rapporto_paese_canada.

Transcript

rapporto_paese_canada.
Istituto nazionale per il Commercio Estero
CANADA
1.
QUADRO MACROECONOMICO
a)
Andamento congiunturale e rischio Paese
Negli ultimi anni il Canada ha registrato ritmi di crescita sostenuti, tra i più alti nell’ambito dei
Paesi G8.
La politica fiscale del nuovo Governo Conservatore insediatosi a seguito delle elezioni di
gennaio 2006 non sembra, per lo meno a breve termine, destinato a produrre cambiamenti
significativi all’interno del sistema fiscale canadese. Sebbene i tagli previsti alle imposte
saranno solo in parte controbilanciati da misure atte a ridurrre la spesa pubblica, il Governo
federale continuerà a registrare con ogni probabilità un surplus di bilancio, ciò grazie anche alla
favorevole situazione di bilancio alle future prospettive di crescita del Paese.
Ad ogni modo, il surplus dei prossimi anni fiscali si preannuncia inferiore a quello degli ultimi
esercizi finanziari a causa di iniziative di spesa approvate durante il precedente Governo
Liberale, come ad esempio alcuni sostanziali trasferimenti di risorse ai Governi Provinciali, che
andranno ad aggiungersi ad alcuni onerosi impegni di spesa pubblica già programmati per il
prossimo quinquennio.
Dal rapporto sulla politica monetaria presentato da questa Banca Centrale nel maggio 2006, è
emerso un quadro complessivamente positivo dell’economia canadese che, grazie ad una
robusta domanda interna e all’aumento dei prezzi delle materie prime di cui il Paese e’ uno dei
principali esportatori mondiali (petrolio e gas naturale), si trova ad operare leggermente al di
sopra della piena capacita’ produttiva. Le proiezioni della Bank of Canada prevedono per il
2006 un tasso di crescita del GDP canadese del 3,1%, del 3% nel 2007 e del 2,9% nel 2008,
dato che riporterebbe l’economia al livello di piena capacita’ produttiva.
Secondo le previsioni della Banca Centrale del Canada, l’indice dei prezzi al consumo per il
2006 si attestera’ sulla media del 2,5% per poi diminuire al 2% già a partire dal prossimo anno.
Il tasso di inflazione continuerà comunque ad essere soggetto ad una certa volatitilita’, legata
essenzialmente alla variabilita’ dei prezzi dei prodotti energetici. Nel corso degli ultimi mesi la
Banca è intervenuta per ben due volte sul tasso di sconto, attualmente al 4%, ma nel breve
periodo non sono previsti ulteriori misure restrittive di politica monetaria.
Il Consiglio Esecutivo del Fondo Monetario Internazionale nelle consultazioni del giugno 2006
ha elogiato la performance macroeconomica del Canada, che nel corso del 2005 ha registrato
una crescita del PIL prossima al 3%. I Direttori Esecutivi hanno inoltre favorevolmente valutato
l’intensa attività economica dell’intero Paese, nonostante l’ampia diversità provinciale –in
termini di risorse a caratteristiche industriali- e il costante apprezzameno del dollaro canadese
nei confronti della valuta degli Stati Uniti, il cui mercato assorbe oltre i due terzi delle
esportazioni canadesi.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
I Direttori Esecutivi hanno inoltre espresso la propria soddisfazione per lo stato dei conti
pubblici che, grazie al surplus di bilancio dell’anno fiscale 2005/2006 (il nono consecutivo per il
Canada), anticiperanno all’anno 2013/14 l’obiettivo raggiungere un rapporto debito/PIL del
25%. Al riguardo merita di essere segnalata la circostanza che nel 1996 il Canada si poneva al
secondo posto tra i Paesi G7 per l’elevato livello nel rapporto debito-PIL (68.4% nel 1996).
I Direttori, nel lodare l’attività e l’attenzione della Banca Centrale canadese nella gestione della
politica monetaria hanno tuttavia ravvisato la opportunità di ulteriori misure restrittive, ciò al
fine di contenere ulteriori spinte inflazionistiche legate all’apprezzamento del Dollaro Canadese
e all’aumento dei prezzi delle materie prime.
Per ciò che concerne le misure di politica fiscale, il FMI ha inoltre considerato come una
riduzione delle imposte sul reddito e la promozione di fondi pensione e di accantonamento
rappresentuno un maggiore incentivo al risparmio e agli investimenti rispetto alla riduzione
delle imposte sui beni e servizi (misura entrata in vigore il primo luglio u.s.).
I Direttori hanno inoltre osservato che, sebbene il Canada sia stato tra i Paesi con la maggiore
crescita industriale degli ultimi anni, esiste comunque un margine per alimentare la produttività
attraverso riforme del mercato del lavoro. Non è remota infatti l’eventualità che il Paese
rimanga privo di lavoratori specializzati, già in Alberta ad esempio si registrano difficoltà a
reclutare lavoratori nel settore petrolifero. Al fine di sopperire alla penuria di manodopera
specializzata, è stata enfatizzata la necessità di modificare il processo normativo di
immigrazione, semplificando il riconoscimento delle qualifiche professionali provenienti da
altri Paesi.
I Direttori hanno inoltre sollecitato una riforma dell’”Investment Canada Act”, ormai obsoleto e
non in grado di incoraggiare gli investimenti stranieri. E’ stata inoltre segnalata l’urgenza di
ampliare l’accesso al mercato canadese dei prodotti agricoli, compresi quelli soggetti alle
imprese di Stato.
L’ECONOMIA CANADESE – DATI PRINCIPALI
PIL reale (var. % a/a)
Disoccupazione (media annuale)
Consumer Price Index (CPI) (var. % a/a)
Core-CPI2 (var. % a/a)
2003
1,8
7,6
2,8
2,6
2004
3,3
7,2
1,9
1,2
2005
2,9
6,8
2,2
1,4
2006 (I trim)
3,2
6,5
2,51
N.D.
(giugno 2006)
0,71
Cambio Euro/CAD (media annuale)
0,632
0,618
0.663
Cambio USD/CAD (media annuale)
0,716
0,768
0.825
Saldo partite correnti (% sul PIL)
Debito pubblico
(governo federale)
(% sul PIL)
Debito pubblico
(governi provinciali)
(% sul PIL)
Investimenti diretti canadesi all’estero (miliardi di CAD)
Investimenti diretti esteri in Canada (miliardi di CAD)
2,1
2,4
2,7
0,90
N.D.
44,3
46,5
45,2
N.D.
22,7
22,7
N.D.
N.D.
411,9
357,5
451,4
365,7
465,1
371,0
4753
(giugno 2006)
Fonte: elaborazione Ambasciata d’Italia su dati Statistics Canada, Bank Of Canada, Department of Finance Canada
1
2
3
Previsione di Bank of Canada
Core CPI: sono esclusi dal calcolo alimentari e consumi energetici.
Previsione di Statistics Canada
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
b)
Grado di apertura del Paese al commercio internazionale ed agli investimenti esteri
Nel primo semestre del 2006 il fattore che ha maggiormente influito sull’evoluzione del
commercio estero del Canada è stato il continuo apprezzamento della valuta canadese nei
confronti dell’Euro, ma soprattutto del dollaro USA. Il primo semestre dell’anno in corso ha
confermato il livello elevato del prezzo delle materie prime, specie minerali ed idrocarburi, che
nonostante il costo elevato ed il dollaro forte sono stati i punti di forza dell’export canadese,
contribuendo alla sostenuta crescita del PIL.
Questo e’ stimato in aumento del 3,1% nel 2006, ma rivisto al ribasso per il 2007 (stime al
2,6%) quando l’economia canadese assorbirà l’effetto pieno del rallentamento del mercato
statunitense con una flessione delle esportazioni di beni e servizi.
Ulteriore conseguenza dell’incidenza sul mercato delle materie prime è stato lo squilibrio tra le
province dell’ovest, ricche di giacimenti, dove è in corso un boom economico, e la base
manifatturiera del paese in Ontario e Quebec, che ha risentito del costo delle materie prime e
dell’alta valutazione del dollaro che incide sulle esportazioni. Il dollaro forte ha incoraggiato
importazioni e volumi d’investimenti, ma si prospetta per il secondo semestre 2006 e 2007 un
rallentamento della domanda interna che contrasterà l’effetto della valuta forte.
Nel primo semestre del 2006 le esportazioni canadesi hanno superato i $220 miliardi, in
aumento del 4,15%, mentre le importazioni hanno registrato un incremento del 3,5%, passando
a CAN $196 miliardi. Il surplus della bilancia dei pagamenti per il primo semestre 2006 è stato
di CAN $23,65 miliardi, con un interscambio totale di $417 miliardi, in aumento del 3,85%.
Il saldo positivo della bilancia commerciale non ha sofferto finora l’apprezzamento del dollaro
canadese a causa della forte domanda di prodotti locali e della persistenza dell’alta valutazione
delle materie prime (minerali ed idrocarburi), di cui il Canada è importante paese produttore ed
esportatore. Il deficit della bilancia dei servizi invece è aumentato a causa del dollaro forte che
ha incentivato le importazioni. In aumento il surplus della bilancia corrente per il 2006, stimato
sui US$30 miliardi, ossia il 2,3% del PIL.
Si prevede per il 2007 una flessione del surplus a circa US$22 miliardi (1,6% PIL) a causa della
riduzione dell’attivo nella bilancia commerciale e della permanenza del deficit nelle bilance dei
servizi e degli investimenti. Si prospetta che l’imponente surplus della bilancia dei pagamenti
vada restringendosi a causa della crescita ridotta nel principale mercato d’esportazione, gli Stati
Uniti.
Gli Stati Uniti, con i legami di cultura, prossimità geografica ed appartenenza all’accordo di
libero scambio nordamericano NAFTA, rimangono il più importante partner commerciale del
Canada, quale principale mercato di sbocco per l’industria domestica, e principale fornitore di
beni, servizi ed investimenti produttivi.
Tra questi, si segnala in particolar modo il settore automobilistico, con la forte presenza degli
stabilimenti (ed annessa industria di subfornitori) di colossi americani quali Ford, General
Motors e DaimlerChrysler; il settore petrolifero, con importanti investimenti nei giacimenti
dell’Alberta e le condotte per il trasporto di gas, petrolio e derivati.
Il primo semestre 2006 ha però confermato il trend degli ultimi anni, con una maggiore apertura
mondiale e diversificazione delle esportazioni canadesi. Significativa e’ infatti la riduzione della
quota delle esportazioni destinate agli USA, 83% contro 84% dell’anno precedente, mentre per
le importazioni la quota USA è scesa del 2%, dal 58% al 56%.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Nonostante l’apprezzamento del dollaro canadese contro quello americano, le esportazioni
canadesi nel primo semestre sono aumentate del 3%, mentre le importazioni sono aumentate
solo dello 0.2%, pari a $110 miliardi. La bilancia dei pagamenti rimane quindi largamente
positiva per il Canada, di CAN $72 miliardi, in aumento del 7,4%.
Tale surplus permette al paese di gestire con facilità i deficit verso gli altri principali partner
commerciali, mentre le aziende canadesi, e soprattutto le materie prime canadesi, trovano nuovi
mercati di sbocco in tutto il mondo.
Nel primo semestre del 2006 la Cina si è confermata secondo partner commerciale del Canada
con importazioni di $15 miliardi, in crescita del 18,7%, mentre le esportazioni – pari a $3
miliardi - sono in lieve calo: tali cifre comportano un ulteriore peggioramento della bilancia dei
pagamenti bilaterale, il cui deficit verso il paese asiatico è pressoché raddoppiato dal 2004, con
un’esposizione in aumento del 30% a livello annuo.
Da segnalare la recente richiesta da parte del Ministero del Commercio Internazionale canadese,
al pari di quanto gia’ fatto da UE e USA nei mesi scorsi, di istituire un panel del WTO che
esamini il trattamento imposto dalla Cina sulle parti importate di automobili a causa della
maggiore imposizione fiscale applicabile alle parti di automobili provenienti dall’estero rispetto
a quella applicata alle parti di auto prodotte localmente. Il Governo canadese ritiene che questa
pratica, contravvenedo alle obbligazioni nell’ambito del WTO e sia un elemento distorsivo nel
mercato internazionale delle auto.
Gli importanti passi avanti della qualità dei prodotti cinesi hanno fortemente interessato alcune
categorie merceologiche (calzature, tessile, abbigliamento, oreficeria, marmi e graniti, arredi per
la casa), estendendosi a nuovi settori d’offerta, grazie anche alla delocalizzazione di numerose
società canadesi. In chiave futura sarà difficile arginare le importazioni dal gigante asiatico
anche se si prospettano numerosi investimenti cinesi, diversificati dal settore immobiliare al
controllo di giacimenti di sabbie bituminose in Alberta, per assicurare rifornimenti per il
fabbisogno energetico della Cina.
A ridosso della Cina, Messico e Giappone si confermano importanti partner commerciali.
Il Messico, beneficiando del rapporto privilegiato legato all’appartenenza al NAFTA, si
conferma quarto paese fornitore e quinto mercato di sbocco dei prodotti canadesi, con un
incremento del 47% nel primo semestre 2006, mentre il Giappone tiene saldo il terzo posto in
entrambe le graduatorie, fornitore di circa $8 miliardi d’importazioni (pari ad una quota del
4%), e grazie alla ripresa della domanda interna, destinatario di $4,6 miliardi di prodotti
canadesi (+ 5%).
Tra i paesi europei, la Germania ha superato il Regno Unito e registrato un aumento delle
proprie esportazioni verso il Canada dell’8%, mentre le esportazioni canadesi verso il Regno
Unito hanno segnato un significativo aumento del 25%, passando a secondo mercato estero
dopo gli USA, soprattutto grazie all’oro, le cui esportazioni sono passate da $175 milioni nel
2001 a quasi $1,9 miliardi nel 2005.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Interscambio Canada – Mondo
Periodo:
Gennaio - Giugno
2004
2005
2006
Variazione Variazione
06/05
05/04
Milioni di Milioni di Milioni di
dollari
dollari
dollari
canadesi canadesi canadesi
Export verso Mondo
Import da Mondo
Totale interscambio
207.730
176.724
384.454
211.735
190.244
401.979
220.517
196.956
417.473
1,93%
7.61%
4.56%
4,15%
3.53%
3.85%
Saldo Bil. Commerciale
30.942
21.491
23.653
-30.54%
10.06%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
IMPORTAZIONI
Nel primo semestre 2006, le importazioni dagli Stati Uniti sono rimaste pressoché invariate,
variando di circa $200 milioni di dollari su un totale di $110 miliardi. La quota USA del
mercato canadese si e’ deteriorata nel corso degli ultimi anni, avvicinandosi, al ritmo di punti
percentuali in declino anno dopo anno, al 50%.
Una parte importante e crescente del mercato interno canadese è ora detenuta dalla Cina, le cui
esportazioni verso il Canada sono aumentate del 25% rispetto all’anno precedente, e che ha
registrato un livello di crescita nell’ultimo decennio tra il 15 e il 30%, portando all’attuale quota
del 7,8%.
A conferma della propria posizione di vertice come paese fornitore, il Giappone ha segnato un
aumento del 4%, raggiungendo e consolidando nell’ultimo triennio una quota del 4% del
mercato canadese. Buona crescita del Messico (+7,2% annuo e quota del 3,87%), così come
della Germania (+ 8,3%, ed una quota prossima al 3%).
Il Canada ha quindi, per alcuni settori, sostituito le importazioni dagli USA con prodotti cinesi; i
settori americani piu’esposti a tale competitività sono risultati quelli dei macchinari e delle
macchine elettriche/elettroniche.
Da rilevare l’importante frenata della Norvegia (-18%), con un brusco calo delle proprie
esportazioni di petrolio grezzo e raffinato.
In aumento altresi’ il il calo della Francia, con importazioni canadesi in diminuzione del 5%,
riconducibile soprattutto al settore aeronautico.
L’Italia, che segue da vicino il paese transalpino per quota di mercato, (1,24% contro 1,32%
francese) ha visto nel primo semestre un incremento del 5,13%, mantenendo salda la posizione
di decimo paese fornitore del Canada.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Importazioni canadesi dal resto del mondo per Paese
Periodo:
Gennaio Giugno
2004
2005
2006
Milioni di
dollari
canadesi
Milioni di
dollari
canadesi
Milioni di
dollari
canadesi
Variazione
05/04
Variazione
06/05
Quota
2005
Quota
2006
1
Stati Uniti
106,724
110,446
110,648
3.49%
0.18%
58.06%
56.18%
2
Cina
10,417
13,044
15,483
25.22%
18.70%
6.86%
7.86%
3
Giappone
6,776
7,607
7,906
12.25%
3.94%
4.00%
4.01%
4
Messico
6,683
7,119
7,632
6.52%
7.21%
3.74%
3.87%
5
4,622
5,265
5,702
13.91%
8.30%
2.77%
2.90%
6
Germania
Regno
Unito
4,652
5,151
5,124
10.72%
-0.52%
2.71%
2.60%
7
Sud Korea
2,919
2,713
3,016
-7.06%
11.17%
1.43%
1.53%
8
Norvegia
2,167
3,333
2,734
53.78%
-17.98%
1.75%
1.39%
9
Francia
2,776
2,733
2,591
-1.54%
-5.18%
1.44%
1.32%
10
Italia
2,338
2,325
2,445
-0.55%
5.13%
1.22%
1.24%
Altri Paesi
26,712
30,508
33,674
14.21%
10.38%
16.04%
17.10%
- Mondo -
176,788
190,244
196,956
7.61%
3.53%
100.00%
100.00%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
L’analisi delle importazioni canadesi per settore evidenziano che le quote dei vari comparti,
ossia beni industriali, beni di consumo durevoli ed agroalimentare sono rimaste pressoché
invariate, nel contesto d’un incremento totale delle importazioni del 3,5%. Il comparto
agroalimentare ha registrato un aumento del 4%, mentre nel comparto dei beni di consumo,
equivalente al 20% delle importazioni totali, e complessivamente in aumento del 3.4%, da
rilevare il più 17,46% di ceramiche, pietre e metalli. Per i beni industriali, le importazioni
ammontano ad oltre il 70% del totale, con un aumento del 3,69%, particolarmente trascinato dal
+6,5% per metalli, e +6,9% per prodotti minerali e chimici.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Importazioni canadesi dal resto del mondo per macro settore
Periodo: Gennaio – Giugno
2004
Milioni di
dollari
canadesi
Agroalimentare
AGROALIMENTARE
Abbigliamento, tessile,
calzature, pelli
Carta, legno, gomma e
plastica
Ceramiche, pietre e metalli
Mobili e ottica
BENI DI CONSUMO
Macchinari
Metalli
Prodotti minerali e chimici
Veicoli
BENI INDUSTRIALI
37,958
125,373
TRANSAZIONI SPECIALI
5,447
176,788
TOTALE MONDO
2005
Milioni di
dollari
canadesi
2006
Variazione Variazione
06/05
05/04
Quota
2005
Quota
2006
Milioni di
dollari
canadesi
10,412
10,753
11,188
3.27%
4.04%
5.65%
5.68%
10,412
10,753
11,188
3.27%
4.04%
5.65%
5.68%
7,109
7,366
7,429
3.62%
0.85%
3.87%
3.77%
15,692
16,439
16,624
4.76%
1.13%
8.64%
8.44%
3,610
4,324
5,079
19.79%
17.46%
2.27%
2.58%
4.84%
4.81%
9,146
9,205
9,480
0.65%
2.98%
35,556
37,334
38,611
5.00%
3.42% 19.62% 19.60%
47,269
49,420
50,503
4.55%
2.19% 25.98% 25.64%
12,139
14,482
15,436
19.30%
6.58%
28,007
33,745
36,075
20.49%
6.90% 17.74% 18.32%
39,038
39,712
2.85%
1.73% 20.52% 20.16%
136,685
141,725
9.02%
3.69% 71.85% 71.96%
5,471
5,431
0.45%
190,244
196,956
7.61%
-0.74%
7.61%
2.88%
7.84%
2.76%
3.53% 100.00% 100.00%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
Importazioni canadesi dal mondo per Provincia
Oltre l’85% delle importazioni Canadesi hanno come destinazione finale le province
dell’Ontario, del Quebec e della British Columbia. Solo l’Ontario rappresenta il 59% del totale
import canadese, segnando nel primo semestre 2006 un contenuto aumento, seppure sceso al di
sotto della soglia del 60% (su tale dato hanno influito il –36% d’import di petrolio ed
idrocarburi, ed il –4,25% di parti e componenti per autoveicoli).
Il Quebec, con crescita dell’import del 5,4% , s’attesta ad una quota al di sotto del 17%, con
cospicui aumenti nell’acquisto di derivati petroliferi e prodotti farmaceutici.
Mentre le province dell’est mantengono incrementi costanti e comparabili al totale del paese, le
province dell’ovest, forti del boom economico legato a petrolio e materie prime registrano
importanti balzi in avanti, con l’incremento dell’11% (quota del 9,7%) della British Columbia,
e del 7% (quota del 4,6%) per l’Alberta.
Dopo queste 4 province, il resto delle importazioni, inferiore al 10% del totale, è stato assorbito
principalmente da Manitoba (quota del 3,1%), e dalle due province atlantiche della Nova Scotia
e New Brunswick. Aumenti più importanti per il Saskatchewan con il 17% a conferma dei dati
dell’anno precedente, ed un più 30% del Newfoundland, da considerare alla luce del –20% del
primo semestre 2005.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Importazioni canadesi dal mondo per Provincia
Periodo: Gennaio Giugno
2004
2005
Variazione
05/04
2006
Variazione
06/05
Quota
2005
Quota
2006
Milioni di dollari Milioni di dollari Milioni di dollari
canadesi
canadesi
canadesi
1 Ontario
2 Quebec
110,927
115,522
117,013
4.14%
1.29%
60.72% 59.41%
27,158
31,687
33,406
16.68%
5.43%
16.66% 16.96%
16,111
17,209
19,102
6.82%
11.00%
9.05%
9.70%
6,897
8,543
9,146
23.86%
7.06%
4.49%
4.64%
5 Manitoba
6 Nova Scotia
5,327
5,925
6,138
11.23%
3.59%
3.11%
3.12%
3,304
3,572
3,799
8.10%
6.34%
1.88%
1.93%
7 New Brunswick
8 Saskatchewan
3,229
3,775
3,539
16.90%
-6.23%
1.98%
1.80%
2,366
2,813
3,288
18.86%
16.88%
1.48%
1.67%
9 Newfoundland
10 Yukon
1,416
1,132
1,477
-20.00%
30.41%
0.60%
0.75%
37
36
39
-4.42%
9.70%
0.02%
0.02%
3 British Columbia
4 Alberta
11 Prince Edward Island
14
27
5
89.55%
-81.92%
0.01%
0.00%
12 Nunavut
0
2
5
n.c.
102.89%
0.00%
0.00%
13 North West Territory
1
1
0
28.03%
-79.84%
0.00%
0.00%
176,788
190,244
196,956
Totale
7.61%
3.53% 100.00% 100.00%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
ESPORTAZIONI
Come per le importazioni, la quota più importante delle esportazioni canadesi è destinata agli
Stati Uniti, ma anche tale quota da alcuni anni mostra una leggera e costante diminuzione.
Gli USA rimangono di gran lunga il principale partner commerciale del Canada, assorbendo
circa l’83% dei prodotti canadesi (in calo dal 84% del 2005), nonostante una variazione annuale
positiva del 3%, per un valore pari a $182 miliardi.
Il superamento del blocco delle esportazioni di carne bovina dovute alla BSE (più 128% delle
esportazioni di bestiame), assieme alla firma dell’accordo sulle esportazioni di legno dolce sono
le cause principali di tale incremento assoluto.
E’ importante segnalare a tale proposito che Canada e Stati Uniti sono giunti alla conclusione
della lunga controversia sulle esportazioni di legname dolce che ha visto i due paesi
fronteggiarsi per oltre venti anni dinanzi ai principali tribunali commerciali internazionali
(WTO e NAFTA).
L'accordo siglato a Ginevra all’inizio dell’estate, poi definitivamente approvato dal Parlamento
canadese, prevede la restituzione ai produttori canadesi dell'80 per cento delle tasse incamerate
dagli USA a partire dal 2002 sulle importazioni di legname da Ottawa (4 milioni di USD), e il
libero accesso del legname canadese al mercato statunitense fino ad una quota pari al 34 per
cento di tale mercato. Superata tale quota sono alternativamente previsti dei meccanismi di
tassazione progressiva o di autolimitazione delle esportazioni. Nell’accordo e’ stata inserita una
clausola, voluta fortemente dai negoziatori di Washington, in base alla quale le parti si
riservano, superati i 23 mesi dall'entrata in vigore, di recedere dallo stesso con un preavviso di
un mese.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
La recente crisi del mercato immobiliare negli USA tuttavia potrebbe determinare nei prossimi
mesi un marcato ribasso delle esportazioni di legno ed altri materiali per l’edilizia (-9.5% per il
legno nel 2006). Da segnalare il cospicuo aumento (+42,3%) delle forniture di petrolio grezzo
ed altri idrocarburi, saliti dal 20 al 23% di quota tra le esportazioni verso gli USA. Importanti
aumenti per minerali, quali alluminio (+26,7%), metalli e pietre preziose (+30%), e rame
(+49%).
L’export canadese verso il resto del mondo è caratterizzato da importanti conquiste sul mercato
britannico (+24,85%), dove spiccano le esportazioni di oro (di cui il Canada è tra i principali
produttori mondiali), in Giappone (+5%) e in Messico (47,68%).
Per l’area Euro, guadagni consistenti si sono registrati in Germania, Francia e Paesi Bassi, con
valori compresi tra il 21% e il 31%, grazie a ferro, minerali e macchinari.
In lieve crescita l’export verso altri mercati (+1,5%), mentre hanno registrato un calo le
esportazioni in Cina (-8%) ed in Italia (-3%), dove tale diminuzione e’ riconducibile alle voci
prodotti chimici organici e polpa di legno.
Esportazioni canadesi verso il resto del mondo per Paese
Periodo:
Gennaio Giugno
2004
2005
2006
Variazione
05/04
Variazione
06/05
Quota
2005
Quota
2006
0.67%
2.94%
83.95%
82.97%
Milioni di
dollari
canadesi
Milioni di
dollari
canadesi
Milioni di
dollari
canadesi
176,556
177,743
182,968
3,575
3,963
4,948
10.85%
24.85%
1.87%
2.24%
2
United
States
United
Kingdom
3
Japan
4,393
4,383
4,606
-0.23%
5.08%
2.07%
2.09%
4
China
3,314
3,569
3,282
7.71%
-8.04%
1.69%
1.49%
5
Mexico
1,396
1,419
2,096
1.70%
47.68%
0.67%
0.95%
6
Germany
1,364
1,487
1,890
9.06%
27.11%
0.70%
0.86%
7
1,096
1,230
1,499
12.23%
21.86%
0.58%
0.68%
8
France
Korea,
South
1,135
1,322
1,415
16.43%
7.04%
0.62%
0.64%
9
Netherlands
910
1,041
1,365
14.34%
31.16%
0.49%
0.62%
10
Australia
754
804
938
6.56%
16.75%
0.38%
0.43%
11
Italy
907
966
936
6.49%
-3.04%
0.46%
0.42%
Other
countries
157,711
157,558
159,991
-0.10%
1.54%
1.54%
74.41%
Mondo
207,730
211,735
220,517
1.93%
4.15%
100.00%
100.00%
1
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Le esportazioni canadesi del comparto agroalimentare hanno recuperato il terreno perso nel
2005, con un aumento del 4%, mentre all’interno del comparto dei beni di consumo durevoli,
complessivamente in perdita del 2%, hanno sofferto principalmente carta e legno (-4,3%), ed il
settore tessile-pelli-abbigliamento (-8%). Buona performance dei beni industriali, con un
aumento del 6,85%, in cui hanno brillato metalli ed altri prodotti minerali, con incrementi del
14%. Nel complesso ottima performance per tutte le materie prime minerali, ferrose e preziose
(specie l’oro), così come gli idrocarburi. In ribasso autoveicoli commerciali e veicoli aerei e
spaziali, assieme all’industria della carta e del legno.
Esportazioni canadesi verso il resto del mondo per macro settore
Periodo: Gennaio - Giugno
2004
Milioni di
dollari
canadesi
Agroalimentare
AGROALIMENTARE
Abbigliamento, tessile,
calzature, pelli
Carta, legno, gomma e
plastica
Ceramiche, pietre e metalli
Mobili e ottica
BENI DI CONSUMO
Macchinari
Metalli
Prodotti minerali e chimici
Veicoli
BENI INDUSTRIALI
48,242
134,462
TRANSAZIONI SPECIALI
11,537
207,730
TOTALE MONDO
2005
Milioni di
dollari
canadesi
2006
Variazione Variazione
06/05
05/04
Quota
2005
Quota
2006
Milioni di
dollari
canadesi
15,284
14,272
14,833
-6.62%
3.93%
6.74%
6.73%
15,284
14,272
14,833
-6.62%
3.93%
6.74%
6.73%
3,490
3,288
3,022
-5.78%
-8.10%
1.55%
1.37%
32,166
31,763
30,383
-1.25%
4,495
4,766
5,387
6.02%
13.03%
2.25%
2.44%
6,296
6,427
6,494
2.08%
1.05%
3.04%
2.94%
46,447
46,244
45,286
-0.44%
-2.07% 21.84% 20.54%
26,057
27,248
27,661
4.57%
1.52% 12.87% 12.54%
15,409
16,644
18,641
8.01%
44,754
51,094
58,268
14.16%
14.04% 24.13% 26.42%
45,128
45,141
-6.46%
0.03% 21.31% 20.47%
140,113
149,711
4.20%
6.85% 66.17% 67.89%
11,107
10,687
-3.73%
211,735
220,517
1.93%
-4.34% 15.00% 13.78%
12.00%
-3.78%
7.86%
5.25%
8.45%
4.85%
4.15% 100.00% 100.00%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
c)
Andamento dell’interscambio commerciale con l’Italia e degli investimenti diretti
esteri bilaterali
Nel primo semestre del 2006, le esportazioni italiane hanno registrato un buon aumento del
5,13%, portando la quota italiana sul mercato interno all’1,24%. Stabile la posizione sul mercato
delle esportazioni agroalimentari, che sono aumentate del 3,20%.
Sul versante delle esportazioni canadesi verso l’Italia, il primo semestre del 2006 ha visto una
riduzione del 3,04%, in chiara controtendenza con l’aumento del 4,15% dell’export canadese
verso altri paesi. La bilancia dei pagamenti ne ha quindi beneficiato, con il surplus dell’Italia
aumentato a $1,5 miliardi, in aumento dell’11,33%.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Interscambio Italia - Canada
Periodo: Gennaio - Giugno
Import da Canada
Export verso Canada
Totale interscambio
Saldo Bil. Commerciale
2004
2005
2006
Milioni di
dollari
canadesi
Milioni di
dollari
canadesi
Milioni di
dollari
canadesi
Variazione Variazione
06/05
05/04
907
966
936
6.49%
-3.04%
2,338
2,325
2,445
-0.55%
5.13%
3,245
3,291
3,381
1.42%
2.73%
1,431
1,359
1,513
-5.03%
11.33%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
Da un’analisi dei dati dell’interscambio bilaterale, risultano molto positivi gli sviluppi per il
comparto dei beni industriali, in aumento del 12,71%, con un peso di tale comparto sul totale
delle esportazioni italiane pari al 59.5%. A trainare questo aumento soprattutto le voci veicoli e
loro componenti (fra cui autovetture, velivoli, imbarcazioni e treni/tram), in aumento del
29,29%. Da rilevare gli aumenti consistenti nelle singole categorie per automobili, camion,
trattori, rimorchi e motociclette, cosi come marcati rialzi per yacht, elicotteri e materiale
ferroviario rotante. Ottima performance anche per i prodotti minerali e chimici, categoria in
aumento del 29,41%, sospinta dai prodotti farmaceutici, oli leggeri e derivati dal petrolio (per
quest’ultimi, si registra un importo di $170 milioni di dollari, in crescita del 64,5%).
Nota dolente il settore dei beni di consumo, dove continuano gli incrementi di mobili, arredi e
materiale ottico (in totale +3,98%), ma al tempo stesso si registrano significativi ribassi per
prodotti in ceramica, pietre e minerali preziosi (-16,89%), oltre che per l’intero comparto
dell’abbigliamento e tessile (-14,18%, che peggiora ulteriormente il –12,5% del 2005).
In un contesto molto competitivo in cui le importazioni totali canadesi di tali beni hanno segnato
un discreto aumento, il nostro paese ha visto ridurre la propria quota di mercato, di fronte alla
continua avanzata dei prodotti asiatici, e soprattutto cinesi.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Importazioni canadesi dall’Italia per macro settore
Periodo: Gennaio - Giugno
2004
Milioni di
dollari
canadesi
Agroalimentare
AGROALIMENTARE
Abbigliamento,
tessile,calzature, pelli
Carta, legno, gomma e
plastica
Ceramiche, pietre e metalli
Mobili e ottica
BENI DI CONSUMO
Macchinari
Metalli
Prodotti minerali e chimici
Veicoli
BENI INDUSTRIALI
TRANSAZIONI SPECIALI
TOTALE ITALIA
2005
Milioni di
dollari
canadesi
Variazione Variazione
06/05
05/04
2006
Quota
2005
Quota
2006
Milioni di
dollari
canadesi
241
248
288
3.20%
15.98% 10.69% 11.79%
241
248
288
3.20%
15.98% 10.69% 11.79%
315
275
236
-12.49%
115
126
123
10.28%
-2.91%
5.44%
5.02%
159
179
149
12.60%
-16.89%
7.71%
6.10%
157
156
162
-0.21%
3.98%
6.72%
6.64%
745
737
671
-1.04%
-9.06% 31.71% 27.43%
673
673
690
0.01%
2.55% 28.93% 28.21%
137
153
163
11.79%
305
334
432
9.47%
205
132
171
-35.68%
1,320
1,291
1,456
-2.14%
33
48
30
46.95%
2,338
2,325
2,445
-0.55%
-14.18% 11.85%
6.64%
6.59%
9.67%
6.68%
29.41% 14.35% 17.67%
29.29%
5.68%
6.98%
12.71% 55.54% 59.54%
-36.86%
2.06%
1.24%
5.13% 100.00% 100.00%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
Passando ad esaminare l’import dall’Italia per singoli prodotti e macrocategorie maggiormente
rappresentative, all’interno del comparto dei beni agroalimentari si nota l’ottima performance
dei vini, in aumento del 17%, per un valore complessivo di $117 milioni, equivalente a circa il
5% dell’export italiano: tale dato consolida la posizione dell’Italia come terzo fornitore, a
ridosso di Francia ed Australia, che peraltro hanno evidenziato aumenti meno cospicui.
Conferma il trend positivo l’olio d’oliva (+24,32%), così come formaggi e paste alimentari
(rispettivamente +17,84% e +5,98%).
Gli oli hanno ulteriormente consolidato la propria prima ed inattaccabile posizione in
graduatoria, con una quota di mercato superiore al 70%.
Per i formaggi, a testimonianza dell’eccellenza dell’offerta lattiero-casearia italiana e nonostante
i limiti all’import (dazi, quote e restrizioni), l’Italia si posiziona al secondo posto dopo la
Francia, incrementando la sua quota che passa dal 15% al 17,23%, contro il 23% detenuto dagli
export transalpini. Da segnalare per le paste alimentari, nonostante il buon risultato ottenuto, il
pericolo derivante dai forti aumenti dei principali concorrenti (+30% della Cina).
Nel comparto dei beni di consumo, nel contesto del calo generalizzato evidenziato in
precedenza, ottimi passi avanti sono registrati per l’ottica, che aumenta del 23,22%, in parte
ompensata dai regressi per l’abbigliamento (-11,24%), casa-arredo ed illuminazione (-12,79%),
calzature (-22,14%) e gioielleria (-12,72%). Più contenuto ma continuato il calo per pellame e
cuoio, pari a -5,43%.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Tali prodotti italiani continuano a perdere quote, colpite da un “Made in China” di minor qualità
ma difficilmente superabile a livello di prezzo. La Cina ha in fatti segnato un aumento collettivo
del 15,87% in tali settori, portando la propria quota di mercato ad oltre il 21%.
Il comparto dei beni industriali è quello che ha maggiormente contribuito all’aumento delle
esportazioni verso il Canada, evidenziando nel primo semestre 2006 una forte crescita, che
determina il posizionamento dell’Italia all’ottavo posto tra i paesi fornitori.
Ottimi risultati sono stati registrati per le voci tubature in ferro ed acciaio, aumentate del
29,77% ($40 milioni), in un settore dove la quota italiana dell’8,84% è preceduta solamente da
Stati Uniti e seguita da Cina e Taiwan. Buono il progresso delle turbine a gas e turboreattori
(che hanno guadagnato il 38,31%, con l’Italia che si riconferma tra i primi 10 fornitori
mondiali).
Nell’ambito dei macchinari, alcune categorie hanno sofferto il momento negativo delle industrie
manifatturiere, a seguito dell’apprezzamento del dollaro e dell’elevato costo delle materie
prime. In tale ottica si possono considerare le macchine per la lavorazione della plastica (-4.29%
complessivo e -11,77% per l’Italia), e le macchine per l’imballaggio (-15,10% complessivo e 8,63% per l’Italia). Da rilevare invece l’ottima performance delle macchine per la lavorazione
del legno, in aumento dell’11,62% ($28 milioni), attestando l’Italia in quinta posizione alle
spalle della Germania, con una quota di mercato di circa il 15%.
Nel settore delle macchine alimentari e per la lavorazione del metallo, invece, il mercato interno
è risultato in espansione, rispettivamente del 26,65% e del 9,60%. In tale ambito, desta
preoccupazione il calo subito dall’offerta italiana con i -9,24% e -9,42% registrati. Importante
espansione anche per le macchine edili e per il movimento terra, settore in crescita del 30,12%,
crescita sulla quale l’Italia ha saputo capitalizzare con un marcato incremento.
Buoni riscontri infine anche per le macchine agricole, in aumento dell’11,41% in un mercato
domestico stazionario.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Importazioni canadesi dall’Italia per settore
Periodo: Gennaio Giugno
2004
2005
2006
Variazione Variazione
05/04
06/05
Quota
2005
Quota
2006
Milioni di dollari Milioni di dollari Milioni di dollari
canadesi
canadesi
canadesi
Settore Agroalimentare
241
248
288
3.20%
15.98%
10.69% 11.79%
Prodotti farmaceutici
96
115
164
19.45%
42.78%
4.93%
6.70%
Vini
108
100
117
-7.13%
17.09%
4.31%
4.80%
Ottica
72
72
89
0.39%
23.36%
3.12%
3.66%
Abbigliamento
92
86
76
-6.88%
-11.24%
3.70%
3.13%
Mobili ed illuminazione
84
84
73
-0.71%
-12.79%
3.60%
2.99%
Piastrelle ceramiche
67
70
65
4.51%
-6.65%
3.00%
2.66%
Valvolame e rubinetteria
64
66
62
3.11%
-5.78%
2.84%
2.54%
Olio d'oliva
43
50
62
15.16%
24.32%
2.13%
2.52%
Pelli e cuoio
84
62
59
-25.32%
-5.43%
2.68%
2.41%
Calzature
macchine lavorazione
metallo
64
58
45
-8.53%
-22.14%
2.51%
1.86%
25
41
37
67.95%
-9.42%
1.78%
1.53%
Gioielleria
macchine lavorazione
plastica e stampi
macchine lavorazione
legno
macchine confezionamento
ed imballaggio
30
33
29
12.20%
-12.72%
1.43%
1.19%
29
31
27
6.23%
-11.77%
1.33%
1.11%
23
24
25
5.56%
3.22%
1.03%
1.01%
19
24
22
28.11%
-8.63%
1.04%
0.90%
macchine trattrici
14
17
19
22.08%
11.77%
0.72%
0.77%
Formaggi
15
16
18
0.79%
17.84%
0.67%
0.75%
macchine agricole
14
16
18
21.20%
11.41%
0.71%
0.75%
Pasta alimentare
14
16
17
18.97%
5.98%
0.70%
0.71%
macchine alimentari
22
18
16
-16.34%
-9.24%
0.78%
0.67%
-
-
15
-
-
-
0.61%
3
2
6
-13.43%
184.32%
0.10%
0.26%
TOTALE PARZIALE
1220
1251
1353
2.49%
8.14%
53.79% 55.33%
ALTRI PRODOTTI
1118
1074
1092
-3.88%
1.63%
46.21% 44.67%
TOTALE ITALIA
TOTALE IMPORTAZIONI
CANADESI
2,338
2,325
2,445
-0.55%
5.13%
1.22%
176,788
190,244
196,956
7.61%
3.53%
Elicotteri
macchine edili e movimento
terra
1.24%
100.00% 100.00%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
Importazioni canadesi dall’Italia per provincia
Nell’analisi delle importazioni ripartite a livello provinciale, l’Ontario ha confermato la sua
centralita’, assorbendo il 46,5% delle importazioni canadesi (circa $1,1 miliardo), con una
crescita del 3,12%.
Al secondo posto il Quebec, dove le importazioni sono calate dell’1,3%, mantenendo una quota
del 33,7%. Assieme le due province compongono l’80% delle importazioni del Canada.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
I guadagni più consistenti – di prospettiva strategica per l’Italia -, derivano dalle province
dell’ovest, in particolare British Columbia ed Alberta. La provincia sul Pacifico ha raddoppiato
il tasso di crescita delle importazioni segnando un +20,18% (+7,5% sulla quota totale), mentre
l’Alberta, forte del boom economico del settore petrolifero ha aumentato le proprie importazioni
del 41,3%, passando da una quota del 5% al 7%, avvicinandosi così in pochi anni ai livelli della
British Columbia.
Per le restanti province, bene il Saskatchewan, Newfoundland e New Brunswick ed in ripresa la
Nova Scotia. Declino confermato invece nel Manitoba.
Importazioni canadesi dall’Italia per Provincia
Periodo: Gennaio Giugno
2004
2005
2006
Variazione
05/04
Variazione
06/05
Quota
2005
Quota
2006
Milioni di Milioni di Milioni di
dollari
dollari
dollari
canadesi canadesi canadesi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Ontario
1,210
1,103
1,137
-8.83%
3.12%
47.44%
46.53%
Quebec
729
837
825
14.74%
-1.36%
35.99%
33.76%
British Columbia
142
155
186
8.69%
20.18%
6.65%
7.60%
Alberta
104
114
160
8.70%
41.33%
4.88%
6.56%
Manitoba
87
58
53
-33.18%
-9.23%
2.50%
2.16%
Nova Scotia
47
35
38
-25.50%
9.16%
1.50%
1.55%
Saskatchewan
12
18
20
45.97%
11.30%
0.76%
0.81%
Newfoundland
2
2
17
5.21%
745.03%
0.08%
0.68%
New Brunswick
4
5
8
2.28%
80.22%
0.20%
0.34%
Prince Edward Island
0
0
0
-27.59%
28.59%
0.01%
0.01%
Yukon
-
-
-
-
-
0.00%
0.00%
North West Territory
-
-
-
-
-
0.00%
0.00%
2,338
2,325
2,445
-0.55%
5.13%
Totale
100.00% 100.00%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
Esportazioni canadesi verso l’Italia
Le esportazioni Canadesi verso l’Italia hanno vissuto una fase di calo nel primo semestre 2006,
con una riduzione del 3,04%. In ripresa il comparto agroalimentare, dopo una netta diminuzione
nel 2005, ma l’export totale non ha raggiunto i livelli registrati nel 2004. In negativo i beni di
consumo, dove carta e legno assieme a pietre e metalli hanno subito una diminuzione del 23,2%
e del 40,2% rispettivamente, settori che sommati compongono circa un quarto delle esportazioni
verso l’Italia. Buoni progressi invece per mobili ed ottica (+36,28%), con un peso sulle
esportazioni tuttavia inferiore al 4%. I beni industriali nel 2006 hanno raggiunto la quota del
54,55%, con un aumento del 9,7%, per un ammontare di $511 milioni. Tale crescita però cela
un momento negativo per i metalli, in perdita di quasi il 25%, mentre a trainare le esportazioni
sono state le transazioni di veicoli, settore che ha guadagnato il 75,5%, portando il proprio peso
sul totale dal 10% al 18%, per un totale di $169 milioni.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Esportazioni canadesi verso l’Italia per macro settore
Periodo: Gennaio - Giugno
2005
2006
Milioni di
dollari
canadesi
Milioni di
dollari
canadesi
Milioni di
dollari
canadesi
Agroalimentare
AGROALIMENTARE
Abbigliamento,
tessile,calzature, pelli
Carta, legno, gomma e
plastica
Ceramiche, pietre e metalli
Mobili e ottica
BENI DI CONSUMO
Macchinari
Metalli
Prodotti minerali e chimici
Veicoli
BENI INDUSTRIALI
147
424
TRANSAZIONI SPECIALI
12
907
TOTALE ITALIA
Variazione Variazione
06/05
05/04
2004
Quota
2005
Quota
2006
138
104
114
-24.44%
9.77%
10.78% 12.21%
138
104
114
-24.44%
9.77%
10.78% 12.21%
16
19
19
22.24%
-0.73%
2.01%
289
277
213
-4.11%
-23.19%
28.68% 22.72%
6
23
14
314.97%
-40.20%
2.40%
1.48%
23
27
37
18.86%
36.28%
2.82%
3.96%
333
347
283
4.06%
-18.40%
35.91% 30.22%
141
174
164
23.51%
-6.17%
18.06% 17.48%
35
61
46
72.68%
-24.67%
6.30%
101
134
132
32.87%
-1.13%
13.87% 14.14%
96
169
-34.52%
75.59%
9.96% 18.04%
465
511
9.72%
9.76%
48.19% 54.55%
49
28
325.26%
-42.81%
966
936
6.49%
-3.04%
5.12%
2.06%
4.89%
3.02%
100.00% 100.00%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
A livello di macrosettori, le statistiche rivelano l’ottima tenuta degli aeromobili (rispecchiando
la crescita di oltre il 70% segnalata in precedenza per il comparto), cosi’ come per i simulatori
di volo, e turbine a gas.
Congiuntura negativa per legno e paste chimiche di legno, minerali ferrosi, nichel e greggio, con
cali contenuti tra il -17,2% ed il -35,2%. Buon momento invece per il carbone e combustibili
fossili, che hanno triplicato i valori registrati nel 2004, con crescita del 39,78% ed un valore di
$88 milioni
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Esportazioni canadesi verso l’Italia per prodotto
Periodo: Gennaio - Giugno
2004
2005
2006
Milioni di
dollari
canadesi
Milioni di
dollari
canadesi
Milioni di
dollari
canadesi
Variazione Variazione Quota
2005
05/04
06/05
Quota
2006
Veicoli aerei e spaziali
120
78
135
-34.62%
71.76%
8.12%
Paste chimiche di legno- soda o zolfo
182
173
133
-4.91%
-22.82%
17.91% 14.25%
14.38%
Carbone e combustibili fossili derivati
29
63
88
39.78
39.78%
6.52%
9.40%
Grano
103
60
60
-41.71%
0.73%
6.19%
6.43%
Turbine a gas
39
49
54
25.82%
10.82%
5.05%
5.77%
Legno (spessore > a 6 mm)
Prodotti semi-chimici per polpa di
legno
Preparazioni alimentare varie
(sciroppi, concentrati di proteine,
alimenti per bambini)
26
27
22
4.13%
-17.23%
2.76%
2.36%
27
33
21
22.32%
-36.99%
3.37%
2.19%
1
14
18
2252.98%
26.94%
1.45%
1.89%
Simulatori di volo
4
0
17
-92.65%
5478.70% 0.03%
1.87%
Minerali ferrosi
0
20
17
n.c.
-16.77%
2.10%
1.80%
Nichel greggio
14
25
16
72.83%
-35.12%
2.60%
1.74%
TOTALE PARZIALE
ALTRI PRODOTTI
544
542
581
-0.46%
7.32%
56.09% 62.08%
363
424
355
16.94%
-16.40%
43.95% 37.90%
TOTALE ITALIA
TOTALE
ESPORTAZIONI
CANADESI
907
966
936
6.50%
-3.11%
0.46%
207,730
211,735
220,517
1.93%
4.15%
0.42%
100.00% 1000.00%
Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
2.
INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI INTERVENTO
L’Italia sconta, in un mercato particolarmente competitivo come quello canadese, sia le
caratteristiche della propria struttura produttiva, nella quale prevalgono le piccole e medie
aziende, sia la vicinanza magnetica del Canada al colosso statunitense, che inevitabilmente
polarizza attenzione ed investimenti della maggior parte delle aziende italiane che decidono di
attraversare l’Atlantico Settentrionale.
Le ragioni strutturali che impediscono ancora al “Made in Italy” di occupare spazi coerenti al
peso che l’Italia ha nell’economia mondiale non sono modificabili a breve termine. Ciò detto,
sono positivi i progressi compiuti negli ultimi anni da parte degli esportatori italiani. L’attività
di sostegno del “Sistema Italia” nel suo complesso e di supporto promozionale specifico per
comparto del prodotto italiano, va perseguita attraverso le azioni tradizionali di maggiore
efficacia, cercando, nel contempo, di identificare nuovi modelli di collaborazione fra i due
Paesi, tenendo conto sia delle prospettive più ampie offerte dall’intero mercato nordamericano,
sia delle affinità accertate fra i due sistemi produttivi, elementi che possono favorire una
migliore presenza del business italiano in Canada.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
a)
Valutazione della penetrazione commerciale dei prodotti italiani sul mercato locale
L’obiettivo dell’azione promozionale deve essere il rafforzamento della presenza commerciale
ed economica dell’Italia in Canada. Per conseguire tale obiettivo occorre procedere su un
doppio binario: quello del “presidio” e stimolo alla crescita dell’attuale quota di mercato (che
continua a stagnare al di sotto del 1,3%) e quello dello sviluppo di investimenti diretti,
collaborazioni industriali, cessioni di know-how e scambi di tecnologia.
A fronte dell’accresciuta competitività dell’Estremo Oriente nei beni di consumo (ed in
particolare dalla Cina), che lascia spazi sempre più ristretti ad alcune produzioni tradizionali
italiane, il potenziamento delle nostre esportazioni di prodotti industriali e beni ad alto
contenuto tecnologico verso il mercato canadese appare sempre più come la strada da seguire.
Un’attenzione simile deve essere comunque dedicata ai beni di consumo “Made in Italy”, di
fascia alta e medio-alta, puntando sui fattori distintivi di originalità, qualità e design. Anche in
quest’area, peraltro, la strategia promozionale deve tenere conto delle particolarità del mercato
canadese, geograficamente molto vasto e diversificato.
Occorre, in particolare, che le aziende italiane prendano in considerazione le opportunità offerte
da un migliore radicamento sul mercato, creando nel Paese, come primo passo, strutture di
commercializzazione, con magazzini di ricambi, per poi considerare l’investimento con proprie
unità di assemblaggio e produttive. Leva decisiva per l’aumento dell’interscambio fra i due
Paesi è una accresciuta collaborazione tecnico-scientifica e culturale, che possa creare legami
non solo economici ma anche visioni strategiche condivise.
Il "Made in Italy" in Canada
Settore Agro-Alimentare
Il prodotto agroalimentare italiano in Canada presenta taluni aspetti particolari, analoghi a quelli
presenti in altri Paesi con grosse comunità di origine italiana.
Gli italiani che sono emigrati in Canada, specialmente nella seconda metà del XX secolo, hanno
introdotto in questo mercato un'intera gamma di prodotti importati dall'Italia prima sconosciuti.
Essi hanno tuttavia anche avviato numerose produzioni, ispirate dalla tradizione agricola
italiana, che spaziano dai pomodori in scatola a intere categorie di carni lavorate e formaggi. Le
comunità italo-canadesi nelle maggiori aree metropolitane del Paese, sia pure con grandezze
diverse (dagli oltre 500.000 di Toronto ai 250.00 di Montreal, fino ai circa 50.000 di
Vancouver) hanno fornito un’importante base per l'avvio e lo sviluppo di entrambi i processi,
che sono stati sostenuti da una parallela diffusione della ristorazione italiana anche nei centri
minori del Paese.
La presenza dell'agroalimentare italiano in Canada, in ragione delle considerazioni
summenzionate, riveste una particolare importanza. I dati relativi alle esportazioni nel 2005
mostrano un incremento complessivo del 4% nel comparto agroalimentare, seguendo una
tendenza già presente da alcuni anni che lo rende una costante affidabile delle nostre
esportazioni. In costante crescita sono il settore dei vini e dell’olio d’oliva. Si registrano inoltre
importanti risultati nei formaggi e nella pasta. I principali protagonisti dell’industria alimentare
italiana - ivi compresi coloro che fanno capo a grandi conglomerati multinazionali – mostrano
una buona presenza su gran parte del territorio canadese.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Oltre ai maggiori protagonisti dell'industria vinicola, le imprese agro-alimentari italiane presenti
in Canada sono circa una decina: fra di esse, Parmalat, che ha anche importanti stabilimenti
produttivi in Canada; Barilla, che produce anche nello stato USA dell’Iowa; Colavita, De
Cecco, Del Verde, Divella, e marchi controllati da multinazionali non italiane come Bertolli e
Buitoni. Ricordiamo anche Ferrero, che inaugurera’ in ottobre uno stabilimento produttivo in
Ontario (vedi più avanti). A queste brands, si affiancano marchi di piccoli produttori meno noti
ma assai ben conosciuti dai consumatori più attenti e selettivi.
L’investimento promozionale pubblico per il sostegno alle esportazioni agro-alimentari italiane,
legato a questa importante realtà sociale ed economica, è consistente. I programmi di
promozione dell'ICE e le iniziative delle Camere di Commercio registrano un'azione coerente e
continua di estensione delle attività al di fuori delle maggiori aree metropolitane del Paese, che
sono Toronto e Montréal. Sia l’Ovest del paese, con Vancouver, Calgary ed Edmonton, sia l’Est
con Québec, Ottawa ed Halifax, sono interessate da una o due manifestazioni l’anno organizzate
dall'ICE in base a tale scelta «geografica», cui si aggiungono quelle organizzate dalle quattro
Camere di Commercio Italiane in Canada. A questa valutazione di opportunità geografica se ne
può aggiungere un'altra «dimensionale» più forte, che prenda in considerazione i centri minori,
che presentano notevoli opportunità di espansione.
La strada già intrapresa nell’educare il consumatore al prodotto “Made in Italy” ed alle sue reali
caratteristiche, legate a tradizione e territorio d’origine, va continuata e proposta capillarmente
per tutto il territorio del Paese. E’ quindi necessario continuare nelle azioni intraprese con
successo negli ultimi anni, per consolidare la collaborazione con la grande rete distributiva
canadese e far conoscere meglio i prodotti originali, anche attraverso seminari “ad hoc” e altre
attività formative, che riscuotono un grosso favore presso il pubblico canadese. In questa ottica
sarà importante incrementare la collaborazione già esistente con i Monopoli provinciali di
importazione e distribuzione degli alcolici, indispensabile per accrescere la presenza italiana nei
punti vendita. Si segnala inoltre l’opportunità di estendere la promozione anche nell’area delle
cucine etniche non italiane e della dietetica.
Settore Beni Industriali
Il settore dei beni strumentali riveste una particolare importanza, anche alla luce del “peso”
nella composizione delle nostre esportazioni verso il Canada che il settore ha acquisto negli
ultimi anni. Il terreno perso dal comparto dei velivoli allo scadere del contratto di fornitura con
l’esercito canadese è compensato dalle esportazioni di minerali e prodotti chimici (farmaceutici
in particolare). La ripresa delle esportazioni di macchine per la lavorazione dei metalli, della
plastica, per il confezionamento e per gli imballaggi segnala una tendenza della quale è
necessario tenere conto per il mantenimento delle quote di mercato di un settore di grande
importanza per le nostre esportazioni. Il progetto “Immagine delle tecnologie italiane nel
NAFTA: Machines Italia”, che si prefigge l’obiettivo di veicolare, attraverso un programma di
comunicazione e di pubbliche relazioni, un messaggio promozionale ed informativo sulla
percezione della meccanica strumentale italiana presso gli operatori dei mercati dei tre Paesi
NAFTA, è giunto al quarto anno di attività. Tra le maggiori imprese italiane in Canada operanti
nel settore della meccanica strumentale possono essere menzionate le seguenti. Macchine per
lavorazione dei metalli:Comau, FTP, Parpas, Salvagnini. Macchine per la lavorazione del
legno: Biesse, SCM Giben. Macchine per la lavorazione della plastica: Piovan, Negri Bossi,
Automa, Amut, Meico Group, Oms, Bmb, Esse-ci . Macchine alimentari: Travaglini, Soncini,
Simonazzi, Zanussi. Macchine per stampa e grafica: Cerruti .
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Macchine per confezionamento ed imballaggio: Ima-Zanasi. Nell’ambito del progetto
menzionato, continuano a essere circolate le testimonianze rilasciate da parte di alcune aziende
canadesi utilizzatrici di macchine italiane che ne evidenziano alta qualità e performance:
Teknion, (utilizzatrice di macchine per la lavorazione del legno); Patheon (utilizzatrice di
macchine per confezionamento ed imballaggio); Valiant, (utilizzatrice di macchine per la
lavorazione stampi); York Marble, (utilizzatrice di macchine per la lavorazione del marmo).
L’apprezzamento del dollaro canadese ha comportato da parte di alcune grosse imprese
canadesi, specie del settore alimentare, la decisione di adottare misure per migliorare
l’efficienza degli stabilimenti di produzione.
Il continuo aumento del prezzo del greggio ha reso ancora più convenienti gli investimenti per
lo sviluppo delle sabbie bituminose dell'Alberta, che, ove conteggiate come riserve petrolifere,
porrebbero il Canada al secondo posto al mondo dopo l’Arabia Saudita con nuove potenzialità
per la nostra industria dei macchinari del settore..
Settori beni di consumo durevoli
I beni di consumo italiani godono in Canada di un’immagine di buon livello presso il
consumatore, specialmente quello delle grandi aree urbane di Toronto, Montreal e Vancouver,
mentre i centri minori rimangono un bacino ancora da sfruttare pienamente. I dati relativi al
2005 mostrano una riduzione delle esportazioni italiane in questo settore, specie calzature, pelli
e cuoio, abbigliamento (comparti che risentono della concorrenza cinese). I settori in crescita
sono invece piastrelle di ceramica, gioielleria, ottica. Stazionario il settore dei mobili. Il
successo delle iniziative promozionali effettuate nel passato presso i grandi magazzini Holt
Renfrew, presso le catene di negozi “Harry Rosen”, “Brown Shoes” e “Birks” confemano la
validità di una strategia di promozione che, a fianco della presenza alle principali fiere del
settore ed alla formazione degli operatori, preveda una componente di “in store promotion” nei
settori portanti del Made in Italy quali abbigliamento, calzature, gioielleria. La collaborazione
con la distribuzione è la strada da seguire per massimizzare le sinergie con la loro attività di
sostegno alla vendita. Gli stessi dettaglianti hanno inoltre valutato come segnale assai
importante il sostegno loro fornito con la promozione in cooperazione con le istituzioni italiane,
anche alla luce delle pressanti richieste che essi ricevono dalle produzioni di altri Paesi per
garantire una maggiore presenza nei punti vendita.
Considerazioni analoghe possono essere svolte per il Settore Casa-Ufficio, specie per quanto
riguarda le iniziative promozionali in collaborazione con la distribuzione al dettaglio, come ad
esempio l’evento “Abitare Italia – Italian Design Week” organizzata presso i maggiori
showroom di arredamento moderno di Toronto Montreal e Vancouver negli ultimi due anni.
b)
Valutazione degli investimenti diretti da e verso l’Italia
Gli investimenti tra i due Paesi, secondo Statistics Canada, sono stati nel 2005 pari a 1,424
milioni di dollari canadesi di investimenti diretti canadesi in Italia e 982 milioni di dollari
canadesi di investimenti diretti italiani in Canada.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Canada: Investimenti diretti (stocks)
1
2
3
IDE in uscita
IDE in entrata
Milioni di dollari canadesi
Milioni di dollari canadesi
Paese
2003
2004
2005 05/04
USA
Quota
UK
169,908
196,297
213,746 8.9%
Barbados
2005 05/04 Paese
235,613 248,512 266,532 7.3% USA
43.5%
46.0%
64.6% 65.2% 64.1%
44,368
42,714 -3.7%
27,091 27,466 29,888 8.8% UK
10.1%
9.8%
29,601
30,792
7.2%
6.8%
19,614
19,291
4.7%
4.3%
5
Bermuda
11,085
12,640
2.7%
2.8%
6
Francia
10,645
14,340
2.6%
3.2%
12,523
11,212
3.0%
2.5%
12,170
9.2%
7.4%
7.2%
1
Quota
41.3%
Irlanda
Isole Cayman
2004
41,658
4
7
2003
Rank
Rank
(in ordine per i primi dieci paesi più l'Italia)
2
7.2%
31,775 27,773 28,442 2.4% Francia
34,726 12.8%
7.5%
8.7%
7.3%
3
6.8%
17,039 19,449 21,736 11.8% Paesi Bassi
19,487 -0.6%
4.2%
13,566 7.3%
2.9%
4.7%
5.1%
6,877
7,734 13,048 68.7% Svizzera
1.9%
2.0%
4
5.2%
5
3.1%
9,890 10,247 10,804 5.4% Giappone
12,262 -14.5%
2.6%
2.7%
2.7%
2.6%
7,079
7,610
9,356 22.9% Germania
2.4%
1.9%
2.0%
2.3%
9,912 -18.6%
4,688
5,189
6,274 20.9% Hong Kong
1.3%
1.4%
1.5%
632
2,730
3,667 34.3% Brasile
11,048 -1.5%
6
7
8
Paesi Bassi
10,821
2.6%
2.7%
2.1%
9
Australia
7,991
8,307
8,220 -1.0%
1.9%
1.8%
1.8%
0.2%
0.7%
0.9%
10
Brasile
5,734
6,984
8,018 14.8%
2,856
2,928
3,437 17.4% Lussemburgo 10
1.4%
1.5%
1.7%
0.8%
0.8%
0.8%
1,821
1,795
1,424 -20.7%
0.4%
0.4%
0.3%
236,615
263,439
57.4%
58.4%
102,793
121,246
25.0%
26.9%
23.7%
26.7% 25.4% 25.1%
32,878
33,680
33,765 0.3%
17,501 18,697 21,524 15.1% Asia/Oceania
8.0%
7.5%
411,887
451,438
27
Italia
Nord America
EU
Asia/Oceania
Totale
286,710 8.8%
977
0.3%
982 0.5% Italia
9
19
0.2%
239,697 252,791 270,816 7.1% Nord America
61.7%
65.7% 66.4% 65.2%
97,348 96,617 104,412 8.1% EU
110,257 -9.1%
7.3%
465,058 3.0%
950
0.3%
8
4.8%
4.9%
5.2%
364,708 380,951 415,561 9.1% Totale
100%
100%
100%
Fonte: Elaborazioni ICE su dati Statistics Canada
100% 100% 100%
L’Italia perde una posizione come paese di destinazione degli investimenti canadesi (con un
decremento del 21% rispetto all’anno precedente) e due posizioni come paese investitore in
Canada (nonostante un leggero aumento dello 0,5%). Gli Usa rimangono il paese con i
maggiori interessi in Canada (con una quota del 64%) ed il paese privilegiato dagli investimenti
canadesi con una quota del 46%.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
L’apprezzamento del dollaro canadese avviato nel 2003, che ha portato questa valuta a
oltrepassare i 90 centesimi di dollaro USA, tetto mai raggiunto negli ultimi 20 anni, ha
comportato un’intensificazione degli investimenti canadesi all’estero. Risaltano in particolare le
acquisizioni operate dalle seguenti grosse imprese: Maple Leaf (carni lavorate), Manulife
(assicurazioni), Couche Tard (distribuzione) e Jean Coutu (farmacie) negli Stati Uniti; Alcan
(alluminio) in Francia; Saputo (latticini) in Argentina, e, da ultimo, la fusione tra Molson e
l’americana Coors (birra), che non sta dando i risultati sperati. D’altra parte, la recente
impennata dei prezzi del petrolio alla quale si sono aggregate le materie prime, ha dato vita nel
corso del 2006 ad una serie di acquisizioni e fusioni di notevole importanza, prima fra tutte la
fusione della società mineraria Noranda (rame) con Falconbridge e l’acquisizione successiva
della Falconbridge da parte del gruppo svizzero Xstrata (transazione di un valore di oltre CAD
20 miliardi), che già controllava il 20% delle azioni della società.
Per quanto riguarda gli investimenti italiani degli ultimi anni, si segnala nel settore
dell’aereonautica (dove Montreal costituisce il terzo polo aereonautico del continente
nordamericano) l’acquisizione da parte della Mecaer di uno stabilimento a Montreal e l’apertura
di una unità operativa sempre a Montreal della Dema, azienda di servizi per l’ingegneria
aeronautica. Nel campo medicale la Sorin ha aperto un impianto per la progettazione e la
produzione di valvole biomediche a Burnaby (Vancouver). La Ferrero di Alba ha ultimato la
costruzione di uno stabilimento produttivo a Brantford (Toronto), mentre sempre nel settore
alimentare, il progetto annunciato lo scorso anno della costruzione di un pastificio nella
provincia del Quebec comportante un investimento del valore di 300 milioni di dollari da parte
della Marini Impianti, pur non essendo abbandonato, sembra avere delle difficoltà a
concretizzarsi. Nel commercio al dettaglio, la Geox di Treviso ha aperto due punti vendita a
Toronto e Montreal mentre un piccolo gruppo di produttori di ceramiche ed articoli per la casa.
(Wald di Perugia) ha aperto un proprio punto vendita a Montreal, con rete distributiva e
magazzino di servizio.
Nell’ovest canadese, la Snamprogetti si è aggiudicata invece in joint-venture con la SNC
Lavalin di Montreal un contratto di un valore di CAD 550 milioni per la costruzione di tre
impianti per l’idrotrattamento di prodotti petroliferi delle sabbie bituminose nella regione di
Fort McMurray. Questi lavori rientrano nell’ambito dello “Horizon Oil Sands Project”, cui
partecipa anche la Technip Italia, che ha concluso lo scorso anno un contratto con la CNRL
(Canadian Natural Resources Limited, la società titolare del progetto) per attività di
engineering, ed ha recentemente aperto un proprio ufficio a Calgary. Anche la Snam progetti ha
aperto all’inizio del 2006 un ufficio a Calgary.
La vivacità nel quadro degli investimenti verso gli altri Paesi, l’avanzato livello tecnologico
dell’industria e la vocazione delle principali imprese canadesi ad investire all’estero per
compensare gli svantaggi derivanti da un mercato interno caratterizzato da una popolazione di
32 milioni di abitanti sparsa su enormi distanze, rendono più che mai opportuna
un’intensificazione della nostra azione di attrazione degli investimenti, in particolare con lo
sviluppo di azioni informative focalizzate su selezionati gruppi di potenziali investitori canadesi
con messaggi “su misura”. Tra i settori di potenziale interesse si segnala che negli ultimi anni le
imprese canadesi nel settore della farmaceutica e delle "Life Science" in generale registrano un
incremento di attività che può essere opportuno dirigere verso il nostro Paese, nel quale già
opera la canadese Patheon (prodotti per l’industria farmaceutica).
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Si registra inoltre una crescita dell’interesse delle principali catene alberghiere canadesi ad
essere presenti nel nostro Paese. La “Four Seasons”, gruppo canadese leader negli alberghi di
lusso che ha aperto negli scorsi anni un albergo a Milano, sta per aprire un secondo albergo a
Firenze ed è in trattative per la costruzione nel borgo medioevale di Agnolla, nei pressi di
Perugia, di un polo turistico a cinque stelle comprensivo del castello, del borgo e di un campo
da golf.
Si segnala infine che il Governo della Provincia dell’Alberta ha recentemente incluso l’Italia
nella lista dei “Paesi Prioritari” (assieme ad USA e Germania) quali destinatari di investimenti
nel settore dei prodotti per l’edilizia, con speciale riferimento a macchine e tecnologia per la
produzione e la lavorazione dei mobili da cucina per uso locale e riesportazione, e nel settore
delle tecnologie di lavorazione dei prodotti alimentari (assieme a Germania, Gran Bretagna e
Paesi Bassi).
Lo studio della ditta di consulenza Earnscliffe Communications “Canadian Business and
Investing in Italy” (progetto ICE con finanziamento MAP), ha esaminato la percezione
dell’Italia da parte degli investitori canadesi.
Lo studio fornisce un bilancio complessivamente positivo e non dominato dai numerosi
stereotipi che potrebbero trovarsi in un’indagine del genere. L’Italia quale destinazione di
investimenti è percepita dagli investitori canadesi come migliore di Francia (componente forza
lavoro più volatile che in Italia), Europa Centro-Orientale (forza di lavoro poco specializzata e
infrastrutture insufficienti), Giappone (costi e distanza) e Messico, ma peggiore di Stati Uniti,
Regno Unito e Germania.
Tra i punti di forza dell’Italia è citata in particolare la qualità della vita, mentre le principali
debolezze sono individuate nella “governance”, etica del lavoro e costi. Sulla base di queste
indicazioni, è emersa l’opportunità di basare la strategia promozionale su di un approccio a
settori specifici del mercato, la promozione di joint ventures con imprese italiane per ridurre la
sensazione di rischio ed un’azione di promozione che evidenzi i fattori positivi, ma che illustri
anche cosa si è fatto per minimizzare quelli negativi.
In aggiunta a quanto indicato dallo studio, si segnala l’opportunità, nel contesto delle iniziative
di promozione dell’Italia quale sede di investimenti, di dare una forte visibilità alle “success
stories” degli imprenditori esteri che hanno investito nel nostro Paese. L’esempio fornito
dall’impresa farmaceutica canadese Patheon, che dal 1998 ad oggi ha investito 111 milioni di
euro in Italia e registra un crescente volume di attività, può essere impiegato in tale senso, al
pari delle storie di investimenti in altri settori che hanno avuto successo in Italia. Per quanto
riguarda le opportunità per nuovi investimenti italiani, che, grazie al NAFTA, si possono
avvalere del Canada come base di partenza per i mercati statunitense e messicano a costi
inferiori degli Stati Uniti, si segnala che i diversi regimi in vigore nelle Province canadesi
rendono necessaria una previa riflessione da parte degli investitori italiani sulle opportunità
offerte dalle diverse agenzie a livello federale e provinciale.
Fra le attività organizzate nel settore, ricordiamo l’organizzazione del “Team Italia Investment
Award”, un riconoscimento da parte dell’associazione di imprenditori italiani in Canada “Team
Italia” in collaborazione con ICE e Ambasciata,concesso a due investitori, uno italiano e uno
canadese, che si sono distinti per gli investimenti effettuati nei rispettivi Paesi. Per il 2005, sono
state premiate la canadese Zenon (tecnologie per il trattamento acque) e l’italiana Regalux (
finanziaria del lusso, proprietaria della gioielleria canadese Birks). L’”Award”, che quest’anno
giungerà alla quarta edizione, fornisce un utile catalizzatore per eventi coordinati a favore degli
investimenti.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
c)
Valutazione delle potenzialità di cooperazione commerciale ed industriale nei settori
ad alto contenuto tecnologico
Anche in questo settore l’Italia sconta due grossi ostacoli: il primo è il rapporto privilegiato fra
Canada e Stati Uniti, che induce le aziende canadesi a preferire i contatti con le aziende USA. Il
secondo è la percezione che l’Italia, riconosciuta come leader nel design e nella moda, non sia
altrettanto presente nelle produzioni di Alta Tecnologia, anche se importanti aziende canadesi
del settore hanno investito con successo nel nostro Paese. Risulta quindi necessaria
l'impostazione di una politica di informazione volta a promuovere l'immagine dell'Italia quale
paese che ha una presenza molto significativa nel panorama internazionale dell'alta tecnologia.
La visita in Canada del Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca On. Letizia Moratti il
6-9 giugno 2005 ha consentito un rilancio dell’impegno dei due Governi a stimolare a
collaborazione italo-canadese in campo scientifico e tecnologico, con la firma di una
Dichiarazione Congiunta in tale senso, accompagnato dalla firma di 14 Accordi di
Cooperazione tra Agenzie e Centri di Ricerca che toccano i settori dello Spazio, delle
Biotecnologie, delle Nanotecnologie, delle Tecnologie Informatiche e della Comunicazione.
Lo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi in alta tecnologia contribuirebbe a rendere ancora più
qualificate le relazioni commerciali con il Canada, in ragione delle punte di eccellenza mondiale
raggiunta da questa industria in diversi settori chiave quali l’ICT, la farmaceutica, l'aerospaziale,
l’industria ambientale, le nanotecnologie e le biotecnologie (il Canada è il secondo Paese al
mondo per numero di imprese in quest’ultimo settore). Si segnala a questo proposito l’aumento
degli investimenti negli ultimi anni delle imprese canadesi in progetti legati alle tecnologie
ambientali In tale quadro è opportuno garantire la partecipazione italiana alle principali fiere
del settore. Il Seminario sull’Energia organizzato dall’ICE in collaborazione con la
Commissione Imprenditoriale Italia-Canada, tenutosi a Montreal nel 2004, in cui l’industria
italiana del settore si è presentata alle controparti canadesi, ha gettato le basi per lo sviluppo di
relazioni bilaterali in tale importante settore. Ad esso ha fatto seguito nell’aprile di quest’anno
un nuovo seminario dedicato al Waste to Energy ed in particolare al riciclaggio dei rifiuti
urbani, problema particolarmente sentito, per esempio, dalla città di Toronto che, dopo la
chiusura delle discariche, è costretta ad esportare verso gli Usa i propri rifiuti domestici. Il
seminario avrà luogo a Montreal, Toronto e Vancouver.
d)
Suggerimenti per l’attivazione degli strumenti di sostegno finanziario e assicurativo
pubblico per SACE e SIMEST
La trasformazione della SACE in Società per Azioni consente alla stessa di fornire anche in
Canada la copertura assicurativa e di garanzia dei rischi di natura commerciale connessi a crediti
di durata inferiore a due anni (compreso il periodo di produzione). In aggiunta, la SACE ha
stipulato il 5 novembre 2002 un accordo di riassicurazione con l’omologo ente canadese EDC
(Export Development Canada), che consente la copertura in riassicurazione di merci e servizi
italiani incorporati in commesse acquisite da aziende canadesi nei confronti di Paesi terzi e la
cui componente canadese è assicurata da EDC.
I dati relativi all’esposizione SACE sono i seguenti:
Al 30 giugno 2006 gli impegni in essere a medio/lungo termine ammontavano a 20.3 milioni di
Euro senza indennizzi da recuperare.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Gli impegni a breve termine al 30 agosto 2006 ammontavano a 107 fidi concessi per un un
numero di debitori pari a 101 ed una esposizione totale di 14.640.000 euro. Per quanto riguarda
la SIMEST, da quanto emerge dal rapporto di fine esercizio 2005, la societa’ dall’avvio
operativo ha approvato 788 progetti di societa’ all’estero, sottoscritto 126 aumenti di capitale,
acquisito 431 quote di partecipazioni societarie in 53 Paesi, ma di queste solo il 5% riguarda
l’America Settentrionale. Va inoltre sottolineato che di questa esigua quota la quasi totalita’ e’
destinata agli Stati Uniti pertanto, la partecipazione SIMEST in Canada non risulta al momento
degna di rilievo.
3.
POLITICA COMMERCIALE E DI ACCESSO AL MERCATO
A seguito della sopensione del Doha Round, non vi sono stati formali incontri tra L’EU e il
Canada a Ginevra, anche se il Commissario Mandelson ha avuto contatti telefonici con il
Ministro canadese per il commercio internazionale Emerson. Va rilevato comunque che se da un
lato il Paese si dichiara in favore di un un mercato libero e aperto, dall’altro, come emerso
chiaramente anche durante l’ultima Ministeriale WTO, continua ad avere considerevoli interessi
difensivi in agricoltura e nelle imprese di Stato che controllano la distribuzione prodotti caseari
e del pollame (vedi seguito). Le relazioni commerciale tra Europa e Canada hanno comunque
profonde radici. L’Europa in particolar modo dopo l’allargamento, e’ dopo gli Stati Uniti’ il
secondo partner commerciale del Canada e la seconda fonte e destinazione di investimenti
diretti. Tra gli Accordi bilaterali tra Europa e Canada si segnalano:
Accordo sul Commercio di Vini e Alcolici
L'Unione Europea, per rimuovere le barriere di accesso al mercato canadese, ha firmato il 18
settembre 2003 un importante Accordo sul Commercio di Vini e Alcolici che prevede, fra
l’altro, la registrazione in Canada di una serie di denominazioni di Indicazioni Geografiche,
DOC e DOCG di vini e bevande alcoliche. Da parte italiana, e’ stata richiesta la registrazione di
oltre 400 tra IG, DOC e DOCG attualmente in fase di perfezionamento. (vedi seguito barriere
non tariffarie)
Trade Investment Enhancement Agreement – TIEA
Il Canada e l'Unione Europea si sono inoltre impegnati a negoziare un Accordo per il
Rafforzamento degli Scambi e degli Investimenti. Tale Accordo, denominato “Trade
Investment Enhancement Agreement – TIEA”, si focalizza principalmente sulle barriere non
tariffarie in quanto queste ultime sono quelle che pongono i maggiori ostacoli alla crescita degli
scambi e degli investimenti tra Unione Europea e Canada. La terza tornata negoziale, svoltasi ad
Ottawa dal 20 al 23 febbraio era sembrata piu’ costruttiva di quanto previsto inizialmente, in
quanto tenutasi a poca distanza dalla conclusione della Ministeriale di Hong Kong del WTO, e
subito dopo le elezioni canadesi con il conseguente insediamento di un nuovo Ministro per il
Commercio Internazionale, David Emerson. Sebbene per alcuni argomenti fossero stati
registrate posizioni ancora molto distanti (appalti pubblici, riconoscimento delle qualifiche
professionali, tutela delle “indicazioni geografiche”) la discussione era apparsa aperta e positiva
con il reciproco desiderio di concludere i negoziati entro la fine dell’anno in corso. Tuttavia, la
sospensione dei negoziati del Doha Round, e l’apertura a Ginevra di una fase di riflessione, ha
influenzato anche il TIEA. I negoziatori di entrambe le parti hanno deciso per di sospendere
temporaneamente in attesa degli esiti del DDA..
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Accordo veterinario
L’accordo Veterinario tra EU e Canada del 1999 e’ stato stipulato per il mutuo riconoscimento
delle misure sanitarie al fine di facilitare il commercio bilaterale di animali vivi e di prodotti di
origine animale. In realta’ alcuni aspetti sono ancora in fase di discussione e molti prodotti di
carne cruda provenienti dall’Italia non sono ancora ammessi in Canada. Inoltre un Joint
Management Committee si riunisce almeno 2 volte l’anno per esaminare i vari aspetti ancora in
discussione, le misure sanitarie ancora in essere presso i nuovi Stati Membri, e quelle in uso a
per prevenire il diffondersi della BSE e dell’influenza aviaria..
a)
Barriere tariffarie
Il Canada ha sottoscritto una serie di accordi di libero scambio bilaterali e regionali con Stati
Uniti d’America e Messico (NAFTA), con il Cile, con la Costa Rica e con Israele, ed ha
recentemente avviato negoziati con la Corea del Sud per un accordo analogo. Il Canada ha
inoltre avviato nel 1998 un negoziato mirato ad un accordo di libero scambio con l’EFTA,
sinora rallentato da questioni quali l'eliminazione di tariffe e sussidi connessi al settore delle
costruzioni navali. Un trattamento preferenziale è accordato a 163 nazioni in via di sviluppo
(Generalized Preferential Tariff - GPT e Least Developed Countries Tariff - LDC).
L'Italia, assieme alla maggior parte degli altri Paesi, è elencata fra le nazioni favorite (Most
Favoured Nations (MFN). Ciò ha comportato, a seguito dell'attuazione delle riduzioni tariffarie
dell'Uruguay Round, un trattamento tariffario medio del 6,8%. Permangono tuttora delle
barriere tariffarie significative in alcuni specifici settori: alimentare (specie per i prodotti caseari
v. seguito); tessile ed abbigliamento; calzature; costruzioni navali. Le tariffe sui prodotti finiti
risultano inoltre essere circa il doppio di quelle applicate ai prodotti grezzi.
L'Export and Import Controls Bureau è l'ente canadese responsabile per il controllo dei flussi di
prodotti elencati, sia per motivi di sicurezza, sia per poter rispettare i suoi obblighi
internazionali (es. sanzioni economiche dell'ONU), sia per motivi di protezione di industrie
canadesi vulnerabili ai sensi dell'Export and Import Permits Act. Sono attualmente in vigore
controlli sulle importazioni di materie tessili e d'abbigliamento, prodotti agricoli, alcolici,
prodotti d'acciaio, armi e munizioni. E’ inoltre vietata l’importazione di alcuni prodotti, tra cui
auto usate (eccetto quelle provenienti dagli USA) aerei o parti di aerei usati ecc.
Per quanto riguarda in particolare il controllo delle importazioni di prodotti alimentari, il
Canada ha implementato un sistema di quote (TRQ) in sintonia con i suoi obblighi in ambito
OMC. Le importazioni che superano le loro quote specifiche sono assoggettate a tariffe
incrementate. Per alcune categorie di prodotto le TRQ sono bassissime. Sono inoltre considerate
nel calcolo le importazioni coperte da accordi preferenziali, ad esempio il NAFTA. Le tariffe
applicabili a prodotti oltre la quota stabilita possono toccare il 200%, come nel caso dei prodotti
caseari. I produttori canadesi si rivolgono spesso a misure antidumping per proteggere le loro
industrie. Alcune tasse federali e provinciali, quali la “Provincial Sales Tax” (PST) e la “Excise
Tax” sono applicate sia ai beni prodotti localmente sia ai beni importati. La “Excise Tax” è
applicata alla benzina, alle bevande alcoliche, ai prodotti del tabacco ed ai gioielli. La tassa
federale sui beni e servizi (GST) è un’imposta sul valore aggiunto del 7% che si applica su beni
e servizi. Le barriere tariffarie interprovinciali sono espressamente proibite dalla sezione n. 121
della Costituzione del Canada.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
b)
Barriere non tariffarie
Requisiti sanitari e tecnici
Gli esportatori di prodotti alimentari devono ottenere l’autorizzazione all’importazione di nuovi
prodotti dalla “Canadian Food Inspection Agency”. In Canada non sono tuttora ammessi molti
prodotti di carne cruda trattata provenienti dall’Italia. In attesa della conclusione dei negoziati
relativi all’applicazione dell’Accordo Veterinario UE-Canada, che dovrebbe creare condizioni
molto più favorevoli alle nostre esportazioni, l’esportazione di numerosi prodotti tradizionali
della salumeria italiana non è consentita.
Vini e Alcolici
Quasi tutte le Provincie del Canada hanno un Ente di Monopolio che controlla, in tutto o in
parte, la commercializzazione delle bevande alcoliche. L’attuazione di questo Accordo tuttavia
non ha eliminato le disparita’ di trattamento tra i vini locali e quelli di importazione. Nel
settembre 2005 alcuni degli Uffici di Promozione Commerciale dei Paesi UE presenti a
Toronto, tra cui l’ICE, hanno evidenziato in un documento alcune problematiche relative alla
distribuzione degli alcolici in Ontario. In tale documento si sottolinea come l’LCBO privilegi in
sostanza la vendita e la distribuzione di vini locali con una serie di misure favorevoli, quali
punti vendita dedicati, inoltre i vini locali, che tra l’altro possono essere commercializzati
direttamente dal produttore, vengono ritirati da parte del LCBO a costo zero mentre i vini di
importazione, in particolare quelli di provenienza europea, oltre a dover pagare l’elevato costo
di trasporto, devono utilizzare degli spedizionieri appositamente selezionati da LCBO alle
tariffe stabilite dallo stesso.
Recentemente il Ministro dell’economia Flaherty ha annunciato che i produttori canadesi
saranno esenti dal pagamento della Excise duty sui primi 500.000 litri di vino prodotti
annulmente se provenienti al 100% da uve canadesi. Tale norma, come segnalato dalla
Commissione, e’ una evidente violazione degli obblighi canadesi in ambito WTO e in
particolare all’art. III GATT. La Provincia dell’Alberta è l’unica nella quale, a seguito di una
privatizzazione effettuata nel 1993, il Monopolio non controlla anche la distribuzione al
dettaglio. Parziali liberalizzazioni sono state fatte nelle Provincie della British Columbia e della
Nova Scotia ma, nella sostanza, tutto il Paese presenta situazioni di controllo più o meno intenso
per la commercializzazione di vino e alcolici. Si rileva peraltro che, nonostante l’intensità di tale
condizionamento, il mercato canadese figura spesso tra i primi mercati di sbocco per molte case
vinicole italiane, con performance spesso straordinarie rispetto ai numeri strutturali che esso
presenta. Le principali agenzie monopolistiche per volume di affari sono il “Liquor Control
Board of Ontario” (LCBO), che, con un profitto annuo di circa 2,1 miliardi di euro, è il
maggiore acquirente di alcolici al mondo, e la “Societé des Alcools du Québec” (SAQ).
Appalti Pubblici
Il Canada ha sottoscritto numerosi accordi bilaterali e multilaterali d’interscambio che
includono misure per eliminare e/o diminuire le barriere all’interscambio ed investimenti e che
coprono anche il “government procurement”. Gli accordi di maggior interesse per quanto
riguarda l’Italia, sono il WTO-AGP, l’”Agreement on Internal Trade” (AIT) ed il “North
American Free Trade Agreement” (NAFTA).
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
L’accordo WTO-AGP da accesso a circa 100 dipartimenti ed agenzie federali con alcune
esenzioni notevoli: apparecchiature per la comunicazione; equipaggiamenti per il settore dei
trasporti; costruzioni e riparazioni navali. Inoltre, cinque gruppi di contratti per servizi sono
completamente esclusi: ricerca e sviluppo (R&D); salute e servizi sociali; servizi finanziari;
servizi pubblici; servizi nei settori delle comunicazioni, della cartografia, della tipografia e delle
pubblicazioni. Le Province hanno poteri giurisdizionali in particolari aree che spesso portano
alla creazione di barriere inter-provinciali le quali, di conseguenza, creano delle barriere
indirette all’interscambio internazionale, specie per questioni di standard e “government
procurement”. Inoltre, regolamenti che richiedono ispezioni dei trasporti potrebbero impedire
movimenti interprovinciali e, di conseguenza, avere un effetto negativo sull’interscambio
internazionale.
L’accesso al mercato per quanto concerne gli Appalti Pubblici e’ stato uno degli argomenti in
discussione in ambito TIEA, in quanto risulta essere uno dei settori in cui permangono le
maggiori chiusure da parte canadese (es. Servizi postali). L’AIT, un accordo tra il Governo
federale, le Province e i Territori canadesi in vigore dal 1995, indirizza alcuni ostacoli
all’interscambio interprovinciale e, di conseguenza, all’interscambio internazionale. Per i
“procurement” in particolare, cerca di eliminare preferenze per prodotti locali, specifiche
tecniche prevenute ed altre misure discriminatorie. L’applicazione di queste disposizioni anche
per contratti ai livelli municipale, accademico e scolastico, nonché ai settori dei servizi sociali e
di salute, sono in fase di negoziazione.
Riconoscimeto delle qualifiche professionali
Un argomento ricorrente che spesso risulta di ostacolo al miglioramento dei servizi e
all’intensificazione degli investimenti, e’ il mancato riconoscimento delle qualifiche
professionali, diplomi universitari e diplomi di scuola superiore. Questo argomento e’ uno dei
punti in discussione anche in ambito TIEA (Trade and Investment Enhancement Agreement),
per le quali tuttavia il Canada non sembra disposto ad impegnarsi ad un accordo formale per
favorire la mobilità delle figure professionali
Sussidi e imprese di Stato
Il Canada ha notificato all’OMC l’attività di commercializzazione delle seguenti imprese di
Stato: “Canadian Wheat Board” (CWB; grano prodotto nelle Provincie dell’Ovest); “Canadian
Dairy Commission” (CDC; prodotti lattieri); “Canadian Freshwater Fish Marketing
Corporation” (pesce d’acqua dolce); “Ontario Bean Producers Marketing Board” (produttori di
fagioli dell’Ontario); i dieci “Liquor Board” provinciali, che hanno il monopolio della
distribuzione e della vendita di vini e liquori nelle rispettive Provincie.
Il Canada ha inoltre una serie di programmi di assistenza alle esportazioni non conformi
all’Accordo OMC sui Sussidi, come è emerso ad es. nel contenzioso con il Brasile in sede OMC
relativo ai sussidi concessi all’impresa aeronautica Bombardier (l’OMC ha autorizzato entrambi
i Paesi ad imporre sanzioni, che non sono state tuttavia applicate). Inoltre, in una decisione del
dicembre 2002, l’”Appelate Body” dell’Organizzazione Mondiale del Commercio ha affermato
che la vendita all’estero di prodotti fatti con latte proveniente dal sistema di produzione
controllata in vigore in Canada equivale a sussidi all’esportazione.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Nel corso della Ministeriale OMC di Hong Kong di dicembre 2005 il Canada era riuscito a
salvaguardare il trattamento dei propri prodotti sensibili (ossia quelli che rientrano nel sistema
di gestione dell’offerta, come latticini uova e pollame) e di aver sostenuto gli attacchi da parte di
alcuni Paesi, USA in testa, contro l’attivita’ delle proprie imprese di Stato anche se l’accordo
siglato ad Hong Kong impegnava il Canada a stabilire delle “deadlines” per la sostanziale
riduzione dei dazi che gravano, in alcuni casi fino al 300%, sulla maggior parte dei derivati del
latte, e ad aumentare del 10% le proprie importazioni del settore.
c)
Violazioni delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale
La legislazione canadese è carente in alcuni aspetti relativi ai diritti di proprietà intellettuale,
specialmente circa la tutela delle indicazioni geografiche. Per quanto concerne gli alcolici, la
questione viene espressamente regolamentata in una sezione apposita dell’Accordo Canada UE
del 2004 (vedi sopra). Per gli altri prodotti infatti il Canada non avendo aderito alla
Convenzione di Lisbona, regola il conflitto tra protezione del Marchio e Indicazioni geografiche
mediante l’accettazione delle clausole dell’Accordo TRIPS (Trade-Related Aspects of
Intellectual Property Rights) del WTO che stabilisce all’Art. 22 la Protezione di Indicazioni
geografiche ma enumera anche numerose eccezioni tra cui quello dell’utilizzo in “buona fede”
prima del 1994 o prima che l’indicazione geografica venisse protetta nel Paese di origine.Nel
corso dell’ultima tornata negoziale del TIEA (Trade and Investment Enhancement Agreement
with Canada) di febbraio 2006, e’ stata tuttavia sollevata la questione, per il nostro Paese
particolarmente interessante, della protezione in Canada delle Indicazioni Geografiche (IG)
anche per quei prodotti non coperti dall’Accordo “Wine and Spirits”.
Da parte europea è stato illustrato il sistema di protezione comunitario delle IG per i prodotti
agricoli e alimentari, mentre da parte canadese sono state evidenziate difficoltà per
l’applicazione di un approccio analogo, che verrà comunque esaminato più dettagliatamente nei
prossimi incontri. E’ stato comunque percepito uno scarso interesse canadese ad approfondire
questo tema, per contro molto sentito da parte europea, probabilmente per il fatto che finora
non sono stati registrati “interessi offensivi” canadesi nel mercato europeo tali da indurre il
Canada ad accettare un sistema di tutela reciproca.
Tale posizione ha tuttavia causato una situazione per cui sul mercato canadese sono
commercializzati prodotti alimentari locali con denominazioni che si rifanno chiaramente a
prodotti italiani, retaggio di epoche in cui le importazioni dall’Italia erano difficili o impossibili
ma dai quali scaturiscono una serie di problemi legati alla concorrenza leale tra le produzioni
locali e quelle importate dal nostro Paese. Tra di essi è noto il caso del “Prosciutto di Parma”. Il
Consorzio Prosciutto di Parma ha difatti presentato ricorso presso le Autorità giudiziarie
canadesi contro la ditta canadese Maple Leaf, titolare del marchio “Parma” registrato in Canada
nel 1971, giacché la titolarità a quest’ultima ditta è fuorviante per il consumatore ed impedisce
al Consorzio di impiegare il proprio marchio per le esportazioni in Canada, che avvengono con
la denominazione “Original Prosciutto”. Nell’estate del 2006 la Commissione ha effettuato un
passo nei confronti del Governo canadese chiedendo chiarimenti in merito alla locale
legislazione e all’interpretazione da parte canadese sulla tutela delle Indicazioni Geografiche in
generale con particolare riferimento alla mancata protezione dell’IG Europea del “Prosciutto di
Parma”. Fino ad ora infatti il Canadian Trademarks Office, ha obiettato alla richiesta di
registrazione dei marchi da parte del “Consorzio” senza mai rifutarla formalmente.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Si segnala inoltre la commercializzazione in Canada di prosciutto e mortadella prodotti
localmente denominati “San Daniele”, e di formaggi locali denominati “Asiago”, “Romano”
(simile al pecorino) e “Mozzarella”.
d)
Problematiche relative agli investimenti esteri nel Paese
Gli investimenti esteri svolgono un ruolo fondamentale per la crescita del Canada, e l’attrazione
di investimenti costituisce uno dei cardini della politica commerciale canadese. Nel 2003,
secondo i dati di Statistics Canada, il 27,1% dello stock totale di investimenti esteri proveniva
dalla EU (15 membri) pari a 96.725 miliardi di dollari canadesi (su un totale di 357.548 miliardi
di dollari canadesi).
Gli investimenti esteri in Canada sono regolati dall’”Investment Act of Canada” del 1985. Ai
sensi della normativa in vigore, tutti i nuovi investimenti esteri nel Paese devono essere
previamente notificati. Le acquisizioni superiori ai 218 milioni di dollari canadesi da parte di
Paesi membri dell’OMC devono essere previamente approvate dall’”Investment Review
Group”. Nei settori strategici dell’uranio, dei servizi finanziari, dei trasporti e della cultura tale
limite scende a cinque milioni per le acquisizioni dirette e 50 per le acquisizioni indirette. Oltre
che nelle categorie sopracitate, da parte canadese si ammette l’esistenza di limiti specifici alla
proprietà estera nei settori delle telecomunicazioni, dei trasporti aerei, della pesca, dell’editoria,
dell’industria cinematografica e dei media. Per il settore specifico delle telecomunicazioni si
segnala che la rimozione dei limiti alla proprietà estera è oggetto di discussione in Parlamento,
probabilmente in vista di una riforma del regime attualmente in vigore.
Per quanto riguarda gli investimenti in terreni agricoli, le leggi della Provincia del
Saskatchewan impongono restrizioni per la proprieta’ e la successione di terreni agricoli da
parte di stranieri non residenti. Un analogo divieto è in vigore nella Provincia del Manitoba per
superfici superiori a 40 acri. In uno studio del 2003 sulle barriere agli investimenti esteri,
l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha evidenziato che il
Canada ha uno dei regimi più restrittivi tra i Paesi membri dell’Organizzazione, segnatamente
nelle tre categorie di limiti alla proprietà estera, restrizioni al personale proveniente dall’estero e
requisiti amministrativi (notifiche, autorizzazioni, etc.).
Per quanto riguarda il settore dei servizi, l’economia canadese presenta opportunità in
particolare nelle telecomunicazioni, nell’energia, nei servizi finanziari e assicurativi,
nell’informatica, nei servizi formativi ed educativi, nella distribuzione, nelle tecnologie
ambientali, nell’edilizia e nel turismo.
Il comparto dei servizi è regolato per la quasi totalità dalle Province, fatta eccezione per i servizi
finanziari e le telecomunicazioni che sono gli unici a essere disciplinati a livello federale.
Le Autorità canadesi ammettono l’esistenza di restrizioni agli investimenti esteri nei settori dei
servizi finanziari e assicurativi, delle telecomunicazioni, dell’editoria, dei trasporti aerei, della
cultura, dei media e dell’industria cinematografica, oltre che dell’uranio e della pesca. Nel
settore energetico la presenza di monopoli controllati a livello provinciale preclude, per sua
natura, l’accesso ad operatori esteri.
Gli investimenti esteri, ivi compresi quelli nel settore dei servizi, sono regolati a livello federale
dall’”Investment Canada Act” del 1985.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Il settore dei servizi finanziari presenta limiti alla proprietà straniera, posta al 20% nel caso di
fusioni ed acquisizioni e con il divieto di effettuare alcune operazioni al dettaglio.
La fusione tra Banche è un’altra questione fortemente dibattuta a livello politico, verso la quale i
diversi Governi succedutisi negli ultimi anni non hanno adottato una linea politica univoca
nonostante le pressioni provenienti dagli istituti di credito e dalla stessa Banca Centrale.
Le imprese italiane dei servizi sono scarsamente presenti in Canada, in ragione delle ridotte
dimensioni delle nostre piccole e medie imprese e della forte attrattiva che l’adiacente mercato
statunitense esercita sulle imprese di maggiori dimensioni, come le banche (Intesa BCI, l’ultima
Banca italiana ad essere rimasta in Canada, ha chiuso i suoi sportelli nel 2004).
In base all’analisi dell’offerta attuale, le migliori opportunità per le imprese italiane possono
essere previste nei settori logistica, minerario ed energetico.
I servizi e i regolamenti interni, ivi compresa la trasparenza, sono uno dei temi prioritari del
negoziato bilaterale UE-Canada per l’Accordo di Rafforzamento degli Scambi e degli
Investimenti (TIEA).
Il Canada e l’Unione Europea hanno inoltre adottato, il 21 dicembre 2004, un “Voluntary
Framework for Regulatory Cooperation”. Un accenno particolare merita il settore postale, dove
una sentenza del dicembre 2005 della Suprema Corte ha confermato il monopolio da parte della
Canada Post a fronte di una richiesta avanzata da parte della “Canadian International Mail
Association”, associazione canadese che raccoglie molte compagnie private del settore.
4.
POLITICA PROMOZIONALE E PROPOSTE OPERATIVE DI INTERVENTO
CONGIUNTO
Le attività promozionali in Canada sono basate su di una stretta collaborazione tra i diversi
protagonisti del “Sistema Italia” in questo Paese, a partire dalla rete diplomatico-consolare, che
assicura la funzione di raccordo con le istituzioni locali e svolge il ruolo ruolo di coordinamento
delle iniziative dei diversi protagonisti del “Sistema” in Canada, e dagli Uffici ICE, con la
collaborazione di Istituti Italiani di Cultura, ENIT e Camere di Commercio. Tale forma di
collaborazione, che viene attuata nella maggioranza delle iniziative promozionali e specialmente
in quelle di più ampio respiro, è oramai divenuta nel corso degli anni una linea operativa
consolidata per lo sfruttamento delle sinergie ed evitare sovrapposizioni e sprechi di risorse.
a)
Mappatura delle iniziative di sostegno all’internazionalizzazione del sistema
produttivo che la rappresentanza diplomatico-consolare e l’ICE intendono realizzare
nel corso del secondo semestre del 2006
Ufficio ICE Toronto
01/06/2006 - 30/11/2006 Machines Italia: interventi verticali
Machines Italia: interventi verticali settore macchine lavorazione plastica e gomma; inserti
publiredazionali su Canadian Plastics ed in particolare, n. 2 inserti di 4 pagine a colori con 3
testimonianze di aziende canadesi utilizzatrici di macchine italiane del settore e n. 2 annunci di
1/3 di pagina a colori.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
12/06/2006 - 16/06/2006 Missione operatori italiani settore macchine lavorazione metalli in
Canada:
Missione operatori italiani settore macchine lavorazione metalli in Canada: programma di visite
aziendali e seminari di presentazione. La missione è stata composta da 10 aziende italiane
leader nel settore macchine lavorazione metalli (ad esportazione di truciolo). Il programma di
visite aziendali si è concentrato su aziende utilizzatrici canadesi (delle province del Quebec e
dell’Ontario), dei settori automobilistico ed aerospaziale. L’evento seminiariale, tenutosi a
Toronto, ha consentito alle aziende italiane partecipanti di illustrare le proprie tecnologie. Il
seminario è stato seguito da incontri bilaterali fra aziende italiane e controparti canadesi.
27/06/2006 - 27/06/2006 Convenzione regione Molise 2004 - progetto VIBUS/Virtual Business
System - Presentazione del sito web agli operatori locali appartenenti ai vari comparti previsti dal portale
VIBUS.
05/07/2006 - 30/09/2006 Indagine di mercato: progetto speciale nautica da diporto – Nord
America
A promozione del settore della nautica e cantieristica da diporto verrà realizzata un’indagine
dettagliata sul mercato ed il parco nautico canadese. I risultati della ricerca verranno presentati
all’industria italiana a Genova in occasione del Salone Nautico Internazionale, ad ottobre 2006.
07/09/2006 - 15/09/2006 Interventi di promozione a favore del cinema italiano presso il
Toronto International Film Festival 2006
Nella vetrina del Toronto International Film Festival, l’ICE, in collaborazione con ANICA e
FilmItalia, saranno realizzati interventi a favore del cinema italiano, quali l’organizzazione di
press-screening dei film in rassegna per i media, ed l’organizzazione d’un evento di gala per gli
operatori dell’industria cinematografica mondiale con la partecipazione dei registi italiani in
concorso.
12/09/2006 - 14/09/2006 Collettiva aziende italiane settore logistica e trasporti aerei alla fiera
ACF 2006
In collaborazione con l’associazione di categoria AILOG è stata organizzata una collettiva di 25
importanti aziende italiane alla fiera itinerante di cui sopra, principale evento internazionale di
settore.
18/09/2006 - 31/10/2006 Machines Italia - iniziative orizzontali:
Machines Italia - iniziative orizzontali: pubblicità televisive su Report on Business Television pubblicità siti web ROB TV e Globe&Mail. Sono state realizzati n. 3 annunci pubblicitari di 60
secondi con testimonianze di aziende canadesi utilizzatrici di macchinari e tecnologie italiane ed
uno spot di 15 secondi di carattere generale.
19/09/2006 - 27/09/2006 Missione operatori italiani settore aerospazio a Montreal ed Ottawa
In collaborazione con l'AIAD, Associazione Industrie per l’Aerospazio, i Sistemi e la Difesa, e
l’Ambasciata del Canada a Roma, sarà organizzata una missione di operatori italiani del settore
Aerospazio che parteciperanno al “Reverse Trade Show” dell’AQA a Montreal (Quebec
Aerospace Association), ed alla conferenza annuale dell’AIAC ad Ottawa (Aerospace Industries
Association of Canada).
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
23/09/2006 - 29/09/2006 Missione operatori canadesi settore macchine lavorazione legno
In collaborazione con la Regione Marche sarà organizzata una missione di operatori del settore
macchine lavorazione legno per visite aziendali nella regione. La delegazione sarà composta da
operatori selezionati da tutto il Canada, assieme ad un giornalista della rivista Woodworking.
26/09/2006 - 30/09/2006 Cersaie 2006 - missione architetti/giornalisti canadesi alla fiera
CERSAIE di Bologna
In occasione della principale rassegna mondiale per il settore delle piastrelle, design ed
arredobagno, verrà organizzata una delegazione composta da 2 architetti ed un giornalista.
29/09/2006 - 04/10/2006 Seminario commercializzazione operatori settore gioelleria Torre del
Greco (NA)
In collaborazione con la Regione Campania è prevista la partecipazione di una delegazione
composta di n. 2 giornalisti alle iniziative regionali per la promozione internazionale del sistema
produttivo della Campania e la visita alla Mostra Bicentenario del Corallo a Torre del Greco.
04/10/2006 - 06/10/2006 Missione operatori italiani settore biotecnologia a BIOContact a
Quebec City,
In collaborazione con ASSOBIOTEC ed il Consolato del Canada a Milano, sarà organizzata una
delegazione di 5 aziende del settore biotech per la partecipazione all’annuale conferenza
BIOContact. Le società aderenti avranno a disposizione una sala per una presentazione delle
proprie attività, all’interno del programma ufficiale del convegno.
05/10/2006 - 05/10/2006 Machines Italia - iniziative orizzontali: sponsorizzazione rapporto
CME - Management Issue Survey.
In occasione della presentazione ufficiale dell’annuale rapporto CME a Calgary verrà effettuata
alle aziende e media partecipanti una presentazione sul progetto Machines Italia. Il pacchetto di
sponsorizzazione prevede inoltre una serie di annunci pubblicitari su riviste del gruppo Roiger
Media Industry Publications, media sponsor del rapporto, e su materiale promozionale ufficiale
della CME
05/10/2006 09/10/2006
lavorazione metalli
Missione operatori canadesi fiera BIMU 2006 - settore macchine
Nell’ambito del progetto Machines Italia, in occasione della fiera biennale della lavorazione del
metallo, verrà organizzata una delegazione composta da 10 operatori del settore, utilizzatrici di
macchinari, oltre ad un giornalista della rivista Canadian Machinery and Metalworking.
07/10/2006 - 11/10/2006
MARMOMACCH Verona
Corso
formazione
architetti/designers
in
occasione
di
Programma Promozionale 2006 – Edilizia e Restauro prevede un corso di formazione per
architetti/designer stranieri in occasione di MARMOMACCH Verona (5-8 Ott.06). Il corso
itinerante si svolgerà nelle principali zone di lavorazione del marmo nel nord Italia. La
delegazione Canadese sarà composta da un designer ed un architetto.
14/10/2006 - 20/10/2006 Missione operatori canadesi settore mobile
In collaborazione con la Regione Marche sarà organizzata una missione di operatori del mobile
per visite aziendali e workshop presso le aziende della regione. La delegazione sarà composta
da operatori selezionati da tutto il Canada, assieme ad un giornalista.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
26/10/2006 - 28/10/2006 Missione operatori canadesi settore aerospazio in Campania
In collaborazione con la Regione Campania, sarà organizzata una missione commerciale di
operatori canadesi del settore Aerospazio presso il CIRA, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali
di Capua (CE), con la partecipazione di aziende della Regione Campania, ed invitati dal
Canada, dagli USA, e dalla Russia, Cina e Francia. Il Programma prevede delle presentazioni,
degli incontri individuali e delle visite aziendali.
01/11/2006 - 30/11/2006 Corsi per sommelier, teorici e pratici (con degustazioni)
Nell’ambito del Progetto interregionale di promozione dei prodotti a denominazione d’origine
protetta (DOP), saranno organizzati dei corsi teorici e pratici (con degustazioni) ad un gruppo
selezionato di sommelier. Il corso sara’ condotto da un Master Sommelier, il quale avrà il
compito di promuovere le caratteristiche qualitative dei vini italiani DOC/DOCG/IGT. Alla
manifestazione parteciperanno 60 sommelier della zona di Toronto, operanti presso i più noti
ristoranti del territorio.
06/11/2006 - 06/11/2006 Grande degustazione vini e grappa italiani.
Annuale degustazione itinerante, giunta all’undicesima edizione, con la partecipazione di 82
aziende vinicole italiane, con tappa Vancouver, Calgary, Toronto e Montreal. Saranno
organizzati in concomitanza delle degustazioni delle presentazioni tecniche per somelier e
stampa. L’evento è indirizzato ai sommeliers, ristoratori, agenti di vino e rappresentanti del
LCBO (Liquor Control Board of Ontario) assieme a giornalisti e media del settore vino.
Quest’anno, a seguire la degustazione per gli operatori del settore, verrà organizzata per
beneficenza, assieme all’organizzazione “Heart & Stroke Foundation of Ontario”, una
degustazione aperta al pubblico, i proventi della quale saranno devoluti per la ricerca alla “Heart
& Stroke Foundation of Ontario”.
08/11/2006 - 11/11/2006 Missione ONEIA, associazione ambiente dell'Ontario, a ECOMONDO a
Rimini.
In occasione della fiera e convengo del settore ambientale verrà sottoscritto un accordo (MOU)
tra ONEIA e FEDERAMBIENTE. Sarà organizzata una presentazione del mercato ambientale
dell’Ontario da parte della direzione ONEIA.
Ufficio ICE Montreal
LUOGO
MONTREAL
TORONTO
VANCOUVER
PERUGIA
MONTREAL
EVENTO
Workshop itineranti
Programma Naturalmente
Italiano: degustazioni
alimentari e vini Dop la
partecipazione diretta delle
ditte aderenti al programma
Missione operatori alla fiera
Città di Castello (mobili)
Partecipazione italiana
Festival Jazz:
Promozione vini delle Marche,
Toscana, Umbria e Piemonte
DATA
SVOLGIMENTO
SETTORE
Prodotti alimentari
Vini
Giugno
2006
01/06/2006
04/06/2006
Arredo
29/06/2006
08/07/2006
Vini
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
LUOGO
MONTREAL
MONTREAL
MONTREAL
MONTREAL
MONTREAL
MONTREAL
MONTREAL
UMBRIA
MONTREAL
TORONTO
VANCOUVER
PERUGIA
MONTREAL
MONTREAL
VERONA
NAPOLI
LUCCA
TOSCANA
SICILIA
EVENTO
Partecipazione italiana
Festival Jazz: Promozione
alimentare prodotti tipici delle
Marche, Toscana, Umbria e
Piemonte
Partecipazione italiana
Festival Jazz: Promozione
turistica delle Marche,
Toscana, Umbria e Piemonte
Partecipazione italiana
Festival Jazz: Organizzazione
10 concerti con musicisti
italiani
Collettiva italiana al SIMMM
2006 (25 produttori)
Workshop strumenti musicali
al SIMMM 2006
Mostra di ceramica artistica
dell’Umbria
Mostra di violini
dell’Associazione liuteria
toscana
Missione giornalisti in Umbria
Azioni di comunicazione per
la promozione del portale
VIBUS del Centro Estero
delle Camere di commercio
del Molise
Missione a Perugia Classico
Follow-up promozionale
all’iniziativa: Suono Italia
Corsi di formazione vino per
Conseillers en Vins dei
Monopoli (SAQ)
Corsi di formazione vino per
Conseillers en Vins dei
Monopoli (SAQ)
Corsi di formazione per
architetti e visita fiera
Marmomacc
Vebo 2006
Missione operatori
MIAC
Missione operatori e visite
aziendali
Missione Conseillers en vin
(SAQ)
Visita di case vincole e
degustazioni di vini in loco
con seminari organizzati per
presentare i vini in
promozione.
DATA
SVOLGIMENTO
SETTORE
29/06/2006
08/07/2006
Prodotti alimentari
29/06/2006
08/07/2006
Turismo
29/06/2006
08/07/2006
Strumenti Musicali
29/06/2006
08/07/2006
Strumenti Musicali
29/06/2006
08/07/2006
Strumenti Musicali
29/06/2006
08/07/2006
Articoli regalo
29/06/2006
08/07/2006
Strumenti Musicali
09/07/2006
13/07/2006
Tessile/Abbigliamento
Settembre
2006
Dicembre
2006
Plurisettoriale
29/09/2006
01/10/2006
Strumenti musicali
11/09/2006
18/09/2006
25/09/2006
Vini
02/10/2006
10/10/2006
Vini
05/10/2006
12/10/2006
Marmi e graniti
07/10/2006
10/10/2006
Articoli regalo
08/10/2006
13/10/2006
Macchinari industria
cartaria
14/10/2006
23/10/2006
Vini
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
LUOGO
NAPOLI
VANCOUVER
CALGARY
CALGARY
WILLOWPARK
OTTAWA
TORONTO
MONTREAL
TORONTO
MONTREAL
NAPOLI
HALIFAX
MONTREAL
QUEBEC CITY
MONTREAL
QUEBEC CITY
VANCOUVER
EVENTO
DATA
SVOLGIMENTO
Missione operatori in
Campania presso il CIRA Centro Italiano Ricerche
Aerospaziali (Capua)
25/10/2006
Grande Degustazione Vini &
Grappa Italiani
51 produttori italiani
partecipanti
01/11/2006
02/11/2006
03/11/2006
Ottawa Wine & Food Show
Programma Naturalmente
Italiano: partecipazione di
aziende italiane aderenti al
programma e seminari
tematici
Grande Degustazione Vini &
Grappa Italiani
82 produttori italiani
partecipanti
Degustazioni tecniche vini
delle Marche
Arte in Tavola
Missione operatori
A Taste of Italy
Programma Naturalmente
Italiano
Degustazione vini ed
alimentari
Organizzazione di corsi per
chef di ristoranti selezionati
con coinvolgimento di uno
chef proveniente dall’Italia.
Tema: pizza e pasta con
prodotti DOP
Degustazione presso i punti
vendita di prodotti DOP già
presenti sul mercato
03/11/2006
29/10/2006
SETTORE
Aerospaziale
Vini
05/11/2006
Prodotti alimentari
06/11/2006
07/11/2006
Vini
06/11/2006
07/11/2006
Vini
15/11/2006
17/11/2006
Artigianato,arredotavola
24/11/2006
Prodotti alimentari
Vini
Dicembre
2006
Prodotti alimentari
Dicembre
2006
Prodotti alimentari
Iniziative Consolato Generale di Vancouver per il secondo semestre 2006
Il Consolato Generale sosterra’ la locale Camera di Commercio nell’organizzazione della
manifestazione fieristica annuale “Flavours of Italy” che quest’anno sara’ dedicata alla regione
Basilicata e che si svolgera’ a Vancouver a fine settembre. Per il mese di ottobre è previsto
l’arrivo di una delegazione di operatori economici dalla Regione Puglia guidata dall’Assessore
per le politiche migratorie e dal Presidente della CNIPA Puglia. Per l’occasione il Consolato
Generale sta organizzando, unitamente alla Associazione dei Pugliesi di Vancouver ed alla
Camera di Commercio locale un seminario e degli incontri con degustazioni gastronomiche per
la promozione dei prodotti tipici regionali. A fine ottobre è prevista una delegazione del settore
macchinari guidata dall’agenzia PROMOS di Milano per la quale la Camera di Commercio di
Vancouver ed il Consolato Generale stanno approntando un’agenda di incontri.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Il Consolato Generale è inoltre impegnato nella definizione, insieme con la Universita’ della
British Columbia (UBC) di un accordo di collaborazione tra la stessa UBC ed il Centro
Sperimentale di Cinematografia di Roma volto a facilitare lo scambio di studenti nell’ambito
della cinematografia e di un progetto di accordo di collaborazione tra la UBC e l’Istituto di
Forli’ per gli Studi sull’Europa Orientale. Anche in considerazione dell’attenzione che il
Governo della BC sta rivolgendo all’educazione alimentare soprattutto per quanto riguarda i
bambini e gli adolescenti Il Consolato Generale sta promuovendo contatti tra la UBC e
l’Universita’ degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, anche in vista dell’auspicata
conclusione di un accordo di collaborazione fra le due Istituzioni accademiche.
Iniziative degli Uffici di Calgary ed Edmonton della Camera di Commercio italiana:
- Flavours of Italy, 2 ottobre 2006, Calgary, evento promozioale di cibo e prodotti italiani
dedicato quest'anno alla regione Basilicata. presente all'evento con una propria delegazione
istituzionale ed imprenditoriale;
- Flavours of Italy, 20 novembre 2006, Edmonton, evento promozioale di cibo e prodotti italiani
dedicato quest'anno alla regione Puglia, che sara' presente all'evento con una propria
delegazione istituzionale ed imprenditoriale.
PROGETTI DELLE RAPPRESENTANZE DIPLOMATICO CONSOLARI E UFFICI
ICE PER INIZIATIVE PROMOZIONALI NEL CORSO DEL 2007
Ufficio ICE di Toronto
NAUTICA
7/02/2007 – 11/02/2007 Vancouver International Boat Show
A seguito dell’indagine di mercato da effettuarsi nel secondo semestre 2006, è prevista, in
collaborazione dell’associazione di categoria, UCINA, la partecipazione ufficiale alla
manifestazione in parola, con Punto Italia e delegazione di operatori italiani.
Progetto MACHINES ITALIA
La nuova annualità del progetto di promozione del comparto dei macchinari, in congiunzione
con le 14 associazioni di categoria, prevede la prosecuzione degli interventi pubblicitari /
mediatici su riviste specializzate di settore, oltre che l’organizzazione di delegazioni per
manifestazioni settoriali in Canada ed in Italia. In collaborazione con l’associazione di categoria
ACIMALL, verranno inoltre organizzati 2 seminari, a Toronto e Vancouver, per presentare
l’offerta italiana nel campo delle macchine per la lavorazione del legno.
Convenzione ICE – MATT (Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio)
Nell’ambito della Convenzione ICE – MATT per la promozione della collaborazione e degli
scambi tecnologici nel settore dell’ambiente e dell’energia, proseguirà l’azione di scouting e
networking attraverso il Canada per rilevare i settori e le opportunità di maggior interesse per
l’industria ambientale italiana, oltre che effettuare una mappatura della presenza sul territorio di
società e tecnologie italiane.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Si prospetta l’organizzazione d’un seminario di presentazione ufficiale del piano operativo del
progetto alla stampa ed industria in loco, così come all’industria italiana per sensibilizzarla alle
possibilità attraverso nei mercati NAFTA e dei servizi forniti dagli uffici ICE in loco.
Ufficio ICE Montreal
MONTREAL
MONTREAL
CANADA
Partecipazione fiera Expomode
SIAL Salon international de
l’alimentation
Partecipazione collettiva italiana aziende
alimentari e vinicole
Settimana del gioiello italiano
In store promotion del gioiello italiano
presso le gioiellerie delle più importanti
città canadesi
CANADA
Grande degustazione di vini e grappa
HALIFAX
Salone del vino di Halifax
ITALIA
CANADA
MONTREAL
Missioni operatori a fiere italiane tessili,
cuoio, abbigliamento
In store promotion - calzature: azioni
presso la rete distributiva
Giornate tecnologiche - cooperazione
con scuole di moda per tessuti e
componenti
Febbraio
2007
28/03/2007
Marzo
2007
Novembre
2007
Novembre
2007
30/03/2007
Prodotti
alimentari
Vini
Gioielleria
Vini
Vini
Tessile
abbigliamento
Calzature
Moda
CANADA
Corsi per sommelliers e buyers monopoli
Vini
CANADA
Corsi per amatori di vino
Vini
CANADA
CANADA
CANADA
Protocollo d'intesa con scuole
alberghiere: insegnamento della cucina
italiana in Canada
Seminari di approfondimento energie
alternative
Partecipazioni a fiere regionali con
prodotti tipici italiani
Alimentari
Energia
Alimentari
CANADA
Seminari sui vitigni autoctoni
Vini
CANADA
Corsi per il grande pubblico previa
iscrizione sull'olio di oliva
Olio d’oliva
TORONTO
MONTREAL
Partecipazione al gift show
Articoli regalo
CANADA
CANADA
Azioni di comunicazione - vini: materiali
stampa ed inserzioni
Azioni di comunicazione e in store
promotions moda italiana
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
Vini
Abbigliamento
1^ sem. 2006
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Iniziative Consolato Generale Montreal in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura
1. Rassegna Nanni Moretti e del cinema italiano (Carte blanche a` AnnecyCinema Italien)
previste per marzo - aprile 2007;
2. Partecipazione a Echo Italia con programmazione da definire;
3. Altre iniziative concernenti la presentazione di Regioni italiane e con il Centro Leonardo da
Vinci.
Iniziative Consolato Generale di Vancouver
Per quanto riguarda in particolare la Provincia della British Columbia (dove ICE Toronto e
Consolato Generale hanno predisposto un piano di fattibilità logistico per l’eventuale apertura di
una presenza ICE), i settori in cui si potrà continuare a porre l’attenzione nella promozione
economica-commerciale italiana per il 2006 sono quelli collegati alle Olimpiadi invernali del
2010 ed allo sviluppo delle infrastrutture; il turismo; l’arredamento di interni ed i prodotti per
l’edilizia; le macchine per l’industria agroalimentare; le opportunità di investimento bilaterale
nei settori dell’alta tecnologia, che presenta in tale Provincia punte di eccellenza nella ricerca e
applicazioni (biotecnologie, telecomunicazioni, energie alternative e rinnovabili ed in
particolare celle a combustibile). Piu’ in particolare: 1) macchine per la lavorazione del legno,
manufatti in legno e prodotti per la casa; 2) aerospaziale (in B.C. ha sede la MacDonald
Dettwiler & Associates, principale azienda canadese del settore spaziale responsabile della
costruzione del “braccio” robotizzato della Stazione Spaziale Internazionale); 3) nautica, qui
una realtà rilevante anche per l'aspetto componentistica (sara’ effettuata un’azione di
comunicazione tramite newsletter su stampa specializzata ed una partecipazione al Voncouver
International Boat Show di Febbraio 2007 tramite un punto Italia); 4) settore portuale (piano di
sviluppo delle infrastrutture portuali in B.C. in previsione del forte incremento dell'interscambio
con l'Asia in particolare Cina in transito per le distinazioni nord americane); 5) turismo e Made
in Italy per la crescente vocazione di Vancouver a capitale del lifestyle con forti connessioni con
gli ambienti economico-imprenditoriali delle più abbienti comunità asiatiche; 6) settore
estrattivo (minerali, gas naturale) per il forte sviluppo del settore in presenza della crescente
domanda di materie prime dall'Asia; 7) settore ambiente.
Tra i progetti individuati per il 2006, si evidenzia per il rilievo dell’iniziativa, l’esposizione
fieristica internazionale nei settori agro-alimentare e turistico “Eat-Vancouver e World Culinari
Travel Expo” (maggio 2007) e l’opportunità di considerare l’organizzazione di uno stand Italia
alla manifestazione. Inoltre la provincia della B.C. presenta punte di eccellenza in settori
innovativi sia nei programmi di ricerca che nelle applicazioni. Aree di collaborazione potranno
essere verificate con Trieste, polo scientifico e tecnologico in Italia e centro consolidato a livello
internazionale e nazionale per l’alto profilo della presenza nel settore della ricerca e con il
Distretto Tecnologico di Trento, del quale è prevista una missione a novembre 2006 organizzata
in collaborazione con l’Ambasciata canadese a Roma. Ulteriori collegamenti potranno essere
sviluppati anche nell’ambito delle collaborazioni tra i porti di Vancouver e Trieste, nonche’
Genova considerando anche il settore nautico.
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero
1^ sem. 2006