IL SISTEMA DOTI FORMAZIONE E DOTI LAVORO: LA
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IL SISTEMA DOTI FORMAZIONE E DOTI LAVORO: LA
IL SISTEMA DOTI FORMAZIONE E DOTI LAVORO: LA TESTIMONIANZA DI UN OPERATORE DEL TERRITORIO a cura di Claudio Beccari - Direttore Ial Cisl Lombardia ______________________________________________________________________ Le doti hanno posto al centro della formazione professionale e dei servizi al lavoro l’utente, così come previsto dagli obiettivi prioritari dell’Europa. Le doti lavoro, in particolare, rivolte a disoccupati, cassaintegrati e persone in mobilità cercano di tutelare le fasce più deboli del mercato del lavoro. La possibilità di avere un tutor ad personam per tutta la durata del percorso, è un elemento significativo sia come riferimento per l’utente ma anche come possibilità di personalizzazione del piano di intervento. La metodologia messa a punto al riguardo da Regione Lombardia, già peraltro sperimentata con Laborlab, è positiva e rispondente alle finalità. L’aspetto più delicato è però la procedura di gestione dell’accoglienza, nei vari passaggi di elaborazione e invio dei piani di intervento personalizzati. Gli utenti, che si presentano presso i nostri uffici, sono nella maggioranza in possesso di licenza media, non hanno un indirizzo di posta elettronica e non sanno utilizzare un computer. Questa prima considerazione pone di fatto l’utente nella condizione “di affidarsi” all’operatore al quale si è rivolto. Il sistema non dovrebbe porre queste condizioni, in quanto, essendo l’utente il soggetto che deve decidere, non dovrebbe trovarsi nell’obbligo di fare una scelta influenzata o ispirata da altri. La possibilità di accesso al sistema dotale della Regione Lombardia, se non aiutati da un operatore, è di non facile attuazione; inoltre la consultazione del catalogo corsi non sempre è semplice e spesso le informazioni riportate non sono esaustive. L’utenza spesso condizionata dai messaggi pubblicitari chiede come poter ricevere il “bonus di tremila euro” e non quali sono le ragioni e i presupposti per potervi accedere; spesso passa il messaggio che la formazione sia un “fronzolo” per ricevere in realtà una forma di sussidio. Gli operatori hanno un carico di operazioni da effettuare e materiale cartaceo da produrre per ogni utente oneroso e ridondante. Stanno inoltre nascendo, da parte degli operatori accreditati, le più disparate competenze di progettazione corsuali; tutti sono capaci di realizzare tutto, creando ulteriore confusione e dispersione degli utenti. Inoltre diverse attività corsuali, necessitano di colloqui e prove di selezione attitudinali, senza le quali si corre il rischio di “formare” personale non adeguato e non in grado di inserirsi nel mercato del lavoro. Tutto il sistema poi sembra non avere una regia. Ogni operatore conosce i dati relativi alla propria situazione, ma non conosce quelli in ambito provinciale. Credo che gli stessi Centri per l’impiego non conoscano la situazione “dotale” in tempo reale e chi ne sta usufruendo. Un altro problema è l’assenza del “premio” sul buon esito del percorso formativo; l’aspetto inserimento lavorativo è auspicato ma non esiste nessuna modalità di ulteriore incentivazione per gli utenti inseriti al lavoro, come invece era previsto in laborlab. Non possiamo permetterci, come sistema, di agire senza regole certe, in modo non sinergico, in quanto i risultati positivi che possiamo conseguire non sono paragonabili alle non risposte, alle non accoglienze, ai non finanziamenti che non siamo stati in grado di fornire. Dobbiamo cercare di raggiungere il maggior numero di persone in difficoltà occupazionale, per fornire loro quelle risposte e quegli aiuti che ci chiedono. Newsletter n. 4 - Lavoro & Formazione Il sistema doti formazione e doti lavoro: la testimonianza di un operatore del territorio 1 La domanda di lavoro deve essere poi “condizionata” dall’offerta di lavoro” soprattutto in questi tempi e deve essere maggiormente “premiante” per gli operatori stessi, in caso di inserimento lavorativo. Claudio Beccari Direttore Ial Cisl Lombardia Newsletter n. 4 - Lavoro & Formazione Il sistema doti formazione e doti lavoro: la testimonianza di un operatore del territorio 2