Pioggia di medaglie a Firenze per il Centro sportivo Guido Sieni

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Pioggia di medaglie a Firenze per il Centro sportivo Guido Sieni
Pioggia di medaglie a Firenze per il Centro sportivo Guido Sieni
Sassari. Un ricco medagliere e il secondo posto a squadre che vale il prestigio di essere sul
podio in una competizione nazionale, accanto alle migliori scuole di judo della Penisola. Per
il Centro sportivo “Guido Sieni” la trasferta del fine settimana a Firenze ha
il colore argenteo della coppa alzata al cielo dai bambini a conclusione della manifestazione
che, in due giorni, al Nelson Mandela forum ha riunito circa 700 atleti provenienti da tutta
Italia.
Buona la prestazione degli atleti del Guido Sieni che hanno fatto parte della rappresentativa
sarda Cadetti impegnata nel quinto “trofeo internazionale Cadetti Nelson Mandela forum“. Del
gruppo, sceso sui tatami sabato 24 settembre, hanno fatto parte i ragazzi selezionati dalle
scuole di judo isolane. La rappresentativa ha conquistato una seconda piazza di tutto rispetto
e gli atleti del Guido Sieni che ne hanno fatto parte hanno contribuito fattivamente al
risultato: primo posto per Lorenzo Piras nei + 90 kg, quinto posto per Mattia Saiu nei 60 kg.
Nelle gare a squadre invece, sempre per la categoria Cadetti si segnalano, nella classifica
dei primi dieci, il quinto piazzamento di Mario Piu (60 kg) e l’ottavo di Matteo Virgilio (60
kg).
Tra gli esordienti B, scesi sui tatami per il trentesimo “memorial Silvano
Ginestrini”, soddisfazione per Carlo Santoni, 66 kg, sul gradito più alto del podio, quindi
per Marco Battino (50 kg) che torna a casa con un secondo posto e per Carlo Fusco (60kg) con
un settimo piazzamento.
Il sedicesimo “memorial Gilberto Busi”, disputato domenica 25 settembre, ha fatto crescere il
medagliere del Guido Sieni e ha consentito alla scuola del maestro Stefano Urgeghe di salire
sul secondo gradino del podio.
La competizione, dedicata alle categorie ragazzi, fanciulli e bambini, ha visto i judoka
allenati da Simona Cossu Rocca portare a casa un consistente bottino. Quattro primi posti
con Arianna Cannas Aghedu, Pietro Deiana, Francesco Lai e Alessandro Olia; cinque secondi
posti con Mattia Finiu, Fabio Figus, Rossella Fusco, Alice Casu e Davide Bazzoni, quindi
quattro terze piazze con Federico Lai, Enrico Righi, Costantino Vargiu e Vittoria Vargiu.
Sabato a premiare gli atleti è stato Matteo Marconcini, quinto classificato alle Olimpiadi di
Rio 2016.
TourismA, Firenze: anche oggi bagno di folla al padiglione Sardena
Anche nel secondo giorno di apertura di TourismA, il padiglione Sardegna allestito al Palazzo
dei congressi di Firenze fa registrare un grande afflusso di pubblico, attratto dalle
meraviglie della civiltà nuragica. Domani gli eventi clou, con gli interventi di Maria Ausilia
Fadda e Marco Minoja. Intanto prosegue l’attività promozionale legata all’iniziativa di
Unioncamere con il progetto Arkeosardinia e quella delle cooperative e dei comuni di Cabras e
Morgongiori che hanno aderito al programma.
Il ritrovamento fortuito di un luogo di culto in territorio di Teti da parte di un pastore
intento a pascolare il gregge è all’origine della riflessione sul culto dell’acqua
nell’archeologia sarda. La corretta lettura di pozzi e fonti sacre nella civiltà nuragica
parte proprio da quella straordinaria scoperta che, a partire dal 1865, costringerà gli
studiosi di antichità sarde a rivedere l’interpretazione che fino a quel momento era stata
data sugli impianti legati al culto delle acque.
“Oggi, dopo più di un secolo di scavi e studi – spiega Maria Ausilia Fadda – sappiamo che le
fonti e i pozzi sacri non erano dei luoghi di culto in senso stretto, ma veri e propri centri
di potere gestiti dai maggiorenti locali che amministravano i siti e i preziosi oggetti di
culto depositati a mo’ di ex voto dalle migliaia di persone in pellegrinaggio per ringraziare
o chiedere guarigione”.
Oggetti che alimentavano una vera e propria filiera che partiva dal reperimento della materia
prima, in genere metalli, e proseguiva con i “laboratori” degli artigiani che li lavoravano
per realizzare statuine, spade e monili di fogge diverse. I siti censiti, attualmente, sono
oltre duecento, ma quelli visitabili perché gestiti da società o cooperative sono molti meno,
impossibile citarli tutti, eccone alcuni: Romanzesu (Bitti); Gremanu (Fonni); Su Tempiesu
(Orune); Santa Cristina (Paulilatino); Predio Canopoli (Perfugas); S’orcu e is forros
(Villanova Strisaili) e Domu de orgìa…
Temi che saranno al centro dell’intervento dell’archeologa Maria Ausilia Fadda in programma
domani nell’area convegnistica del Palazzo dei congressi di Firenze dove ieri ha aperto i
battenti TourismA, il salone internazionale dell’archeologia alla seconda edizione.
A seguire, ancora domani, Marco Minoja, soprintendente regionale per la Lombardia, presenterà
il catalogo della mostra “L’isola delle torri”, fortunatissima esposizione, ideata e
realizzata, nel 2014, dalla soprintendenza regionale per la Sardegna, in onore di Giovani
Lilliu. La Mostra ha una sua storia, non solo per essere la prosecuzione ideale di una
iniziativa analoga, realizzata da Giovanni Lilliu negli anni Cinquanta del secolo scorso, ma
anche perché l’evento, a suo tempo, ebbe un successo straordinario. Le tappe, infatti, furono
diverse, da Roma, Firenze e Milano a Zurigo e Amburgo, da Antibes a Lione e Parigi ad
Amsterdam, fino a Londra e Cambridge. L’auspicio è che quella attuale, “L’isola delle torri”,
possa quantomeno ricalcare lo stesso itinerario riscuotendo, ovviamente, altrettanto successo.
Stando alle premesse, le condizioni ci sono tutte perché l’esposizione, di cui Minoja domani
presenterà il catalogo, è reduce dalle tappe di Cagliari, Roma e Milano dove ha avuto un
grande riscontro di pubblico e altrettanto gradimento. Il prossimo 15 aprile, inoltre, sarà
inaugurata a Zurigo dove resterà fino al 15 settembre. Numerose richieste sono già arrivate da
diversi centri europei, soprattutto dalla Francia e dalla Germania, interessati a ospitare
l’esposizione.
I numeri, del resto, sono di tutto rispetto: si tratta di un progetto di ampio respiro,
coordinato da Gianfranca Salis e Luisanna Usai, a cui hanno collaborato 45 studiosi di varie
discipline per realizzare il catalogo, edito da Carlo Delfino, in cui sono presentati gli
oltre 1000 pezzi oggetto dell’esposizione provenienti da più di 50 siti archeologici della
Sardegna e da diverse raccolte d’oltre Tirreno.
Intanto l’affluenza di visitatori al padiglione Sardegna è sempre molto alta anche nel secondo
giorno di TourismA. Oggi, sabato, sono arrivate diverse scolaresche e naturalmente il ciclo
delle statue dei guerrieri ha fatto la parte del leone. Ottimo gradimento anche le immagini in
video proposte da Gianni Alvito della Soprintendenza regionale della Sardegna.
TourismA, padiglione Sardegna preso d’assalto da visitatori e curiosi
Firenze, 19 Febbraio 2016- Le sculture dei guerrieri sardi, le spade dell’età nuragica e una
serie di pannelli di grandi dimensioni con le panoramiche dei più importanti siti archeologici
sardi. Il padiglione Sardegna è stato letteralmente preso d’assalto nel primo giorno di
apertura di TourismA, il Salone internazionale dell’archeologia che stamattina ha aperto i
battenti al Palazzo dei congressi di Firenze. L’elemento che caratterizza lo spazio allestito
dall’editore Carlo Delfino è certamente il complesso di quattro statue di grandi dimensioni
realizzate dallo scultore oristanese Carmine Piras. Un elemento scenografico di grande impatto
che non ha mancato di attrarre fortemente i numerosi visitatori presenti già da oggi al Salone
fiorentino.
Si tratta di sculture di due metri, realizzate con materiale sintetico leggero, “vestite” con
l’abbigliamento tradizionale dei soldati sardi di antichissima memoria “perché l’ispirazione –
ha spiegato l’autore Carmine Piras – è proprio quella dei bronzetti di epoca nuragica”. Due
arcieri, un pugilatore e un guerriero con scudo e spada esposti a mo’ di sentinelle ricordano
ai visitatori che quello è lo spazio dedicato all’archeologia sarda. La postura e lo stile
rimandano comunque alle sculture del complesso di Monte e‘ Prama che nell’ultimo periodo è
diventato una sorta di marchio della cultura sarda. Grande curiosità desta anche la
rastrelliera con quattro spade nuragiche realizzate con la tecnica della fusione a cera persa
di cui lo scultore è un vero maestro.
Lo stand di 160 metri quadrati targato “Sardegna nuragica”, presente al Salone fiorentino,
propone una sintesi dei più importanti siti presenti nell’Isola con particolare riferimento
alle fonti sacre. Il filo conduttore della partecipazione sarda, quest’anno, è rappresentato
infatti dal culto dell’acqua, tema che sarà trattato domenica 21, ultimo giorno del Salone,
dall’archeologa Maria Ausilia Fadda. Ma il clima di attesa è palpabile anche per la
presentazione della mostra “L’isola delle torri”, in programma, sempre domenica, grazie
all’intervento del soprintendente regionale per la Lombardia Marco Minoja.
La fortunata esposizione, reduce dal grande successo riscosso nelle precedenti tappe di
Cagliari, Roma e Milano, sarà inaugurata il 15 aprile a Zurigo dove resterà aperta e
visitabile per tutta l’estate. La cultura nuragica, dunque, varca i confini nazionali per
diventare portacolori di una regione ricca di testimonianze archeologiche che, se sapute
promuovere, possono rappresentare una scommessa per l’economia turistica, soprattutto per
riuscire nell’intento di dilatare la stagione e rivitalizzare un comparto in un periodo
importante in cui, stando agli analisti di settore, si registrano chiari segnali di ripresa.
Il senso della partecipazione sarda alla seconda edizione del Salone internazionale
dell’archeologia è anche questo, riuscire a intercettare flussi turistici importanti e
dirottarli nell’Isola puntando sulla presenza di siti archeologici di grande interesse
turistico oltre che scientifico. Al riguardo è prezioso il lavoro degli operatori delle
cooperative che gestiscono gli impianti, nonché dei rappresentanti dei Comuni: in questi
giorni a Firenze sono presenti Cabras e Morgongiori che hanno aderito al programma.
Una menzione speciale merita l’iniziativa di Unioncamere, organismo che raggruppa la quattro
camere di commercio della Sardegna, che presenta il progetto denominato Arkeosardinia, una
grande carta della Sardegna con la sintesi dell’intero patrimonio archeologico.
Tutto questo, naturalmente, si inserirà nel quadro più ampio del ricco programma di TourismA
(disponibile all’indirizzo http://www.tourisma.it/) evento straordinario, alla seconda
edizione, che richiamerà in questi giorni a Firenze non solo specialisti, ricercatori,
studiosi e tour operator, ma anche un gran numero di turisti e altrettanti curiosi che, questo
l’auspicio, visiteranno il Salone allestito a Palazzo dei congressi.
Le potenziali ricadute per il turismo sardo, dunque, sono notevoli perché la Sardegna è, da
sempre, una delle mete più ambite del turismo internazionale nonché regione assai ricca di
testimonianze storico-artistiche in cui l’archeologia ha una parte importante che può
caratterizzare e potenziare l’offerta.
l’A.C.S.I.T., Associazione Culturale Sardi in Toscana presenta “Finalmente Soli” l’11 e il 12
dicembre al teatro 13 di Firenze
Sarà un fine settimana all’insegna del teatro quello che aspetta l‘A.C.S.I.T. Da domani
venerdì 11 e sabato 12 dicembre presenta “Finalmente Soli” una brillante commedia che racconta
le vicende di una coppia con marito Toscano e moglie Sarda che si porta dentro la forza delle
tradizioni della propria origine, nonostante anni di vita trascorsi ormai “in continente”!
L’evento vedrà l’esordio della neonata compagnia dell’associazione Gli Ottovolanti.
Lo spettacolo sarà al Teatro 13 di Firenze, in via Aurelio Nicolodi 2 nei giorni di venerdì 11
e sabato 12 dicembre 2015. Inizio ore 21:00.
Il costo del biglietto è di € 8.00 per i soci dell’A.C.S.I.T e di € 10.00 per chi non è socio.
La biglietteria sarà aperta dalle ore 20:15
Per prenotare telefonare al numero 3495572075 dalle 16.00 alle 19.00 o scrivere una e-mail
[email protected]
TRAMA
“Finalmente soli”, pensava Lapo, rientrando a casa dopo una dura settimana lavorativa e
pregustando un fine settimana da trascorrere solo con sua moglie Grazia.Ma la suocera Bonaria,
il di lei spasimante Gavino, l’amica della suocera Maddalena, l’amico dell’amica Bacchisio, ed
i figli Antonietta ed Efisio non sembrano condividere questo legittimo desiderio romantico di
Lapo e Grazia. E in quello stesso fine settimana, la loro casa sarà invasa da tutti questi
stravaganti personaggi che porteranno equivoci, litigi, assurde competizioni, improbabili
malattie, annullamenti di voli, guarigioni, riappacificazioni, ed infine partenze! Ma
compagnia fa rima con allegria, e prima di restare… finalmente soli, Lapo e Grazie avranno
certo di che stare allegri!
MOTIVAZIONE
Uno spettacolo nato dalla volontà di Alessandro Matta, che ne ha redatto anche il copione.
Collaborando da anni con ACSIT – Associazione Culturale Sardi in Toscana, Matta ha desiderato
proporre uno spettacolo teatrale come possibilità di promuovere le attività di ACSIT. Il
copione racconta, non a caso, attraverso una brillante commedia, le vicende di una coppia con
marito Toscano e moglie Sarda, che si porta dentro la forza delle tradizioni della propria
origine, nonostante anni di vita trascorsi ormai “in continente”!
L’IDEA REGISTICA
La regia, di Alessia De Rosa, in attiva collaborazione con Matta, ha voluto portare su un
piano della quotidianità reale alcune dinamiche troppo spesso stereotipate, come i battibecchi
tra marito e moglie, quando di mezzo arriva la suocera. Una coppia di mezza età, i figli ormai
grandi, un amore ancora vitale ed il desiderio romantico di stare finalmente soli: tutto
questo si deve confrontare con affetti familiari non rimandabili come quello per la propria
madre specie se malata, con un’educazione all’ospitalità che passa avanti a tutto, insomma con
una complessità che è propria della vita. Per raccontare questa complessità con leggerezza, la
regia ha scelto un gusto anni 50colorato ed esuberante, sia per le scenografie (ideate e
realizzate da Alessandro Benedetti) che per i costumi e acconciature, come a suggerire di
riportare le difficoltà quotidianein un clima brillante. Lo spettacolo avviene in un unico
atto, a scena aperta, dove tutto accade di fronte agli occhi del pubblico, dove i momenti di
narrazione si alternano al sound in stilepin up.
TRAILER
https://www.youtube.com/watch?v=Za4b9oqOhjM
ORARIO SPETTACOLO, BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Lo spettacolo sarà al Teatro 13 di Firenze, in via Aurelio Nicolodi 2 nei giorni di venerdì 11
e sabato 12 dicembre 2015. Inizio ore 21:00.
Il costo del biglietto è di € 8.00 per i soci dell’A.C.S.I.T e di € 10.00 per chi non è socio.
Per prenotare telefonare al numero 3495572075 dalle 16.00 alle 19.00 o scrivere una e-mail
[email protected]
per altre info visita i siti http://www.acsitfirenze.net/ – http://www.gliottovolanti.it/