alla turca - Radici di liquirizia e "coco" - Flan e panini al
cioccolato - I miei doveri casalinghi - La radio e le canzoni - La scoperta
della differenza tra i sessi - L'inizio della mia ricerca "sessuologica" Biblioteca municipale e prime letture autonome - Hector Malot, Alphonse
Daudet, Robinson Crusoé, Louis Boussenard, Jules Verne, Alexandre Dumas
- In italiano leggo quel che mi comprano: Salgari, Curwood, Jack London L'incidente col camion ed il mio primo bicchierino - Il cinema - Mickey,
Greta Garbo, Tarzan e Charlot - "La corazzata Potiomkin" e "Tempesta
sull'Asia".
18 pp.
Capitolo IV: Da Mamy a Bougival - Madre e figlia - I pensionanti La zuppa di pan bagnato ed i piselli secchi - Il “martinet” - La ragazzina che
fa pipì - Yves - A scuola al paese - Le lunghe camminate in due - L'uva spina
- Il mio primo coltello - L'"odio di classe" e la rana nel latte - Il giornale
murale
-
La
mia
prima
fellazione
e
ciò
che
ne
seguì
-
Fantasìe
sessuogastronomiche - L'isola di Ré - Le "moules" - L'odore di sole sulla pelle
- L'odio per l'acqua - I due russi bianchi - "Anna Karenina" - Bruxelles:
"frites" e fiocchi d'avena - Ostenda 1932 - L'"Ostend Rock": da 50 centesimi
a 5 franchi belgi - La moda dello yo-yo - La cabina, la ragazza ed i buchi - Il
mio primo flirt - Battaglie di cuscini e giochi erotici di gruppo - Lo
spettacolo: invidia di noi più piccoli ed emozione - Le prime sigarette Mantengo le funzioni di fratello maggiore.
22 pp.
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Capitolo V: Le famiglie dei rivoluzionari di professione sono
famiglie "sui generis" - Precocità e rapida maturazione - La mia innata
curiosità si trasforma in avidità e voracità intellettuali - Provare e
sperimentare tutto - Scoprire, conoscere, comprendere - Orgoglio, pigrizia e
perfezionismo - Se le cose si fanno, si fanno bene - Se qualcun altro può,
posso anch'io - Avverto presto che anche i libri possono mentire - Prendo
l'abitudine di non fidarmi e controllare di persona - Autonomìa di giudizio e
di comportamento - Sviluppato presto, rimarrò ragazzino - E' che cresco tra
persone che sono giovani di spirito - Sono gente allegra, i rivoluzionari.
15
pp.
Capitolo VI: Si parte per Mosca - "Il cammino della vita" e "Le
dodici sedie" - Berlino 1932 - Schupo e nazisti - I gabinetti tedeschi - I
piumini - Panini al cumino e odori dei ristoranti berlinesi - Il "Linguaphone"
di mio padre e la sua vergogna - Negoreloie ed il trasbordo sul treno russo Odori nuovi - Il "kiselj" - L'arrivo a Mosca - La "Packard" di rappresentanza
- La Tverskàja - L'albergo "Lux" - Al bagno pubblico - La Russia dei
granduchi - Il telefono - Siamo nel paese dei bolscevichi.
14 pp.
Capitolo VII: I corridoi del "Lux" - Camere, cucine e gabinetti Ogni piano un gabinetto diverso - Le cimici - Le scale di servizio - Il "Titan",
bollitore per il tè in funzione 24 ore su 24 - Il bagno alla russa - Le mie
prime donne nude - La scala posteriore - Il policlinico - La parte bassa - La
mensa - I due ingressi ed il "propusk" - Il cortile - I "pajok" - Partito e
Internazionale - Italiani a Mosca - La nostra "njanja" Tatjana - Dorme nel
bagno, sulla vasca fuori uso ricoperta con un asse - La "kasha" nera con lo
zucchero - Carlo Rossi (Ottavio Pastore) e la sua famiglia - Olga, Mirella e
Giorgio - Furini (Dozza) - Maggi (Egidio Gennari) - André Marty e la
Pauline - La Marin (Anna Pauker) - Giovanni Germanetto - La famiglia
Marabini - Il "SOI" ed i Misiano.
37 pp.
Capitolo VIII: La mia insegnante di russo - Suo padre mi presta
libri - Walter Scott, Fenimore Cooper, Charles Dickens - I "bouquinistes"
moscoviti - Strade e vicoli della vecchia Mosca - Jules Verne e Victor Hugo -
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A scuola non mi vogliono prima dell'autunno - M’iscrivo alla sezione prestiti
della Biblioteca cittadina di letteratura straniera - Mosca sta cambiando:
trasporti pubblici e nuovi edifici - Tre strati nell'architettura della capitale Altre mie passeggiate - L'"Insnab" - Al negozio con la tessera - Da mia
madre al Profintern - La “democrazìa operaia” - La settimana di sei giorni L'utopìa al potere.
29 pp.
Capitolo IX: I residui della NEP - Battaglie tra ragazzini in piazza
dei Soviet - Il mio commercio di palle di neve - Le passeggiate sui "buljvar" Harold Lloyd al "Tsentraljnoie" - La rivoltella a salve ed il mio primo furto Mayne Reid, Merimée, Musset, Balzac, Gautier, Flaubert, Daudet, Zola, Loti,
Rostand - In cerca di letture italiane - Massimo d'Azeglio e Alessandro
Manzoni - "Le novelle della Pescara" - La mia amica belga - A scuola in
vicolo Leontievskij - Calzoni lunghi ed erotismo - I teatri di Mosca - "La
signora con le camelie" al Teatro Meyerhold.
17 pp.
Volume secondo
Capitolo X: I genitori tornano a Parigi - Che farò? - Opto per
l'uscita dalla famiglia - Il convitto internazionale del Soccorso Rosso L'arrivo ad Ivànovo - Sono in isolamento - Il pedologo - 160 ragazzi
scatenati di 27 nazionalità - Il gruppo italiano - Le strutture del convitto - I
dormitori - Il refettorio - Cucina russa e distribuzione dei pasti - Salame
affumicato, caviale pressato e "kiselj" di latte - I turni di servizio - La
biblioteca - Il gabinetto linguistico - Le sale da ginnastica e di spettacolo Cinema tre volte la settimana - I circoli - Il laboratorio di falegnamerìa e
quello meccanico - Aslan Mikhajlovic - La foresta - Le stagioni ad Ivànovo Lo stadio dei ferrovieri - Serre ed orto - Il portone d'ingresso e la palizzata Il regime è quello dei campi di pionieri - Bagno e indumenti - La
"castellana" - Il direttore, Svoboda, Kolja l'insegnante di ginnastica, Ljuba
Seljutina - La nostra dottoressa: Marija Mikhajlovna - Medicina e salute ad
Ivànovo.
38 pp.
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Capitolo XI: Divengo pioniere - L'ascesso al ginocchio - Il chirurgo
militare - La "privacy" a Ivànovo - La fucina - La giostra ed i "passi da
gigante" - L'aereo in cortile - I due orsi bruni - Le galline sono uccelli
stupidi e gli orsi non hanno letto Carlo Marx - Il circolo di fotografìa Riprendo, sviluppo, rafforzo ed indebolisco le negative, stampo e sviluppo le
copie, viro le stampe, ritocco le foto - La "Kodak" a cassetta di Enrique - La
mia prima macchina fotografica - La carabina calibro 22 - Le gite a GusjKhrustaljnyj ed a Kolciughino - La filodrammatica ed il nostro balletto Prima ed ultima mia esibizione teatrale - Film a Ivànovo: "I diavoli rossi",
"Miss Mend", "Le scarpe rotte" - I grandi film sovietici degli anni 30 - Réné
Clair e Charlie Chaplin - "L'uomo invisibile" e "Viva Villa".
19 pp.
Capitolo XII: Vestiti d’ogni giorno e vestiti da festa - Le uscite in
città - Al circo ed alla "Commedia Musicale" - "Il barone tzigano",
"L'albergo del Cavallino Bianco", "Rose-Marie" - "L'ispettore generale" al
Teatro Drammatico - Il "TjUZ" - La "radiola", i dischi e le canzoni sovietiche
di quegli anni - Sociologìa di una comunità infantile - La coltellata e lo
sciopero della fame - Battaglie a colpi di cuscino - La nostra maestra si
sposa: intervista sul sesso - Lo stronzo al soffitto - La bomba fumogena Furti di carote e d’angurie - Pugnali ed armi da fuoco fatti in casa Masturbazioni collettive ed altri giochi erotici - I miei incontri notturni con
Enrique - Il "Petit Larousse" ed i primi libri dalla Francia.
22 pp.
Capitolo XIII: L’arrivo di Enrico dall’Italia – Gli occhiali –
Ciavdar e Rudo – Passo alle secondarie – La mia maturazione sessuale –
Prime infatuazioni femminili: Maja Slepaja ed Amaya – Helmut ed i nostri
esperimenti sulla scala del solaio – La biblioteca è ricca di letteratura
sovietica ed europea – La letteratura sovietica per ragazzi degli anni 20 e
30 – L. Kassilj, V. Kataiev, A. Gajdar, L. Panteleiev, A. Makarenko –
Romanzi storici e memorie – La fantascienza sovietica: A. Bogdanov, A.
Tolstoj, M. Shaghinjan, A. Beljaiev, V. Obrucev – Le riviste “Vokrug sveta”,
“Pionier”, “Tekhnika molodezhi” – La divulgazione scientifica – Germanetto,
i soldi di mamma ed il microscopio – E. Sue, W. Collins, M. Twain, Bret
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Harte, R. Stevenson, A. Conan Doyle, E. Seton -Thomson, O.Henry, H. Wells,
J. London – La letteratura russa – Cerniscevskij e Gorkij – I libri “proibiti”
– M’iscrivo alla biblioteca cittadina di letteratura straniera – I libri
“pornografici” di mia madre.
24 pp.
Capitolo XIV: Allargo la cerchia delle mie letture – D. Defoe,
Jonathan Swift, A. Lesage, H. Fielding, l’abbé Prévost, E. T. A. Hoffmann, E.
A. Poë, H. de Balzac, É. Zola – Voltaire, A. France, O. Wilde, B. Shaw –
Stendhal, Flaubert e Maupassant – Upton Sinclair e Théodore Dreiser –
Scoprire i classici: mi vengono in aiuto Frice e Kogan – Le “Mille e una
notte”, F. Rabelais, B. Cellini, M. Cervantes, W. Shakespeare, Marivaux,
Goldoni, Beaumarchais, F. Schiller, W. Goethe, H. Heine – H. Longfellow ed
“Il canto di Hiawatha” – I miei dibattiti con Rudo – Vengo a conoscere non
soltanto Schiller e Goethe, ma anche Lessing, Novalis e Kleist – Il teatro
elisabettiano inglese, quello spagnolo e la commedia italiana del 500 – L.
Tolstoj, R. Rolland, T. Mann, H. Mann, S. Zweig, L. Feuchtwanger –
Editorìa e traduzioni nella Russia sovietica - Leggo 2-3 volumi al giorno –
Come faccio – L’esaurimento nervoso – E’ tra il 1934 ed il 1938 che
acquisisco la più gran parte del mio bagaglio culturale.
19 pp.
Capitolo XV: Le visite dei genitori – Battista (Ciufoli), Lanfranconi
(Farina), Jacopo (Berti), Bianco – Dolores Ibarruri e Ruben - Irene Falcon –
Il VII congresso dell’Internazionale – Un mese a Mosca con mia madre
delegata al congresso – Ritrovo il “Lux” – Vi hanno aggiunto due piani
nuovi ma le cimici sono rimaste – Il ristorante dei delegati – La Via Gorjkij
è cambiata – Nuove conoscenze: la Felicita (Ferrero), l’Astesano (Platone) –
Roasio e Lovera (Amadesi) – Ritrovo persone conosciute – La Olga Lovera
dà scandalo – Germanetto accalappiato – La festa dell’aviazione a Tushino e
la moglie di Marcucci (Davide Maggioni) – Le italiane sono asessuate? –
Sesso e partito – Il ritorno ad Ivànovo – La figlia della compagna di
Nicoletto viene promossa mia cugina – I topolini bianchi di Giorgio e le
leggi di Mendel.
29 pp.
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Capitolo XVI: I viaggi durante le vacanze estive – 1936: sul Volga
presso Jàroslavlj – La “dacia” di Shaljapin, il parco, la biblioteca e la
scalinata al fiume – Il Volga, i barconi, la spiaggia dall’altra parte del
fiume, i tafani – L’acqua del Volga – Vetri colorati alle finestre e ricarica
delle lastre fotografiche – In biblioteca: Carlo Gozzi e Gilbert K. Chesterton
– I “plavki” – Le dattilografe di Ivànovo e le passeggiate con Car lo –Flirt e
case di riposo in Russia – Il “Kagor” – Desideri e timidezza – 1937: in
Crimea in treno – Simferopoli: alloggiamo alla “Casa del contadino” –
Corriere e strade in Crimea – L’”aeron” – La pensione di Jalta – Escursioni
in barca – Gurzuf, Livadja, Alupka – Tartari di Crimea, kizyl ed una strana
bevanda bianca – In nave a Sebastopoli
– Lida ed il mio primo
corteggiamento – Mi sento protettivo – La gita al canale Mosca-Volga – Il
ritorno ad Ivànovo, ed il trasferimento del gruppo italiano a Mònino – Vi è
stato inaugurato un nuovo convitto del Soccorso Rosso – Nievo e le
“Confessioni di un ottuagenario”.
21 pp.
Capitolo XVII: A Mònino ritrovo Lida – V’è anche Enrique,
trasferitovi col gruppo spagnolo – La nuova composizione del gruppo
italiano – Carlo Varesco - L’arrivo di Giorgio da Mosca – Similitudini e
differenze con Ivànovo – Andiamo a scuola al campo d’aviazione – Il nostro
autobus – Il buffet della stazione – La fabbrica tessile ed il suo club – Il
villaggio e la sua cooperativa – Le fughe a Mosca – Mi si mette al corrente
della posizione di Lida: fine del mio primo romanzo –Palpeggio il seno di
mia “cugina”- Vil Zincenko e Tanja Turcianovic – La dichiarazione
crittografata – Manco d’audacia – La ragazza dal dente d’acciaio.
20 pp.
Capitolo XVIII: Il club in solaio – Luogo di ritrovo, deposito di
armi ed altre cose segrete, all’occasione funge anche da “garçonnière” –
Sigarette: dalle “Boks” alle “Pushki” ed alle “Trojka” – Fumiamo anche la
pipa – Le canzoni della mala – Rodeo sulla giumenta del convitto – Le
lezioni di ballo classico – Mi specializzo in operazioni alla Arsène Lupin –
Gli alcolici: “Zubrovka”, “Spotykac” e “Zapekanka” – Il fiuto dell’infermiera
ed il bar nello sciacquone del water – “Skupocnye” e “bazar” – A che servono
i preservativi – Nostra interpretazione dell’albero di Natale – I sette gelati
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di
Enrique
–
La
“rossée”
di
Tim,
futuro
membro
corrispondente
dell’Accademia delle Scienze – Cinema e libri – Hemingway e Richard
Aldington – Le fughe a Mosca – Il “Bordeaux” ed il “Barsac” di Battista –
Agnese e la madre di Carlo – Zharko Walter – Le pistole di Gianni Bertone e
Matteo Secchia.
23 pp.
Capitolo XIX: Le repressioni staliniane del 37 -38 – Conseguenze a
scuola e nel convitto – Scompaiono David e la Tanja Turcianovi c – Di
nascosto riforniamo David – Fritz, l’amico di Carlo - Ci riducono le
assegnazioni – Si vuole ristabilire la disciplina – Mi scontro col nuovo
direttore – In vacanza in Georgia – Bakù, città europea – Tbilisi ci accoglie
con fiori e bandiere – All’albergo dell’”Intourist” – Nel campo di Khodzhori,
ai piedi del monte Udzò – Il campo è multinazionale: georgiani, armeni,
azerbaigiani, qualche russo ed ucraino, infine noi – Le sigarette georgiane –
Tamara Lisitseva – “Tiratore di Voroscilov” – L’orchestra di ottoni – La
nostra amicizia coi “làbukhi” – L’”anasc” – Stupro collettivo – Ci offrono di
prendervi parte: decliniamo l’offerta – Scendiamo a Tiflìs per i pendii – Una
città adorabile – L’escursione a Gori – Si parte: lo specchietto ed il primo
bacio – Batum: cognac ed afa – I pini di Kobuleti – A Mosca mi attende una
novità: tornerò in famiglia – Cosa mi hanno dato Ivànovo e Mònino.
pp.
34
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Libro II
Volume terzo
Capitolo XX: Al “Lux” a Mosca - Mi si adatta un vestito altrui - La
cravatta di Vigna (Negarville) - Conciato all’”occidentale” sembro un
perfetto idiota - Mi danno anche soldi, ma niente documenti - Con la
“Freccia Rossa” a Leningrado - L’imbarco - La nave di “France-Navigation”
- Il commissario di bordo e l’ufficiale di macch ina - La mia cabina - I
gabinetti - Odori nuovi - Alla tavola del comandante - Aperitivi, vini e
liquori - Mayonnaise e “Savora” - La cucina francese - Il “free shop” e le
sigarette americane - “Camel”, “Lucky Strike” e “Chesterfield” - Gli altri
passeggeri - Codovilla e la moglie - V’è anche qualcun altro, di cui saprò più
tardi - Le Havre - Sbarco clandestino a Bordeaux - I parati a fiorellini ed i
comodini coi vasi da notte dei coniugi bordolesi - In auto a Parigi - I fari
gialli - 44, rue Le Peletier.
15 pp.
Capitolo XXI: Togliatti e le “grandi purghe” - E’ un animale
politico,
non
un
moralista
-
La
situazione
negli
anni
1935-38
-
L’Internazionale non interviene negli affari interni del partito russo - La
fiducia nei dirigenti bolscevici è totale - L’URSS è bandiera e speranza del
proletariato mondiale - La minaccia nazifascista, l’arrendevolezza dei
dirigenti occidentali e l’imminente pericolo di guerra inducono a serrare i
ranghi - Togliatti però è politico troppo fine per non sospettare qualcosa Ma non può indebolire il fronte operaio ed antifascista facendo sorgere
dubbi sull’unico baluardo statale di cui esso disponga - Potrà invece tentare
di sottrarre all’eventuale pericolo la maggior parte dei quadri del partito, e
lo fa - Memore delle vicende dei partiti tedesco, polacco, ungherese,
jugoslavo manovra con estrema abilità - Il movimento dei quadri del PCI nel
1937-38 - Nel 1943-45 il partito italiano sarà l’unico partito comunista
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saldamente impiantato nel paese ad aver conservato l’intero nucl eo
dirigente storicamente formatosi - Il comportamento di Togliatti merita
ogni possibile elogio, non critiche.
20 pp.
Capitolo XXII: Parigi, settembre 1938 - Sereni, Marina e la figlia
Lea - Donini, la Olga e Pirka - Metró e trasporti pubblici a Parigi - La
politica francese ed il patto di Monaco - I giornali parigini - La casa in
avenue de la Porte de Ménilmontant - Mio fratello - Vengo riequipaggiato Il liceo “Marcelin Berthelot” a Saint -Maur des Fossés - Monsieur le
Proviseur - Andrò in quarta liceo - Liceo e istruzione secondaria in Francia La classe mista - Il professore di francese - Approfondirò la mia cultura
letteraria - “La Chanson de Roland”, “Tristan et Yseult”, François Villon, i
poeti della “Pleïade”, il “Grand Siècle”, la poesìa franc ese dell’ottocento Monsieur Martin, il professore di tedesco - I miei compagni di classe Gibert jeune - Paragone tra scuola francese e scuola sovietica - Storia di
premi e di “mention d’honneur”.
35 pp.
Capitolo XXIII: La vita quotidiana - Al liceo a mezza pensione:
vino rosso e camembert - I compiti in classe e “l’adjutant” - Nel mio stipo
cognac e rhum - Fumo le “Mewa” polacche e le “Macedonia Extra” italiane L’”argot” - Mi iscrivo alla biblioteca municipale del XX - I compagni italiani
a Parigi - Giorgio Amendola, Germaine e Madame Lecocq - Paolo Tedeschi
(Velio Spano) - Willy (Schiaparelli) e Nicoletto - Leo Weiczen e la Nidia Aladino Bibolotti - Il ritorno di mio padre dalla Spagna - Siamo legali:
chiedo la carta d’identità, ma tirano in lun go - Mi iscrivo alla gioventù
comunista- Le mie funzioni domestiche - La storia dei coltelli - Parigi, città
“belle époque” - Cinema americano e film francesi alla fine degli anni trenta
- La mia autonomìa: studio, faccio la spesa, pulisco la casa, ma per il resto
mi si lasci stare - La vita è mia e me la gestisco io - Natale 1938.
37 pp.
Capitolo XXIV: Le traversate di Parigi - Vetrine e librerìe - I libri
d’arte - Lo stipendio di un funzionario di partito ed i conti di casa – Le toppe
ai calzini – Entrate e risorse personali – Il primo dei miei rimorsi Profumerìe ed armerìe - Furtarelli nei grandi magazzini - La mia morale - I
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“music-hall” della “Ville-Lumière” - Le “riviste nude” in edicola ed i loro
annunci - La “Guida rosa delle case di piacere pa rigine” – La mia rassegna
(esterna) dei principali bordelli della capitale francese - I preservativi del
“Black Cat” - Le librerìe erotiche dietro i boulevard - Gli afrodisiaci ed
Andréa de Nerciat - Radio e canzoni - Fréhel, Lucienne Boyer, Léo Marjane,
Rina Ketty, Tino Rossi, oltre agli intramontabili Maurice Chevalier e
Josephine Baker - Ray Ventura ed i suoi “collegiali” - Charles Trenet,
cantautore e poeta.
43 pp.
Capitolo XXV: Altri compagni italiani a Parigi: Giorgio Camen
(Giuliano Pajetta) e Francesco Scotti - Eugenio Reale e la sua vita
“libertina” - Invito Vinca a teatro - Rileggo “Gioventù senza sole”: non riesco
a capire la crudeltà di mia madre nei confronti della sorella minore - Per le
puttane ho decisamente un debole – Delle ideologìe diffido sempre più – Se
quella di mia madre è sete di dominio sono deciso a non lasciarmi fare Proseguo nelle letture: qualche classico, e parecchia poesìa - Scrittori del
novecento: Pierre Louÿs, André Gide, Jules Romains, Raymond Radiguet,
André Malraux, Antoine de Saint-Exupéry - Marcel Proust - Apprezzo i
decadenti, ma non l’avanguardia - I grandi “feuilletonistes” dell’ottocento e
d’inizio secolo: Paul Féval, Xavier de Montépin, Ponson du Terrail, Émile
Gaboriau, Michel Zévaco - Mi trasferisco al lycée Voltaire - Le vacanze nel
campeggio dei giovani tedeschi in Normandia - Il patto di non-aggressione
tra Germania ed URSS - L’attacco alla Polonia e l’inizio della seconda
guerra mondiale.
19 pp.
Capitolo XXVI: Lo stato di guerra e la caccia ai comunisti - Mio
padre viene arrestato – Dal commissariato alla “Santé” - La visita in
prigione - Fresnes, lo stadio Roland–Garros ed il campo del Vernet - I libri
acquistati da mio padre: Luciano di Samosata, Ulrich von Hütten, l’Aretino,
Dafni e Cloe - Riorganizzazione della vita familiare - Mia madre tornitrice Adele mi insegna dattilografìa e stenografìa – La seconda moglie di Edo ed
il negozietto di tè – I miei primi esperimenti culinari - Parigi in guerra - Il
colonnello Dumont - Al liceo: il figlio di Bibolotti ed i primi rudimenti di
storia dell’arte - L’offensiva tedesca nelle Fiandre - L’arresto di mia madre:
sommario pag. 13
rimango solo – I compagni - Mi trasferisco da Franco in via Claude Tillier Gabinetto sulle scale, e niente bagno - La lettera a Carlos (Vittorio Vidali) L’avanzata tedesca su Parigi.
28 pp.
Capitolo XXVII: La grande fuga - Scotti e Amendola sono già
partiti, Sereni e Dozza tagliano la corda - Farini e la Platone rimangono - Io
e Franco partiremo col Comitato per gli aiuti alla Spagna - Strade intasate e
parigini che scappano - Andrée, Desirée Lieven e Jean-Paul Dreyfus - La
costa atlantica: Pornichet - Il giorno che vi arriviamo i tedeschi sono entrati
in Parigi - Cinque giorni dopo ci raggiungeranno – Passeggiate a La Baule Tutto Verlaine - Estate, fieno e sogni ad occhi aperti - Che fare? - Se ne
discute e dibatte, e si scrive - Il gruppo si scioglie: noi due torneremo a
Parigi - Vi trovo l’avviso del rientro di mio fratello, e vado a prenderlo –
Starà per il momento con Marina a Pavillons -sous-bois - Eseguo le
istruzioni di mia madre, e svendo e realizzo quanto posso – Ma sarà un
errore.
22 pp.
Volume quarto
Capitolo XXVIII: I tedeschi a Parigi - I marchi d’occupazione - Le
“dorifore” - Turismo di tipo nuovo - Il razionamento – Collaborazionisti e no
- Garzone di laboratorio - Masha, l’amante russa del maggiore tedesco –
Vendiamo automobili imboscate - Il maggiore tedesco vuole conoscerci:
siamo convocati nel suo ufficio al campo d’aviazione - Ci presentiamo:
siamo italiani, i francesi hanno arrestato i nostri genitori – Mi fa assumere
quale manovale da un’impresa che lavora per i tedeschi - Franco andrà a
pulire invece la tomba di Napoleone - In cantiere: ottanta chili in spalla e
passo molleggiato - La “scicchetta” ed il litro di rosso - I miei rapporti col
capomastro - Inclusi gli straordinari guadagno tre volte quel che prendeva
mio padre dal partito - Ora siamo noi due a dare soldi al partito - La
Platone coi figli passa a nostro carico - Sono ricco: occhiali nuovi, libri ed
altre spese - Poutiche a pensione da una coppia di anziani ebrei – Mi
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affretto ad investire i risparmi di mamma - I “rutabagas” ed il sapone fatto
in casa - Gli allarmi aerei mi provocano una colite cronica.
37 pp.
Capitolo XXIX: Acquisto i miei primi libri: prima avevo soltanto
frequentato le biblioteche - Poeti e romanzi erotici del 700 - Crébillon fils,
Godard d’Aucourt, Mirabeau, Rétif de la Bretonne, Casanova, Sade - Omar
Khayám - “Concert-Mayol” e “Folies Bergère” - Con Vinca al “Casino de
Paris” - Gershwin ed il “Boléro” di Ravel - Che scalogna: adesso che ho l’età
ed anche i soldi, le case chiuse di buon livello sono riservate agli ufficiali
tedeschi - Vita con Franco - La ragazza dall’altro lato del cortile - William
Valsesia ed i Diodati - Le biciclette da corsa – Vado anch’io a pulire la
tomba di Napoleone - Nella Marcellino e la stampa del PCF - Una mia
modesta proposta: adesivi nei pisciatoi - Perfeziono la mia concezione del
mondo: non si deve aspettare nulla non soltanto dai genitori, ma neppure
dal partito - Al partito non si chiede, si da – Il proprio destino ognuno lo fa
da sé - Continuo a non capire gli adulti.
Capitolo XXX:
19 pp.
L’espulsione dalla Francia - Il mio “dossier” sul
tavolo del commissario - Ricevo istruzioni dal partito: mio padre ha la
cittadinanza sovietica, dovrò chiedere il “rimpatrio” in URSS - Il documento
sovietico - Le scarpe del console Kuznetsov - Ordiniamo i biglietti sui
Champs-Élysées - L’incontro con Negarville - Con Poutiche traversiamo la
Germania nazista - Berlino bombardata - La frontiera sovietica: in segno di
benvenuto mi sequestrano uno dei due volumi dei “Contes” di La Fontaine –
Nessuno sa niente di noi: per puro caso disponiamo di tre rubli - Abbiamo
perso il treno per Mosca: partiremo soltanto l’indom ani - Dormiamo nella
carrozza-cuccette, che ci ha atteso - Negozi lituani pieni di ogni ben di Dio –
Noi due a pane nero e tè - Mosca, stazione di Belorussia: consegno le valigie
al deposito e filiamo a piedi al “Lux” - Fa freddo: è il 21 febbraio del 1941 La mangiata da Rita - Riferisco ad Ercoli il rapporto del centro estero e lo
“cancello” dalla memoria - Al Soccorso Rosso — Verrò sistemato alla “Casa
degli emigrati politici” - Poutiche, divenuto Joseph, andrà a stare ad
Ivánovo.
20 pp.
sommario pag. 15
Capitolo XXXI: Alla “Casa degli emigrati politici” - Vi ritrovo i miei
compagni di Ivánovo e di Mónino - Rivestito da capo a piedi, mi procuro
soldi liquidi - Consegno il documento di rimpatrio e chiedo la cittadinanza
sovietica - I compagni italiani al “Lux” - La nuova sede del Komintérn a
Rostokino - Sorkin mi chiama a rapporto: vuole sapere della situazione in
Francia - Paul Allard (Giulio Cerreti) - Marty mi porta da Thorez - I
tentativi di Bianco di accelerare il recupero di nostro padre - La faccia tosta
di Marty - Da Rákosi – Manuilskij - Stella Blagoeva e la Bogomolova - In
camera con Enrique - Mio fratello è partito per Ivánovo - La mia colite e la
doppia razione di cibo - Studierò per corrispondenza: devo recuperare il
tempo perso – La mia scuola in 3-za via Mescianskaja - Edo e la Nadja Divengo cittadino sovietico.
37 pp.
Capitolo XXXII: I miei tragitti — Una nuova Mosca - La scuola
sovietica è cambiata - Anche il cinema sovietico non è più quello - Il teatro è
ancora in piena fioritura, ma vi si rappre sentano soprattutto i classici – Al
Teatro dell’Armata Rossa “La bisbetica domata” – “Molto rumore per nulla”
e “Come vi piacerà” al Teatro Vakhtangov - Sheridan al Teatro d’Arte e
“Pigmalione” di Shaw al Malyj - Il “Cane dell’ortolano” con la Babanova e
“La locandiera” con Pljatt e la Maretskaja - Il “Barbiere di Siviglia” di
Rossini nella messa in scena di Stanislavskij - I miei gusti: Cecov no, in
teatro proprio non mi va - L’”Eugenio Oneghin” di Ciajcovskij suscita in me
profonda indignazione - Più in generale rifiuto il melodramma - Musica
sinfonica: “Sala grande” del Conservatorio e “Sala Ciajkovskij” - Prediligo
Beethoven,
non
sopporto
Ciajcovskij
-
Il
“Museo
della
nuova
arte
occidentale” in via Kropotkin - Altri musei - A zonzo per la città - “Sanduny”
e “Tsentraljnye bani”, bagni pubblici moscoviti - Il “Cocktail-Hall” di via
Gorjkij - Il ristorante “Aragvi” - Cibi e prelibatezze d’epoca.
39 pp.
Capitolo XXXIII: Biblioteche a Mosca – Rileggo “Guerra e pace” Omero e Dante - Shota Rustaveli - Dalla “Storia del PC(b)” passo alle
“Questioni del leninismo” - Scopro Lenin e Marx - I testi marxisti li acquisto
in proprio: vanno riletti - Le mie intuizioni libertarie e libertine trovano
conferma - Il marxismo non mi impedisce di leggere con gusto anche
sommario pag. 16
“Faublas”, nell’edizione del 1806, alla sala di lettura della “Biblioteca di
letteratura straniera" in piazza dei Soviet - Il filtro da caffè - Enrique e la
Magda - La mia invidia - Tento con Erika, ma senza successo – Che sia
lesbica? - Nel frattempo ho ritrovato Tamara, la ragazza di Khodzhori - A
giugno do la licenza di scuola secondaria inferiore - 22 giugno: é l’attacco
tedesco – Tamara che vuol fare l’attrice arriva a Mosca - Rudo parte per la
sua guerra “personale” contro Hitler - Con Tamara siamo amici, ma niente
più - Vado a fare il correttore di bozze, poi il linotipista, in tipografìa - Le
vicende di Tamara a Mosca - Ho la “Leica”: scatto foto - I bombardamenti
tedeschi sulla capitale - Acchiappiamo “le bombe per la coda” - Si decide di
rispedirci ad Ivánovo - La cosa non mi convince ma abbozzo.
37 pp.
Capitolo XXXIV: Ivánovo è cambiata - Marija Mikhajlovna - Gli
eventi del 1939-41 e l’atmosfera nel paese - Con Enrique veniamo sistemati
nella “Casa del personale” - La “Scuola regionale per corrispondenza” Grammofono elettrico e Beethoven - Le nostre gite in città - La mia
collezione di libri erotici fa furore - Al direttore Gasparov diamo sui nervi:
nel suo convitto stoniamo - Dovrei iscrivermi al “komsomol”: faccio
domanda - Seriozha Junj Fu - Beniamino del corpo insegnante, è segretario
del “komsomol”, fa prediche a destra e manca e rompe a tutti - E’ figlio di
Mao Tse Tung, allora poco noto, e della sua seconda moglie, quella che fu
bruciata viva nella caldaia di una locomotiva - Grigiore e monotonìa:
mordiamo il freno - Al fronte le cose vanno male: i tedeschi sono a quaranta
chilometri da Mosca - La capitale viene evacuata: vi rimane soltanto Stalin
- Non è più tempo di studi: vogliamo andare a batterci - Jozef, il camion
della “Casa degli emigrati” e le patate - Deciso: piantiamo tutto, andremo a
Mosca - Vi sarà pur qualcuno, al Soccorso Rosso od al Komintérn, cui potere
dire le nostre - Naturalmente, da “clandestini”: con insegnanti e direttore è
inutile tentare discutere, non capiscono ni ente.
28 pp.
Capitolo XXXV: Mosca è zona militare: serve il lasciapassare Celati sotto i sacchi di patate superiamo il posto di blocco - Ho compiuto
diciott’anni - Mosca, novembre 1941 -
Al “Lux” non v’è più nessuno - Al
Soccorso Rosso sono rimaste due impiegate spaurite - Il coprifuoco è per le
sommario pag. 17
18: dove andare? - Alla “militsija” - L’indomani troviamo Sorkin: chiederà
istruzioni - Dormiremo al “Lux”, ma per il mangiare dovremo arrangiarci All’“Aragvi” nella Mosca deserta - In teatro da Tamara - La mensa del
Conservatorio e la “kasha” all’olio di lino - Profusione di libri rari svenduti
per strada - Gogolevskij buljvar: Jasha ed il grammofono - Timide
pomiciate al suono di vecchie romanze - Vertinskij, Lescenko, Isabella
Jurjeva - Libri e letteratura: “Via Crucis” di Aleksej Tolstoj, Elvezio - Il
“Libro della Marchesa” di Konstantin Somov - Sorkin ha l’ordine di
rispedirci ad Ivánovo - Beh, ci abbiamo provato - Torneremo in treno,
stavolta con regolare lasciapassare - Gasparov infuriato monta in catt edra:
nel “suo” convitto non v’è posto per noi - Ci fa un piacere: ora siamo liberi
da obblighi e impegni - Se al fronte di noi non si vuole, andremo a lavorare Ma non a Ivánovo: è fredda e noiosa, e poi di convitto ed insegnanti ne
abbiamo le tasche piene - Andremo in Georgia, di cui manteniamo un ottimo
ricordo. 25 pp.
Libro III
Volume quinto
Capitolo XXXVI: È deciso: realizzeremo i nostri averi, ci faremo un
documento falso e svaniremo nel nulla - Peccato abbandonare i miei libri,
sommario pag. 18
ma è più importante rimanere sé stessi – Kovróv-Gorjkij – Attiriamo
l’attenzione: primo fermo, e l’interrogatorio - Arzamás-Ruzaievka - Treni e
stazioni ferroviarie nell’URSS in guerra - Si viaggia sui predellini, sui tetti
ed in carri bestiame
- Si dorme nelle sale d’aspetto
- Pidocchi e
“sanpropusknik” - Qualche volta si rimedia un giaciglio - Cibo, mercati, izbe
- A Penza mi prendo il tifo petecchiale – Rapato a zero - Bagno caldo e pane
bianco in ospedale - Perdo la mia “Leica” - Saratov-Stalingrado - “Otto
cavalli - quaranta uomini”: siamo centocinquanta - Tre giorni e due notti in
piedi: gonfiano le ginocchia - Bisogni sotto vento a 32 sotto zero Capodanno 1942 - Koteljnikovo-Tikhoretskaja - Le “stanitse” del Caucaso del
Nord - Torna il pane bianco - Makhac-Kalá: finalmente sopra lo zero – Al
mercato di Derbent vi è anche il vino novello - Posto di blocco a Khacmás:
mi sbattono in gattabuia - Mi tolgono occhiali, stringhe e cintura: di nuovo
il tavolaccio - L’indomani, con una strizzata d’occhio a Enriqu e, ci lasciano
proseguire - Bakú: il padre di Rosa ci accoglie con la scure in mano - Tbilisi:
siamo arrivati.
35 pp.
Capitolo XXXVII: Al Soccorso Rosso - Allievi-tornitori presso le
officine ferroviarie - Lezioni e lavoro - Gli occhiali – Dopo due settimane
ottengo la 4-ta categoria - Torniamo proiettili da mortaio - Igorj Ghnatiuk e
la sua insegnante – All’Opera di Tbilisi - La cantante amante di Stalin - Il
“dukhán” di Denikin – I bagni sulfurei - Mi rubano il passaporto - Il pane in
tasca ed i ratti sul letto - Tamara manda a dire che parte volontaria - La
morte di José Diaz - L’arrivo di Dolores e di Irene Falcón - Ci facciamo vivi:
riferiscano di noi e salutino Ercoli - Siamo convocati al Soccorso Rosso - Ci
vogliono d’urgenza a Mosca - Alle officine sono dispiaciuti - Partiamo col
primo treno che ristabilisce la comunicazione diretta per Mosca via Rostóv Dieci giorni di viaggio, invece dei tre d’anteguerra – Viaggiamo da pascià:
scompartimento a due posti in una carrozza -letto che risale ai primi del
novecento - Lenzuola pulite e tè caldo - In dotazione ventiquattro scatole di
ceci con maiale, pane, zucchero ed una valigia per ciascuno - A Mosca ci
separiamo: Enrique andrà in una scuola militare, io alla scuola di partito
del Komintérn - Profitto della sosta per riacquistare qualche testo marxista:
mi devo ricostituire una biblioteca.
31 pp.
sommario pag. 19
Capitolo XXXVIII: Ufá, Urali, maggio del 1942 - Al “Palazzo del
pionieri”, sede provvisoria del Komintérn - Sono destinato alla scuola
quadri dell’Internazionale - Da Edo, Marty ed Ercoli - Il vino di ribes nero
per il ritorno del figliuol prodigo - L’albergo “Bashkirija” - Le migliori
patate del mondo - Le ragazze bashkire - Il fiume Belaja - Quattro ore di
battello: Kushnarenkovo - La “scuola tecnico-agricola N. 101” – Mikhajlov
ed Antipov - Le regole cospirative - Gli italiani non sono ancora arrivati:
verrò per il momento aggregato al gruppo spagnolo - Josefina e Vicente
(Ignacio Gallego) - Arrivano gli altri: ritrovo vecchi compagni di Ivánovo e
Mónino - Il gruppo italiano - Paolo Robotti - Programmi e materie di studio
- Carlo Pozzoni - Il regime di vita e di lavoro - La biblioteca ed i lumicini a
petrolio - Andrea Curato e Sofja Maksimovna – Il miele bashkiro - Nelja ed
il soldatino francese – Sono pignolo e disciplinato: voglio giustificare la
fiducia riposta in me - Imparo a lavorare sul serio: appunti alle lezioni, note
durante le letture, sunti dei testi base - Il mio secondo esaurimento nervoso Vengo accolto nel “komsomol”, la gioventù comunista sovietica.
28 pp.
Capitolo XXXIX: Gabinetti e bagni a Kushnarenkovo – Lillà in fiore
e cantaridi - I francesi anarcoidi - Due settimane di lavori agricoli –
Bernard: cucina d’alta classe nel colcos bashkiro - Dormiamo in fienile: gli
effluvi del fieno tagliato di fresco neutralizzano anche il bromuro – V’è chi si
dà da fare - Zharkó, angelo delle tenebre - Io ed il ballo - Le lettere fermo
posta - Aldo e Luly - Canzoni italiane del ventennio - Il gruppo tedesco:
Wolfgang Leonhardt e Misha Wolf - La relazione di Manuiljskij - Tito:
l’uomo giusto al posto giusto - Jakub Berman ed il gruppo polacco – A me ed
a Robotti viene confezionata una “ghimnastiorka” - L’oca della fabbrica di
Dulevo - Sono redattore del giornale murale - Capodanno 1943.
33 pp.
Capitolo XL: Anita civetta - Con Giorgio le poniamo un ultimatum –
Va a lamentarsi da Robotti: ne viene fuori uno scandalo - Riunione del
gruppo per discutere su “sesso e morale comunista” - Replico a Robotti
citando Engels: perché i comunisti dovrebbero s posarsi per fare l’amore? Se unico fine del matrimonio monogamico è la tutela della proprietà
privata, che noi intendiamo abolire, perché rimanere succubi della vecchia
sommario pag. 20
morale? - Cosa sia bene o male lo dobbiamo decidere da noi - Frasi fatte e
parole grosse non mi impressionano, le cose me le dovete dimostrare Robotti si arrabbia: sono “un anarco -individualista”, non diverrò mai un
buon quadro di partito - Qualcuno sghignazza - Le “tecniche speciali”:
rocambolesche ed ottocentesche - Il corso sull’esplosivo è invece cosa più
seria - L’istruzione militare - Imparo a maneggiare: fucile, pistola, bombe a
mano, mitragliatrice leggera, mitragliatrice pesante, fucile anticarro e
mortaio da 50 mm - Marce di quaranta chilometri e combattimento all’arma
bianca - Esercitazioni di tiro sul fiume ghiacciato: sono piuttosto bravino –
Sono per contro nullo alle esercitazioni di tattica sul cassone di sabbia –
Non sarò mai un capo: so altrettanto poco comandare quanto ubbidire - Le
decisioni le prendo per me, non per gl i altri.
22 pp.
Capitolo XLI: Lo scioglimento del Komintérn – La nostra scuolaquadri viene chiusa - Si torna a Mosca, a disposizione dei propri partiti –
Apprendiamo per strada del 25 luglio, e della caduta di Mussolini Manuiljskij ci vuol vedere - Le destinazioni di noi italiani - Mario Correnti,
commentatore di Radio-Mosca - Radio-Milano-Libertà - La 7-ma Sezione
della “Direzione Politica centrale dell’Armata Rossa” - Ernst Gerö –
Lavorerò al giornale per i prigionieri di guerra - “L’Alba” ed il maggiore
Terescenko - Elena Lebedeva - Di nuovo al “Lux” - Tessere, mense e mercato
nella Mosca del 43-44 - Lezioni a noi giovani: Ercoli sul Risorgimento e
l’unità d’Italia, Garlandi sulla letteratura italiana – Dalla biblioteca sua
Ercoli mette a disposizione De Sanctis, Croce, Salvemini e Gioacchino Volpe
- La “Storia della grande industria in Italia” di Rodolfo Morandi - Il filtro
da caffè ed i libri di Marcucci - I “pamphlets” di Paul Lafargue - Ercoli
giornalista - Conferenza pubblica sulla situazione in Italia il 26 novembre
1943 alla “Sala delle Colonne” - Togliatti riprende la sua identità - La
situazione sta evolvendo rapidamente.
36 pp.
sommario pag. 21
Volume sesto
Capitolo XLII: L”Istituto N. 99” - Conosco i locali: sono quelli della
ex “Casa degli emigrati politici” - Il comitato “Germania libera” - Wilhelm
Pieck e Walter Ulbricht - Convivenza imbarazzante: il “Comitato polacco di
liberazione nazionale” viene trasferito - Il mio lavoro al giornale - Fonti e
materiali - Germanetto ed il diverbio con Ed o - Anzianità o qualifica? - Le
tappe della mia carriera giornalistica - Le visite degli istruttori dai campi Il sottotenente Vincenzo Vitello ed altri nostri collaboratori - Faccio
conoscenza con Dimitrij Scevliaghin - Matteo (Ivan Regent) e le discussi oni
con gli jugoslavi - Veljko Vlahovic.
19 pp.
Capitolo XLIII: La mia vita al “Lux” - Le “soljanki” di Nadja Imparo definitivamente a cucinare - Mercato e bagni pubblici nel vicolo
Palashevskij - Mi si confeziona un vestito verde pisello - L’“Eliseiev” diviene
“negozio commerciale” - Ritrovo Enrique - Cominciano le partenze: prima
Bianco, poi Togliatti - Seguono Grieco, D’Onofrio e la Rita Montagnana Fraternizzo
coi
subalterni
-
Tanja
ragazza
impertinente
-
Baci
e
palpeggiamenti negli angolini bui - Ruzzolone dall’auto - A casa sua in via
Lesnája - Le sue mani sul mio corpo vergine - Tocco per la prima volta il
sesso di una donna – La storia di Tanja – Voglio sposarla: tanto si sposano
tutti.
22 pp.
Capitolo XLIV: Per caso incontro Tamara in tram - E’ a Mosca da
più di due mesi, ma non mi ha cercato – La sua storia: il lancio, la cattura,
la condanna a morte, la prigionìa, la fuga - Partigiana in Belorussia e
ritorno a Mosca - Sono felice di averla ritrovata, ma angosciato: che farò
ora con Tanja? - Non posso portare avanti due rapporti in parallelo - Mi
tocca scegliere: Tamara ha la precedenza - Con Tanja dovrò troncare: mi
piange il cuore - Le ragazze del popolo sono gran signore - Consegno a
Tamara il pacco di lettere da Kushnarenkovo - L’accademia di arte
drammatica - Tsilja Borisovna - Jurij Melville - Lette le mie missive,
sommario pag. 22
Tamara mi comunica che accetta “la mia proposta” ed è pronta a sposarmi Contento, ma poco convinto: vi è qualcosa che non quadra - Prima partirà
per Tbilisi, che dopo la prigionìa non ha ancora rivisto sua madre: ci
sposeremo al suo ritorno - La suocera avrebbe preferito Melville - Nel
frattempo è uscita la nuova legge su matrimonio e famiglia ma non vi
facciamo caso - Al “ZAGS” del rione “Sovetskij” in vicolo Stoleshni kov 20 pp.
Siamo sposati - E’ il 19 agosto 1944 e non ho ancora ventun anno.
Capitolo XLV: Sposati, ma vergini, e senza alloggio - Affittiamo una
camera mobiliata per consumare il matrimonio - Dieci giorni per giungere a
capo della nostra doppia verginità – Da Ivánovo arriva mio fratello: per il
momento starà con me in dormitorio - In base alla nuova legge sulla
famiglia vengo nominato suo “tutore” – Mi accaparro il ripostiglio dietro il
biliardo al secondo piano: non vi sono finestre né acqua corren te, ma
potremo starvi in due con Tamara - Bacinella, sveglia e ferro da stiro - Le
tre
mense
della
famiglia
-
Tre
mesi
di
beatitudine
–
Ora
sono
“capofamiglia”: mi servono soldi - Farò traduzioni per il “Sovinformbjuro” –
L’amico di mia madre Lozovskij - L’ultima visita di Enrique - La camera di
Vladimirov al quarto piano: una vera camera, con finestre e lavabo – Vi
stanno due letti, un divano per mio fratello, il tavolo e l’armadio - La
“famiglia” si riunisce: cominciano gli screzi - Tamara come donna.
27 pp.
Capitolo XLVI: Dettagli della vita a due - Mia suocera viene a
trovarci, ed a conoscermi - Il suo regalo: un taglio d’abito, stavolta a
righine - Il sarto “privato” - L’ispettrice della “Sezione minori” - Ilja
Ehrenburg - Aleksandr Bek, Konstantin Simonov e Vadim Kozhevnikov John Galsworthy - Erich-Maria Remarque - I poeti russi del “secolo
d’argento” - Teatri e “letture artistiche” nella Mosca del 1944 -45 - Il ritorno
in patria di Vertinskij - Film americani, tedeschi e sovietici - Le canzoni di
quegli anni - La “Pobeda” - Aprile-maggio 1945: l’Italia è liberata, la guerra
è finita - Notizie di mio padre, poi di mia madre - Sono vivi entrambi.
pp.
20
sommario pag. 23
Capitolo XLVII: La festa della vittoria a Mosca - La situazione in
Italia - Nell’URSS arriva una delegazione sindacale unitaria della CGIL - Ne
sono a capo Di Vittorio, Santi e Morelli - Se ne occuperà Scevljaghin, che
loro conoscono già – V’è anche Adele Bei, la mamma di Angelina - Di
Vittorio reca un messaggio da mia madre: ci vuole a casa, e s ubito Conciliaboli al partito: torneremo in Italia con la delegazione - Tamara mi
raggiungerà più tardi: non ne è entusiasta, ma non si discute - Pratiche per
il
rimpatrio:
rinuncio
alla
cittadinanza
sovietica
-
Al
“National”
dall’ambasciatore Quaroni – A me e mio fratello rilasciano un “passaporto”
italiano: un foglio di carta da bollo su cui appaiono ancora i fasci littori, a
firma dell’ambasciatore – Per la prima volta volerò in aereo: il nostro è un
DC-3, un bimotore militare sovietico da trasporto di produzione americana Accovacciati scomodi su una fila di strapuntini d’alluminio addossati alla
parete, con ai piedi valigie e bagagli - La sosta a Belgrado - Ciampino, 31
agosto 1945.
18 pp.
Capitolo
XLVIII: Alla Direzione del PCI in via Nazionale
-
L’indomani ci viene a prendere Togliatti: ci porterà ad Ostia - Colloquio
sulla spiaggia - Con me Togliatti per l’ultima volta torna Ercoli - Faccio
conoscenza con Michele Rossi e Giulio Spallone - Pelizza ci porta a dormire a
casa sua - Vi conosco Minio con la fidanzata - Da Edo in federazione - In
corriera partiamo per Milano, via Genova: i ponti a Piacenza sono ancora
interrotti - Il viaggio prende due giorni: a Genova si pernotta in un vicolo,
accasciati sui sedili della corriera - Odori e colori nuovi - Milano, via
Filodrammatici: la Delegazione del PCI per l’Alta Italia - Rivedo mio padre
dopo sei anni: non è cambiato - All’ospedale di Tortona: nostra madre ha
avuto un incidente d’auto - L’appartamento del federale repubblichino in
piazza Leonardo da Vinci,
17 pp.
sommario pag. 24
Libro IV
Volume settimo
Capitolo XLIX: Milano, settembre 1945 - Alberganti è nostro vicino
di casa - La carta d’identità - Al Distretto Militare in corso di Porta Romana
- Mi faccio fare le camicie ed acquisto occhiali nuov i - Che farò? - Giancarlo
Pajetta, direttore dell’“Unità”, propone di assumermi quale segretario di
redazione – Accetto felice – L’“Unità” sta in piazza Cavour, nel palazzo
dell’ex “Popolo d’Italia” - Dovrò gestire due dattilografe, il telefono e la
posta redazionali – Lo stipendio è di cinquemila lire al mese - Corrado De
Vita e Giuseppe Tortorella - Giansiro Ferrata, Italo Busetto, Mario Pirani,
Gianni Toti - I miei rapporti con Pajetta - Ilario Fiore, inviato itinerante, si
becca la scabbia – In casa non si fa cucina: mangiamo tutti quanti alla
mensa di via Filodrammatici - Giovanna Barcellona, Maria Maddalena
Rossi, Gisella Della Porta - Decisamente, non capisco le donne italiane Gombi, Roasio, Vaja e la Stellina Vecchio - Passeggiate per Milano - Negozi,
librerìe, bordelli - Le calze di seta “Sant’Agostino” - Il vestito dal sarto di via
Bixio - Cinema di prima visione - Conferenza in federazione sull’URSS - Gli
anarchici milanesi mi chiedono di replicarla - Ottengo un discreto successo.
27 pp.
Capitolo L: Il mio lavoro è poco più che una sinecura - Da Mosca
arrivano lettere piagnucolose - A Praga si sta preparando un congresso
mondiale della gioventù antifascista - Telefono a Spallone e Michele Rossi:
mi convocano a Roma - Pajetta non c’è: gli lascio un biglietto – Sono
cooptato nella delegazione italiana per Praga e ricevo istruzioni - Il
sommario pag. 25
Ministero degli Esteri mi rilascia un passaporto di servizio – Ricevimento
all’Ambasciata dell’URSS per l’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre - Da
Roma a Ravenna su un aereo militare - Ravenna-Trieste sull’“Aprilia” di
Boldrini - Da Trieste a Belgrado mi prendono in consegna i compagni
jugoslavi - A Belgrado v’è un aereo di linea per Praga - Della nostra
delegazione unitaria fanno parte sia i liberali che Mari a Romana De
Gasperi – Ne è a capo il mio vecchio amico Camen (Giuliano Pajetta) –
Ritrovo a Praga Antipov: è lui il capo della delegazione sovietica – Torno a
casa rinfrancato, ma mi attende una sorpresa – Pajetta mi butta fuori: non
ho rispettato gerarchìe e subordinazione - Col lavoro per il partito ho
chiuso: mio padre non vuole altri incidenti simili.
19 pp.
Capitolo LI: Ci trasferiamo a Roma: è in preparazione il congresso
del partito - La Delegazione per l’Alta Italia sarà soppressa - Appartamento
mobiliato in via dei Villini: dormiamo con mio fratello su due poltrone -letto
- Nuove frequentazioni
- La missione militare sovietica
- Rapporti
imbarazzanti tra suore cattoliche ed ex prigionieri russi - Boghemskij mi
propone di andare a lavorare alla TASS, ove v’è già Bruno Grieco - Mi
presenta a Vishnevskij: vengo accettato - La famiglia si trasferisce in via
Mingazzini - Verranno ad abitare con noi anche Minio e la Wilma Corrispondente della TASS a Roma è Aleksandr Aleksandrovic Vishnevskij Sua moglie Natalja Ivanovna - Il lavoro alla TASS è una buona scuola di
professionalità - L’“Associazione della Stampa Estera” in via della Mercede Markovski e la Mira - Renato Mieli, Amerigo Terenzi, Antonio del Guercio,
Umberto
Barbaro
-
Agostino
degli
Espinosa
e
Bruzio
Manzocchi
-
Emmanuele Rocco - Roma nel 1946 - Am-lire e bancarelle - Penicillina,
nylon e DDT - Trattorìe romane.
35 pp.
Capitolo LII: Mi iscrivo all’albo dei giornalisti - Brutte notizie da
Mosca: i sovietici non vogliono lasciar partire Tamara - Mi impunto: è mia
moglie - Mio padre scrive a Molotov, io preparo il necessario per un visto
falso - Altre mie misure per far fronte al peggio - Interpello anche la
Provvidenza - Meditazioni esistenziali - Dopo alcuni mesi arriva la risposta:
Tamara verrà - Giunge nel gennaio del 1947 - La difficile convivenza - Minio
sommario pag. 26
e Wilma ci lasciano la loro camera in via Mingazzini - La Elena - La
stomatite ed il dottor Gasparri - Tamara di nuovo è incinta: stavolta terrà il
figlio - Letture sul tema matrimonio e famiglia - Arrivano Michèle e René La storia di Michèle - Da praticante passo professionista - Viaggio a Parigi Rue de l’Estrapade e le bistecche di René - Abitiamo in rue de Fürstenberg Madame Bedel - Jean Bedel e Dominique Desanti - Da André Ullman a “La
Tribune des Nations” - Strip-tease, profumi ed altre cose.
34 pp.
Capitolo LIII: Da Viktor Biasi al “Sovexportfiljm” - V’è un posto, ed
uno stipendio: Tamara farà la montatrice - Natalja Mikhajlovna e la
Martynova - Film sovietici in Italia - Pizze e “Saint-Honoré” in viale Regina
Margherita - Prendo lezioni di ballo ma senza successo - Penetro nel mio
primo bordello - La “casa” in via degli Avignonesi - Credo venir meno
dall’emozione: ciascuna è diversa, e sono tutte mie - Passo in rassegna le
case chiuse di Roma - La migliore, e la più lussuosa, è la prima - Ne divengo
un “habitué” - Un mondo affascinante - Curiosità irrefrenabile: come sono?
cosa fanno? come si comportano? - Tenerezza e gratitudine: son loro
debitore - Per la disponibilità, per la comprensione, per quanto mi
insegnano.
26 pp.
Capitolo LIV: La TASS si trasferisce anch’essa da Biasi - Nasce mio
figlio: assisto al parto - Mestiere nuovo, la balia asciutta - Poppate e
pannolini sono di mia competenza - La carrozzina sul balcone in ufficio Gino Frontali ed il dottor Jona - Da Vezio Crisafulli all’INAIL: voglio una
casa mia - Attico di cinque stanze in via Sant’Orsola, dietro piazza Bologna Con terrazzo e doppi servizi: è un po’ caro, ma ormai guadagniamo bene Mobili a rate - Prendiamo una donna di servizio, che Tamara non ha
intenzione di fare la casalinga - I soldi non bastano: collaborerò a “Vie
Nuove” ed alla “Gazzetta di Livorno” - Acquisto la mia prima macchina da
scrivere
e
torno
ai
vecchi
amori:
compero
d’occasi one
un
vecchio
apparecchio fotografico anni 30, una “Ihagee” 6 x 9 a lastre e specchio Sembro avere trovato una mia nicchia - Tra chi è tornato da Mosca sono
quello che si è sistemato meglio - Forse ve n’è anche un altro.
17 pp.
sommario pag. 27
Volume ottavo
Capitolo LV: L’impatto con l’Italia postfascista - Straniero in patria
–
Il
professore
d’italiano
ed
il
“Mémento
Larousse”
-
L’immediato
dopoguerra: una stagione irripetibile - Un regno di Bengodi nell’Europa
devastata - Paese sconclusionato ma delizioso - L’arrangiarsi elevato ad
arte del vivere - L’italiano è conformista ma asociale - Le numerose morali
dell’italiano comune - Il “neo-realismo” italiano - “Roma, città aperta”,
“Ladri di biciclette”, “Anni difficili”, “Guardie e ladri”, ”Umberto D.” - Rocco
mi fa apprezzare Roberto Murolo - Cronache e romanzi di quel periodo L’atmosfera politica: rozza ma divertente - Aldo Moro ed i fratelli Grisolìa Guglielmo Giannini - Il partito non è più quello che conoscevo - I compagni
sono cambiati, ora tengono le distanze - Mia estraneità culturale, ma
soprattutto psicologica, all’ambiente - Del gruppo non so che farmene: io
sono un solitario, e sono abituato a rischiare e pagare - Non cerco appoggi,
né approvazioni - Dico quello che penso, e faccio quel che dico: dis turbo Col beneplacito di mio padre, che non mi vuole in politica, mi rifugio nella
professione e ripiego sul privato.
24 pp.
Capitolo LVI: Alla TASS dispongo di un osservatorio privilegiato La Costituente, la scissione socialista, l’estromissione dei comunisti dal
governo, il 18 aprile, il piano Marshall, l’attentato a Togliatti, l’adesione al
patto atlantico, l’Anno Santo, Scelba e la Celere - Mikhail Rogov - Cerco
soldi: farò rassegne anche per i polacchi - Riccardo Landau e Franco Ferri Togliatti boccia un mio tentativo di recensire la “Rosalinda” di Luchino
Visconti per “Rinascita” - Enrico e Katja tornano a Mosca - Giorgio va a
lavorare a Bucarest al Cominform - Le vicende di Angelina, Teresa ed Anita.
18 pp.
Capitolo LVII: Nell’attico di piazza Bologna - Usi, costumi e vita
quotidiana d’epoca - La “villeggiatura” - Il laboratorio fotografico nello
sgabuzzino - La mia seconda “Leica” - Anna Salvatore - Radio, antenna,
giradischi, musica seria e canzoni - Edith Piaf, Jacqueline François, Y ves
Montand - Rileggo per la terza volta “Anna Karenina” - Il rapporto Kinsey
sommario pag. 28
sul comportamento sessuale del maschio americano - Amori ancillari: una
deliziosa diciassettenne - Lezioni di judo a Montesacro - Mia madre torna a
Milano con mio fratello: si è separata da mio padre.
Capitolo
26 pp.
LVIII: La TASS si trasferisce a Palazzo Taverna –
Passeggiate per il vecchio centro - Percorsi alternativi - Le case chiuse - Il
mio parere sulla prostituzione - Trattorìe e bordelli - Al “Piscia piano, gioia
mia” - Vittorio Gorresio ed Ugo Zatterin - Le discussioni sulla legge Merlin La censura - La “Settimana Incom” - Il cinema di quegli anni - “Il silenzio è
d’oro”, “Manon”, “Monsieur Verdoux” - “Tournées” straniere in Italia:
Maurice Chevalier, Josephine Baker, Katherine Dunham, Louis Armstrong Louis Jouvet ne “L’école des femmes” - Remigio Paone ed il teatro di rivista Erminio Macario, Wanda Osiris, Nino Taranto, Carlo Dapporto, Renato
Rascel - “Il vero signore” di Willy Farnese (Giovanni Ansaldo) - Tom
Antongini - Plutarco e Montaigne - Com’è bella la vita a Roma nei primi
anni del dopoguerra! - Durerà?
33 pp.
Capitolo LIX: Screzi in famiglia - I Finetti ed il battesimo di Sandro
- Tamara monta un film, ma senza successo - Decide di fare l’attrice, e
chiede appoggi: mio padre inorridisce - Gli uomini di Tamara - Il console
sovietico a Napoli - Britikov – Vsevolod Pudovkin, un sentimento vero Lucio Lucignani, Ciro Cuciniello e Gualtiero – Com’è il nostro rapporto Perché gli altri: noia, piacere di essere adulata, ma soprattutto gusto del
potere - Frequentazioni mondane: Alberto Moravia ed Elsa Morante Vitaliano Brancati ed Anna Proclemer - In via degli Avignonesi sono ormai
di casa - Lusso, calma e voluttà - La rossa color mogano ed il secondo dei
miei rimorsi – Viaggio in tre a Mosca via Varsavia - La capitale polacca nel
1950 - Scevljaghin di noi si lava le mani - Non abbiamo un soldo e tocca
abitare al “Métropole” - Da Tbilisi arriva la suocera - Sandro si ammala Mi presento a Radio-Mosca: faccio la conoscenza di Volodja Ermakov e di
Ilja Petrov - Rimedio un grosso articolo per il “Trud”: coprirà le spese - In
Italia torno da solo, che Sandro non è ancora guarito - A Roma mi precipito,
dalla stazione, direttamente in via degli Avignonesi - Finalmente un po’ di
“relax”: ci voleva proprio!
31 pp.
sommario pag. 29
Capitolo LX: La situazione precipita - Gualtiero, Arturo Gismondi e
la Giuseppina – Prosegue il flirt col fattorino - Agosto 1951: mi giunge la
cartolina-precetto, sono chiamato alle armi - Non mi faccio trovare, sono
rimandato al secondo scaglione – Mi do da fare - Il mio richiamo, a 28 anni,
non è casuale - Marzo 1952: visita di leva, rivedibile - Le grane continuano:
Tamara lascia il lavoro, poi prova a “tagliarsi le vene” - La cosa puzza di
ricatto - La porto dallo psichiatra - Nuova grana: Tamara con Gualtiero
picchiano la Giuseppina - Sono denunciati per percosse e lesioni - Affido la
pratica a Sotgiu, avvocato compagno - Ma Tamara va tolta di mezzo, che
tira aria di provocazioni - Ne parlo con mio padre: un piano per portarla
via l’avrei - Potrei andare a studiare a Mosca all’Università: le toccherebbe
seguirmi – Mio padre è d'accordo - Chiedo al Distretto Militare il nullaosta
per
l'espatrio
temporaneo
-
A
Mosca
chiederò
la
dispensa
dalla
presentazione alle armi fino al momento del rimpatrio: la legge me lo
consente - Mi licenzio, intasco la liquidazione, cedo l’appartamento al
partito e vendo i mobili - Per tacitare Tamara le compero tre bauli di vestiti
- Lascio l’Italia: è agosto del 1952.
26 pp.
sommario pag. 30
Libro V
Volume nono
Capitolo LXI: Vienna è punto di trasbordo - Ricevuto e rispedito il
bagaglio, dopo due o tre giorni partiamo per l’URSS - Pensa a tutto
l’ambasciata sovietica - Mosca, agosto 1952 - Croce Rossa e partito - Al
“National” - L'ufficio stranieri dell’Università - Con “prikaz” del Rettore
sono ammesso al primo anno di studi senza concorso e fuori contingente Percepirò la normale borsa di studio degli studenti sovietici - Il paese è
cambiato, non siamo più negli anni trenta - La burocrazìa celebra i suoi
fasti - Mi ritrovo cittadino dell’URSS – In aereo a Tbilisi dalla suocera –
Porto
nuovamente
Tamara
dallo
psichiatra
–
L’alloggio
in
via
Mescianskaja: una camera in coabitazione in un appartamento di cinque
stanze - Vi risiedeva prima una famiglia ungherese che è tornata in patria –
“Remont” e acquisto mobilia sono a carico della Croce Rossa - Arrivano da
Vienna i nostri bauli: sono stati un po’ sbattuti.
28 pp.
Capitolo LXII: Pretende di studiare pure Tamara - Si reiscrive
all’accademia di arte drammatica, passerà da lì all’Istituto statale di
cinematografìa – In quanto al figlio, lo scaricheremo ad Ivánovo - Vi
rimango male, ma non sono in grado di intervenire - Lo accompagniamo a
Ivánovo insieme: vi ritrovo Marija Mikhajlovna - Al soldo, che due borse di
studio sono scarse assai, dovrà provvedere il sottoscritto - Abbozzo, ma vi
sto sempre meno - Siamo in Russia, è il paese suo, perché mai dovrei essere
sempre io a darmi da fare? - Riprendo contatto con la “VOKS”- Scevljaghin
mi rifila, perché le “riveda”, le bozze di un “romanzo” di Dimitrij Eremin Gli italiani a Mosca: Enrico Farina, Giorgio Pastore, Mira e Miljgram, i
Germanetto - I Misiano - Mi serve una donna per scopare - La ragazza
sommario pag. 31
dell’Istituto pedagogico - La Cernisceva e la Khorosceva - Masha la
33 pp.
bibliotecaria - La “komsorg” del gruppo parallelo.
Capitolo LXIII: La ragazza di vicolo delle Capre - Fresca di scuola,
appartiene alla nuova generazione ed è simpatica – Come scoprirò presto, è
pure sensualissima - Entriamo in sintonìa: diveniamo amici, ed un po’
complici - Formiamo una coppia strana ma affiatata – Maestro e discepola
– Lungo flirt a base di bigliettini scanzonati - I panini imbottiti di sua
madre ed il girare assieme - Ho due rivali - Confidenze erotiche e no L’educazione sessuale di una giovane sovietica - L’avventura si fa rovente “Quand’è che ti decidi a prendermi?”
41 pp.
Capitolo LXIV: La prima volta di Ljudmila - Incidente di percorso Lena Ghezenzwei ed Anna Vjaceslavovna - Che meraviglia, una donna
normale! – M’innamoro del suo modo di reagire e di fare l’amore - Il segreto
di Ljudmila - La gita domenicale sul canale Mosca -Volga - Notte di follìe:
emulo Casanova - Con Tamara la convivenza è sempre più tesa: una
proposta di Lina Misiano - Ultima avventura erotica in via Mescianskaja:
una partita a quattro - Al campo di pionieri dell’Accademia Militare - Lascio
a Tamara casa e mobilia e mi trasferisco in Sadovo -Karetnaja - Il prezzo è
quello di mercato, quattrocento rubli al mese - Tamara Zlocevskaja ed il suo
amante albanese – Il vecchio Jurka rinviene i nostri bigliettini e rompe con
Ljudmila. 43 pp.
Capitolo LXV: Visite all’alba in Boljshoj Kozikhinskij - Zia Katja - Il
micio sull’armadio - Volo planato con atterraggio sul tappeto - Da Tomka in
Zastava Iljiciá – I meravigliosi vini delle cantine di Goering – Sono preda di
guerra e si vendono in via Gorjkij - Valja Isaieva cede una stanza: andremo
ad abitare in via Kacialov – Sono sempre quattrocento rubli, ma staremo
insieme - Marija Vassilievna fa il corredo - Tamara fa tornare Sandro da
Ivánovo: reciterà la parte della moglie abbandonata - Scevljaghin mi accusa
di
guadagnare
troppo
–
Arriva
a
Mosca
il
primo
corrispondente
dell’“Unità”: è Giuseppe Boffa - Lavorerò con lui “part time” ed il compenso
lo stabilirà il partito - Non sanno di farmi un piacere: potrò smettere di
sommario pag. 32
arrampicarmi sugli specchi - Malattìa di Sandro e show di Tamara –
Vorobiev riesce a farmi assegnare una cameretta nella “Casa dello studente”
- Sistemazione di lusso, ma sono di nuovo in clausura - Percorsi e
passeggiate moscovite – Siamo ai primi del 1954.
24 pp.
Volume decimo
Capitolo LXVI: Università di Mosca, facoltà di economìa – Al nostro
corso siamo in duecentodieci – La selezione è spietata, studiare a Mosca è
un duro lavoro – Riprendo il posto che mi compete: sono tra i primi quattro
– Gli altri sono Lesha Emeljanov, Tolja Adamiscin e Walter Tuchscheerer –
Cinquantun insegnamento, quarantanove esami, incluso quello di Stato Storia, filosofìa, economìa politica, storia del pensiero economico, statistica,
geografìa economica, tecnologìe agricole ed industriali, tecniche di gestione,
tecniche di analisi economica, diritto - Quattro tesine annue, più la tesi di
laurea – La gerarchìa accademica - I “boss” - I miei compagni di corso Cosa può dare e cosa non può dare l’Università - Le mie letture: anzitutto
Marx, nei testi integrali ed in ordine di svolgimento del suo pensiero - I
precursori: i mercantilisti, W. Petty, i fisiocratici , A. Smith, D. Ricardo, S.
de Sismondi - Filosofi: Aristotele, Lucrezio, Bacone, Cartesio, Spinoza,
Hobbes, Locke, Hume, Leibniz, Holbach, Helvétius, Rousseau, Condorcet - La
filosofìa classica tedesca: Kant, Fichte, Schelling - Ed Hegel, tutto Hegel Libri dall’Italia – Sono pignolissimo: non perdo una lezione e non salto un
testo. 23 pp.
Capitolo LXVII: Una telefonata misteriosa - Interprete al Cremlino E’ apparsa la simultanea: tradurrò i lavori del XIX congresso del partito
russo - Il nostro gruppo di traduttori - Ingresso e sorveglianza al Cremlino Il buffet e le “toilettes” - Si apre il congresso - Stalin, Molotov, Mikojan
nell’opinione degli interpreti - I primi anni poststaliniani - 1956: traduco il
XX congresso - Il rapporto “segreto” visto da dietro le quinte - La
“destalinizzazione” ed il suo significato recondito - Il sistema è in pericolo -
sommario pag. 33
Serve un capro espiatorio - Cos’è il regime che vige nell’URSS - Il modo di
produzione asiatico - Krusciov salva il culo alla burocrazia.
29 pp.
Capitolo LXVIII: 1957: la prima conferenza internazionale dei
partiti comunisti ed operai - Mao Tse-Tung - I retroscena della storia: anche
un interprete vi può avere un ruolo - 1959: il XXI congresso del PCUS Mario Alicata ed i suoi dubbi - La seconda conferenza internazionale dei
partiti comunisti ed operai - La conoscenza diretta conferma la mia scarsa
opinione dei dirigenti comunisti degli anni cinquanta - Molotov e Mikoján Kaganovic, Voroscilov, Berija - Malenkóv, Kruscióv, Suslov - Duclos e
Gomulka - Enver Hoxha - Hô Chi Minh, l’ultimo gentiluomo - Partito russo
ed ospiti stranieri - Gli appartamenti, le ville e l’albergo del Comitato
Centrale del PCUS.
21 pp.
Capitolo LXIX: Muore Stalin - Tutti ci sentiamo orfani - Anch’io
tengo il mio discorso - E’ giunto il momento: mi presento all’ambasciata per
regolarizzare la mia posizione militare - Chiedo di passar visita, essere
arruolato e dispensato dalla presentazione alle armi fino al rimpatrio, come
da termini di legge - L’addetto militare chiederà ragguagli - Roma risponde
negando la dispensa: non “risiedo” all’estero - Sono denunciato per
“diserzione”, processato in contumacia e condannato - Anni dopo il reato
verrà dichiarato “estinto” per amnistia - Arriva a Mosca Giuseppe Boffa, il
primo corrispondente fisso dell’“Unità” nell’URSS - Gli vengo assegnato in
aiuto - Ralph Parker e Roger Garaudy - Nei ristoranti di Mosca - Scepilov e
Jurij Zhukov - Da Vishnevskij alla TASS - La Mosca di Bulgakov - Novembre
1953: mia madre mi somma di prendere le sue difese e mi “ripudia” - Non ci
vedremo né scriveremo per quattro anni - Con Adamiscin e Ljudmila
otteniamo la creazione in facoltà di un gruppo di studio dell’economìa
italiana - Ci viene a trovare Sereni - Invitiamo Carlo Levi.
25 pp.
Capitolo LXX: Ljudmila nei guai: l’amico del cuore è un imbecille Geloso, va a chiedere ragguagli a Tamara - A questa non pare vero: lo
abbranca e lo trascina al comitato di partito dell’Università - Scandalo:
Ljudmila viene radiata dal “komsomol” per “comportame nto amorale” ed
sommario pag. 34
“indegnità” - Rischia l’espulsione dall’Università
- Intervengo io: la
convinco, non senza difficoltà, che l’unico modo per trarsi d’impiccio è di
sposarmi - Acconsente, ma molto a malincuore - Oljga Golostenova - Mi
presento al segretario del comitato cittadino del komsomol: se vi sono
responsabilità, sono anche mie - Divorzio - Al Tribunale di Mosca - Il
comitato cittadino del komsomol rivede la decisione del comitato di base:
basterà un “biasimo severo” - Tiriamo un sospiro di sollievo - Al campo di
pionieri della fabbrica “Neftepribor” - Arriva mio padre: gli spiego la
situazione - E’ d’accordo con me: chiede di conoscere Ljudmila - Al “ZAGS”
di Miusskaja plosciadj - Malinconìa di Ljudmila: “il peggior giorno della sua
vita” - Il pranzo di nozze - La caraffa di Vera - Ci sistemiamo alla “Casa
dello studente” – Il nostro sodalizio prende forma.
35 pp.
Capitolo LXXI: La parentela di Ljudmila: mi tuffo in piena classe
operaia russa - Altre frequentazioni nostre – Non sono più solo a Mosca:
arrivano a studiare altri italiani - Cambio di nuovo “status” - Con Ljudmila
al campo dei pionieri - Un incidente di percorso - La nostra vita in comune:
siamo compagni e complici - Sesso e matrimonio - Qualche anticipazione
sulla nostra vita di coppia - Una donna meravigliosa - Sono stato fortunato
nell’averla incontrata.
23 pp.
Capitolo LXXII: Burocrazìa e “destalinizzazione” - La burocrazìa
sovietica considera lo Stato sua proprietà - Il nuovo modello burocratico di
gestione - Lo Stato non è più dei lavoratori - La classe dirigente è pure
possidente, e di fatto sfruttatrice - Il proletariato si fa da parte - Cresce e si
sviluppa l’odio di classe - Come è strutturata ed a quante persone ammonta
la nuova classe dirigente dell’URSS? - Burocrazìa e democrazìa non sono
compatibili.
21 pp.
Capitolo LXXIII: Gli anni del disgelo - Teatri, romanzi, dischi Canzoni italiane a Mosca - Il maestro Segurini e Peppino Principe - La
“tourneée” di Yves Montand - Il festival del film francese, e quello del f ilm
italiano - “Arlecchino servo di due padroni” e la “Comédie française” - Il
pianista Van Cliburn - L’esposizione americana a Mosca: Leonard Bernstein,
sommario pag. 35
la Filarmonica di New York, “Porgy and Bess”, “Holiday on Ice” - Mosca in
quegli anni: negozi e vettovaglie - Mi abituo alla vodka.
20 pp.
Volume undicesimo
Capitolo LXXIV: Divengo definitivamente me stesso - Chi sono? L’ultimo degli illuministi – La vita deve avere un senso - Che cos’è un filisteo
- Il ruolo dell’ideologìa - Libertario e libertino - Che significa essere
“anarchico”? - Il mio rapporto coi testi - Rifiuto ogni mediazione, quindi
anche il “privato” - Dall’individuale passo direttamente all’universale - Le
regole le fisso da me - Sono il mio proprio padreterno - La sindrome del
conte di Montecristo - E da buon marxiano respingo ogni condizionamento
ideologico - Il conoscere quale scopo del vivere - Il mio rapporto con le
donne - Anche le donne vanno conosciute: nel 1954 è uscita la seconda parte
del rapporto Kinsey.
34 pp.
Capitolo LXXV: Il mio rapporto con le donne – La frigidità
femminile - Sesso e tenerezza – Gelosìa e patriottismo - Il patriottismo quale
strumento
di
governo
-
I
caposaldi
dell’ideologìa
burocratica
-
Il
nazionalismo della burocrazìa - Il potere degli uffici esclude quello del
popolo - Democrazìa operaia e dittatura del proletariato - La più grande
catastrofe geopolitica del secolo - Meglio il caos o la burocrazìa? - La
burocrazìa non va corretta, va eliminata - Delenda Carthago.
25 pp.
Capitolo LXXVI: Niente gelosìe: tutte le donne hanno il medesimo
diritto alle mie attenzioni – Non tollero imposizioni - Appunti di sessuologìa
applicata - Perché si fa sesso? - Sesso, istinto e curiosità - La fedeltà è
contro natura - La ricerca del piacere - La concezione edonistica del sesso Società e natura - Branco ed orda primitiva - Endogamìa ed esogamìa - Il
matrimonio di gruppo - La famiglia matrilineare - L’età d’oro della
sommario pag. 36
sessualità - Dal matriarcato all’asservimento della donna - Sesso e cultura Cosa è l’erotismo? 26 pp.
Capitolo LXXVII: Cosa è la sessualità? - Sesso e sentimento - Sesso
per se o sesso per l’altro? - Consigli di un seduttore - L’erotismo si apprende
- L’ABC dell’erotismo - Tecnica e fantasìa - Sesso e tenerezza - Sesso e
comunicazione - Sesso e conoscenza - Donna-individuo e donna-persona - Il
21 pp.
grande gioco.
Capitolo
sentimento?
-
LXXVIII:
Il
I
trabocchetti
sentimentalismo
-
del
Psicologìa
sentimento
maschile
e
Cos’è
un
psicologìa
femminile - Il rapporto di coppia ed i suoi p roblemi - Le fasi del rapporto di
coppia - Altri tipi di rapporto con persone dell’altro sesso - Nel sesso tutto è
bello - La difficoltà nel comunicare
esistenziale? - Amatele, le donne!
- Incomunicabilità o solitudine
19 pp.
Capitolo LXXIX: Italiani a Mosca: studio, sesso e carriera - Le
riunioni del “collettivo” - Paolo Ciofi e Gianni Cervetti - La Franchina Ragazze italiane e giovani sovietici - Lo scolo di Ferlenghi - Dischi e canzoni
italiane - A casa di Germanetto - Vi conosco Giangiacomo Feltrinelli - Il
seno di Zhanna Tjurina - La “spetspodgotovka” - Il colonnello Maslov Campi di addestramento a Kalinin - Encomio davanti alla truppa schierata Supero gli esami di brevetto, ma rinuncio a divenire tenente dell’esercito
sovietico - V’è stato il ventesimo, ed il Cominform è stato sciolto: rifiuto il
giuramento e torno cittadino italiano - Un mio articolo su “Rinascita” - La
laurea - La “raspredelenie” - Rivedo mia madre - In battello sul Volga Uglic, Jaroslavlj, Kostromá, Gorkij, Kazanj, Uljan ovsk, Kujbyscev, Saratov,
Stalingrado - Rostóv sul Don - In treno fino a Minvody - A Zheleznovodsk
trascorreremo qualche giorno con mia madre.
37 pp.
Capitolo LXXX: Mi iscrivo all’aspirantura - E’ una specie di libera
docenza: sei esami integrativi, un anno di pratica pedagogica, una tesi di
dottorato - Ljudmila va a lavorare al “VINITI” - Ci si permette, dopo tre
anni di matrimonio, di convivere senza più nasconderci - Una proposta delle
sommario pag. 37
“Edizioni politiche di Stato” - Scoppia il “caso Pasternak” - L’istituto di
Ljudmila - Raiecka e Vitebskij - Al campo di pionieri - Viktor Akhlomov - La
fuga di Sandro - La rivista “Economìa mondiale e rapporti internazionali”
mi commissiona tre articoli e due recensioni – Spedisco Ljudmila in Italia
per un mese, a conoscere il suo futuro paese.
20 pp.
Capitolo LXXXI: Tengo un seminario di economìa politica alla
facoltà di filosofìa - Mansilla - Insegnare mi piace - Ljudmila si ammala:
servono soldi - Faccio fuori un po’ di apparecchiature fotografiche Sanatorio del Consiglio dei ministri, policlinico del Cremlino, carrozze -letto
“staliniane” - Sabit Orudzhev - Ljudmila va a lavorare all’Istituto di
economìa mondiale - Rinuncio ad un viaggio in Cina - Il mio abbozzo di tesi
di dottorato viene bocciato all’unanimit à perché “amarxista” - Poco male:
tornerò a casa - Facciamo i bagagli - Quarantadue valigie di libri, due di
effetti personali - A Varsavia ci attendono Antek e Nelja.
20 pp.
Libro VI
Volume dodicesimo
Capitolo LXXXII: Varsavia - Vienna “by night” - A Tarvisio ci
aspetta mio padre - Il seminterrato di via Pavìa - Chablis, Meursault e
Pouilly-Fuissé - Partiamo per Milano - Conosciani e la CEI - Sarò
“consulente”, e dirigerò l’ufficio studi - Da mia madre in via Caracciolo Arrivano le valigie - Vengo chiamato alla visita di leva - In osservazione al
Celio - Riformato - Pesenti mi porta da Guido Carli - A Milano provo ad
sommario pag. 38
ambientarmi - Aldovrandi e Silvio Leonardi - L’ISPI e l’Italia-URSS - Da
Bruno Pagani a “Mondo economico” - L’ufficio politico della Questura mi
denuncia per “abuso di titoli” - Il “Dott. Prof.” non spetta a chi si sia
laureato all’estero - Da Armando Sapori alla Bocconi - Preparo una
comunicazione per il convegno del “Gramsci” - Traslochiamo in via Tolmezzo
- Se non vi sono soldi per le ricerche, a che serve l’ufficio studi? - Do alla CEI
il mio primo ed ultimo consiglio: licenziatemi - Ljudmila ha cominciato ad
insegnare: io farò traduzioni - A rate e spizzichini ci sistemiamo.
30 pp.
Capitolo LXXXIII: Mi organizzo per la ricerca - I caposaldi della
mia comunicazione al convegno dell’Istituto Gramsci - Come funziona
l’economìa capitalistica? - Due aspetti del processo di socializzazione della
produzione - Sviluppo del mercato e progresso tecnico - Come si ottengono e
si perpetuano i sovrapprofitti di monopolio - La classe dei capitalisti si è
scissa - Mio padre propone di farne un testo, e di pubblicarlo assieme - Esce
“Miracolo economico e analisi marxista” - La recensione di Pesenti su
“Rinascita” - All’Istituto Gramsci si programma un mio corso monografico –
Ritrovo Vincenzo Vitello – Viene pubblicato “Il metodo dell’economìa
politica”. 21 pp.
Capitolo LXXXIV: Ljudmila si dà alla vita mondana – Il professor
Negovskij - Evelina Schatz - Serghej Obraztsov e Oljga Aleksandrovna - La
mia terza “Leica” - Enzo Amadori e le foto di Luxardo - Il “City Hôtel” ed i
cantanti
sovietici
-
Antonio
Ghiringhelli
-
Ekaterina
Furtseva
-
L’archimandrita del monastero di Zagorsk - Vladimir Atlantov e Muslim
Magomaiev - Volodja Petrov - Le sorelle Pellegrini - L’architetto Ghidini Dante Ferrario e Linda Montanelli - Antonella Nappi e Giovanna Nuvoletti.
26 pp.
Capitolo LXXXV: Altri incontri mondani - Nicola Benois, napoletano
di Pietroburgo - Maja Plisetskaja e Nikolaj Fadeiecev - Galina Vishnevskaja
e Mstislav Rostropovic - Irina Arkhipova - Josif Tumanov e Maria Pia
Fanfani - Jurij Ljubimov e Ljudmila Tselikovskaja - Luigi Nono - Altri
contatti di Ljudmila - Gregorio Sciltian - L’indagine prosegue - Col
sommario pag. 39
capitalismo avrei concluso, ora tocca al “socialismo”, ed ai suoi problemi Panorama della mia ricerca attraverso gli anni - Stato e socialismo - Il
modo di produzione asiatico - Marxismo e lassalianesimo - La natura di
classe degli intellettuali - Proletariato: protagonista o massa di manovra?
32 pp.
Capitolo LXXXVI: A coronamento della mia ricerca scopro Jan
Makhajskij - Marx e Lassalle - I lassalliani - Il travisamento del pensiero di
Marx - Lenin e Stalin - Dalla dittatura del proletariato alla dittatura della
burocrazìa
-
Il
ritorno
alla
tradizione
zarista
-
Statalizzazione
totalitarismo - E’ possibile il socialismo? - Altre mie ricerche teoriche.
e
23
pp.
Capitolo LXXXVII: Altra mia passione: l’erotismo - La “Librairie du
Palimugre” - Le bancarelle di Porta Venezia - Breve storia della letteratura
erotica europea dal seicento al 1965 - Il Meursius - John Cleland - Andréa de
Nerciat - Faublas - Sade - Restif de la Bretonne - Il decadere del genere
nell’ottocento - Charles Fourier - Forberg ed il suo “Manuale di erotologìa
classica” - Le memorie di Casanova - Gamiani - Un romanzetto erotico di
Alessandro Dumas - La letteratura di lingua inglese - Il novecento - Pierre
Louÿs - La letteratura erotica negli anni trenta - Emmanuelle Arsan - Inizia
la rivoluzione sessuale - Stampe, disegni ed illustrazioni erotiche - V’è pure
la sessuologia.
21 pp.
Capitolo LXXXVIII: Il filmetto pornografico dell’ingegner Dushnjuk –
Da Ravizza: il vibratore svizzero - La volpe argentata - Erotismo casalingo Scrivo a Beate Uhse – Falli di gomma ed altri aggeggi – Biancherìa intima
speciale - Le palline della Geisha - Il telecomando - La spirale a snodo Altre sperimentazioni - Monique, un diversivo gradevole ed istruttivo Ljudmila ha un problema: è nervosa ed irrequieta - Non ce la fa più ad
essermi fedele: s’è chiuso un ciclo - Non le basta Monique, sono gli uomini
che vuole - La convinco a saltare il fosso: i desideri
soddisfatti, non repressi,
34 pp.
e le curiosità vanno
sommario pag. 40
Volume tredicesimo
Capitolo LXXXIX: Ljudmila si scatena: tre uomini in tre giorni Gimkana di avventure, sesso e follìe - E’ semplicemente meravigliosa - Il
giro erotico della penisola - La “garçonnière” - Diana erotica - Ventaglio di
esperienze - Poliandrìa programmata - La “fedeltà” coniugale non può
esistere: cozza contro ogni legge umana e divina - Tutti gli uomini di mia
moglie - Non sono poi tanti: un po’ più di duecento - La selezione per contro
è varia e rigorosa - Vi sono anche state proposte di matrimonio - Pure io
sono libero: Evelina ne approfitt a - La serata alla Scala - Mentre la
delegazione sovietica è intenta a godersi l’opera, Evelina mi fotte nella
penombra nel retro del palco del Sovrintendente - Non ricordo cosa si desse
in scena, ma l’emozione sì - Credetemi: niente come l’adrenalina, per
potenziare le sensazioni - Non servono droghe, basta e avanza la fantasìa.
33 pp.
Capitolo XC: Nuove sperimentazioni - L’amore a tre - Gli scambi di
coppia – Mosca, via Garibaldi - Party con play-boy in via Turati – Come si
combatte la gelosìa - La ballerina negra - L’orgetta con la coppia nudista Gigi e Sandro: tre più una - Adoro guardare Ljudmila fare l’amore:
trasforma la copula in opera d’arte - Toccata e fuga attraverso il cortile Nino e la Ljusja - Per una settimana ci portiamo dietro Nino a Montalivet Siamo una coppia felice: non eravamo mai stati così affiatati.
24 pp.
Capitolo XCI: Marino Dall’Oglio - Franco Marinotti e la SNIA Viscosa
– Ljudmila ne diviene consulente – La signorina Romanin – Viene fondata
la Camera di Commercio italo-sovietica (CCIS) - Divengo “candidato in
scienze” – Sono assunto alla CCIS quale dirigente dell’Ufficio stampa – Una
sommario pag. 41
ragazza di buona famiglia - Muore Marinotti - Dzhermen Gvishiani Konstantin Bakhtov - Nikita Rhyzhóv - Il generale Pitovranov - Volodja
Ermakóv e Lenja Kolosov – Ljudmila consegue una seconda laurea - Il
matrimonio con Ljudmila è trascritto d’ufficio e vengo rinviato a giudizio
per bigamìa - La CCIS passa sotto l’egida dell’ENI - Marcello Boldrini,
Raffaele Girotti, Giuseppe Ratti, Pasquale Landolfi – Lascio la Camera di
Commercio - Vi farò ritorno due anni più tardi, ma per pochi mesi - Com’è
che Camillo Crociani non divenne presidente della CCIS - Chi lavora non
tiene storia - Con Ljudmila siamo una coppia, non una famiglia,
32 pp.
Capitolo XCII: L’Europa - Due modi per girarla - Di nuovo a Vienna “Chez Ève” ed il filetto alla diavola - Parigi: Saint-Germain des Prés Rivedo Michèle - Le camminate - Versailles e Reims - La città dei tre
moschettieri - Le ragazze di rue Saint-Denis - Abbazìa di Cluny, il “Jeu de
Paume” ed il “Musée Rodin” - Il “Crazy Horse” ed il leprotto di peluche - La
cascata di strass - Svizzera: Ginevra, Lucerna, Basilea, Losanna, Zurigo Passeggiate e musei - Vladimir Nabokov - Diapositive a colori, cineprese e
proiettori - Colonia: strumenti e giocattoli erotici da “Beate Uhse" - Il
“Wallraf-Richartz Museum” - A Odessa - Varna-Istambul-Pireo-Napoli sul
“Litva” - Le Fiandre: Bruxelles, Gand e Bruges - Le ragazze in vetrina.
29
pp.
Capitolo XCIII: Di nuovo da Michèle - Confidenze erotiche - “Chez
Michel”, rue Belzunce - Il “Château Haut-Brion” - Lo “hammam” di rue des
Rosiers - Jo Goldenberg – Divengo naturista - Pasqua con gli “Amici del
Sole” a Nizza - Aix-en-Provence, Arles, Tarascon - Come vivevano i signori
provenzali – Avignon ed il “Lucullus” -
“La Gorghetta” - Marsiglia e la
librerìa erotica di Fred - Il Château d’If - Saintes-Maries-des-Mers e AiguesMortes - Montpellier - Bordeaux, città del 700 - Montalivet-les-Bains - Le
nostre prime vacanze naturiste - Un piccolo paradiso terrestre - Miratt e
Roger - Tolosa, Albi e Toulouse-Lautrec.
33 pp.
Capitolo XCIV: In avanscoperta a Copenaghen - Il traghetto ed il
buffet scandinavo - I negozietti pornografici – La città mi piace: vi farò
sommario pag. 42
ritorno con Ljudmila - Navi vichinghe a Roskilde - La fabbrica di birra Agricoltura danese e democrazìa – La prima “Fiera internazionale del sesso”
- L’esposizione felina - Faìdo - Rose-Marie - A Marsiglia con suocera: le due
mogli di Fred - Marija Vassilievna a Montalivet - Montecarlo - Il secondo
giro europeo di mia suocera - Ginevra e Digione - A Parigi - Koversada Parenzo-Venezia in aliscafo – Il club in Corsica – Mia madre tra i nudisti Vladimir Sladon - Amsterdam - La città seicentesca - Casa di Rembrandt e
tagliatori di diamanti - La mostra di Van Gogh - Nel più lussuoso bordello
d’Europa non capito: è uno sbaglio.
30 pp.
Capitolo XCV: A Stoccolma - In aereo da Copenaghen a Helsinki - Da
Helsinki a Mosca transitando per Vyborg - La vettura-letto è ancora di
quelle “staliniane” - Londra ed i suoi musei - A Leningrado sulla “Nadezhda
Krupskaja” - VIP e “suite” di lusso - Cena col capitano - La medichessa di
bordo - L’amico barman - Nuovamente ad Helsinki - Campus dell’Università
e sauna nella scuola dei sindacati finlandesi - Leningrado, albergo
“Evropejskaja” - Rita Kareva e Ljusja Burenkova - Il KGB al servizio del
pubblico - L’Ermitage - Mosca-Turku-Stoccolma - Albergo anni quaranta e
rasoi a mano nella “hall” - L’amico cameriere - “Le Chat Noir” - Monaco di
Baviera - La Pinacoteca - Una bella città.
34 pp.
Volume quattordicesimo
Capitolo XCVI: Donne ed amori - Un buon gallo ha da essere asciutto
- Dimagrisco di venti chili - Ho l’innamoramento facile – Un equivoco
grottesco – Mai mi ero sentito così umiliato – Rimaniamo però in buoni
rapporti - Ljudmila pone a mia disposizione le sue amiche – Accetto
volentieri: sono curioso, ed ho il gusto dell’avventura – Scopro di essere
piuttosto popolare – Linda, compagna di letto e di giochi – Andrebbe bene,
solo che ... - Una “Barbie” donna di mondo - La baccante di Zurigo – I molti
complessi di Nadja la prodiga.
37 pp.
sommario pag. 43
Capitolo XCVII: Ljudmila mi invita a prendere iniziative - Le cose si
complicano: le donne mi accolgono volentieri, ma lo spir ito con cui lo fanno
non è il mio – La rossa di Valerij - Mia nuora Galina - Scopro che vi è chi
s’innamora di me - La compagna di scuola di mia moglie – Valja,
intellettuale e possessiva – Elena la “single” – Di nuovo non entro - La
cuginetta - Voler essere onesti può risultare un errore - Rita Kareva,
ragazza d’eccezione - A darmi più problemi sono le italiane - Ma il sesso è
bello, e l’avventura meravigliosa.
37 pp.
Capitolo XCVIII: Profilo di un gaudente marxista - Casa e ambiente L'oggetto del desiderio -
La donna quale oggetto di piacere - Collezioni
erotiche - Film, fotografìe, registrazioni - Riproduzioni d’arte - Un
compendio di erotologìa – Cibo e vino - Filosofìa del vino - Vino e bicchieri I Borgogna bianchi: Meursault, Corton -Charlemagne, Montrachet, PouillyFuissé, Chablis - I grandi rossi: Graves, Côte-de-Nuits, Châteauneuf-duPape - Champagne, modo d'uso - Sauternes e Château-d'Yquem - Vini minori
- I rossi italiani: Barolo, Barbaresco, Carema, Amarone, Brunello di
Montalcino - I bianchi del Collio - Altri vini.
28 pp.
Capitolo XCIX: Aperitivi e vodke - Come berli - I cocktails - Il whisky Della cucina - Le regole fondamentali - Sensibilità ed immaginazione Antipasti - Le mie ricette - Primi e secondi - La cucina domenicale - I
formaggi - Liquori e digestivi - Le prugne all'Armagnac - Mirabelle di
Lorena, Quetsch d'Alsazia, Himbeergeist della Foresta Nera, Abricotine du
Valais – Il cognac - Sesso e cucina - Armagnac e Calvados – Il fumo – Caffè
e caffettiere - Tenersi leggeri.
25 pp.
Capitolo C: Edonismo e cultura - A teatro non ci vado più, al cinema
sempre di meno - Cineclub e film del muto - La cultura me la coltivo in casa Libri e diapositive - Musica classica – Bach, Mozart, Beethoven, Schubert L'impianto Hi-Fi - Come scelgo i miei dischi - Esecuzioni e registrazioni Catalogo ragionato della mia discoteca - La mia cineteca - Niente televisione
sommario pag. 44
- In quanto a radio, solo la filodiffusione – Non ho, né intendo avere,
l'automobile - Se è necessario prendo un taxi - Apprezzo i viaggi, ma solo
all'estero - Come viaggio - Per i beni “culturali" non lesino sulla spesa - Sono
un collezionista - Anche di sensazioni - Ma il mondo in cui vivo non è più il
mio.
22 pp.
Capitolo CI: Ultimi particolari del ritratto di un edonista marxista - I
risultati delle mie ricerche - La natura di classe della burocrazìa e della
tecnocrazìa - Nuova classe dominante nei paesi ad economìa di Stato - La
differenza tra marxismo libertario e lassalianesimo statalista - Niente
socialismo finché sussista lo Stato - Il modo di produzione asiatico - La
doppia crisi della società contemporanea - Il crollo del “socialismo di Stato"
ed il venir meno della civiltà borghese – Progresso e sviluppo non
coincidono più - I limiti dello sviluppo – Il degrado della qualità della vita I barbari alle porte - Mi chiudo nel privato e scrivo per il cassetto.
32 pp.
Volume quindicesimo
Capitolo CII: Maurizia, amica di Irina - Sparo una profferta - Con
mio stupore accetta - L’educherò: è ancor vergine - La notizia mi provoca
qualche perplessità, ma me la caverò – Diviene la mia pupilla – Scopro di
aver trovato un'amante niente male, che promette assai - Con Ljudmila
l'adottiamo - Arrivano i primi guai: è gelosa - Proviamo a spiegarle le cose,
e venirle incontro, mentre proseguo nella mia opera formativa - La casabordello - Il polacco – La catastrofe - In materia di rapporti tra uomo e
donna le nostre posizioni risultano inconciliabili - Crescono i litigi Possessiva ed aggressiva - La convivenza diviene impossibile - Mi tocca
fuggire – Due donne a confronto.
33 pp.
Capitolo CIII: Nuovi viaggi, stavolta in automobile - MilanoBordeaux con ragazza e cane a bordo - La valle d'Aosta - Courmayeur ed il
tunnel del Monte Bianco - Chambéry - Grenoble e Voiron - Valence,
sommario pag. 45
Montélimar, Orange - Nîmes - Da Narbonne a Bordeaux - La locanda nel
convento del seicento - Sulla via del ritorno Carcassonne - Béziers e Sète Tarascon non è più quella - Salon de Provence - Galoppata finale fino a
Genova lungo la Costa azzurra e la Riviera - L'automobile non è il miglior
modo per viaggiare - Da Milano a Parigi e ritorno - Dôle e Auxerre - Sens Foresta e castello di Fontainebleau - Vincennes - La Borgogna: Beaune,
Châlon e Mâcon - In macchina attraverso l'Italia: Madonna di Campiglio,
Cocconato d'Asti, La Cassa - "Le Betulle", delizioso piccolo club nudista nei
pressi di Torino.
19 pp.
Capitolo CIV: Continuo a viaggiare anche con Ljudmila - Di nuovo
Vincennes - A Bakú da Muslím: un viaggio nel regno del "socialismo
privato" - Nostri viaggi a Lione – Muore mia madre, poi anche mio padre –
Pongo fine alla mia ricerca: d’ora in poi mi dedicherò soltanto alle mie
memorie - Viaggio ad Anversa - Morte improvvisa di Sandro – Fuggo da
Maurizia - Fontenay-sous-Bois, rue Jules Ferry - A Parigi col TGV - Vi
diveniamo di casa - Torno a rimeditare il presente - Ed adesso, pover'uomo?
30 pp.
Capitolo CV: Sesso e vecchiaia - La ricerca di una compagna di letto –
Olja, la mia seconda nuora – Il pellicciotto di volpe boreale – Missione di
lavoro a Mosca e Leningrado – Slava Karizhskij e Josif Kobzón – Il sesso
come ospitalità - "Cerchio della morte" e incidente di macchina - Teatro di
varietà a Mosca e "music-hall” a Leningrado – Faccio la conoscenza di Alik Diveniamo amici - Una curiosa organizzazione - Vizi e potere - Le
"giovenche" di Alik - Cooperatori, sportivi e cortigiane - Raduno di mafiosi
al caffè "Olimpijskij" - Mafia e Stato - Vecchia e nuova mafia in Russia –
Alik mi viene incontro - Mi porterà da una delle sue ragazze – Sono
emozionatissimo e su di giri.
41 pp.
Capitolo CVI: Irina Macerét - La vita di un'indossatrice nella Mosca
degli anni ottanta - Me ne innamoro: è costretta a bloccarmi - Ne mantengo
il più commosso dei ricordi - Le nipotine di Ljudmila - Ad otto anni Marina
insegna alle compagne di classe come ci si masturba - Rita Prosvirina e la
sommario pag. 46
sua disavventura infantile - Crescerà: la seduco – A voler di me sarà lei: il
destino mi vuol bene – Calda ed intensa amicizia amorosa – Vi è in me una
componente paterna - Cronaca di un amore – Permane qualche problema –
Ma il mio dilemma non ha trovato soluzione.
34 pp.
Capitolo CVII: Lida: manicure, puttana e gran signora - Un gran bel
seno - Lena Vassina, segretaria di Ministero e ragazza squillo - La
sconosciuta di via Frunze - Julija, coinquilina di Oljga a San Donato - La
sua amica e compagna di studi Alìya Tenisheva, "principessa tartara" – Mi
innamoro di nuovo: il suo scrigno è un vero prodigio, e l'antro fatato una
meraviglia - Perché non mi va il preservativo – La mia principessa ha due
facce, e la seconda non mi piace - Mi ritrovo nella situazione di Casanova
con la Charpillon - Opinioni sul sesso di una sovietica della nuova
generazione - Con le donne devo chiudere: non sono più all'altezza - Mi
toccherà di conseguenza ripiegare sull'immaginario, e tornare all'infanzia.
38 pp.
Libro VII
Volume sedicesimo
Capitolo CVIII: Un passo indietro - Da Milano ci siamo trasferiti a
Brunate - L'appartamento di via Tolmezzo l’abbiamo venduto - La biblioteca
sommario pag. 47
di lavoro è stata sistemata a Mosca - Un nuovo modo di organizzare la
nostra vita: soltanto lo stretto necessario - A sessantacinque anni mi ritiro
sull'Olimpo - Il romitaggio sul lago di Como - La nostra nuova residenza è
una meraviglia - E presenta tutta una serie di comodità - Mi riattrezzerò da
cima a fondo - Libri: filosofìa, poesìa, lettere - La cineteca - Arti e musica.
15 pp.
Capitolo CIX: Viaggio attorno alla mia stanza, tappa prima Filosofìa: l'antichità - Antologìa palatina e "Kama-Sutra" - Rinascimento e
razionalismo - Gli empiristi inglesi del sei e settecento - I materialisti
francesi del settecento - La filosofìa classica tedesca - Altri filosofi Letteratura: gli scrittori di lingua francese - I classici della letteratura
mondiale dall'Ellade al Novecento - La poesìa lirica - I libri erotici - Testi
che si riferiscono alla Russia - Pochi gli autori italiani: sono in tutto nove
nomi. 17 pp.
Capitolo CX: Viaggio intorno alla mia stanza, tappa seconda - I libri
d'arte - Quelli di fotografìa - La collezione di diapositive - La mia cineteca Griffith - L'espressionismo tedesco - L'avanguardia russa - L'avvento del
sonoro - Il cinema degli anni trenta - Stati Uniti, Germania, Francia Chaplin, Lang, Murnau, Pabst, Ejsenstejn, Pud ovkin, Feyder, Clair, Hawks,
Von Sternberg, Curtiz, Capra, Lubitsch, Ford, Duvivier, Renoir, Carné,
Wyler - Hollywood - Cinema sovietico.
26 pp.
Capitolo CXI: Guerra e primo dopoguerra - Inghilterra, America,
Francia, Italia - Il neorealismo italiano - Marcel Ophüls - Pietro Germi Jacques Tati - Jacques Démy - “La guerra è finita” di Alain Resnais - Stanley
Kubrick - “La piccola Vera” - Milós Forman - Splendore e decadenza del
cinematografo - I film che mi mancano - I migliori dieci film della storia del
cinematografo - Altri filmati nella mia videoteca.
28 pp.
Capitolo CXII: Viaggio intorno alla mia stanza, tappa terza - La
collezione di compact disc - La musica colta europea - Gregoriano e
polifonìa - L'École de Notre-Dame - Ockeghem, Victoria, Schütz - Bach ed il
sommario pag. 48
Barocco - Mozart, Rossini, Beethoven - Tengo pure musicassette: il perché Schubert, Chopin, Berlioz, Liszt - Richard Wagner - Johann Strauss II e
Jacques Offenbach - Bizet e Ciajkovskij - Rimskij-Korsakov e Stravinskij "La vedova allegra" - Richard Strauss - Serghej Rachmaninov - Maurice
Ravel - George Gershwin - Prokofiev e Shostakovic - Cantanti, canzonettisti
e
"chansonniers"
-
Altre
componenti
del
mio
universo
enciclopedìe, manuali, testi di divulgazione o consultazio ne.
culturale:
34 pp.
Capitolo CXIII: Viaggio attorno alla mia stanza, tappa ultima Breve storia del cinema pornografico - Nel 1972 nasce in America il "film a
luci rosse" - Star, registi, operatori del settore - Generi e soggetti - Con
l'"home video" fanno la loro apparizione le videocassette "hard" - Teorìa,
filosofìa e prassi del cinema porno - Il mercato al giorno d'oggi Distribuzione, riviste specializzate, mostre e fiere - Gli "Oscar" del porno a
Las Vegas - Come seleziono gli acquisti - La mia collezione di porno
d'autore: un centinaio di film prodotti tra il 1972 ed il 1997 - Capolavori non
ve ne sono, ma buoni film senz’altro - Sicuramente superiori alle "soap opera" ed alle "telenovele" che ci propina la televisione - Sono film allegri,
spiritosi, buontemponi e pieni di gioia di vivere.
28 pp.
Capitolo CXIV: La mia collezione di porno d'autore - "Dietro la
porta verde" dei fratelli Mitchell - "The Private Afternoons of Pamela Mann"
- Il porno danese - Il porno francese - "Le sexe qui parle" di Fréderic Lansac
e "La grande baise” di Michel Barny
- I film di Francis Leroi
-
"Autobiography of a Flea" - Robert Mac Callum: "3 A.M.", "V - The Hot
One", "Amanda by Night", "Suzie Superstar", "Trinity Brown" - "Joy" e
"Take 0ff" - Gerard Damiano: "Fantasy" e "The Satisfiers of Alpha Blue" Cecil Howard: "Platinum Paradise" e "Fox -Trot" - "American Desire" di
Lasse Braun - "Superbocche", "Fleshdance", "Up'n Coming", "In Heat" Henri
Pachard:
"Between
the
Lovers"
e
"Taboo
American
Style"
-
"Maneaters" di F. J. Lincoln - I film di Tracy Lords - Marga Aulbach "Bordello" di Chuck Vincent - 1985, anno di punta.
37 pp.
sommario pag. 49
Capitolo
CXV:
Proseguimento
della
saga
sul
porno
-
"The
Catwoman" di John Leslie - Moana Pozzi - La rivoluzione del “videotape” ed
il porno amatoriale - Quattro film di Paul Thomas passato dietro la
macchina da presa - Le nuove leve di pornoattrici americane - Nuove
tendenze: il pornoerotismo di Andrew Blake ed il videopornomanierismo di
Michael Ninn - Il "pornoverità" di John Stagliano e Roc co Siffredi - Le
"storie vere" di Rocco - Reclutamento di pornomodelle a Budapest - Una
ragazza della nuova generazione – Sesso a Praga – Un viaggio attraverso
l’Italia scambista.
28 pp.
Volume diciassettesimo
Capitolo CXVI: Parentesi: lo scambismo quale fenomeno sociale –
Piccola inchiesta sui cugini d'oltr'Alpe - La "Guida alla Francia libertina" Il manuale del perfetto scambista - Neo-paganesimo nel XX secolo - Un
movimento in rapido sviluppo - Familiare e piccolo borghese - Che sia lo
scambismo a prefigurare il futuro del rapporto di coppia? - Cinedocumenti
sui club scambisti francesi: piccoli paesi, città di provincia, grande
metropoli – Conclusioni – Nuove prospettive.
33 pp.
Capitolo CXVII: Torniamo a Rocco - Sul set di uno studio di
pornoriprese a Roma - Bordelli di lusso nella capitale ceca - Avventure
erotiche di tre modelle a Roma - Sesso spìato e sesso esibito - Il
"pornoverità" influenza il porno professionale - I "casting" di Pierre
Woodman - "SeXtet", un film meraviglioso - Il sesso non lo si rappresenta
più, lo si vive sullo schermo - “Amanda’s Diary” - "Lilith" e Ovidie Videocassette di educazione erotica e pornodidattica - Il sesso si è
affrancato dal sentimento - La rivoluzione sessuale appare compiuta.
pp.
40
sommario pag. 50
Capitolo CXVIII: La mia collezione di giocattoli erotici - Conclusione
della rassegna del mio universo culturale - Un museo di quello che fu il XX
secolo - Il mio è un mondo che fuori di casa mia non esiste più - Sono una
specie di dinosauro, o se preferite l’ulti mo dei mohicani - Forse proprio per
questo buon testimone - Con le donne m’è toccato chiudere: le generazioni
precedenti non hanno più l'età, con le nuove non mi ritrovo - La
comunicazione non passa più - La mia concezione del sesso - Rapporti
sessuali, rapporti sentimentali, rapporti di convivenza - Sesso e natura Sesso e curiosità – Il sesso è bello - Sesso e socializzazione - Come usare il
sesso - Il sesso non per sé, ma per l’altro - Lo scambio di ruoli nel sesso: da
soggetto ad oggetto, e viceversa - Sesso ed amore.
29 pp.
Capitolo CXIX: Il sesso quale arte - Manuale del perfetto seduttore Lasciate da parte il sentimento e tornate all’istinto - Come indurre una
donna al coito in quaranta minuti - Le zone “erogene” e la “mappa del
tenero” - I punti-chiave dell’orgasmo femminile - Non bruscate le cose Tecniche e strumenti del piacere - Attenzione: il sedurre pone problemi Filosofìa del sesso - Il sesso quale strumento di socializzazione - Il sesso
quale mezzo di conoscenza - Sesso ed età - Solitudine esistenziale e
sentimento - La pluralità di rapporti - L’assurda pretesa della “fedeltà”
coniugale. 53 pp.
Capitolo CXX: Televisione e cultura - Le nuove generazioni televisive Si è verificato un vero e proprio sovvertimento culturale - E' cambiato
l'atteggiamento verso la realtà, e si è perso il rapporto col passato - Si vive
nell'immediato, impera il più piatto conformismo - Non si fanno più
progetti, difetta l’immaginazione, ci si rinchiude in sé stessi - Apparteniamo
a culture ormai diverse, non ci comprendiamo più - E l’atteggiamento che
hanno verso il sesso le nuove generazioni non somiglia al mio.
20 pp.
Capitolo CXXI: La necessità di un progetto - Umanità ed entropìa Teilhard de Chardin e Gumilev - Hegel e Marx - Mi rivendico non soltanto
marxista ma anche hegeliano - Che l'umanità sia condannata? - Con le
nuove generazioni non mi ritrovo - Torniamo ai problemi personali: venuto
sommario pag. 51
meno
il
sesso
di
relazione,
non
posso
fare
altro
che
ripiegare
sull'autoerotismo - Elogio della masturbazione - La masturbazione come
arte - Il sacro rito – Paio un bronzo itifallico pompeiano: del satiro ho pure
la barbetta - Donne virtuali e donne reali – Le tecniche psicologiche del
piacere solitario.
33 pp.
Capitolo CXXII: Ultime
considerazioni
-
Bilancio
di
una
vita
moderatamente libertina - Assieme alla scienza le donne sono state l’aspetto
più importante della mia vita - Quanti uomini, per una donna? - Catherine
M. - La necessità di un "nuovo mondo amoroso" - L’istinto non sbaglia - Il
sesso è cosa stupenda ma il rapporto con l'altro non è facile - Penso di
essermela cavata senza troppa infamia - Morire: quando e come? – Prima
però dovrò portare a termine il mio lavoro - Addìo ai lettori.
fine del sommario
27 pp.