3, Febbraio 2007 - Liceo Porporato

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3, Febbraio 2007 - Liceo Porporato
ONDA D’URTO
Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno IX, n.3, Febbraio 2007
www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm
Indice:
La gioia della vita….
pag. 3
Le iene al Porporato pag. 4-6
Editoriale
pag. 2 Grazie mamma!
pag. 7
La gioia della vita
pag. 2 Dedicare la vita
pag. 8
Anno nuovo, vita nuova pag. 2 La guerra del telefonino pag. 8
ins. resp. antonio denanni
La vita del sabato sera pag. 9 Splash
Qualità della vita
pag. 9 Test divertentissimo
7 in condotta
pag. 10 Guido Furci
Supplemento d’anima
p. 11 Film Forum
Artisti e campioni
pag. 12 I valori più importanti
1
pag.13
pag.14
pag.15
pag.16
pag.17
Photo Forum
I miracoli esistono
Disagio igienico
Un rimedio per la vita
Dizionario ingl-piem.
pag.18
pag.19
pag.20
pag.21
pag.21
La gioia della vita
La vita: da molti è considerata un gioco, altri la definiscono una sfida, altri ancora le sono del tutto indifferenti. Ma cos’è in realtà la vita? È forse
un’occasione che ci è data per compiere qualcosa di costruttivo su questo pianeta? O è un momento di passaggio verso qualcosa di più complesso e infinito?
Non sappiamo esattamente se e cosa ci sarà
dopo la morte; possiamo solo immaginarlo e
Editoriale
Numero ricco questo di Onda d’urto, ognuno di noi ha le proprie credenze che tramanda ormai da secoli a figli e nipoti: reincarnazione,
che apre in copertina e nelle prime
vita eterna, paradiso, inferno, il nulla... Purtroppo
pagine col tema della vita, che noi
abbiamo toccato soprattutto in chiave ancora nessuno ha avuto la possibilità di tornare
esistenziale. Temi più profondi come indietro per raccontarci cosa realmente ci sia!
l’origine della vita o il suo perché li
L’unica cosa che possiamo fare è vivere questa
abbiamo lasciati ad ambiti più seri e vita, ogni giorno di più, sempre più intensapiù impegnati di quello che vogliamo mente e sempre meglio, grazie alle esperienze
essere con il nostro giornale, anche
che viviamo e agli errori che compiamo (che
se… qualcosa da dire ce l’abbiamo
tendono a cambiarci talvolta in meglio, altre in
pure noi.
peggio).
È proprio in quest’ottica semiseria
La vita ha un valore immenso che non si può
che le iene di Onda d’urto hanno “inmisurare in alcun modo e vale la pena viverla
castrato” per un’intervista tre proff.
tra i “più gettonati” del Porporato. Le in ogni istante, apprezzando la semplicità e la
altre rubriche completano il giornale. bellezza di ciò che essa ci offre: basta un tramonto
particolarmente intenso, un raggio di sole in una
Due parole vogliamo dire sull’Annuario, che ha avuto un altissimo gra- giornata nuvolosa, un sorriso o anche una parola
gentile.
dimento, con wow e applausi al momento della consegna. Una ragazza di Però ci sono anche
Anno nuovo, vita... nuova?
3 AL si è persino beccata una nota,
giorni in cui ci sentia- Magari…!
perché non riusciva a staccarsi dalla mo veramente tristi e Salvo che a Capodanno abbiate incontrato e fatto innamorare
“beatifica“ visione. A questo entusia- avviliti, incapaci di
un giovane e rampante milionario, possibilmente in carriera,
smo aggiungiamo di positivo che sia- continuare a vivere e
mo riusciti, attraverso dei preventivi di affrontare il mondo l’arrivo del cambio di data non porta alcuna novità. Se siete
fortunati vi rimane un gran mal di testa da post sbronza e inincrociati, a risparmiare circa 1000
e l’unica cosa che vor- quietanti vuoti di memoria sulla serata appena trascorsa.
euro, che andranno per le attività in- remmo fare in quel
Detto questo, il compito che mi è stato affidato per questo
tegrative degli studenti, per l’acquisto
momento è rintanarci
di materiale di consumo e di attrezzanumero del giornalino è quello di scrivere un articolo sulla
sotto le coperte e non
ture per queste attività. Con gli anvita, possibilmente comico, quanto meno un tantino ironico,
uscirne mai più!
nuari venduti agli insegnanti siamo
per non tediare voi, i nostri amati lettori, con pagine e pagine
Ma dal “basso” dei
riusciti anche a racimolare gli euro
di profondi ragionamenti e considerazioni psicologico- filo(quasi) per una pizza della redazione. miei quasi 17 anni, vi
sofiche.
Pensiamo di essercela proprio merita- posso assicurare che
Niente di più complicato.
ad
ogni
problema
corta. Non vi pare?
La Redazione risponde una soluzio- La parola Vita ha troppi significati e possibili interpretazioni.
Il rischio di cadere nel banale, nello scontato, nel facile mone e quindi quando
credete che il mondo vi stia crollando addosso pensate ralismo è troppo grande. Inoltre sarebbe ipocrita e egocentrico partire da una qualsiasi storia personale per poi generaliza qualcosa di bello, allegro e rilassante, magari a
zare. Non si può farlo su un percorso seguito da ognuno di
un’esperienza già vissuta o a un sogno che vorreste
noi in modo diverso.
realizzare.
Basta veramente poco per essere felici ma molto meno E a nessuno dovrebbe interessare così tanto da fare notizia
per rattristarsi e deprimersi rischiando di compiere ge- l’esistenza comune di qualcun altro.
sti affrettati (e sbagliati) di cui indubbiamente ci penti- Ma vedete? Sono già scivolata per il ripido pendio del “già
remmo. Non fatevi schiacciare e sommergere dai co- detto, già sentito”. Se ora scrivessi “non limitatevi ad esistere
siddetti problemi: continuate a vivere perché la vita è ma vivete” raggiungerei il massimo dell’insulso. Perché no?
talmente bella e ricca di sorprese che vale la pena vi- Potrei farlo, aggiungendo di godervi ogni attimo come fosse
verla!
l’ultimo; fa sempre effetto.
Vi lascio con un consiglio...
Tanto per continuare con le banalità, mi viene da dire che
Avete presente quando Peter Pan dice a Wendy, Miormai diamo la vita così per certa da non renderci conto della
chele e Giovanni di “pensare pensieri felici” e magica- sua effettiva importanza. Che sia davvero così? A voi la rimente i tre bambini si sollevano da terra e iniziano a
flessione.
volare? Provate anche voi a fare così: non volerete
Non posso farvi mancare il commento classico di non prennella notte sui tetti di Londra diretti verso l’Isola-che- dersi gioco di questa nostra esistenza, ma di affrontarla con
non-c’è, ma sicuramente vi sentirete più sollevati e il
ironia. Che originale conclusione sarebbe!
mondo non vi sembrerà più un luogo oscuro e pieno di
Sarà che ormai si parla della vita come del tempo: quando
insidie.
non si ha niente da dire, nulla su cui discutere.
Credetemi, funziona davvero!
Quindi ora basta. Non parliamone, non scriviamone. SilenGabriella 3BL
zio, righe vuote. Vivi.
Sara Perro 4BL
2
Finalmente l’annuario tanto atteso
Da quando sono arrivata in questa scuola ho sempre
sentito parlare di un “fantomatico annuario”.
Si decide di raccogliere i soldi: “Portate 3
€ per le foto dell’annuario” (che tra
l’altro non sono neanche state fatte…
ma questi sono dettagli…). Bene. I
rappresentanti, molto diligenti, li raccolgono, ma le settimane passano e nessuno viene a reclamare i soldi raccolti.
Allora i nostri bravi capi classe cercano di capirne qualcosa di più chiedendo informazioni ai rappresentanti
d’istituto, ma l’intero progetto è già andato in fumo!
Così quest’anno, stufe della situazione, alcune ragazze
del linguistico hanno deciso di prendere in mano la situazione (grandi donne!!) e di mobilitare la redazione di Onda d’urto. Insieme hanno cercato un insegnante disponibile a fare le foto “a gratis”. Dopo di che, passando
classe per classe, hanno organizzato i giorni per fare
le foto: due settimane per sistemare tutte le classi!
Superato questo enorme ostacolo (sì, perché
sembra più facile a dirsi che a farsi) le ragazze sono passate alla fase 2: scrivere i nomi degli alunni sotto le
singole foto.
Questo è stato un altro lavoro che ha richiesto tantissimo tempo, pazienza e grandissima disponibilità!
Così anche quello di impaginazione, di lavorazione
delle foto e di correzione. Sembrerà incredibile, ma
ci sono state anche delle perdite (cellulari vari…!)!!!
Ora, dopo tutto questo lavoro dobbiamo solo aspettare
la riunione dei rappresentanti che nel giro di una settimana dovranno raccogliere i soliti 3 € di cui sentivamo parlare negli anni addietro!!
Quindi “be happy” : tra un mese anche noi avremo il
NOSTRO ANNUARIO!!!
Sarah 3BL
Questo è quanto avevo scritto ai primi di febbraio,
invece, sorpresa, per S. Valentino abbiamo
avuto l’annuario.
Freddie Mercury e Bob Marley:
La gioia della vita nonostante la malattia
"Non voglio cambiare il mondo, lascio che le canzoni che scrivo esprimano le mie
sensazioni e i miei sentimenti. Per me la felicità è la cosa più importante e se sono
felice il mio lavoro lo dimostra. Alla fine tutti gli errori e tutte le scuse sono da imputare solo a me. Mi piace pensare di essere stato solo me stesso e ora voglio soltanto avere la maggior quantità possibile di gioia e serenità, e immagazzinare
quanta più vita riesco, per tutto il poco tempo che mi resta da vivere."
(Ultima intervista di Freddie Mercury, 1991).
È sorprendente come alcune persone riescano a trasmettere allegria anche nei momenti più difficili: è un dono della natura, un dono prezioso che merita di essere
sfruttato fino all’ultimo. Basti pensare a Freddie Mercury, che è stato uno dei più
grandi cantanti rock di tutti i tempi: non era un semplice uomo, bensì un vero e
proprio “animale da palcoscenico”, sembrava amare e trarre energia dall’amore del
suo pubblico.
Il fatto era che Freddie sapeva benissimo di essere ammalato di AIDS, ma non voleva pensarci e continuava a lavorare con grande frenesia
Soltanto il 23 novembre del 1991 il cantante annunciò pubblicamente di essere affetto da AIDS e fece appena in tempo, perché il giorno dopo morì in seguito ad una polmonite resa letale dal virus dell'HIV.
Nell'ultimo videoclip relativo al pezzo “The show must go on” il divo apparì infatti già segnato indelebilmente dalla malattia, ed il testo appariva profetico: “Lo spettacolo deve continuare, sì lo spettacolo deve continuare - dentro il cuore mi sta spezzando - forse il mio trucco si sta sciogliendo, ma il mio sorriso continuerà
a rimanere - qualunque cosa succeda lascerò tutto alla sorte - fuori sta spuntando il giorno - ma dentro nell'oscurità sto morendo dalla voglia di essere libero...''.
Anche Bob Marley ha un ruolo importante nel discorso relativo all’associazione tra musica, voglia di vivere e
libertà: oltre ad essere solo il più famoso musicista reggae di sempre, ha anche avuto il merito di rendere popolare il genere fuori dalla Giamaica.
Gran parte delle sue canzoni trattano delle lotte dei poveri e degli emarginati dal potere: Bob Marley entrò in
contatto con i principi della religione Rasta, che acquistò un rilievo culturale sempre maggiore in Giamaica;
questa fede fece crescere il suo orgoglio e le sue motivazioni e diventò un forte argomento per la sua musica.
Con il crescente successo internazionale, crebbe anche l’importanza politica di Bob Marley in Giamaica: la
sua ferma posizione Rastafariana trovò una forte risonanza nei giovani del ghetto e si scontrò con le istituzioni per i messaggi anti-conservatori presenti nella sua musica.
Nel luglio 1977 gli fu diagnosticato un melanoma maligno a un alluce, ma egli rifiutò le cure anche a causa
della religione Rasta, secondo cui il corpo umano deve rimanere "integro". Il cancro si diffuse e morì quattro
anni dopo, a 36 anni.
Giulia 2A/S
3
Le iene al Porporato
Intervistano tre insegnanti tra i più gettonati del Liceo
Ci giudicano tutto l’anno, ci fanno soffrire, disperare... ma il più delle volte riescono anche a strapparci un sorriso e nel
migliore dei casi anche una risata… Chi, se non i professori?
Cercando nei corridoi abbiamo trovato tre insegnanti che più di altri - anche per la disponibilità a farsi intervistare - si
sono accaparrati una buona reputazione tra gli studenti… Ora sta a voi giudicare!!!
Sicuramente non tutti gli studenti riconosceranno questi tre prof come i loro preferiti, anche perché non li hanno come docenti, quindi chi vuole può indicare alla redazione i suoi prof preferiti, in modo da creare un piccolo sondaggio!!!
NOME: Enzo
COGNOME: Marchisio
MATERIA DI INSEGNAMENTO:
Italiano e storia
NOME: Claudio
COGNOME: Costa
MATERIA DI INSEGNAMENTO:
Educazione fisica
1- Che effetto fa sapere che gli studenti la considerano uno
tra i professori più gettonati?
Marchisio: Oh per carità!! Lo trovo piacevole, sarebbe spiacevole il contrario…
Costa: Non lo so, non mi fa né caldo, né freddo. Uno dei più
gettonati, non vuol dire che gli studenti mi stimano m, che
mi ricordano…
Nevache: Beh non può che farmi piacere e tra l’altro mi sorprende davvero piacevolmente perché penso invece di essere abbastanza odiata dal momento che arrivano le classi minacciando….
2- Da quanti anni insegna?
M: Penso siano 40.
C: L’Alzheimer incomincia a dare segni evidenti, ma sono
26 anni che insegno.
N: Dal ’75-’76… quindi più o meno 30 anni!!!!
3- Ha mai pensato al suicidio?
M: No assolutamente!
C: Ah ah ah! No, ho pensato all’omicidio!
N: Proprio mai… mai… e meno che meno per
motivi scolastici!!!!
4- Perché ha scelto di diventare insegnante?
M: Beh perché ho frequentato l’Istituto Magistrale qui, allora c’erano solo 8 classi ( 4 corso A
e 4 corso B), Ho iniziato ad insegnare alle scuole
elementari poi nel 1974 sono passato alle superiori. Ho avuto come colleghi ancora alcuni dei miei professori. Posso
dire che questa scuola la conosco abbastanza bene!!!
C: L’alternativa era guardiano allo zoo, però il posto era già
preso…
N: Ma, la mia carriera è stata un po’ strana, perché io avrei
dovuto fare il liceo classico ma sono andata a fare ragioneria, ma quando mi sono accorta che avevo a che fare con i
numeri….. comunque sono diventata insegnante perché mi
disgustava come veniva fatta educazione fisica, perché nelle
medie venivano fatti 3 anni di belle statuine e nelle superiori, come ancora spesso accade, purtroppo non abbiamo mai
fatto niente, o quasi…..
5- La sua media scolastica alle superiori?
M: Non era eccelsa, sono stato anche rimandato di matematica 2 anni di seguito.
C: Era abbastanza buona, nel triennio avevo come media 7
½, nel biennio…beh diciamo che vivevo di rendita delle
medie, insomma in quei 2 anni non ho mai studiato!
N: Media dell’8…. Sono uscita con 54!!
6- La sua materia preferita?
4
NOME: Daniela
COGNOME: Nevache
MATERIA DI INSEGNAMENTO:
Educazione fisica
M: Letteratura italiana.
C: Storia e chimica, di storia mi è rimasto qualcosa, di chimica invece…
N: Quando facevo le superiori, italiano.
7- Un aneddoto sulla sua carriera scolastica?
M: Aver assistito alla sfilata di un mio collega, non facciamo nomi, nei corridoi vestito da Beatrice, l’amata di Dante…ecco quella è stata davvero una scena agghiacciante!!
Bisogna dire però che si trattava del martedì grasso e poiché
il preside aveva proibito qualsiasi festeggiamento per carnevale, questo collega per protesta ha organizzato con la sua
classe questa simpatica messa in scena!
C: Le metto in ordine alfabetico? La cosa più simpatica che
ho fatto da studente è stato lanciare in classe un aereoplanino, anche ben fatto, con un petardo acceso dentro…L’aereo
si è polverizzato e l’insegnante mi ha chiesto di allontanarmi dalla classe, io però prima le ho chiesto se potevo lanciare l’ultimo! Dai era carnevale! La cosa più divertente che mi
è capitata da insegnante invece è stato 3 anni fa, quando ad
un collegio docenti dell’Istituto Porro il preside ha
portato come esempio di tolleranza una scritta apparsa nelle vicinanze della scuola “Raim...
(appunto il preside) pirla è ora di finirla!” e
ha detto “E Costa sa benissimo chi è stato!!!”
N: Oh santo cielo! Come faccio a ricordarmi
un aneddoto così di brutto…? Un aneddoto
piuttosto importante si è verificato quando
facevo quinta e c’era uno sciopero, sono
salita in classe e ho detto ai miei compagni:”Cosa fate qui? Eravate ipocriti l’anno
scorso e lo siete anche quest’anno!” Un altro aneddoto molto importante per la mia personalità che mi
fece vincere la timidezza (voi ovviamente non potete immaginarlo, ma io ero timidissima!), è stato quando una volta ad
un’assemblea sentivo dire tante stupidaggini, allora ho osato
alzare la mano e quando mi hanno detto di parlare, subito mi
è venuto male,ma poi ho detto delle cose sensate che tutti
hanno approvato. Da quel momento non ho più smesso di
parlare…Forse è un male per gli altri, ma per me è stata una
grande liberazione!
8- Cosa avrebbe fatto se non fosse diventato professore?
M: Avrei tentato di diventare giornalista professionista.
C: Non lo so.
N: Bella domanda! Allora io avrei voluto fare il liceo….
Scusate prima ho detto liceo classico… invece volevo fare il
liceo artistico, quindi avrei voluto occuparmi di arte.
9- Come deve essere lo studente modello?
M: Deve interessarsi e partecipare attivamente alla vita
della scuola, insomma non deve essere uno di quei pesi
morti che studiano 15 ore al giorno!!
C: Uno studente o studentessa qualunque della 3^B/L!!!
N: Sereno. Impegnato ma sereno… e intellettualmente anche vivace.
15- A quando la pensione? E’ un momento che sogna ad
occhi aperti o più tardi arriva meglio è?
M: Non la sogno ad occhi aperti, anche perché mi trovo
bene in questa scuola, ho un discreto rapporto con tutti, però dopo 40 anni d’insegnamento…
C: La pensione… arriverà quando sarà il momento, ma
spero mi caccino prima! Insomma è un momento come un
altro, non me ne può fregar di più…
N: Eh penso che se ce la allontanano ancora un po’ credo
ci vorranno... boh… una decina di anni immagino, non so
come farò a reggere ancora dieci anni….
Mah un po’ per le questioni pratiche non posso pensare
ancora di andarci e poi è ancora lontana da me questa idea;
spero di resistere ancora fisicamente in modo da fare ancora delle lezioni decenti.
10- Prova un gusto sadico ad interrogare o a mettere voti
bassi?
M: No! Premetto che voti bassi ne metto pochissimi. 4 di
italiano vuol dire proprio toccare il fondo, preferisco mettere dei 9 e 10, infatti nelle quinte ce ne sono.
C. Siiii…
N: Mi sento molto male quando devo dare dei voti bassi
perché secondo me se uno prova a fare le cose poi deve
anche avere delle soddisfazioni, sia personali sia come va16- Il peggior insulto che le possono fare?
lutazione.
M: Dirmi di essere parziale, penso di esserlo pochissimo.
11- Lo studente più odioso in assoluto?
C: Che non faccio il mio lavoro, che non faccio nulla e ruM: Ce ne sono 4 o 5, non faccio nomi!! Più che odiosi sobo lo stipendio!!!
no un po’ pesanti, quelli che intervengono sempre a sproN: ……. È difficile che mi offenda, anche se sono abbaposito, quelli a cui non va bene niente e che hanno da ridistanza permalosa….. Il peggior insulto è quello di dirmi
re su tutto…alla fine però li sopporto!!
che sono aggressiva o che sono una despota perché faccio
C: Quello noioso, insomma un budino molle!!!
sempre di tutto per venire incontro a chiunque e certe volte
N: In assoluto? Non riesco ad odiare nessuno dei miei almi rendo conto che gli altri non mi interpretano bene.
lievi mi è impossibile… ne tratto male tantissimi, ma non
riesco ad odiarne nessuno! Neanche quelli che tentano di 17- Il suo sogno proibito?
M: Un viaggio in Argentina fino alla Terra del Fuoco, che
sabotare la mia lezione!!!
farò!
12- Cosa cambierebbe di
C: Non so se si può scrivere sul giorlei?
nalino…è troppo proibito!!!
M: Beh, il peso…vorrei aN: Dipingere.
vere un minor peso.
18- L’ultimo libro che ha letto?
C: Nulla!! Beh, forse toglieM: “I barbari” di Alessandro Barberei la modestia!
ro… ma gli ho fatto anche la recenN: Cosa cambierei di me…
sione!!
mmm…. Vorrei essere più
C: Quando ho imparato a leggere non
gentile, meno di corsa, avemi sono perso un numero di Paperire più tempo e riuscire a
nik, ho la collana completa di Ratpensare più a me stessa perman, proprio un bel fumetto! Tornanché non ci riesco neanche
do ad essere seri, l’ultimo libro che ho letto è “Il totem del
quando sono a casa!!!
lupo” e non l’ho letto neanche tanto tempo fa, all’Epifania.
13- Tornerebbe ad essere uno studente delle superiori?
N: In questo momento sto leggendo “Correzioni”.
M: Ah sì sì sì, sicuramente con i programmi di adesso! Infatti quando andrò n pensione, mi iscriverò di nuovo 19- Il suo film preferito?
M:…proprio uno? Veramente è dài un po’ che non vado al
all’università.
cinema, ma ero un grande appassionato di cinema, andavo
C: Sì, soprattutto per poter lanciare di nuovo petardi!!
N: Neanche per sogno, perché è una tale fatica fino ad a- anche ai Festival, comunque ho deciso per il film “Roma
desso che non tornerei indietro per rifarla un'altra volta; città aperta”.
magari ne farei di meno, forse cercherei di fare un po’ me- C: Direi…non saprei…dai prendo l’ultimo in ordine alfabetico “Sin city”.
no fatica.
N: Terry Texas.
14- Come passa il weekend?
M: A casa, qualche puntata in giro, magari a qualche mo- 20- Vediamo se in matematica se la cava: come si calcola
la circonferenza?
stra, ma lo trascorro anche correggendo i compiti.
C: Cercando di annoiarmi a casa, ma non ci riesco mai per- M: No, matematica no! Questa la so per fortuna: raggio x
ché sono sempre in giro. Dipendesse da me starei chiuso in 3,14.
C: La circonferenza? Possiamo dire 2πr?
casa.
N: Dormo fino a tardi e questo mi dispiace perché poi mi N: Rπ
fa perdere tutta la giornata però tutte le domeniche ho asso21- Come si descrive in tre aggettivi?
lutamente bisogno di fare una passeggiata in un bosco (che
M: Mi riconosco in un aggettivo: tranquillo.
sia impegnativo, che sia leggero devo fare una passeggiata
C: Come??? Allora diciamo democratico, noioso e umorinel bosco, perché devo ricaricare le pile e l’unica maniera
sta.
che conosco è quella di andare nella natura).
5 N: Impegnata, un po’ nevrotica e ancora con abbondante
energia.
22- Il suo hobby?
M: Leggere e collezionare modellini delle auto.
C: Devo scegliere…vada per il giardinaggio, ovviamente
non ci capisco niente e non sono assolutamente capace, ma
ogni tanto mi diverto a cambiare forma al prato!!
N: Va beh, camminare ve lo già detto…. Il mio hobby a
volte è anche la scuola, perché mi ha sempre preso molto.
23- Il suo peggior difetto?
M: La credulità, Credo sempre a ciò che mi si dice in prima battuta, anche se poi non è così.
C: Appena un’accennata mancanza di diplomazia…
N: Che non smetto di fumare!
24- Cosa ne pensa della riforma della maturità?
M: Penso che sia molto positiva e sicuramente più seria, in
quanto prepara tutte le scuole statali dell’Italia ad un metodo di valutazione piuttosto uniforme.
C: E’ una bella idea! Era ora che quei lazzaroni degli studenti iniziassero a preoccuparsi per qualcosa!
N: Penso che sia giusto che vengano altri insegnanti a giudicare, perché è giusto che sia così….
M: Uno studente di un’altra scuola era venuto per 2 volte
nella classe in cui insegnavo, gli avevo chiesto se si era iscritto da poco, invece poi ho scoperto che era lì perché
c’era la sua ragazza nella classe!! Un’altra volta all’esame
di maturità un ragazzo era riuscito a dire che Carducci aveva 13 figli, leggendo la poesia “Pianto antico”, “sei nella
terra fredda, sei nella terra negra” più il figlioletto Dante.
A quell’affermazione ci siamo ritrovati tutti sotto la cattedra, ovviamente il ragazzo è stato bocciato!
C: Ma non mi hanno mai fatto strane cose nelle mie ore,
ma le ho fatte io. Infatti una volta ho mandato un mio alunno a farmi la spesa, avevo talmente fame che l’ho mandato
in panetteria a comprarmi una focaccia!
N: Di cose strane ne succedono tutti i giorni e sono talmente abituata che ormai non ne faccio più caso…. Prima del
2000, o comunque in quegli anni lì, avevo una classe con
un non vedente ed era divertentissimo perché faceva i servizi di pallavolo e li beccava sempre, faceva il quadro svedese sopra sotto da tutte le parti… e questo allievo mi viene in mente quando i miei allievi normalmente vedenti,
forse perché si rendono conto di quello che fanno, si lamentano…..
30- Ci lasci una dedica per tutti gli studenti del Porporato.
M: Avendo insegnato anche in alcune scuole di
Torino, posso dire che la nostra popolazione
scolastica è molto matura, sente il dovere
dell’impegno e della costanza, Quindi complimenti!
C: Ragazzi fate finta di non conoscermi e se
per caso vi sfiorasse l’idea, non prendete esempio da me!!!
25- La sua canzone preferita?
M: Non ne ho una in particolare, direi quelle di Paolo Conte in generale.
C: “Somewhere over the rainbow” di Israel
Kamakawiwoole.
N: “The dark side of the moon” dei Pink
Floyd.
26- Che animale vorrebbe essere?
M: Un gatto , chi sta meglio di un gatto??
C: Un paguro! Non so perché, ma suonava
bene, anzi forse lo so…dal famosissimo
Paguro Bernardo…
N: Vorrei essere un gabbiano, un puma e
una foca perché il gabbiano vola libero nel
cielo, il puma è elegante, veloce, ha questo
fascino felino e la foca perché mi piace essere anche giocherellona!
N: Frequentate una bella scuola, peccato che
non sfruttate tutte le possibilità che ha, cercate
sempre di uscire il più in fretta possibile dalle
quattro mura che vi rinchiudono e lo capisco….
Bea, Sarah P, Giada 3bl
La premiazione del “Grinzane Cavour”
27- Le è mai capitato di fare una battuta a cui nessuna ha
riso?
M: Sì sì, sono quelle troppo intelligenti, quelle che capiscono tutti il giorno dopo…ho fatto anche delle mine tremende.
C: Spesso! Più che altro mi è capitato 2000 volte di fare
battute che non era il caso di fare!
N: Sì penso di sì….
28- La nota più strana che ha dato?
M: Premetto che le note con me sono rarissime giungono
solo dopo momenti di esasperazione. In una nota descrivevo il comportamento di un alunno utilizzando i più svariati
verbi, una cosa del tipo “L’alunno X tergiversa, folleggia,
entra, esce, fa i cosi suoi…”
C: Ho dato note, ma assolutamente banali e io non ne ho
mai prese!
N: Io non do note, normalmente, e la risolvo quattr’occhi
con i miei allievi….
29- La cosa più strana che uno studente ha fatto in una sua
ora?
6
Sabato 20 gennaio alla premiazione del concorso letterario
“Grinzane Cavour” c’eravamo anche noi, gli studenti della 2°B
Classico, insieme ad alcuni insegnanti.
La cerimonia si è svolta in una bellissima stanza affrescata del
Palazzo Reale a Torino. L’atmosfera era nuova ed entusiasmante per chi non aveva mai partecipato ad un evento del genere:
un misto di importanza ed unicità dato dal continuo sciamare di
giornalisti, operatori della TV e fotografi. C’erano anche politici e letterati famosi, ciascuno con il suo discorso più o meno
significativo.
La parte più interessante è stata la premiazione vera e propria,
in cui abbiamo potuto ascoltare brani dei testi vincitori e conoscere Renata Pisu, che si è aggiudicata il Premio per la Traduzione e Nadine Gordimer, vincitrice del Premio per la Lettura.
La prima è una traduttrice dal cinese dall’aria simpatica e un
po’ impacciata nel discorso davanti alle telecamere. La seconda
è una minuta scrittrice sudafricana già insignita del Premio
Grinzane Cavour-Sezione Narrativa Straniera nel 1985 e del
Premio Nobel per la Letteratura nel 1991.
Con la consegna dei premi è terminata la cerimonia e noi ragazzi della 2°B siamo tornati a casa con il ricordo di un’esperienza
particolare ed un piccolo omaggio offerto dagli organizzatori.
Alice Damiano 2° B Classico
Grazie…
Quante volte vorremmo dire una parola
semplice come “grazie”, sei lettere, meno
di un secondo per pronunciarla, ma con il
potere di far iniziare, finire o continuare
una giornata con il sorriso e la gentilezza
di cui tutti abbiamo bisogno.
Pensando a questo proposito abbiamo
iniziato questa nuova rubrica, quella dei
RINGRAZIAMENTI!!! Una breve frase,
una confidenza, qualsiasi ringraziamento
avrete da esprimere a qualcuno (amici,
compagni, famigliari, ma anche docenti,
collaboratori scolastici, nessuno escluso…) potrete farceli avere e noi li pubblicheremo.
Iniziamo già con alcuni segnalati da amici:
Grazie Tesoro,
grazie per le rose!!! Grazie per questi dieci mesi fantastici al tuo fianco… Il regalo
più bello sei tu… E non saprò mai trovare
le giuste parole per esprimerti quanto ti
amo!!! Sei la cosa più bella che mi sia
capitata… ti amo… (Ilenia)
Grazie,
al bidello del secondo piano che, appena
finisce la carta in bagno, immancabilmente si “dimentica” di cambiare il rotolo e
così noi ragazze siamo costrette a continue peregrinazioni nel bagno dei ragazzi!!! …Quindi… grazie a tutti i ragazzi
che non dicono niente se ci trovano nel
loro bagno a rubare la carta…
(Giulia)
Grazie,
ai miei amici che il sabato sera si chiudono in casa a giocare a “Magic” o
“D&D”…(Gabry)
Grazie,
alla nostra amica Valentina che è riuscita
a farci ridere in un momento traumatico
della nostra vita (verifica di chimica)
quando, essendo stata sgamata dalla prof
a copiare, lei ha risposto: “Prof non sono
neanche capace a copiare!!!”
(Giada&Bea).
A cura di Valentina 3b/L
Grazie Mamma!
Alcuni ringraziamenti del blog graziemamma
Affrontando il tema della vita come non pensare a loro… a quelle che generano la vita: le mamme?
Non vi è mai capitato di voler ringraziare vostra
madre per qualcosa in particolare? Ecco qui una
serie di testimonianze per le quali si è grati alla
mamma, riportate nel blog http://graziemamma.
blogspot.com.
Capita a volte di incavolarsi con chi ci sta
accanto, ma è una cosa normale; in fondo vogliamo bene alle persone che ci stanno vicine… sempre! Questi sono solo alcuni degli
nnumerevoli ringraziamenti pubblicati nel sito, ma ce ne sono tantissimi e anche di molto divertenti!!!
Grazie Mamma,
Perché mi hai insegnato cos'è l'autostima, e come perderla: "Oddio, guarda che gambe gonfie, stai diventando una balena! Certo alle superiori eri
più magra, è vero che a scuola andavi da schifo, però almeno non dovevi
guadagnarti da vivere con un lavoro part-time e mantenere anche quello
sfigato di ragazzo che ti ritrovi che non è nemmeno capace di trovarsi un
lavoro! E comunque se continui a vestirti così sembrerai sempre sciatta,
ma dico io, non hai un minimo di rispetto per te stessa?"... Sì mamma, ce
l'avevo fino a un minuto fa... (inviato da anonimo)
Grazie Mamma,
Perché ti preoccupi per me che devo partire per il Giappone... Tanto da
triturarmi i cosiddetti sempre con le stesse identiche domande da due mesi
a questa parte (tipo: ma riuscirai a cucinarti? Ma in Giappone esistono i
dolci? Ma in Giappone i supermercati esistono? Ma i giapponesi hanno il
bagno in casa? Ma 350 magliette ti basteranno per 6 mesi?) (inviato da
esiliogiapponese)
Grazie Mamma,
Perché quando ti chiedo di comprarmi la ceretta al supermarket, ti dimentichi di prenderla e ti giustifichi con: "Ma guarda che le cerette in inverno
non le portano"...(inviato da Piggia)
Grazie Mamma,
Perché a 26 anni ho ancora il terrore che, in caso di incidente stradale, i
paramedici prima di curarmi mi controllino le mutande e, se sono sporche,
mi lascino morire dissanguato sul ciglio della strada, facendo ironici commenti su come mi hai allevato... (inviato da crazy horse)
Grazie Mamma,
Per avermi impartito generosissime perle di saggezza e conoscenza da
parte tua dicendomi che nella vita non concluderò mai nulla, e che non
sono capace di fare un caXXissimo, che sono tutto ciò che tu disprezzi e
che la società di oggi di quelli come me ci si pulisce il cXXo. D'altronde
queste cose fanno sempre piacere sentirsele dire da te, mamma, specialmente nei momenti che devo risalire la china. Pertanto ci hai sempre sperato... che io mollassi e che tutto quello che mi hai sempre detto si avverasse per poter dire un giorno: "Lo vedi che avevo ragione??" con faccia
soddisfatta. In effetti tu ti preoccupi che le cose che dici trovino riscontro
nel futuro per farmi vedere che io mi sbaglio e tu no. Ah, mi dispiace contraddirti ma sono web designer in una rispettata società informatica della
città e mi pagano 1300 euro al mese (bonus esclusi) per 6 ore del mio preziosissimo lavoro e scrivo per il giornale dell'intera provincia nella sezione politica. Mi dispiace davvero averti contraddetto, scusami... non lo farò
più. (inviato da the_rebel84)
Valentina 3BL
7
Dedicare la vita
Un giorno Voltaire disse: “Non sono
d’accordo con quello che dici, ma darei
la vita perché tu possa continuare a dirlo”.
Frase bella quanto utopica,
perché assieme al messaggio di tolleranza e rispetto porta con sé una richiesta di altruismo
che meno di pochi, o
forse neanche quelli,
Nelson Mandela
posseggono. Tuttavia ci
sono persone che ci sono andate molto vicino: infatti se
nessuno è ancora morto per gli ideali di un altro c’è
gente che la vita l’ha dedicata agli altri.
Uomini normalissimi, fatti di carne, speranze e paure,
ma che con le loro convinzioni sono riusciti a cambiare
il proprio mondo, grande o piccolo che fosse.
Nelson Mandela ne è un esempio: senza la sua lotta
probabilmente il Sud Africa sarebbe ancora avvolto
nell’apartheid, ma bisogna ricordare che per gettare le
basi di una convivenza pacifica e umana il caro Mandela ha dovuto scontare quasi 30 anni di carcere.
E quel che colpisce è che ha passato un terzo della sua
vita rinchiuso in cella non per una ragione personale,
ma perché li ha dedicati a milioni di persone e alla loro
vita.
Un altro esempio è madre Teresa di Calcutta, che ha
impegnato la propria vita nella lotta alla fame e alla
povertà, o una qualsiasi organizzazione di volontariato
che lotti per sconfiggere mali forse minori ma non per
questo meno importanti.
Perché dunque queste persone sacrificano la vita per il
bene di persone estranee?
Forse affinché in questo mondo tanto egoista ci sia
qualcuno che ricordi agli altri che l’egoismo non è
l’unica via, che continuare a lottare goccia dopo goccia
è possibile e per niente inutile.
Per ribadire che (tanto per chiudere con un’altra frase
non mia) “non era possibile, ma loro non lo sapevano e
l’hanno fatto”.
Nadine III A\l
La guerra per il telefonino
Tra il 64 e l'80 per cento del coltan, il materiale dei telefonini, arriva dal Congo
Vi siete mai chiesti da dove vengono i materiali che
compongo le apparecchiature elettroniche, come computer o cellulari, o meglio di che materiale sono fatti i
cellulari?
Ebbene neanche io mi ero posta questa domanda.
La cassiterite è la principale fonte di stagno, e un terzo
delle riserve mondiali si trova nella Repubblica Democratica del Congo ed è uno dei materiali che si trovano
in un cellulare.
In un singolo cellulare non c’è molto stagno, ma
l’esplosiva crescita del settore ha fatto accumulare la
richiesta di quei metalli fino a raggiungere innumerevoli tonnellate. Nel 2005 la vendita di cellulari in tutto
il mondo ha superato 200 milioni di apparecchi a trimestre, il che significa che le fabbriche producono 25
telefonini al secondo per 24 ore al giorno. Negli Stati
Uniti, i consumatori in media gettano via e sostituiscono i loro cellulari ogni 18 mesi, in Europa il ciclo è ridotto a 15 mesi.
Il Congo possiede il 10% delle riserve mondiali di rame e tra il 30 e il 40% di quelle di cobalto. Con la prospettiva di un governo centrale stabile, si prevede aumenterà l’importanza del paese come fonte di questi
materiali.
Le miniere congolesi si trovano nella provincia più
meridionale del Paese, rimasta quasi non intaccata dalla guerra che ha infuriato a nord. I minatori lavorano in
condizioni pessime: strisciano attraverso gallerie incredibilmente roventi e affollate, illuminate da minuscole
torce elettriche o da candele, e come attrezzi hanno
8
solo qualche pala e le loro mani. Il
livello di sfruttamento continua a
essere condizionato più dai prezzi
della borsa dei metalli di Londra
che dai tentativi della comunità
internazionale di proteggere i minatori o di fermare il traffico illecito di risorse.
Il desiderio degli occidentali di
rendere meno dannosi per l’ambiente i prodotti
dell’era dell’informazione in realtà incoraggia ancora
di più lo sfruttamento.
Ridurre la domanda di coltan, cassiterite e altri materiali, riutilizzando, riciclando o non comprando tante
apparecchiature elettroniche non è sufficiente per garantire un lavoro sicuro e un salario dignitoso ai minatori della Rdc o di qualsiasi altro Paese. Ma questa sete
insaziabile di materiali distorce l’economia di alcuni
dei luoghi più disperati del pianeta. Ridurre i nostri
consumi significa limitare quella distorsione e dare alla popolazione dei
Paesi coinvolti la Borse di studio “Fondazione Poët”
possibilità di una
Sono state assegnate le borse di stuvita migliore indidio della “Fondazione Poët” ad alcupendente dalle oni studenti del Liceo Porporato. I forscillazioni della
tunati sono: Barbero Marco 5AG,
domanda mondiale
Quaglio Isidora 1AC, Marengo Giudi materie prime.
lia 4AL, Zanni Martina 4CS, Sapei
Michela IVC
Elena 4BL, Cavallone Laura 4CS,
Ginn.
Scaringella Valentina ex allieva.
La vita agognata del sabato sera
Durante la settimana si è costretti a sgobbare come muli, studiare come pazzi per sbarcare il lunario dello
studente (un 6 tirato di latino) e a cercare di non morire sul banco, senza sapere il senso di tutto ciò… Ma
ecco che finalmente l’agognato miraggio diventa realtà: il sabato sera!!!
Sesso, droga, alcool e Rock’n’Roll per dimenticare le sofferenze della settimana
(naturalmente si scherza), per sfogare la repressa voglia di divertimento che attende come
una bestia in gabbia in fondo all’animo di ogni studente di essere liberata…
A tutti capita, mentre si è seduti in classe a “seguire” e “partecipare” alla
“interessantissima” lezione su Manzoni e sui suoi “amatissimi” “Promessi Sposi” (che si
sposassero una buona volta, invece di tirarla tanto per le lunghe!) di addormentarsi sul banco con il rivolino di bava che cola sulla scarpa del vicino, sognando l’appuntamento del
sabato sera con gli amici/ fidanzato,a/ bottiglia di Vodka/ Strip House di Bagnolo/ discoteca/ orgia sfrenata a casa di Paoletto!
Anche se esiste una rara specie di studente, il Secchionis Sfigatus, che, non avendo nessuno (ma proprio nessuno) con cui passare il tempo libero, preferisce dedicarsi agli eruditi
studi di materie come filosofia e retorica e si esercita a mandare a memoria il dizionario di
latino.
Augurando un piacevole e devastante sabato sera a tutti, vi lasciamo con un prezioso consiglio: la cipria è ottima per nascondere le occhiaie da dopo-sbornia la domenica appena svegli (h 15,30 del pomeriggio).
Ele & Nadi 3A-L
Riflettere sulla qualità della vita
La vita è qualcosa di speciale.
Nel mondo ci sono tantissime credenze su come nasca, diverse in ogni paese, molti non si pongono questa domanda e alcuni non riescono a darsi una risposta.
Ma quanti si fermano a rifletterci sopra, anche solo
ogni tanto? E soprattutto, quanti si fermano a riflettere sulla qualità della vita?
Noi siamo fortunati, viviamo in una società che, almeno in linea di principio, si occupa del prossimo,
ma in molti altri Paesi, nel cosiddetto “Terzo Mondo” che sembra così lontano, chi si occupa di chi ci
vive?
Siamo nel 2007, eppure ci sono ancora tante ingiustizie, guerre, stragi, torture, ci sono ancora tante persone che soffrono, persone che si chiedono per quale
ragione stiano respirando, perché non riescono a immaginare nulla di peggiore di ciò che stanno vivendo, ma perché? Chi fa soffrire un’altra persona o le
toglie la vita, per quale motivo lo fa?
Può sembrare banale, ma se esistono tali e tante atrocità è perché ci sono persone che non tengono in nessuna considerazione la vita degli altri, o peggio, persone che provano piacere nel veder soffrire un loro
simile.
Tutto ciò sembra quasi assurdo, siamo nel 2007! Viviamo in una civiltà avanzata, che tende a vantarsi
del proprio grado di cultura, tecnologia, scienza, moda, della propria qualità della vita. Più difficile diventa però lodarsi per i valori dell’“Occidente”, la
nostra società è pur sempre una società capitalista,
basata sull’accumulo di profitti e che si fa forte
dell’apparenza, una società che vuole esportare la
democrazia e imporre la pace con la guerra, che produce armi e non si cura del fatto che forse i bam9
bini saranno costretti ad usarle, che preferisce parlare
di cos’ha fatto ieri il calciatore famoso piuttosto che
fare un servizio decente sul perché si preferisce incenerire le derrate alimentari invendute mentre a pochi
metri qualcuno muore di fame una società in cui si
riflette pochissimo sulla vita e in cui la felicità si dà
per scontata.
Certo, non è tutto tragedia e orrore, sicuramente ci
sono persone che, anche vivendo nella povertà più
assoluta, riescono a essere felici, per il semplice fatto
di vivere.
Ma noi siamo felici? E su che cosa basiamo la nostra
felicità? Su quali ideali o sogni?
Forse sarebbe meglio pensare se vogliamo essere indifferenti o provare almeno a fare qualcosa per rendere migliore e più viva la nostra vita., In fondo a
volte basta così poco, un semplice sorriso regala un
attimo di felicità a chi ci sta accanto (e solo per questo, non è magnifico?)
Gio’ 3 A_L
7 in condotta
“7 in condotta”, la rubrica che raccoglie le imprese scolastiche degli studenti e le note dei
professori che le hanno descritte. Pubblichiamo solo le migliori!!! Naturalmente le note
sono autentiche. Sono riprese dal blog http://www.notadisciplinare.it e anche da www.
mrcnetwork.it/cms/forum/veditopic1550.html Ridere con moderazione!!!!
"L'alunna C.C. si addormenta durante la lezione. Ad un mio urlo contro l'intera classe, la
sua vicina di banco, A.G., si alza e mi dice :"Prof silenzio, che se no la sveglia", indicando la compagna addormentata."
“Assente dal 20/10/06 al 30/10/06 l’alunno N.C.; Motivazioni: Operato dal Dottor House"
"L'alunno P******** ad un semplice richiamo della sottoscritta risponde bestemmiando, sbattendo il banco
contro il muro e a terra. Inoltre uscendo dall'aula minaccia di far sparire le macchine dei prof.
Di conseguenza viene accompagnato dalla C:S in direzione."
"M.C. si presenta alla prima ora vestito da Pulcinella e offre frittelle ai compagni"
"Assennato e Petrosini hanno scambiato i servizi igienici per una fumeria!"
V*** mangia durante la lezione una
T*** (classe 4°A) gli passa dalla fi-
pietanza cinese che l'amico
nestra."
"L'alunno R***** disturba la lezione
film "I Selvaggi" (ovvero assume atteggiamenti da
fingendosi Marlon Brando nel
bullo.)"
"Il comportamento della classe in generale è incompatibile con qualsiasi forma di
attività didattica matematica." Il livello di educazione, di
comprensione, di impegno non è
suscettibile di misura in qualsiasi scala umana. Forse ricorrendo a un test di uso zoologico per lo
studio delle forme viventi primarie, tipo protozoi o amebe, si potrebbe trovare uno strumento per valutare il
comportamento collettivo e individuale di questo aggregato di esseri viventi.
"T******* giustifica l'assenza del 30-01-07 per: Due loschi figuri dalle sembianze animalesche mi hanno
parlato di un certo "Paese dei balocchi"... e io ci sono cascato!"
"L'alunno L.F. durante la lezione di letteratura latina esce dalla classe affermando che fuori
lo attende una ragazza e pertanto deve cogliere l'attimo come insegna Orazio:
"CARPE DIEM". Ritengo ciò un‘offesa alla letteratura. Chiedo provvedimenti."
"L'alunno Foschi entra in classe con l'estintore asserendo di dover calmare i miei
bollenti spiriti"
"Al mio ingresso in aula le ragazze si lasciano andare ad urli
striduli (e alquanto fastidiosi) e tutti prendono ad additarmi e a
fotografarmi con telefoni e macchine fotografiche. B. e De S.
mi chiedono un autografo."
"Alla mia precisazione che la scuola è il "tempio della cultura" S****** interviene
chiedendo di allontanarsene."
"Durante la mia lezione M****** sventola con aria di sfida un cappio artigianale"
A cura di Giacomo 5B Ginn
10
SUPPLEMENTO D’ANIMA
Dibattito sulla spiritualità (by Irene)
A cura di Alfred Mariani, 4CS
La vita è un dono
Nessuno viene al mondo per sua scelta
non è questione di buona volontà
non per meriti si nasce e
non per colpa
non è un peccato che poi si sconterà
Combatte ognuno come ne è capace
chi cerca nel suo cuore non si sbaglia
hai voglia a dire che si vuole pace
noi stessi siamo il campo di battaglia
La vita è un dono legato a un respiro
dovrebbe ringraziare chi si sente vivo...
Ogni emozione che ancora ci sorprende
l'amore sempre diverso che la ragione non comprende
Il bene che colpisce come il male
persino quello che fa più soffrire
E' un dono che si deve accettare condividere poi restituire...
Tutto ciò che vale veramente
che toglie il sonno e dà felicità
si impara presto che non costa niente
non si può vendere nè mai si comprerà
Detti&Massime
* A nessuno la vita è stata data in possesso, a tutti in usufrutto.
Vitaque mancipio nulli datur, omnibus usu.
Lucrèzio Caro, Tito (poeta latino, ca. 98-55 a.C.), La
natura, III, 971.
* Bisogna fare la propria vita come si fa un'opera d'arte.
Bisogna che la vita d'un uomo d'intelletto sia opera di
lui. La superiorità vera è tutta qui.
D'Annunzio, Gabriele (scrittore italiano, 1863-1938), Il
piacere, I, 2.
* Certo, la vita non è per essere goduta ma per essere
sopportata e sbrigata... Nella vecchiaia è già un conforto
di aver dietro le spalle le fatiche della vita.
Schopenhauer, Arthur (filosofo tedesco, 1788-1860),
Aforismi sulla saggezza del vivere, V, A, Consigli e
massime generali.
* È importante vivere bene, non vivere a lungo; e spesso
vive bene chi non vive a lungo.
Sèneca, Lucio Anneo (filosofo latino, 4 a.C.-65 d.C.),
Lettere a Lucilio, 101, 15.
* Gli stolti desiderano essere longevi e non godono della
longevità.
Demòcrito (filosofo greco, 460-370 ca. a.C.), Frammenti, B 201 Diels.
* Gli uomini dicono che la vita è breve e io vedo che
E se faremo un giorno l'inventario
fanno di tutto per renderla tale.
sapremo che per noi
Rousseau, Jean-Jacques (filosofo e scrittore
non c'è mai fine
francese, 1712-1778), Émile ou de l'ésiamo l'immenso ma Quando occorre avere coraggio ducation.
pure il suo contrario Se senti che vuoi mollare
* La vita è l’arte di trarre conclusioni
il vizio assurdo e l'i- non mollare. Se senti che non ce la fai
sufficienti da preprova di nuovo.
deale più sublime
messe insufficienti.
La vita
La vita è un dono le- Se non provi di nuovo, domandati
Butler, Samuel
La vita è...
sempre
perché
hai
mollato
gata a un respiro
(scrittore inglese,
un'opportunità: coglila
1835-1902), Notedovrebbe ringraziare tanto facilmente.
Bellezza: ammirala
Non lasciare che la vita ti soverchi.
books, Lord, What
chi si sente vivo...
Beatitudine: assaporala
C’è un solo modo per andare avanti:
Is Man?
Ogni emozione ogni tenere alta la testa. Non disperare
Un sogno: fanne realtà
cosa è grazia
* Nessuno si preoc- Una sfida: affrontala
se dinanzi a te si para un ostacolo.
l'amore sempre diver- Arràmpicati su ogni montagna, passo dopo cupa di una vita
Un dovere: compilo
virtuosa, ma pensa Un gioco: giocalo
so che in tutto l'unipasso,
solo a quanto tempo Preziosa: abbine cura
e vivi la tua vita, giorno dopo giorno.
verso spazia
potrà vivere. Tutti Una ricchezza: trafficala
Dai fiducia a ogni cosa che ti appare degna
E dopo un viaggio
possono vivere be- Amore. godine
e
non
ti
fermare
prima
d'essere
certo
che sembra senza senUn mistero: scoprilo
che hai compiuto tutto il possibile per realiz- ne, nessuno ha il
so arriva fino a noi
Una promessa: adempila
zare
potere di vivere a
l'amore che anche
Tristezza: superala
il tuo sogno.
lungo.
questa sera dopo una In te, in ciascuno di voi, ho fiducia,
Sèneca, Lucio An- Un inno: cantalo
vita intera... è con me e so che riusciremo a ottenere
neo (filosofo latino, Una lotta: accettala
Credimi è con me… tutto ciò che vorremo.
4 a.C.-65 d.C.), Let- Un'avventura: rischiala
Trissie Nash tere a Lucilio, 22,17 Felicità: meritala
Vita: difendila
Madre Teresa di Calcutta
Documentario “L’odissea della vita” su Video.google.it, 23’ Dal libro: “Gioventù”
http://video.google.it/videoplay?docid=9009233370287446381
11
Artisti e campioni tra noi
Eleonora Spaliviero, 4 B Linguistico, campionessa di ciclismo
portare tali sforzi, però il 70% dei risul1- Da quanti anni pratichi questo sport?
tati si ottiene con la testa, perché la deHo iniziato nel 1996.. quindi 11 anni.
2- E’ una passione nata con un “colpo di fulmine” oppure ci è terminazione e l’essere convinti è la cosa più importante; sono più i momenti
voluto un po’ perché maturasse in te?
difficili che quelli in cui hai risultati ma
È un colpo di fulmine perché un giorno mio papà mi portò a vedere
non devi demoralizzarti. Saper stringere
un allenamento di ragazzini. Mi è subito piaciuto, così siamo andati
nella sede della società, dove mi hanno procurato una bici e da lì non i denti aiuta a “battere” le professioniste.
sono più scesa.
13- Riesci ad organizzare le tue giornate tra allenamenti e studio?
3- Cos’è in questo sport che ti affascina, che ti colpisce?
Le mie giornate sono: sveglia, scuola,
Mi piace che per raggiungere risultati devi metterci tutta te stessa e
panino, allenamento, studio, dormire….
anche se ci metti un po’ i risultati poi arrivano, o almeno dovrebbeÈ molto difficile, si fanno sacrifici poiro.
ché non esco quasi mai… c’è solo il
4- Quanti giorni ti alleni alla settimana e per quante ore?
ciclismo e lo studio e ci tengo molto ad
Mi alleno 6 giorni alla settimana, dalle 2 alle 4 ore.
andare bene a scuola e anche se non ho
5- A quante competizioni internazionali hai partecipato?
L’anno scorso ho partecipato a quasi tutte le gare internazionali pre- una media molto alta, me la cavo abbaviste, soprattutto al giro a tappe della Toscana e il Giro d’Italia delle stanza bene!!
piste.
14- Con il brutto tempo riesci ad allenarti comunque?
6- Con quale risultato?
La stagione migliore va da marzo ad
Ho ottenuto molti podi, ma ho mancato la vittoria, perché facendo
parte della categoria juniores mi ritrovavo a correre con professioni- ottobre (stagione agonistica). Da ottobre
a dicembre ci sono gli allenamenti in palestra e i rulli ( allenamenti
ste di 25 anni.
in casa) ma se non piove o nevica cerco di uscire…. E da febbraio
7- Cosa ti aspetti dal futuro riguardo a questo sport?
tutti i giorni senza problemi!!!!
Per scaramanzia non dico niente!!!
Sarah P & Giada
8- L’emozione più grande che questo sport ti ha regalato?
Ce ne sono state tante… prima fra tutte quando mi sono trovata sul
podio ai Campionati italiani, e poi quando si arriva in volata tutte insieme e si
riesce a vincere è sempre un’emozione
diversa tutte le volte.
certo senso sapere che la propria voce può
1- Com’è nata la
9- La tua famiglia ti ha sempre appogemozionare qualcuno al punto da farlo piantua
passione?
giata nelle tue scelte riguardanti quegere, o perché no, ridere!
Ho
sempre
avuto
sto sport?
5- Ci sapresti dare 3 consigli per cantare
una
grande
passioSì, la mia famiglia mi ha sempre incone per la musica in bene in particolare per tutti gli stonati del
raggiata, soprattutto mio padre, ma è
generale…non c’è Porporato?
tutta indispensabile perché è di grande
un momento preci- Innanzitutto penso che nessuno nasca stonasupporto nei momenti difficili.
so in cui posso dire to, quindi chiunque può imparare a cantare
10- Siccome non è uno sport molto
bene.
che sia nata. La
diffuso tra le ragazze, cosa diresti loro
per incitarle a praticare questo sport?
musica fa parte di Non me la sento di dare veri e propri consiÈ vero, è poco diffuso e molto impegna- tutti noi e da sempre fa parte di me!
gli, posso dire però che passione, costanza,
tivo e secondo me è una cosa che hai
disciplina e voglia di mettersi in gioco siano
2- Da quanto tempo ti dedichi al canto e
dentro, anche perché vedo che alcune
4 prerogative fondamentali. Chiunque voglia
quanto studi alla settimana?
ragazze dopo un po’ mollano… incitarle Studio canto da 3 anni alla Scuola d’Arte e
imparare a cantare deve capire però che non
adesso sarebbe impossibile, ma bisogne- Spettacolo Musicanta di Pinerolo. Faccio
basta prendere in mano un microfono e canrebbe fare un po’ più di propaganda nel- un’ora di lezione alla settimana, ma giornal- tare. Occorrono studio, preparazione, deterle elementari, anche perché è una cosa
minazione e concentrazione. Tra l’altro tutti
mente canto 2 ore circa.
che ti fa crescere non solo a livello sporquelli che volessero cimentarsi in questa di3Come
la
vivi
questa
passione?Come
un
tivo ma anche a livello umano.
hobby, una libertà o una materia in cui dare sciplina possono iscriversi al corso scolasti11- Cosa provi quando corri con la
co del mercoledì.
il massimo?
tua bici?
6- Hai già partecipato a gare, concorsi ,etc.?
Inizialmente
era
un
semplice
hobby
perché
Quando mi alleno non penso a niente,
Sì, certo. Una delle mie prime esibizioni è
solo a pedalare e quando non ce la fac- non pensavo potesse diventare qualcosa di
cio più penso alle gare che dovrò fare, e più…il mio livello di autostima è decisamen- stata proprio una gara di karaoke, nel marzo
che più stringo i denti più la gara andrà te basso! Ultimamente, anche se continua ad 2005. Avevo portato “Beautiful”, un brano
bene, e più che altro mi serve per stacca- essere un passatempo, faccio in modo che
della Aguilera, è stata la mia prima vittoria!
re…. Anche perché è uno sport che ti
diventi qualcosa di più, cercando di dare
E’ stato molto appagante perché cantavo da
permette di visitare posti e conoscere
sempre il massimo. Riguardo alla libertà… un anno soltanto e c’era gente molto più pregente nuova, non restare chiuso in una
beh cantare sarà sempre una libertà!
parata di me in gara. Nell’ultima gara che ho
palestra o in una piscina. E tornando
4- Cosa si prova a crearsi la propria musi- fatto ho portato “Unfaithful”, una canzone di
dagli allenamenti sto bene, anche se a
ca, a trasmettere con la sola voce emozioni e Rihanna, e ho vinto! Oltre a semplici gare di
volte non c’è molta voglia di uscire lo
sentimenti?
karaoke comunque ho partecipato a diversi
faccio lo stesso perché so che porterà a
Domanda di riserva?! No, scherzo! Penso
concorsi e festival. Ora ho intenzione di iqualcosa
che
sia
spettacolare
vedere
come
un
sempliscrivermi al concorso di Castrocaro Terme,
12- E’ uno sport che richiede particoce suono o una singola nota possano alterare mi raccomando quindi guardatemi su Rai 1!!
lari qualità?
- segue a pag. 17 Bisogna avere un fisico che riesce a sop- i nostri stati d’animo. E’ gratificante in un
Federica Crea, 3B linguistico, cantante
12
splash
13
3. Qual è il vero nome della cosiddetta “pillola
della felicità”?
1. Come sarà chiamato il sistema
europeo di satelliti, ancora in via di
realizzazione?
a) RU 486
b)Tachipirina
c) Prozac
a) Global Positioning System
b) Newton
c) Galileo
4. Da chi è stato scritto il romanzo “Niente di vero
tranne gli occhi”?
2. Quale di questi non è un reparto dei
carabinieri??
a) Charles M. Schulz
b) Giorgio Faletti
c) Lorenzo Flaherty
a) RIS
b) NOCS
c) NAS
5. Qual è stata la città più colpita
dall’uragano Katrina nel 2005?
Next Generation
a) New Orleans
b) Miami
c) Coral Spring
La rivolta dei robot
In America sta andando forte il libro «How to Survive a
Robot Uprising» (come sopravvivere alla rivolta dei robot)
di Daniel Wilson. L’autore è un giovane genialoide che sa
tutto sugli umanoidi e, spinto da un interrogativo, si è chiesto: che cosa succederà quando le creature sintetiche si faranno prendere dalla mania di una rivoluzione globale e tenteranno di prendere il potere?
Metà pseudo-romanzo fanta-scientifico e metà saggio impegnato e futuribile, il libro aggiunge un nuovo terrore di
inizio millennio e aggiorna il catalogo delle angosce collettive: fine del petrolio, effetto serra, terrorismo islamico, guerre civili nucleari e conflitti tra Stati per l'acqua e l'energia
vengono un po' ridimensionate. Rischiamo -profetizza Wilson - uno scenario ancora peggiore di quanto riversato per la
prima volta sul grande pubblico dal mai dimenticato «Hai»
di «Odissea nello Spazio» firmato da Stanley Kubrick: diventare schiavi e vittime dei. robot, ormai esasperati dai nostri limiti intellettuali e dalle nostre contraddizioni morali.
Secondo Wilson ci vorrebbe poco perché collassi il principio applicato dal suo Robotics Institute, «il principio del
comportamento ragionevole» ispirato alle leggi antiviolenza
di Isaac Asimov. Le macchine (che sono già decine e decine
di prototipi funzionanti nei laboratori di Usa, Europa e Giappone) potrebbero impazzire come accade periodicamente ai
pc casalinghi, inondati di virus e worm. E allora addio a industrie, a servizi e a Stati interi. E anche alla nostra incolumità.
Ecco perché si rivelerebbero preziosi i sei consigli (1.
6. Chi era Helmut Newton?
a) Un noto fisico
b) Un politico
c) Un fotografo
7. Ne “La seconda notte di nozze” chi interpreta
Antonio Albanese?
a) Un muratore
b) Uno sminatore
c) Un banchiere
8. Chi è il sovrano del Nepal?
a) Bhumibol Adulyadej
b) Keith Haring
c) Pervez Musharraf
9. Come vengono chiamate nel linguaggio della
moda le ciabatte infradito?
a) Clik-clak
b) Clips
c) Flip-flop
10. Quale crostaceo ha l’abitudine di nascondersi
all’interno di una conchiglia vuota?
a) Il paguro
b) Il lepade
c) Il granchio
Indossate un cappuccio. 2.Tenete pronto un paio di occhiali da saldatore. 3.Non dimenticate di portare nello zainetto una sbarra di
ferro. 4 Fornitevi di bussola. 5.Andate a piedi o in bici. 6.Meglio se
vi infilate uno spolverino). Il cappuccio serve per sfuggire al
Romina Bouvier 5° A/L
riconoscimento facciale. Gli occhiali da saldatore per ingannare i sensori oculari. La sbarra per contrastare gli attacchi
del mostro meccanico. La bussola per capire se l'interlocutore ha un'anima metallica. I piedi o la bici per scappare in
luoghi accidentati. Lo spolverino per celare le proprie fattezze umane.
E infine molto coraggio e dosi di humor: «Se foste disperati, correte in cantina e restateci, bloccando la porta con una
pila di copie del mio libro». Furbo questo Wilson!
Risposte: 1-c; 2-b; 3-c; 4-b; 5-a; 6-c; 7-b; 8-a; 9-c;10-a.
14
Cosa fanno gli ex?
Incontro con Guido Furci, ex rappresentante d’istituto
Diplomato al Classico nel 2002, sta compiendo un iter universitario originale (3x1)
Raccontaci il tuo percorso universitario: cosa hai scelto dopo il Porporato?
Ho sempre avuto una grande passione per il cinema, per la
sua capacità di descrivere il reale tramite immagini visive,
dirette, più che a parole; dall’amore per il cinema, il teatro, la pittura, la diretta conseguenza è stata l’amore per la
letteratura. E così dopo essermi diplomato mi sono iscritto
alla facoltà di lettere a Siena. Ho preso la laurea triennale
e ho cominciato una specializzazione in filologia moderna. Nel frattempo, alla fine del quarto anno ho vinto un
concorso per una specialistica in letteratura generale e
comparata alla Sorbona di Parigi, corso che sto tuttora frequentando. Seguo anche una terza specializzazione in letteratura e cinema, alla Normale di Pisa.
Non male, studiare per tre lauree specialistiche contemporaneamente! Cosa ti ha spinto a lasciare Torino
per iscriverti a Siena?
La mia decisione è stata determinata sostanzialmente dal
fatto che a Siena gli insegnanti delle materie che più mi
interessavano erano (e sono) considerati più stimolanti
che a Torino. Credo sia molto importante cercare di andare a studiare là dove sia possibile coltivare le proprie passioni nel migliore dei modi, senza scendere a compromessi. Attualmente la relativa autonomia delle varie università porta ad una tendenza di specializzarsi in determinati campi, o addirittura in determinati argomenti. Da un
lato questo è un bene, dall’altro però è rischioso, perchè
spesso preclude un’attività di studio veramente stimolante
per chi non ha la possibilità di spostarsi.
A proposito di partenze, parlaci di questa tua permanenza a Parigi..
Al di là dell’importanza dell’esperienza da un punto di
vista umano, di vita, direi che il metodo di insegnamento
in Francia (almeno per quello che ho visto) ha sia dei punti a sfavore, sia dei punti di forza. Il problema principale,
secondo me, è di tipo metodologico: si risente di una concezione strutturalista della letteratura, secondo cui tutto
dev’essere incasellato in parametri assoluti, rigidi, la creazione dei quali diventa
lo scopo principale dello studioso. La
forma rischia insomma di diventare più
importante dei contenuti, e non si tiene
presente che in genere l’utilità di una
categoria sta proprio nella possibilità
di metterla in discussione.
Vi sono però anche, come ho detto,
degli elementi decisamente positivi:
in particolare la grande influenza che in
Francia le scienze sociali e l’antropologia
hanno avuto sullo studio della storia e della
storia della letteratura.
A distanza di alcuni anni, cosa pensi
degli anni passati al Porporato? Sei
soddisfatto della preparazione ricevuta al liceo, sia sul piano umano che in
vista dell’università?
Gli anni del liceo sono stati molto importanti. Per me è
stato il periodo della nascita di una coscienza civile e politica, e l’esperienza come rappresentante d’Istituto e alla
Consulta Provinciale mi ha permesso di rapportarmi anche con realtà diverse dalla mia, come le scuole torinesi.
15
Sono stati anni di dialogo, in cui ho
capito come volevo affrontare la
mia vita.
Dal punto di vista didattico sono
altrettanto soddisfatto: il classico
mi ha insegnato, grazie a insegnanti capaci, l’importanza del
porsi delle domande, più che di ottenere rapidamente dei risultati, e
mi ha trasmesso un metodo di studio poi rivelatosi molto
utile all’università. Dal liceo ho insomma ottenuto gli
strumenti per poter interpretare gli insegnamenti che ricevevo, cosa praticamente indispensabile all’università (un
problema delle facoltà umanistiche in Italia, infatti, è la
frammentazione dei corsi in tanti micromoduli, corrispondenti ad altrettanti esami, che spesso non lasciano la possibilità di fermarsi a riflettere quanto si vorrebbe su ciò
che si studia). E’ dunque importante capire che i corsi non
sono tutto, e bisogna cercare di ampliare il più possibile i
propri orizzonti anche al di là della lezione. Per esempio
io cerco di non perdermi mai il Torino Film Festival, che
secondo me è una manifestazione molto importante, anche a costo di dare in ritardo qualche esame.
Vuoi dire ancora qualcosa ai nostri lettori?
Ci tengo solo a ricordare che, una volta cominciata
l’università, è indispensabile non autoconvincersi a forza
della validità della propria scelta. Qualora non si sia contenti è inutile costringersi a pensare il contrario, come fanno troppe persone; è meglio cambiare tipo di studi e seguire le proprie passioni vere. Conosco persone profondamente infelici solo perchè non hanno voluto e non vogliono essere sincere con se stesse.
Michele Barbero, ex-allievo
Frasi famose
· "Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione.
E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire..." Blade runner
· “La signora Prestley ora non c'è. Vuole lasciarle un messaggio?....va bene, Gabbana si scrive con una B?”. Il diavolo veste Prada
· "Accusare un uomo di omicidio quaggiu' era come fare contravvenzioni per eccesso di velocità alla 500 Miglia di Indianapolis". Apocalypse Now
· "E d'un tratto capii che il pensare e' per gli stupidi, mentre i
cervelluti si affidano all'ispirazione". Arancia meccanica
· "E cosi' domani ti sposi?". "Sì, ma niente di serio!". Tre uomini e una gamba
· "Siamo in missione per conto di Dio!". The Blues brothers
· "Morire è la cosa peggiore che mi sia mai capitata". Big Fish
· "Lo so, al posto mio Fonzie l'avrebbe baciata subito, ma purtroppo io non ero Fonzie, ero Richie Cunningham". Notte prima degli esami
· "Di tutte le creature di Dio, l'essere umano e' l'unico che ucGiulia 2A/S
cide i suoi simili". Patch Adams
Film Forum
Riprende il ciclo su Woody Allen
I film in arrivo
Harry a pezzi
Nel mese di marzo usciranno due grandi film, uno
di questi è “Borat - Studio Culturale sull’America
a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan”,
che uscirà il 2. E’ un falso documentario sul giornalista Borat Sagdiyev Sagdiyev (alter-ego di Ali G,
alias Sacha Baron Cohen, comico inglese), celebre
giornalista del Kazakistan che si reca negli Stati
Uniti dove conoscerà attraverso la televisione Pamela Anderson di cui se ne innamorerà e inizierà a
trascurare il suo lavoro…
L’altro grande film atteso da tutte le ragazze che
amano Riccardo Scamarcio è “Ho voglia di te”,
che ripercorrerà la storia dell’omonimo libro di
Federico Moccia. Step rientra a Roma dopo essere
stato per due anni negli Stati Uniti e cercherà di
assumersi le responsabilità iniziando a lavorare nel
mondo dello spettacolo. Qui incontrerà Ginevra e
se ne innamorerà, non dimenticando però tutti i bei
momenti trascorsi col suo primo amore Baby…dal
9 marzo tornerete a sognare!!
Jodie 3A/L
“Non la posso portare davanti a un tribunale, e non come giudice,
ma come cittadino americano, e neppure ebreo, le dico che la sua
condotta è stata ed è inappropriata” più o meno queste la sentenza del pubblico alla commedia recitata da Allen non sullo schermo, ma nel secolo. Quella strana commedia che gli ha fatto rompere con Mia Farrow, sua seconda grande musa sullo schermo,
sua terza grande donna nel secolo,
Harry a pezzi: 14 febbraio 2007
e lo ha portato al matrimonio con
Match point: 21 marzo 2007
la figlia di lei, Soon-Yi, di 35 anni
più giovane: nel ’97. Scandalo ed
ennesima crisi, anche se lui non la definirebbe così, personale del
regista. E in parallelo una tremenda e ben più palese, all’occhio
della platea, batosta: la crisi degli anni ’90, che lo porta a pellicole geniali se prese singolarmente, ma alla lunga ripetitive e che
costituiscono sicuramente, nell’opera di Woody l’innovatore, un
tremendo senso di déjà vu. Vita e pellicole si intrecciano più che
mai; e vien meno quell’ordine nascosto dietro il caotico e vulcanico paravento di battute, cui ci si era abituati. Sintesi di questo
periodo di invasioni barbariche è Harry a pezzi. Uscito nel ’97:
proprio l’anno
dello scandalistico matrimoCapita, nel tennis, che un gran colpo batta
nio; proprio
sulla rete, ma non muoia: succede invece
l’anno della
che la pallina si impenni e sia indecisa in
dichiarazione
che parte del campo cadere. Spesso questa
di fine delle
indecisione risulta decisiva, soprattutto se
sedute psicoasi sta giocando un match point, il punto
nalitiche.
che vale la partita. Ma la volontà qui lascia
Harry è un
spazio al caso, che i più ingenui osano anfilm terapia,
cora chiamare destino e Woody Allen preche alla lunga
ferisce definire sorte.
dimostrerà di
Chris è un giovane maestro di tennis irlannon portare
dese, un talento poco ambizioso e spentosi
alla guarigione. Scrittore sessantenne diun po’ troppo presto per poter diventare un
strutto, senza una biografia in cui distingrande giocatore: impartendo lezioni ai
guere tra vita e opere, tra analisti e diavoli,
ricchi soci di un club londinese compie
tra mogli e amanti, Harry deve trovare la
un’ascesa, forse un arrampicata, fino ai vertici della alta società, spostrada, e la faccia, per tornare all’università
sando prima la figlia di un importante magnate e affermandosi poi coche lo aveva cacciato per ricevervi un preme manager di successo. Sarà l’incontro con un’aspirante e disoccupata
mio. Troverà invece la strada per l’inferno,
attrice americana (una Scarlett Johansson per molti novella musa alleindistinguibile messa in scena delle psicosi
niana, ma forse troppo sexy e troppo diva per il ruolo che fu di Diane
più astruse e irresistibili, una fantasmagoriKeaton e Mia Farrow) a turbare il rampante affarista: un tradimento
ca e pazza catabasi che lo riporterà a saper
dettato dalla passione, che provoca però conseguenze devastanti e forse
guardare e parlare del mondo. La rottura di
irreversibili nell’equilibrio borghese del protagonista.
ogni piano narrativo: opere di Harry, vita di
Allen, dopo più di metà film affrontato con una tranquillità narrativa e
Harry, opere di Woody, vita di Woody…
una pulizia formale estreme, fa precipitare di colpo la storia, quando
troppo semplice dichiarare di perdersi nel
l’uomo d’affari diventa mostro. Comportamenti umani, responsabilità,
buco nero in cui la comicità alleniana ci ha
colpe, istinti, delitti e castighi: tutto si relativizza di fronte al caso, alla
spinti, troppo tardi per dirlo: ci siamo appeFortuna nel più classico significato di vox media, che sta a metà, come
na caduti. Non ci resta che godercelo fino
la pallina. Il tennis è uno sport cinico, per artisti sì, ma senza buonismo:
in fondo, questo buco nero, vorticoso e tursi compie, e si accetta, tutto, anche un punto che rimbalza sulla rete pribolento. Oppure limitarci, e non è difficile,
ma e sulla riga poi. Soprattutto se è il match point e vale l’intera partita.
a ridere.
Forse quella della vita.
PierAndrea Martina
Maurizio Allasia
Match point
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Le interviste volanti al Porporato
I valori più importanti
Spesso le esperienze personali ci portano a considerare i valori della
vita in modo differente gli uni dagli altri. Non esiste, quindi, una scala
di valori universali che tutti condividono. In una sorta di intervista ad
alcuni ragazzi del Porporato abbiamo cercato di scoprire quali
sono le priorità e gli ideali che vengono ritenuti più significativi… e non sono mancate le sorprese!
Quali sono, secondo te, i valori più importanti nella vita?
L’amore, perché la vita nasce dall’amore e l’amore da un senso alla
vita. [Monia IV B Spp]
- L’amicizia, perché in alcuni momenti di difficoltà senza gli amici non
si può andare avanti. [Alessio I A Classico]
- Ad una domanda del genere è difficile rispondere senza riflettere… Istintivamente direi la famiglia, perché personalmente il suo appoggio di
questa è essenziale nei periodi difficili. Per molte persone, però, la famiglia
può essere anche un motivo di ansie ed agitazioni, quindi rispondo la salute, perché, se c’è questa, molti problemi si riescono a superare anche se con fatica. [Michela III A Spp]
- La felicità, perché se si è felici si può avere tutto. [Simona I B Spp]
- Anche se non è un valore, per me è importante la presenza di una o più persone nella nostra vita perché e
brutto essere soli. [Mattia III B Spp]
- La fiducia, perché, senza di essa, non si può sperare in un mondo migliore. [Martina]
- La famiglia, perché è l’unico nucleo di persone che mi vorrà sempre bene qualsiasi cosa succeda.
[Francesco IV A Linguistico]
-Anche secondo me la famiglia, perché senza di essa io non potrei esistere. [Giacomo V B Ginnasio]
- Il dottor House! No, scherzo…l’autostima, che tra l’altro a me manca. [Anonima]
- Per me sono tre. L’amore: il sentimento più vero e più nobile per cui valga la pena di vivere e di soffrire; la
felicità: se si è felici si ha tutto ciò che si può desiderare; la
speranza: non si può vivere di soli sogni ma sognare è il - segue da pag. 12 primo passo per realizzarli. [Anonima]
7- Hai già inciso qualche CD?
Sì, ho realizzato 2 CD con brani editi, cioè brani di altri
cantanti. Ora sto pensando ad un nuovo progetto, ma
con canzoni inedite, cioè scritte da me. Per ora ho raggiunto un un totale di 6 canzoni, di cui 5 in inglese. La
prima l’ho scritta a 8 anni, accompagnandomi con la
chitarra!
8- Hai già partecipato a degli spettacoli, come dei
Musical ad esempio?
Sì, circa un anno fa ho partecipato al musical Pinocchio,
realizzato dalla scuola Musicanta… E’ stata
un’esperienza molto bella ed interessante perché mi ha
aiutato a combattere la mia timidezza e mi ha fatto
“crescere” artisticamente. Diversamente ho partecipato
allo spettacolo scolastico “Tutto il mondo è un palcoscenico” , realizzato lo scorso anno dalle seconde del
linguistico… E’ stato divertente!
9- Cosa ti aspetti dal futuro in relazione a questa grande passione?
In un certo senso mi aspetto tutto e niente…non bisogna
farsi troppi castelli in aria e avere troppe aspettative,
perché l’eventuale sconfitta fa male. E’ giusto avere dei
sogni…E’ banale dire che mi piacerebbe diventare qualcosa di più di una semplice e comune sedicenne con la
passione per il canto, ma in questo settore non bastano
solo le qualità, occorre tanta fortuna e qualche volta anche scendere a dei compromessi… e un vero cantante
non dovrebbe accettarlo, perchè non è solo un insulto
alla musica, ma anche a se stessi.
Lidia III B Spp
Il Sabatoglobale (a Cumiana)
Per una globalizzazione del bene
Ci è stata segnalata questa bella iniziativa che è rivolta ai ragazzi dai 14 anni in su.
Si tratta del "SABATOGLOBALE", un campo di lavoro permanente presso la sede del Sermig di Cumiana
(ospitata dai Salesiani del Bivio), che offre la possibilità, il sabato pomeriggio, di vivere un'esperienza di lavoro e di incontro con testimoni dei grandi temi della
mondialità.
Si preparano le spedizioni di aiuti umanitari (il carico
di tir e containers, la riparazione di computers e macchine da cucire, si sperimentano soluzioni tecnologiche mirate ai bisogni delle popolazioni più povere…). Sempre
tenendo un occhio su come noi ragazzi possiamo vivere
qui e nel quotidiano una scelta di mondialità, a partire
dal nostro stile di vita e dalle nostre scelte personali.
Per saperne di più contattare i proff. Strumia o Denanni
o telefonare al 3488960152.
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PhotoForum
La Giornata dell’abbraccio, 22 dic. 06
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“Cogli la rosa quand’è il momento…”
“O Capitano, mio Capitano! Chi conosce questo verso?
Nessuno… E’ una poesia di Walt Whitman che parla di Abramo Lincoln. Ecco, in questa classe potete chiamarmi professor Keating o, se siete un po’ più audaci, O Capitano, mio
Capitano!”
Vermont, anni Cinquanta, Accademia Maschile Welton. Così
si presenta ai suoi studenti il nuovo insegnante di Lettere, in
piedi di fronte alla vetrina in cui sono esposte vecchie fotografie di ragazzi della scuola. “Cogli la rosa quand’è il momento, ché il tempo, lo sai, vola e lo stesso fiore che sboccia
oggi domani appassirà.” Impersonato da un eccezionale Robin Williams, il prof. John Keating è un concentrato di carisma, rinnovamento e amore per la poesia che ben presto anche i suoi studenti, impregnati dalle rigide tradizioni imposte
del Preside Nolan (Norman Lloyd) riusciranno a scoprire con
grande entusiasmo.
“L’attimo fuggente” di Peter Weir, uscito nel 1989, è la storia
di Neil Perry, Todd Anderson e Charlie Dalton che, con altri
studenti, scoprono che l’innovativo prof. Keating, quando
frequentava la Welton Academy, faceva parte della “Setta dei
Poeti Estinti”, un gruppo di ragazzi che ogni venerdì notte,
violando le regole di coprifuoco, sgattaiolava fuori dalla
scuola per ritrovarsi in una grotta dove inventare e recitare
poesie. Così il piccolo gruppo di amici decide di riformare la
Setta dei Poeti Estinti, prendendo sempre più Keating come
un fermo punto di riferimento. Ma, come dice lui stesso, badate bene a non pensare a queste riunioni come a una combriccola di ragazzi che leggono poesie: i Poeti Estinti si dedicano a “succhiare il midollo della vita”.
Così, tra una lezione “di passeggio”all’aria aperta in cui Keating fa trovare ai ragazzi la propria “camminata”, il proprio
passo, unico e diverso da quello degli altri, e una lezione in
cui fa salire gli studenti sulla cattedra
per poter vedere il mondo da altre angolazioni, il particolare professore si
accattiva la simpatia e la fiducia di tutti i ragazzi.
“Spingersi in altre direzioni, intraprendere nuove strade, Carpe Diem, ragazzi! Rendete le vostre vite straordinarie!”Seguendo le parole del prof. Keating, i ragazzi del gruppo della Setta dei Poeti Estinti decidono davvero di “cogliere
l’attimo”, diventando sempre più insofferenti alle regole di
conformismo della scuola. Neil Perry decide di seguire la sua
passione per la recitazione nonostante la contrarietà del padre
e, dopo aver sostenuto un provino, ottiene una parte in uno
spettacolo teatrale della Welton; invece Charlie fa pubblicare
sul giornale scolastico un articolo in cui propone di permettere anche alle ragazze di frequentare l’Accademia. Sarà questa
la goccia che farà traboccare il vaso, che scatenerà la furiosa
rabbia del Preside Nolan verso i metodi alternativi di Keating
e che cambierà per sempre le vite di tutti i protagonisti della
storia.
Un film fantastico che suscita sempre forti sensazioni, che
insegna sempre qualcosa di nuovo.
Un film grazie al quale ci rendiamo conto che a volte, inconsciamente, guardiamo scorrere la vita dietro a un vetro, senza
carpire ogni suo istante, senza capire che ogni occasione che
passa non tornerà più.
Eppure non è mai troppo tardi per cambiare, dentro di noi
potremo sempre trovare, un giorno, una strana vocina che ci
sussurra: “Carpe Diem! Rendi la tua vita straordinaria!” Perché, come dice Keating, “la poesia è il potente spettacolo della vita che continua, a cui tu puoi contribuire con un verso”.
Nadia IV C gin
I MIRACOLI ESISTONO !!!
Nicholas Sparks, I PASSI DELL’AMORE, Sperling Paperback
Quante volte avete sentito la frase “E’ un miracolo!”? Forse in televisione, o scherzosamente detto da
qualche amico, o più frequentemente in ambito religioso. Ma se ci pensate meglio, i miracoli avvengono
anche nella vita quotidiana, ma sono indicati con altri termini: fortuna, sorte, destino, fato, coincidenza,
fatalità… magari una giovane è riuscita a fuggire da un uomo che voleva farle del male, la vostra peggiore
nemica è diventata di punto in bianco la persona a voi più cara o ancora una persona scomparsa da tempo
viene ritrovata… non credete che questi avvenimenti, nel loro piccolo, siano miracoli? Non sempre ci si
accorge di questa realtà, spesso si pensa ai miracoli come a qualcosa di lontano, irraggiungibile, a eventi soprannaturali e
impossibili. Ma gli eventi della vita ci fanno capire che i miracoli esistono, ed è proprio la storia di un miracolo che sto
per raccontarvi. Anni ’50 :nella piccola cittadina di Beaufort, in cui vive una comunità conformista, Landon è il tipico
diciassettenne ribelle e indipendente, che infrange tutte le regole. Poco prima del ballo della scuola viene brutalmente
“mollato” dalla sua ragazza e, controvoglia, invita Jamie, la figlia acqua e sapone del pastore, devota e innocente. Da
quella sera cambia radicalmente la sua esistenza: il ragazzo impara ad aiutare gli altri, a conoscere le semplici gioie della
vita, la bellezza dell’amore. In lui c’è un cambiamento radicale, neppure gli amici lo riconoscono più, ma il giovane si
sente bene con se stesso e con gli altri; purtroppo, però, un giorno scopre una notizia sconvolgente: Jamie ha la leucemia
e le rimangono pochi mesi di vita. Comunque Landon non l’abbandona, anzi, i due si trovano più uniti di prima e alla
fine si sposano! Alcuni mesi più tardi Jamie muore, ma, nonostante il dolore, Landon è felice: è riuscito a realizzare il
sogno più grande della fanciulla che amava, l’assistere ad un miracolo …qual è il miracolo? …eh sì, è proprio il giovane
a cui ha cambiato la vita! Landon porterà per sempre Jamie nel suo cuore, ricordandola come quella ragazza che gli ha
fatto capire che si ama con il cuore! Questa è una storia vera, ma naturalmente i nomi sono inventati per la tutela della
privacy; il libro, il cui autore è Nicholas Sparks, è emozionante perché la realtà che descrive è la vita, ed è adatto a persone di qualunque età: ci insegna che nel mondo c'è sempre qualcuno per noi... l'amore è il centro del globo e questo libro lo dice chiaramente!!! Inoltre è stato girato anche un film, ambientato ai giorni nostri, che esprime molto bene ciò
che Sparks ha voluto narrare; i due attori che interpretano Jamie e Landon sono Mandy Moore e Shane West, per la regia
di Adam Shankman… non è difficile essere felici, basta aprire il proprio cuore a chi ci vuole bene!!!
Silvia Garis 2 A/l
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Lettere alla redazione
I rumeni e i bulgari non
sono più extra comunitari
Il 1° gennaio 2007, dopo anni di attesa, sono entrati
nell’Unione Europea anche la Romania e la Bulgaria.
Alcuni dati su questi due Stati ci aiutano a capire chi
sono i nuovi arrivati.
La Bulgaria è stata fondata nel 681 d.C ed è uno degli stati più antichi del continente europeo. Le religioni
più professate sono quella ortodossa e quella musulmana. La popolazione è composta da 2 prevalenti gruppi
etnici, i bulgari e i turchi. In Bulgaria è presente anche
una minoranza etnica, i Rom che costituiscono il 3%
della popolazione.
Oltre che per il Mar Nero, ponte tra Europa e Asia, e
per le splendide montagne che attirano turisti tutto
l’anno, la Bulgaria è famosa anche per la Valle della
Rose, che offre una moltitudine di questi fiori magnifici
la cui essenza è molto usata per la preparazione di profumi che vengono esportati in tutto il mondo. In Bulgaria è anche presente una grande produzione di vini che
fanno concorrenza a quelli provenienti dall’Europa
dell’Ovest. La capitale, Sofia, è una metropoli con circa
un milione di abitanti. Il suo centro storico conserva
molte rovine romane, ricordo remoto dell’epoca in cui
Sofia, con il nome di Serica, era capitale della Dacia
Romana.
La Romania è situata nell’Europa Sud-orientale e appartiene geograficamente alla penisola Balcanica. I
Carpazi, imponente catena montuosa, formano un
enorme arco passante per tutto il Paese. La Romania è attravesata dal Danubio, fiume molto
importante per l’Europa, che al suo delta ospita
un parco naturale ricco di diverse specie di votatili.
Anche nella popolazione rumena vi è una minoranza etnica, gli ungheresi. Contrariamente ai
Paesi vicini, che parlano lingue di ceppo slavo,
in Romania si parla una lingua neo-latina: il Romeno. La religione predominante è quella cristiana ortodossa. In Romania molte chiese hanno le facciate esterne dipinte con scene bibliche in modo che i poveri anche se non riuscivano ad entrare in chiesa, a causa della moltitudine
di persone che vi andava, potevano seguire i passi della
Bibbia dall’esterno. Era una sorta di “Bibbia” per i poveri e tuttora viene considerata un’arte molto caratteristica..
Bucarest è la capitale della Romania ed è situata nella
parte settentrionale della nazione. È una città piena di
verde con parchi e giardini, edifici antichi e un museo
all’aperto unico al mondo: il “Muzeul Satului” che espone costruzioni autentiche provenienti da ogni regione del paese.
I due stati appena presentati, pur facendo parte
dell’Unione Europea, mantengono ancora le proprie
monete, il Lev per la Bulgaria e il Leu per la Romania.
La Turchia e la Croazia stanno ancora aspettando e si
spera in nuovi sviluppi entro il 2010 per raggiungere un
unico obbiettivo: l’ammissione all’UE
Shanel Talarico, I^C/L
Disagio… igienico
Da qualche settimana si verifica
puntualmente un fatto un po’
fastidioso nei bagni delle
ragazze, almeno per quanto riguarda quelli del piano superiore. Al lunedì,
al rientro dopo il
weekend, i bagni sono
riforniti di carta igienica e di quella
per asciugarci
l
e
mani, ma essendo
un
istituto di quasi sole
donne, mediamente tra il mercoledì e il giovedì
la carta finisce e non la si vede più
fino al lunedì
successivo. Una domanda sorge spontanea: noi dal giovedì in poi cosa usiamo? C’è chi si arrangia portandosi pacchi di fazzoletti da casa, mentre le più coraggiose si intrufolano nei bagni dei ragazzi, vincendo l’orgoglio femminile e rischiando di imbattersi in qualche ragazzo
dall’aria perplessa, per rubare un po’ di carta! Sarebbe
opportuno capire perché non è possibile sostituire la carta
appena finisce. Alcuni affermano che la colpa sia dei bidelli, girano voci che il responsabile sia qualcuno più in
alto, altri dicono addirittura che la carta viene messa solo
una volta alla settimana perché viene sprecata e usata come arma per atti vandalici in bagno (intasamenti vari).
Premettendo che effettivamente qualche spreco di carta si verifica, bisogna anche dire
che la maggior parte delle persone è matura e responsabile, capace di evitare gli
sprechi. Per evitare dunque di doverci portare
il rotolo di carta igienica in cartella, che non
è una cosa molto elegante, possiamo
giungere ad un compromesso più sensato?
Bea 3^B/L
Diariolando
Frasi tratte dall’agenda DIVENTONE 2006/07
Ci sono due grandi tragedie
nella vita di un uomo: una è
non ottenere ciò che si desidera, l’altra è ottenerlo. Oscar Wilde
E’ molto divertente fare
l’impossibile. Walt Disney
Le cose che possiedi, prima o
poi, finiscono col possederti.
David Fincher
Il coraggio non è la mancanza di paura, ma la padronanza
di essa. Anonimo
E’ meglio essere sconfitti per
20
un principio che vincere per
una bugia. Arthur Caldwell
Il segreto del successo è la
sincerità. Se riesci a fingerla,
ce l’hai fatta. Arthur Bloch
Molti uomini devono il successo alla loro prima moglie,
e la loro seconda moglie al
loro successo. Jim Backus
Per tutta la vita ho desiderato
essere qualcuno. Credo che
avrei dovuto essere più specifica. Jane Wagner
Alice 2° B/ Cl
Lettere alla redazione
Il rimedio per affrontare i problemi della vita
E’ bello credere di avere a disposizione più di una vita, e
questa è la speranza e anche la certezza che inseguo quotidianamente.
Ogni volta che apro gli occhi è come se nascessi quando li
richiudo vado a morire con la speranza che il domani mi
riveda con il sole in faccia, con nuove prospettive, magari
più cresciuto, meno imprudente, meno invadente del giorno
prima.
Se tutti riuscissimo ad avere questo pensiero che ci permette di capire che si può morire anche se il cuore continua a
battere.
Infatti basta un brutto avvenimento (ad esempio la morte
di una persona cara oppure la separazione dalla persona
che ami) per portarti nella solitudine e a chiudersi in se
stessi. Però sono proprio queste persone che sono state travolte da questi avvenimenti che hanno bisogno di qualcuno
che li riporti alla vita e che gli faccia capire che si deve
lottare per le persone che si ama e che si deve sempre andare avanti.
Ho scritto questo articolo per aiutare a capire che si deve
camminare a testa alta incontro alla vita e lottare sempre per
le persone che si ama e vedrete che la vita sarà più serena.
Alfred Mariani 4C/S.
LA MATURITA’ E’ CAMBIATA!!!
Come è cambiata? Forse non sai che…
Le commissioni d’esame saranno di nuovo miste: 6 docenti di cui 3 esterni e il presidente della commissione è
preside di un altro istituto. Si prevede anche uno scrutinio
finale da passare prima di accedere all’esame di maturità.
Chi non lo supera ripete l’anno senza neanche presentarsi
davanti alla commissione d’esame.
Dall’anno scolastico 2008-2009 si potrà accedere alla maturità avendo saldato tutti i debiti accumulati nel quinquennio.
Si potranno accumulare crediti solo fino a 25 punti sui 100 finali.
Per i più bravi vi è la possibilità di uscire con la lode.
Cosa ne pensano i ragazzi…? La maggioranza degli studenti è informato o almeno è a conoscenza dei cambiamenti della commissione, ma molti altri, non ancora toccati personalmente dal problema, non sanno niente su di essa, alcuni non sono stati informati, altri non s’interessano.
Vantaggiosa o svantaggiosa…?
Il 60% è preoccupato per la commissione esterna e crede
sia uno svantaggio per il superamento del proprio esame,
pensa però che sia più difficile, più selettivo e quindi più
giusto.
Il 20% crede che con questa riforma il titolo di studio aquisirà più valore.
Gli altri pensano che con la commissione mista si potrà
abolire ogni tipo di favoreggiamento.
I ragazzi che hanno passato l’esame di maturità fino al 2000 credono che, come hanno passato loro l’esame con la
commissione mista, sia oggi giusto che sia tornata.
Federica e Aurora 1°C/L
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NUOVO DIZIONARIO INGLESE-PIEMONTESE
COUNT-TOUCH!: esclamazione di meraviglia
GROUP: nodo
HE CORN: le corna
JEW-AN-HOT: giovanotto
LEAN-OUT: eccone lì un altro
LOVE-TREES: lavatrice
LOVER: labbra
POOH-LAST: pollo
POOH’S-THIN: postino
SCOOP-US: schiaffo
US-US-IN: assassino
VAN-COOL-POST: va’ a quel paese
WHO-SPEED-ALL: ospedale
Nadia IV C gin
Barzellette divertentissime!!!
· Un tale ha la spiacevole sorpresa di trovare la propria auto, parcheggiata sotto casa, con una vistosa
ammaccatura. Nel vedere un biglietto infilato sotto
il tergicristallo si rincuora, poi lo legge. C'è scritto:
"Gentile signore, purtroppo nell'uscire dal parcheggio, ho urtato la sua macchina danneggiandola. La
gente che mi osserva pensa che ora io stia scrivendo
le mie generalità, come sarebbe di rigore in questi
casi. Ma non mi sogno nemmeno di farlo. Buona
giornata!"
· "Lasciate che i bambini vengano a me!", come disse anche Michael Jackson.
· "Io sì che ho il pollice verde", come disse il marziano.
· Il giudice all'accusato: “Ecco la sentenza: lei può
scegliere tra due settimane di carcere oppure cento
euro!” L'imputato, allungando la mano, risponde,
allegramente: “Grazie signor giudice! Io scelgo i
cento euro!”
· Polifemo cattura Ulisse e la sua ciurma. Nella caverna acchiappa il primo che gli capita: “Come ti
chiami?” Giovanni!
“Ti mangerò come primo…”
Prende un altro: “Come ti chiami?” Luigi! “Luigi, ti
mangerò come secondo... “
Poi un altro: Francesco! “Ti mangerò come contorno... “
Così fino ad Ulisse al quale fa la stessa domanda:
“E tu... come ti chiami?” Chiamami Peroni... sarò la
tua birra!!!
· Siamo nel Medioevo. Un drago si imbatte in un
cavaliere completamente ricoperto dalla sua armatura, lo osserva attentamente e poi commenta tra sé e
sé: - Uffa... sempre carne in scatola!!!
· Cesare al Rubicone: “Centurioni! Il DADO è tratto! Avanti, miei BRODI!”
Sai perché si è suicidato il libro di matemetica? Perché aveva molti problemi...
Giulia 2A/S