rapporto_paese_canada.
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Istituto nazionale per il Commercio Estero CANADA 1. QUADRO MACROECONOMICO a) Andamento congiunturale e rischio Paese Negli ultimi anni il Canada ha registrato ritmi di crescita sostenuti, tra i più alti nell’ambito dei Paesi G8. La politica fiscale del nuovo Governo Conservatore insediatosi a seguito delle elezioni di gennaio 2006 non sembra, per lo meno a breve termine, destinato a produrre cambiamenti significativi all’interno del sistema fiscale canadese. Sebbene i tagli previsti alle imposte saranno solo in parte controbilanciati da misure atte a ridurrre la spesa pubblica, il Governo federale continuerà a registrare con ogni probabilità un surplus di bilancio, ciò grazie anche alla favorevole situazione di bilancio alle future prospettive di crescita del Paese. Ad ogni modo, il surplus dei prossimi anni fiscali si preannuncia inferiore a quello degli ultimi esercizi finanziari a causa di iniziative di spesa approvate durante il precedente Governo Liberale, come ad esempio alcuni sostanziali trasferimenti di risorse ai Governi Provinciali, che andranno ad aggiungersi ad alcuni onerosi impegni di spesa pubblica già programmati per il prossimo quinquennio. Dal rapporto sulla politica monetaria presentato da questa Banca Centrale nel maggio 2006, è emerso un quadro complessivamente positivo dell’economia canadese che, grazie ad una robusta domanda interna e all’aumento dei prezzi delle materie prime di cui il Paese e’ uno dei principali esportatori mondiali (petrolio e gas naturale), si trova ad operare leggermente al di sopra della piena capacita’ produttiva. Le proiezioni della Bank of Canada prevedono per il 2006 un tasso di crescita del GDP canadese del 3,1%, del 3% nel 2007 e del 2,9% nel 2008, dato che riporterebbe l’economia al livello di piena capacita’ produttiva. Secondo le previsioni della Banca Centrale del Canada, l’indice dei prezzi al consumo per il 2006 si attestera’ sulla media del 2,5% per poi diminuire al 2% già a partire dal prossimo anno. Il tasso di inflazione continuerà comunque ad essere soggetto ad una certa volatitilita’, legata essenzialmente alla variabilita’ dei prezzi dei prodotti energetici. Nel corso degli ultimi mesi la Banca è intervenuta per ben due volte sul tasso di sconto, attualmente al 4%, ma nel breve periodo non sono previsti ulteriori misure restrittive di politica monetaria. Il Consiglio Esecutivo del Fondo Monetario Internazionale nelle consultazioni del giugno 2006 ha elogiato la performance macroeconomica del Canada, che nel corso del 2005 ha registrato una crescita del PIL prossima al 3%. I Direttori Esecutivi hanno inoltre favorevolmente valutato l’intensa attività economica dell’intero Paese, nonostante l’ampia diversità provinciale –in termini di risorse a caratteristiche industriali- e il costante apprezzameno del dollaro canadese nei confronti della valuta degli Stati Uniti, il cui mercato assorbe oltre i due terzi delle esportazioni canadesi. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero I Direttori Esecutivi hanno inoltre espresso la propria soddisfazione per lo stato dei conti pubblici che, grazie al surplus di bilancio dell’anno fiscale 2005/2006 (il nono consecutivo per il Canada), anticiperanno all’anno 2013/14 l’obiettivo raggiungere un rapporto debito/PIL del 25%. Al riguardo merita di essere segnalata la circostanza che nel 1996 il Canada si poneva al secondo posto tra i Paesi G7 per l’elevato livello nel rapporto debito-PIL (68.4% nel 1996). I Direttori, nel lodare l’attività e l’attenzione della Banca Centrale canadese nella gestione della politica monetaria hanno tuttavia ravvisato la opportunità di ulteriori misure restrittive, ciò al fine di contenere ulteriori spinte inflazionistiche legate all’apprezzamento del Dollaro Canadese e all’aumento dei prezzi delle materie prime. Per ciò che concerne le misure di politica fiscale, il FMI ha inoltre considerato come una riduzione delle imposte sul reddito e la promozione di fondi pensione e di accantonamento rappresentuno un maggiore incentivo al risparmio e agli investimenti rispetto alla riduzione delle imposte sui beni e servizi (misura entrata in vigore il primo luglio u.s.). I Direttori hanno inoltre osservato che, sebbene il Canada sia stato tra i Paesi con la maggiore crescita industriale degli ultimi anni, esiste comunque un margine per alimentare la produttività attraverso riforme del mercato del lavoro. Non è remota infatti l’eventualità che il Paese rimanga privo di lavoratori specializzati, già in Alberta ad esempio si registrano difficoltà a reclutare lavoratori nel settore petrolifero. Al fine di sopperire alla penuria di manodopera specializzata, è stata enfatizzata la necessità di modificare il processo normativo di immigrazione, semplificando il riconoscimento delle qualifiche professionali provenienti da altri Paesi. I Direttori hanno inoltre sollecitato una riforma dell’”Investment Canada Act”, ormai obsoleto e non in grado di incoraggiare gli investimenti stranieri. E’ stata inoltre segnalata l’urgenza di ampliare l’accesso al mercato canadese dei prodotti agricoli, compresi quelli soggetti alle imprese di Stato. L’ECONOMIA CANADESE – DATI PRINCIPALI PIL reale (var. % a/a) Disoccupazione (media annuale) Consumer Price Index (CPI) (var. % a/a) Core-CPI2 (var. % a/a) 2003 1,8 7,6 2,8 2,6 2004 3,3 7,2 1,9 1,2 2005 2,9 6,8 2,2 1,4 2006 (I trim) 3,2 6,5 2,51 N.D. (giugno 2006) 0,71 Cambio Euro/CAD (media annuale) 0,632 0,618 0.663 Cambio USD/CAD (media annuale) 0,716 0,768 0.825 Saldo partite correnti (% sul PIL) Debito pubblico (governo federale) (% sul PIL) Debito pubblico (governi provinciali) (% sul PIL) Investimenti diretti canadesi all’estero (miliardi di CAD) Investimenti diretti esteri in Canada (miliardi di CAD) 2,1 2,4 2,7 0,90 N.D. 44,3 46,5 45,2 N.D. 22,7 22,7 N.D. N.D. 411,9 357,5 451,4 365,7 465,1 371,0 4753 (giugno 2006) Fonte: elaborazione Ambasciata d’Italia su dati Statistics Canada, Bank Of Canada, Department of Finance Canada 1 2 3 Previsione di Bank of Canada Core CPI: sono esclusi dal calcolo alimentari e consumi energetici. Previsione di Statistics Canada Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero b) Grado di apertura del Paese al commercio internazionale ed agli investimenti esteri Nel primo semestre del 2006 il fattore che ha maggiormente influito sull’evoluzione del commercio estero del Canada è stato il continuo apprezzamento della valuta canadese nei confronti dell’Euro, ma soprattutto del dollaro USA. Il primo semestre dell’anno in corso ha confermato il livello elevato del prezzo delle materie prime, specie minerali ed idrocarburi, che nonostante il costo elevato ed il dollaro forte sono stati i punti di forza dell’export canadese, contribuendo alla sostenuta crescita del PIL. Questo e’ stimato in aumento del 3,1% nel 2006, ma rivisto al ribasso per il 2007 (stime al 2,6%) quando l’economia canadese assorbirà l’effetto pieno del rallentamento del mercato statunitense con una flessione delle esportazioni di beni e servizi. Ulteriore conseguenza dell’incidenza sul mercato delle materie prime è stato lo squilibrio tra le province dell’ovest, ricche di giacimenti, dove è in corso un boom economico, e la base manifatturiera del paese in Ontario e Quebec, che ha risentito del costo delle materie prime e dell’alta valutazione del dollaro che incide sulle esportazioni. Il dollaro forte ha incoraggiato importazioni e volumi d’investimenti, ma si prospetta per il secondo semestre 2006 e 2007 un rallentamento della domanda interna che contrasterà l’effetto della valuta forte. Nel primo semestre del 2006 le esportazioni canadesi hanno superato i $220 miliardi, in aumento del 4,15%, mentre le importazioni hanno registrato un incremento del 3,5%, passando a CAN $196 miliardi. Il surplus della bilancia dei pagamenti per il primo semestre 2006 è stato di CAN $23,65 miliardi, con un interscambio totale di $417 miliardi, in aumento del 3,85%. Il saldo positivo della bilancia commerciale non ha sofferto finora l’apprezzamento del dollaro canadese a causa della forte domanda di prodotti locali e della persistenza dell’alta valutazione delle materie prime (minerali ed idrocarburi), di cui il Canada è importante paese produttore ed esportatore. Il deficit della bilancia dei servizi invece è aumentato a causa del dollaro forte che ha incentivato le importazioni. In aumento il surplus della bilancia corrente per il 2006, stimato sui US$30 miliardi, ossia il 2,3% del PIL. Si prevede per il 2007 una flessione del surplus a circa US$22 miliardi (1,6% PIL) a causa della riduzione dell’attivo nella bilancia commerciale e della permanenza del deficit nelle bilance dei servizi e degli investimenti. Si prospetta che l’imponente surplus della bilancia dei pagamenti vada restringendosi a causa della crescita ridotta nel principale mercato d’esportazione, gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti, con i legami di cultura, prossimità geografica ed appartenenza all’accordo di libero scambio nordamericano NAFTA, rimangono il più importante partner commerciale del Canada, quale principale mercato di sbocco per l’industria domestica, e principale fornitore di beni, servizi ed investimenti produttivi. Tra questi, si segnala in particolar modo il settore automobilistico, con la forte presenza degli stabilimenti (ed annessa industria di subfornitori) di colossi americani quali Ford, General Motors e DaimlerChrysler; il settore petrolifero, con importanti investimenti nei giacimenti dell’Alberta e le condotte per il trasporto di gas, petrolio e derivati. Il primo semestre 2006 ha però confermato il trend degli ultimi anni, con una maggiore apertura mondiale e diversificazione delle esportazioni canadesi. Significativa e’ infatti la riduzione della quota delle esportazioni destinate agli USA, 83% contro 84% dell’anno precedente, mentre per le importazioni la quota USA è scesa del 2%, dal 58% al 56%. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Nonostante l’apprezzamento del dollaro canadese contro quello americano, le esportazioni canadesi nel primo semestre sono aumentate del 3%, mentre le importazioni sono aumentate solo dello 0.2%, pari a $110 miliardi. La bilancia dei pagamenti rimane quindi largamente positiva per il Canada, di CAN $72 miliardi, in aumento del 7,4%. Tale surplus permette al paese di gestire con facilità i deficit verso gli altri principali partner commerciali, mentre le aziende canadesi, e soprattutto le materie prime canadesi, trovano nuovi mercati di sbocco in tutto il mondo. Nel primo semestre del 2006 la Cina si è confermata secondo partner commerciale del Canada con importazioni di $15 miliardi, in crescita del 18,7%, mentre le esportazioni – pari a $3 miliardi - sono in lieve calo: tali cifre comportano un ulteriore peggioramento della bilancia dei pagamenti bilaterale, il cui deficit verso il paese asiatico è pressoché raddoppiato dal 2004, con un’esposizione in aumento del 30% a livello annuo. Da segnalare la recente richiesta da parte del Ministero del Commercio Internazionale canadese, al pari di quanto gia’ fatto da UE e USA nei mesi scorsi, di istituire un panel del WTO che esamini il trattamento imposto dalla Cina sulle parti importate di automobili a causa della maggiore imposizione fiscale applicabile alle parti di automobili provenienti dall’estero rispetto a quella applicata alle parti di auto prodotte localmente. Il Governo canadese ritiene che questa pratica, contravvenedo alle obbligazioni nell’ambito del WTO e sia un elemento distorsivo nel mercato internazionale delle auto. Gli importanti passi avanti della qualità dei prodotti cinesi hanno fortemente interessato alcune categorie merceologiche (calzature, tessile, abbigliamento, oreficeria, marmi e graniti, arredi per la casa), estendendosi a nuovi settori d’offerta, grazie anche alla delocalizzazione di numerose società canadesi. In chiave futura sarà difficile arginare le importazioni dal gigante asiatico anche se si prospettano numerosi investimenti cinesi, diversificati dal settore immobiliare al controllo di giacimenti di sabbie bituminose in Alberta, per assicurare rifornimenti per il fabbisogno energetico della Cina. A ridosso della Cina, Messico e Giappone si confermano importanti partner commerciali. Il Messico, beneficiando del rapporto privilegiato legato all’appartenenza al NAFTA, si conferma quarto paese fornitore e quinto mercato di sbocco dei prodotti canadesi, con un incremento del 47% nel primo semestre 2006, mentre il Giappone tiene saldo il terzo posto in entrambe le graduatorie, fornitore di circa $8 miliardi d’importazioni (pari ad una quota del 4%), e grazie alla ripresa della domanda interna, destinatario di $4,6 miliardi di prodotti canadesi (+ 5%). Tra i paesi europei, la Germania ha superato il Regno Unito e registrato un aumento delle proprie esportazioni verso il Canada dell’8%, mentre le esportazioni canadesi verso il Regno Unito hanno segnato un significativo aumento del 25%, passando a secondo mercato estero dopo gli USA, soprattutto grazie all’oro, le cui esportazioni sono passate da $175 milioni nel 2001 a quasi $1,9 miliardi nel 2005. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Interscambio Canada – Mondo Periodo: Gennaio - Giugno 2004 2005 2006 Variazione Variazione 06/05 05/04 Milioni di Milioni di Milioni di dollari dollari dollari canadesi canadesi canadesi Export verso Mondo Import da Mondo Totale interscambio 207.730 176.724 384.454 211.735 190.244 401.979 220.517 196.956 417.473 1,93% 7.61% 4.56% 4,15% 3.53% 3.85% Saldo Bil. Commerciale 30.942 21.491 23.653 -30.54% 10.06% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada IMPORTAZIONI Nel primo semestre 2006, le importazioni dagli Stati Uniti sono rimaste pressoché invariate, variando di circa $200 milioni di dollari su un totale di $110 miliardi. La quota USA del mercato canadese si e’ deteriorata nel corso degli ultimi anni, avvicinandosi, al ritmo di punti percentuali in declino anno dopo anno, al 50%. Una parte importante e crescente del mercato interno canadese è ora detenuta dalla Cina, le cui esportazioni verso il Canada sono aumentate del 25% rispetto all’anno precedente, e che ha registrato un livello di crescita nell’ultimo decennio tra il 15 e il 30%, portando all’attuale quota del 7,8%. A conferma della propria posizione di vertice come paese fornitore, il Giappone ha segnato un aumento del 4%, raggiungendo e consolidando nell’ultimo triennio una quota del 4% del mercato canadese. Buona crescita del Messico (+7,2% annuo e quota del 3,87%), così come della Germania (+ 8,3%, ed una quota prossima al 3%). Il Canada ha quindi, per alcuni settori, sostituito le importazioni dagli USA con prodotti cinesi; i settori americani piu’esposti a tale competitività sono risultati quelli dei macchinari e delle macchine elettriche/elettroniche. Da rilevare l’importante frenata della Norvegia (-18%), con un brusco calo delle proprie esportazioni di petrolio grezzo e raffinato. In aumento altresi’ il il calo della Francia, con importazioni canadesi in diminuzione del 5%, riconducibile soprattutto al settore aeronautico. L’Italia, che segue da vicino il paese transalpino per quota di mercato, (1,24% contro 1,32% francese) ha visto nel primo semestre un incremento del 5,13%, mantenendo salda la posizione di decimo paese fornitore del Canada. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Importazioni canadesi dal resto del mondo per Paese Periodo: Gennaio Giugno 2004 2005 2006 Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi Variazione 05/04 Variazione 06/05 Quota 2005 Quota 2006 1 Stati Uniti 106,724 110,446 110,648 3.49% 0.18% 58.06% 56.18% 2 Cina 10,417 13,044 15,483 25.22% 18.70% 6.86% 7.86% 3 Giappone 6,776 7,607 7,906 12.25% 3.94% 4.00% 4.01% 4 Messico 6,683 7,119 7,632 6.52% 7.21% 3.74% 3.87% 5 4,622 5,265 5,702 13.91% 8.30% 2.77% 2.90% 6 Germania Regno Unito 4,652 5,151 5,124 10.72% -0.52% 2.71% 2.60% 7 Sud Korea 2,919 2,713 3,016 -7.06% 11.17% 1.43% 1.53% 8 Norvegia 2,167 3,333 2,734 53.78% -17.98% 1.75% 1.39% 9 Francia 2,776 2,733 2,591 -1.54% -5.18% 1.44% 1.32% 10 Italia 2,338 2,325 2,445 -0.55% 5.13% 1.22% 1.24% Altri Paesi 26,712 30,508 33,674 14.21% 10.38% 16.04% 17.10% - Mondo - 176,788 190,244 196,956 7.61% 3.53% 100.00% 100.00% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada L’analisi delle importazioni canadesi per settore evidenziano che le quote dei vari comparti, ossia beni industriali, beni di consumo durevoli ed agroalimentare sono rimaste pressoché invariate, nel contesto d’un incremento totale delle importazioni del 3,5%. Il comparto agroalimentare ha registrato un aumento del 4%, mentre nel comparto dei beni di consumo, equivalente al 20% delle importazioni totali, e complessivamente in aumento del 3.4%, da rilevare il più 17,46% di ceramiche, pietre e metalli. Per i beni industriali, le importazioni ammontano ad oltre il 70% del totale, con un aumento del 3,69%, particolarmente trascinato dal +6,5% per metalli, e +6,9% per prodotti minerali e chimici. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Importazioni canadesi dal resto del mondo per macro settore Periodo: Gennaio – Giugno 2004 Milioni di dollari canadesi Agroalimentare AGROALIMENTARE Abbigliamento, tessile, calzature, pelli Carta, legno, gomma e plastica Ceramiche, pietre e metalli Mobili e ottica BENI DI CONSUMO Macchinari Metalli Prodotti minerali e chimici Veicoli BENI INDUSTRIALI 37,958 125,373 TRANSAZIONI SPECIALI 5,447 176,788 TOTALE MONDO 2005 Milioni di dollari canadesi 2006 Variazione Variazione 06/05 05/04 Quota 2005 Quota 2006 Milioni di dollari canadesi 10,412 10,753 11,188 3.27% 4.04% 5.65% 5.68% 10,412 10,753 11,188 3.27% 4.04% 5.65% 5.68% 7,109 7,366 7,429 3.62% 0.85% 3.87% 3.77% 15,692 16,439 16,624 4.76% 1.13% 8.64% 8.44% 3,610 4,324 5,079 19.79% 17.46% 2.27% 2.58% 4.84% 4.81% 9,146 9,205 9,480 0.65% 2.98% 35,556 37,334 38,611 5.00% 3.42% 19.62% 19.60% 47,269 49,420 50,503 4.55% 2.19% 25.98% 25.64% 12,139 14,482 15,436 19.30% 6.58% 28,007 33,745 36,075 20.49% 6.90% 17.74% 18.32% 39,038 39,712 2.85% 1.73% 20.52% 20.16% 136,685 141,725 9.02% 3.69% 71.85% 71.96% 5,471 5,431 0.45% 190,244 196,956 7.61% -0.74% 7.61% 2.88% 7.84% 2.76% 3.53% 100.00% 100.00% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada Importazioni canadesi dal mondo per Provincia Oltre l’85% delle importazioni Canadesi hanno come destinazione finale le province dell’Ontario, del Quebec e della British Columbia. Solo l’Ontario rappresenta il 59% del totale import canadese, segnando nel primo semestre 2006 un contenuto aumento, seppure sceso al di sotto della soglia del 60% (su tale dato hanno influito il –36% d’import di petrolio ed idrocarburi, ed il –4,25% di parti e componenti per autoveicoli). Il Quebec, con crescita dell’import del 5,4% , s’attesta ad una quota al di sotto del 17%, con cospicui aumenti nell’acquisto di derivati petroliferi e prodotti farmaceutici. Mentre le province dell’est mantengono incrementi costanti e comparabili al totale del paese, le province dell’ovest, forti del boom economico legato a petrolio e materie prime registrano importanti balzi in avanti, con l’incremento dell’11% (quota del 9,7%) della British Columbia, e del 7% (quota del 4,6%) per l’Alberta. Dopo queste 4 province, il resto delle importazioni, inferiore al 10% del totale, è stato assorbito principalmente da Manitoba (quota del 3,1%), e dalle due province atlantiche della Nova Scotia e New Brunswick. Aumenti più importanti per il Saskatchewan con il 17% a conferma dei dati dell’anno precedente, ed un più 30% del Newfoundland, da considerare alla luce del –20% del primo semestre 2005. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Importazioni canadesi dal mondo per Provincia Periodo: Gennaio Giugno 2004 2005 Variazione 05/04 2006 Variazione 06/05 Quota 2005 Quota 2006 Milioni di dollari Milioni di dollari Milioni di dollari canadesi canadesi canadesi 1 Ontario 2 Quebec 110,927 115,522 117,013 4.14% 1.29% 60.72% 59.41% 27,158 31,687 33,406 16.68% 5.43% 16.66% 16.96% 16,111 17,209 19,102 6.82% 11.00% 9.05% 9.70% 6,897 8,543 9,146 23.86% 7.06% 4.49% 4.64% 5 Manitoba 6 Nova Scotia 5,327 5,925 6,138 11.23% 3.59% 3.11% 3.12% 3,304 3,572 3,799 8.10% 6.34% 1.88% 1.93% 7 New Brunswick 8 Saskatchewan 3,229 3,775 3,539 16.90% -6.23% 1.98% 1.80% 2,366 2,813 3,288 18.86% 16.88% 1.48% 1.67% 9 Newfoundland 10 Yukon 1,416 1,132 1,477 -20.00% 30.41% 0.60% 0.75% 37 36 39 -4.42% 9.70% 0.02% 0.02% 3 British Columbia 4 Alberta 11 Prince Edward Island 14 27 5 89.55% -81.92% 0.01% 0.00% 12 Nunavut 0 2 5 n.c. 102.89% 0.00% 0.00% 13 North West Territory 1 1 0 28.03% -79.84% 0.00% 0.00% 176,788 190,244 196,956 Totale 7.61% 3.53% 100.00% 100.00% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada ESPORTAZIONI Come per le importazioni, la quota più importante delle esportazioni canadesi è destinata agli Stati Uniti, ma anche tale quota da alcuni anni mostra una leggera e costante diminuzione. Gli USA rimangono di gran lunga il principale partner commerciale del Canada, assorbendo circa l’83% dei prodotti canadesi (in calo dal 84% del 2005), nonostante una variazione annuale positiva del 3%, per un valore pari a $182 miliardi. Il superamento del blocco delle esportazioni di carne bovina dovute alla BSE (più 128% delle esportazioni di bestiame), assieme alla firma dell’accordo sulle esportazioni di legno dolce sono le cause principali di tale incremento assoluto. E’ importante segnalare a tale proposito che Canada e Stati Uniti sono giunti alla conclusione della lunga controversia sulle esportazioni di legname dolce che ha visto i due paesi fronteggiarsi per oltre venti anni dinanzi ai principali tribunali commerciali internazionali (WTO e NAFTA). L'accordo siglato a Ginevra all’inizio dell’estate, poi definitivamente approvato dal Parlamento canadese, prevede la restituzione ai produttori canadesi dell'80 per cento delle tasse incamerate dagli USA a partire dal 2002 sulle importazioni di legname da Ottawa (4 milioni di USD), e il libero accesso del legname canadese al mercato statunitense fino ad una quota pari al 34 per cento di tale mercato. Superata tale quota sono alternativamente previsti dei meccanismi di tassazione progressiva o di autolimitazione delle esportazioni. Nell’accordo e’ stata inserita una clausola, voluta fortemente dai negoziatori di Washington, in base alla quale le parti si riservano, superati i 23 mesi dall'entrata in vigore, di recedere dallo stesso con un preavviso di un mese. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero La recente crisi del mercato immobiliare negli USA tuttavia potrebbe determinare nei prossimi mesi un marcato ribasso delle esportazioni di legno ed altri materiali per l’edilizia (-9.5% per il legno nel 2006). Da segnalare il cospicuo aumento (+42,3%) delle forniture di petrolio grezzo ed altri idrocarburi, saliti dal 20 al 23% di quota tra le esportazioni verso gli USA. Importanti aumenti per minerali, quali alluminio (+26,7%), metalli e pietre preziose (+30%), e rame (+49%). L’export canadese verso il resto del mondo è caratterizzato da importanti conquiste sul mercato britannico (+24,85%), dove spiccano le esportazioni di oro (di cui il Canada è tra i principali produttori mondiali), in Giappone (+5%) e in Messico (47,68%). Per l’area Euro, guadagni consistenti si sono registrati in Germania, Francia e Paesi Bassi, con valori compresi tra il 21% e il 31%, grazie a ferro, minerali e macchinari. In lieve crescita l’export verso altri mercati (+1,5%), mentre hanno registrato un calo le esportazioni in Cina (-8%) ed in Italia (-3%), dove tale diminuzione e’ riconducibile alle voci prodotti chimici organici e polpa di legno. Esportazioni canadesi verso il resto del mondo per Paese Periodo: Gennaio Giugno 2004 2005 2006 Variazione 05/04 Variazione 06/05 Quota 2005 Quota 2006 0.67% 2.94% 83.95% 82.97% Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi 176,556 177,743 182,968 3,575 3,963 4,948 10.85% 24.85% 1.87% 2.24% 2 United States United Kingdom 3 Japan 4,393 4,383 4,606 -0.23% 5.08% 2.07% 2.09% 4 China 3,314 3,569 3,282 7.71% -8.04% 1.69% 1.49% 5 Mexico 1,396 1,419 2,096 1.70% 47.68% 0.67% 0.95% 6 Germany 1,364 1,487 1,890 9.06% 27.11% 0.70% 0.86% 7 1,096 1,230 1,499 12.23% 21.86% 0.58% 0.68% 8 France Korea, South 1,135 1,322 1,415 16.43% 7.04% 0.62% 0.64% 9 Netherlands 910 1,041 1,365 14.34% 31.16% 0.49% 0.62% 10 Australia 754 804 938 6.56% 16.75% 0.38% 0.43% 11 Italy 907 966 936 6.49% -3.04% 0.46% 0.42% Other countries 157,711 157,558 159,991 -0.10% 1.54% 1.54% 74.41% Mondo 207,730 211,735 220,517 1.93% 4.15% 100.00% 100.00% 1 Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Le esportazioni canadesi del comparto agroalimentare hanno recuperato il terreno perso nel 2005, con un aumento del 4%, mentre all’interno del comparto dei beni di consumo durevoli, complessivamente in perdita del 2%, hanno sofferto principalmente carta e legno (-4,3%), ed il settore tessile-pelli-abbigliamento (-8%). Buona performance dei beni industriali, con un aumento del 6,85%, in cui hanno brillato metalli ed altri prodotti minerali, con incrementi del 14%. Nel complesso ottima performance per tutte le materie prime minerali, ferrose e preziose (specie l’oro), così come gli idrocarburi. In ribasso autoveicoli commerciali e veicoli aerei e spaziali, assieme all’industria della carta e del legno. Esportazioni canadesi verso il resto del mondo per macro settore Periodo: Gennaio - Giugno 2004 Milioni di dollari canadesi Agroalimentare AGROALIMENTARE Abbigliamento, tessile, calzature, pelli Carta, legno, gomma e plastica Ceramiche, pietre e metalli Mobili e ottica BENI DI CONSUMO Macchinari Metalli Prodotti minerali e chimici Veicoli BENI INDUSTRIALI 48,242 134,462 TRANSAZIONI SPECIALI 11,537 207,730 TOTALE MONDO 2005 Milioni di dollari canadesi 2006 Variazione Variazione 06/05 05/04 Quota 2005 Quota 2006 Milioni di dollari canadesi 15,284 14,272 14,833 -6.62% 3.93% 6.74% 6.73% 15,284 14,272 14,833 -6.62% 3.93% 6.74% 6.73% 3,490 3,288 3,022 -5.78% -8.10% 1.55% 1.37% 32,166 31,763 30,383 -1.25% 4,495 4,766 5,387 6.02% 13.03% 2.25% 2.44% 6,296 6,427 6,494 2.08% 1.05% 3.04% 2.94% 46,447 46,244 45,286 -0.44% -2.07% 21.84% 20.54% 26,057 27,248 27,661 4.57% 1.52% 12.87% 12.54% 15,409 16,644 18,641 8.01% 44,754 51,094 58,268 14.16% 14.04% 24.13% 26.42% 45,128 45,141 -6.46% 0.03% 21.31% 20.47% 140,113 149,711 4.20% 6.85% 66.17% 67.89% 11,107 10,687 -3.73% 211,735 220,517 1.93% -4.34% 15.00% 13.78% 12.00% -3.78% 7.86% 5.25% 8.45% 4.85% 4.15% 100.00% 100.00% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada c) Andamento dell’interscambio commerciale con l’Italia e degli investimenti diretti esteri bilaterali Nel primo semestre del 2006, le esportazioni italiane hanno registrato un buon aumento del 5,13%, portando la quota italiana sul mercato interno all’1,24%. Stabile la posizione sul mercato delle esportazioni agroalimentari, che sono aumentate del 3,20%. Sul versante delle esportazioni canadesi verso l’Italia, il primo semestre del 2006 ha visto una riduzione del 3,04%, in chiara controtendenza con l’aumento del 4,15% dell’export canadese verso altri paesi. La bilancia dei pagamenti ne ha quindi beneficiato, con il surplus dell’Italia aumentato a $1,5 miliardi, in aumento dell’11,33%. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Interscambio Italia - Canada Periodo: Gennaio - Giugno Import da Canada Export verso Canada Totale interscambio Saldo Bil. Commerciale 2004 2005 2006 Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi Variazione Variazione 06/05 05/04 907 966 936 6.49% -3.04% 2,338 2,325 2,445 -0.55% 5.13% 3,245 3,291 3,381 1.42% 2.73% 1,431 1,359 1,513 -5.03% 11.33% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada Da un’analisi dei dati dell’interscambio bilaterale, risultano molto positivi gli sviluppi per il comparto dei beni industriali, in aumento del 12,71%, con un peso di tale comparto sul totale delle esportazioni italiane pari al 59.5%. A trainare questo aumento soprattutto le voci veicoli e loro componenti (fra cui autovetture, velivoli, imbarcazioni e treni/tram), in aumento del 29,29%. Da rilevare gli aumenti consistenti nelle singole categorie per automobili, camion, trattori, rimorchi e motociclette, cosi come marcati rialzi per yacht, elicotteri e materiale ferroviario rotante. Ottima performance anche per i prodotti minerali e chimici, categoria in aumento del 29,41%, sospinta dai prodotti farmaceutici, oli leggeri e derivati dal petrolio (per quest’ultimi, si registra un importo di $170 milioni di dollari, in crescita del 64,5%). Nota dolente il settore dei beni di consumo, dove continuano gli incrementi di mobili, arredi e materiale ottico (in totale +3,98%), ma al tempo stesso si registrano significativi ribassi per prodotti in ceramica, pietre e minerali preziosi (-16,89%), oltre che per l’intero comparto dell’abbigliamento e tessile (-14,18%, che peggiora ulteriormente il –12,5% del 2005). In un contesto molto competitivo in cui le importazioni totali canadesi di tali beni hanno segnato un discreto aumento, il nostro paese ha visto ridurre la propria quota di mercato, di fronte alla continua avanzata dei prodotti asiatici, e soprattutto cinesi. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Importazioni canadesi dall’Italia per macro settore Periodo: Gennaio - Giugno 2004 Milioni di dollari canadesi Agroalimentare AGROALIMENTARE Abbigliamento, tessile,calzature, pelli Carta, legno, gomma e plastica Ceramiche, pietre e metalli Mobili e ottica BENI DI CONSUMO Macchinari Metalli Prodotti minerali e chimici Veicoli BENI INDUSTRIALI TRANSAZIONI SPECIALI TOTALE ITALIA 2005 Milioni di dollari canadesi Variazione Variazione 06/05 05/04 2006 Quota 2005 Quota 2006 Milioni di dollari canadesi 241 248 288 3.20% 15.98% 10.69% 11.79% 241 248 288 3.20% 15.98% 10.69% 11.79% 315 275 236 -12.49% 115 126 123 10.28% -2.91% 5.44% 5.02% 159 179 149 12.60% -16.89% 7.71% 6.10% 157 156 162 -0.21% 3.98% 6.72% 6.64% 745 737 671 -1.04% -9.06% 31.71% 27.43% 673 673 690 0.01% 2.55% 28.93% 28.21% 137 153 163 11.79% 305 334 432 9.47% 205 132 171 -35.68% 1,320 1,291 1,456 -2.14% 33 48 30 46.95% 2,338 2,325 2,445 -0.55% -14.18% 11.85% 6.64% 6.59% 9.67% 6.68% 29.41% 14.35% 17.67% 29.29% 5.68% 6.98% 12.71% 55.54% 59.54% -36.86% 2.06% 1.24% 5.13% 100.00% 100.00% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada Passando ad esaminare l’import dall’Italia per singoli prodotti e macrocategorie maggiormente rappresentative, all’interno del comparto dei beni agroalimentari si nota l’ottima performance dei vini, in aumento del 17%, per un valore complessivo di $117 milioni, equivalente a circa il 5% dell’export italiano: tale dato consolida la posizione dell’Italia come terzo fornitore, a ridosso di Francia ed Australia, che peraltro hanno evidenziato aumenti meno cospicui. Conferma il trend positivo l’olio d’oliva (+24,32%), così come formaggi e paste alimentari (rispettivamente +17,84% e +5,98%). Gli oli hanno ulteriormente consolidato la propria prima ed inattaccabile posizione in graduatoria, con una quota di mercato superiore al 70%. Per i formaggi, a testimonianza dell’eccellenza dell’offerta lattiero-casearia italiana e nonostante i limiti all’import (dazi, quote e restrizioni), l’Italia si posiziona al secondo posto dopo la Francia, incrementando la sua quota che passa dal 15% al 17,23%, contro il 23% detenuto dagli export transalpini. Da segnalare per le paste alimentari, nonostante il buon risultato ottenuto, il pericolo derivante dai forti aumenti dei principali concorrenti (+30% della Cina). Nel comparto dei beni di consumo, nel contesto del calo generalizzato evidenziato in precedenza, ottimi passi avanti sono registrati per l’ottica, che aumenta del 23,22%, in parte ompensata dai regressi per l’abbigliamento (-11,24%), casa-arredo ed illuminazione (-12,79%), calzature (-22,14%) e gioielleria (-12,72%). Più contenuto ma continuato il calo per pellame e cuoio, pari a -5,43%. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Tali prodotti italiani continuano a perdere quote, colpite da un “Made in China” di minor qualità ma difficilmente superabile a livello di prezzo. La Cina ha in fatti segnato un aumento collettivo del 15,87% in tali settori, portando la propria quota di mercato ad oltre il 21%. Il comparto dei beni industriali è quello che ha maggiormente contribuito all’aumento delle esportazioni verso il Canada, evidenziando nel primo semestre 2006 una forte crescita, che determina il posizionamento dell’Italia all’ottavo posto tra i paesi fornitori. Ottimi risultati sono stati registrati per le voci tubature in ferro ed acciaio, aumentate del 29,77% ($40 milioni), in un settore dove la quota italiana dell’8,84% è preceduta solamente da Stati Uniti e seguita da Cina e Taiwan. Buono il progresso delle turbine a gas e turboreattori (che hanno guadagnato il 38,31%, con l’Italia che si riconferma tra i primi 10 fornitori mondiali). Nell’ambito dei macchinari, alcune categorie hanno sofferto il momento negativo delle industrie manifatturiere, a seguito dell’apprezzamento del dollaro e dell’elevato costo delle materie prime. In tale ottica si possono considerare le macchine per la lavorazione della plastica (-4.29% complessivo e -11,77% per l’Italia), e le macchine per l’imballaggio (-15,10% complessivo e 8,63% per l’Italia). Da rilevare invece l’ottima performance delle macchine per la lavorazione del legno, in aumento dell’11,62% ($28 milioni), attestando l’Italia in quinta posizione alle spalle della Germania, con una quota di mercato di circa il 15%. Nel settore delle macchine alimentari e per la lavorazione del metallo, invece, il mercato interno è risultato in espansione, rispettivamente del 26,65% e del 9,60%. In tale ambito, desta preoccupazione il calo subito dall’offerta italiana con i -9,24% e -9,42% registrati. Importante espansione anche per le macchine edili e per il movimento terra, settore in crescita del 30,12%, crescita sulla quale l’Italia ha saputo capitalizzare con un marcato incremento. Buoni riscontri infine anche per le macchine agricole, in aumento dell’11,41% in un mercato domestico stazionario. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Importazioni canadesi dall’Italia per settore Periodo: Gennaio Giugno 2004 2005 2006 Variazione Variazione 05/04 06/05 Quota 2005 Quota 2006 Milioni di dollari Milioni di dollari Milioni di dollari canadesi canadesi canadesi Settore Agroalimentare 241 248 288 3.20% 15.98% 10.69% 11.79% Prodotti farmaceutici 96 115 164 19.45% 42.78% 4.93% 6.70% Vini 108 100 117 -7.13% 17.09% 4.31% 4.80% Ottica 72 72 89 0.39% 23.36% 3.12% 3.66% Abbigliamento 92 86 76 -6.88% -11.24% 3.70% 3.13% Mobili ed illuminazione 84 84 73 -0.71% -12.79% 3.60% 2.99% Piastrelle ceramiche 67 70 65 4.51% -6.65% 3.00% 2.66% Valvolame e rubinetteria 64 66 62 3.11% -5.78% 2.84% 2.54% Olio d'oliva 43 50 62 15.16% 24.32% 2.13% 2.52% Pelli e cuoio 84 62 59 -25.32% -5.43% 2.68% 2.41% Calzature macchine lavorazione metallo 64 58 45 -8.53% -22.14% 2.51% 1.86% 25 41 37 67.95% -9.42% 1.78% 1.53% Gioielleria macchine lavorazione plastica e stampi macchine lavorazione legno macchine confezionamento ed imballaggio 30 33 29 12.20% -12.72% 1.43% 1.19% 29 31 27 6.23% -11.77% 1.33% 1.11% 23 24 25 5.56% 3.22% 1.03% 1.01% 19 24 22 28.11% -8.63% 1.04% 0.90% macchine trattrici 14 17 19 22.08% 11.77% 0.72% 0.77% Formaggi 15 16 18 0.79% 17.84% 0.67% 0.75% macchine agricole 14 16 18 21.20% 11.41% 0.71% 0.75% Pasta alimentare 14 16 17 18.97% 5.98% 0.70% 0.71% macchine alimentari 22 18 16 -16.34% -9.24% 0.78% 0.67% - - 15 - - - 0.61% 3 2 6 -13.43% 184.32% 0.10% 0.26% TOTALE PARZIALE 1220 1251 1353 2.49% 8.14% 53.79% 55.33% ALTRI PRODOTTI 1118 1074 1092 -3.88% 1.63% 46.21% 44.67% TOTALE ITALIA TOTALE IMPORTAZIONI CANADESI 2,338 2,325 2,445 -0.55% 5.13% 1.22% 176,788 190,244 196,956 7.61% 3.53% Elicotteri macchine edili e movimento terra 1.24% 100.00% 100.00% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada Importazioni canadesi dall’Italia per provincia Nell’analisi delle importazioni ripartite a livello provinciale, l’Ontario ha confermato la sua centralita’, assorbendo il 46,5% delle importazioni canadesi (circa $1,1 miliardo), con una crescita del 3,12%. Al secondo posto il Quebec, dove le importazioni sono calate dell’1,3%, mantenendo una quota del 33,7%. Assieme le due province compongono l’80% delle importazioni del Canada. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero I guadagni più consistenti – di prospettiva strategica per l’Italia -, derivano dalle province dell’ovest, in particolare British Columbia ed Alberta. La provincia sul Pacifico ha raddoppiato il tasso di crescita delle importazioni segnando un +20,18% (+7,5% sulla quota totale), mentre l’Alberta, forte del boom economico del settore petrolifero ha aumentato le proprie importazioni del 41,3%, passando da una quota del 5% al 7%, avvicinandosi così in pochi anni ai livelli della British Columbia. Per le restanti province, bene il Saskatchewan, Newfoundland e New Brunswick ed in ripresa la Nova Scotia. Declino confermato invece nel Manitoba. Importazioni canadesi dall’Italia per Provincia Periodo: Gennaio Giugno 2004 2005 2006 Variazione 05/04 Variazione 06/05 Quota 2005 Quota 2006 Milioni di Milioni di Milioni di dollari dollari dollari canadesi canadesi canadesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Ontario 1,210 1,103 1,137 -8.83% 3.12% 47.44% 46.53% Quebec 729 837 825 14.74% -1.36% 35.99% 33.76% British Columbia 142 155 186 8.69% 20.18% 6.65% 7.60% Alberta 104 114 160 8.70% 41.33% 4.88% 6.56% Manitoba 87 58 53 -33.18% -9.23% 2.50% 2.16% Nova Scotia 47 35 38 -25.50% 9.16% 1.50% 1.55% Saskatchewan 12 18 20 45.97% 11.30% 0.76% 0.81% Newfoundland 2 2 17 5.21% 745.03% 0.08% 0.68% New Brunswick 4 5 8 2.28% 80.22% 0.20% 0.34% Prince Edward Island 0 0 0 -27.59% 28.59% 0.01% 0.01% Yukon - - - - - 0.00% 0.00% North West Territory - - - - - 0.00% 0.00% 2,338 2,325 2,445 -0.55% 5.13% Totale 100.00% 100.00% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada Esportazioni canadesi verso l’Italia Le esportazioni Canadesi verso l’Italia hanno vissuto una fase di calo nel primo semestre 2006, con una riduzione del 3,04%. In ripresa il comparto agroalimentare, dopo una netta diminuzione nel 2005, ma l’export totale non ha raggiunto i livelli registrati nel 2004. In negativo i beni di consumo, dove carta e legno assieme a pietre e metalli hanno subito una diminuzione del 23,2% e del 40,2% rispettivamente, settori che sommati compongono circa un quarto delle esportazioni verso l’Italia. Buoni progressi invece per mobili ed ottica (+36,28%), con un peso sulle esportazioni tuttavia inferiore al 4%. I beni industriali nel 2006 hanno raggiunto la quota del 54,55%, con un aumento del 9,7%, per un ammontare di $511 milioni. Tale crescita però cela un momento negativo per i metalli, in perdita di quasi il 25%, mentre a trainare le esportazioni sono state le transazioni di veicoli, settore che ha guadagnato il 75,5%, portando il proprio peso sul totale dal 10% al 18%, per un totale di $169 milioni. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Esportazioni canadesi verso l’Italia per macro settore Periodo: Gennaio - Giugno 2005 2006 Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi Agroalimentare AGROALIMENTARE Abbigliamento, tessile,calzature, pelli Carta, legno, gomma e plastica Ceramiche, pietre e metalli Mobili e ottica BENI DI CONSUMO Macchinari Metalli Prodotti minerali e chimici Veicoli BENI INDUSTRIALI 147 424 TRANSAZIONI SPECIALI 12 907 TOTALE ITALIA Variazione Variazione 06/05 05/04 2004 Quota 2005 Quota 2006 138 104 114 -24.44% 9.77% 10.78% 12.21% 138 104 114 -24.44% 9.77% 10.78% 12.21% 16 19 19 22.24% -0.73% 2.01% 289 277 213 -4.11% -23.19% 28.68% 22.72% 6 23 14 314.97% -40.20% 2.40% 1.48% 23 27 37 18.86% 36.28% 2.82% 3.96% 333 347 283 4.06% -18.40% 35.91% 30.22% 141 174 164 23.51% -6.17% 18.06% 17.48% 35 61 46 72.68% -24.67% 6.30% 101 134 132 32.87% -1.13% 13.87% 14.14% 96 169 -34.52% 75.59% 9.96% 18.04% 465 511 9.72% 9.76% 48.19% 54.55% 49 28 325.26% -42.81% 966 936 6.49% -3.04% 5.12% 2.06% 4.89% 3.02% 100.00% 100.00% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada A livello di macrosettori, le statistiche rivelano l’ottima tenuta degli aeromobili (rispecchiando la crescita di oltre il 70% segnalata in precedenza per il comparto), cosi’ come per i simulatori di volo, e turbine a gas. Congiuntura negativa per legno e paste chimiche di legno, minerali ferrosi, nichel e greggio, con cali contenuti tra il -17,2% ed il -35,2%. Buon momento invece per il carbone e combustibili fossili, che hanno triplicato i valori registrati nel 2004, con crescita del 39,78% ed un valore di $88 milioni Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Esportazioni canadesi verso l’Italia per prodotto Periodo: Gennaio - Giugno 2004 2005 2006 Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi Variazione Variazione Quota 2005 05/04 06/05 Quota 2006 Veicoli aerei e spaziali 120 78 135 -34.62% 71.76% 8.12% Paste chimiche di legno- soda o zolfo 182 173 133 -4.91% -22.82% 17.91% 14.25% 14.38% Carbone e combustibili fossili derivati 29 63 88 39.78 39.78% 6.52% 9.40% Grano 103 60 60 -41.71% 0.73% 6.19% 6.43% Turbine a gas 39 49 54 25.82% 10.82% 5.05% 5.77% Legno (spessore > a 6 mm) Prodotti semi-chimici per polpa di legno Preparazioni alimentare varie (sciroppi, concentrati di proteine, alimenti per bambini) 26 27 22 4.13% -17.23% 2.76% 2.36% 27 33 21 22.32% -36.99% 3.37% 2.19% 1 14 18 2252.98% 26.94% 1.45% 1.89% Simulatori di volo 4 0 17 -92.65% 5478.70% 0.03% 1.87% Minerali ferrosi 0 20 17 n.c. -16.77% 2.10% 1.80% Nichel greggio 14 25 16 72.83% -35.12% 2.60% 1.74% TOTALE PARZIALE ALTRI PRODOTTI 544 542 581 -0.46% 7.32% 56.09% 62.08% 363 424 355 16.94% -16.40% 43.95% 37.90% TOTALE ITALIA TOTALE ESPORTAZIONI CANADESI 907 966 936 6.50% -3.11% 0.46% 207,730 211,735 220,517 1.93% 4.15% 0.42% 100.00% 1000.00% Fonte: elaborazioni ICE su dati Statistics Canada 2. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI INTERVENTO L’Italia sconta, in un mercato particolarmente competitivo come quello canadese, sia le caratteristiche della propria struttura produttiva, nella quale prevalgono le piccole e medie aziende, sia la vicinanza magnetica del Canada al colosso statunitense, che inevitabilmente polarizza attenzione ed investimenti della maggior parte delle aziende italiane che decidono di attraversare l’Atlantico Settentrionale. Le ragioni strutturali che impediscono ancora al “Made in Italy” di occupare spazi coerenti al peso che l’Italia ha nell’economia mondiale non sono modificabili a breve termine. Ciò detto, sono positivi i progressi compiuti negli ultimi anni da parte degli esportatori italiani. L’attività di sostegno del “Sistema Italia” nel suo complesso e di supporto promozionale specifico per comparto del prodotto italiano, va perseguita attraverso le azioni tradizionali di maggiore efficacia, cercando, nel contempo, di identificare nuovi modelli di collaborazione fra i due Paesi, tenendo conto sia delle prospettive più ampie offerte dall’intero mercato nordamericano, sia delle affinità accertate fra i due sistemi produttivi, elementi che possono favorire una migliore presenza del business italiano in Canada. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero a) Valutazione della penetrazione commerciale dei prodotti italiani sul mercato locale L’obiettivo dell’azione promozionale deve essere il rafforzamento della presenza commerciale ed economica dell’Italia in Canada. Per conseguire tale obiettivo occorre procedere su un doppio binario: quello del “presidio” e stimolo alla crescita dell’attuale quota di mercato (che continua a stagnare al di sotto del 1,3%) e quello dello sviluppo di investimenti diretti, collaborazioni industriali, cessioni di know-how e scambi di tecnologia. A fronte dell’accresciuta competitività dell’Estremo Oriente nei beni di consumo (ed in particolare dalla Cina), che lascia spazi sempre più ristretti ad alcune produzioni tradizionali italiane, il potenziamento delle nostre esportazioni di prodotti industriali e beni ad alto contenuto tecnologico verso il mercato canadese appare sempre più come la strada da seguire. Un’attenzione simile deve essere comunque dedicata ai beni di consumo “Made in Italy”, di fascia alta e medio-alta, puntando sui fattori distintivi di originalità, qualità e design. Anche in quest’area, peraltro, la strategia promozionale deve tenere conto delle particolarità del mercato canadese, geograficamente molto vasto e diversificato. Occorre, in particolare, che le aziende italiane prendano in considerazione le opportunità offerte da un migliore radicamento sul mercato, creando nel Paese, come primo passo, strutture di commercializzazione, con magazzini di ricambi, per poi considerare l’investimento con proprie unità di assemblaggio e produttive. Leva decisiva per l’aumento dell’interscambio fra i due Paesi è una accresciuta collaborazione tecnico-scientifica e culturale, che possa creare legami non solo economici ma anche visioni strategiche condivise. Il "Made in Italy" in Canada Settore Agro-Alimentare Il prodotto agroalimentare italiano in Canada presenta taluni aspetti particolari, analoghi a quelli presenti in altri Paesi con grosse comunità di origine italiana. Gli italiani che sono emigrati in Canada, specialmente nella seconda metà del XX secolo, hanno introdotto in questo mercato un'intera gamma di prodotti importati dall'Italia prima sconosciuti. Essi hanno tuttavia anche avviato numerose produzioni, ispirate dalla tradizione agricola italiana, che spaziano dai pomodori in scatola a intere categorie di carni lavorate e formaggi. Le comunità italo-canadesi nelle maggiori aree metropolitane del Paese, sia pure con grandezze diverse (dagli oltre 500.000 di Toronto ai 250.00 di Montreal, fino ai circa 50.000 di Vancouver) hanno fornito un’importante base per l'avvio e lo sviluppo di entrambi i processi, che sono stati sostenuti da una parallela diffusione della ristorazione italiana anche nei centri minori del Paese. La presenza dell'agroalimentare italiano in Canada, in ragione delle considerazioni summenzionate, riveste una particolare importanza. I dati relativi alle esportazioni nel 2005 mostrano un incremento complessivo del 4% nel comparto agroalimentare, seguendo una tendenza già presente da alcuni anni che lo rende una costante affidabile delle nostre esportazioni. In costante crescita sono il settore dei vini e dell’olio d’oliva. Si registrano inoltre importanti risultati nei formaggi e nella pasta. I principali protagonisti dell’industria alimentare italiana - ivi compresi coloro che fanno capo a grandi conglomerati multinazionali – mostrano una buona presenza su gran parte del territorio canadese. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Oltre ai maggiori protagonisti dell'industria vinicola, le imprese agro-alimentari italiane presenti in Canada sono circa una decina: fra di esse, Parmalat, che ha anche importanti stabilimenti produttivi in Canada; Barilla, che produce anche nello stato USA dell’Iowa; Colavita, De Cecco, Del Verde, Divella, e marchi controllati da multinazionali non italiane come Bertolli e Buitoni. Ricordiamo anche Ferrero, che inaugurera’ in ottobre uno stabilimento produttivo in Ontario (vedi più avanti). A queste brands, si affiancano marchi di piccoli produttori meno noti ma assai ben conosciuti dai consumatori più attenti e selettivi. L’investimento promozionale pubblico per il sostegno alle esportazioni agro-alimentari italiane, legato a questa importante realtà sociale ed economica, è consistente. I programmi di promozione dell'ICE e le iniziative delle Camere di Commercio registrano un'azione coerente e continua di estensione delle attività al di fuori delle maggiori aree metropolitane del Paese, che sono Toronto e Montréal. Sia l’Ovest del paese, con Vancouver, Calgary ed Edmonton, sia l’Est con Québec, Ottawa ed Halifax, sono interessate da una o due manifestazioni l’anno organizzate dall'ICE in base a tale scelta «geografica», cui si aggiungono quelle organizzate dalle quattro Camere di Commercio Italiane in Canada. A questa valutazione di opportunità geografica se ne può aggiungere un'altra «dimensionale» più forte, che prenda in considerazione i centri minori, che presentano notevoli opportunità di espansione. La strada già intrapresa nell’educare il consumatore al prodotto “Made in Italy” ed alle sue reali caratteristiche, legate a tradizione e territorio d’origine, va continuata e proposta capillarmente per tutto il territorio del Paese. E’ quindi necessario continuare nelle azioni intraprese con successo negli ultimi anni, per consolidare la collaborazione con la grande rete distributiva canadese e far conoscere meglio i prodotti originali, anche attraverso seminari “ad hoc” e altre attività formative, che riscuotono un grosso favore presso il pubblico canadese. In questa ottica sarà importante incrementare la collaborazione già esistente con i Monopoli provinciali di importazione e distribuzione degli alcolici, indispensabile per accrescere la presenza italiana nei punti vendita. Si segnala inoltre l’opportunità di estendere la promozione anche nell’area delle cucine etniche non italiane e della dietetica. Settore Beni Industriali Il settore dei beni strumentali riveste una particolare importanza, anche alla luce del “peso” nella composizione delle nostre esportazioni verso il Canada che il settore ha acquisto negli ultimi anni. Il terreno perso dal comparto dei velivoli allo scadere del contratto di fornitura con l’esercito canadese è compensato dalle esportazioni di minerali e prodotti chimici (farmaceutici in particolare). La ripresa delle esportazioni di macchine per la lavorazione dei metalli, della plastica, per il confezionamento e per gli imballaggi segnala una tendenza della quale è necessario tenere conto per il mantenimento delle quote di mercato di un settore di grande importanza per le nostre esportazioni. Il progetto “Immagine delle tecnologie italiane nel NAFTA: Machines Italia”, che si prefigge l’obiettivo di veicolare, attraverso un programma di comunicazione e di pubbliche relazioni, un messaggio promozionale ed informativo sulla percezione della meccanica strumentale italiana presso gli operatori dei mercati dei tre Paesi NAFTA, è giunto al quarto anno di attività. Tra le maggiori imprese italiane in Canada operanti nel settore della meccanica strumentale possono essere menzionate le seguenti. Macchine per lavorazione dei metalli:Comau, FTP, Parpas, Salvagnini. Macchine per la lavorazione del legno: Biesse, SCM Giben. Macchine per la lavorazione della plastica: Piovan, Negri Bossi, Automa, Amut, Meico Group, Oms, Bmb, Esse-ci . Macchine alimentari: Travaglini, Soncini, Simonazzi, Zanussi. Macchine per stampa e grafica: Cerruti . Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Macchine per confezionamento ed imballaggio: Ima-Zanasi. Nell’ambito del progetto menzionato, continuano a essere circolate le testimonianze rilasciate da parte di alcune aziende canadesi utilizzatrici di macchine italiane che ne evidenziano alta qualità e performance: Teknion, (utilizzatrice di macchine per la lavorazione del legno); Patheon (utilizzatrice di macchine per confezionamento ed imballaggio); Valiant, (utilizzatrice di macchine per la lavorazione stampi); York Marble, (utilizzatrice di macchine per la lavorazione del marmo). L’apprezzamento del dollaro canadese ha comportato da parte di alcune grosse imprese canadesi, specie del settore alimentare, la decisione di adottare misure per migliorare l’efficienza degli stabilimenti di produzione. Il continuo aumento del prezzo del greggio ha reso ancora più convenienti gli investimenti per lo sviluppo delle sabbie bituminose dell'Alberta, che, ove conteggiate come riserve petrolifere, porrebbero il Canada al secondo posto al mondo dopo l’Arabia Saudita con nuove potenzialità per la nostra industria dei macchinari del settore.. Settori beni di consumo durevoli I beni di consumo italiani godono in Canada di un’immagine di buon livello presso il consumatore, specialmente quello delle grandi aree urbane di Toronto, Montreal e Vancouver, mentre i centri minori rimangono un bacino ancora da sfruttare pienamente. I dati relativi al 2005 mostrano una riduzione delle esportazioni italiane in questo settore, specie calzature, pelli e cuoio, abbigliamento (comparti che risentono della concorrenza cinese). I settori in crescita sono invece piastrelle di ceramica, gioielleria, ottica. Stazionario il settore dei mobili. Il successo delle iniziative promozionali effettuate nel passato presso i grandi magazzini Holt Renfrew, presso le catene di negozi “Harry Rosen”, “Brown Shoes” e “Birks” confemano la validità di una strategia di promozione che, a fianco della presenza alle principali fiere del settore ed alla formazione degli operatori, preveda una componente di “in store promotion” nei settori portanti del Made in Italy quali abbigliamento, calzature, gioielleria. La collaborazione con la distribuzione è la strada da seguire per massimizzare le sinergie con la loro attività di sostegno alla vendita. Gli stessi dettaglianti hanno inoltre valutato come segnale assai importante il sostegno loro fornito con la promozione in cooperazione con le istituzioni italiane, anche alla luce delle pressanti richieste che essi ricevono dalle produzioni di altri Paesi per garantire una maggiore presenza nei punti vendita. Considerazioni analoghe possono essere svolte per il Settore Casa-Ufficio, specie per quanto riguarda le iniziative promozionali in collaborazione con la distribuzione al dettaglio, come ad esempio l’evento “Abitare Italia – Italian Design Week” organizzata presso i maggiori showroom di arredamento moderno di Toronto Montreal e Vancouver negli ultimi due anni. b) Valutazione degli investimenti diretti da e verso l’Italia Gli investimenti tra i due Paesi, secondo Statistics Canada, sono stati nel 2005 pari a 1,424 milioni di dollari canadesi di investimenti diretti canadesi in Italia e 982 milioni di dollari canadesi di investimenti diretti italiani in Canada. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Canada: Investimenti diretti (stocks) 1 2 3 IDE in uscita IDE in entrata Milioni di dollari canadesi Milioni di dollari canadesi Paese 2003 2004 2005 05/04 USA Quota UK 169,908 196,297 213,746 8.9% Barbados 2005 05/04 Paese 235,613 248,512 266,532 7.3% USA 43.5% 46.0% 64.6% 65.2% 64.1% 44,368 42,714 -3.7% 27,091 27,466 29,888 8.8% UK 10.1% 9.8% 29,601 30,792 7.2% 6.8% 19,614 19,291 4.7% 4.3% 5 Bermuda 11,085 12,640 2.7% 2.8% 6 Francia 10,645 14,340 2.6% 3.2% 12,523 11,212 3.0% 2.5% 12,170 9.2% 7.4% 7.2% 1 Quota 41.3% Irlanda Isole Cayman 2004 41,658 4 7 2003 Rank Rank (in ordine per i primi dieci paesi più l'Italia) 2 7.2% 31,775 27,773 28,442 2.4% Francia 34,726 12.8% 7.5% 8.7% 7.3% 3 6.8% 17,039 19,449 21,736 11.8% Paesi Bassi 19,487 -0.6% 4.2% 13,566 7.3% 2.9% 4.7% 5.1% 6,877 7,734 13,048 68.7% Svizzera 1.9% 2.0% 4 5.2% 5 3.1% 9,890 10,247 10,804 5.4% Giappone 12,262 -14.5% 2.6% 2.7% 2.7% 2.6% 7,079 7,610 9,356 22.9% Germania 2.4% 1.9% 2.0% 2.3% 9,912 -18.6% 4,688 5,189 6,274 20.9% Hong Kong 1.3% 1.4% 1.5% 632 2,730 3,667 34.3% Brasile 11,048 -1.5% 6 7 8 Paesi Bassi 10,821 2.6% 2.7% 2.1% 9 Australia 7,991 8,307 8,220 -1.0% 1.9% 1.8% 1.8% 0.2% 0.7% 0.9% 10 Brasile 5,734 6,984 8,018 14.8% 2,856 2,928 3,437 17.4% Lussemburgo 10 1.4% 1.5% 1.7% 0.8% 0.8% 0.8% 1,821 1,795 1,424 -20.7% 0.4% 0.4% 0.3% 236,615 263,439 57.4% 58.4% 102,793 121,246 25.0% 26.9% 23.7% 26.7% 25.4% 25.1% 32,878 33,680 33,765 0.3% 17,501 18,697 21,524 15.1% Asia/Oceania 8.0% 7.5% 411,887 451,438 27 Italia Nord America EU Asia/Oceania Totale 286,710 8.8% 977 0.3% 982 0.5% Italia 9 19 0.2% 239,697 252,791 270,816 7.1% Nord America 61.7% 65.7% 66.4% 65.2% 97,348 96,617 104,412 8.1% EU 110,257 -9.1% 7.3% 465,058 3.0% 950 0.3% 8 4.8% 4.9% 5.2% 364,708 380,951 415,561 9.1% Totale 100% 100% 100% Fonte: Elaborazioni ICE su dati Statistics Canada 100% 100% 100% L’Italia perde una posizione come paese di destinazione degli investimenti canadesi (con un decremento del 21% rispetto all’anno precedente) e due posizioni come paese investitore in Canada (nonostante un leggero aumento dello 0,5%). Gli Usa rimangono il paese con i maggiori interessi in Canada (con una quota del 64%) ed il paese privilegiato dagli investimenti canadesi con una quota del 46%. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero L’apprezzamento del dollaro canadese avviato nel 2003, che ha portato questa valuta a oltrepassare i 90 centesimi di dollaro USA, tetto mai raggiunto negli ultimi 20 anni, ha comportato un’intensificazione degli investimenti canadesi all’estero. Risaltano in particolare le acquisizioni operate dalle seguenti grosse imprese: Maple Leaf (carni lavorate), Manulife (assicurazioni), Couche Tard (distribuzione) e Jean Coutu (farmacie) negli Stati Uniti; Alcan (alluminio) in Francia; Saputo (latticini) in Argentina, e, da ultimo, la fusione tra Molson e l’americana Coors (birra), che non sta dando i risultati sperati. D’altra parte, la recente impennata dei prezzi del petrolio alla quale si sono aggregate le materie prime, ha dato vita nel corso del 2006 ad una serie di acquisizioni e fusioni di notevole importanza, prima fra tutte la fusione della società mineraria Noranda (rame) con Falconbridge e l’acquisizione successiva della Falconbridge da parte del gruppo svizzero Xstrata (transazione di un valore di oltre CAD 20 miliardi), che già controllava il 20% delle azioni della società. Per quanto riguarda gli investimenti italiani degli ultimi anni, si segnala nel settore dell’aereonautica (dove Montreal costituisce il terzo polo aereonautico del continente nordamericano) l’acquisizione da parte della Mecaer di uno stabilimento a Montreal e l’apertura di una unità operativa sempre a Montreal della Dema, azienda di servizi per l’ingegneria aeronautica. Nel campo medicale la Sorin ha aperto un impianto per la progettazione e la produzione di valvole biomediche a Burnaby (Vancouver). La Ferrero di Alba ha ultimato la costruzione di uno stabilimento produttivo a Brantford (Toronto), mentre sempre nel settore alimentare, il progetto annunciato lo scorso anno della costruzione di un pastificio nella provincia del Quebec comportante un investimento del valore di 300 milioni di dollari da parte della Marini Impianti, pur non essendo abbandonato, sembra avere delle difficoltà a concretizzarsi. Nel commercio al dettaglio, la Geox di Treviso ha aperto due punti vendita a Toronto e Montreal mentre un piccolo gruppo di produttori di ceramiche ed articoli per la casa. (Wald di Perugia) ha aperto un proprio punto vendita a Montreal, con rete distributiva e magazzino di servizio. Nell’ovest canadese, la Snamprogetti si è aggiudicata invece in joint-venture con la SNC Lavalin di Montreal un contratto di un valore di CAD 550 milioni per la costruzione di tre impianti per l’idrotrattamento di prodotti petroliferi delle sabbie bituminose nella regione di Fort McMurray. Questi lavori rientrano nell’ambito dello “Horizon Oil Sands Project”, cui partecipa anche la Technip Italia, che ha concluso lo scorso anno un contratto con la CNRL (Canadian Natural Resources Limited, la società titolare del progetto) per attività di engineering, ed ha recentemente aperto un proprio ufficio a Calgary. Anche la Snam progetti ha aperto all’inizio del 2006 un ufficio a Calgary. La vivacità nel quadro degli investimenti verso gli altri Paesi, l’avanzato livello tecnologico dell’industria e la vocazione delle principali imprese canadesi ad investire all’estero per compensare gli svantaggi derivanti da un mercato interno caratterizzato da una popolazione di 32 milioni di abitanti sparsa su enormi distanze, rendono più che mai opportuna un’intensificazione della nostra azione di attrazione degli investimenti, in particolare con lo sviluppo di azioni informative focalizzate su selezionati gruppi di potenziali investitori canadesi con messaggi “su misura”. Tra i settori di potenziale interesse si segnala che negli ultimi anni le imprese canadesi nel settore della farmaceutica e delle "Life Science" in generale registrano un incremento di attività che può essere opportuno dirigere verso il nostro Paese, nel quale già opera la canadese Patheon (prodotti per l’industria farmaceutica). Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Si registra inoltre una crescita dell’interesse delle principali catene alberghiere canadesi ad essere presenti nel nostro Paese. La “Four Seasons”, gruppo canadese leader negli alberghi di lusso che ha aperto negli scorsi anni un albergo a Milano, sta per aprire un secondo albergo a Firenze ed è in trattative per la costruzione nel borgo medioevale di Agnolla, nei pressi di Perugia, di un polo turistico a cinque stelle comprensivo del castello, del borgo e di un campo da golf. Si segnala infine che il Governo della Provincia dell’Alberta ha recentemente incluso l’Italia nella lista dei “Paesi Prioritari” (assieme ad USA e Germania) quali destinatari di investimenti nel settore dei prodotti per l’edilizia, con speciale riferimento a macchine e tecnologia per la produzione e la lavorazione dei mobili da cucina per uso locale e riesportazione, e nel settore delle tecnologie di lavorazione dei prodotti alimentari (assieme a Germania, Gran Bretagna e Paesi Bassi). Lo studio della ditta di consulenza Earnscliffe Communications “Canadian Business and Investing in Italy” (progetto ICE con finanziamento MAP), ha esaminato la percezione dell’Italia da parte degli investitori canadesi. Lo studio fornisce un bilancio complessivamente positivo e non dominato dai numerosi stereotipi che potrebbero trovarsi in un’indagine del genere. L’Italia quale destinazione di investimenti è percepita dagli investitori canadesi come migliore di Francia (componente forza lavoro più volatile che in Italia), Europa Centro-Orientale (forza di lavoro poco specializzata e infrastrutture insufficienti), Giappone (costi e distanza) e Messico, ma peggiore di Stati Uniti, Regno Unito e Germania. Tra i punti di forza dell’Italia è citata in particolare la qualità della vita, mentre le principali debolezze sono individuate nella “governance”, etica del lavoro e costi. Sulla base di queste indicazioni, è emersa l’opportunità di basare la strategia promozionale su di un approccio a settori specifici del mercato, la promozione di joint ventures con imprese italiane per ridurre la sensazione di rischio ed un’azione di promozione che evidenzi i fattori positivi, ma che illustri anche cosa si è fatto per minimizzare quelli negativi. In aggiunta a quanto indicato dallo studio, si segnala l’opportunità, nel contesto delle iniziative di promozione dell’Italia quale sede di investimenti, di dare una forte visibilità alle “success stories” degli imprenditori esteri che hanno investito nel nostro Paese. L’esempio fornito dall’impresa farmaceutica canadese Patheon, che dal 1998 ad oggi ha investito 111 milioni di euro in Italia e registra un crescente volume di attività, può essere impiegato in tale senso, al pari delle storie di investimenti in altri settori che hanno avuto successo in Italia. Per quanto riguarda le opportunità per nuovi investimenti italiani, che, grazie al NAFTA, si possono avvalere del Canada come base di partenza per i mercati statunitense e messicano a costi inferiori degli Stati Uniti, si segnala che i diversi regimi in vigore nelle Province canadesi rendono necessaria una previa riflessione da parte degli investitori italiani sulle opportunità offerte dalle diverse agenzie a livello federale e provinciale. Fra le attività organizzate nel settore, ricordiamo l’organizzazione del “Team Italia Investment Award”, un riconoscimento da parte dell’associazione di imprenditori italiani in Canada “Team Italia” in collaborazione con ICE e Ambasciata,concesso a due investitori, uno italiano e uno canadese, che si sono distinti per gli investimenti effettuati nei rispettivi Paesi. Per il 2005, sono state premiate la canadese Zenon (tecnologie per il trattamento acque) e l’italiana Regalux ( finanziaria del lusso, proprietaria della gioielleria canadese Birks). L’”Award”, che quest’anno giungerà alla quarta edizione, fornisce un utile catalizzatore per eventi coordinati a favore degli investimenti. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero c) Valutazione delle potenzialità di cooperazione commerciale ed industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico Anche in questo settore l’Italia sconta due grossi ostacoli: il primo è il rapporto privilegiato fra Canada e Stati Uniti, che induce le aziende canadesi a preferire i contatti con le aziende USA. Il secondo è la percezione che l’Italia, riconosciuta come leader nel design e nella moda, non sia altrettanto presente nelle produzioni di Alta Tecnologia, anche se importanti aziende canadesi del settore hanno investito con successo nel nostro Paese. Risulta quindi necessaria l'impostazione di una politica di informazione volta a promuovere l'immagine dell'Italia quale paese che ha una presenza molto significativa nel panorama internazionale dell'alta tecnologia. La visita in Canada del Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca On. Letizia Moratti il 6-9 giugno 2005 ha consentito un rilancio dell’impegno dei due Governi a stimolare a collaborazione italo-canadese in campo scientifico e tecnologico, con la firma di una Dichiarazione Congiunta in tale senso, accompagnato dalla firma di 14 Accordi di Cooperazione tra Agenzie e Centri di Ricerca che toccano i settori dello Spazio, delle Biotecnologie, delle Nanotecnologie, delle Tecnologie Informatiche e della Comunicazione. Lo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi in alta tecnologia contribuirebbe a rendere ancora più qualificate le relazioni commerciali con il Canada, in ragione delle punte di eccellenza mondiale raggiunta da questa industria in diversi settori chiave quali l’ICT, la farmaceutica, l'aerospaziale, l’industria ambientale, le nanotecnologie e le biotecnologie (il Canada è il secondo Paese al mondo per numero di imprese in quest’ultimo settore). Si segnala a questo proposito l’aumento degli investimenti negli ultimi anni delle imprese canadesi in progetti legati alle tecnologie ambientali In tale quadro è opportuno garantire la partecipazione italiana alle principali fiere del settore. Il Seminario sull’Energia organizzato dall’ICE in collaborazione con la Commissione Imprenditoriale Italia-Canada, tenutosi a Montreal nel 2004, in cui l’industria italiana del settore si è presentata alle controparti canadesi, ha gettato le basi per lo sviluppo di relazioni bilaterali in tale importante settore. Ad esso ha fatto seguito nell’aprile di quest’anno un nuovo seminario dedicato al Waste to Energy ed in particolare al riciclaggio dei rifiuti urbani, problema particolarmente sentito, per esempio, dalla città di Toronto che, dopo la chiusura delle discariche, è costretta ad esportare verso gli Usa i propri rifiuti domestici. Il seminario avrà luogo a Montreal, Toronto e Vancouver. d) Suggerimenti per l’attivazione degli strumenti di sostegno finanziario e assicurativo pubblico per SACE e SIMEST La trasformazione della SACE in Società per Azioni consente alla stessa di fornire anche in Canada la copertura assicurativa e di garanzia dei rischi di natura commerciale connessi a crediti di durata inferiore a due anni (compreso il periodo di produzione). In aggiunta, la SACE ha stipulato il 5 novembre 2002 un accordo di riassicurazione con l’omologo ente canadese EDC (Export Development Canada), che consente la copertura in riassicurazione di merci e servizi italiani incorporati in commesse acquisite da aziende canadesi nei confronti di Paesi terzi e la cui componente canadese è assicurata da EDC. I dati relativi all’esposizione SACE sono i seguenti: Al 30 giugno 2006 gli impegni in essere a medio/lungo termine ammontavano a 20.3 milioni di Euro senza indennizzi da recuperare. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Gli impegni a breve termine al 30 agosto 2006 ammontavano a 107 fidi concessi per un un numero di debitori pari a 101 ed una esposizione totale di 14.640.000 euro. Per quanto riguarda la SIMEST, da quanto emerge dal rapporto di fine esercizio 2005, la societa’ dall’avvio operativo ha approvato 788 progetti di societa’ all’estero, sottoscritto 126 aumenti di capitale, acquisito 431 quote di partecipazioni societarie in 53 Paesi, ma di queste solo il 5% riguarda l’America Settentrionale. Va inoltre sottolineato che di questa esigua quota la quasi totalita’ e’ destinata agli Stati Uniti pertanto, la partecipazione SIMEST in Canada non risulta al momento degna di rilievo. 3. POLITICA COMMERCIALE E DI ACCESSO AL MERCATO A seguito della sopensione del Doha Round, non vi sono stati formali incontri tra L’EU e il Canada a Ginevra, anche se il Commissario Mandelson ha avuto contatti telefonici con il Ministro canadese per il commercio internazionale Emerson. Va rilevato comunque che se da un lato il Paese si dichiara in favore di un un mercato libero e aperto, dall’altro, come emerso chiaramente anche durante l’ultima Ministeriale WTO, continua ad avere considerevoli interessi difensivi in agricoltura e nelle imprese di Stato che controllano la distribuzione prodotti caseari e del pollame (vedi seguito). Le relazioni commerciale tra Europa e Canada hanno comunque profonde radici. L’Europa in particolar modo dopo l’allargamento, e’ dopo gli Stati Uniti’ il secondo partner commerciale del Canada e la seconda fonte e destinazione di investimenti diretti. Tra gli Accordi bilaterali tra Europa e Canada si segnalano: Accordo sul Commercio di Vini e Alcolici L'Unione Europea, per rimuovere le barriere di accesso al mercato canadese, ha firmato il 18 settembre 2003 un importante Accordo sul Commercio di Vini e Alcolici che prevede, fra l’altro, la registrazione in Canada di una serie di denominazioni di Indicazioni Geografiche, DOC e DOCG di vini e bevande alcoliche. Da parte italiana, e’ stata richiesta la registrazione di oltre 400 tra IG, DOC e DOCG attualmente in fase di perfezionamento. (vedi seguito barriere non tariffarie) Trade Investment Enhancement Agreement – TIEA Il Canada e l'Unione Europea si sono inoltre impegnati a negoziare un Accordo per il Rafforzamento degli Scambi e degli Investimenti. Tale Accordo, denominato “Trade Investment Enhancement Agreement – TIEA”, si focalizza principalmente sulle barriere non tariffarie in quanto queste ultime sono quelle che pongono i maggiori ostacoli alla crescita degli scambi e degli investimenti tra Unione Europea e Canada. La terza tornata negoziale, svoltasi ad Ottawa dal 20 al 23 febbraio era sembrata piu’ costruttiva di quanto previsto inizialmente, in quanto tenutasi a poca distanza dalla conclusione della Ministeriale di Hong Kong del WTO, e subito dopo le elezioni canadesi con il conseguente insediamento di un nuovo Ministro per il Commercio Internazionale, David Emerson. Sebbene per alcuni argomenti fossero stati registrate posizioni ancora molto distanti (appalti pubblici, riconoscimento delle qualifiche professionali, tutela delle “indicazioni geografiche”) la discussione era apparsa aperta e positiva con il reciproco desiderio di concludere i negoziati entro la fine dell’anno in corso. Tuttavia, la sospensione dei negoziati del Doha Round, e l’apertura a Ginevra di una fase di riflessione, ha influenzato anche il TIEA. I negoziatori di entrambe le parti hanno deciso per di sospendere temporaneamente in attesa degli esiti del DDA.. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Accordo veterinario L’accordo Veterinario tra EU e Canada del 1999 e’ stato stipulato per il mutuo riconoscimento delle misure sanitarie al fine di facilitare il commercio bilaterale di animali vivi e di prodotti di origine animale. In realta’ alcuni aspetti sono ancora in fase di discussione e molti prodotti di carne cruda provenienti dall’Italia non sono ancora ammessi in Canada. Inoltre un Joint Management Committee si riunisce almeno 2 volte l’anno per esaminare i vari aspetti ancora in discussione, le misure sanitarie ancora in essere presso i nuovi Stati Membri, e quelle in uso a per prevenire il diffondersi della BSE e dell’influenza aviaria.. a) Barriere tariffarie Il Canada ha sottoscritto una serie di accordi di libero scambio bilaterali e regionali con Stati Uniti d’America e Messico (NAFTA), con il Cile, con la Costa Rica e con Israele, ed ha recentemente avviato negoziati con la Corea del Sud per un accordo analogo. Il Canada ha inoltre avviato nel 1998 un negoziato mirato ad un accordo di libero scambio con l’EFTA, sinora rallentato da questioni quali l'eliminazione di tariffe e sussidi connessi al settore delle costruzioni navali. Un trattamento preferenziale è accordato a 163 nazioni in via di sviluppo (Generalized Preferential Tariff - GPT e Least Developed Countries Tariff - LDC). L'Italia, assieme alla maggior parte degli altri Paesi, è elencata fra le nazioni favorite (Most Favoured Nations (MFN). Ciò ha comportato, a seguito dell'attuazione delle riduzioni tariffarie dell'Uruguay Round, un trattamento tariffario medio del 6,8%. Permangono tuttora delle barriere tariffarie significative in alcuni specifici settori: alimentare (specie per i prodotti caseari v. seguito); tessile ed abbigliamento; calzature; costruzioni navali. Le tariffe sui prodotti finiti risultano inoltre essere circa il doppio di quelle applicate ai prodotti grezzi. L'Export and Import Controls Bureau è l'ente canadese responsabile per il controllo dei flussi di prodotti elencati, sia per motivi di sicurezza, sia per poter rispettare i suoi obblighi internazionali (es. sanzioni economiche dell'ONU), sia per motivi di protezione di industrie canadesi vulnerabili ai sensi dell'Export and Import Permits Act. Sono attualmente in vigore controlli sulle importazioni di materie tessili e d'abbigliamento, prodotti agricoli, alcolici, prodotti d'acciaio, armi e munizioni. E’ inoltre vietata l’importazione di alcuni prodotti, tra cui auto usate (eccetto quelle provenienti dagli USA) aerei o parti di aerei usati ecc. Per quanto riguarda in particolare il controllo delle importazioni di prodotti alimentari, il Canada ha implementato un sistema di quote (TRQ) in sintonia con i suoi obblighi in ambito OMC. Le importazioni che superano le loro quote specifiche sono assoggettate a tariffe incrementate. Per alcune categorie di prodotto le TRQ sono bassissime. Sono inoltre considerate nel calcolo le importazioni coperte da accordi preferenziali, ad esempio il NAFTA. Le tariffe applicabili a prodotti oltre la quota stabilita possono toccare il 200%, come nel caso dei prodotti caseari. I produttori canadesi si rivolgono spesso a misure antidumping per proteggere le loro industrie. Alcune tasse federali e provinciali, quali la “Provincial Sales Tax” (PST) e la “Excise Tax” sono applicate sia ai beni prodotti localmente sia ai beni importati. La “Excise Tax” è applicata alla benzina, alle bevande alcoliche, ai prodotti del tabacco ed ai gioielli. La tassa federale sui beni e servizi (GST) è un’imposta sul valore aggiunto del 7% che si applica su beni e servizi. Le barriere tariffarie interprovinciali sono espressamente proibite dalla sezione n. 121 della Costituzione del Canada. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero b) Barriere non tariffarie Requisiti sanitari e tecnici Gli esportatori di prodotti alimentari devono ottenere l’autorizzazione all’importazione di nuovi prodotti dalla “Canadian Food Inspection Agency”. In Canada non sono tuttora ammessi molti prodotti di carne cruda trattata provenienti dall’Italia. In attesa della conclusione dei negoziati relativi all’applicazione dell’Accordo Veterinario UE-Canada, che dovrebbe creare condizioni molto più favorevoli alle nostre esportazioni, l’esportazione di numerosi prodotti tradizionali della salumeria italiana non è consentita. Vini e Alcolici Quasi tutte le Provincie del Canada hanno un Ente di Monopolio che controlla, in tutto o in parte, la commercializzazione delle bevande alcoliche. L’attuazione di questo Accordo tuttavia non ha eliminato le disparita’ di trattamento tra i vini locali e quelli di importazione. Nel settembre 2005 alcuni degli Uffici di Promozione Commerciale dei Paesi UE presenti a Toronto, tra cui l’ICE, hanno evidenziato in un documento alcune problematiche relative alla distribuzione degli alcolici in Ontario. In tale documento si sottolinea come l’LCBO privilegi in sostanza la vendita e la distribuzione di vini locali con una serie di misure favorevoli, quali punti vendita dedicati, inoltre i vini locali, che tra l’altro possono essere commercializzati direttamente dal produttore, vengono ritirati da parte del LCBO a costo zero mentre i vini di importazione, in particolare quelli di provenienza europea, oltre a dover pagare l’elevato costo di trasporto, devono utilizzare degli spedizionieri appositamente selezionati da LCBO alle tariffe stabilite dallo stesso. Recentemente il Ministro dell’economia Flaherty ha annunciato che i produttori canadesi saranno esenti dal pagamento della Excise duty sui primi 500.000 litri di vino prodotti annulmente se provenienti al 100% da uve canadesi. Tale norma, come segnalato dalla Commissione, e’ una evidente violazione degli obblighi canadesi in ambito WTO e in particolare all’art. III GATT. La Provincia dell’Alberta è l’unica nella quale, a seguito di una privatizzazione effettuata nel 1993, il Monopolio non controlla anche la distribuzione al dettaglio. Parziali liberalizzazioni sono state fatte nelle Provincie della British Columbia e della Nova Scotia ma, nella sostanza, tutto il Paese presenta situazioni di controllo più o meno intenso per la commercializzazione di vino e alcolici. Si rileva peraltro che, nonostante l’intensità di tale condizionamento, il mercato canadese figura spesso tra i primi mercati di sbocco per molte case vinicole italiane, con performance spesso straordinarie rispetto ai numeri strutturali che esso presenta. Le principali agenzie monopolistiche per volume di affari sono il “Liquor Control Board of Ontario” (LCBO), che, con un profitto annuo di circa 2,1 miliardi di euro, è il maggiore acquirente di alcolici al mondo, e la “Societé des Alcools du Québec” (SAQ). Appalti Pubblici Il Canada ha sottoscritto numerosi accordi bilaterali e multilaterali d’interscambio che includono misure per eliminare e/o diminuire le barriere all’interscambio ed investimenti e che coprono anche il “government procurement”. Gli accordi di maggior interesse per quanto riguarda l’Italia, sono il WTO-AGP, l’”Agreement on Internal Trade” (AIT) ed il “North American Free Trade Agreement” (NAFTA). Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero L’accordo WTO-AGP da accesso a circa 100 dipartimenti ed agenzie federali con alcune esenzioni notevoli: apparecchiature per la comunicazione; equipaggiamenti per il settore dei trasporti; costruzioni e riparazioni navali. Inoltre, cinque gruppi di contratti per servizi sono completamente esclusi: ricerca e sviluppo (R&D); salute e servizi sociali; servizi finanziari; servizi pubblici; servizi nei settori delle comunicazioni, della cartografia, della tipografia e delle pubblicazioni. Le Province hanno poteri giurisdizionali in particolari aree che spesso portano alla creazione di barriere inter-provinciali le quali, di conseguenza, creano delle barriere indirette all’interscambio internazionale, specie per questioni di standard e “government procurement”. Inoltre, regolamenti che richiedono ispezioni dei trasporti potrebbero impedire movimenti interprovinciali e, di conseguenza, avere un effetto negativo sull’interscambio internazionale. L’accesso al mercato per quanto concerne gli Appalti Pubblici e’ stato uno degli argomenti in discussione in ambito TIEA, in quanto risulta essere uno dei settori in cui permangono le maggiori chiusure da parte canadese (es. Servizi postali). L’AIT, un accordo tra il Governo federale, le Province e i Territori canadesi in vigore dal 1995, indirizza alcuni ostacoli all’interscambio interprovinciale e, di conseguenza, all’interscambio internazionale. Per i “procurement” in particolare, cerca di eliminare preferenze per prodotti locali, specifiche tecniche prevenute ed altre misure discriminatorie. L’applicazione di queste disposizioni anche per contratti ai livelli municipale, accademico e scolastico, nonché ai settori dei servizi sociali e di salute, sono in fase di negoziazione. Riconoscimeto delle qualifiche professionali Un argomento ricorrente che spesso risulta di ostacolo al miglioramento dei servizi e all’intensificazione degli investimenti, e’ il mancato riconoscimento delle qualifiche professionali, diplomi universitari e diplomi di scuola superiore. Questo argomento e’ uno dei punti in discussione anche in ambito TIEA (Trade and Investment Enhancement Agreement), per le quali tuttavia il Canada non sembra disposto ad impegnarsi ad un accordo formale per favorire la mobilità delle figure professionali Sussidi e imprese di Stato Il Canada ha notificato all’OMC l’attività di commercializzazione delle seguenti imprese di Stato: “Canadian Wheat Board” (CWB; grano prodotto nelle Provincie dell’Ovest); “Canadian Dairy Commission” (CDC; prodotti lattieri); “Canadian Freshwater Fish Marketing Corporation” (pesce d’acqua dolce); “Ontario Bean Producers Marketing Board” (produttori di fagioli dell’Ontario); i dieci “Liquor Board” provinciali, che hanno il monopolio della distribuzione e della vendita di vini e liquori nelle rispettive Provincie. Il Canada ha inoltre una serie di programmi di assistenza alle esportazioni non conformi all’Accordo OMC sui Sussidi, come è emerso ad es. nel contenzioso con il Brasile in sede OMC relativo ai sussidi concessi all’impresa aeronautica Bombardier (l’OMC ha autorizzato entrambi i Paesi ad imporre sanzioni, che non sono state tuttavia applicate). Inoltre, in una decisione del dicembre 2002, l’”Appelate Body” dell’Organizzazione Mondiale del Commercio ha affermato che la vendita all’estero di prodotti fatti con latte proveniente dal sistema di produzione controllata in vigore in Canada equivale a sussidi all’esportazione. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Nel corso della Ministeriale OMC di Hong Kong di dicembre 2005 il Canada era riuscito a salvaguardare il trattamento dei propri prodotti sensibili (ossia quelli che rientrano nel sistema di gestione dell’offerta, come latticini uova e pollame) e di aver sostenuto gli attacchi da parte di alcuni Paesi, USA in testa, contro l’attivita’ delle proprie imprese di Stato anche se l’accordo siglato ad Hong Kong impegnava il Canada a stabilire delle “deadlines” per la sostanziale riduzione dei dazi che gravano, in alcuni casi fino al 300%, sulla maggior parte dei derivati del latte, e ad aumentare del 10% le proprie importazioni del settore. c) Violazioni delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale La legislazione canadese è carente in alcuni aspetti relativi ai diritti di proprietà intellettuale, specialmente circa la tutela delle indicazioni geografiche. Per quanto concerne gli alcolici, la questione viene espressamente regolamentata in una sezione apposita dell’Accordo Canada UE del 2004 (vedi sopra). Per gli altri prodotti infatti il Canada non avendo aderito alla Convenzione di Lisbona, regola il conflitto tra protezione del Marchio e Indicazioni geografiche mediante l’accettazione delle clausole dell’Accordo TRIPS (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights) del WTO che stabilisce all’Art. 22 la Protezione di Indicazioni geografiche ma enumera anche numerose eccezioni tra cui quello dell’utilizzo in “buona fede” prima del 1994 o prima che l’indicazione geografica venisse protetta nel Paese di origine.Nel corso dell’ultima tornata negoziale del TIEA (Trade and Investment Enhancement Agreement with Canada) di febbraio 2006, e’ stata tuttavia sollevata la questione, per il nostro Paese particolarmente interessante, della protezione in Canada delle Indicazioni Geografiche (IG) anche per quei prodotti non coperti dall’Accordo “Wine and Spirits”. Da parte europea è stato illustrato il sistema di protezione comunitario delle IG per i prodotti agricoli e alimentari, mentre da parte canadese sono state evidenziate difficoltà per l’applicazione di un approccio analogo, che verrà comunque esaminato più dettagliatamente nei prossimi incontri. E’ stato comunque percepito uno scarso interesse canadese ad approfondire questo tema, per contro molto sentito da parte europea, probabilmente per il fatto che finora non sono stati registrati “interessi offensivi” canadesi nel mercato europeo tali da indurre il Canada ad accettare un sistema di tutela reciproca. Tale posizione ha tuttavia causato una situazione per cui sul mercato canadese sono commercializzati prodotti alimentari locali con denominazioni che si rifanno chiaramente a prodotti italiani, retaggio di epoche in cui le importazioni dall’Italia erano difficili o impossibili ma dai quali scaturiscono una serie di problemi legati alla concorrenza leale tra le produzioni locali e quelle importate dal nostro Paese. Tra di essi è noto il caso del “Prosciutto di Parma”. Il Consorzio Prosciutto di Parma ha difatti presentato ricorso presso le Autorità giudiziarie canadesi contro la ditta canadese Maple Leaf, titolare del marchio “Parma” registrato in Canada nel 1971, giacché la titolarità a quest’ultima ditta è fuorviante per il consumatore ed impedisce al Consorzio di impiegare il proprio marchio per le esportazioni in Canada, che avvengono con la denominazione “Original Prosciutto”. Nell’estate del 2006 la Commissione ha effettuato un passo nei confronti del Governo canadese chiedendo chiarimenti in merito alla locale legislazione e all’interpretazione da parte canadese sulla tutela delle Indicazioni Geografiche in generale con particolare riferimento alla mancata protezione dell’IG Europea del “Prosciutto di Parma”. Fino ad ora infatti il Canadian Trademarks Office, ha obiettato alla richiesta di registrazione dei marchi da parte del “Consorzio” senza mai rifutarla formalmente. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Si segnala inoltre la commercializzazione in Canada di prosciutto e mortadella prodotti localmente denominati “San Daniele”, e di formaggi locali denominati “Asiago”, “Romano” (simile al pecorino) e “Mozzarella”. d) Problematiche relative agli investimenti esteri nel Paese Gli investimenti esteri svolgono un ruolo fondamentale per la crescita del Canada, e l’attrazione di investimenti costituisce uno dei cardini della politica commerciale canadese. Nel 2003, secondo i dati di Statistics Canada, il 27,1% dello stock totale di investimenti esteri proveniva dalla EU (15 membri) pari a 96.725 miliardi di dollari canadesi (su un totale di 357.548 miliardi di dollari canadesi). Gli investimenti esteri in Canada sono regolati dall’”Investment Act of Canada” del 1985. Ai sensi della normativa in vigore, tutti i nuovi investimenti esteri nel Paese devono essere previamente notificati. Le acquisizioni superiori ai 218 milioni di dollari canadesi da parte di Paesi membri dell’OMC devono essere previamente approvate dall’”Investment Review Group”. Nei settori strategici dell’uranio, dei servizi finanziari, dei trasporti e della cultura tale limite scende a cinque milioni per le acquisizioni dirette e 50 per le acquisizioni indirette. Oltre che nelle categorie sopracitate, da parte canadese si ammette l’esistenza di limiti specifici alla proprietà estera nei settori delle telecomunicazioni, dei trasporti aerei, della pesca, dell’editoria, dell’industria cinematografica e dei media. Per il settore specifico delle telecomunicazioni si segnala che la rimozione dei limiti alla proprietà estera è oggetto di discussione in Parlamento, probabilmente in vista di una riforma del regime attualmente in vigore. Per quanto riguarda gli investimenti in terreni agricoli, le leggi della Provincia del Saskatchewan impongono restrizioni per la proprieta’ e la successione di terreni agricoli da parte di stranieri non residenti. Un analogo divieto è in vigore nella Provincia del Manitoba per superfici superiori a 40 acri. In uno studio del 2003 sulle barriere agli investimenti esteri, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha evidenziato che il Canada ha uno dei regimi più restrittivi tra i Paesi membri dell’Organizzazione, segnatamente nelle tre categorie di limiti alla proprietà estera, restrizioni al personale proveniente dall’estero e requisiti amministrativi (notifiche, autorizzazioni, etc.). Per quanto riguarda il settore dei servizi, l’economia canadese presenta opportunità in particolare nelle telecomunicazioni, nell’energia, nei servizi finanziari e assicurativi, nell’informatica, nei servizi formativi ed educativi, nella distribuzione, nelle tecnologie ambientali, nell’edilizia e nel turismo. Il comparto dei servizi è regolato per la quasi totalità dalle Province, fatta eccezione per i servizi finanziari e le telecomunicazioni che sono gli unici a essere disciplinati a livello federale. Le Autorità canadesi ammettono l’esistenza di restrizioni agli investimenti esteri nei settori dei servizi finanziari e assicurativi, delle telecomunicazioni, dell’editoria, dei trasporti aerei, della cultura, dei media e dell’industria cinematografica, oltre che dell’uranio e della pesca. Nel settore energetico la presenza di monopoli controllati a livello provinciale preclude, per sua natura, l’accesso ad operatori esteri. Gli investimenti esteri, ivi compresi quelli nel settore dei servizi, sono regolati a livello federale dall’”Investment Canada Act” del 1985. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Il settore dei servizi finanziari presenta limiti alla proprietà straniera, posta al 20% nel caso di fusioni ed acquisizioni e con il divieto di effettuare alcune operazioni al dettaglio. La fusione tra Banche è un’altra questione fortemente dibattuta a livello politico, verso la quale i diversi Governi succedutisi negli ultimi anni non hanno adottato una linea politica univoca nonostante le pressioni provenienti dagli istituti di credito e dalla stessa Banca Centrale. Le imprese italiane dei servizi sono scarsamente presenti in Canada, in ragione delle ridotte dimensioni delle nostre piccole e medie imprese e della forte attrattiva che l’adiacente mercato statunitense esercita sulle imprese di maggiori dimensioni, come le banche (Intesa BCI, l’ultima Banca italiana ad essere rimasta in Canada, ha chiuso i suoi sportelli nel 2004). In base all’analisi dell’offerta attuale, le migliori opportunità per le imprese italiane possono essere previste nei settori logistica, minerario ed energetico. I servizi e i regolamenti interni, ivi compresa la trasparenza, sono uno dei temi prioritari del negoziato bilaterale UE-Canada per l’Accordo di Rafforzamento degli Scambi e degli Investimenti (TIEA). Il Canada e l’Unione Europea hanno inoltre adottato, il 21 dicembre 2004, un “Voluntary Framework for Regulatory Cooperation”. Un accenno particolare merita il settore postale, dove una sentenza del dicembre 2005 della Suprema Corte ha confermato il monopolio da parte della Canada Post a fronte di una richiesta avanzata da parte della “Canadian International Mail Association”, associazione canadese che raccoglie molte compagnie private del settore. 4. POLITICA PROMOZIONALE E PROPOSTE OPERATIVE DI INTERVENTO CONGIUNTO Le attività promozionali in Canada sono basate su di una stretta collaborazione tra i diversi protagonisti del “Sistema Italia” in questo Paese, a partire dalla rete diplomatico-consolare, che assicura la funzione di raccordo con le istituzioni locali e svolge il ruolo ruolo di coordinamento delle iniziative dei diversi protagonisti del “Sistema” in Canada, e dagli Uffici ICE, con la collaborazione di Istituti Italiani di Cultura, ENIT e Camere di Commercio. Tale forma di collaborazione, che viene attuata nella maggioranza delle iniziative promozionali e specialmente in quelle di più ampio respiro, è oramai divenuta nel corso degli anni una linea operativa consolidata per lo sfruttamento delle sinergie ed evitare sovrapposizioni e sprechi di risorse. a) Mappatura delle iniziative di sostegno all’internazionalizzazione del sistema produttivo che la rappresentanza diplomatico-consolare e l’ICE intendono realizzare nel corso del secondo semestre del 2006 Ufficio ICE Toronto 01/06/2006 - 30/11/2006 Machines Italia: interventi verticali Machines Italia: interventi verticali settore macchine lavorazione plastica e gomma; inserti publiredazionali su Canadian Plastics ed in particolare, n. 2 inserti di 4 pagine a colori con 3 testimonianze di aziende canadesi utilizzatrici di macchine italiane del settore e n. 2 annunci di 1/3 di pagina a colori. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero 12/06/2006 - 16/06/2006 Missione operatori italiani settore macchine lavorazione metalli in Canada: Missione operatori italiani settore macchine lavorazione metalli in Canada: programma di visite aziendali e seminari di presentazione. La missione è stata composta da 10 aziende italiane leader nel settore macchine lavorazione metalli (ad esportazione di truciolo). Il programma di visite aziendali si è concentrato su aziende utilizzatrici canadesi (delle province del Quebec e dell’Ontario), dei settori automobilistico ed aerospaziale. L’evento seminiariale, tenutosi a Toronto, ha consentito alle aziende italiane partecipanti di illustrare le proprie tecnologie. Il seminario è stato seguito da incontri bilaterali fra aziende italiane e controparti canadesi. 27/06/2006 - 27/06/2006 Convenzione regione Molise 2004 - progetto VIBUS/Virtual Business System - Presentazione del sito web agli operatori locali appartenenti ai vari comparti previsti dal portale VIBUS. 05/07/2006 - 30/09/2006 Indagine di mercato: progetto speciale nautica da diporto – Nord America A promozione del settore della nautica e cantieristica da diporto verrà realizzata un’indagine dettagliata sul mercato ed il parco nautico canadese. I risultati della ricerca verranno presentati all’industria italiana a Genova in occasione del Salone Nautico Internazionale, ad ottobre 2006. 07/09/2006 - 15/09/2006 Interventi di promozione a favore del cinema italiano presso il Toronto International Film Festival 2006 Nella vetrina del Toronto International Film Festival, l’ICE, in collaborazione con ANICA e FilmItalia, saranno realizzati interventi a favore del cinema italiano, quali l’organizzazione di press-screening dei film in rassegna per i media, ed l’organizzazione d’un evento di gala per gli operatori dell’industria cinematografica mondiale con la partecipazione dei registi italiani in concorso. 12/09/2006 - 14/09/2006 Collettiva aziende italiane settore logistica e trasporti aerei alla fiera ACF 2006 In collaborazione con l’associazione di categoria AILOG è stata organizzata una collettiva di 25 importanti aziende italiane alla fiera itinerante di cui sopra, principale evento internazionale di settore. 18/09/2006 - 31/10/2006 Machines Italia - iniziative orizzontali: Machines Italia - iniziative orizzontali: pubblicità televisive su Report on Business Television pubblicità siti web ROB TV e Globe&Mail. Sono state realizzati n. 3 annunci pubblicitari di 60 secondi con testimonianze di aziende canadesi utilizzatrici di macchinari e tecnologie italiane ed uno spot di 15 secondi di carattere generale. 19/09/2006 - 27/09/2006 Missione operatori italiani settore aerospazio a Montreal ed Ottawa In collaborazione con l'AIAD, Associazione Industrie per l’Aerospazio, i Sistemi e la Difesa, e l’Ambasciata del Canada a Roma, sarà organizzata una missione di operatori italiani del settore Aerospazio che parteciperanno al “Reverse Trade Show” dell’AQA a Montreal (Quebec Aerospace Association), ed alla conferenza annuale dell’AIAC ad Ottawa (Aerospace Industries Association of Canada). Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero 23/09/2006 - 29/09/2006 Missione operatori canadesi settore macchine lavorazione legno In collaborazione con la Regione Marche sarà organizzata una missione di operatori del settore macchine lavorazione legno per visite aziendali nella regione. La delegazione sarà composta da operatori selezionati da tutto il Canada, assieme ad un giornalista della rivista Woodworking. 26/09/2006 - 30/09/2006 Cersaie 2006 - missione architetti/giornalisti canadesi alla fiera CERSAIE di Bologna In occasione della principale rassegna mondiale per il settore delle piastrelle, design ed arredobagno, verrà organizzata una delegazione composta da 2 architetti ed un giornalista. 29/09/2006 - 04/10/2006 Seminario commercializzazione operatori settore gioelleria Torre del Greco (NA) In collaborazione con la Regione Campania è prevista la partecipazione di una delegazione composta di n. 2 giornalisti alle iniziative regionali per la promozione internazionale del sistema produttivo della Campania e la visita alla Mostra Bicentenario del Corallo a Torre del Greco. 04/10/2006 - 06/10/2006 Missione operatori italiani settore biotecnologia a BIOContact a Quebec City, In collaborazione con ASSOBIOTEC ed il Consolato del Canada a Milano, sarà organizzata una delegazione di 5 aziende del settore biotech per la partecipazione all’annuale conferenza BIOContact. Le società aderenti avranno a disposizione una sala per una presentazione delle proprie attività, all’interno del programma ufficiale del convegno. 05/10/2006 - 05/10/2006 Machines Italia - iniziative orizzontali: sponsorizzazione rapporto CME - Management Issue Survey. In occasione della presentazione ufficiale dell’annuale rapporto CME a Calgary verrà effettuata alle aziende e media partecipanti una presentazione sul progetto Machines Italia. Il pacchetto di sponsorizzazione prevede inoltre una serie di annunci pubblicitari su riviste del gruppo Roiger Media Industry Publications, media sponsor del rapporto, e su materiale promozionale ufficiale della CME 05/10/2006 09/10/2006 lavorazione metalli Missione operatori canadesi fiera BIMU 2006 - settore macchine Nell’ambito del progetto Machines Italia, in occasione della fiera biennale della lavorazione del metallo, verrà organizzata una delegazione composta da 10 operatori del settore, utilizzatrici di macchinari, oltre ad un giornalista della rivista Canadian Machinery and Metalworking. 07/10/2006 - 11/10/2006 MARMOMACCH Verona Corso formazione architetti/designers in occasione di Programma Promozionale 2006 – Edilizia e Restauro prevede un corso di formazione per architetti/designer stranieri in occasione di MARMOMACCH Verona (5-8 Ott.06). Il corso itinerante si svolgerà nelle principali zone di lavorazione del marmo nel nord Italia. La delegazione Canadese sarà composta da un designer ed un architetto. 14/10/2006 - 20/10/2006 Missione operatori canadesi settore mobile In collaborazione con la Regione Marche sarà organizzata una missione di operatori del mobile per visite aziendali e workshop presso le aziende della regione. La delegazione sarà composta da operatori selezionati da tutto il Canada, assieme ad un giornalista. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero 26/10/2006 - 28/10/2006 Missione operatori canadesi settore aerospazio in Campania In collaborazione con la Regione Campania, sarà organizzata una missione commerciale di operatori canadesi del settore Aerospazio presso il CIRA, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di Capua (CE), con la partecipazione di aziende della Regione Campania, ed invitati dal Canada, dagli USA, e dalla Russia, Cina e Francia. Il Programma prevede delle presentazioni, degli incontri individuali e delle visite aziendali. 01/11/2006 - 30/11/2006 Corsi per sommelier, teorici e pratici (con degustazioni) Nell’ambito del Progetto interregionale di promozione dei prodotti a denominazione d’origine protetta (DOP), saranno organizzati dei corsi teorici e pratici (con degustazioni) ad un gruppo selezionato di sommelier. Il corso sara’ condotto da un Master Sommelier, il quale avrà il compito di promuovere le caratteristiche qualitative dei vini italiani DOC/DOCG/IGT. Alla manifestazione parteciperanno 60 sommelier della zona di Toronto, operanti presso i più noti ristoranti del territorio. 06/11/2006 - 06/11/2006 Grande degustazione vini e grappa italiani. Annuale degustazione itinerante, giunta all’undicesima edizione, con la partecipazione di 82 aziende vinicole italiane, con tappa Vancouver, Calgary, Toronto e Montreal. Saranno organizzati in concomitanza delle degustazioni delle presentazioni tecniche per somelier e stampa. L’evento è indirizzato ai sommeliers, ristoratori, agenti di vino e rappresentanti del LCBO (Liquor Control Board of Ontario) assieme a giornalisti e media del settore vino. Quest’anno, a seguire la degustazione per gli operatori del settore, verrà organizzata per beneficenza, assieme all’organizzazione “Heart & Stroke Foundation of Ontario”, una degustazione aperta al pubblico, i proventi della quale saranno devoluti per la ricerca alla “Heart & Stroke Foundation of Ontario”. 08/11/2006 - 11/11/2006 Missione ONEIA, associazione ambiente dell'Ontario, a ECOMONDO a Rimini. In occasione della fiera e convengo del settore ambientale verrà sottoscritto un accordo (MOU) tra ONEIA e FEDERAMBIENTE. Sarà organizzata una presentazione del mercato ambientale dell’Ontario da parte della direzione ONEIA. Ufficio ICE Montreal LUOGO MONTREAL TORONTO VANCOUVER PERUGIA MONTREAL EVENTO Workshop itineranti Programma Naturalmente Italiano: degustazioni alimentari e vini Dop la partecipazione diretta delle ditte aderenti al programma Missione operatori alla fiera Città di Castello (mobili) Partecipazione italiana Festival Jazz: Promozione vini delle Marche, Toscana, Umbria e Piemonte DATA SVOLGIMENTO SETTORE Prodotti alimentari Vini Giugno 2006 01/06/2006 04/06/2006 Arredo 29/06/2006 08/07/2006 Vini Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero LUOGO MONTREAL MONTREAL MONTREAL MONTREAL MONTREAL MONTREAL MONTREAL UMBRIA MONTREAL TORONTO VANCOUVER PERUGIA MONTREAL MONTREAL VERONA NAPOLI LUCCA TOSCANA SICILIA EVENTO Partecipazione italiana Festival Jazz: Promozione alimentare prodotti tipici delle Marche, Toscana, Umbria e Piemonte Partecipazione italiana Festival Jazz: Promozione turistica delle Marche, Toscana, Umbria e Piemonte Partecipazione italiana Festival Jazz: Organizzazione 10 concerti con musicisti italiani Collettiva italiana al SIMMM 2006 (25 produttori) Workshop strumenti musicali al SIMMM 2006 Mostra di ceramica artistica dell’Umbria Mostra di violini dell’Associazione liuteria toscana Missione giornalisti in Umbria Azioni di comunicazione per la promozione del portale VIBUS del Centro Estero delle Camere di commercio del Molise Missione a Perugia Classico Follow-up promozionale all’iniziativa: Suono Italia Corsi di formazione vino per Conseillers en Vins dei Monopoli (SAQ) Corsi di formazione vino per Conseillers en Vins dei Monopoli (SAQ) Corsi di formazione per architetti e visita fiera Marmomacc Vebo 2006 Missione operatori MIAC Missione operatori e visite aziendali Missione Conseillers en vin (SAQ) Visita di case vincole e degustazioni di vini in loco con seminari organizzati per presentare i vini in promozione. DATA SVOLGIMENTO SETTORE 29/06/2006 08/07/2006 Prodotti alimentari 29/06/2006 08/07/2006 Turismo 29/06/2006 08/07/2006 Strumenti Musicali 29/06/2006 08/07/2006 Strumenti Musicali 29/06/2006 08/07/2006 Strumenti Musicali 29/06/2006 08/07/2006 Articoli regalo 29/06/2006 08/07/2006 Strumenti Musicali 09/07/2006 13/07/2006 Tessile/Abbigliamento Settembre 2006 Dicembre 2006 Plurisettoriale 29/09/2006 01/10/2006 Strumenti musicali 11/09/2006 18/09/2006 25/09/2006 Vini 02/10/2006 10/10/2006 Vini 05/10/2006 12/10/2006 Marmi e graniti 07/10/2006 10/10/2006 Articoli regalo 08/10/2006 13/10/2006 Macchinari industria cartaria 14/10/2006 23/10/2006 Vini Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero LUOGO NAPOLI VANCOUVER CALGARY CALGARY WILLOWPARK OTTAWA TORONTO MONTREAL TORONTO MONTREAL NAPOLI HALIFAX MONTREAL QUEBEC CITY MONTREAL QUEBEC CITY VANCOUVER EVENTO DATA SVOLGIMENTO Missione operatori in Campania presso il CIRA Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (Capua) 25/10/2006 Grande Degustazione Vini & Grappa Italiani 51 produttori italiani partecipanti 01/11/2006 02/11/2006 03/11/2006 Ottawa Wine & Food Show Programma Naturalmente Italiano: partecipazione di aziende italiane aderenti al programma e seminari tematici Grande Degustazione Vini & Grappa Italiani 82 produttori italiani partecipanti Degustazioni tecniche vini delle Marche Arte in Tavola Missione operatori A Taste of Italy Programma Naturalmente Italiano Degustazione vini ed alimentari Organizzazione di corsi per chef di ristoranti selezionati con coinvolgimento di uno chef proveniente dall’Italia. Tema: pizza e pasta con prodotti DOP Degustazione presso i punti vendita di prodotti DOP già presenti sul mercato 03/11/2006 29/10/2006 SETTORE Aerospaziale Vini 05/11/2006 Prodotti alimentari 06/11/2006 07/11/2006 Vini 06/11/2006 07/11/2006 Vini 15/11/2006 17/11/2006 Artigianato,arredotavola 24/11/2006 Prodotti alimentari Vini Dicembre 2006 Prodotti alimentari Dicembre 2006 Prodotti alimentari Iniziative Consolato Generale di Vancouver per il secondo semestre 2006 Il Consolato Generale sosterra’ la locale Camera di Commercio nell’organizzazione della manifestazione fieristica annuale “Flavours of Italy” che quest’anno sara’ dedicata alla regione Basilicata e che si svolgera’ a Vancouver a fine settembre. Per il mese di ottobre è previsto l’arrivo di una delegazione di operatori economici dalla Regione Puglia guidata dall’Assessore per le politiche migratorie e dal Presidente della CNIPA Puglia. Per l’occasione il Consolato Generale sta organizzando, unitamente alla Associazione dei Pugliesi di Vancouver ed alla Camera di Commercio locale un seminario e degli incontri con degustazioni gastronomiche per la promozione dei prodotti tipici regionali. A fine ottobre è prevista una delegazione del settore macchinari guidata dall’agenzia PROMOS di Milano per la quale la Camera di Commercio di Vancouver ed il Consolato Generale stanno approntando un’agenda di incontri. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Il Consolato Generale è inoltre impegnato nella definizione, insieme con la Universita’ della British Columbia (UBC) di un accordo di collaborazione tra la stessa UBC ed il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma volto a facilitare lo scambio di studenti nell’ambito della cinematografia e di un progetto di accordo di collaborazione tra la UBC e l’Istituto di Forli’ per gli Studi sull’Europa Orientale. Anche in considerazione dell’attenzione che il Governo della BC sta rivolgendo all’educazione alimentare soprattutto per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti Il Consolato Generale sta promuovendo contatti tra la UBC e l’Universita’ degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, anche in vista dell’auspicata conclusione di un accordo di collaborazione fra le due Istituzioni accademiche. Iniziative degli Uffici di Calgary ed Edmonton della Camera di Commercio italiana: - Flavours of Italy, 2 ottobre 2006, Calgary, evento promozioale di cibo e prodotti italiani dedicato quest'anno alla regione Basilicata. presente all'evento con una propria delegazione istituzionale ed imprenditoriale; - Flavours of Italy, 20 novembre 2006, Edmonton, evento promozioale di cibo e prodotti italiani dedicato quest'anno alla regione Puglia, che sara' presente all'evento con una propria delegazione istituzionale ed imprenditoriale. PROGETTI DELLE RAPPRESENTANZE DIPLOMATICO CONSOLARI E UFFICI ICE PER INIZIATIVE PROMOZIONALI NEL CORSO DEL 2007 Ufficio ICE di Toronto NAUTICA 7/02/2007 – 11/02/2007 Vancouver International Boat Show A seguito dell’indagine di mercato da effettuarsi nel secondo semestre 2006, è prevista, in collaborazione dell’associazione di categoria, UCINA, la partecipazione ufficiale alla manifestazione in parola, con Punto Italia e delegazione di operatori italiani. Progetto MACHINES ITALIA La nuova annualità del progetto di promozione del comparto dei macchinari, in congiunzione con le 14 associazioni di categoria, prevede la prosecuzione degli interventi pubblicitari / mediatici su riviste specializzate di settore, oltre che l’organizzazione di delegazioni per manifestazioni settoriali in Canada ed in Italia. In collaborazione con l’associazione di categoria ACIMALL, verranno inoltre organizzati 2 seminari, a Toronto e Vancouver, per presentare l’offerta italiana nel campo delle macchine per la lavorazione del legno. Convenzione ICE – MATT (Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio) Nell’ambito della Convenzione ICE – MATT per la promozione della collaborazione e degli scambi tecnologici nel settore dell’ambiente e dell’energia, proseguirà l’azione di scouting e networking attraverso il Canada per rilevare i settori e le opportunità di maggior interesse per l’industria ambientale italiana, oltre che effettuare una mappatura della presenza sul territorio di società e tecnologie italiane. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Si prospetta l’organizzazione d’un seminario di presentazione ufficiale del piano operativo del progetto alla stampa ed industria in loco, così come all’industria italiana per sensibilizzarla alle possibilità attraverso nei mercati NAFTA e dei servizi forniti dagli uffici ICE in loco. Ufficio ICE Montreal MONTREAL MONTREAL CANADA Partecipazione fiera Expomode SIAL Salon international de l’alimentation Partecipazione collettiva italiana aziende alimentari e vinicole Settimana del gioiello italiano In store promotion del gioiello italiano presso le gioiellerie delle più importanti città canadesi CANADA Grande degustazione di vini e grappa HALIFAX Salone del vino di Halifax ITALIA CANADA MONTREAL Missioni operatori a fiere italiane tessili, cuoio, abbigliamento In store promotion - calzature: azioni presso la rete distributiva Giornate tecnologiche - cooperazione con scuole di moda per tessuti e componenti Febbraio 2007 28/03/2007 Marzo 2007 Novembre 2007 Novembre 2007 30/03/2007 Prodotti alimentari Vini Gioielleria Vini Vini Tessile abbigliamento Calzature Moda CANADA Corsi per sommelliers e buyers monopoli Vini CANADA Corsi per amatori di vino Vini CANADA CANADA CANADA Protocollo d'intesa con scuole alberghiere: insegnamento della cucina italiana in Canada Seminari di approfondimento energie alternative Partecipazioni a fiere regionali con prodotti tipici italiani Alimentari Energia Alimentari CANADA Seminari sui vitigni autoctoni Vini CANADA Corsi per il grande pubblico previa iscrizione sull'olio di oliva Olio d’oliva TORONTO MONTREAL Partecipazione al gift show Articoli regalo CANADA CANADA Azioni di comunicazione - vini: materiali stampa ed inserzioni Azioni di comunicazione e in store promotions moda italiana Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero Vini Abbigliamento 1^ sem. 2006 Istituto nazionale per il Commercio Estero Iniziative Consolato Generale Montreal in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura 1. Rassegna Nanni Moretti e del cinema italiano (Carte blanche a` AnnecyCinema Italien) previste per marzo - aprile 2007; 2. Partecipazione a Echo Italia con programmazione da definire; 3. Altre iniziative concernenti la presentazione di Regioni italiane e con il Centro Leonardo da Vinci. Iniziative Consolato Generale di Vancouver Per quanto riguarda in particolare la Provincia della British Columbia (dove ICE Toronto e Consolato Generale hanno predisposto un piano di fattibilità logistico per l’eventuale apertura di una presenza ICE), i settori in cui si potrà continuare a porre l’attenzione nella promozione economica-commerciale italiana per il 2006 sono quelli collegati alle Olimpiadi invernali del 2010 ed allo sviluppo delle infrastrutture; il turismo; l’arredamento di interni ed i prodotti per l’edilizia; le macchine per l’industria agroalimentare; le opportunità di investimento bilaterale nei settori dell’alta tecnologia, che presenta in tale Provincia punte di eccellenza nella ricerca e applicazioni (biotecnologie, telecomunicazioni, energie alternative e rinnovabili ed in particolare celle a combustibile). Piu’ in particolare: 1) macchine per la lavorazione del legno, manufatti in legno e prodotti per la casa; 2) aerospaziale (in B.C. ha sede la MacDonald Dettwiler & Associates, principale azienda canadese del settore spaziale responsabile della costruzione del “braccio” robotizzato della Stazione Spaziale Internazionale); 3) nautica, qui una realtà rilevante anche per l'aspetto componentistica (sara’ effettuata un’azione di comunicazione tramite newsletter su stampa specializzata ed una partecipazione al Voncouver International Boat Show di Febbraio 2007 tramite un punto Italia); 4) settore portuale (piano di sviluppo delle infrastrutture portuali in B.C. in previsione del forte incremento dell'interscambio con l'Asia in particolare Cina in transito per le distinazioni nord americane); 5) turismo e Made in Italy per la crescente vocazione di Vancouver a capitale del lifestyle con forti connessioni con gli ambienti economico-imprenditoriali delle più abbienti comunità asiatiche; 6) settore estrattivo (minerali, gas naturale) per il forte sviluppo del settore in presenza della crescente domanda di materie prime dall'Asia; 7) settore ambiente. Tra i progetti individuati per il 2006, si evidenzia per il rilievo dell’iniziativa, l’esposizione fieristica internazionale nei settori agro-alimentare e turistico “Eat-Vancouver e World Culinari Travel Expo” (maggio 2007) e l’opportunità di considerare l’organizzazione di uno stand Italia alla manifestazione. Inoltre la provincia della B.C. presenta punte di eccellenza in settori innovativi sia nei programmi di ricerca che nelle applicazioni. Aree di collaborazione potranno essere verificate con Trieste, polo scientifico e tecnologico in Italia e centro consolidato a livello internazionale e nazionale per l’alto profilo della presenza nel settore della ricerca e con il Distretto Tecnologico di Trento, del quale è prevista una missione a novembre 2006 organizzata in collaborazione con l’Ambasciata canadese a Roma. Ulteriori collegamenti potranno essere sviluppati anche nell’ambito delle collaborazioni tra i porti di Vancouver e Trieste, nonche’ Genova considerando anche il settore nautico. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2006