Tribunale di Frosinone

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Tribunale di Frosinone
Tribunale di Frosinone
Sezione Fallimentare
______________ ______________
Concordato Preventivo n. 6/2012
della
COGEME Soluzioni e Tecnologia S.p.A. in liqu.
______________ ______________
Giudice delegato Dott. Sandro Venarubea
Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini
Relazione ex art. 172 L. Fall.
Frosinone, 8 novembre 2012
INDICE
1) Notizie di carattere generale
1.1
Premessa
pag.
3
1.2
Informazioni storiche generali sulla società
pag.
4
1.3
Caratteri distintivi dell’azienda
pag.
8
pag.
14
2.1) Accertamenti Contabili - La gestione dell’impresa negli anni
pag.
25
2.2) Accertamento dati patrimoniali e risultanze
pag.
34
pag.
35
pag.
77
pag.
119
pag.
125
pag.
143
4.a) Cause del dissesto
pag.
153
4.b) Condotta del debitore
pag.
157
1.4 Rapporto sullo svolgimento dell’incarico del C.G.
2) Accertamenti del Commissario Giudiziale
I)
Attivo
II) Passivo
2.3) Accertamento sui diritti reali o personali su beni di proprietà e
sui rapporti giuridici pendenti
2.4) Accertamento sul contenzioso passivo
3)
La proposta di Concordato
3.1) La proposta originaria e le successive memorie integrative
4) Conclusioni
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4.c) Attivo accertato
pag.
167
4.d) Passivo accertato
pag.
169
4.e) Piano finanziario, Proposta di Concordato, garanzie offerte e fattibilità del piano
4.f) Convenienza della soluzione concordataria
pag.
171
pag.
176
RELAZIONE
1) Notizie di carattere generale
1.1 Premessa
Con ricorso in data 31 MAGGIO 2012 la società COGEME SOLUZIONI E TECNOLOGIA
S.P.A. in Liquidazione con sede legale in Milano (MI), Via Boschetti nr. 6, Cod. Fisc.:
10367480158 e P. IVA 10367480158, iscritta al Registro delle Imprese di Milano, REA nr.
1368310, in persona del Presidente del Collegio dei Liquidatori Sig. Gino Berti, nato a Portogruaro
(VE), il 25.03.1952 e residente in San Dona’ di Piave (VE), Via G. Puccini nr. 28, Cod. Fisc.: BRT
GNI 52C25 G914H, rappresentato e difeso dall’Avv. Corrado Roda, Cod. Fisc.: RDO CRD 66H07
F205J, del Foro di Milano, ha presentato domanda di ammissione alla procedura di concordato
preventivo, in parte “con cessione dei beni” in parte “in continuità” presso il Tribunale di
Frosinone, compente territorialmente a ricevere e vagliare la domanda quale Tribunale del luogo in
cui l’impresa ha la propria sede principale. La società difatti presso Patrica (Fr), Frazione Pantane,
Via Ferruccia s.n.c. ha l’unico stabilimento produttivo ove sono ubicati tutti i beni per lo
svolgimento dell’attività d’impresa, gli uffici direzionali e l’amministrazione. Presso il medesimo
stabilimento si sono altresì tenute tutte le assemblee. Di contro, la sede legale di Milano è risultata,
seppur più volte trasferita negli anni, sempre presso Studi professionali con i quali non sono mai
stati stipulati contratti di locazione o comodato e nei quali la società non ha mai avuto disponibilità
di spazi dedicati.
Con decreto emesso in data 22/05/2012 il Tribunale di Frosinone -Sezione Fallimentare- ha
dichiarato aperta la procedura di concordato preventivo, n. 06/2012, nei confronti della suddetta
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società, ha delegato alla procedura il Giudice Dott. Sandro Venarubea ed ha nominato Commissario
giudiziale il sottoscritto Avv. Italico Perlini, con Studio in Frosinone, via Adige n.41, che, in data
24/05/2012, ha comunicato di accettare l’incarico, del quale conosce l’oggetto e le conseguenti
responsabilità.
Al Commissario giudiziale è richiesto, ex art. 172 l. fall. di redigere una relazione
particolareggiata sulle cause del dissesto, sulla condotta del debitore, sulle proposte di concordato e
sulle garanzie offerte ai creditori. Tale relazione deve essere depositata in cancelleria almeno tre
giorni prima dell’adunanza dei creditori.
1.2 INFORMAZIONI STORICHE GENERALI SULLA SOCIETÀ
La società Cogeme SET S.p.A., fu costituita con atto del 06/05/1991, in Italia, a rogito notaio
Pietro Longi, in Bolzano, rep. n. 114864/9774, sotto l’iniziale denominazione di Cogeme Sud S.r.l..
Con atto a rogito del Notaio Dott. Paolo Lovisetti del 6 novembre 1998 (Rep. n. 244446), iscritto al
Registro delle Imprese in data 17 dicembre 1998, l’assemblea straordinaria di Co.ge.me Sud S.r.l.
deliberava la trasformazione della società in S.p.A., con la nuova ragione sociale di Co.ge.me. Sud
S.p.A. In data 12 novembre 2001, con atto pubblico a rogito del Notaio Dott. Paolo Lovisetti (Rep.
n. 263272), iscritto al registro delle imprese in data 10 dicembre 2001, l’assemblea straordinaria di
Co.ge.me. Sud S.p.A. deliberava la modificazione della propria ragione sociale in quella attuale di
Cogeme Set S.p.A.
Inizialmente il capitale sociale, pari a venti milioni di lire, risultava posseduto dalle società
Leicher Gmbh & Co (attualmente Leicher Engineering Gmbh & Co) con sede in Monaco di Baviera
(Germania) e Co.Ge.Me. Costruzioni Generali Meccaniche S.r.l. ( “Cogeme Costruzioni”), con sede
in Rozzano (MI), per una quota rappresentativa rispettivamente, del 10% e del 90% del capitale
sociale. Nel 1995 Cogeme Costruzioni ha ceduto la propria partecipazione a TMS, la quale ha
sottoscritto un aumento di capitale sociale da lire 1.000.000.000,00 a lire 1.500.000.000,00 e
successivamente ceduto parzialmente la propria quota (pari ad 1/3 del capitale sociale, per un valore
di nominali lire 500.000.000,00) a Pigecom AG con sede in Zago, Svizzera. Nel novembre 1998, in
concomitanza con la trasformazione in società per azioni, veniva deliberato un aumento di capitale
sociale da lire 1.500.000.000,00 a lire 3.000.000.000,00 sottoscritto e liberato, in parte, dal socio
TMS e, in seguito, per il restante importo, dal nuovo socio Ekab Holding SA che entrava a far parte
della compagine sociale nel settembre 2000.
Con assemblea straordinaria del 12/11/2001 la Società assumeva l’attuale denominazione sociale
di Cogeme SET SPA e procedeva ad un ulteriore aumento di capitale sociale a titolo gratuito
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(mediante utilizzo della riserva di rivalutazione) da lire 3 miliardi a lire 3.872.540.000,00 alla
ridenominazione del capitale sociale in euro (ammontante a euro 2.000.000,00) ed alla suddivisione
dello stesso in n. 2.000.000 azioni di valore nominale pari ad un euro ciascuna; deliberava infine un
ulteriore aumento del capitale sociale a euro 3.500.000,00 da collocare presso i soci o presso terzi
entro il 31/12/2005.
In data 6 marzo 2006 veniva registrata sul libro soci la rappresentazione del capitale sociale di
Euro 2.800.000,00 interamente versato.
I soci risultavano essere i seguenti:
(i) TMS Ekab con una partecipazione pari ad Euro 1.475.165,00;
(ii) Ekab Holding S.A. con una partecipazione di Euro 1.300.000,00;
(iii) Leicher Engineering Gmbh e Co. con una partecipazione di Euro 24.835,00.
In data 27 aprile 2006 avveniva la registrazione del conferimento in TMS Ekab da parte di Ekab
SA dell’intera partecipazione detenuta da quest’ultima in Cogeme. Nell’aprile 2006, il socio Ekab
S.A. aveva conferito la propria partecipazione (nel capitale della ricorrente) nella stessa TMS Ekab,
la quale, conseguentemente, era divenuta titolare di una quota corrispondente al 99,11% del capitale
sociale di Cogeme.
In data 27 aprile 2006 avveniva la registrazione della rappresentazione del capitale sociale di Euro
2.800.000,00 interamente versato alla data del 27 aprile.
I soci risultavano essere i seguenti:
(i) TMS Ekab con un partecipazione pari ad Euro 2.775.165,00;
(ii) Leicher Engineering Gmbh e Co con una partecipazione di Euro 24.835,00.
In data 11 dicembre 2006 sul libro soci veniva registrata la deliberazione d’assemblea
straordinaria del 25 luglio 2006 di emissione di n. 4.900.000 azioni ordinarie del valore nominale di
Euro 0,50 a servizio della quotazione della società sul mercato Expandi, avvenuta in data 15
dicembre 2006. Il capitale sociale risultava quindi pari ad Euro 9.450.000,00 diviso in 18.900 azioni
ordinarie.
Prima di essere posta in liquidazione la società aveva un capitale sociale di Euro 38.311.520,00
deliberato, di cui 30.867.320,00 sottoscritto e versato, deteneva n. 289.000 azioni proprie, pari allo
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0,468% del capitale sociale. La differenza tra l’ammontare del capitale sottoscritto e deliberato era
pari all'ammontare residuo delle obbligazioni convertibili in circolazione emesse ai sensi del POC
Cogeme, aveva 61.734.640 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,50 ciascuna, indivisibili
e ogni azione dà diritto a un voto. L’attuale compagine sociale di COGEME SPA è così composta
(soci con partecipazione superiore al 2%):
-
TMS-EKAB SRL, con sede legale in Piacenza (PC), Via Poggiali n. 43, amministrata da
Maserati Lucia, Amministratore Unico in carica dal 20 aprile 2005, titolare di una quota pari al
19,787 %;
-
Brainspark Plc, titolare di una quota pari al 10,116%;
-
Unione Banche Italiane - UBI Scpa, titolare di una quota pari al 4,988%;
-
DT, titolare di una quota pari al 1,9%;
-
Altri, per una residua quota pari al 63,209%.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione nominato solo in data 22 luglio 2011 e composto da
membri diversi da quelli componenti il consiglio di Amministrazione che aveva approvato il
progetto di bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, con delibera in data 28
ottobre 2011, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2011 del Gruppo che
ha evidenziato un risultato di periodo negativo a causa delle considerevoli svalutazioni e rettifiche
patrimoniali, per un importo complessivo di circa Euro 81 milioni, che il Consiglio di
Amministrazione ha ritenuto di dover effettuare a seguito di verifiche ed approfondimenti scaturiti
dalle risultanze emerse dai lavori di due diligence legale, fiscale e contabile condotte. A livello
civilistico, la situazione patrimoniale al 30 giugno 2011 ha evidenziato un patrimonio netto negativo
pari ad Euro 23,084 milioni determinando, pertanto, l’applicazione della disciplina di cui all’art.
2447 cod. civ.
Alla luce dei risultati emersi dalla situazione patrimoniale aggiornata al 30 settembre 2011, il
Consiglio di Amministrazione in data 18 novembre 2011 ha proceduto a convocare l’assemblea dei
soci avente all’ordine del giorno, tra gli altri punti, “Provvedimenti ai sensi dell’articolo 2447 del
codice civile e conseguente proposta di aumento di capitale sociale a pagamento, inscindibile,
destinato in opzione ai soci ai sensi dell’art. 2441 cod. civ. per complessivi nominali Euro
30.867.320, oltre a sovrapprezzo di Euro 0,50 per ogni azione di nuova emissione. Delibere inerenti
e conseguenti” e “delibere ai sensi dell’articolo 2393 del codice civile nei confronti dei componenti
del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale rispettivamente in carica alla data di
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approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2010 e alla data della relativa relazione
dell’organo di controllo”;
Con riferimento al primo punto all’ordine del giorno della parte straordinaria relativa ai
provvedimenti ex art. 2447 cod. civ., l’assemblea dei soci ha ritenuto di non approvare la proposta
presentata dal Consiglio di Amministrazione ai fini della copertura delle perdite registrate,
l’azzeramento del capitale e la ricostituzione dello stesso.
E’ stato pertanto deliberato di procedere in ogni caso alla copertura della perdita risultante dalla
situazione al 30 settembre 2011, attraverso l’utilizzo delle riserve disponibili e l’azzeramento del
capitale sociale e di accertare il verificarsi della causa di scioglimento di cui al punto 4 dell’art.
2484 cod. civ. con conseguente messa in liquidazione della Società. E’ stato inoltre nominato un
collegio di liquidatori composto da 2 membri nelle persone di:
(a) Gino Berti (presidente), nato a Portogruaro (VE), il 25.03.1952 e residente in San Dona’ di
Piave (VE), Via G. Puccini nr. 28, Cod. Fisc.: BRT GNI 52C25 G914H;
(b) Luigi Petrosino, nato a Cellino Attanasio (TE), il 10.09.1952 e residente a Teramo (TE), Viale
Crucioli 47/a, Cod. Fisc.: PRT LGU 52P10 C449C;
E’ stato infine deliberato che il Collegio di Liquidatori, durante la fase di liquidazione, dovesse
perseguire anche l’interesse della Società e dei soci in una prospettiva di ristrutturazione della
Società stessa, anche mediante la presentazione, ove ritenuto opportuno e perseguibile, di un
concordato preventivo ai sensi dell’art. 160 e seguenti Legge Fallimentare.
A seguito delle deliberazioni assunte dall’Assemblea dei Soci, Borsa Italiana S.p.A., con
provvedimento n. 7147 in data 13 gennaio 2012, ha sospeso dalla quotazione [a tempo
indeterminato e fino a nuovo provvedimento] le azioni ordinarie della Società, nonché le
obbligazioni convertibili di cui al prestito obbligazionario convertibile.
Sicché il Collegio di …… liquidatori ….., nell’intento di preservare l’avviamento societario e
buona parte dell’occupazione aziendale, tutelare gli stakeholders, nell’ottica di massimizzazione del
ritorno economico dei creditori rispetto all’alternativa del fallimento, e mantenere le azioni della
Società quotate sul MTA con la loro riammissione a seguito della sospensione avvenuta ad esito
delle delibere assunte dall’assemblea dei soci del 12 gennaio 2012, ha deliberato la presentazione
del ricorso per l’ammissione al concordato preventivo di cui all’art. 160 e seguenti L.F., approvando
un piano di concordato preventivo parzialmente con cessione dei beni e parzialmente in continuità .
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Il collegio sindacale è composto da numero cinque membri eletti in carica per tre esercizi.
Presidente del Collegio sindacale nominato con atto del 22/07/2011:
Savino Luca, Cod. Fisc. : SVN LCU 64L18 L424H
Sindaci effettivi nominati con atto del 22/07/2011:
Ceravolo Matteo Alfonso, Cod. Fisc.: CRV MTL 74E11 C745G
Togno Massimo Giorgio, Cod. Fisc. TGN MSM 63D24 F205F
Sindaci supplenti nominati con atto del 22/07/2011:
Togno Michele Alessandro, Cod. Fisc.: TGN MHL 69H17 F205G
Zanoni Elena Maria, Cod. fisc. ZNN LMR 71L48 F205O
La società di revisione PKF ITALIA SPA, Cod. Fisc.: 04553780158, N.R.E.A.: MI 1045319, sede
legale in Milano (MI), Viale Vittorio Veneto 10, era stata nominata con atto del 29/04/2009, con
durata in carica fino all’approvazione del bilancio al 31/12/2014.
Le risultanze della due diligence condotta hanno indotto l’assemblea dei soci a revocare per giusta
causa l’incarico di revisore legale dato alla sopra indicata società di revisione e a conferire lo stesso
alla società Deloitte & Touche Spa, con sede in Milano, Via Tortona n. 25, Cod. Fisc e n. iscrizione
al Registro Imprese: 03049560166, per gli esercizi 2011-2019.
1.3 Caratteri distintivi dell’Azienda
La società ha per oggetto sociale le seguenti attività: “la fabbricazione di minuterie metalliche di
precisione e lavorazione di metalli in genere; l'assemblaggio di parti meccaniche fra di loro
nonché la produzione di apparecchiature e congegni meccanici; la produzione e il commercio di
prodotti in materia plastica per impiego automobilistico ed in genere; il commercio all'ingrosso
in genere di ferramenta; il commercio di macchinari per la lavorazione di metalli in genere e per
la fabbricazione di prodotti in materia plastica; l'attività di agenzia e rappresentanza per i
prodotti commercializzati”.
La famiglia di Pietro e Francesco Guadagni, che dal 1951 svolgeva l’attività di lavorazione dei
metalli e produzione di pezzi torniti ricavati da barra, nel settembre del 1991 conferiva in “Cogeme
Sud” il proprio ramo aziendale relativo a tale attività, comprensivo del complesso produttivo
industriale sito in Patrica (FR) composto da un terreno di circa mq. 34.650, sul quale insisteva un
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complesso industriale articolato in un capannone di circa mq. 1230, una palazzina adibita ad uffici
amministrativi e servizi e alcune aree accessorie. Nel novembre 1998, la Società veniva trasformata
in società per azioni, assumendo la denominazione di Cogeme Sud S.p.A. e veniva ampliato
l’oggetto sociale con l’inserimento dell’attività di assemblaggio, produzione e commercio di
apparecchiature e congegni meccanici e di materie plastiche per impiego automobilistico.
I prodotti di Cogeme trovano applicazione nei sistemi di iniezione, turbocompressori, sistemi di
direzione, sistemi di trasmissione e sistemi di scarico, inserendosi come “Tier 2” nella filiera
dell’automotive.
Fornisce componenti turbo e iniezione ai sistemisti (“Tier 1”), fabbricando
minuterie metalliche di precisione e lavorazione di metalli in genere e di plastica, l'assemblaggio di
parti meccaniche fra di loro, nonché la produzione di apparecchiature e congegni meccanici.
Il fatturato deriva per lo più da lavorazioni meccaniche e assemblaggio di componenti per sistemi
turbo ed in misura minore del fatturato da lavorazioni meccaniche di componenti per sistemi di
iniezione.
L’idea imprenditoriale è stata valorizzata negli anni dai punti di forza di seguito evidenziati:
-
sin da principio si è contraddistinta per “l’attenzione e le risorse dedicate in modo
continuativo alla ricerca ed allo sviluppo tecnologico per la realizzazione di nuove
tecnologie di lavorazione e di prodotti innovativi di grande precisione” determinando
“l’incremento progressivo e costante sia del livello qualitativo sia della gamma dei prodotti e
delle prestazioni aziendali e consentiva alla Società di conquistare e mantenere un eccellente
posizionamento competitivo sul mercato di riferimento, caratterizzato dalla presenza di un
numero limitato di operatori a livello mondiale. Per quanto riguarda il sito produttivo italiano,
nel corso degli anni 2000/2001 la Società provvedeva a completare l’ampliamento del sito
industriale con un incremento di superficie del capannone per circa mq. 2000 e dell’area uffici
e servizi per circa mq. 250.
-
“copertura capillare del territorio e la puntualità delle consegne dei prodotti”: la Società
provvedeva a dotarsi di strutture logistiche terziarizzate (quali magazzini presso operatori
logistici specializzati), generalmente site nelle vicinanze o addirittura all’interno degli
stabilimenti dei clienti interessati.
-
“processo di internazionalizzazione ed espansione”:
a) con particolare riferimento al mercato sudamericano che presentava notevoli potenzialità
tenuto conto dell’interesse generale al decentramento dell’attività produttiva in aree low
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cost. Cosicché nel 1999 Cogeme procedeva a costituire una società a responsabilità
limitata di diritto brasiliano con sede in San Paolo, denominata Cogeme do Brasil, per
soddisfare le esigenze sul mercato brasiliano manifestate, in particolare, dal cliente
Magneti Marelli. Nel 2000 Cogeme implementava il processo di internazionalizzazione
perfezionando alcuni accordi di partnership con il socio brasiliano Proefix Industrial Ltda,
con sede in Jundiaí (San Paolo), in forza dei quali, quest’ultima società entrava nella
compagine sociale di Cogeme Brasile acquistando una quota pari al 10% del capitale
sociale procurando, oltre alla disponibilità di un capannone industriale in Jundiaí (che ne
diverrà la sede operativa), contatti significativi finalizzati alla selezione di manodopera
specializzata locale mentre Cogeme si impegnava a far conseguire a Cogeme Brasile la
tecnologia e il know how necessari per lo svolgimento dell’attività produttiva. In data
04/05/2007 veniva deliberato l’aumento di capitale funzionale a realizzare il nuovo
impianto produttivo in Brasile, che venne completato nell’anno successivo.
b) in data 13/04/2005
proseguiva il processo di internazionalizzazione con la costituzione di
Cogeme Romania (Cogeme Set Ro srl), oggi interamente controllata, rendendola operativa
nel settore delle lavorazioni meccaniche su componenti montati sui turbo di ultima
generazione. La costituzione di Cogeme Romania comportava investimenti al 31/12/2005
per complessivi euro 603.000,00, di cui euro 162.000,00 attraverso acquisizioni contratte
in locazione finanziaria.
c)
Su richiesta del cliente Honeywell, nel 2007 Cogeme decideva di realizzare un nuovo sito
produttivo anche in India e precisamente nella provincia di Pune. A tale scopo in data 20/10/2007
veniva costituita la società Cogeme India Precision Parts pvt ltd, con capitale sociale autorizzato
per INR 1.000.000 e sottoscritto per INR 100.000, suddiviso in 10.000 azioni del valore di INR 10
ciascuna. Cogeme deteneva n. 9.900 azioni pari al 99% dell’intero capitale sociale. Nel corso del
medesimo 2007 la Società avviava la realizzazione del nuovo impianto anche in Romania, che
sarebbe stato completato nel primo semestre 2008.
d)
acquisizione in data 7/10/2008 il 50,988% del capitale sociale di TTL, società a responsabilità
limitata a capo di un gruppo di società operanti nel settore dei trattamenti termici dei metalli. Ciò
avrebbe consentito di acquisire
il know how e la tecnologia per fornire la componentistica
completa anche della c.d. “ultima fase” e, quindi, essere in condizione di poter “certificare e
garantire” qualitativamente il prodotto al cliente, aspetto di rilievo soprattutto per le produzioni
realizzate nei mercati emergenti. Per l’acquisizione veniva utilizzato un finanziamento con
Interbanca S.p.A. per un importo di euro 21.000.000,00, con il quale, oltre al resto, la ricorrente
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concedeva in pegno alla banca la quota del capitale sociale di TTL acquisita, a garanzia del
finanziamento erogato.
Tutto quanto sopra evidenziato ha consentito alla Società di instaurare rilevanti e stabili rapporti
commerciali con i principali fornitori di componentistica automotive a livello internazionale e
clienti quali, ad esempio, i gruppi Arvin Meritor, Borg Warner, Delphi - Brasile, Fiat, Honeywell,
IHI, Magneti Marelli e Siemens, nonché di conseguire negli anni successivi, tutte le principali
certificazioni di qualità, che le consentivano di essere maggiormente apprezzata a livello
internazionale ottenendo, in particolare, la certificazione dei sistemi di gestione ambientale (ISO
14001 :2004 17/02/03 / 17/02/06 17/02/2009), la certificazione della qualità della produzione (ISO
9001: 2000 19/05/2004 19/05/2007) e la certificazione dei sistemi qualità nel settore automotive
(ISO/TS 16949:2002 19/05/2004 19/05/2007).
Si riporta qui di seguito lo schema della struttura del Gruppo Cogeme:
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Cogeme S&T spa, attuale ricorrente, è la società operativa proprietaria del complesso produttivo
sito in Patrica (Frosinone) e contemporaneamente è a capo del gruppo che controlla le società
seguenti:
- Cogeme di Brasil
- Cogeme Set Ro
- Cogeme India Precision Parts
nonchè
- TTL Tecno Tempranova Lombarda Srl
e tramite quest’ultima
- HTE Srl Heat Tratment Engineering;
- Manaca Srl;
- Metaltherm Srl;
- Tecno Tempera Sud Srl;
- Veneta Trattamenti Srl;
- Euroinduzione Srl;
- Corea Srl;
- Friuli Trattamenti Srl;
- Tecno Tempera Navarra;
- Cogeme do Brasil;
- Cogeme Precision Parts.
Sulla base di quanto evidenziato, il Gruppo Cogeme ha una copertura globale (4 siti produttivi: in
Italia, Romania, India e Brasile) e un organico complessivo di 582 dipendenti (comprensivo dei
lavoratori in carico alle società partecipate e consolidate) dislocati come segue:
- stabilimento di Patrica (FR), Via Ferruccia 18 (Italia), superficie 16,3 k mq, 124 dipendenti;
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- stabilimento di Micesti, str. Campulungului Arges, 117465 (Romania), superficie 23,1 k mq, 213
dipendenti;
- stabilimento di Pune, Gat. N. 427 Hissa 13 (India), superficie 18,9 k mq, 158 dipendenti;
- stabilimento di Cabreuva (San Paolo), Estrata Municipal Gleba A-2-2-B (Brasile), superficie 18,3
k mq: 87 dipendenti.
Tuttavia il processo di espansione massiccia appena illustrato, ed il grande impegno finanziario
conseguente, hanno determinato un indebitamento che ben presto avrebbe generato “riflessi
negativi sul ciclo finanziario dell’impresa e sulla sua capacità di rimborso del debito”, con l’inizio
nel 2008 della crisi economica e finanziaria del Mercato Globale e del mercato dell’auto, che ne ha
risentito massicciamente.
1.4 Rapporto sullo svolgimento dell’incarico del C.G.
La finalità della presente relazione consiste nell’accertare la corrispondenza tra gli elementi
patrimoniali durevoli evidenziati nelle poste contabili e la reale consistenza fisica degli stessi,
mediante il raffronto dei dati forniti dalla ricorrente ed attestati dal professionista a corredo della
domanda di ammissione alla procedura con le risultanze degli inventari redatti dallo scrivente e la
successiva valutazione dei beni inventariati.
Ciò allo scopo di fornire la più ampia gamma di informazioni al ceto creditorio, sì da consentire una
adeguata formazione del giudizio sulla convenienza e fattibilità del piano concordatario e,
conseguentemente, un consapevole esercizio del diritto di voto in sede di adunanza.
Pertanto il sottoscritto commissario giudiziale, in esecuzione del mandato ricevuto, ha svolto, con
l’ausilio tecnico-contabile del Dott. Ignazio Carbone, accertamenti in ordine alla consistenza
patrimoniale - attiva e passiva – di Cogeme, al fine di rappresentare e valutare, in modo esauriente,
le cause del dissesto, la fattibilità del concordato proposto, la condotta del debitore.
L’ingente mole di documentazione, gli impegni connessi alla prima fase gestionale del concordato,
l’ampio spettro di indagine ed il lungo periodo di vita della Società, hanno reso opportuno che il
sottoscritto si concentrasse sui profili ritenuti di maggiore interesse.
Ciò, ovviamente, non esclude che possano esservi altri aspetti, suscettibili di essere oggetto di
futura analisi e/o denuncia, allo stato non individuati ovvero non considerati perché dotati di natura
marginale nell’attuale prospettiva concordataria.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 13 ]
Il presente elaborato, pertanto, trae le proprie risultanze e valutazioni dall’esame della domanda di
concordato, dei documenti presentati con il ricorso per l’ammissione alla procedura, ex art.161,
commi 2 e 3, l.fall., dall’analisi della documentazione richiesta dallo scrivente e fornita dalla
società, dai riscontri forniti dai creditori, nonché dai sopralluoghi per la redazione dell’inventario. Il
tutto come di seguito dettagliato.
In data 25.5.2012:
-
è stato acceso il c/c intesato alla Cogeme set Spa in liquidazione ed in concordato preventivo
presso la Banca Popolare del Frusinate ed è stata creata una casella di posta elettronica per
favorire le comunicazione con i creditori;
-
considerata la particolarità e complessità della procedura, in pari data è stata altresì richiesta al
Giudice Delegato la nomina di un coadiutore contabile, che disponesse dell’elevata
qualificazione e di adeguata organizzazione necessarie nelle attività di esame delle scritture
contabili e dell’ulteriore documentazione a supporto del ricorso per l’ammissione alla
procedura e conseguente individuazione delle cause del dissesto, valutazione di beni e
partecipazioni e redazione dell’inventario.
L’istanza dello scrivente è stata accolta con
provvedimento in pari data nella di nomina del Dr. Ignazio Carbone;
-
è stata formulata richiesta di notifica del decreto del Tribunale di ammissione alla procedura ai
sensi degli artt.17 e 166 L.F. a: 1) mediante affissione alla porta del Tribunale; 2) Cogeme; 3)
Pubblico Ministero; 4)Equitalia sud spa; 5) Ufficio IVA; 6) Ufficio INAIL; 7) Ufficio INPS;
8) Consiglio notarile;
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 171, co.2, L. Fall., lo scrivente commissario giudiziale, sulla base
dell’elenco dei creditori ricavato dal ricorso introduttivo e dalla successiva documentazione fornita
dalla società, in data 25.5.2012 ha comunicato, tramite lettere raccomandate, l’apertura della
procedura di Concordato preventivo. Nella medesima comunicazione è stato fornito un compendio
della proposta del debitore e l’indicazione della data dell’adunanza dei creditori per la discussione e
la votazione della proposta di concordato.
E’ stato altresì richiesto ai creditori di indicare l’ammontare del proprio credito, documentato
mediante estratto conto, alla data di deposito del ricorso per l’ammissione alla procedura
(31/03/2012) ai fini dell’accertamento dei saldi contabili e, quindi, della verifica delle posizioni
debitorie verso la società.
Delle suddette comunicazioni (numero 599), numero 539 sono state regolarmente recapitate, mentre
non hanno avuto buon esito le seguenti comunicazioni: numero 07 tornate al mittente con la
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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dicitura “sconosciuto”; numero 20 con la dicitura “trasferito”; numero 17 non ritirate per compiuta
giacenza; numero 09 per inesistenza dell’indirizzo indicato nell’anagrafica fornita dalla Società e
numero 07, di cui 06 estere, non sono andate a buon fine in quanto smarrite.
In data 28.5.2012 è stata invitata la società a depositare presso la Cancelleria del tribunale, le
scritture contabili della società affinché il Giudice delegato potesse procedere all’incombente di cui
all’art. 170 l. fall.. Con la medesima comunicazione è stata effettuata anche una prima richiesta di
documentazione sociale e contabile da porre nella disponibilità del Commissario giudiziale.
In data 30.5.2012 è stata richiesta la notifica del decreto del Tribunale
di ammissione alla
procedura di concordato preventivo alla Camera di Commercio di Frosinone ed alla Camera di
Commercio di Milano.
In data 31.5.2012:
- è stata richiesta la trascrizione del decreto del Tribunale di Frosinone di ammissione alla
procedura di concordato preventivo alla Conservatoria delle Ipoteche di Frosinone;
- è avvenuta la pubblicazione del decreto del Tribunale di ammissione alla procedura di concordato
preventivo sul quotidiano “La Repubblica”;
In data 1.6.2012, in esecuzione del provvedimento emesso dal Giudice Delegato, è stato
comunicato a tutti i creditori il rinvio al 13.11.2012 dell’adunanza dei creditori già fissata al
15.6.2012;
In data 7.6.2012 lo scrivente, assistito dal Cancelliere Ettore Petrucci, si è recato presso la sede
della società, in Patrica, Via Ferruccia n. 18 allo scopo di procedere alla formazione
dell’inventario dei beni della società presso l’unità locale. Propedeutico alla redazione della
relazione, l’inventario diviene strumento elettivo di riscontro dei dati forniti dal debitore ed attestati
dal professionista a corredo della domanda di ammissione alla procedura.
Oltre al commissario giudiziale, erano presenti: il dott. Ignazio Carbone, coadiutore del
Commissario giudiziale, Il dott. Luigi Petrosino, liquidatore della società, Il dott. Matteo Berti,
direttore generale della società e due collaboratori del Commissario.
La ricognizione dei beni, di seguito elencati e sommariamente descritti, sono stati riscontrati con il
dettaglio dei beni risultante dalla documentazione costituente il fascicolo della procedura, e, in
particolare, dal registro cespiti della società consegnato al Commissario Giudiziale.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 15 ]
Lo stabilimento è costituito da n. 4 capannoni industriali all’interno di un perimetro completamente
recintato. Tre capannoni sono collegati fra loro mentre il quarto è completamente separato. Nel
complesso principale si trovano la palazzina uffici (capannone 2), l’unità produttiva sistema turbo
(bearing) (capannone 1), l’unità produttiva del sistema turbo, iniezione e trasmissione (capannone
2), l’unità produttiva arm & valve assembly e sistema iniezione (capannone 3). All’interno delle
singole unità produttive sono collocati anche ambienti per il magazzino di materie prime, prodotti e
semilavorati e attrezzature e utensili. Nel capannone separato (capannone 2) si trova invece l’unità
produttiva per l’iniezione turbo e sistemi di scarico. Il tutto risulta conforme a quanto riportato nella
relazione di stima dell’Ing. Vincenzo
Fratarcangeli depositata agli atti della procedura. Si è
proceduto, quindi, all’inventario dei beni esistenti all’interno dello stabilimento come segue
distintamente e sinteticamente per capannoni (per una disamina più approfondita si rimanda al
verbale di inventario depositato in data 8.6.2012 unitamente al libro cespiti e dei leasing rimessi
dalla Società):
Nel capannone 1 si rinvengono macchinari costituenti la dotazione del sistema produttivo
individuati come “Torni meccanici plurimandrino” (n. 4 macchine), “Rettifiche per esterno” (n. 5
macchine), “Macchine per levigatura interna” (n. 6 macchine), “Macchine per sbavatura” (n. 3
macchine),
“Macchine di spazzolatura” (n. 3 macchine), “Macchine di controllo e
confezionamento” (n. 4 macchine), “Macchina Transfer” (n. 1 macchine). Annesso al medesimo
ambiente si trova il laboratorio qualità con le necessarie dotazioni.
Nel capannone 2: all’interno dei locali ufficio si riscontrano complessivamente n. 8 stanze oltre i
servizi. La dotazione dei mobili, macchine d’ufficio e arredamento viene riscontrata con il dettaglio
riportato nella documentazione agli atti della procedura, mediante procedura casuale a campione.
Nell’unità produttiva si rilevano più macchinari costituenti la dotazione del sistema produttivo
individuate come “Tornio mono mandrino CNC” (n. 3 macchine), “Torni plurimandrino CNC” (n. 7
macchine) e “Macchine di lavaggio” (n. 3 macchine). All’interno del medesimo ambiente si
trovano anche tutte le attrezzature e macchinari di supporto alle attività produttive. Completano
l’organizzazione dell’unità produttiva il reparto selezione, l’ufficio logistico produttivo e
manutentivo ed uno spazio dedicato al magazzino semilavorati e prodotti finiti.
Nel capannone 3 è collocata l’unità produttiva arm & valve assembly e sistema iniezione. Vi si
rilevano più macchinari costituenti la dotazione del sistema produttivo individuate come “ Torni
mono mandrino CNC” (n. 2 macchine), “Rettifiche per esterno” (n.1 macchina), “Presse (n. 4
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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macchine), “Macchina assemblaggio” (n. 1 macchina). All’interno del medesimo ambiente si trova
anche il magazzino materia prima e il silos “magazzino utensili e attrezzature”.
Nel capannone 4 è collocata l’unità produttiva dei particolari per il sistema iniezione turbo,
trasmissione e sistema di scarico ove si rilevano più macchinari costituenti la dotazione del sistema
produttivo individuate come “ Tornio mono mandrino CNC” (n. 12 macchine), “Tornio
plurimandrino meccanico (n. 7 macchine) e “Rettifica” (n. 1 macchine). All’interno del medesimo
ambiente si trova anche un locale adibito ad ufficio e altro a servizio dei lavoratori.
All’esterno del capannone n. 4 sono custodite cinque casse di legno che contengono macchinari
pervenuti dal Brasile, di proprietà di società di leasing, che sono stati restituiti a Cogeme Spa dalla
controllata Brasiliana.
Relativamente ai beni sopra elencati, si da atto che parte dei macchinari sono di proprietà e parte
utilizzati in forza di contratti di leasing.
Il Liquidatore della società in quella sede ha informato il Commissario in merito ai macchinari
concessi da Cogeme Spa in locazione o in comodato d’uso nonché in merito ad alcuni dei beni in
leasing in viaggio su nave dal Brasile per essere ridepositati presso lo stabilimento italiano di
Patrica.
In data 18.6.2012 lo scrivente ed il Dr. Enrico Proia, nominato stimatore della partecipazione di
Cogeme nella società Tenco Tempranova Lombarda srl (TTL) dal Giudice delegato su istanza
dello scrivente in data 15 giugno 2012, si sono recati presso la sede della società, in Dolzago, Via
Campagnola n. 4, allo scopo di procedere alla ricognizione fisica dei beni della società nell’ottica
della valutazione che dovrà svolgere lo stimatore, nonché in altri tre stabilimenti siti in Oggiono,
Calco e sempre Dolzago. Erano altresì presenti il dott. Giuseppe Renna, responsabile commerciale
della TTL e la Sig.ra Manuela Bedini, membro del CdA della TTL.
In quella sede sono state acquisite le informazioni di seguito sintetizzate, il tutto è più
analiticamente descritto nel verbale di sopralluogo depositato agli atti della procedura.
COGEME, nel mese di giugno/luglio 2011, ha commissionato a Deloitte & Touche una due
diligence sulla gestione del precedente management. Sulla base degli accertamenti eseguiti da
Deloitte, sono emerse fatturazioni per operazioni in tutto o in parte inesistenti. Dette fatturazioni,
dell’importo di circa 10 ml/euro, hanno avuto ad oggetto dismissioni e riacquisto di beni
strumentali, che in realtà non sarebbero mai avvenute, tra i soggetti di seguito indicati.
-
Vendita beni a Falesia Srl
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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-
Acquisto beni da Esjotech Srl
Le operazioni riguardavano per lo più gli stessi beni (strumentali) prima venduti da TTL a Falesia e
poi riacquistati da TTL da Esjotech Srl.
La TTL è società completamente autonoma da COGEME dal punto di vista commerciale,
finanziario ed industriale. Non esistono sinergie tra le due società. Ha attualmente circa 60
dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e complessivamente n. 6 stabilimenti di
proprietà:
- Dolzago n. 3 (Lecco)
- Torino
- Oggiono (Lecco)
- Calco (Lecco)
Gli immobili sede degli stabilimenti sono tutti condotti in locazione. Gli impianti dei vari
stabilimenti sono tutti in locazione finanziaria eccetto pochi beni di proprietà.
Lo stabilimento di Dolzago, via Campagnola n. 4, è composto da due corpi di fabbrica separati. Nel
primo sono collocati gli impianti di “tempra ad induzione e forni di rinvenimento”. Nel secondo, sul
lato opposto della medesima strada, sono collocati i macchinari per “l’attrezzeria ed i magazzini.
L’azienda non ha mai commesse prestabilite. La lavorazione avviene sulla base delle richieste
giornaliere per cui non è possibile allo stato alcuna forma di programmazione. L’unica
programmazione avviene su basi statistiche degli anni precedenti. Il ciclo delle lavorazione impegna
al massimo 2/3 giorni. Sembra che gli impianti possano assorbire produzioni di gran lunga superiori
a quelle attuali. L’unica programmazione avviene a breve sulla base di contatti telefonici con i
clienti storici. Secondo il direttore commerciale il mercato presenta buone potenzialità di
espansione anche perché può interessare prodotti dell’intero settore industriale.
Le operazioni sono proseguite con la visita (solo dall’esterno) della sede amministrativa di Dolzago
ed il sopralluogo degli stabilimenti di Dolzago, Oggiono e Calco.
A conclusione dell’incontro è stata richiesta la documentazione necessaria ai fini della stima svolta
nell’interesse della procedura di concordato, depositata in data 15.10.2012 unitamente al
parere
sull’espletamento della gara, alla quale si rinvia per ogni approfondimento.
In data 27/30.6.2012 si è svolto il sopralluogo presso la sede della società partecipata al 100%
Cogeme S&T RO Srl in Romania, via Calea Campulungului n. 76B1, 117465, Micesti (Arges) allo
scopo di procedere all’accertamento e alla ricognizione fisica dei beni della società ai fini della
valutazione della medesima, il relativo verbale è stato depositato in data 2.7.2012.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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Oltre allo scrivente, al Coadiutore contabile dott. Ignazio Carbone e allo Stimatore nominato dal
Giudice delegato, dott. Enrico Proia era presente l’Ing. Roland Racasan, Amministratore delegato e
Direttore generale della società, il quale ha informato che:
- la partecipata svolge l’attività di produzione di componenti automotive di alta precisione (turbo circa 10 % della produzione mondiale -, componenti per iniezione, benzina e gasolio).
- I principali clienti, con i quali intrattiene contratti di produzione programmata a lungo termine o
contratti specifici, sono HTT Bucarest – gruppo Honeywell (75 % del fatturato totale), Magneti
Marelli (componenti per auto a benzina per lo stabilimento di Bari – 10 %), Borg Warner Turbo
Systems (alberi per turbo - consegna in Polonia – 8%), Bosch Mahle Turbo Systems Gmbh & C.
(componenti per iniettori diesel – 1%), Robert Bosch Gmbh (iniezione diesel – 2 %) e IHI (alberi
per turbo – 4 %);
- La Cogeme S&T RO Srl, che si avvale di un piano industriale inserito nel più generale piano del
Gruppo Cogeme pur avendo una gestione operativa completamente autonoma da COGEME dal
punto di vista commerciale, finanziario ed industriale, ha attualmente circa 230 lavoratori suddivisi
in diverse classi di validazione e formazione. L’attività produttiva si sviluppa su tre turni mentre le
attività amministrative assorbono il solo turno centrale. Le sinergie con la capogruppo sono
esclusivamente legate alla formulazione delle linee strategiche e di indirizzo, nonché all’audit del
sistema qualità. La società paga alla capogruppo delle fees di circa 1.000.000,00 di euro all’anno
sulla base di un contratto prestabilito, nonché royalty per l’eventuale attività commerciale.
- La Cogeme S&T RO Srl ha un unico stabilimento (di proprietà) in Romania nel comune di
Micesti (Arges). Gli immobili sede dello stabilimento sono di proprietà. Gli impianti ed i
macchinari dello stabilimento sono prevalentemente in proprietà. Solo pochi macchinari specifici,
peraltro di valore non significativo, sono detenuti in forza di contratti di locazione finanziaria. La
società ha in corso di esecuzione un investimento per complessivi 12 milioni di Euro, realizzato già
per 8 milioni, per l’acquisto di macchinari ad alta tecnologia. L’investimento sarà completato entro
il 2012. Lo stabilimento di Micesti, via Calea Campulungului n. 76 è composto da due corpi di
fabbrica separati. Nel corpo principale primo sono collocati gli impianti di produzione. Nel
secondo, adiacente, sono collocati i locali della sicurezza e accettazione al piano terra nonché una
foresteria al primo piano.
Ultimato il colloquio, le operazioni sono proseguite con la visita dello stabilimento e l’osservazione,
nelle varie fasi di svolgimento, di alcuni processi di lavorazione e a conclusione dell’incontro è stata
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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richiesta all’amministratore delegato la documentazione necessaria ai fini della stima, da svolgere
nell’interesse della procedura di concordato, alla quale si rimanda per gli approfondimenti.
In data 3/4.7.2012 si è svolto il sopralluogo presso l’unità produttiva della società controllata
Cogeme do Brasil Ltda in Brasile nella citta’ di Cabreuva/SP, Avenida Adolpho Jono Traldi n.600,
allo scopo di procedere all’accertamento e alla ricognizione fisica dei beni della società nell’ottica
della valutazione della medesima (il tutto come da relativo verbale depositato in data 6.7.2012).
Oltre allo scrivente erano presenti il Coadiutore contabile dott. Ignazio Carbone, lo Stimatore dott.
Enrico Proia, il Sig. Nicola Giambattista, Presidente del Consiglio Consultivo della società, il Sig.
Rui Oliveira, Coordinatore amministrativo della società ed il Sig. Celso Pafaro, attuale
Amministratore delegato della società. Il Sig. Giambattista Nicola ha fornito le seguenti
informazioni relative alla società:
- svolge l’attività di produzione di componenti automotive di alta precisione (parti del sistema di
iniezione). I principali clienti, con i quali i rapporti sono regolamentati con contratti di produzione
programmata a lungo termine ovvero da contratti specifici in alcuni casi (Bosch GS e DS), sono
Magneti Marelli Brasile (componenti per motori “flex” - benzina e alcool- per lo stabilimento di
Campinas - Brasile – 40 % circa del fatturato), Bosch GS e DS (componenti per motori “flex” –
40% circa del fatturato) ,D H B (componenti per motori “flex” – 15% circa del fatturato), Wabco
(Brasile) (componenti per motori “flex”
– 2% circa del fatturato), Z F Brasile (componenti per
motori “flex” – 3% circa del fatturato) e Continental (componenti per motori “flex” – percentuale
minima).
- si avvale di un piano industriale inserito nel più generale piano del Gruppo Cogeme. La Cogeme
do Brasil SA ha una gestione operativa completamente autonoma da COGEME S&T Spa in Liq.ne
dal punto di vista commerciale, finanziario ed industriale, ha attualmente circa 80 lavoratori con
contratto a tempo indeterminato.
- ha un unico stabilimento (di proprietà) in Brasile nel comune di Cabreuva/SP. Gli immobili sede
dello stabilimento sono di proprietà. Lo stabilimento di Cabreuva/SP, Avenida Adolpho Jono Traldi
n. 600, è composto da un unico corpo di fabbrica della superficie di mq. 4.000 situato all’interno di
un’area completamente recintata di circa 18.000 mq.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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- Gli impianti ed i macchinari dello stabilimento sono prevalentemente in proprietà. Solo pochi
macchinari specifici, peraltro di valore non significativo, sono detenuti in forza di contratti di
locazione finanziaria. Alcuni dei macchinari che costituiscono la dotazione dell’azienda
provengono dallo stabilimento italiano e che sono stati pagati dalla società risultano
conseguentemente nazionalizzati in Brasile. La società ha in corso di esecuzione un investimento
per complessivi 358 mila di Euro, per l’acquisto di due macchine “Index” (a controllo numerico) ad
alta tecnologia, utilizzate per la produzione relativa al contratto Bosch.
Ultimato il colloquio, le operazioni sono proseguite con la visita dello stabilimento e l’osservazione,
nelle varie fasi di svolgimento, di alcuni processi di lavorazione. A conclusione dell’incontro è stata
richiesta al Presidente la documentazione necessaria ai fini della stima, da svolgere nell’interesse
della procedura di concordato, alla quale si rimanda per ogni approfondimento.
In data 23.7.2012, a seguito dell’esame della documentazione ricevuta, lo scrivente ha depositato al
Giudice delegato la citazione ricevuta in data 19.7.2012 ad istanza della 3G srl tendente ad ottenere
la dichiarazione di inadempimento alla scrittura privata del 2.7.2009 e per l’effetto il trasferimento
a Cogeme di n.208.500 azioni di TTL.
In data 24.7.2012 lo scrivente ha depositato verbale di accordo presso la Regione Lazio del
23.7.2012 recante il parere favorevole per la collocazione in CIGS dei 115 lavoratori della Cogeme
Set S.p.a. per un periodo di mesi 12 con decorrenza 1.7.2012.
In data 26.7.2012, a seguito dell’esame della documentazione ricevuta, lo scrivente ha depositato al
Giudice delegato la citazione ricevuta in data 20.7.2012 ad istanza della 3G tendente ad ottenere
l’adempimento del patto parasociale stipulato in data 7.10.2008 e la denuncia ex art.2408 c.c.
proposta da 3G, corredata dai conseguenti atti del Commissario giudiziale. In data 6/8.8.2012 si è
svolto il sopralluogo presso l’unità produttiva della società controllata (partecipazione pari all’80%)
Cogeme Precision Parts India Ltd ubicata nella città di PUNE in India allo scopo di procedere
all’accertamento e alla ricognizione fisica dei beni della società nell’ottica della valutazione che
dovrà svolgere lo Stimatore (il tutto come da relativo verbale depositato in data 9.8.2012).
Oltre al Commissario Giudiziale, al Coadiutore contabile e allo Stimatore erano presenti il Sig.
Jayesh Baheti, Consigliere e
Direttore della società, il Sig. Arun Kulkarni, Direttore dello
stabilimento della società e la Sig.ra Seethalaxmi Nair, impiegata del reparto amministrativo della
società.
I Sig.ri Jayesh Baheti e Arun Kulkarni in quella sede hanno fornito le seguenti informazioni relative
alla società:
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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- svolge l’attività di produzione di componenti automotive di alta precisione (componenti per il
turbo). Attualmente la società produce per un solo cliente: Honeywell Transportation System. I
rapporti con detto cliente sono regolamentati con un contratto generale (Supply Agreement) della
durata di sette anni e scadente il 2014. Nell’ambito di detto contratto gli ordini sono cadenzati
mensilmente con verifiche settimanali. La società è anche impegnata nella selezione di nuova
clientela per la diversificazione della produzione. L’avvio della produzione per nuovi clienti,
comunque, richiederebbe nuovi investimenti che, al momento, vista la crisi mondiale, la società
ritiene di rinviare. Peraltro la produzione per il cliente Honeywell copre circa il 50 % della sua
domanda mondiale cosicché il rischio di una sostituzione di fornitore da parte di Honeywell è assai
remota, tenuto conto anche della specifica tecnologia della produzione.
- si avvale di un piano industriale triennale, inserito nel più generale piano del Gruppo Cogeme, ha
una gestione operativa completamente autonoma dal punto di vista commerciale, finanziario ed
industriale, ha attualmente circa 150 lavoratori con contratto a tempo indeterminato, dei quali 25
amministrativi ed il resto operai. In relazione alle esigenze della produzione il numero degli
occupati può arrivare fino ad un massimo di 170.
- ha un solo stabilimento (di proprietà) in India nella città di PUNE, composto da un unico corpo di
fabbrica della superficie di mq. 4.000 situato all’interno di un’area completamente recintata di circa
20.000 mq.. Gli immobili sede dello stabilimento sono di proprietà. L’immobile garantisce i
finanziamenti ottenuti dalla banca ICICI Bank. Anche gli impianti ed i macchinari dello
stabilimento sono di proprietà.
Ultimato il colloquio, le operazioni sono proseguite con la visita dello stabilimento e l’osservazione,
nelle varie fasi di svolgimento, di alcuni processi di lavorazione. A conclusione dell’incontro è stata
richiesta al Consigliere delegato la documentazione, necessaria ai fini della stima, da svolgere
nell’interesse della procedura di concordato, alla quale si rimanda per ogni approfondimento.
In data 31.7.2012 sono stati depositati i pareri sulle questioni di seguito indicate:
- richiesta della Cogeme di proporre azione di responsabilità nei confronti di tutti i membri del CDA
in carica al 31.12.2010 e di tutti i membri del collegio sindacale in carica alla stessa data;
- richiesta della Cogeme di procedere alla vendita della partecipazione detenuta in TTL;
- richiesta della Cogeme di transigere la vertenza promossa da Tajac-Mtm spa;
-richiesta della Cogeme
di consentire una Due diligence alla Merrill Lynch (poi concessa e
successivamente rinunciata).
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 22 ]
In data 10.10.2012 lo scrivente ha depositato al Giudice delegato relazione sulle
evenienze
verificatesi nell’amministrazione della TTL.
Sin
dalla nomina inoltre, lo scrivente, con l’ausilio del Coadiutore contabile, Dott. Ignazio
Carbone, è stato impegnato nella richiesta e nell’esame della documentazione contabile ed
amministrativa.
In particolare, le richieste dello scrivente sono state riscontrate con la documentazione di seguito
indicata:
•
Libro Verbali Assemblee Obbligazionisti;
•
Libro Verbali riunioni del CDA;
•
Libro verbali dei Liquidatori;
•
Libro Verbali del Collegio sindacale;
•
Libro Soci;
•
Bilancio e situazioni economico/patrimoniale al 30/11/2011 (data di riferimento del
ricorso per l’ammissione alla procedura), al 31/03/2012 (data di deposito del ricorso)
e al 30/06/2012, fornito dal consulente della società;
•
Libro Giornale, bilanci di verifica e schede contabili in formato elettronico al
30/11/2011 (data di riferimento del ricorso per l’ammissione alla procedura), al
31/03/2012 (data di deposito del ricorso) e al 30/06/2012;
•
Quanto alla documentazione fiscale: Avvisi bonari e Cartelle di pagamento,
deleghe F24 anno 2011 e anno 2012; Estratto di ruolo aggiornato; dati relativi ai
debiti previdenziali e tributari estrapolati dal cassetto previdenziale e fiscale;
Modello Unico 2012 – anno d’imposta 2011; Modello 770/2012 – anno d’imposta
2011;
•
Quanto ai debiti verso dipendenti: Tabulato accantonamento trattamento di fine
rapporto;
•
Contratti di leasing;
•
Ultimo bilancio e situazione economico patrimoniale aggiornata relative alle
controllate, oltre tutta la documentazione richiesta dallo stimatore, Dott. Enrico Proia
in sede di sopralluogo e specificamente indicata nei relativi verbali;
•
Altra documentazione societaria utile ed indispensabile ai fini della presente
relazione.
L’analisi ha preso le mosse dalla lettura della situazione economico patrimoniale al 30/11/11, presa
quale riferimento per la redazione della domanda di ammissione alla procedura. Si è proceduto,
quindi, al confronto tra i dati contabili risultanti dal libro giornale e detta situazione, al fine di
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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verificarne la corrispondenza, rivolgendo particolare attenzione alle voci dell’attivo patrimoniale di
ammontare particolarmente consistente, ciò al fine di ricostruirne tempi, modalità di formazione e
confermare o meno la valutazione indicata in ricorso. L’indagine è stata, altresì, imperniata
sull’accertamento del passivo della società alla data del 31/03/2012, data di deposito della domanda
di ammissione alla procedura, eseguito dallo scrivente mediante la richiesta di conferma dei saldi
contabili sopra richiamata oltre che attraverso la documentazione fiscale e previdenziale richiesta
alla società.
2) Accertamenti del Commissario Giudiziale
2.1) Accertamenti Contabili – La gestione dell’impresa negli anni
L’analisi dei dati contabili è stata effettuata sulla base delle situazioni economico-patrimoniali e
finanziarie della società alle date del 30/11/2011, 31/12/2011, 31/03/2012 e 30/06/2012. In
particolare si è reso necessario procedere ad un dettagliato accertamento di tutte le poste contabili
ricomprese nelle suddette situazioni economico-patrimoniali e finanziarie.
In merito all’esito degli accertamenti svolti, per un’analisi dettagliata, si rimanda alle specifiche
sezioni dell’attivo e del passivo dove vengono riepilogate ed illustrate tutte le verifiche svolte e le
conseguenti valutazioni e considerazioni che ne sono scaturite.
Inoltre, l’analisi dei dati storici registrati dalla società, è stata condotta previa “riclassificazione” dei
prospetti di stato patrimoniale e conto economico, sulla base dei bilanci della Società relativi agli
ultimi tre esercizi dal 2009 al 2011, operazione che risponde alla necessità di individuare
determinati “aggregati di valori” su cui, in un secondo momento, basare l’analisi delle condizioni
economiche e finanziarie dell’impresa.
In particolare, la Situazione Patrimoniale è stata rielaborata impiegando il “modello delle fonti e
degli impieghi”, il più adeguato a soddisfare le finalità conoscitive del caso. Esso consente, infatti,
di disporre delle grandezze necessarie per misurare il grado di solvibilità dell’impresa, ossia la sua
capacità di far fronte ai propri impegni di pagamento nel breve termine (liquidità) e nel medio/lungo
termine (solidità patrimoniale). La riclassificazione è stata operata guardando alle poste dell’attivo
sulla base della loro attitudine a procurare mezzi finanziari e alle poste del passivo considerando la
loro attitudine a richiedere mezzi finanziari.
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La rielaborazione del Conto Economico consente, invece, di evidenziare come e in che misura le
diverse aree della gestione contribuiscono a determinare il risultato di esercizio dell’impresa.
Con riferimento al bilancio dell’esercizio 2010 si evidenzia che, il management della società in
carica dal mese di luglio del 2011, a seguito delle indagini condotte nel corso dell’esercizio 2011,
basate sui risultati delle due diligence contabile, legale e fiscale commissionate ad una società di
consulenza e ad uno studio legale internazionale, ha presentato in data 23 luglio 2011 avanti la
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, atto di denuncia di querela per
appropriazione indebita aggravata nei confronti del precedente organo amministrativo, che in data
31 ottobre 2011 è stata integrata con ulteriori elementi.
I risultati delle suddette indagini contabili hanno fatto emergere irregolarità relative ad esercizi
precedenti al 2011 che inficiano parzialmente per alcune poste di bilancio la veridicità dei prospetti
di bilancio medesimi. In merito è stata redatta dai consulenti della società una relazione tecnica
sulle poste patrimoniali relative ai “Crediti” ed al “Magazzino” con riferimento alla data del
31.12.2010, nonché su alcune relazioni commerciali anomale intrattenute dalla società con clienti e
fornitori, dalla quale emergono operazioni di carattere inusuale che hanno condotto ad errate
contabilizzazioni nel 2011 e negli esercizi precedenti.
Sulla base di tale relazione, il nuovo management, ha provveduto allo svolgimento di indagini sulle
varie poste di bilancio, evidenziando nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2011, ai sensi dello
IAS 8 dei Principi contabili, i cambiamenti nelle stime contabili e le irregolarità presenti sul
bilancio dell’esercizio 2010 e sui saldi patrimoniali al 1 gennaio 2010.
Alle luce delle nuove valutazioni il management, correttamente, in occasione della redazione del
bilancio dell’esercizio 2011, ha provveduto ad operare il restatement sul bilancio dell’esercizio
2010 e sui saldi patrimoniali al 1 gennaio 2010, rideterminando gli importi contabili del medesimo
esercizio ed effettuando una comparazione dei medesimi nuovi valori con quelli dell’esercizio
chiuso al 31/12/2011.
Tanto premesso, si espongono di seguito i bilanci riclassificati relativi agli ultimi tre esercizi di
attività della Società, dal 2009 al 2011, dove per l’annualità 2010 si è proceduto alla distinta
elaborazione dei dati di bilancio risultanti prima e dopo le suddette operazioni di restatement:
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COGEME S&T S.p.A. in Liquidazione
Nr.
Descrizione voci
RICAVI TIPICI
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DATI A CONFRONTO - CONTO ECONOMICO
anno 2009
anno 2010
anno 2010 Restated
IMPORTI
%
IMPORTI
%
IMPORTI
%
1.1 Ricavi di vendita
EURO
EURO
EURO
anno 2011
IMPORTI
%
EURO
31.233.026,00
83,4
33.092.397,00
82,4
31.600.597,00
84,6
23.746.349,00
96,5
3.045.624,00
8,1
-422.640,00
-1,1
-422.640,00
-1,1
-1.441.909,00
-5,9
34.278.650,00
91,5
32.669.757,00
81,4
31.177.957,00
83,5
22.304.440,00
90,6
3.184.890,00
8,5
7.473.568,00
18,6
6.161.126,00
16,5
2.309.379,00
9,4
Ricavi servizi
3.184.890,00
8,5
7.473.568,00
18,6
6.161.126,00
16,5
2.309.379,00
9,4
TOTALE RICAVI
COSTI
37.463.540,00
100,0
40.143.325,00 100,0
37.339.083,00
100,0
24.613.819,00
100,0
4.2 Materie-merci c/acquisti
4.
Costo materie-merci
5.
Margine Lordo
13.721.645,00
40,0
20.604.666,00
63,1
19.893.467,00
63,8
13.651.988,00
61,2
13.721.645,00
40,0
20.604.666,00
63,1
19.893.467,00
63,8
13.651.988,00
61,2
23.741.895,00
63,4
19.538.659,00
48,7
17.445.616,00
46,7
10.961.831,00
44,5
7.286.871,00
19,5
4.673.933,00
11,6
4.673.933,00
12,5
5.258.568,00
21,4
398.225,00
1,1
237.970,00
0,6
237.970,00
0,6
2.092.775,00
8,5
7.685.096,00
20,5
4.911.903,00
12,2
4.911.903,00
13,2
7.351.343,00
29,9
16.056.799,00
42,9
14.626.756,00
36,4
12.533.713,00
33,6
3.610.488,00
14,7
4.156.451,00
11,1
3.757.154,00
9,4
3.757.154,00
10,1
4.853.224,00
19,7
241.196,00
0,6
277.586,00
0,7
277.586,00
0,7
270.841,00
1,1
4.397.647,00
11,7
4.034.740,00
10,1
4.034.740,00
10,8
5.124.065,00
20,8
9. Margine operat. lordo
11.659.152,00
31,1
10.592.016,00
26,4
8.498.973,00
22,8
-1.513.577,00
-6,1
10.1 Ammortamenti - svalut.
5.395.482,00
14,4
9.838.289,00
24,5
20.627.202,00
55,2
76.063.875,00
309,0
6.263.670,00
16,7
753.727,00
1,9
-12.128.229,00
-32,5
-77.577.452,00
-315,2
5.542.916,00
14,8
6.380.832,00
15,9
6.380.832,00
17,1
6.978.640,00
28,4
-602.503,00
-1,6
-1.012.439,00
-2,5
-1.012.439,00
-2,7
-715.994,00
-2,9
4.940.413,00
13,2
5.368.393,00
13,4
5.368.393,00
14,4
6.262.646,00
25,4
13.1 Spese diverse extracarat
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
13.2 (Proventi diversi extracar)
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
14.1 Oneri straordinari
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
14.2 (Proventi straordinari)
14.
S/do area straordinaria
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
0,00
0,0
1.323.257,00
3,5
-4.614.666,00
-11,5
-17.496.622,00
-46,9
-83.840.098,00
-340,6
1.3 Variaz. delle rimanenze
1.
Ricavi delle prestazioni
2.1 Altri Ricavi
2.
3.
6.4 Costi per servizi
6.5 Altri costi operativi
6.
Altri costi produzione
7.
VALORE AGGIUNTO
8.1 Oneri del personale
8.2 T.F.R.
8.
Spese personale
11. Reddito operativo
12.1 Oneri finanziari
12.2 (Proventi finanziari)
12.
13.
S/do area finanziaria
S/do area extracaratt.
15. UTILE/PERDITA LORDI
16.1 Imposte dell'esercizio
17. UTILE/PERDITA NETTI
18. CASH FLOW IMMED.
19. EBIT
20. EBITDA
296.220,00
0,8
-580.666,00
-1,4
-580.666,00
-1,6
1.571.306,00
6,4
1.027.037,00
2,7
-4.034.000,00
-10,0
-16.915.956,00
-45,3
-85.411.404,00
-347,0
6.663.715,00
6.263.670,00
11.659.152,00
17,8
16,7
31,1
6.081.875,00
753.727,00
10.592.016,00
15,2
1,9
26,4
3.988.832,00
-12.128.229,00
8.498.973,00
10,7
-32,5
22,8
-9.076.688,00 -36,9
-77.577.452,00 -315,2
-1.513.577,00
-6,1
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COGEME S&T S.p.A. in Liquidazione
Nr.
Descrizione voci
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DATI A CONFRONTO - ATTIVITA'
anno 2009
anno 2010
anno 2010 Restated
EURO
%
EURO
%
EURO
%
anno 2011
EURO
%
1.1
Terreni e fabbricati
6.978.894
3,6
7.247.875
3,6
3.915.000
2,5
3.535.000
4,9
1.2
Impianti e macchinari
3.880.229
2,0
4.269.906
2,1
4.269.906
2,7
3.982.243
5,5
1.3
Attrezzature
677.817
0,3
177.333
0,1
743.479
0,5
535.161
0,7
1.4
Altri beni
447.938
0,2
362.219
0,2
362.219
0,2
127.801
0,2
1.5
1.6
Migliorie su beni di terzi
Beni in locazione finanziaria
70.061
28.181.765
0,0
14,4
60.533
28.684.027
0,0
14,4
60.533
28.684.027
0,0
18,2
0
15.730.141
0,0
21,8
40.236.704
20,5
40.801.893,00
20,5
38.035.164,00
24,1
23.910.346,00
33,1
207.808
0,1
212.799
0,1
212.799
0,1
72.938
0,1
2.794.628
1,4
4.707.081
2,4
4.551.547
2,9
1.798.613
2,5
12.286
0,0
15.738
0,0
15.738
0,0
0
0,0
3.014.722
1,5
4.935.618,00
2,5
4.780.084,00
3,0
1.871.551,00
2,6
1.
Immob.ni Tecniche Mater.
2.1
Diritti di brevetto
2.2
Costi ricerca e sviluppo
2.3
Altri oneri pluriennali
2.
Immob.ni Tecniche Imm.
3.1
Part. In imprese controllate
57.207.701
29,2
69.693.881
34,9
73.693.881
46,7
17.900.000
24,8
3.2
Crediti v/imprese controllate
3.932.382
2,0
4.142.512
2,1
3.238.135
2,1
0
0,0
3.3
Imposte anticipate
608.207
0,3
1.819.870
0,9
1.819.870
1,2
0
0,0
3.4
Altri crediti
62.140
0,0
50.076
0,0
50.076
0,0
50.576
0,1
61.810.430
31,5
75.706.339
38,0
78.801.962
49,9
17.950.576,00
24,9
105.061.856
53,5
121.443.850
60,9
121.617.210
77,1
43.732.473,00
60,6
4.465.632
2,3
4.283.316
2,1
4.283.316
2,7
2.049.551
2,8
733.182
0,4
944.618
0,5
944.618
0,6
560.100
0,8
7.099.874
3,6
4.593.555
2,3
3.842.028
2,4
1.688.257
2,3
-50.000
0,0
-180.000
0,1
-180.000
0,1
-80.000
0,1
12.248.688
6,2
9.641.489
4,8
8.889.962
5,6
4.217.908
5,8
3
4
Immob.ni Finanziarie
ATTIVO FISSO NETTO
5.1
Materie prime, suss. Cons.
5.2
Prod. In corso di lavorazione
5.3
Prodotti finiti
5.4
F.do obsolescenza
5.
Magazzino
6.1
Crediti commerciali
10.396.818
5,3
20.156.251
10,1
4.841.937
3,1
2.642.501
3,7
6.2
Crediti v/imprese controllate
15.432.955
7,9
3.686.872
1,8
3.686.872
2,3
191.621
0,3
6.3
Crediti tributari
201.550
0,1
831.764
0,4
831.764
0,5
2.559.995
3,5
6.4
Crediti v/altri
33.475.291
17,1
27.955.305
14,0
3.704.719
2,3
1.843.599
2,6
6.5
Risconti attivi
2.910.916
1,5
2.631.276
1,3
1.094.444
0,7
864.053
1,2
6.6
Titoli disp. alla vendita
12.346.299
6,3
12.382.906
6,2
12.382.906
7,8
5.226.342
7,2
6.7
Part. e cred. da dismettere
0
0,0
0
0,0
0
0,0
10.293.164
14,3
74.763.829
38,1
67.644.374
33,9
26.542.642
16,8
23.621.275
32,7
20.510
0,0
21.500
0,0
21.500
0,0
11.969
0,0
4.140.741
2,1
715.845
0,4
715.845
0,5
548.744
0,8
6.
Liquidità differita
7.1
Denaro e titoli in cassa
7.2
Depositi bancari
7.
Liquidità immediata
4.161.251
2,1
737.345
0,4
737.345
0,5
560.713
0,8
8.
ATTIVO CIRCOLANTE
91.173.768
46,5
78.023.208
39,1
36.169.949
22,9
28.399.896
39,4
9.
CAPITALE INVESTITO
196.235.625 100,0
199.467.058
100,0
157.787.159 100,0
72.132.368
100,0
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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COGEME S&T S.p.A. in Liquidazione
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DATI A CONFRONTO - PASSIVITA' E NETTO
anno 2009
anno 2010
anno 2010 Restated
Descrizione voci
IMPORTI
%
IMPORTI
%
IMPORTI
%
Nr.
10.1
Capitale sociale
10.2
Riserve di capitale
10.3
Altre riserve
10.4
Utile/perdita d'esercizio
10.
27.317.707
Mezzi propri
13,9
30.123.827
15,10
30.123.827
19,1
anno 2011
IMPORTI
%
30.867.320
42,8
3.291
0,0
3.291
0,00
3.291
0,0
3.291
0,0
38.635.847
19,7
46.012.260
23,07
14.962.348
9,5
-11.696.993
16,2
1.027.037
0,5
-4.034.000
-2,02
-16.915.956
10,7
-85.411.404
118,4
66.983.882
34,1
72.105.378
36,15
28.173.510
17,9
-66.237.786
-91,8
17,5
296.063
0,4
11.1
Debiti M/L termine v/Banche
33.361.119
17,0
27.606.311
13,84
27.606.311
11.2
Debiti M/L v/altri finanziatori
16.154.076
8,2
13.224.206
6,63
13.224.206
8,4
0
0,0
11.3
Obbligazioni
19.354.920
9,9
19.354.920
9,70
17.818.088
11,3
0
0,0
11.4
Cambiali
1.976.117
1,0
1.203.523
0,60
1.203.523
0,8
557.038
0,8
11.5
Debiti valutaz. IRS Swap
467.453
0,2
446.878
0,22
446.878
0,3
552.884
0,8
11.6
Fondo TFR e altri Fondi
554.725
0,3
540.770
0,27
540.770
0,3
545.367
0,8
11.7
Imposte differite
534.566
0,3
819.266
0,41
819.266
0,5
570.702
0,8
11.8
Fondo per rischi e oneri
0
0,0
477.639
0,24
477.639
0,3
13.937.729
19,3
11.
Passività consolidate
72.402.976
36,9
63.673.513
31,92
62.136.681
39,4
16.459.783
22,8
12.
PASSIVO PERMANENTE
139.386.858
71,0
135.778.891
68,07
90.310.191
57,2
-49.778.003
-69,0
10.383.448
5,3
10.746.742
5,39
10.035.543
6,4
7.923.513
11,0
776.662
0,4
868.096
0,44
868.096
0,6
646.485
0,9
5.796.749
3,0
6.693.115
3,36
11.193.115
7,1
27.279.087
37,8
22.027.383
11,2
25.528.035
12,80
25.528.035
16,2
44.182.757
61,3
13.1
Debiti v/ fornitori
13.2
Cambiali passive
13.3
Debiti v/altri finanziatori
13.4
Debiti v/Banche
13.5
Obbligazioni
13.6
Debiti v/controllate
13.7
Debiti tributari
13.8
Debiti v/ Ist. Prev.
13.9
Altri debiti
0
0,0
0
0,00
0
0,0
18.055.454
25,0
12.575.283
6,4
13.435.900
6,74
13.435.900
8,5
15.135.855
21,0
2.087.378
1,1
2.643.693
1,33
2.643.693
1,7
3.086.057
4,3
203.204
0,1
555.716
0,28
555.716
0,4
1.731.781
2,4
2.511.131
1,3
2.860.204
1,43
2.860.204
1,8
3.643.582
5,1
487.529
0,2
356.666
0,18
356.666
0,2
225.800
0,3
56.848.767
29,0
63.688.167
31,93
67.476.968
42,8
121.910.371
169,0
157.787.159 100,0
72.132.368
100,0
13.10 Risconti passivi
13.
Passività correnti
14.
CAPITALE FINANZ.NTO
196.235.625 100,0
199.467.058 100,00
Riclassificati i prospetti di bilancio si è passati all’individuazione degli strumenti (gli indici)
dell’analisi. L’attenzione, in tal sede, è stata rivolta principalmente agli indici (per l’analisi della
solidità, della liquidità e dell’economicità) che appaiono più idonei, nella situazione data, a
raggiungere lo scopo dell’indagine.
Procedendo ad un attento esame degli stessi indicatori, è possibile formulare rilevanti
considerazioni ai fini dell’indagine.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 28 ]
Ai fini dell’apprezzamento del grado di indipendenza finanziaria si è inteso individuare un
indicatore che consenta di verificare in che misura l’impresa si finanzia, ed è in grado di finanziarsi,
con mezzi propri piuttosto che di terzi:
INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA
anno 2009
EURO
MEZZI PROPRI/TOTALE IMPIEGHI
66.983.882
196.235.624
anno 2010
%
EURO
34%
72.105.378
199.467.058
anno 2010 Restated
%
EURO
36%
28.173.510
157.787.159
anno 2011
%
EURO
%
18%
-66.237.786
-92%
72.132.369
Con un valore massimo del 36% nel 2010 (ante restatement), l’indice per gli anni dal 2009 al 2010
(ante restatement), si colloca al di sopra di quel 33%, che gli analisti considerano come soglia
minima di una struttura equilibrata. A seguito delle operazioni di rettifica dei valori contabili
avvenute nel 2010 il medesimo indice diminuisce drasticamente sino ad attestarsi sul valore del
18% e diviene persino negativo nell’ultimo periodo considerato.
Analoghi risultati si ottengono, sin dal 2010 (post restatement), anche se l’indice viene calcolato
facendo ricorso alla formula che rapporta i mezzi propri ai soli investimenti immobilizzati:
INDICE DI INDIPENDENZA FINANZIARIA
anno 2009
EURO
MEZZI PROPRI/INVESTIM. PATRIM.
IMMOBILIZZATI
66.983.882
105.061.856
anno 2010
%
EURO
63,8%
72.105.378
121.443.850
anno 2010 Restated
%
EURO
59,4%
28.173.510
121.617.210
anno 2011
%
EURO
%
23,2%
-66.237.786
-151,5%
43.732.473
Di fatto pertanto, negli ultimi due periodi di riferimento i mezzi propri risultano inadeguati rispetto,
non solo al totale degli investimenti, ma anche al solo patrimonio immobilizzato.
Analogamente l’indice di copertura delle immobilizzazioni testimonia l’esistenza di rapporti non
equilibrati tra categorie omogenee di investimenti e finanziamenti. Assumendo valori inferiori
all’unità nell’ultimo biennio, mostra che l’impresa non è in grado di finanziare gli investimenti
immobilizzati mediante fonti di medio-lungo periodo. Per l’anno 2011, sul valore negativo ha
inciso, tra gli altri fattori, anche la riclassificazione tra i debiti a breve dell’esposizione verso gli
Istituti di credito, altri finanziatori e obbligazionisti.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 29 ]
COPERTURA IMMOBILIZZAZIONI
anno 2009
EURO
PASS. PERMANENTE/INVESTIM.
PATRIM. IMMOBILIZZATI
139.386.858
105.061.856
anno 2010
INDICE
EURO
1,33
135.778.891
121.443.850
anno 2010 Restated
INDICE
EURO
1,12
90.310.191
121.617.210
anno 2011
INDICE
EURO
INDICE
0,7
-49.778.003
-1,1
43.732.473
Il Margine di Struttura mostra se i mezzi propri concorrono adeguatamente alla copertura delle
immobilizzazioni. In una situazione patrimoniale equilibrata esso tende allo zero mentre, nel caso di
specie, è di importo sempre negativo ed ogni esercizio più consistente, confermando quanto sin ora
evidenziato.
MARGINE DI STRUTTURA
anno 2009
EURO
MEZZI PROPRI - ATT. IMMOBILIZZATE
INDICE
66.983.882
-
anno 2010
EURO
INDICE
72.105.378
-38.077.974
105.061.856
-
anno 2010 Restated
EURO
INDICE
28.173.510
-49.338.472
121.443.850
-
anno 2011
EURO
INDICE
-66.237.786
-93.443.700
121.617.210
-
-109.970.259
43.732.473
Per quanto concerne il Capitale Circolante Netto (CCN) esso mostra che l’azienda per gli anni
2010 (post restatement) e 2011, non è in grado di fronteggiare le passività correnti facendo ricorso
alle disponibilità di breve periodo.
CCN
anno 2009
EURO
INDICE
91.173.768
ATTIVITA' CORRENTI-PASSIVITA' CORRENTI
-
anno 2010
EURO
INDICE
78.023.208
34.325.001
56.848.767
-
anno 2010 Restated
EURO
INDICE
36.169.949
14.335.041
63.688.167
-
anno 2011
EURO
INDICE
28.399.896
-31.307.019
67.476.968
-
-93.510.475
121.910.371
Anche nell’analisi di liquidità aziendale, dal calcolo dell’indice di disponibilità, dato dal rapporto
tra attività e passività correnti, emerge l’incapacità di soddisfare in modo ordinato e corrente
l’indebitamento a breve. Secondo gli analisti, infatti, esso dovrebbe assumere valori maggiori o
uguali all’unità, mentre nel caso di specie per gli ultimi due periodi considerati si attesta su valori
inferiori:
INDICE DI DISPONIBILITA'
anno 2009
EURO
ATTIVITA' CORRENTI/PASSIVITA' CORRENTI
91.173.768
56.848.767
anno 2010
INDICE
EURO
1,60
78.023.208
63.688.167
anno 2010 Restated
INDICE
EURO
1,2
36.169.949
67.476.968
anno 2011
INDICE
EURO
INDICE
0,5
28.399.896
0,2
121.910.371
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 30 ]
Di fatto, dall’analisi dei dati di bilancio sin qui condotta, emerge che i dati al 31/12/2010 (post
restatement) e al 31/12/2011, mettono in evidenza una struttura patrimoniale fortemente squilibrata
per l’inadeguatezza dei mezzi propri e l’eccessivo indebitamento, nonché l’incapacità della società
di coprire l’indebitamento a breve con le attività correnti.
Nell’analisi dell’economicità aziendale si è proceduto innanzitutto a calcolare il ROI che misura la
redditività del capitale investito attraverso il rapporto tra reddito operativo e il capitale investito:
ROI
anno 2009
EURO
RO/CI
6.263.670
196.235.624
anno 2010
%
EURO
3,2%
753.727
199.467.058
anno 2010 Restated
%
EURO
0,4%
-12.128.229
157.787.159
anno 2011
%
EURO
%
-7,7%
-77.577.452
-107,5%
72.132.369
L’indicatore, negativo nel 2010 (post restatement) e nel 2011, non raggiunge valori accettabili,
compresi tra il 5% e il 15%, in nessuno dei periodi considerati.
Di fatto dunque, il risultato operativo mostra risultati insoddisfacenti sia in rapporto al capitale
investito in azienda ROI (Return on Investment) che in termini di capacità remunerativa del
flusso dei ricavi ROS (Return on Sales):
ROS
anno 2009
EURO
RO/VP
anno 2010
%
6.263.670
37.463.540
16,72%
EURO
anno 2010 Restated
%
753.727
40.143.325
1,88%
EURO
-12.128.229
37.339.083
%
-32,48%
anno 2011
EURO
%
-77.577.452
24.613.819
-315,18%
Successivamente si è proceduto con il calcolo del ROE che esprime la redditività del capitale
proprio investito, attraverso il rapporto tra il reddito netto e i mezzi propri:
ROE
anno 2009
EURO
REDDITO NETTO/MEZZI PROPRI
1.027.037
66.983.882
anno 2010
%
EURO
1,5%
-4.034.000
72.105.378
anno 2010 Restated
%
EURO
-5,6%
-16.915.956
28.173.510
anno 2011
%
EURO
%
-60,0%
-85.411.404
0,0%
-66.237.786
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 31 ]
L’indicatore risulta positivo solo nel 2009, anche se per valori insoddisfacenti, mentre nel 2010
(post e ante restatement) evidenzia valori negativi; ciò significa che lo squilibrio economico è così
grave da erodere i mezzi propri. Nell’esercizio 2011, fornisce un risultato pari a zero, poiché il
reddito netto (numeratore) è negativo ma nell’azienda non risulta più investito alcun capitale
proprio (denominatore), giacché lo stesso è stato eroso dalle perdite.
Infine il calcolo del RONA (Return on net asset), dato dal rapporto tra reddito netto e capitale
investito, altro indicatore della redditività degli investimenti effettuati dall'impresa, evidenzia valori
complessivamente negativi ed in peggioramento da un esercizio all’altro:
RONA
anno 2009
EURO
RN/CI
1.027.037
196.235.624
anno 2010
%
EURO
0,52%
-4.034.000
199.467.058
anno 2010 Restated
%
EURO
-2,02%
-16.915.956
157.787.159
anno 2011
%
EURO
%
-10,72%
-85.411.404
-118,41%
72.132.369
Sul piano tecnico contabile, dalle risultanze dell’analisi della gestione dell’impresa svolta attraverso
la tecnica degli indici di bilancio, emerge una struttura patrimoniale fortemente squilibrata, in
particolare negli esercizi 2010 e 2011 (principalmente alla luce delle rettifiche contabili svolte
dall’organo amministrativo), soprattutto per l’eccessivo indebitamento con gli istituti di credito e gli
altri finanziatori, in rapporto ai mezzi propri dell’azienda, nonché una redditività non adeguata alla
struttura dell’azienda.
In conclusione, pertanto, alla luce dell’analisi comparata dello stato patrimoniale riclassificato e
degli indici patrimoniali e finanziari, è possibile affermare la sussistenza di un elevato livello di
indebitamento e di un eccessivo ricorso al finanziamento presso terzi, soprattutto verso il ceto
bancario, che denota uno squilibrio finanziario.
Si può affermare, dunque, che la gestione della società, con particolare rilevanza dal 2010 in poi, è
stata caratterizzata da contenuti margini di redditività e da un eccessivo indebitamento, soprattutto
nei confronti del sistema creditizio, per cui sarebbe stato opportuno valutare tempestivamente le
conseguenze delle difficoltà finanziarie e delle strategie di finanziamento, unitamente
all’assunzione di provvedimenti in grado di migliorare la capacità reddituale, onde attenuare quelle
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 32 ]
criticità che, una volta investite dai riflessi negativi provenienti da fenomeni esterni alla gestione
aziendale (nota crisi del settore automobilistico in cui opera la società), hanno inevitabilmente
causato lo stato di crisi aziendale in cui oggi versa la società.
2.2) Accertamento dati patrimoniali e risultanze
La proposta di concordato preventivo ex articolo 160 Legge Fallimentare, presentata dalla Società
COGEME SET S.p.A. IN LIQUIDAZIONE è “ in continuità”, pertanto prevede la ricostituzione
del patrimonio netto positivo a seguito della falcidia concordataria e dell’aumento di capitale
programmato nonché la revoca dello stato di liquidazione successivamente alla omologazione della
domanda. Prevede altresì la prosecuzione dell’attività aziendale, naturalmente limitata agli atti di
ordinaria amministrazione, fino all’avvenuta esecuzione del concordato funzionale a conservare il
valore aziendale, parte dei livelli occupazionali ed il valore delle Società partecipate, in particolare
Cogeme Precision Parts India Pvt Ltd e Cogeme Set Ro S.r.l. poiché tali società partecipate a
seguito della cessazione dell’attività da parte della controllante italiana, perderebbero l’intero loro
valore.
La proposta di concordato infine può definirsi “mista” (di parziale cessio bonorum funzionale
tuttavia alla continuità aziendale) essendo previsto nel piano concordatario quanto segue:
•
la dismissione ovvero la liquidazione degli assets di Gruppo ritenuti non strategici (in
particolare la cessione delle partecipazioni detenute nelle Società TTL S.r.l. e Cogeme do
Brasil nonchè dell’immobile sociale sito in Patrica);
•
la conservazione degli assets ritenuti strategici per la continuazione dell’attività, ovvero
delle immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie funzionali alla prosecuzione
dell’attività aziendale;
•
l’utilizzo degli attivi futuri derivanti da flussi di cassa delle Società controllate non oggetto
di dismissione, Cogeme India e Cogeme Romania, per tutti gli anni di durata del piano al
servizio del debito privilegiato anteriore al deposito della domanda (oltre che debiti
successivi, sorti in prededuzione);
•
sempre nell’ottica della continuità aziendale e della conservazione della vita dell’impresa, la
proposta concordataria prevede altresì che l’attivo rinveniente dall’incasso dei crediti sociali
e dalla vendita del magazzino costituito dalle scorte, dai semilavorati e dalle materie prime,
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 33 ]
esistente alla data di presentazione della domanda concordataria, sia destinato integralmente
a finanziare il circolante e la prosecuzione dell’attività aziendale.
Premesso quanto sopra si procede all’esame dell’attivo disponibile.
2.2.I) ATTIVO
In funzione del contenuto della proposta concordataria, si è reso necessario procedere ad un
minuzioso accertamento della effettiva consistenza patrimoniale, attiva e passiva che consenta
di esprimersi in maniera puntuale ed esauriente sulle cause del dissesto, sulla condotta del
debitore, sulla proposta di concordato e sulle garanzie offerte ai creditori della Società.
Per la verifica della consistenza patrimoniale, con particolare riguardo alle poste costituenti le
attività oggetto del presente paragrafo, è stato effettuato un riscontro attraverso l’analisi della
seguente documentazione:
•
situazione contabile di partenza, ovvero situazione economico-patrimoniale redatta al
30/11/2011 ed approvata dal Collegio dei Liquidatori in data 21/03/2012;
•
domanda di ammissione al beneficio della procedura di concordato preventivo a norma
degli articoli 160 e 161 R.D. 16 Marzo 1942, n. 267 e successive modificazioni;
•
relazione del Professionista Rag. Giorgio Rota, elaborata ai sensi e per gli effetti
dell’articolo 161, comma 3, della Legge fallimentare;
•
relazione della Società di Revisione PKF ITALIA S.p.A. sulle attività di procedure
concordate su alcune voci patrimoniali ed economiche al 30 Novembre 2011 (c.d.
Agreed-upon procedures in applicazione al Principio di Revisione Internazionale ISRS
4400);
•
valutazione peritale dei beni aziendali ai sensi dell’art. 160 comma 2 Legge Fallimentare
redatta dal Rag. Adelio DEBENEDETTI.
 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Le attività immateriali sono state iscritte nell’attivo secondo quanto disposto dallo IAS 38 –
“Un’attività immateriale deve essere rilevata come tale se e solo se è probabile che i benefici
economici futuri attesi attribuibili all’attività, affluiranno all’impresa e se il costo dell’attività
può essere determinato attendibilmente”. I benefici economici futuri derivanti da un’attività
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 34 ]
immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi
di costo e/o altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa”.
Dai dati di bilancio aggiornati alla data del 30/11/2011, forniti dalla Società debitrice, risulta che
tale posta contabile risulta costituita come segue:
•
Software – valore netto contabile Euro 75.668;
•
Spese di ricerca e sviluppo – valore netto contabile Euro 1.840.106
•
Totale complessivo immobilizzazioni immateriali – valore netto contabile Euro
1.915.772
Come indicato nella relazione ex art. 161, 3° comma L.F., risulta che tale voce di bilancio è
costituita da capitalizzazioni relative a software utilizzati dalla Società nonché a capitalizzazioni
di costi sostenuti per l’impiego di personale dipendente, di materiali di consumo, materie e
servizi relativamente a commesse per progetti di ricerca e sviluppo acquisiti dalla Società.
Con particolare riferimento all’importo di Euro 1.840.106 (valore netto contabile), lo stesso è
stato iscritto in bilancio poiché inerente i seguenti progetti di ricerca e sviluppo:
•
Progetto Sleeve Assy – valore Euro 310.947;
•
Progetto GTD Nozze Ring India – valore Euro 658.679;
•
Progetto 3 PCS Insert GTC – valore Euro 298.945;
•
Progetto Iniettore Romania e brasile – valore Euro 61.513;
•
Progetto Guide Bushinh Romania – valore Euro 131.443;
•
Progetto Valve Screw Brasile – valore Euro 74.551;
•
Progetto Z-bearing – valore Euro 378.766
In relazione ad un proprio piano di sviluppo futuro, la Società ha ritenuto strategicamente rilevanti i
progetti sopra riportati, poiché considerati capaci di generare future commesse di vendita
profittevoli.
Infatti nella relazione ex art. 161 comma 3 L.F., il Professionista ha ritenuto opportuno precisare
che rispetto al valore di bilancio al 31/12/2010 (pari a Euro 4.935.618), la posta in commento ha
subito una importante svalutazione già alla data del 30/06/2011 in conseguenza di perdite
determinate dalla progressiva riduzione dei volumi attesi a causa della eliminazione dal ciclo
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 35 ]
produttivo di articoli correlati alle spese effettuate e quindi si è riscontrato il venir meno dei
presupposti di continuità dei relativi progetti di ricerca applicata.
Sempre in merito a tale posta contabile delle immobilizzazioni immateriali, la Società di revisione
ha eseguito le seguenti attività di revisione contabile concordate:
1. verifica degli incrementi/decrementi intercorsi tra il 30/06/2011 – 30/09/2011 e 30/11/2011
di importo superiore a Euro 200 mila. Tale verifica è stata eseguita attraverso l’analisi della
relativa documentazione di supporto (rapporti inerenti le ore di lavoro impiegate nonché la
documentazione attestante l’acquisto di materiali). Nessuna capitalizzazione è stata
effettuata nel periodo in esame;
2. analisi e valutazione della relazione redatta dall’A.D. Ing. Walter Zonta “Relazione progetti
di sviluppo” al fine di accertare la presenza dei requisiti richiesti dallo IAS 38 come sopra
esposto. A tal proposito è stata altresì effettuata un’analisi di merito circa le previsioni di
fatturato attribuite ai progetti mantenuti in bilancio;
3. verifica dell’omogeneità dei criteri di ammortamento rispetto al 30/6/2011 e 31/12/2010
attraverso il ricalcolo dell’accantonamento risultante dalla situazione alla data di riferimento
e verifica dei criteri e delle aliquote applicate rispetto al periodo precedente.
A conclusione dell’attività sopra riportata, la Società di revisione ha confermato l’importo
iscritto in bilancio.
Infine, con riferimento alla valutazione peritale dei beni aziendali redatta dal Rag. Adelio
DEBENEDETTI, ai sensi dell’art. 160 comma 2 della legge Fallimentare, si evince che il
valore delle immobilizzazioni immateriali consistenti in Spese di Ricerca e Sviluppo è
strettamente correlato alla presenza di commesse pluriennali (commesse di vendita profittevoli),
in assenza delle quali risulterebbe annullato. Inoltre, il professionista suddetto evidenzia altresì
che tale annullamento si andrebbe a determinare anche nel caso in cui, per effetto di un
eventuale fallimento della Società, si avrebbe la perdita delle commesse ed i relativi progetti
risulterebbero privati del loro valore economico.
Anche quest’ultima valutazione è stata espressa dopo aver eseguito:
•
un’indagine sui progetti che hanno goduto della capitalizzazione dei costi;
•
una valutazione della capacità di tali progetti di generare commesse;
•
impairment test ciascuno dei progetti che avesse superato i precedenti step attraverso
l’analisi della correttezza nell’aver capitalizzato i costi.
________________________________________________________________________________________________
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[ 36 ]
In merito alla voce di cui trattasi lo scrivente C.G. ha effettuato le verifiche di riscontro tra i
valori riportati nel ricorso e le risultanze della contabilità alla data del 31/03/2012.
A seguito degli accertamenti svolti, il C.G. ha accertato quanto segue:
•
la voce “software” è costituita dalla capitalizzazione dei costi sostenuti per l’acquisto di
software e programmi utilizzati per lo svolgimento dell’attività;
•
la voce “spese di ricerca e sviluppo” è costituita dalla capitalizzazione di costi sostenuti
per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo acquisiti dalla Società. La
capitalizzazione dei costi ha riguardato l’impiego di personale dipendente, di materiali
di consumo, nonché di materie e servizi. In tale macroclasse è altresì compreso il costo
per la realizzazione del “Progetto Sleeve Assy” per Euro 256.073, che la Società
ricorrente, in sede di predisposizione del piano concordatario riportato nella seconda
memoria di aggiornamento, ha ritenuto di dover svalutare..
In merito a quanto sopra esposto, nonché all’esito degli accertamenti svolti, tenuto conto
della prevista continuità aziendale, il C.G. ha accertato le immobilizzazioni immateriali
come segue:
Descrizione
Importo Ricorso
Importo
II° Memoria
Accertamento C.G.
Software
Spese di ricerca e sviluppo
75.668,00
1.840.106,00
68.567,00
1.417.985,00
68.567,00
1.417.985,00
Immoblizzazioni immateriali
1.915.774,00
1.486.552,00
1.486.552,00
 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Come evidenziato nella situazione patrimoniale redatta alla data del 30/11/2011, la macroclasse
delle immobilizzazioni materiali risulta costituita come segue:
BENI DI PROPRIETA’
•
Terreni e fabbricati - valore netto contabile Euro 3.595.060
________________________________________________________________________________________________
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•
Impianti e macchinari - valore netto contabile Euro 3.971.520
•
Attrezzature industriali – valore netto contabile Euro 157.704
•
Altri beni – valore netto contabile Euro 131.655
Totale beni di proprietà Euro 7.855.939
BENI IN LEASING
•
Beni in leasing Euro 19.545.185
TOTALE COMPLESSIVO BENI MATERIALI
(DI PROPRIETA’ ED IN LEASING) Euro 27.401.124
La voce di bilancio “Terreni e fabbricati” risulta costituita come segue:
•
Terreni
Euro 1.151.172
•
Fabbricati
Euro 3.657.338
•
Fondo ammortamento fabbricati Euro -1.213.450
---------------------Euro 3.595.060
La voce di bilancio sopra esposta è costituita dal compendio produttivo sito in Patrica (FR) che
insiste su un lotto di terreno, ricadente nell’area del Consorzio industriale di Frosinone di
complessivi mq. 23.275, gran parte dei quali, per mq. 16343 adibita a piazzali, parcheggi, strada di
accesso, piazzali manovra, verde, mentre la restante quota per circa mq. 6932 allo stato attuale non
risulta interessata da alcuna modifica, ma potenzialmente fruibile per eventuali ulteriori
ampliamenti del tipo produttivo o interventi infrastrutturali. Il compendi industriale è altresì
articolato in n. 4 capannoni appositamente attrezzati per essere adibiti all’attività produttiva della
Società. In tale stabilimento produttivo si trovano tutti i beni dell’impresa nonché gli uffici
direzionali ed amministrativi.
Con riferimento al complesso immobiliare sopra esposto, la proposta di concordato preventivo ha
previsto la cessione dello stesso con conseguente destinazione del ricavato alla soddisfazione dei
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[ 38 ]
creditori privilegiati ipotecari (in forza di ipoteche volontarie e giudiziali), in ragione della
collocazione preferenziale, fino alla concorrenza del valore del bene su cui grava la garanzia.
Il ricavato della predetta cessione è stata stimata in Euro 3.535.000 che rappresenta il valore
espresso dalla perizia redatta in data 03/10/2011 dall’Ing. Vincenzo M. Fratarcangeli, basandosi sul
presupposto che si tratti di un bene oggetto di futura dismissione. Inoltre ai fini della
determinazione del valore del compendio immobiliare sono state imputate singolarmente tutte le
componenti fondamentali dell’intero complesso industriale e cioè l’opificio vero e proprio, gli
uffici, le pertinenze e le aree esterne. Si è tenuto conto altresì della recente ristrutturazione nonché
dei prezzi di mercato e delle informazioni assunte presso l’Agenzia del Territorio di Frosinone.
Nella relazione ex art. 161 comma 3 della Legge Fallimentare, il professionista redattore ha preso
atto della valutazione dell’immobile risultante dalla perizia redatta dall’Ing. Fratarcangeli nonché
del fatto che il valore espresso in bilancio è stato adeguato al minore fair value rispetto ai periodi
precedenti, in considerazione della situazione congiunturale e dell’effettiva possibilità di realizzo
dei beni in relazione anche all’area geografica di ubicazione.
Sugli immobili di cui trattasi risultano iscritte le seguenti formalità:
1. Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde S.p.A. (Cariplo)
Ipoteca volontaria n. 7300/992 del 19/05/2000 durata di 10 anni
Importo garanzia Lire 3.600.000.000 (capitale Lire 1.800.000.000)
Beni:
Terreno di mq. 14740 NCT fg. 4 p.lla 500
Terreno di mq. 20 NCT fg. 4 p.lla 220
Terreno di mq. 1326 NCT fg. 4 p.lla 308
Terreno di mq. 180 NCT fg. 4 p.lla 309
Terreno di mq. 20 NCT fg. 4 p.lla 310
Complesso immobiliare
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 220
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 309/2
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 310/2
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[ 39 ]
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 310/1
Ctg. A/2 NCEU fg. 4 p.lla 309/1
2. Banca Intesa BCI Mediocredito Lombardo S.p.A.
Ipoteca volontaria n. 16381/2351 del 17/10/2001 durata di 7 anni
Importo garanzia Euro 833.000,00 (capitale Euro 476.000,00)
Beni:
Complesso immobiliare
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308
3. Banca Intesa BCI Mediocredito Lombardo S.p.A.
Ipoteca volontaria n. 21882/3891 del 06/12/2002 durata di 7 anni
Importo garanzia Euro 2.711.398,00 (capitale Euro 1.549.370,00)
Beni:
Complesso immobiliare
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308
4. Banca Intesa BCI Mediocredito Lombardo S.p.A.
Ipoteca volontaria n. 17290/4090 del 28/07/2005 durata di 7 anni
Importo garanzia Euro 1.750.000,00 (capitale Euro 1.000.000,00)
Beni:
Complesso immobiliare
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308
5. Banca Intesa BCI Mediocredito Lombardo S.p.A.
Ipoteca volontaria n. -/8678 del 28/12/2007 durata di 7 anni
Importo garanzia Euro 3.500.000,00 (capitale Euro 2.000.000,00)
Beni:
Complesso immobiliare
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/2
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/3
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[ 40 ]
Ctg. A/3 NCEU fg. 4 p.lla 308/4
6. Credito Emiliano S.p.A.
Ipoteca giudiziale n. 10849/1619 del 27/05/2011
Importo garanzia Euro 700.000,00 (capitale Euro 449.833,40)
Beni:
Terreno di mq. 1965 NCT fg. 4 p.lla 613
Terreno di mq. 521 NCT fg. 4 p.lla 615
Terreno di mq. 1998 NCT fg. 4 p.lla 616
Terreno di mq. 1721 NCT fg. 4 p.lla 618
Terreno di mq. 1577 NCT fg. 4 p.lla 619
Complesso immobiliare
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/2
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/3
Ctg. A/3 NCEU fg. 4 p.lla 308/4
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/5
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/6
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/1
7. Finep S.r.l.
Ipoteca giudiziale n. 18383/2501 del 22/09/2011
Importo garanzia Euro 160.000,00 (capitale Euro 135.000,00)
Beni:
Terreno di mq. 1965 NCT fg. 4 p.lla 613
Terreno di mq. 521 NCT fg. 4 p.lla 615
Terreno di mq. 1998 NCT fg. 4 p.lla 616
Terreno di mq. 1721 NCT fg. 4 p.lla 618
Terreno di mq. 1577 NCT fg. 4 p.lla 619
Complesso immobiliare
________________________________________________________________________________________________
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[ 41 ]
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/2
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/3
Ctg. A/3 NCEU fg. 4 p.lla 308/4
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/5
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/6
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/1
8. Unicredit S.p.A.
Ipoteca giudiziale n. 1275/88 del 17/01/2012
Importo garanzia Euro 2.641.086,49 (capitale Euro 2.635.644,99)
Beni:
Terreno di mq. 1965 NCT fg. 4 p.lla 613
Terreno di mq. 521 NCT fg. 4 p.lla 615
Terreno di mq. 1998 NCT fg. 4 p.lla 616
Terreno di mq. 1721 NCT fg. 4 p.lla 618
Terreno di mq. 1577 NCT fg. 4 p.lla 619
Complesso immobiliare
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/2
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/3
Ctg. A/3 NCEU fg. 4 p.lla 308/4
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/5
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/6
Ctg. D/1 NCEU fg. 4 p.lla 308/1
In merito alla macroclasse delle “immobilizzazioni materiali” lo scrivente C.G. ha operato
un’apposita distinzione tra beni destinati alla dismissione e beni destinati alla continuazione
dell’attività.
Per quanto riguarda l’immobile sito in Patrica (FR) quale bene destinato alla dismissione, lo
scrivente ha confermato il valore espresso nella perizia estimativa asseverata dall’Ing. Vincenzo
Fratarcangeli, come precedentemente illustrato.
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[ 42 ]
In merito a quanto sopra esposto, nonché all’esito degli accertamenti svolti, il C.G. ha accertato le
immobilizzazioni materiali destinate alla dismissione come segue:
Descrizione
Importo Ricorso
Importo
II° Memoria
Accertamento C.G.
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
BENI DESTINATI ALLA DISMISSIONE
IMMOBILE SITO IN PATRICA (FR)
3.535.000,00
3.535.000,00
3.535.000,00
Le voci di bilancio “Impianti e macchinari”, attrezzature, altri beni risultano costituite come
segue:
•
impianti e macchinari generici
Euro
•
impianti e macchinari specifici
Euro 3.687.136
284.384
Totale impianti e macchinari
Euro 3.971.520
•
Attrezzatura varia e minuta
Euro
61.260
•
Attrezzatura qualità
Euro
96.445
Totale attrezzatura
Euro
157.705
•
Autovetture
Euro
27.240
•
Mobili e scaffalatura officina
Euro
6.793
•
Mobili Ufficio
Euro
57.525
•
Macchine ufficio elettroniche
Euro
40.097
Totale altri beni
Euro
131.655
TOTALE COMPLESSIVO
Euro 4.260.880
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[ 43 ]
Nella proposta di concordato i beni sopra riportati sono stati considerati come asset strategici per la
continuazione dell’attività aziendale. Pertanto ai fini della determinazione del loro valore è stata
presa come riferimento un’apposita perizia, redatta dall’Ing. Vincenzo Bellini in data 22/12/2011,
con la quale è stato possibile determinare il valore economico degli impianti speciali di proprietà
della Società. Il valore di perizia è risultato pari a Euro 3.409.500.
L’intera macroclasse delle immobilizzazioni materiali consistenti nei beni di proprietà della Società,
articolata come sopra, è stata altresì oggetto di revisione da parte della Società PKF S.p.A. che ha
eseguito le seguenti attività concordate:
1. verifica degli incrementi/decrementi intercorsi tra il 30 Giugno, il 30 settembre ed il 30
novembre 2011 di importo superiore a Euro 200 mila con la relativa documentazione di
supporto. Per gli incrementi superiori al predetto importo è stata verificata la relativa
documentazione (ordine, ddt, fattura) ed è stata altresì accertata la corrispondenza dei
dati e la natura dell’incremento ai fini della sua capitalizzazione;
2. riscontro fisico e contabile al 30 settembre 2011 per alcuni cespiti a campione in
aggiornamento delle procedure di inventario effettuate nei periodi precedenti;
3. riconciliazione dei dati inventariali relativi ai cespiti acquistati al 30 settembre 2011 con
le risultanze contabili della Società;
4. nel corso del mese di dicembre 2011, mediante un’attività di coordinamento tra il Dott.
Rescigno e coadiuvati dal Direttore di stabilimento, Ing. Franco Iacovacci, sono stati
selezionati n. 35 cespiti per i quali è stato effettuato un riscontro fisico nello
stabilimento di Patrica (FR). E’ stata altresì verificata la corrispondenza dei dati con le
rilevazioni contabili nonché le iscrizioni del libro cespiti ammortizzabili.
5. individuazione dei cespiti eventualmente presso terzi mediante invio di una richiesta di
conferma dell’esistenza del cespite presso di loro, della destinazione economica dello
stesso e del relativo stato d’uso. E’ stata effettuata un’analisi ricognitiva dei cespiti
presso terzi, diversi dal Gruppo, al fine di ottenere la conferma della loro esistenza
fisica e delle loro caratteristiche tecniche accertandone poi la corrispondenza con i dati
rilevati in contabilità. E’ stato richiesto alla controllate estere situate in Romania, India
e Brasile di fornire il dettaglio degli impianti specifici presenti al 30/09/2011 nei
rispettivi siti industriali suddivisi tra cespiti di proprietà e cespiti ottenuti in uso dalla
controllante. Sono state riconciliate le risultanze ottenute con il libro cespiti aggiornato
alla data del 30/09/2011 della Cogeme accertando sia la corrispondenza dei dati
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[ 44 ]
identificativi dell’impianto, sia la corretta classificazione tra i cespiti di proprietà e/o
detenuti tramite contratto di leasing, nonché la loro esatta collocazione fisica;
6. è stata verificata l’omogeneità dei criteri di ammortamento attraverso il ricalcolo
dell’accantonamento risultante dalla situazione alla data di riferimento e verifica dei
criteri e delle aliquote applicate rispetto al periodo precedente.
A conclusione dell’attività sopra riportata, non sono emersi rilievi, pertanto la Società di
revisione ha confermato l’importo iscritto in bilancio.
Per quanto riguarda le altre immobilizzazioni materiali, destinate alla continuazione dell’attività,
lo scrivente C.G. ha verificato la composizione della predetta macroclasse, nonché ha preso atto
della perizia di stima redatta dall’Ing. Vincenzo Bellini, al fine di determinare il valore
economico dei beni costituenti la voce “Impianti specifici”.
Dalle verifiche effettuate dal C.G. è emerso che la Società ricorrente, in sede di predisposizione
del piano concordatario ha espresso in Euro 3.687.137 il valore dei beni costituenti la posta
impianti e macchinari generici, mente il valore di perizia, confermato anche dallo scrivente
C.G., è stato pari a Euro. 3.409.500.
In merito a quanto sopra esposto, nonché all’esito degli accertamenti svolti, il C.G. ha accertato
le immobilizzazioni materiali destinate alla continuazione dell’attività come segue:
Descrizione
Importo Ricorso
Importo
II° Memoria
Accertamento C.G.
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
BENI DESTINATI ALLA CONTINUITA'
ALTRI BENI MATERIALI:
IMPIANTI E MACCHINARI GENERICI
284.384,00
284.831,00
284.831,02
IMPIANTI E MACCHINARI SPECIFICI
3.687.136,00
3.687.137,00
3.409.500,00
ATTREZZATURA VARIA E MINUTA
61.260,00
393.221,71
393.221,71
ATTREZZATURA QUALITA'
96.445,00
75.836,53
75.836,53
AUTOVEICOLI
27.240,00
21.958,00
21.958,00
________________________________________________________________________________________________
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MOBILI UFFICIO
64.318,00
59.043,00
59.043,00
MACCHINE UFFICIO ELETTRONICHE
40.098,00
33.625,00
33.625,00
4.260.881,00
4.555.652,24
4.278.015,26
TOTALE ALTRI BENI MATERIALI
 BENI IN LEASING
Per quanto riguarda i beni in leasing è opportuno segnalare che gli stessi sono entrati a far parte
della macroclasse delle immobilizzazioni materiali poiché risultano iscritti in bilancio in base al
metodo finanziario.
Nella relazione ex art. 161 terzo comma della Legge Fallimentare, il professionista ha messo in
evidenza il valore contabile dei beni in leasing alla data del 30/11/2011 che risulta iscritto al
netto delle svalutazioni effettuate sui macchinari in leasing della Società che sono ubicati presso
terzi e/o riferiti a produzioni di sviluppo interrotte o in disuso in quanto non utilizzati.
Anche per quanto riguarda i beni in leasing la Società PKF S.p.A. ha posto in essere la propria
attività di revisione attraverso lo svolgimento delle seguenti procedure:
1. verifica degli incrementi/decrementi intercorsi tra il 30 giugno, 30 settembre e 30
novembre 2011 di importo superiore a Euro 200 mila con relativa documentazione di
supporto;
2. contratti risolti al 30 novembre con le relative lettere di risoluzione e la determinazione
di un eventuale fondo per perdite derivanti da contratti risolti;
3. sono state analizzate tutte le lettere di risoluzione dei contratti di leasing ricevute entro
il 30 settembre 2011. Sono stati quindi individuati i relativi cespiti, nel libro cespiti
della Società per determinare il valore netto contabile e di conseguenza l’ammontare del
fondo a copertura del maggior valore di tale attività rispetto al debito residuo, fermo
restando il debito per le rate scadute che, sulla base del parere confermato
dall’Avvocato Piazza, sarà l’importo dovuto, oltre alla restituzione del cespite, alla
risoluzione del contratto;
4. è stato effettuato un riscontro fisico e contabile alla data del 30 settembre 2011 per
alcuni cespiti a campione in aggiornamento delle procedure di inventario effettuate in
periodi precedenti;
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 46 ]
5. è stata effettuata la riconciliazione dei dati inventariali relativi ai cespiti acquistati al 30
settembre 2011 con le risultanze contabili della società;
6. nel corso del mese di dicembre 2011 in coordinamento con il direttore di stabilimento,
sono stati selezionati n. 35 cespiti per i quali è stato effettuato un riscontro fisico nello
stabilimento di Patrica (FR), è stata quindi verificata la corrispondenza dei dati con le
rilevazioni contabili a libro cespiti,
7. sono stati individuati dei cespiti eventualmente presso terzi per l’invio della richiesta di
conferma in merito all’esistenza del cespite presso di loro, della destinazione economica
dello stesso e del relativo stato d’uso. E’ stata effettuata altresì un’analisi ricognitiva dei
cespiti presso terzi , diversi dal Gruppo, per ottenere la conferma della loro esistenza
fisica e delle loro caratteristiche tecniche accertandone poi la corrispondenza con i dati
rilevati in contabilità. E’ stato richiesto alle controllate estere situate in Romania, India
e Brasile di inviare il dettaglio degli impianti specifici presenti al 30 settembre 2011 nei
rispettivi siti industriali suddivisi tra cespite di proprietà e cespiti ottenuti in uso dalla
controllante. Sono state riconciliate le risultanze ottenute con il libro cespiti aggiornato
alla data del 30 settembre 2011 della Cogeme accertando sia la corrispondenza dei dati
identificativi dell’impianto, sia la corretta classificazione tra i cespiti di proprietà e/o in
leasing, nonché la loro esatta collocazione fisica.
8. è stata verificata l’omogeneità dei criteri di ammortamento rispetto al 30 giugno ed al
31 dicembre 2010. Pertanto è stato effettuato il ricalcolo dell’accantonamento risultante
dalla situazione alla data di riferimento e verifica dei criteri e delle aliquote applicate,
rispetto al periodo precedente.
A conclusione dell’attività sopra riportata, non sono emersi rilievi, pertanto la Società di
revisione ha confermato l’importo iscritto in bilancio.
Come precedentemente esposto, la Società ha iscritto nella macroclasse delle immobilizzazioni
materiali i beni in leasing poiché contabilizzati in base al metodo finanziario.
Lo scrivente C.G. ha verificato i dati e le informazioni fornite dalla Società ricorrente con
riferimento ai contratti di leasing in corso, i contratti risolti ed i contratti oggetto di
rinegoziazione.
A seguito della verifica della documentazione di cui sopra, lo scrivente C.G. ha confermato il
valore dei beni in leasing conformemente a quanto riportato dalla Società ricorrente nella
seconda memoria.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 47 ]
Descrizione
Importo Ricorso
Beni in leasing
Importo
II° Memoria
16.860.961,00
Accertamento C.G.
16.860.961,00
 IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Le immobilizzazioni finanziarie comprendono esclusivamente i costi per l’acquisizione delle
partecipazioni in società controllate.
La proposta concordataria, con riferimento a tale voce, prevede la dismissione delle partecipazioni
limitatamente alle società controllate TTL Tecno Tempranova Lombarda S.p.A. e Cogeme Do
Brasil Industrial LTDA.
Alla data di riferimento del ricorso (30/11/2011), la voce immobilizzazioni finanziarie è
contabilmente costituita dalla seguenti poste attive:
-
Partecipazione in Cogeme Precision Parts (India) Pvt Ltd
Euro 8.707.550,00
-
Partecipazione in Cogeme Set Ro Srl
Euro 6.492.093,00
-
Partecipazione in Cogeme do Brasil Ind. LTDA (da dismettere)
Euro 4.500.000,00
-
Partecipazione in TTL Tecno Tempranova L. S.p.A. (da dismettere)
Euro 2.880.000,00
Per un totale complessivo di
Euro 22.579.643,00
Inoltre, sempre con riferimento alle sopra elencate partecipazioni, dalla situazione economico –
patrimoniale contabile alla data del 30/11/2011, emergono le seguenti posizioni creditorie e
debitorie intercompany:
Partecipazione in Cogeme Precision Parts (India) Pvt Ltd
Crediti commerciali vs Cogeme India
Crediti finanziari vs Cogeme India
Altri crediti vs Cogeme India
Totale crediti vs Cogeme India
Euro
Euro
Euro
Euro
Debiti commerciali vs Cogeme India
Debiti finanziari vs Cogeme India
Altri debiti vs Cogeme India
Euro
Euro
Euro
zero
zero
zero
ZERO
8.778.211
zero
8.778.211
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 48 ]
Totale debiti vs Cogeme India
Posizione finanziaria netta vs Cogeme India
Euro 8.778.211
Euro – 8.778.211
Partecipazione in Cogeme Set Ro Srl
Crediti commerciali vs Cogeme Romania
Crediti finanziari vs Cogeme Romania
Altri crediti vs Cogeme Romania
Totale crediti vs Cogeme Romania
Euro
Euro
Euro
Euro
1.261.333
zero
zero
1.261.333
Debiti commerciali vs Cogeme Romania
Debiti finanziari vs Cogeme Romania
Altri debiti vs Cogeme Romania
Totale debiti vs Cogeme Romania
Euro
Euro
Euro
Euro
7.053.513
zero
zero
7.053.513
Posizione finanz. netta vs Cogeme Romania
Euro
– 5.792.180
Partecipazione in Cogeme do Brasil Ind. LTDA (da dismettere)
Crediti commerciali vs Cogeme Brasile
Crediti finanziari vs Cogeme Brasile
Altri crediti vs Cogeme Brasile
Totale crediti vs Cogeme Brasile
Euro
Euro
Euro
Euro
19.272
1.050.000
zero
1.069.272
Debiti commerciali vs Cogeme Brasile
Debiti finanziari vs Cogeme Brasile
Altri debiti vs Cogeme Brasile
Totale debiti vs Cogeme Brasile
Euro/000
Euro/000
Euro/000
Euro
Posizione finanz. netta vs Cogeme Brasile
Euro/000
723.935
zero
zero
723.935
345.337
Partecipazione in TTL Tecno Tempranova L. S.p.A. (da dismettere)
Crediti commerciali vs TTL
Crediti finanziari vs TTL
Altri crediti vs TTL
Totale crediti vs Cogeme TTL
Euro
Euro
Euro
Euro
Debiti commerciali vs TTL
Debiti finanziari vs TTL
Euro
Euro
687.488
1.064.282
50.000
1.801.770
2.779
zero
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 49 ]
Altri debiti vs TTL
Totale debiti vs TTL
Euro
Euro
zero
2.779
Posizione finanz. netta vs TTL
Euro
1.798.991
Si riportano di seguito le principali attività di verifica e riscontro che ha svolto lo scrivente
Commissario Giudiziale in riferimento alle immobilizzazioni finanziarie, sia per quanto riguarda le
partecipazioni che, secondo quanto previsto nella proposta concordataria, saranno oggetto di
dismissione, sia per quelle partecipazioni che la stessa società ricorrente destina alla continuità del
rapporto partecipativo.
 PARTECIPAZIONI DESTINATE ALLA DISMISSIONE
Partecipazione Cogeme Do Brasil Industrial LTDA
Tra l’attivo realizzabile dalla cessione della partecipazione di cui trattasi, la società ricorrente ha
previsto un valore di Euro 4.500.000,00 che deriva dalla stima giurata effettuata dal Revisore
Legale Dott. Daniele Granzotto del 23/03/2012. Valore confermato anche dal professionista
attestatore ex art. 161 comma 3 LF Rag. Giorgio Rota, che sul punto non ha svolto rilievi.
Come si è avuto modo di evidenziare in precedenza, la partecipazione è iscritta nell’attivo
patrimoniale della Cogeme Set S.p.A., alla data del 30/11/2011, al valore contabile di Euro
4.500.000, corrispondente al valore di stima del Dott. Granzotto ed al valore di presunto realizzo
riportato nel ricorso.
Dalle verifiche svolte sulle situazioni contabili aggiornate al 31/03/2012 ed al 30/06/2012, emerge
che detto valore non ha subito variazioni.
Con la società controllata Cogeme Brasile, la controllante ha anche posizioni creditorie e debitorie
che, alla data del 30/11/2011, possono essere così riassunte:
Crediti vs. Cogeme do Brasil
Crediti finanziari Cogeme Do Brasil
Crediti diversi vs controllata Brasile
Totale crediti vs Cogeme do Brasil
Euro 1.050.000
Euro
19.272
Euro 1.069.272
Debiti vs. Cogeme do Brasil
Debiti commerciali Cogeme Do Brasil
Euro
729.935
Totale debiti vs Cogeme do Brasil
Euro
729.935
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 50 ]
Lo scrivente Commissario, per tali poste, ha svolto un’attività di verifica sui saldi attivi e passivi
risultanti dalle situazioni contabili aggiornate al 31/03/2012 e al 30/06/2012. Si riportano di seguito
le variazioni riscontrate nei saldi contabili delle voci sopra richiamate alle date del 30/11/2011,
31/03/2012 e 30/06/2012.
Crediti vs. Cogeme do Brasil
30 nov 2011
31 mar 2012
30 giu 2012
Crediti finanziari Cogeme do B.
€
1.050.000
€ 1.050.000
€ 1.050.000
Crediti diversi vs controllata B.
€
19.272
€
€
Totale crediti vs Cogeme do B.
€
1.069.272
Debiti vs. Cogeme do Brasil
79.244
79.244
€ 1.129.244
€ 1.129.244
30 nov 2011
31 mar 2012
30 giu 2012
Debiti commerciali Cogeme do B.
€
723.935
€
723.935
€
723.935
Totale debiti vs Cogeme do B.
€
723.935
€
723.935
€
723.935
Si segnala che, nella proposta di concordato, per le sopra riportate partite finanziarie, la
ricorrente ha previsto l’intero realizzo dei crediti ed il pagamento integrale debiti.
In merito al valore di realizzazione dell’asset di cui trattasi, che la parte ricorrente ha previsto in
Euro 4.500.000, occorre evidenziare che dall’elaborato peritale del dott. Enrico Proia, stimatore
nominato nell’ambito della procedura di concordato preventivo, si rileva che detto importo non
trova più riscontro dallo sviluppo delle metodologie di stima adottate dal dott. Granzotto sulla base
dei dati contabili aggiornati alle date del 31/12/2011 e del 30/06/2012.
A tal riguardo, inoltre, si evidenzia che lo stesso dott. Granzotto avevo sviluppato le seguenti due
distinte ipotesi di calcolo:
-
continuità dell’attività aziendale da parte di Cogeme Brasile, ivi compreso il caso di cessione
della partecipazione a soggetti terzi rispetto al Gruppo Cogeme;
-
liquidazione della società e relativa cessione dei singoli beni costituenti il patrimonio aziendale
e pagamento dei debiti.
Nel primo caso, il dott. Granzotto aveva stimato il valore della partecipazione in Euro 2.100.000 e
nel secondo caso, invece, lo aveva stimato in euro 4.500.000.
Il dott. Enrico Proia, tenuto conto delle metodologie di stima seguite dal dott. Granzotto e delle due
distinte ipotesi sopra richiamate, ha provveduto ad aggiornare le previsioni di stima sulla base dei
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 51 ]
dati contabili consuntivi al 31/12/2011 ed al 30/06/2012. Al termine del lavoro lo stimatore ha
ritenuto congruo un valore della partecipazione pari ad Euro 2.100.000.
In conclusione, pertanto, per le finalità che qui interessano, lo scrivente Commissario, tenuto conto
delle risultanze della perizia di stima redatta dal dott. Enrico Proia, ritiene di dover rettificare
l’importo indicato nella proposta di concordato con riferimento all’attivo realizzabile dalla
cessione della partecipazione Cogeme do Brasil Industrial LTDA da Euro 4.500.000,00 ad
Euro 2.100.000,00.
Per ciò che concerne gli effetti della riduzione del valore previsto dal realizzo della cessione della
partecipazione in Cogeme Brasile, rispetto alla fattibilità del piano concordatario proposto dalla
Cogeme Set S.p.A., lo scrivente rinvia allo specifico paragrafo che conclude la presente relazione.
Partecipazione TTL Tecno Tempranova Lombarda S.p.A.
Oltre alla partecipazione nella società controllata brasiliana, nell’attivo realizzabile dalle
dismissioni la proposta prevede la cessione della partecipazione del 50,998% nella TTL Tecno
Tempranova Lombarda S.p.A. per un valore previsto di Euro 3.700.000,00, come risulta dalla
perizia di stima del dott. Cristiano Proserpio del 16/02/2012. Valore confermato anche dal
professionista attestatore ex art. 161 comma 3 LF Rag. Giorgio Rota, che sul punto non ha svolto
rilievi. Il valore espresso dal perito si basa sull’ipotesi di continuità aziendale.
Contabilmente detta partecipazione è iscritta nell’attivo patrimoniale per un importo di Euro
2.880.000,00, alla data del 30/11/2011. Dalle situazioni economico-patrimoniali alla data di
presentazione del ricorso in Tribunale (31 marzo 2012) ed a quella, più aggiornata del 30/06/2012,
la posta di cui trattasi risulta iscritta per Euro 3.700.000,00.
Inoltre, dai rapporti intrattenuti dalla Cogeme Set S.p.A. con la società partecipata TTL, scaturisce
la formazione di posizioni creditorie/debitorie incrociate che trovano la seguente rappresentazione
contabile nella società Cogeme alla data del 30/11/2011:
Crediti vs. TTL
Finanziamento TTL
Euro
2.590.190
- f.do svalutazione crediti TTL
Euro – 1.525.908
Crediti finanziari netti TTL
Euro
1.064.282
Crediti commerciali TTL
Euro
687.488
Crediti diversi vs controllata TTL
Euro
50.000
Totale crediti vs TTL
Euro
1.801.770
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 52 ]
Debiti vs. TTL
Debiti commerciali TTL
Euro
2.779
Totale debiti vs TTL
Euro
2.779
Lo scrivente Commissario, per tali poste, ha svolto un’attività di verifica sui saldi attivi e passivi
risultanti dalle situazioni contabili aggiornate al 31/03/2012 e al 30/06/2012. Con particolare
riferimento alla voce “Finanziamento TTL”, si è potuto osservare che, in data 12/03/2012, parte del
finanziamento e l’intero fondo svalutazione è stato utilizzato per adeguare il valore della
partecipazione da Euro 2.880.000 ad Euro 3.700.000 al fine di tener conto dell’aumento di capitale
eseguito dalla TTL. Si riportano di seguito le variazioni riscontrate nei saldi contabili delle voci
sopra richiamate alle date del 30/11/2011, 31/03/2012 e 30/06/2012.
Crediti vs. TTL
30 nov 2011
31 mar 2012
30 giu 2012
Finanziamento TTL
€
2.590.190
€
253.815
€
- f.do svalutazione crediti TTL
€ - 1.525.908
€
0
Crediti commerciali TTL
€
687.488
€
720.077
€
567.066
Crediti diversi vs controllata TTL
€
50.000
€
50.000
€
50.000
Totale crediti vs TTL
€
1.801.770
€ 1.023.892
€
444.371
Debiti vs. TTL
30 nov 2011
31 mar 2012
30 giu 2012
Debiti commerciali TTL
€
2.779
€
2.779
€
138.349
Totale debiti vs TTL
€
2.779
€
2.779
€
138.349
253.815
€ - 426.510
Si segnala che, nella proposta di concordato, per le sopra riportate partite finanziarie, la
ricorrente ha previsto l’intero realizzo dei crediti ed il pagamento integrale debiti.
La partecipazione di cui trattasi è gravata da pegno in favore della Banca Nazionale del Lavoro a
garanzia di un finanziamento dell’importo originario di Euro 21.000.000 in linea capitale.
In merito a tale partecipazione, occorre evidenziare che, alla data di presentazione del ricorso, la
garanzia del pegno era in corso di escussione da parte della BNL, con dei tentativi di vendita che
hanno dato esito negativo.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 53 ]
A seguito dell’apertura della procedura di Concordato Preventivo, nelle more delle operazioni di
voto previste nell’adunanza fissata per il 13 novembre 2012, la società proponente il concordato, ai
sensi e per gli effetti dell’art. 167 della L.F., ha richiesto al G.D. l’autorizzazione alla vendita
immediata della quota di partecipazione di cui sopra sulla base della motivazione che la vendita
immediata “ridurrebbe l’alea del rischio di impresa aziendale”, stante l’attuale crisi finanziari in
cui versa la società.
Il Giudice delegato alla procedura, acquisito il parere favorevole del Commissario Giudiziale, con
provvedimento del 31/08/2012, si è riservato ogni provvedimento sull’istanza di vendita di cui
sopra all’esito della valutazione da eseguirsi dallo stimatore designato nella persona del dott. Enrico
Proia, al quale è stato conferito specifico mandato.
Detto stimatore ha redatto la propria relazione di stima in data 15 ottobre 2012, dalla quale emerge
un range di valori da un minimo di Euro 3.690.000,00 ed un massimo di Euro 4.510.000,00, sulla
base del quale conclude che “si può ritenere congruo il prezzo della quota del 50,998% del
capitale di TTL Tecno Tempranova Lombarda S.p.A. in Euro 3.700.000,00 da porre a base di una
procedura di vendita competitiva”.
Tenuto conto della perizia svolta dal dott. Proia e del parere del Commissario, il Giudice Delegato
in data 23 ottobre 2012 ha autorizzato la vendita immediata della quota di partecipazione e, alla data
di redazione della presente relazione, sono ancora in corso le operazioni di vendita con metodi
competitivi.
In conclusione, pertanto, per le finalità che qui interessano, lo scrivente Commissario, per le
considerazioni sopra svolte, ritiene di poter confermare l’importo indicato nella proposta di
concordato con riferimento all’attivo realizzabile dalla cessione della partecipazione TTL
Tecno Tempranova Lombarda S.p.A. pari ad Euro 3.700.000,00.
 PARTECIPAZIONI IN CONTINUITA’ NON DESTINATE ALLA DISMISSIONE
Partecipazione Cogeme Precision Parts India Pvt LTD
Nel ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, la società Cogeme Set ha
previsto di non dismettere le partecipazioni ritenute strategiche di Cogeme India e di Cogeme
Romania.
Nella proposta di concordato, è stato previsto un valore corrente della partecipazione di cui trattasi
pari ad Euro 6.500.000,00, che scaturisce dalla stima giurata effettuata dal Revisore Legale Dott.
Daniele Granzotto del 23/03/2012. Valore confermato anche dal professionista attestatore ex art.
161 comma 3 L.F. Rag. Giorgio Rota, che sul punto non ha svolto rilievi.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 54 ]
Inoltre, la proposta concordataria prevede, quale elemento attivo, da destinare al pagamento dei
creditori, una stima dei flussi di cassa di cui beneficerebbe la Cogeme Set S.p.A. nel corso del
periodo relativo al piano industriale 2012-2016, generati dall’attività caratteristica della società
controllante nonché proveniente dalle società partecipate Cogeme India e Cogeme Romania, per
complessivi Euro 31.759.491.
L’importo relativo ai suddetti flussi di cassa è stato oggetto di revisione ed aggiornamento nelle due
memorie presentate dalla parte ricorrente, dalle quali risultano flussi di cassa per Euro
19.909.507,00 (Ia memoria di aggiornamento del 08/08/2012) e per Euro 11.572.524,00 (IIa
memoria di aggiornamento del 05/09/2012).
Nel merito del Piano industriale della Cogeme, da cui scaturiscono le previsioni dei flussi di cassa
sopra citati, il professionista attestatore ex art. 161 comma 3 LF Rag. Giorgio Rota ha rilevato che
“il metodo adottato dalla Società per formulare la previsione del livello di fatturato si basa su
ordinativi medi che hanno un elevato grado di certezza in quanto derivanti da contratti già in
esecuzione -e/o in fase di esecuzione-, nonché su dati previsionali derivanti da contratti in fase di
negoziazione (c.d. “offerte”) ragionevolmente conseguibili”.
Tuttavia, sulla base delle analisi svolte, il professionista ha evidenziato alcune criticità e/o elementi
di difficoltà insiti nell’implementazione del Piano:
- allo stato attuale non sono ancora stati definiti (ricontrattualizzati) i rapporti futuri con le società di
leasing, concessionarie di beni indispensabili per la prosecuzione dell’attività industriale;
- la società non dispone ancora delle linee di credito necessarie, a partire dal 2013, al supporto
dell’attività industriale prevista;
- le previsioni di fatturato si basano anche su una nuova commessa che produrrà i suoi effetti
economici e finanziari a partire dal 2013 e che, allo stato attuale, non risulta;
- nel corso delle verifiche non è stato possibile riscontrare l’andamento economico e finanziario
attuale rispetto alle previsioni indicate nel Piano, se non limitatamente ad alcuni macro indicatori.
Infine, conclude che “con l’obiettivo di maturare un’ulteriore convinzione sulla “tenuta” del Piano
il sottoscritto ha anche stressato alcune variabili, arrivando a concludere che lo stesso è fattibile
anche con riduzioni del 25% rispetto all’EBITDA previsto, congiuntamente a riduzioni del 20% del
flusso di dividendi previsto dalle controllate estere”.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 55 ]
La partecipazione è iscritta nell’attivo patrimoniale della Cogeme Set S.p.A., alla data del
30/11/2011, al valore contabile di Euro 8.707.550.
Dalle verifiche svolte sulle situazioni contabili aggiornate al 31/03/2012 ed al 30/06/2012, emerge
che detto valore è stato rettificato in Euro 8.100.000.
Con la società controllata Cogeme India, la controllante ha anche la seguente posizione debitoria,
alla data del 30/11/2011:
Debiti commerciali vs Cogeme India
Euro
8.778.211
Totale debiti vs Cogeme India
Euro
8.778.211
Lo scrivente Commissario, per tali poste, ha svolto un’attività di verifica sui saldi attivi e passivi
risultanti dalle situazioni contabili aggiornate al 31/03/2012 e al 30/06/2012. Si riportano di seguito
le variazioni riscontrate nei saldi contabili delle voci sopra richiamate alle date del 30/11/2011,
31/03/2012 e 30/06/2012.
Crediti vs. Cogeme India
30 nov 2011
31 mar 2012
30 giu 2012
Crediti commerciali Cogeme India €
zero
€
zero
€
271.176
Totale crediti vs Cogeme India
€
zero
€
zero
€
271.176
Debiti vs. Cogeme India
30 nov 2011
31 mar 2012
30 giu 2012
Debiti commerciali Cogeme India
€
8.778.211
€
8.600.416
€ 8.821.102
Totale debiti vs Cogeme India
€
8.778.211
€
8.600.416
€ 8.821.102
Si segnala che, nella proposta di concordato, per le sopra riportate partite finanziarie, la
ricorrente ha previsto il pagamento dei debiti secondo le percentuali riconosciute ai creditori
chirografari.
In merito al valore di realizzazione dell’asset di cui trattasi, che la parte ricorrente ha previsto in
Euro 6.500.000, occorre evidenziare che dall’elaborato peritale del dott. Enrico Proia, stimatore
nominato nell’ambito della procedura di concordato preventivo, si rileva che detto importo non
trova più riscontro dallo sviluppo delle metodologie di stima adottate dal dott. Granzotto sulla base
dei dati contabili aggiornati alle date del 31/12/2011 e del 30/06/2012.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 56 ]
Il dott. Enrico Proia, infatti, tenuto conto delle metodologie di stima seguite dal dott. Granzotto, ha
provveduto ad aggiornare le previsioni di stima sulla base dei dati contabili consuntivi al
31/12/2011 ed al 30/06/2012. Al termine del lavoro lo stimatore ha ritenuto congruo un valore della
partecipazione pari ad Euro 5.800.000.
Per quanto riguarda, invece, la previsione contenuta nei piano concordatario relativo ai flussi
finanziari da destinati al pagamento dei creditori privilegiati, dalla relazione redatta dal dott. Proia si
evidenzia che il piano concordatario prevede i seguenti flussi finanziari provenienti dalla suddetta
società controllata (dati riportati nella II memoria di aggiornamento del piano):
-
Contratto di “Intecompany Services Agreement” , in base al quale la Cogeme set fornisce
alle controllate di versi servizi di marketing, vendite, ecc.
(Euro/000)
2012
369
Fe e s
-
2013
369
2014
369
2015
369
2016
Totale
369
1.845
Contratto di “Intercompany Intellectual Property Rights Licency Agreement” in base la
controllata sfrutta il marchio e il know how Cogeme a fronte di una royalties pari al 2% del
fatturato della stessa controllata.
(Euro/000)
Royaltie s
-
2012
305
2013
567
2014
600
2015
635
2014
2015
2016
689
Totale
2.796
Distribuzione di dividendi
(Euro/000)
2012
Divide ndi
2013
0
0
0
0
2016
Totale
1.997
1.997
Per quanto riguarda i dati sopra riportati, la società ricorrente fonda le sue proiezioni sulla base del
Piano industriale e concordatario elaborato dalla stessa sulla base del Piano industriale KPMG che il
piano Cogeme richiama espressamente.
Detti Piani industriali sono elaborati sui presupposti del risanamento aziendale, superamento della
crisi e rilancio del mercato.
In particolare, per quanto riguarda la società controllata Cogeme India, il Piano KPMG prevede la
seguente stima dell’andamento delle principali grandezze economiche nel periodo 2011-2015:
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 57 ]
(Euro/mln)
Ricavi
2011
19,6
2012
31,2
2013
32,9
2014
33,6
2015
34,4
Totale
151,7
Ebitda
2,4
4,4
5,3
6,1
6,9
25,1
Ris ultato ne tto
0,6
2,0
2,5
3,1
3,7
11,9
Per quanto attiene le previsioni dei flussi finanziari di cassa provenienti dalle società controllate, il
dott. Proia ha ritenuto di “dover esprimere ed evidenziare le criticità della stima svolta dalla
società ricorrente dovute, esclusivamente, all’incertezza che investe i presupposti stessi della
realizzabilità del Piano industriale. Ciò in quanto molteplici sono i fattori che influiscono sulla
concreta realizzazione dei risultati attesi, sia di origine interna all’azienda che di origine esterna
ed ambientale”.
Dall’analisi dei dati risultanti dalle situazioni economico – patrimoniali contabili aggiornate alle
date del 31/12/2011 e del 30/06/2012, il dott. Proia ha rilevato rilevare che “l’andamento
dell’attività economica della Cogeme India si mostra allineata ai risultati attesi dalla società
ricorrente solamente per l’anno 2011, per il quale il risultato d’esercizio è fortemente influenzato
dall’accantonamento al fondo rischi per circa Euro/mln 6, mentre per il 2012, con riferimento ai
primi 6 mesi dell’attività, si evidenzia un netto ritardo rispetto alle previsioni relative ai principali
fattori economici”.
Infatti, dal consuntivo relativo all’intero esercizio 2011 e da quello relativo alla frazione d’esercizio
del primo semestre 2012, si osserva quanto segue:
(Euro/mln)
cons untivo
2011
Piano
2011
cons untivo
Piano
s cos ta
2012
2012
me nto
(6 me s i) (12 me s i)
0,8
9,5
31,2
-21,7
s cos ta
me nto
Ricavi
20,4
19,6
Ebitda
3,1
2,4
0,7
0,4
4,4
-4,0
-5,2
0,6
-5,8
-0,4
2,0
-2,4
Ris ultato ne tto
In conclusione, pertanto, per le finalità che qui interessano, lo scrivente Commissario, tenuto conto
delle risultanze della perizia di stima redatta dal dott. Enrico Proia, ritiene di dover rettificare
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 58 ]
l’importo indicato nella proposta di concordato con riferimento alla partecipazione Cogeme
Precision Parts India Pvt LTD da Euro 6.500.000,00 ad Euro 5.800.000,00.
Per ciò che concerne, invece, le previsioni relative ai flussi di cassa provenienti dalla società
controllata indiana e destinati al pagamento dei creditori privilegiati, lo scrivente Commissario
tenuto conto di quanto risulta dalla perizia di stima del dott. Enrico Proia, ritiene che il piano dei
flussi finanziari asservito al piano concordatario risulta complessivamente attendibile.
Infine, tenuto conto che da parte della società ricorrente la previsione di attivo relativo ai flussi di
cassa è stata eseguita globalmente tenendo conto dell’attività caratteristica della stessa Cogeme Set
e dei cash flow generati dalle controllate, lo scrivente Commissario, per una valutazione
complessiva della stima di tale asset, rinvia allo specifico paragrafo inserito nel capitolo che tratta
della descrizione dell’attivo.
Partecipazione Cogeme S&T RO S.r.l.
Nella proposta di concordato, è stato previsto un valore corrente della partecipazione di cui trattasi
pari ad Euro 9.800.000,00, che scaturisce dalla stima giurata effettuata dal Revisore Legale Dott.
Daniele Granzotto del 23/03/2012. Valore confermato anche dal professionista attestatore ex art.
161 comma 3 LF Rag. Giorgio Rota, che sul punto non ha svolto rilievi.
Come già evidenziato nel punto precedente, la proposta concordataria prevede, quale elemento
attivo, da destinare al pagamento dei creditori, una stima dei flussi di cassa di cui beneficerebbe la
Cogeme Set S.p.A. nel corso del periodo relativo al piano industriale 2012-2016, generati
dall’attività caratteristica della società controllante nonché proveniente dalle società partecipate
Cogeme India e Cogeme Romania, per complessivi Euro 31.759.491.
L’importo è stato poi aggiornato, con le due memorie presentate dalla parte ricorrente, dalle quali
risultano flussi di cassa per Euro 19.909.507,00 (I a memoria di aggiornamento del 08/08/2012) e per
Euro 11.572.524,00 (IIa memoria di aggiornamento del 05/09/2012).
La partecipazione è iscritta nell’attivo patrimoniale della Cogeme Set S.p.A., alla data del
30/11/2011, al valore contabile di Euro 6.492.093.
Dalle verifiche svolte sulle situazioni contabili aggiornate al 31/03/2012 ed al 30/06/2012, emerge
che detto valore è stato rettificato in Euro 9.800.000.
Con la società controllata Cogeme Romania, la controllante ha anche le seguenti posizioni
creditorie e debitorie, alla data del 30/11/2011:
Crediti commerciali vs Cogeme Romania
Euro
1.261.333
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 59 ]
Crediti finanziari vs Cogeme Romania
Altri crediti vs Cogeme Romania
Totale crediti vs Cogeme Romania
Euro
Euro
Euro
zero
zero
1.261.333
Debiti commerciali vs Cogeme Romania
Debiti finanziari vs Cogeme Romania
Altri debiti vs Cogeme Romania
Totale debiti vs Cogeme Romania
Euro
Euro
Euro
Euro
7.053.513
zero
zero
7.053.513
Posizione finanz. netta vs Cogeme Romania
Euro
– 5.792.180
Lo scrivente Commissario, per tali poste, ha svolto un’attività di verifica sui saldi attivi e passivi
risultanti dalle situazioni contabili aggiornate al 31/03/2012 e al 30/06/2012. Si riportano di seguito
le variazioni riscontrate nei saldi contabili delle voci sopra richiamate alle date del 30/11/2011,
31/03/2012 e 30/06/2012.
Crediti vs. Cogeme Romania
30 nov 2011
31 mar 2012
30 giu 2012
Crediti commerciali Cogeme RO
€ 1.261.333
€
38.952
€
306.279
Totale crediti vs Cogeme Romania€ 1.261.333
€
38.952
€
306.279
Debiti vs. Cogeme Romania
30 nov 2011
31 mar 2012
30 giu 2012
Debiti commerciali Cogeme RO
€
7.053.513
€
6.391.798
€ 6.392.834
Totale debiti vs Cogeme Romania €
7.053.513
€
6.391.798
€ 6.392.834
Si segnala che, nella proposta di concordato, per le sopra riportate partite finanziarie, la
ricorrente ha previsto il pagamento dei debiti (al netto della compensazione dei crediti)
secondo le percentuali riconosciute ai creditori chirografari.
In merito al valore di realizzazione dell’asset di cui trattasi, che la parte ricorrente ha previsto in
Euro 9.800.000, occorre evidenziare che dall’elaborato peritale del dott. Enrico Proia, stimatore
nominato nell’ambito della procedura di concordato preventivo, si rileva che detto importo trova
riscontro anche dallo sviluppo delle metodologie di stima adottate dal dott. Granzotto sulla base dei
dati contabili aggiornati alle date del 31/12/2011 e del 30/06/2012.
Per quanto riguarda, invece, la previsione contenuta nei piano concordatario relativo ai flussi
finanziari da destinati al pagamento dei creditori privilegiati, dalla relazione redatta dal dott. Proia si
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 60 ]
evidenzia che il piano concordatario prevede i seguenti flussi finanziari provenienti dalla suddetta
società controllata (dati riportati nella II memoria di aggiornamento del piano):
-
Contratto di “Intecompany Services Agreement” , in base al quale la Cogeme set fornisce
alle controllate di versi servizi di marketing, vendite, ecc.
(Euro/000)
2012
452
Fe e s
-
2013
452
2014
452
2015
452
2016
Totale
452
2.260
Contratto di “Intercompany Intellectual Property Rights Licency Agreement” in base la
controllata sfrutta il marchio e il know how Cogeme a fronte di una royalties pari al 2% del
fatturato della stessa controllata.
(Euro/000)
Royaltie s
-
2012
587
2013
674
2014
733
2015
767
2016
785
Totale
3.546
Distribuzione di dividendi
(Euro/000)
2012
Divide ndi
2013
0
0
2014
3.439
2015
3.983
2016
Totale
6.886
14.308
Lo stimatore, rileva che, per quanto riguarda i dati sopra riportati, la società ricorrente fonda le sue
proiezioni sulla base del Piano industriale e concordatario elaborato dalla stessa sulla base del Piano
industriale KPMG che il piano Cogeme richiama espressamente.
Detti Piani industriali sono elaborati sui presupposti del risanamento aziendale, superamento della
crisi e rilancio del mercato.
In particolare, per quanto riguarda la società controllata Cogeme Romania, il Piano KPMG prevede
la seguente stima dell’andamento delle principali grandezze economiche nel periodo 2011-2015:
(Euro/mln)
Ricavi
2011
26,6
2012
25,2
2013
33,7
2014
36,7
2015
38,3
2015
39,2
Totale
199,7
Ebitda
5,5
5,2
8,6
10,3
11,3
11,8
52,7
Ris ultato ne tto
3,4
2,7
5,5
6,9
7,8
8,1
34,4
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 61 ]
Per quanto attiene le previsioni dei flussi finanziari di cassa provenienti dalle società controllate, il
dott. Proia ha ritenuto di dover esprimere ed evidenziare le criticità della stima svolta dalla società
ricorrente dovute, esclusivamente, all’incertezza che investe i presupposti stessi della realizzabilità
del Piano industriale. Ciò in quanto molteplici sono i fattori che influiscono sulla concreta
realizzazione dei risultati attesi, sia di origine interna all’azienda che di origine esterna ed
ambientale.
Sulla base dei dati risultanti dalle situazioni economico – patrimoniali contabili aggiornate alle date
del 31/12/2011 e del 30/06/2012, il dott. Proia ha rilevato che l’andamento dell’attività economica
della Cogeme Romania si mostra sostanzialmente allineata ai risultati attesi dalla società ricorrente
sia per l’anno 2011, ove il risultato netto d’esercizio è fortemente influenzato dall’accantonamento
al fondo rischi per circa Euro/mln 4,7, sia per il 2012, che come detto si riferisce ai primi 6 mesi
dell’attività.
Infatti, dal consuntivo relativo all’intero esercizio 2011 e da quello relativo alla frazione d’esercizio
del primo semestre 2012, si può osservare quanto segue:
(Euro/mln)
cons untivo
2011
Piano
2011
cons untivo
Piano
s cos ta
2012
2012
me nto
(6 me s i) (12 me s i)
0,0
15,2
25,2
-10,0
s cos ta
me nto
Ricavi
26,6
26,6
Ebitda
5,2
5,5
-0,3
2,1
5,2
-3,1
-1,7
3,4
-5,1
1,1
2,7
-1,6
Ris ultato ne tto
In conclusione, pertanto, per le finalità che qui interessano, lo scrivente Commissario, tenuto conto
delle risultanze della perizia di stima redatta dal dott. Enrico Proia, ritiene di non dover rettificare
l’importo indicato nella proposta di concordato con riferimento alla partecipazione Cogeme
S&T S.r.l. di Euro 9.800.000,00.
Per ciò che concerne, invece, le previsioni relative ai flussi di cassa provenienti dalla società
controllata indiana e destinati al pagamento dei creditori privilegiati, lo scrivente Commissario
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 62 ]
tenuto conto di quanto risulta dalla perizia di stima del dott. Enrico Proia, ritiene che il piano dei
flussi finanziari asservito al piano concordatario risulta complessivamente attendibile.
Infine, tenuto conto che da parte della società ricorrente la previsione di attivo relativo ai flussi di
cassa è stata eseguita globalmente tenendo conto dell’attività caratteristica della stessa Cogeme Set
e dei cash flow generati dalle controllate, lo scrivente Commissario, per una valutazione
complessiva della stima di tale asset, rinvia allo specifico paragrafo inserito nel capitolo che tratta
della descrizione dell’attivo.
 RIMANENZE DI MAGAZZINO
Con riferimento alle rimanenze di magazzino si evidenzia che la proposta concordataria, nell’ottica
della continuità aziendale e della conservazione in vita dell’impresa, prevede tra l’altro di procedere
con la vendita del magazzino costituito dalle scorte, dai semilavorati e dalle materie prime esistenti
alla data di presentazione della domanda concordataria e destinare integralmente il ricavato a
finanziare il circolante e la prosecuzione dell’attività aziendale.
Dalla situazione patrimoniale aggiornata alla data del 30/11/2011 nonché dalla relazione ex art. 161
comma 3 della Legge Fallimentare si evidenzia che tale voce di bilancio è costituita come segue:
•
Materie prime, sussidiarie e di consumo
•
Prodotti in corso di lavorazione
Euro 1.110.956
•
Prodotti finiti e merci
Euro 2.191.482
•
Fondo obsolescenza magazzino
Euro – 674.179
Euro 2.440.183
Totale
Euro 5.068.442
Nella relazione ex articolo 161 terzo comma della Legge Fallimentare, il Professionista ha ritenuto
opportuno evidenziare che nel corso del primo semestre 2011 il management aziendale ha effettuato
un’attenta analisi circa il presumibile valore di realizzo del dei beni esistenti in magazzino, nonché
ha valutato l’effettiva ricuperabilità delle merci tenute in deposito presso terzi.
Le giacenze di magazzino sono state altresì oggetto di valutazione peritale ai sensi dell’articolo 160
comma 2 della Legge fallimentare, nonché oggetto di revisione contabile sia da parete dell’Organo
di controllo della Società che da parte della Società di revisione PKF S.p.A. che hanno riscontrato
significative discordanze tra le schede concernenti la contabilità di magazzino e le rilevazioni
contabili, che sono state poi puntualmente recepite in contabilità.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 63 ]
Nell’ambito della valutazione peritale dei beni aziendali ai sensi dell’art. 160 comme 2 della Legge
Fallimentare, il professionista ha evidenziato che ai fini della valutazione economica del magazzino
ha analizzato:
•
l’eventuale obsolescenza dei beni in magazzino;
•
la specificità dei beni e l’effettiva utilità degli stessi nell’ambito del ciclo
produttivo aziendale, ovvero la possibilità di realizzo e/o la loro ricollocazione
sul mercato;
•
l’assenza di beni che mostrassero “staticità”, verificano quindi gli indicatori di
rotazione;
•
la rotazione media del magazzini pari a circa 90 giorni e la presenza di beni in
magazzino costituiti prevalentemente da attrezzature e beni non inventariati la
cui permanenza nell’azienda risulta ampiamente superiore. Tali beni sono
risultati assorbiti nelle più che significative svalutazioni già indicate in bilancio.
Sempre ai fini della valutazione peritale dei beni aziendali ai sensi dell’art. 160 comma 2 della
Legge Fallimentare, il Rag. Adelio DE BENEDETTI ha provveduto all’analisi delle singole poste
procedendo anche a rappresentare il valore dei beni in oggetto sia nella fattispecie di continuità
dell’attività che in caso di eventuale fallimento.
Dalla predetta analisi è emerso che le poste di bilancio, costituenti le rimanenze di magazzino sono
costituite come segue:
1. MATERIE PRIME SUSSIDIARIE E DI CONSUMO:
Attrezzature e macchine:
trattasi per il 70% di attrezzature nuove, mentre il restante 30% sono usate per la produzione. Tra
queste, il 50% sono attrezzature speciali, ovvero realizzate su specifica del singolo cliente, mentre il
restante 50% sono attrezzature generiche che sono di facile alienazione sul mercato a differenza
delle attrezzature specifiche hanno un mercato molto ridotto. Nell’ipotesi di continuità dell’azienda
il professionista valutatore ritiene che tali beni conservano il loro valore;
Fusti di olio
sono valutati al costo di acquisto che viene conservato nell’ipotesi di continuità;
Utensili ed attrezzature di consumo
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 64 ]
trattasi di utensili nuovi ed utensili usati presenti in magazzino. Gli utensili nuovi sono valutati al
costo di acquisto che viene conservato nell’ipotesi di continuità, mentre gli utensili usati sono
svalutati del 50%.
Prodotti in corso di lavorazione
includono prodotti in corso di lavorazione, ma non ancora idonei per essere immessi nel processo
produttivo poiché necessitano di una ulteriore lavorazione, nonché materiali in conto lavorazione
presso il fornitore. I predetti beni nell’ipotesi di continuità conservano il loro valore.
2. PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE:
trattasi di semilavorati in “working progress” presso fornitori di servizi di trattamenti superficiali,
trattamenti termici, selezione ed assemblaggio, tornitura, rettifiche, beni in azienda in attesa degli
ordini da parte dei clienti, ovvero prodotti specifici non semplicemente convertibili. Dai controlli
effettuati risulta una gestione di magazzino “Just in time” con una giacenza media di 30 giorni per
l’80% delle materie, semilavorati e prodotti finiti. Il restante 20% ruota quasi completamente
nell’arco di sei mesi. Nell’ipotesi di continuità si conserva il costo di acquisto.
3. PRODOTTI FINITI E MERCI:
tale macroclasse include prevalentemente le merci in conto vendita presso il cliente che in caso di
continuità conservano il loro valore, salvo alcuni prodotti finiti per i quali è stato considerato uno
“slow moving” (permanenza in azienda ampiamente superiore a 90 giorni) e sono stati assorbiti
nelle svalutazioni per Euro 86.812.
Sono presenti altresì in tale voce di bilancio, attrezzature dal valore unitario inferiore ad Euro 500 il
cui valore è stato già ridotto nei mesi precedenti ed in caso di continuità lo stimatore ha ritenuto di
conservare la svalutazione effettuata in bilancio per complessive 587.367.
Al termine delle operazioni di verifica sopra riportate, il Professionista Rag. Adelio
DEBENEDETTI ha dichiarato di voler confermare i valori di bilancio al 30.11.2011.
Come precedentemente esposto, anche per quanto riguarda la macroclasse delle Rimanenze di
Magazzino, la Società PKF S.p.A. ha posto in essere la propria attività di revisione attraverso lo
svolgimento delle seguenti attività:
1
selezione di un campione di items significativo appartenenti alle categorie materie
prime, semilavorati e prodotti finiti da inventariare nel periodo 22 dicembre 2011 e
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 65 ]
da ricondurre alle giacenze iscritte al 30 settembre 2011 ed al 30 novembre 2011.
Accertamento che la procedura di inventario seguita dalla società per rilevare le
giacenze di magazzino a fine anno fosse adeguata e completa, nonché verifica
dell’effettiva esistenza fisica dei beni in magazzino e ricostruzione delle
movimentazioni di magazzino avvalendosi dell’apposita documentazione a
supporto;
2
circolarizzazione dei depositari di merce e relativa riconciliazione delle conferme
ottenute con i dati contabili. Sono stati circolarizzati i due depositari maggiormente
significativi, riconciliando le giacenze confermateci dagli stessi con le rilevazioni
della Società;
3
verifica della procedura di rilevazione adottata dalla Società concordando con la
scelta operata di inventariare tutte le attrezzature esistenti, andando quindi a
prenderle in carico come giacenze di magazzino per tipologia ed ubicazione. Nel
seguire tale procedura è stato accertato, a campione, che le conte e le relative
allocazioni fossero corrette;
4
test di cut-off per il periodo ottobre-novembre 2011 per gli acquisti/vendite
superiori ad Euro 200 mila. Sono state selezionate dalle schede contabili degli
acquisti e delle vendite dei mesi di novembre e dicembre 2011, le fatture di importo
superiore ad euro 200 mila verificandone la competenza e la natura tramite l’analisi
della documentazione a supporto (ordine, documento di trasporto e fattura). E’ stato
altresì rintracciato l’acquisto e la vendita corrispondente nei movimenti di
magazzino per accertarne il carico e/o lo scarico relativo. E’ stato inoltre accertato
che tutti i movimenti di magazzino significativi in entrata e/o in uscita si fossero
incrociati con il test delle schede contabili sopra descritto;
5
verifica omogeneità dei criteri di valutazione rispetto al 30 giugno 2011 e al 31
dicembre 2010. E’stato verificato che il criterio di valutazione utilizzato per la
valorizzazione delle giacenze di magazzino fosse lo stesso degli esercizi precedenti
ed in particolare che il criterio adottato fosse quello del costo medio ponderato.
Pertanto è stato elaborato un campione costituito da n. 15 codici di cui n. 5 materie
prime, n. 5 semilavorati e n. 5 prodotti finiti per i quali abbiamo ricalcolato il costo
medio ponderato risultante dalla movimentazione di magazzino per accertare la
correttezza del valore attribuito dalla società nel proprio tabulato della
valorizzazione delle giacenze;
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 66 ]
6
aggiornamento dell’analisi dello slow-moving effettuata al 30 giugno rispetto al 30
settembre ed al 30 novembre 2011. E’ stato analizzato il tabulato dello slowmoving accertando che nel periodo ottobre/novembre 2011 non fossero stati
riversati dalla produzione degli scarti e/o dei materiali non conformi da considerare
nell’analisi in questione.
A conclusione dell’attività di revisione sopra evidenziata, la PKF S.p.A. non ha evidenziato rilievi,
pertanto anche la Società di revisione ha confermato l’importo iscritto in bilancio.
 Anche per tale voce di bilancio, lo scrivente C.G. ha accertato la composizione della
stessa ed ha preso atto che il valore dichiarato dalla Società ricorrente nella seconda
memoria è inferiore rispetto al valore contabile al 31/03/2012 per Euro 141.000 per
effetto di una duplicazione tra la voce cespiti e la voce magazzino.
 In merito a quanto sopra esposto, nonché all’esito degli accertamenti svolti, il C.G.
ha accertato il valore delle rimanenze di magazzino, destinate alla continuazione
dell’attività come segue:
Descrizione
Importo Ricorso
Magazzino
Importo
II° Memoria
Accertamento C.G.
3.815.482,21
3.815.482,21
 CREDITI
Dalla domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo si rileva che la Società ricorrente ha
provveduto alla valutazione di crediti ed alla loro analitica riclassificazione operata sulla base degli elementi
documentali di ogni singola partita creditoria attiva.
In particolare per ogni singolo credito ha provveduto a:
•
estrapolare il nominativo del debitore e/o la ragione sociale,
•
a raccogliere i documenti tecnici e contabili comprovanti la sussistenza del rapporto
negoziale e del credito,
•
a verificare lo stato della commessa e la solvibilità del debitore, riclassificando il credito ed
attribuendo al medesimo la corretta percentuale di presumibile ricavo.
 CREDITI COMERCIALI
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 67 ]
Per quanto riguarda il portafoglio clienti commerciali, la Società ha dichiarato che lo stesso è stato sempre
rappresentato da imprese internazionali di conclamata solvibilità con i quali la stessa ha stipulato contratti di
fornitura anche di durata pluriennale. Pertanto i crediti verso clienti si riferiscono a commesse generalmente
continuative o ripetitive, nonché a clienti che non hanno sollevato contestazioni né ritardi nei pagamenti.
L’importo dei crediti commerciali risultanti alla data del 30/11/2011 è pari a:
•
crediti commerciali
Euro 3.568.688
•
crediti v/Cogeme SET/Ro
Euro 1.261.333
Totale
Euro 4.830.021
Dalla relazione del professionista ex art. 161 comma 3 della Legge fallimentare si evidenzia che la voce
“crediti commerciali” include crediti vantati nei confronti di clienti storicamente solvibili, mentre il credito
verso la Controllata Cogeme Ro verrà parzialmente compensato con i debiti verso la medesima Società ai
sensi degli articoli 56 e 169 della Legge fallimentare.
Anche con riferimento a tale macroclasse è stata effettuata l’attività di revisione da parte della PKF S.p.A.
che ha eseguito la procedura di seguito riportata:
1
Selezione di un campione di saldi clienti significativo da circolarizzare con riferimento al
saldo contabile al 30 settembre 2011, per i quali in caso di mancata risposta svolgere delle
procedure alternative alla circolarizzazione consistenti nella verifica degli incassi successiti
e/o se non ancora incassato nella verifica della documentazione a supporto del credito
(ordine, documento di trasporto, fattura, scarico di magazzino per i movimenti intercorsi tra
il 30 Giugno, il 30 settembre ed il 30 novembre 2011). Nell’ambito di tale attività sono
stati selezionati n. 6 clienti che rappresentano complessivamente l’83% del saldo
complessivo dei crediti commerciali al 30 settembre 2011. Agli stessi è stata inviata
apposita richiesta di conferma del saldo. Per i clienti che hanno confermato un saldo
diverso, sono state verificate le riconciliazioni predisposte dalla società, mentre per i clienti
che non hanno risposto sono stati verificati gli incassi successivi alla data di riferimento ed
in mancanza di tali movimentazioni, sono stati analizzati i documenti a supporto del credito
(fattura, documento di trasporto, ordine);
2
Aggiornamento dell’analisi del fondo svalutazione crediti effettuata al 30 giugno 2011
riconsiderando le partite scadute ed il relativo rischio di recupero del credito;
3
Circolarizzazione dei legali della Società ed analisi delle risposte. Sono stati circolarizzati i
legali della Società incaricati al recupero dei crediti verso le controparti in contenzioso.
Sono stati altresì analizzati gli aggiornamenti forniti dagli stessi legali per accertare che gli
eventi intervenuti successivamente non consentissero lo storno di parte dei fondi
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accantonati essendo gli stessi determinati per l’intero ammontare in funzione delle
posizioni debitorie risultanti al 30/06/2011.
A conclusione dell’attività di revisione sopra evidenziata, la PKF S.p.A. non ha evidenziato rilievi, pertanto
anche la Società di revisione ha confermato l’importo iscritto in bilancio.
 Con riferimento alla macroclasse dei crediti commerciali, lo scrivente C.G. ha
verificato la composizione della stessa in funzione della documentazione contabile
fornita dagli Uffici Amministrativi della Società.
 Dal controllo effettuato risulta che l’ammontare complessivo dei crediti
commerciali dichiarati nella seconda memoria sono costituiti dalla sommatoria tra i
crediti verso i clienti italiani e verso clienti esteri, al netto del fondo di svalutazione,
per un importo complessivo netto pari a Euro 3.356.943. A tale valore sono state
detratte le note credito da emettere per Euro 112.041 ottenendo così il valore
dichiarato di Euro 3.244.901. L’accertamento è stato svolto estrapolando un
campione significativo delle diverse posizioni rappresentanti oltre l’80 % del valore
dei crediti. Per le posizioni selezionate, è stato verificato l’andamento del conto sia
rispetto al passato che in relazione ai mesi successivi alla presentazione del ricorso.
Gli esiti dell’accertamento hanno confermato che le posizioni relative ai clienti
esaminati evidenziavano tutte un regolare svolgimento nella dinamica delle
movimentazioni. Il lavoro ha confermato l’indagine a più ampio spettro svolta dalla
PKF cosicché anche i risultati dell’indagine svolta da quella società hanno trovato
conferma e possono essere utilizzati in questa sede.
 In merito a quanto sopra esposto, nonché all’esito degli accertamenti svolti, il C.G.
ha accertato il valore dei crediti commerciali come segue:
Descrizione
CREDITI DI NATURA COMMERCIALE
Importo Ricorso
4.575.502,00
Importo
II° Memoria
3.244.901,27
Accertamento C.G.
3.244.901,27
 ALTRE ATTIVITA’ CORRENTI
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Dalla nota informativa sul bilancio al 30 Novembre 2011, redatta dalla Società, tale voce di bilancio
include le seguenti poste contabili:
•
Crediti tributari per complessive Euro 2.376.714 così costituito:
o credito iva
Euro 2.236.210
o credito per ritenute fiscali su interessi bancari Euro 61.470
o erario c/ritenute Euro 78.431
o crediti iva in compensazione Euro 603
•
Crediti diversi per complessive Euro 2.161.284 così costituito:
o credito per contributo Legge 488 Euro 299.680
o acconti Euro 4.971.593
o crediti per rimborsi caparre Euro 200.140
o partecipazioni Euro 70.000
o depositi cauzionali a breve termine Euro 1.700.000
o altri crediti Euro 22.943.670
o fondo svalutazione crediti Euro -28.023.799
Oltre agli importi sopra esposti, facenti parte della macroclasse “altri crediti”, si ritiene opportuno
riclassificare in questa macroclasse anche l’importo di Euro 50.576.48 costituito da:
• depositi cauzionali diversi per Euro 16.668,88
• depositi cauzionali per locazione uffici per Euro 33.907,60
Detti importi erano iscritti dalla società nella macroclasse dei crediti vari “non correnti”.
Dalla Nota informativa sul bilancio al 30/11/2011 si evince che il management aziendale ha ritenuto
opportuno effettuare una revisione analitica di ogni singola posizione creditoria al fine di
verificarne la possibilità di recupero e/o di realizzo. Tale analisi è stata condotta avvalendosi del
supporto di un team legale che ha fornito tutte le indicazioni in ottica di modalità e probabilità di
recupero ed ha avviato nei casi opportuni le necessarie azioni.
Con riferimento alla macroclasse dei crediti tributari, lo scrivente C.G. ha verificato la
composizione degli stessi ed ha altresì rilevato che la Società ricorrente nella proposta di
concordato ha indicato gli stessi in diminuzione dei debiti tributari. Dagli accertamenti svolti
sulle scritture contabili e sulla documentazione fiscale della società (in particolare le
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dichiarazioni annuali dei redditi e dell’IVA) emerge che detti crediti non sono
immediatamente utilizzabili in compensazione con i debiti tributari e previdenziali scaduti,
in special modo con quelli iscritti nei ruoli esattoriali.
I crediti di cui sopra, infatti, non hanno automaticamente i requisiti della liquidità ed
esigibilità in quanto necessitano di specifiche procedure di accertamento, riconoscimento e
liquidazione da parte dell’amministrazione finanziaria.
Pertanto, con riferimento alle finalità del presente lavoro, lo scrivente C.G. ritiene opportuno
considerare i debiti privilegiati per l’intero ammontare al lordo dei crediti tributari suddetti
che trovano, invece, collocazione nell’attivo patrimoniale destinato alla continuità aziendale,
il tutto per Euro 2.880.635,00.
•
Con riferimento alle verifiche effettuate circa la composizione della voce
crediti, si riepiloga nella tabella che segue la composizione degli stessi:
Descrizione
CREDITI DI NATURA COMMERCIALE
Importo Ricorso
Importo
II° Memoria
Accertamento C.G.
4.575.502,00
3.244.901,27
3.244.901,27
0,00
1.050.000,00
1.050.000,00
217.003,00
217.003,00
217.003,00
0,00
-713.934,75
-713.934,75
295.484,00
35.000,00
35.000,00
0,00
355.160,00
355.160,00
CRETITI ERARIALI
2.378.134,00
0,00
2.880.634,71
ALTRI CREDITI
2.081.424,00
0,00
0,00
TOTALE COMPLESSIVO
9.547.547,00
4.188.129,52
7.068.764,23
CREDITI VERSO COGEME BRASILE
TITOLI IN PEGNO BANCA BRASIL
DEBITI VERSO COGEME BRASIL
CREDITI FINANZIARI
MEDIOCREDITO LEGGE 488
•
Risconti attivi
Euro 2.314.620
Come si evince dalla relazione del professionista ex articolo 161, terzo comma della Legge
fallimentare, tale posta di bilancio è costituita dagli oneri sostenuti dalla società per l’emissione del
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prestito obbligazionario, prevedendo che gli effetti a conto economico seguano il piano di rimborso
del relativo prestito a scadenza nel mese di marzo 2014. Si evidenzia altresì che tali risconti
potrebbero essere imputati a conto economico in relazione all’evoluzione della situazione della
Società e del maturare delle condizioni che rendano immediatamente esigibile il prestito
obbligazionario, in via anticipata rispetto alla scadenza originaria.
Totale Complessivo della macroclasse “altre attività correnti”Euro 6.852.618
 TITOLI DISPONIBILI PER LA VENDITA
Alla data del 30/11/2011 risultano iscritti in bilancio alcuni titoli concessi in garanzia (pegno) di
apposite linee di credito rilasciate alla Società da parte di alcuni Istituti di Credito e precisamente:
•
obbligazioni del valore nominale di Euro 4.000.000 costituite in pegno in
favore della Banca Nazionale del lavoro a garanzia di un finanziamento;
•
polizza del valore nominale di Euro 1.000.000 costituita in pegno a favore di
Banca Etruria a garanzia di un finanziamento;
•
polizza AXA del valore nominale di Euro 1.000.000 costituita in pegno in
favore di Monte dei paschi di Siena a garanzia di n. 2 contratti di leasing
mobiliare;
•
titoli Hedge Funds per complessivi euro 9.223 costituiti in pegno in favore di
UBS a garanzia di un finanziamento;
•
contratto di pegno su somme di denaro di proprietà della Società costituito in
favore del Banco di Brasil a garanzia di un finanziamento erogato.
Nella relazione del professionista ex art. 161, terzo comma della Legge fallimentare, è stato
evidenziato che trattandosi di titoli/depositi concessi in garanzia (pegno) dei debiti vantati presso gli
istituti di Credito, gli stessi risultano alla data della redazione della situazione contabile al
30/11/2011 di fatto non disponibili in quanto totalmente destinati al soddisfacimento (privilegio
speciale) dei finanziamenti per i quali risultano vincolati.
Anche per tale posta di bilancio, la Società PKF ha provveduto allo svolgimento della propria
attività di revisione attraverso le seguenti attività:
•
censimento di tutte le garanzie a supporto dei relativi finanziamenti
nonché ottenimento delle comunicazioni da parte degli istituti di credito
in merito alle escussioni nel frattempo effettuate.
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A conclusione dell’attività di revisione sopra evidenziata, la PKF S.p.A. non ha evidenziato rilievi,
pertanto anche la Società di revisione ha confermato l’importo iscritto in bilancio.
Con riferimento alla macroclasse dei titoli disponibili per la vendita, facenti parte delle attività
destinate alla dismissione, lo scrivente C.G. ha verificato la composizione degli stessi ed ha altresì
rilevato che la Società ricorrente, nella proposta di concordato ha indicato tra l’Attivo da crediti
l’importo della somma di Euro 217.003 corrispondente al pegno su somma di denaro costituito a
favore del Banco do Brasil. In tale categoria, tenuto conto dell’escussione dei titoli oggetto di pegno
a garanzia di terzi, residua l’importo di euro 9.339,44.
 CASSA E ALTRE DISPONIBILITA’ LIQUIDE
Il saldo esposto nella situazione contabile al 30/11/2011 evidenzia che la Società a tale data vantava
disponibilità liquide per complessive Euro 534.081 costituite:
•
totale del saldo di cassa e delle banche attive Euro 439.481;
•
credito verso Banco do Brasil (assoggettato a pignoramento da parte di
Credem) Euro 94.600.
Nella proposta concordataria si evidenzia che la cassa e le banche attive (depositi attivi) sono state
destinate al pagamento delle spese di giustizia e sono accantonate a tale scopo sul conto
concordatario limitatamente all’ammontare di Euro 250.000.
Inoltre nel ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, si evince che durante
la fase che ha preceduto il deposito del ricorso, al fine di garantire la “par conditio creditorum” è
stato acceso un conto corrente presso una banca attiva (BANCA UNIPOL Agenzia n. 253 di
Milano) con la quale la Società COGEME non aveva in passato rapporti di sorta e sono stati
canalizzati sul predetto istituto di credito gli incassi dei crediti esigibili a scadenza futura, allo scopo
di evitare che gli istituti bancari nei confronti dei quali COGEME è esposta, compensassero i lori
crediti con le rispettive esposizioni. Successivamente per evitare il rischio di pignoramento presso il
suddetto istituto di credito, da parte dei creditori chirografari ed in violazione del principio della par
condicio, COGEME ha trasferito le somme sul conto corrente concordatario acceso presso la
VENETO BANCA Agenzia n. 356 di Seregno e da questo su assegni circolari intestati alla
medesima ricorrente eseguendo i pagamenti di cui infra con bonifici, previo versamento degli
assegni circolari per l’importo limitato al valore del pagamento.
In merito alla posta contabile in esame la società PKF ha effettuato le seguenti attività:
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•
con riferimento alle esposizioni bancarie, è stato accertato che la società
avesse predisposto tutte le riconciliazioni bancarie al 30 novembre 2011
relative ai conti in essere con gli istituti di credito. Sono state verificate le
riconciliazioni predisposte dalla società, accertando la documentazione a
supporto degli importi in riconciliazione. Dove necessario sono state
analizzate le contabili bancarie di pertinenza nonché i relativi documenti che
hanno originato il movimento finanziario (fatture di acquisto e vendita);
•
con riferimento alle giacenze di cassa, è stata effettuata la conta della cassa
riconciliando il saldo fisicamente rilevato con il saldo contabile. E’ stata
effettuata una analisi di merito di tutti i movimenti rilevati sulla scheda di
cassa al fine di accertarne la corretta gestione.
A conclusione dell’attività di revisione sopra evidenziata, la PKF S.p.A. non ha evidenziato rilievi,
pertanto anche la Società di revisione ha confermato l’importo iscritto in bilancio.
Anche per tale voce di bilancio, lo scrivente C.G. ha accertato la composizione della voci costituenti
le disponibilità liquide ed ha accettato i valori iscritti nella seconda memoria.
In merito a quanto sopra esposto, nonché all’esito degli accertamenti svolti, il C.G. ha accertato il
valore delle disponibilità liquide come segue:
Descrizione
DISPONIBILITA' DI CASSA
E BANCHE ATTIVE
Importo Ricorso
534.082,00
Importo
II° Memoria
662.600,00
Accertamento C.G.
662.600,00
2.2.II) PASSIVO
In relazione all’analisi ed alla indicazione del passivo della società ricorrente, lo scrivente ha
proceduto a considerare, sia ai fini della determinazione del fabbisogno concordatario che ai fini
della quantificazione del calcolo delle maggioranze, i debiti come esposti dal debitore (sia in
termini numerici che di titoli di prelazione) provvedendo a rettificare il dato nella misura in cui ha
ritenuto fondate le eccezioni e, soprattutto, solo in presenza di specifica richiesta o di rinvenimento
di atti giudiziari e/o amministrativi acquisiti dallo scrivente, in ossequio alle prerogative del proprio
ufficio.
________________________________________________________________________________________________
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[ 74 ]
In funzione degli obiettivi della presente relazione, lo scrivente ha proceduto, a tal punto, alla
disamina del passivo concordatario, verificando l’individuazione operata dalla società dei propri
debiti e dei relativi privilegi.
CRITERI DI VERIFICA ADOTTATI
L’esame è stato condotto riscontrando per ciascun debitore indicato in proposta:
a) il titolo per l’ammissione di eventuali privilegi;
b) il dato esposto in proposta con le evidenze contabili e con eventuali atti giudiziali e stragiudiziali
posti in essere rinvenuti agli atti e comunque riscontrati con le risultanze delle verifiche effettuate:
- per i debiti verso fornitori attraverso il riscontro delle precisazioni del credito e degli atti ricevuti
dai singoli interessati;
- per i debiti tributari e previdenziali mediante le precisazioni del credito, la documentazione
contabile acquisita dall’azienda;
- per i debiti verso i lavoratori con le risultanze della contabilità del lavoro, della contabilità
aziendale e documentazione a supporto nonché delle precisazioni del credito ricevute;
c) il dato così accertato con riscontri e contestazioni ricevute dai creditori nel corso della procedura
sino al deposito della presente relazione;
d) il conteggio degli interessi maturati e maturandi sino al 31 marzo 2012, data di deposito in
Cancelleria della proposta di concordato preventivo.
Premesso quanto sopra, procede di seguito a rappresentare le risultanze dei riscontri effettuati
suddivise per categoria di creditori con esposizione delle differenze accertate, rimandando agli
elenchi allegati per il dettaglio nominativo degli importi riconosciuti in elenco ai soli fini del voto e
del calcolo delle maggioranze.
Ai fini espositivi, per i richiami che di seguito saranno svolti nella presente relazione, precisa che la
debitrice, dopo il ricorso, ha presentato due memorie di precisazione della proposta di concordato e
dei debiti e crediti, e precisamente:
I^ MEMORIA in data 08 agosto 2012
II^ MEMORIA in data 5 settembre 2012
 Debiti privilegiati speciali
________________________________________________________________________________________________
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Nella relazione del professionista ex art. 161, 3° co. L.F e in ricorso risultano indicati i seguenti
creditori con privilegio speciale, per crediti con garanzia su beni immobili e mobili:
Creditori con privilegio speciale
Importi
(in Eur o)
Debiti per finanziamenti garantititi da ipoteca volontaria di 1° e 2° grado
1.646.933,00
Debiti per finanziamenti garantiti da ipoteca giudiziale di 3° grado
320.000,00
Debiti garantiti da ipoteca giudiziale di 4° grado
170.667,00
Debiti garantiti da ipoteca giudiziale di 5° grado
1.397.400,00
Debiti garantiti da pegno su beni mobili
6.009.223,00
Debiti gararntiti da pegno su quote societarie
3.700.000,00
Debiti per finanziamenti funzionali all'acquisto di beni strumentali
garantiti dal privilegio speciale gravente su beni acquistati in foza della
1.433.893,00
legge "Sabatini"
Debiti privilegiati speciali per Iva "di rivalsa" in regresso ex art. 2758 c.c
14.377,00
Totale 14.692.493,00
Nello specifico, in relazione alle posizioni di cui sopra, si evidenzia quanto segue:
- Debiti per finanziamenti garantiti da ipoteca volontaria di 1° e 2° grado. Trattasi del debito a
medio termine contratto con il Mediocredito Centrale e garantito da ipoteca fondiaria di 1° e 2°
grado iscritta sull’immobile di Patrica.
Lo scrivente ha riscontrato il titolo di privilegio, esaminando il contratto di mutuo ipotecario e la
iscrizione di ipoteca volontaria sul bene immobile del debitore.
Per effetto dei riscontri contabili effettuati,
il debito residuo in linea capitale alla data del
30/11/2011 (da considerarsi scaduto ex art. 169 e art. 55, 2° comma L.F) risulta pari ad Euro
1.544.000,00 (da verificare con mastrino contabile e/o piano di ammortamento)
Nel ricorso, gli interessi e le spese ex art. 54 L.F sono conteggiati ex art. 2855 c.c ed indicati
forfetariamente in Euro 102.933,00, prevedendo la cessione del bene nel periodo previsto dal Piano.
Si precisa che, così come riportato nel ricorso, il suddetto importo relativo agli interessi e spese
comprende gli “ … interessi convenzionali nel biennio anteriore al deposito del ricorso e gli
interessi legali dal deposito del ricorso al saldo a mente dell’art. 169 L.F con riferimento all’art.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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54 L.F ed all’art. 2855 Cod.Civ. Inoltre, per i soli creditori privilegiati speciali ipotecari sono stati
calcolati gli interessi legali giacché questi maturano unicamente fino alla concorrenza del valore
sui beni oggetto di dismissione. …”
Pertanto, il debito per finanziamento garantiti da ipoteca volontaria di 1° e 2° grado al 30/11/2011,
indicato nel ricorso, risulta pari ad Euro 1.646.933,00.
Si precisa che, nella I° memoria integrativa del ricorso e di aggiornamento contabile, il debito
residuo in linea capitale alla data del 31/03/2012 (da considerarsi scaduto ex art. 169 e art. 55, 2°
comma L.F) risulta nuovamente pari ad Euro 1.544.000,00.
Nella suddetta memoria e successivamente nella 2° memoria integrativa del ricorso e di
aggiornamento del piano concordatario, gli interessi sono stati conteggiati, facendo riferimento ad
un periodo di 36 mesi, dalla data di deposito del ricorso al saldo e risultano pari ad Euro
115.800,00. Pertanto, il valore aggiornato del debito privilegiato speciale risulta pari ad Euro
1.659.800,00.
Tenuto conto di quanto evidenziato, lo scrivente, a seguito della verifica del conteggio degli
interessi, evidenzia che gli stessi devono essere calcolati sul debito per quota capitale pari ad Euro
1.544.000,00 (al 30/11/2011), ai sensi dell’art. 2855 c.c., al tasso convenzionale del 6,4%, per il
periodo dal 01/12/2011 al 31/12/2012, ed al al tasso legale del 2,5%, per il periodo dal 01/01/2013
al 31/12/2015 (data prevista per la cessione del bene). Gli interessi conteggiati in base ai suddetti
criteri ammontano ad Euro 222.851,00 e sono assistiti da privilegio ipotecario.
Pertanto, il debito per finanziamento garantito da ipoteca volontaria di 1° e 2° grado ammonta ad
Euro 1.766.851,00. Con riferimento alla data del 31/03/2012 il Mediocredito Italiano ha
precisato il suo credito per complessivi Euro 1.478.268,92.
- Debiti per finanziamenti garantiti da ipoteca giudiziale di 3° grado. Trattasi del debito nei
confronti del Credito Emiliano e garantito da ipoteca giudiziale di 3° grado iscritta sull’immobile
di Patrica.
Lo scrivente ha riscontrato il titolo di privilegio, esaminando il contratto di mutuo ipotecario e la
iscrizione di ipoteca giudiziale sul bene immobile del debitore.
Per effetto dei riscontri contabili effettuati,
il debito residuo in linea capitale alla data del
30/11/2011 (da considerarsi scaduto ex art. 169 e art. 55, 2° comma L.F) risulta pari ad Euro
300.000,00.(da verificare con mastrino contabile e/o piano di ammortamento)
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Nel ricorso, gli interessi e le spese ex art. 54 L.F sono conteggiati ex art. 2855 c.c ed indicati
forfetariamente in Euro 20.000,00, prevedendo la cessione del bene nel periodo previsto dal Piano.
Pertanto, il debito per finanziamenti garantiti da ipoteca giudiziale di 3° grado al 30/11/2011,
indicato nel ricorso, risulta pari ad Euro 320.000,00.
Si precisa che, nella I° memoria integrativa del ricorso, il debito residuo in linea capitale
comprensivo di interesse e spese, alla data del 31/03/2012, risulta nuovamente pari ad Euro
300.000,00.
Nella suddetta memoria e successivamente nella 2° memoria integrativa del ricorso, gli interessi
sono stati conteggiati, facendo riferimento ad un periodo di 36 mesi, dalla data di deposito del
ricorso al saldo e risultano pari ad Euro 22.500,00. Pertanto, il valore aggiornato del debito
privilegiato speciale risulta pari ad Euro 322.500,00.
Tenuto conto di quanto evidenziato, lo scrivente, a seguito della verifica del conteggio degli
interessi, evidenzia che gli stessi devono essere calcolati sul debito per quota capitale pari ad Euro
300.000,00 (al 31/03/2012), ai sensi dell’art. 2855 c.c., al tasso convenzionale del 11,9%, per il
periodo dal 01/04/2012 al 31/12/2012, ed al al tasso legale del 2,5%, per il periodo dal 01/01/2013
al 31/12/2015 (data prevista per la cessione del bene). Gli interessi conteggiati in base ai suddetti
criteri ammontano ad Euro 49.275,00 e sono assistiti da privilegio ipotecario.
Pertanto, il debito per finanziamento garantito da ipoteca volontaria di 3° grado ammonta ad
Euro 349.275,00.
- Debiti garantiti da ipoteca giudiziale di 4° grado. Trattasi dei debiti per i quali i creditori hanno
iscritto ipoteca giudiziale sull’immobile sito in Patrica, ed in particole dell’ipoteca iscritta in 4°
grado del creditore Finep.
Lo scrivente ha riscontrato il titolo di privilegio, esaminando in particolare l’iscrizione di ipoteca
giudiziale iscritta dal suddetto creditore.
Per effetto dei riscontri contabili effettuati, il debito complessivo, comprensivo di capitale, interessi
e spese alla data del 30/11/2011, risulta pari ad Euro 160.000,00. (da verificare con mastrino
contabile e/o piano di ammortamento)
Nel ricorso, gli interessi e le spese ex art. 54 L.F sono conteggiati ex art. 2855 c.c ed indicati
forfetariamente in Euro 10.667,00, prevedendo la cessione del bene entro 24 mesi dal deposito del
________________________________________________________________________________________________
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[ 78 ]
ricorso. Pertanto, il debito garantito da ipoteca giudiziale di 4° grado al 30/11/2011, indicato nel
ricorso, risulta pari ad Euro 170.667,00.
Si precisa che, nella I° memoria integrativa del ricorso, il debito alla data del 31/03/2012,
comprensivo di capitale, interessi e spese, risulta nuovamente pari ad Euro 160.000,00.
Nella suddetta memoria e successivamente nella 2° memoria, gli interessi sono stati conteggiati,
facendo riferimento ad un periodo di 36 mesi, dalla data di deposito del ricorso al saldo e risultano
pari ad Euro 12.000,00. Pertanto, il valore aggiornato del debito privilegiato speciale risulta pari ad
Euro 172.000,00.
Tenuto conto di quanto evidenziato, lo scrivente rileva che la garanzia ipotecaria iscritta sul bene di
cui trattasi è limitata ad Euro 160.000,00, di cui Euro 135.000,00 a titolo di debito capitale ed Euro
25.000,00 per spese ed interessi. Ne deriva che gli ulteriori interessi contaggiati dalla parte
ricorrente in euro 12.000,00 non trovano capienza nella suddetta garanzia ipotecaria.
Pertanto, il debito per finanziamento garantito da ipoteca giudiziale di 4° grado ammonta ad
Euro 160.000,00.
- Debiti garantiti da ipoteca giudiziale di 5° grado. Trattasi dei debiti per i quali i creditori hanno
iscritto ipoteca giudiziale sull’immobile sito in Patrica, ed in particole dell’ipoteca iscritta in 5°
grado del creditore Unicredit.
Lo scrivente ha riscontrato il titolo di privilegio, esaminando in particolare l’ iscrizione di ipoteca
giudiziale iscritta dal suddetto creditore.
Per effetto dei riscontri contabili effettuati, il debito complessivo, comprensivo di capitale, interessi
e spese alla data del 30/11/2011, risulta pari ad Euro 2.641.086,49 (di cui capitale pari ad Euro
2.635.644,99 ed interessi e spese pari ad Euro 5.441,50)
Nel ricorso, gli interessi e le spese ex art. 54 L.F sono conteggiati ex art. 2855 c.c ed indicati
forfetariamente in Euro 176.072,00, prevedendo la cessione del bene entro 24 mesi dal deposito del
ricorso.
Tuttavia, sul presupposto di una parziale incapienza della garanzia, il debito privilegiato speciale di
cui trattasi è stato determinato dalla differenza tra il valore dell’immobile di Patrica, oggetto di
perizia giurata, pari ad Euro 3.535.000,00 ed il valore complessivo dei debiti garantiti da ipotecaria
volontaria e giudiziale al 30/11/2011 che precedono nel grado, pari ad Euro 2.137.600,00, ciascuno
nei limiti della capienza del valore realizzato dalla vendita del bene rispetto alle ipoteche
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 79 ]
originariamente iscritte sul medesimo immobile. Il suddetto debito, pertanto, risulta pari ad Euro
1.397.400,00.
Al fine di fornire una chiara illustrazione della determinazione del valore del debito privilegiato
speciale di cui sopra, come riportato nel ricorso, si riporta qui di seguito un prospetto riepilogativo
delle ipoteche iscritte sull’immobile di proprietà della società:
Creditore
Descrizione
Importo della
garanzia ipotecaria
Debito residuo
al 30/11/2011
Interessi
fino alla vendita
Totale
debito
Debito che trova
capienza nel
valore cessione
Importo residuo
della garanzia
ipotecaria
3.535.000,00
Valore di presunto realizzo
nella cessione dell'Immobile
Medio Credito Centrale
Ipoteca volontaria di 1°
e 2° grado
3.500.000,00
1.544.000,00
102.933,00
1.646.933,00
1.646.933,00
1.888.067,00
Credito Emiliano
Ipoteca giudiziale di 3°
grado
700.000,00
300.000,00
20.000,00
320.000,00
320.000,00
1.568.067,00
1.397.400,00
Finep
Unicredit
Ipoteca giudiziale di 4°
grado
Ipoteca giudiziale di 5°
grado
160.000,00
160.000,00
10.667,00
170.667,00
170.667,00
2.641.086,49
2.641.086,49
176.072,00
2.817.158,49
1.397.400,00
Totale
7.001.086,49
4.645.086,49
309.672,00
4.954.758,49
3.535.000,00
-
Si precisa che, nella I° memoria, il debito alla data del 31/03/2012, comprensivo di capitale,
interessi e spese, risulta nuovamente pari ad Euro 2.641.086,49.
Nella suddetta memoria e, successivamente, nella 2° memoria,
la determinazione del debito
privilegiato speciale è stato effettuato con il medesimo criterio sopradescritto.
A tal proposito, si riporta qui di seguito il prospetto riepilogativo delle ipoteche iscritte
sull’immobile di proprietà della società con gli aggiornamenti dei debiti garantiti da ipoteche
volontaria e giudiziale, come precisato dalla società nelle memorie:
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Creditore
Descrizione
Importo della
garanzia ipotecaria
Debito residuo
Interessi
al 30/11/2011 fino alla vendita
Totale
debito
Debito che trova
capienza nel
valore cessione
3.535.000,00
Valore di presunto realizzo
nella cessione dell'Immobile
Medio Credito Centrale
Credito Emiliano
Finep
Unicredit
Ipoteca volontaria di 1°
e 2° grado
Ipoteca giudiziale di 3°
grado
Ipoteca giudiziale di 4°
grado
Ipoteca giudiziale di 5°
grado
Totale
Pertanto,
Importo residuo
della garanzia
ipotecaria
3.500.000,00
1.544.000,00
115.800,00
1.659.800,00
1.659.800,00
1.875.200,00
700.000,00
300.000,00
22.500,00
322.500,00
322.500,00
1.552.700,00
160.000,00
160.000,00
12.000,00
172.000,00
172.000,00
1.380.700,00
2.641.086,49
2.641.086,49
2.641.086,49
1.380.700,00
7.001.086,49
4.645.086,49
4.795.386,49
3.535.000,00
150.300,00
il debito garantito da ipoteca giudiziale di
-
5° grado risulta pari ad Euro
1.380.700,00, data dalla differenza tra il valore peritale dell’Immobile sito in Patrica di Euro
3.535.000,00 e il valore complessivo aggiornato di Euro 2.154.300 dei debiti garantiti da ipoteche
volontaria e giudiziale fino al quarto grado. Consegue che il restante credito di euro 1.260.386,49
(2.641.086,49-1.380.700,00) rimasto incapiente rispetto alle previsioni sulla copertura della
garanzia ipotecaria, va collocato in via chirografaria.
Alla luce di quanto sopra esposto e all’esito degli accertamenti svolti, il C.G. rileva che oltre alle
ipoteche precedentemente illustrate, sul medesimo immobile di Patrica risulta ancora iscritta
un’altra ipoteca avente grado anteriore a tutte quelle descritte in precedenza. In particolare si
riferisce alla formalità Reg. Part. n. 992 e Reg. gen. 7300, del 19/05/2000 a favore di CARIPLO
(oggi CARISBO) . Detto creditore con la precisazione del proprio credito ha indicato in euro
124.374,64 il credito residuo garantito da ipoteca alla data del 31/03/2012. Per quanto sopra,
pertanto, è stato necessario riformulare integralmente l’attribuzione dei valori conseguenti alle
ipotesi di vendita del bene ipotecato tra i diversi creditori ipotecari. Relativamente al credito
CARISBO, inoltre vanno considerati gli ulteriori interessi convenzionali per l’annualità 2012 e
quelli legali successivi fino alla data prevista per la vendita del bene (31/12/2015- pari
complessivamente ad euro 13.111,74). All’esito di detta integrazione, pertanto, tutti i creditori
ipotecari precedentemente descritti degradano di una posizione rispetto alla CARISBO. Consegue
che da ultimo la distribuzione a favore della banca Unicredit pari ad Euro 2.841.555,85, avente
garanzia ipotecaria di 6° grado per l’intero importo, può essere definitivamente soddisfatto in
privilegio limitatamente all’importo derivante dal realizzo della vendita dell’immobile di Patrica
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[ 81 ]
(stimato in Euro 3.535.000) detratte le somme assegnate ai creditori privilegiati aventi grado
precedente, come risulta dal prospetto che segue:
Creditore
Descrizione
Importo della
garanzia ipotecaria
Debito residuo
al 30/11/2011
Interessi
fino alla vendita
Totale
debito
Debito che trova
capienza nel
valore cessione
3.535.000,00
Valore di presunto realizzo
nella cessione dell'Immobile
Carisbo
Medio Credito Centrale
Credito Emiliano
Finep
Unicredit
Importo residuo
della garanzia
ipotecaria
Ipoteca volontaria di 1°
grado
Ipoteca volontaria di 2°
e 3° grado
Ipoteca giudiziale di 4°
grado
Ipoteca giudiziale di 5°
grado
Ipoteca giudiziale di 6°
grado
Totale
1.859.244,84
122.620,64
13.111,74
135.732,38
135.732,38
3.399.267,62
3.500.000,00
1.428.571,46
221.126,04
1.649.697,50
1.649.697,50
1.749.570,12
700.000,00
300.000,00
49.275,00
349.275,00
349.275,00
1.400.295,12
160.000,00
160.000,00
160.000,00
160.000,00
1.240.295,12
2.641.086,49
2.641.086,49
2.641.086,49
1.240.295,12
8.860.331,33
4.652.278,59
4.935.791,37
3.535.000,00
-
283.512,78
-
Il credito di Unicredit, pertanto, complessivamente pari ad Euro 2.841.555,85, garantito da
ipoteca fino all’importo iscritto di Euro 2.641.086,49, potrà essere soddisfatto in privilegio
ipotecario solo per euro 1.240.295,12 mentre la restante parte, pari ad Euro 1.601.260,73 sarà
soddisfatta in chirografo.
In conclusione, con riferimento ai crediti ipotecari, lo scrivente C.G., alla luce di quanto sopra
esposto e all’esito degli accertamenti svolti, ha definitivamente accertato gli importi dovuti come
segue:
Importo Ricorso
Privilegio
Chirografo
Nominativo
deb. Fin. Ipoteca 1°
deb. Fin. Ipoteca 2° e 3° grado
deb. Fin.ipoteca 4° grado
deb. Fin. Ipoteca 5° grado
deb. Fin. Ipoteca 6° grado
Totale
1.646.933,00
320.000,00
170.667,00
1.397.400,00
3.535.000,00
1.243.686,49
1.243.686,49
Importo II° Memoria
Privilegio
Chirografo
1.659.800,00
322.500,00
172.000,00
1.380.700,00
3.535.000,00
Accertamento C.G
Privilegio
Chirografo
135.732,38
1.649.697,50
349.275,00
160.000,00
1.260.386,49 1.240.295,12
1.260.386,49
3.535.000,00
1.601.260,73
1.601.260,73
In merito ai dati sopra riportati precisa che i singoli debiti sono stati indicati per la quota capitale
oltre gli interessi calcolati ai sensi dell’art. 2855 c.c., con il riconoscimento del tasso convenzionale
e privilegio per le due annualità precedenti e quella in corso alla data di presentazione del ricorso.
Per il periodo successivo, sino alla vendita, sono stati calcolati gli interessi legali. Il tutto, per
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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ciascun creditore, rispetto al grado di iscrizione, nei limiti dell’importo indicato nella iscrizione
ipotecaria ed entro il limite di capienza rispetto al presunto valore di realizzo dalla vendita.
- Debiti garantiti da pegno su beni mobili. Trattasi del pegno iscritto sui seguenti titoli:
- Polizza del valore nominale di Euro 1.000.000,00, costituita in pegno in favore di Banca Etruria a
garanzia di un finanziamento di Euro 2.000.000,00 che risulta escusso in data 07/12/2011, ed il
relativo debito è stato azzerato tra i privilegiati fino a concorrenza del valore del pegno realizzato;
- Obbligazione del valore nominale di Euro 4.000.000,00, costituite in pegno in favore di Banca
Nazionale di Lavoro S.p.A, a garanzia di un finanziamento di Euro 14.750.000,00, liquidate in data
23/01/2012, che è stato escusso in data 22/01/2012, ed il relativo debito è stato azzerato tra i
privilegiati fino a concorrenza del valore del pegno realizzato;
- Polizza AXA del valore nominale di Euro 1.000.000,00, costituita in pegno in favore di Monte dei
Paschi di Siena a garanzia di due contratti di leasing mobiliare che risulta escusso in data successiva
al 31/03/2012 e, pertanto, il relativo debito non risulta più tra i privilegiati fino a concorrenza del
valore del pegno;
- Titoli Hedge Funds di importo complessivo pari ad Euro 9.223,00, costituti in pegno in favore di
UBS a garanzia di finanziamento. I titoli sono in liquidazione trimestrale;
Si precisa, inoltre, che in entrambe le memorie integrative del ricorso, tenuto conto delle suddette
escussioni del pegno avvenute in date anteriori al deposito del predetto ricorso, i debiti garantiti da
pegno su beni mobili, da originari Euro 6.009.223,00, risultano pari ad Euro 9.339,44.
Gli importi residui dei debiti garantiti da pegno degradati a chirografo sono stati indicati nei debiti
verso banche e istituti finanziari. Il privilegio, come già indicato nel ricorso, insiste nei limiti
dell’ammontare del valore attuale di titoli costituiti in garanzia.
Gli interessi legali non risultano conteggiati poiché eccedenti il valore del bene su cui insiste la
causa di prelazione, trattandosi di pegni gravanti su singoli beni in favore di creditori individuali
fino a capienza.
Alla luce di quanto sopra esposto e all’esito degli accertamenti svolti, il C.G. ha definitivamente
accertato i debiti garantiti da pegno su beni mobili di cui sopra, come segue:
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Importo Ricorso
Privilegio
Chirografo
Nominativo
Obblig. in pegno in favore di BNL
Polizza in pegno in favore Banca Etruria
Polizza AXA in pegno in favore di MPS
Titoli Hedge Funds in favore di UBS
Totale
Importo II° Memoria
Privilegio
Chirografo
4.000.000,00
1.000.000,00
1.000.000,00
9.223,00
6.009.223,00
Accertamento C.G
Privilegio
Chirografo
-
1.000.000,00
9.339,44
-
1.009.339,44
9.339,44
-
9.339,44
-
- Debiti garantiti da pegno su quote societarie
- TTL – Tecno Tempranova Lombarda S.p.A
Debito nei confronti di BNL verso la quale Cogeme Set ha rilasciato il pegno sulla partecipazione
TTL a garanzia del debito per finanziamento dell’importo originario di Euro 16.000.000,00.
Trattasi del pegno iscritto sulla quota rappresentativa del 50,988% del capitale sociale della TTL
alla quale è stato attribuito un valore peritale di Euro 3.700.000,00.
La partecipazione detenuta da Cogeme in TTL, ai fini della domanda di concordato preventivo della
Società Cogeme Set S.p.a in liquidazione, è stata oggetto di valutazione peritale ex art. 160 comma
2 Legge Fallimentare, il cui valore è stato fissato ad Euro 3.700.000,00 nell’ipotesi della sussistenza
del requisito della continuità aziendale in capo alla medesima TTL.
La proposta di concordato, tra le diverse modalità di esecuzione, ha previsto la cessione degli asset
ritenuti dalla proponente non strategici per la prosecuzione dell’attività e, in particolare, la
dismissione della partecipazione di COGEME nella società TTL Tecno Tempranova Lombarda
S.p.A. – in breve TTL – : vendita prevista nel piano di concordato per il 30 giugno 2013.
In merito alla TTL, in data 12 ottobre 2012, è stata acquisita una relazione peritale aggiornata,
redatta dal dott. Enrico Proia, stimatore nominato dal G.D., volta a determinare il probabile valore
di mercato della suddetta partecipazione tale da poter essere considerato quale prezzo base
nell’ambito di una vendita secondo le modalità di una procedura competitiva e/o licitazione privata.
Nella suddetta relazione è stato un individuato una
range di valori da un minimo di Euro
3.690.000,00 ed un massimo di Euro 4.510.000,00 ed è stato ritenuto congruo il prezzo della quota
del 50,998% del capitale di TTL Tecno Tempranova Lombarda S.p.A. in Euro 3.700.000,00 da
porre a base di una procedura di vendita competitiva.
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[ 84 ]
Lo scrivente ritiene opportuno ricordare che, a seguito del verificarsi di un inadempimento di
Cogeme ai sensi del contratto di finanziamento di Euro 16.000.000,00 stipulato tra la Società e la
Banca Nazionale del Lavoro Sp.A in data 06/10/2009, la Banca aveva provveduto ad azionare il
pegno avviando le procedure di vendita di tale partecipazione.
Nel corso degli esperimenti di vendita effettuati dal creditore pignoratizio Banca Nazionale del
Lavoro S.p.A, la suddetta quota è stata oggetto di offerta per l’acquisto da parte di Brivio Pierino &
C. S.r.l. e di Fin.tem S.r.l rispettivamente per Euro 3.600.000,00 ed Euro 3.751.000.00. Inoltre, si
segnala che, in data 25/09/2012, la società Cogeme Set S.p.A in liquidazione ed in c.p, ha ricevuto,
con raccomandata a/r, una comunicazione da parte della Società Fiduciaria Vonwiller S.p.A che ha
manifestato l’interesse per l’acquisto della partecipazione di proprietà della suddetta Cogeme in
TTL S.p.A per il prezzo complessivo di Euro 2.500.000,00.
Si evidenzia, inoltre, che in data 01/10/2012, la società Cogeme in liquidazione ed in C.P. e la BNL
hanno ricevuto una comunicazione relativa ad una proposta non vincolante di acquisto della
predetta partecipazione avanzata dalla Società Accu Holding Ag, società di diritto svizzero con sede
in Zurigo, attiva, tra l’altro, nel campo dei trattamenti termici, per un corrispettivo pari ad Euro
3.700.000,00.
La società Accu Holding Ag si è riservata di formulare un’offerta vincolante, specificando i tempi e
le modalità di pagamento della predetta quota, a condizione che le venissero forniti, entro 10 dalla
suddetta comunicazione, i bilanci provvisori al 30/06/2012 (o data più recente) della TTL e delle
società da questa controllate, il bilancio consolidato del gruppo TTL al 30/06/2012 (o data più
recente), l’Independent Business Review del Gruppo TTL predisposto da KPMG Italia S.p.A e il
Piano Industriale del Gruppo TTL per il periodo 2012-2016, relativo al processo di ristrutturazione.
Nelle more della procedura, la COGEME ha presentato istanza al G.D. per essere autorizzata alla
vendita della partecipazione di cui trattasi prima della omologazione del concordato al fine dei non
disperderne il valore attuale. Il G.D., previo parere del scrivente, all’esito della stima eseguita dal
dott. Proia di cui si è detto in precedenza, ha autorizzato la vendita immediata della partecipazione
secondo una procedura competitiva che deve essere avviata dalla società.
Dalla documentazione esaminata, pertanto, il debito garantiti da pegno sulla quote societaria TTL è
indicato dalla COGEME pari ad Euro 3.700.000,00.
Gli interessi legali, invece, non risultano conteggiati poiché eccedenti il valore del bene su cui
insiste la causa di prelazione.
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[ 85 ]
Alla luce di quanto sopra esposto e all’esito degli accertamenti svolti, il C.G. ha definitivamente
accertato il debito garantito da pegno su quota societaria TTL S.p.A di cui sopra, come segue:
Importo Ricorso
Privilegio
Chirografo
Nominativo
Creditore BNL SpA
Importo II° Memoria
Privilegio
Chirografo
3.700.000,00
Totale
3.700.000,00
-
Accertamento C.G
Privilegio
Chirografo
3.700.000,00
-
3.700.000,00
-
3.700.000,00
-
3.700.000,00
-
- Debiti per finanziamenti funzionali all’acquisto di beni strumentali garantiti da privilegio
speciale gravante sui beni acquisitati in forza della legge “Sabatini”.
Trattasi dei debiti contratti per l’acquisto di macchinari, gravati dal privilegio speciale (riserva di
proprietà) ex lege Sabatini del 28/11/1965 nr. 1329, il cui valore è stato determinato sulla base di
una perizia giurata.
Dall’analisi della contabilità e della documentazione aziendale, il numero complessivo dei
macchinari “gravati” dal suddetto privilegio speciale risulta pari a 5, nello specifico: 3 macchinari
sono stati ceduti alla controllata Cogeme do Brasil; un macchinario è stato consegnato alla stessa
Cogeme do Brasil in prestito d’uso. Il restante macchinario, invece, si trova presso la sede di
Patrica. Trattasi del tornio GM 125 ISM, oggetto di perizia giurata, valutato in Euro 200.000,00
circa.
Tenuto conto che nella legge Sabatini è prevista la riserva di proprietà, il debito è stato considerato
privilegiato, sebbene i suddetti beni non risultino essere nella disponibilità dell’impresa. Consegue
che per detti beni è venuta meno la relativa garanzia dal momento che non sarà possibile ottenerne
la retrocessione dal Brasile dove gli stessi sono stati nazionalizzati.
Dai riscontri contabili effettuati, preso atto che gli importi complessivamente erogati sono stati
parzialmente rimborsati, risulta che il debito residuo alla data del 30/11/2011 è pari ad Euro
1.258.905,00.
Nel ricorso risultano calcolati interessi convenzionali (al 6%), dal 30/11/2011 alla data del deposito
pari ad Euro 25.178,00 ed interessi legali dal deposito del ricorso al saldo, previsto per il
31/12/2016, pari ad Euro 149.810,00. Il tutto per un totale complessivo di Euro 1.284.083,00.
Si evidenzia, inoltre, che nelle I° e II° memoria integrativa del ricorso, parte ricorrente rileva che il
debito residuo alla data del 31/03/2012 ammonta ad Euro 1.131.594,46. Su tale importo calcola gli
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[ 86 ]
interessi dalla data del deposito del ricorso al saldo (previsto per il 31/12/2016) che risultano pari ad
Euro 134.376,84. Il tutto per un totale complessivo di Euro 1.265.971,30
Alla luce di quanto sopra esposto e all’esito degli accertamenti svolti, il C.G. ha definitivamente
accertato il debito per finanziamenti funzionali all’acquisto di beni strumentali garantiti da
privilegio speciale gravante sui beni acquisitati in forza della legge “Sabatini” di cui sopra, come
segue:
Importo Ricorso
Privilegio
Chirografo
Nominativo
Creditori ex lege Sabatini
Totale
Importo II° Memoria
Privilegio
Chirografo
1.433.893,00
1.433.893,00
-
Accertamento C.G
Privilegio
Chirografo
1.265.971,30
-
1.265.971,30
-
1.265.971,30
-
1.265.971,30
-
- Debiti privilegiati speciali per Iva “di rivalsa” in regresso ex art. 2758 codice civile
Nel ricorso, il credito Iva di rivalsa è stato calcolato limitatamente a due beni di proprietà
rispettivamente di:
- Gildemeister Italiana S.p.A per Euro 2.543,00, trattasi di impianto elettrico materialmente
incorporato nell’immobile e di non facile identificazione fisica;
- Cve Cambridge Vacuum engineering per Euro 10.226,00, trattasi di macchinario, di non facile
identificazione, collocato presso la controllata Cogeme India Precision Parts.
Dai riscontri contabili effettuati, il credito Iva di rivalsa ammonta complessivamente ad Euro
12.769,00. (Fare verifica con mastrino contabile)
Nel ricorso risultano conteggiati interessi al tasso legale, dal 30/11/2011 alla data del deposito pari
ad Euro 106,00 ed interessi legali dal deposito del ricorso al saldo, previsto per il 31/12/2016, pari
ad Euro 1.502,00. Il tutto per un totale complessivo di Euro 14.377,00.
In entrambe le memorie, invece, risultano calcolati soltanto gli interessi legali dal deposito del
ricorso al saldo, previsto per il 31/12/2016 pari ad Euro 1.516,32. Il tutto per un totale complessivo
di Euro 14.285,32.
Alla luce di quanto sopra esposto e all’esito degli accertamenti svolti sull’importo del debito e del
calcolo degli interessi, il C.G. ha definitivamente accertato i debiti privilegiati speciali per Iva “di
rivalsa” in regresso ex art. 2758 c.c di cui sopra, come segue:
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Nominativo
Creditori titolari per Iva di
regresso ex art. 2758 c.c
Totale
Importo Ricorso
Privilegio
Chirografo
Importo II° Memoria
Privilegio
Chirografo
14.377,00
14.377,00
-
Accertamento C.G
Privilegio
Chirografo
14.285,32
-
14.285,32
-
14.285,32
-
14.285,32
-
 Debiti con privilegio generale
Nella relazione del professionista ex art. 161, 3° co. L.F e in ricorso sono indicati i seguenti debiti
privilegiati generali:
Debiti con privilegio generale
Importi
(in Euro)
Prestatori di lavoro subordinato x stipendi arretrati, 13° e 14°,
indennità e ferie non godute
interessi su debiti vs dipendenti
Prestatori di lavoro subordinato per il TFR e TFR assicurazione
Fondo contenzioso prestatori di lavoro subordinato
Professioni e prestatori d'opera intellettuale
interessi su debiti vs professionisti
Fondo contenzioso professionisti
Artigiani
interessi su debiti vs artigiani
Imprese fornitrici di lavoro temporaneo di cui alla L. 196/1997
interessi su debiti vs imprese forn.lavoro temporaneo
Debiti tributari
Debiti previdenziali
Fondo rischi/scostamenti debiti tributari e previdenziali
Fondo rischi fiscali e previdenziali
interessi su debiti tributari e previdenziali
Totale
1.038.658,00
17.311,00
740.864,00
759.000,00
1.480.086,00
54.620,00
550.000,00
645.096,00
43.006,00
371.505,00
34.055,00
4.257.597,00
1.823.126,00
300.000,00
1.391.617,00
906773
14.413.314,00
Nello specifico, si espone quanto segue:
- Prestatori di lavoro subordinato per stipendi arretrati, 13° e 14°, indennità e ferie non
godute. Nel ricorso l’importo rilevato ammesso al privilegio è pari ad Euro 1.038.658,00.
Gli interessi legali risultano conteggiati dal deposito del ricorso al saldo, previsto per il 31/12/2012
e risultano pari ad Euro 17.311,00. Il tutto per un importo complessivo pari ad Euro 1.055.969,00.
- Prestatori di lavoro subordinato per il trattamento di fine rapporto. Nel ricorso l’importo
rilevato ammesso al privilegio è pari ad Euro 715.113,00. Gli interessi non risultano calcolati sul
presupposto che il piano di concordato ne prevede il pagamento nei sei mesi dalla cessazione del
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rapporto di lavoro. La soluzione appare condivisibile dal momento che non si tratta di debito
scaduto, stante la prosecuzione del rapporto di lavoro. L’onere di pagamento del debito, infatti,
sorgerà solo per i dipendenti che non proseguiranno nel rapporto di lavoro e il termine di sei mesi
per il pagamento decorrerà solo dalla data di cessazione del rapporto di lavoro di ciascun
dipendente.
- Debito per assicurazione TFR, nel ricorso, l’importo rilevato è pari ad Euro 25.750,00. Gli
interessi non risultano dovuti, in previsione del pagamento del Tfr nei mesi successivi alla scadenza,
come indicato al punto precedente.
- Fondo contenzioso prestatori di lavoro subordinato, trattasi delle posizioni di lavoro in
contenzioso attuale o potenziale, che godono del medesimo grado di privilegio della corrispondente
potenziale sopravvenienza debitoria ex art. 2751, bis, 1° comma nr. 1 cod. civ. per un importo pari
ad Euro 759.000,00. Gli interessi non risultano dovuti. L’importo risulta stimato sulla base di
specifiche relazioni a firma dell’Avv. Giorgio Mariani dello Studio Associato Simmons & Simmons
e dell’Avv. Giovanni Piazza dello Studio Associato Bird & Bird. I documenti di cui trattasi sono
stati oggetto d’esame e approfondimento da parte dello scrivente nel capitolo “2.4) Accertamento
sul contenzioso” della presente ralAzione, al quale, pertanto, rinvia per ogni approfondimento.
Alla luce di quanto esposto, nel ricorso, l’ammontare dei creditori privilegiati ex art. 2751 bis, 1°
comma nr. 1 cod. civile (DIPENDENTI) è indicato pari ad Euro 2.555.833,00
Nelle memorie integrative del ricorso, a seguito degli accertamenti eseguiti, i creditori (dipendenti),
che trovano collocazione al passivo in via privilegiata generale mobiliare, sono i seguenti:
- prestatori di lavoro subordinato per stipendi arretrati, 13° e 14°, indennità e ferie non godute per
un importo pari ad Euro 870.063,00. Su tale valore sono stati conteggiati interessi legali, dalla data
di deposito del ricorso al saldo previsto per il 31/12/2013, per un importo pari ad Euro 38.065,87.
- prestatori di lavoro subordinato per il trattamento di fine rapporto per un importo pari ad Euro
690.640,00. Su tale valore gli interessi legali non sono dovuti non essendo scaduto il Tfr;
- debito per assicurazione TFR per un importo pari ad Euro 26.498,00. Su tale valore gli interessi
legali non sono dovuti non essendo scaduto il Tfr;
- fondo contenzioso prestatori di lavoro subordinato per un importo pari ad Euro 447.000,00.
Pertanto, alla luce di quanto illustrato, nelle memorie integrative del ricorso, l’ammontare dei
creditori privilegiati ex art. 2751 bis, 1° comma nr. 1 cod. civ. (DIPENDENTI) è pari ad Euro
2.072.266,87.
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Si segnala che, rispetto al ricorso, risultano modificati i tempi di soddisfazione di tali crediti. La
scelta appare condivisibile allo stato della procedura.
Rispetto al ricorso risulta variato in
diminuzione anche il fondo per il contenzioso.
Alla luce di quanto sopra esposto e all’esito degli accertamenti svolti, il C.G. ha definitivamente
accertato i debiti verso i dipendenti di cui sopra per euro 2.073.341,76, come segue:
Importo Ricorso
Privilegio
Chirografo
Nominativo
Importo II° Memoria
Privilegio
Chirografo
Accertamento C.G
Privilegio
Chirografo
Prestatori di lavoro subordinato x stipendi arretrati, 13° e 14°,
1.055.970,00
715.113,00
25.750,00
759.000,00
indennità e ferie non godute
Prestatori di lavoro subordinato per il TFR
Debito per assicurazione TFR
Fondo contenzioso prestatori di lavoro subordinato
Totale
2.555.834,00
908.128,87
690.640,00
26.498,00
447.000,00
-
2.072.266,87
909203,76
690640
26498
447000
-
2.073.341,76
- Professionisti e prestatori d’opera intellettuale, iscritti all’Albo per gli ultimi due anni di
prestazione. Dai riscontri effettuati, nel ricorso, il debito verso i professionisti al 30/11/2011 risulta
pari ad Euro 1.310.886,00. Su tale importo sono stati conteggiati interessi dalla data del deposito del
ricorso al saldo entro il 31.12.2013 pari ad Euro 54.620,00. A tale debito si aggiungono anche le
spese strumentali all’accesso alla procedura di importo complessivo pari ad Euro 169.200, ed in
particolare:
- il compenso dell’Avv. Corrado Roda e del Dott. Matteo Panelli per l’assistenza prestata per
l’intera procedura concorsuale; tale importo è stato stimato tenendo conto della voce 4 della tabelle
D delle tariffe professionali. Di tale compenso è stato già corrisposto l’importo di Euro 250.000 a
titolo di acconto mentre residua da pagare la somma di Euro 83.400,00, comprese spese al 12,50% e
CPA;
- il compenso ai periti, agli esperti stimatori ed al revisore contabile per le perizie giurate redatte dal
Dott. Daniela Granzotto sul valore delle società partecipate (Cogeme do Brasil, Cogeme India
Precision Parts, Cogeme Set Ro); il compenso è comprensivo di Iva, Cassa di Previdenza e ritenuta
d’acconto pari ad Euro 67.600,00; per la perizia giurata svolta dal Dott. Cristiano Proserpio sul
valore della società partecipata TTL S.pA, anche ai fini di cui all’art. 160, 2° co. L.F; il compenso
comprende Iva, cassa di Previdenza e dedotta ritenuta d’acconto Euro 18.200,00.
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-
Sulle suddette spese strumentali all’accesso alla procedura di importo complessivo pari ad Euro
169.200,00 non stati conteggiati interessi trattandosi di stima di costi futuri. Il debito complessivo
per i professionisti, pertanto, ammonta ad Euro 1.534.706,00.
- Fondo contenzioso Professionisti, trattasi delle posizioni in contenzioso potenziale con i
professioni ex art. 2751 bis, 1° co. nr. 2, e segnatamente della posizione nei confronti dell’Avv.
Bernardinello, che godono
del medesimo grado di privilegio della corrispondente potenziale
sopravvenienza passiva debitoria ex art. 2751 bis , nr. 2 cod. civ. L’importo appostato a bilancio è
cautelativamente superiore a quello suggerito dal professionista per un importo pari ad Euro
550.000,00. Gli interessi non sono dovuti trattandosi di stima di costi futuri.
Alla luce di quanto esposto, nel ricorso, l’ammontare dei creditori privilegiati ex art. 2751 bis, 1°
comma nr. 2 cod. civile (PROFESSIONISTI) è pari ad Euro 2.084.706,00.
Nelle memorie integrative al ricorso, il debito dovuto ai professionisti ammesso al privilegio
comprende anche le spese strumentali all’accesso alla procedura non ancora corrisposte ed in
particolare il residuo compenso al Dott. Giorgio Rota per la relazione ex art. 161, 3° comma, L.F,
non ancora corrisposto per Euro 55.000,00 e risulta pari ad Euro 1.236.617,53. Oltre tale valore
risultano conteggiati interessi, dalla data di deposito del ricorso alla data di soddisfazione prevista
per il 31.12.2014, per un importo pari ad Euro 57.355,87.
Mentre il fondo contenzioso professionisti, da originari Euro 550.000,00, risulta pari ad Euro
480.000,00. Gli interessi non sono dovuti trattandosi di stima di costi futuri.
Nelle memorie integrative i debiti verso professionisti sono stati quantificati in via definitiva per
complessivi euro 1.816.353,87. Su richiesta dello scrivente, la società ha fornito un dettaglio
analitico del suddetto importo. Dal prospetto che riconcilia i dati del bilancio è emerso che il debito
per sorte è pari a complessivi euro 1.236.617,53 mentre il restante importo di Euro 579.736,47
concerne i fondi stanziati per le seguenti causali:
Fondo contenzioso Avv. Bernardinello e dott. Ceruzzi
Euro 480.000,00
Fondo per interessi ex art. 55 L.F.
Euro
57.357,00
Fondo generico imprevisti
Euro
42.379,47
Relativamente al contenzioso dell’Avv. Bernardinello e dott. Ceruzzi si rinvia a quanto indicato al
paragrafo relativo al contenzioso.
Alla luce di quanto sopra esposto e all’esito degli accertamenti svolti, il C.G. rileva che il conteggio
degli interessi legali sul debito relativo ai professionisti è stato conteggiato dalla parte ricorrente
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fino al 31/12/2013 mentre dal piano concordatario risulta la data di presunto pagamento degli stessi
del 31/12/2014. Pertanto, occorre integrare la previsione ed il calcolo degli interessi legali per
ulteriori Euro 32.775,00. Lo scrivente C.G., quindi, ha definitivamente accertato i debiti verso i
professionisti di cui sopra, anche inserendo i riscontri pervenuti da alcuni creditori per ulteriori Euro
58.262,46, come segue:
Nominativo
Professioni e prestatori d'opera intellettuale
Importo Ricorso
Privilegio
Chirografo
Importo II° Memoria
Privilegio
Chirografo
Accertamento C.G
Privilegio
Chirografo
1.534.706,00
1.336.354,00
1.427.391,00
550.000,00
480.000,00
480.000,00
(comprensivo degli int. legali e f.do rischi imp.)
Fondo contenzioso professionisti
Totale
2.084.706,00
-
1.816.354,00
-
1.907.391,00
-
- Artigiani. La società precisa nel ricorso che, a causa del ristretto tempo a disposizione tra la
delibera assunta dal Collegio dei Liquidatori e la presentazione del ricorso per concordato, non è stato
possibile circolarizzare a tutti i creditori la consueta missiva, ai fini dell’eventuale collocazione del
credito nella classe dei creditori aventi il privilegio riservato agli artigiani.
La società Cogeme, pertanto, ha dovuto provvedere a verificare gli eventuali crediti artigiani sulla
base dei dati desumibili dalla contabilità interna dell’azienda (fatturato sviluppato da Cogeme con il
singolo fornitore; importo del credito vantato da quest’ultimo; numero della fattura emessa a carico di
Cogeme; eventuali conoscenze specifiche dalla struttura aziendale del fornitore).
A fronte della suddetta indagine interna, sono stati indicati prudenzialmente come creditori artigiani
tutti coloro che possiedono i seguenti requisiti richiesti: l’iscrizione all’Albo degli Artigiani, l’importo
non elevato al credito, un numero limitato dei dipendenti (non superiore a sette) rispetto a quello dei
titolari dell’impresa, il fatturato non elevato (non oltre Euro 700.000,00) e l’imponibile assimilabile
ad un reddito di lavoro risultante dalla dichiarazione dei redditi. A fronte di tale riclassificazione, la
società ha riconosciuto in privilegio l’importo di Euro 645.096,00. Su tale valore sono stati
conteggiati interessi legali dalla data di deposito del ricorso al saldo previsto per il 31.12.2014 di
importo pari ad Euro 43.006,00.
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Si precisa che l’importo riconosciuto al privilegio è comprensivo di Iva. Alla luce di quanto esposto,
nel ricorso, l’ammontare dei creditori privilegiati ex art. 2751 bis, 1° comma nr. 1 cod. civile
(ARTIGIANI) è pari ad Euro 688.102,00.
Nelle memorie integrative i debiti verso artigiani sono stati quantificati in via definitiva per
complessivi euro 759.259,42. Su richiesta dello scrivente, la società ha fornito un dettaglio analitico
del suddetto importo. Dal prospetto che riconcilia i dati del bilancio è emerso che il debito per sorte è
pari a complessivi euro 620.716,42 mentre il restante importo di Euro 138.543,00 concerne i fondi
stanziati per le seguenti causali:
Fondo per interessi ex art. 55 L.F.
Euro
48.841,00
Fondo generico imprevisti
Euro
89.702,00
Alla luce di quanto sopra esposto e all’esito degli accertamenti svolti e dei riscontri ricevuti dai
creditori, il C.G. ha definitivamente accertato i debiti verso gli artigiani di cui sopra per Euro
620.421,72, invariati i fondi, come segue:
Importo Ricorso
Importo II° Memoria
Privilegio
Chirografo Privilegio
Chirografo
Nominativo
Artigiani
688.102,00
Totale
759.260,05
688.102,00
-
759.260,05
-
Accertamento C.G
Privilegio
Chirografo
758.965,00
-
758.965,00
-
- Imprese fornitrici di lavoro temporaneo di cui alla legge 24 giugno 1997 n. 196 per gli oneri
retributivi e previdenziali addebitati alle imprese utilizzatrici ex art. 2741 bis 1° comma n. 5 ter.
Trattasi del debito nei confronti della società di lavoro interinale. Nel ricorso l’importo ammesso al
privilegio è pari ad Euro 371.505,00. Su tale valore sono stati conteggiati interessi legali dalla data di
deposito del ricorso al saldo previsto per il 31.12.2014 di importo pari ad Euro 34.055,00.
Per ragioni di semplicità e prudenza, la società ha riconosciuto al privilegio un importo comprensivo
di Iva.
Alla luce di quanto esposto, nel ricorso, l’ammontare dei creditori privilegiati ex art. 2751 bis, 1°
comma nr. 5-ter cod. civile (IMPRESE FORNITRICI DI LAVORO TEMPORANEO) è pari ad Euro
405.560,00.
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Nelle memorie integrative al ricorso, in seguito agli accertamenti eseguiti, risulta ammesso al
privilegio l’importo di Euro 350.729,00. Su tale valore sono stati conteggiati interessi legali dalla data
di deposito del ricorso al saldo previsto per il 31.12.2014 di importo pari ad Euro 24.112,60.
Per ragioni di semplicità e prudenza, l’importo riconosciuto al privilegio è comprensivo di Iva.
Alla luce di quanto esposto, nelle memorie integrative al ricorso, l’ammontare dei creditori
privilegiati ex art. 2751 bis, 1° comma nr. 5 ter cod. civile (IMPRESE FORNITRICI DI LAVORO
TEMPORANEO) è pari ad Euro 374.841,60.
Alla luce di quanto sopra esposto e all’esito degli accertamenti svolti e dai riscontri ricevuti dai
creditori, il C.G. ha definitivamente accertato i debiti verso le imprese di lavoro temporaneo di cui
sopra, come segue:
Importo Ricorso
Importo II° Memoria
Privilegio
Chirografo Privilegio
Chirografo
Nominativo
Società di lavoro interinale
405.560,00
Totale
405.560,00
-
Accertamento C.G
Privilegio
Chirografo
374.841,60
-
355.472,92
-
374.841,60
-
355.472,92
-
- Debiti tributari: Trattasi dei seguenti debiti: Ires, irap, Iva, Imposte sostitutive e ritenute.
Nella relazione del professionista ex art. 161, 3° co. L.F, la voce dei debiti tributari alla data
30/11/2011 è pari ad Euro 2.945.829,00. I debiti Ires ed Irap sono sostanzialmente riferiti a quanto
dovuto già da esercizi pregressi. E’ necessario segnalare che le passività indicate nella situazione
contabile al 30/11/2011 sono relativi a versamenti già scaduti e per i quali sono già maturato
interessi e sanzioni per i mancati pagamenti. La stima di tali passività è stata esposta nel fondo
rischi pari ad Euro 1.068.000,00.
Nel ricorso, l’importo complessivamente ammesso al privilegio è pari ad Euro 4.253.513,00. Nella
relazione dell’attestatore e nel ricorso, la voce dei tributari risulta analiticamente composta come
segue:
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Relazione attestatore
Importi
Debiti tributari
al 30/11/2011
(in Euro)
Erario c/Irap
Erario c/ires
Erario c/Iva
Imposte sostitutive per affrancamento
Ritenute erariali varie
Debiti per interessi e sanzioni su tributi*
Totale
Ricorso
Importi
(in Euro)
1.121.065,00
721.222,00
133.295,00
51.296,00
918.951,00
1.121.065,00
721.222,00
133.299,00
51.295,00
837.747,00
1.388.885,00
2.945.829,00
4.253.513,00
(*) Trattasi di debiti verso Erario per sanzioni ed interessi già iscritti a ruolo o oggetto di avvisi e/o
atti esecutivi presso Equitalia per riscossione, compresi sanzioni ed interessi non iscritti a ruolo né
oggetto di avvisi e/o atti esecutivi presso Equitalia per riscossione.
Si precisa che nel ricorso, nell’illustrazione dei debiti tributari risulta menzionato anche il debito per
Ici di importo pari ad Euro 4.084 ma tale valore non risulta sommato all’importo complessivo dei
debiti tributari.
Nelle memorie integrativa del ricorso, l’ammontare dei debiti tributari è pari ad Euro 3.240.969,00.
All’importo di cui sopra deve essere sommato anche il debito Ici pari ad Euro 4.084,00.
- Debiti previdenziali:
Trattasi dei crediti per contributi per l’assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i
superstiti, che godono del privilegio generale mobiliare ex art. 2753 Cod.civ.
Nella relazione del professionista ex art. 161, 3° co. L.F, la voce dei debiti previdenziali ammonta
alla data del 30/11/2011 ad Euro 1.541.527,00. Si specifica che l’importo è composto quasi
totalmente da debiti i cui termini di versamento risultano scaduti e per i quali si è provveduto a
calcolare il relative onere per interessi e sanzioni.
Nel ricorso, invece, la partita risulta composta come segue:
Ricorso
Importi
Debiti previdenziali
al 30/11/2011
(in Euro)
Debiti per Inps iscritto e non iscritto a ruolo
Debiti Inail iscritto e non iscritto a ruolo
Debiti PREVINDAI iscritto e non iscritto a ruolo
Debiti per interessi, sanzioni e oneri su debiti
previdenziali
1.461.254,00
105.392,00
9.556,00
Totale
1.823.126,00
246.924,00
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[ 95 ]
Nelle memorie integrativa al ricorso, l’ammontare dei debiti previdenziali, non comprensivi dei
debiti per interessi, sanzioni ed oneri su debiti previdenziali (calcolati a parte) è pari ad Euro
2.149.425,00
- Fondo rischi/scostamenti debiti tributari e previdenziali
Nel ricorso, poiché si è tenuto conto della circostanza che non sono stati ancora iscritti a ruolo debiti
per circa Euro 2.700.000,00, su cui potrebbero maturare oltre agli interessi anche le relative cartelle,
è stato calcolato forfetariamente in via prudenziale, dalla data del 30/11/2011, un fondo rischi
relativi agli scostamenti dei debiti tributari e previdenziali per un importo pari ad Euro 300.000,00.
Nelle memorie integrativa del ricorso, alla data del 31/03/2012 il fondo interessi e sanzioni su debiti
tributari e previdenziali è calcolato specificamente in base agli estratti di ruolo ed è pari ad Euro
856.864,00.
- Fondo rischi fiscali e previdenziali
Trattasi di fondo a copertura di eventuali accertamenti dell’Agenzia sugli esercizi precedenti, già
iscritto nella situazione contabile al 30/11/2011, di importo pari ad Euro 1.068.000,00.
In tale voce risulta, inoltre, incluso un ulteriore fondo per scostamenti e/o potenziali sopravvenienze
relative a debiti tributari e previdenziali pari ad Euro 317.483,00.
Nel ricorso, l’importo complessivo del fondo rischi fiscali e previdenziali è pari ad Euro
1.385.483,00.
Nelle memorie integrative del ricorso è stato effettuato un aggiornamento del fondo per interessi e
sanzioni Equitalia, stimati in base agli importi dei debiti non ancora a ruolo, per Euro 911.091,00.
Pertanto, l’importo complessivo del fondo rischi fiscali e previdenziali ammonta ad Euro
1.979.091,00.
Si evidenzia che nel ricorso, il conteggio degli interessi legali fino alla data del 31/12/2016, stimati
per Euro 906.639,00, è stato effettuato sugli importi dei debiti tributari e previdenziali risultanti
dalla contabilità, ad esclusione dei rischi e scostamenti fiscali stimati,i pari ad Euro 6.076.639,00.
Pertanto, il debito complessivo ammonta ad Euro 8.679.113,00.
Nelle memorie di aggiornamento del piano concordatario, il conteggio degli interessi legali,
calcolati in Euro 640.594,35, è stato effettuato con i medesimi criteri sovra esplicati, sull’importo
contabile al 31/03/2012 di Euro 5.390,394. Pertanto, l’importo complessivo dei debiti tributari e
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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previdenziali risultanti dalle suddette memorie risulta pari ad Euro 8.871.027,35. Ai fini
dell’individuazione del debito privilegiato inserito nel piano concordatario aggiornato, la società
ricorrente, diversamente da quanto riportato nel ricorso iniziale, ha detratto dal debito complessivo
di Euro 8.871.027,35 l’importo dei crediti tributari (prevalentemente costituito dal credito IVA) per
Euro 2.880.635,00. Ne deriva che il debito riportato nel piano è pari ad Euro 5.990.392,35.
Per una specifica degli importi riportati nel ricorso e nelle memorie di aggiornamento, si riporta di
seguito una tabella riepilogativa:
Importo Ricorso
Importo II° Memoria
Privilegio
Chirografo Privilegio
Chirografo
Nominativo
Debiti tributari
4.253.513,00
Debiti previdenziali
1.823.126,00
Fondo Ici ex art. 2752 c.c
4.084,00
Fondo rischi fiscali e previdenziali
1.391.617,00
Fondo rischi/scostamenti debiti trib. E prev.300.000,00
Altri tributi
Totale 7.772.340,00
Interessi su debiti tributari e previdenziali 906.773,00
3.240.969,00
2.149.425,00
4.084,00
1.979.081,00
856.864,00
-
Totale 8.679.113,00
8.230.433,00
640.594,35
-
8.871.027,35
deduzione credito erariale
2.880.635,00
Totale complessivo 8.679.113,00
-
5.990.392,35
-
In merito alla voce di cui trattasi, lo scrivente C.G. ha effettuato le verifiche di riscontro dei debiti
riportati nel ricorso con le risultanze della contabilità alla data del 31/03/2012 e con gli estratti di
ruolo dell’Agente della Riscossione.
A seguito degli accertamenti svolti, il C.G. ha accertato quanto segue:
-
la somma relativa ai debiti tributari e previdenziali iscritti nei ruoli dell’Agente della
Riscossione, per i soli tributi e contributi, ammonta ad Euro 2.667.059,48, di cui Euro
1.179.784,20 per debiti tributari, Euro 1.484.586,76 per debiti previdenziali ed Euro
2.688,52 per altri tributi. Relativamente all’ultimo importo di Euro 2.688,52 va riconosciuto
il privilegio solamente nei limiti di Euro 1.613,00, in quanto si riferisce ad imposta
comunale Tarsu, mentre Euro 1.075,52 dovrà essere soddisfatto in chirografo;
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-
la somma relativa a sanzioni, interessi ed aggi coattivi risultanti nei ruoli dell’Agente della
Riscossione, ammonta ad Euro 828.811,38, di cui Euro 477.375,14 per sanzioni ed interessi,
Euro 101.258,81 per interessi di mora ed Euro 250.177,43 per aggi e diritti del
concessionario. Detto importo va riconosciuto in privilegio mobiliare generale per Euro
790.459,74 e in chirografo per Euro 38.351,64;
-
la somma relativa ai debiti tributari e previdenziali che non risultano ancora iscritti nei
ruoli dell’Agente della Riscossione, per i soli tributi e contributi, ammonta ad Euro
2.733.273,04, di cui Euro 2.061.184,80 per debiti tributari ed Euro 672.088,24 per debiti
previdenziali;
-
per i debiti di cui sopra, lo scrivente ha stimato le somme aggiuntive a titolo di sanzioni,
interessi ed aggi ancora non iscritti a ruolo per l’importo complessivo di Euro 1.550.425,60,
di cui Euro 817.806,91 per sanzioni (30%), Euro 323.715,24 per interessi legali (calcolati al
tasso del 2,5% fino al 31/12/2016) ed Euro 408.903,46 per aggi (15%). Tenuto conto che la
società ricorrente ha stimato gli interessi legali maturandi sui debiti tributari e previdenziali
risultanti dalla contabilità per Euro 640.594,35 nonché ha rilevato debiti stimati per somme
aggiuntive (sanzioni, interessi e aggi) relative ai debiti non ancora iscritti a ruolo per Euro
911.091,00 (accantonati al “f.do rischi”), il tutto per complessivi Euro 1.551.685,35, lo
scrivente ritiene prudenziale tener conto, ai fini del presente lavoro, del maggior importo
indicato dalla parte ricorrente a titolo di ulteriori sanzioni, interessi ed aggi sui debiti non
ancora iscritti a ruolo per Euro 1.551.685,35;
-
parte ricorrente ha stimato il rischio di presunte sopravvenienze da possibili
accertamenti fiscali da parte dell’amministrazione finanziaria in Euro 1.068.000,00 che
si trova iscritto nella contabilità della società ricorrente per il medesimo importo nel conto
del passivo “Fondo rischi fiscali”. A tal riguardo, lo scrivente C.G. ritiene prudenzialmente
opportuno per le finalità del presente lavoro confermare la stima di parte ricorrente;
-
l’importo di Euro 2.880.635,00 detratto dalla parte ricorrente dal debito complessivo dei
debiti tributari e previdenziali risulta costituito da una serie di crediti di natura tributari che
risultano iscritti nell’attivo patrimoniale, come segue:
o
Erario c/IVA
Euro
2.670.879,71
o
Crediti IVA in compens.
Euro
603,37
________________________________________________________________________________________________
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o
Credito d’imposta L.140
Euro
1.419,33
o
Erarioc/ ritenute
Euro
143.552,36
o
Ritenute fiscali su int. bancari
Euro
61.783,58
o
Ufficio Registro Atti Pubb.
Euro
2.396,36
Totale
Euro 2.880.634,71
Dagli accertamenti svolti sulle scritture contabili e sulla documentazione fiscale della
società (in particolare le dichiarazioni annuali dei redditi e dell’IVA) emerge che detti
crediti non sono immediatamente utilizzabili in compensazione con i debiti tributari e
previdenziali scaduti, in special modo con quelli iscritti nei ruoli esattoriali.
I crediti di cui sopra, infatti, non hanno automaticamente i requisiti della liquidità ed
esigibilità in quanto necessitano di specifiche procedure di accertamento, riconoscimento e
liquidazione da parte dell’amministrazione finanziaria.
Pertanto, con riferimento alle finalità del presente lavoro, lo scrivente C.G. ritiene opportuno
considerare tra i debiti privilegiati l’ammontare complessivo dei debiti tributari e
previdenziali come sopra accertati, al lordo dei crediti tributari suddetti che trovano, invece,
collocazione nell’attivo patrimoniale destinato alla continuità aziendale, il tutto per Euro
8.872.640,35 con privilegio mobiliare generale. L’importo di Euro 1.075,52, invece, va
riconosciuto in chirografo.
Alla luce di quanto sopra esposto e all’esito degli accertamenti svolti, il C.G. ha definitivamente
accertato i debiti tributari e previdenziali comprensivi dei fondi rischi/scostamenti fiscali di cui
sopra, come segue:
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Importo Ricorso
Importo II° Memoria
Accertamento C.G
Privilegio
Chirografo Privilegio
Chirografo Privilegio
Chirografo
Nominativo
Debiti tributari
Debiti previdenziali
Fondo Ici ex art. 2752 c.c
Fondo rischi fis cali e
previdenziali
Fondo rischi/scos tamenti
debiti trib. E prev.
Altri tributi
4.253.513,00
1.823.126,00
4.084,00
3.240.969,00
2.149.425,00
4.084,00
3.240.969,00
2.156.675,00
4.084,00
-
1.391.617,00
1.979.091,00
1.979.091,00
-
300.000,00
-
856.864,00
-
790.459,74
1.613,00
38.351,64
1.075,52
Totale
Interes si s u debiti
tributari e previdenziali
7.772.340,00
8.172.891,74
39.427,16
906.773,00
640.594,35
640.594,35
Totale
8.679.113,00
8.871.027,35
8.813.486,09
39.427,16
8.813.486,09
39.427,16
-
8.230.433,00
deduzione credito erariale
Totale complessivo
-
2.880.635,00
8.679.113,00
-
5.990.392,35
-
 Debiti chirografari
Nella relazione del professionista ex art. 161, 3° co. L.F e nel ricorso sono indicati sinteticamente i
seguenti debiti chirografari:
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Debiti chirografa ri
Importi
(in Euro)
Obbligazionisti
20.874.039,00
Istituti di credito, a breve e lungo termine, compreso debiti per
contratti derivati e verso società finanziarie
34.526.359,00
Società di leasing sia per contratti risolto che per contratti non
risolti, per debito anteriore al deposito della domanda, incluso
Fondo Perdite
11.234.730,00
Debiti verso altri finanziatori e fondi (incluse il debito verso Simest
e i fondi per fideiussioni rilasciate a 3G Srl e TTL
15.360.000,00
Fornitori in genere di servizi e merci, debiti vari, compreso debito
verso Honeywell, fondi e creditori privilegiati degradati al chirografo
per incapienza dei beni su cui insiste la causa di prelazione
22.299.645,00
Debiti per fondo rischi per causa Ugf e decreti ingiuntivi vari
Totale
959.000,00
105.253.773,00
Nello specifico, dagli accertamenti eseguiti è emerso quanto segue:
- Debiti per prestito obbligazionario. Trattasi del prestito obbligazionario emesso da Cogeme
rispettivamente con delibere assembleari in data 22/12/2008 e del 19/02/2009.
Con le suddette delibere, il Consiglio di Amministrazione di Cogeme ha esercitato la facoltà di
emissione di numero 14.888.800 obbligazioni convertibili, costituenti il prestito obbligazionario
convertibile (POC) per nominali Euro 19.355.444,00. Ai fini della conversione delle suddette
obbligazioni, è stato deliberato un aumento del capitale sociale di Euro 7.444.444,00 a servizio della
conversione delle obbligazioni costituenti il medesimo prestito da eseguirsi mediante l’emissione di
14.888.800,00 azioni da Euro 0.50 ciascuna. A seguito delle richieste di conversione presentate, alla
società Cogeme residuano in circolazione n. 14.888.400 obbligazioni del valore nominale unitario
di Euro 1,30 per un importo totale di Euro 19.354.920,00. Il POC Cogeme ha una durata di 5 anni
con decorrenza dal 13/03/2009 e scadenza in data 13/03/2014. Alla data di scadenza si prevede il
rimborso delle obbligazioni non convertite in un’unica soluzione al loro valore nominale.
Le obbligazioni che costituiscono il prestito obbligazionario convertibile sono state ammesse alla
quotazione con provvedimento di Borsa n. 6185 del 16/02/2009. Pertanto, non è possibile elencare
in maniera puntuale i nominativi dei creditori né indicare i rispettivi crediti.
Nel ricorso, il suddetto debito, considerato scaduto ai sensi dell’art.55 L.F, risulta pari ad Euro
20.464.744,00 (di cui debito capitale pari ad Euro 19.354.920,00 e debito per interessi maturati al
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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30/11/2011 pari ad Euro 1.109.824,00). A tale valore sono stati conteggiati gli interessi
convenzionali dalla data del 30/11/2011 al deposito del ricorso pari ad Euro 409.295,00. Il tutto per
un importo complessivo pari ad Euro 20.874.039,00.
Nelle memorie integrative del ricorso, il debito obbligazionario, considerato scaduto ai sensi
dell’art. 55 L.F, risulta pari ad Euro 20.970.129,00 (di cui debito capitale pari ad Euro
19.354.920,00 e debito per interessi maturati al 31/03/2012 pari ad Euro 1.615.209,00).
Dai riscontri contabili effettuati, lo scrivente ritiene attendibile il valore del debito per prestito
obbligazionario di importo pari ad Euro 20.970.129,00.
- Debiti verso istituti di credito: trattasi dei debiti contratti verso banche e istituti finanziatori, sia a
breve che a lungo termine. La voce comprende:
- le ricevute bancarie anticipate, le fatture anticipate o scontate mediante cessione, l’esposizione per
fidi di cassa, al netto delle compensazioni effettuate con le esposizioni con i creditori bancari titolari
di pegno e con l’aggiunta dei ratei iscritti a bilancio tra i debiti diversi;
- i debiti a lungo termine da considerarsi scaduti al deposito del ricorso;
- il debito per contratti derivati;
- i debiti verso società finanziarie;
- gli interessi maturati alla data di deposito.
Nella relazione del professionista ex art. 161, 3° co. L.F e nel ricorso, i debiti verso istituti di
crediti risultano composti analiticamente dalle seguenti voci:
Debiti verso istituti di credito
Importi
(in Euro)
I debiti a breve termine
I debiti a lungo termine
Debiti per contratti derivati
Totale complessivo
18.863.265,00
15.262.010,00
401.048,00
34.526.323,00
Al fine di fornire una completa rappresentazione dei debiti verso gli istituti di credito, si procede
all’analisi ed alla verifica delle singole voci sovra rappresentate:
debiti a breve termine
Tali debiti comprendono le ricevute bancarie anticipate, le fatture anticipate o scontate mediante
cessione, l’esposizione per fidi di cassa, al netto delle compensazioni effettuate con le esposizioni
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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con i creditori bancari titolare di pegno e con l’aggiunta dei ratei iscritti in bilancio tra i debiti
diversi. Il tutto per un importo complessivo di Euro 18.373.310,00 alla data 30/11/2011.
Sull’esposizione complessiva, al fine di non accantonare ulteriori fondi di scostamento, la debitrice
ha effettuato il calcolo forfetario degli interessi passivi al 8% alla data del deposito del ricorso pari
ad Euro 489.955,00.
Pertanto, l’importo totale dei debiti bancari a breve termine, comprensivo degli interessi maturati ed
aggiornati alla data del deposito del ricorso, è pari ad Euro 18.863.265,00.
debiti a lungo termine
Tali debiti comprendono i mutui ed i finanziamenti chirografari.
Il tutto per un importo complessivo di Euro 14.865.594,00 alla data del 30/11/2011, al netto delle
compensazioni effettuate con le esposizioni con i creditori bancari titolari di pegno su quote TTL e
di ipoteca sull’immobile di Patrica.
Sull’esposizione complessiva, al fine di non accantonare ulteriori fondi di scostamento, la società ha
effettuato il calcolo forfetario degli interessi passivi al 8% alla data del deposito del ricorso pari ad
Euro 396.416,00
Pertanto, l’importo totale dei debiti bancari a medio-lungo termine comprensivo degli interessi
maturati ed aggiornati alla data del deposito del ricorso, è pari ad Euro 15.262.010,00
debiti per contratti derivati
Trattasi di contratti swap, stipulati con BNL e UBI Banca, scadenti rispettivamente nel 2012, 2013,
2014 e 2016. Il debito di importo pari ad Euro 401.048,00 è calcolato al fair value, e non è scaduto,
pertanto non si fa luogo al calcolo degli interessi. Nelle memorie integrative al ricorso il debito per
contratto derivati pari ad euro 568.070,00, importo risultante dalla contabilità al 31 marzo 2012, è
stato giro contato a debiti bancari BNL a breve termine mediante addebito su c/c, da parte di BNL
ed UBI.
Inoltre, i debiti verso società finanziare sono stati raggruppati con gli istituti di credito. Trattasi di
pochissime società, per importi non significativi (tra questi BMW finanziaria per Euro 32.941,00
relativo all’acquisto di un autoveicolo).
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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Nelle memorie integrative al ricorso, l’importo del debito verso istituti di credito complessivo
ammonta ad Euro 44.688.506,00. Da tale importo è stato dedotto Euro 8.032.639,00, corrispondente
all’importo assistito da privilegio speciale mobiliare, in forza di pegno ed ipoteca gravanti su titoli e
sull’immobile di Patrica, per un importo complessivo di Euro 36.616.166.
Dagli accertamenti contabili svolti, dal prospetto riepilogativo aggiornato prodotto dalla società e
dai riscontri ricevuti dai singoli creditori, il debito verso gli istituti di credito e società finanziarie
definitivamente accertato in chirografo risulta pari ad euro 38.630.530,72, al netto dei debiti
garantiti da ipoteca sull’immobile di Patrica.
- Debiti verso società di leasing. Comprendono i debiti verso le società di leasing contratti per
l’acquisto in locazione finanziaria di macchinari strumentali all’esercizio dell’attività d’impresa.
Nella relazione del professionista ex art. 161, 3° co. L.F e nel ricorso, i debiti verso società di
leasing risultano composti analiticamente dalle seguenti voci:
Debiti verso società di leasing
Importi
(in Euro)
Debiti verso società di leasing
Debiti per i leasing dal concedente alla data del 30/11/2011
Fondo perdite derivanti da contratti di leasign non strumentali
alla prosecuzione dell'attività
Fondo ulteriori perdite derivanti da contratti di leasing
6.776.267,00
501.419,00
2.805.601,00
1.151.434,00
Totale
11.234.721,00
Nel ricorso è stata illustrata una situazione complessa relativamente a diversi macchinari, acquisiti
mediante contratti di leasing. Gran parte di tali beni, infatti, erano stati materialmente trasferiti alle
proprie controllate (alcuni alla Cogeme do Brasil, alcuni alla Cogeme India Precision Parts, alcuni
alla Cogeme Set Ro ed altri a TTL) e, ad oggi, risultano essere utilizzati ed ancora impiegati nel
processo produttivo delle suddette società. Per la maggior parte di tali beni, il trasferimenti non
erano stati formalizzati con appositi contratti a titolo definitivo mancando in capo alla COGEME il
titolo di proprietà. La società, ritenendo opportuno far ricadere i suddetti trasferimenti nella
fattispecie della vendita di cosa altrui (art. 1478 c.c) ha provveduto ad effettuare le regolarizzazioni
contabili di tali posizioni.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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Tutto ciò premesso, nel ricorso è stato considerato, quale debito oggetto di falcidia concordataria,
solo quello relativo ai canoni di leasing scaduti alla data di presentazione del ricorso, prevedendo,
invece, il pagamento integrale ed alla scadenza, e pertanto in prededuzione, del debito per i canoni
di leasing che scadranno nel corso della procedura.
Ciò in virtù del fatto che il concordato di continuità presuppone la prosecuzione dell’esercizio
dell’impresa e, nel nostro caso di specie, i leasing della società Cogeme sono stati ritenuti tutti
funzionali alla prosecuzione dell’attività aziendale, secondo le previsioni del piano industriale.
Si precisa, inoltre, che nell’elenco dei leasing, allegato al ricorso, sono compresi anche quei
contratti per i quali le società di leasing avevano manifestato la volontà di risolvere il contratto,
revocandola successivamente a fronte della rappresentazione del pagamento integrale ed in
prededuzione dei canoni in scadenza successivamente al deposito del ricorso.
Nel ricorso, l’importo del debito residuo per le rate in scadenza (in prededuzione) che matureranno
successivamente al deposito del ricorso è stato indicato in Euro 4.975.521,00.
Invece, il debito complessivo per canoni di leasing scaduti alla data di deposito del ricorso risulta
pari ad Euro 6.776.267,00.
Relativamente ai leasing risolti dal concedente alla data del 30/11/2011, nel ricorso è stato ritenuto
di poter applicare l’art. 1526 c.c, in forza del quale le società locatrici, contestualmente alla
restituzione del bene da parte della società Cogeme, sarebbero tenute alla restituzione dei canoni
riscossi, salvo l’equo compenso per l’uso della cosa. Tale compenso determina una riduzione del
debito della società di leasing che viene generalmente equiparato alla perdita di valore del bene
rispetto al valore di acquisto.
L’applicazione del suddetto articolo non avrebbe luogo nel caso di apposito accordo transattivo che
dovrà essere sottoposto agli organi della procedura e con la precisazione che i macchinari in leasing
risolti non sono indispensabili per la prosecuzione dell’attività.
Ad ogni modo, in caso di mancato accordo transattivo, la società Cogeme ha provveduto ad
appostare prudenzialmente a debito l’importo scaduto per l’intero valore, in coerenza con la
possibilità di un accordo conciliativo. E’ stato indicato, dunque, in Euro 501.419,00, l’importo
complessivamente dovuto alla data del deposito del ricorso.
E’ stato, altresì, appostato un fondo prudenziale pari ad Euro 2.805.601,00 per i contratti non
funzionali alla prosecuzione dell’attività e non risolti in conseguenza di formale richiesta delle
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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società locatrici. Per i suddetti contratti è stato ritenuto applicabile il sovra menzionato art. 1526 c.c
e per gli stessi è stato prudenzialmente iscritto il debito scaduto alla data di deposito del ricorso.
Nel ricorso risulta, infine, appostato un fondo prudenziale pari ad Euro 1.151.434,00 a copertura di
alcune posizioni critiche rilevate dagli amministratori. In particolare, trattasi di due isole robotizzate
ed un gruppo elettrogeno acquisite da Cogeme attraverso tre distinti contratti di leasing, stipulati
con Monte dei Paschi di Siena Spa, del valore complessivo di Euro 1.179.000,00 che sarebbero stati
trasferiti alla controllata rumena Cogeme Ro. Dalle verifiche inventariali tali beni non risultano
trovarsi nello stabilimento rumeno e il nuovo management della società Cogeme, in seguito alle
ricerche effettuate, si è riservata ogni opportuna azione necessaria al recupero degli stessi.
Alla luce di quanto illustrato, il debito complessivo dei debiti verso le società di leasing, indicato
nel piano concordatario del ricorso, ammonta ad Euro 11.234.730.
Nella prima memoria integrativa al ricorso, nella categoria esaminata risultano compresi i debiti per
canoni di leasing scaduti alla data di deposito del ricorso, sia relativamente ai contratti risolti che
relativamente ai contratti non risolti alla data del 31/03/2012.
E’ opportuno far presente che, con quasi tutte le società di leasing con cui sono in corso contratti di
finanziamento per beni strumentali alla prosecuzione dell’attività, la società ha ricercato accordi
funzionali alla rinegoziazione dei contratti risolti.
Le ipotesi di accordo (la cui efficacia è subordinata all’autorizzazione del Giudice delegato ex art.
167 L.F) prevedono l’assoggettamento alla falcidia concordataria del debito anteriore ed il
pagamento in prededuzione del debito posteriore al deposito del ricorso (pari ad Euro
10.840.563,00). L’importo complessivo del debito anteriore indicato nelle memorie integrative al
ricorso è pari ad Euro 9.617.544,00.
Nella seconda memoria integrativa al ricorso, infine, è stato effettuato un ulteriore aggiornamento
dei rapporti correnti con le società di leasing.
La società Cogeme ha comunicato di aver raggiunto, infatti, un accordo formale con alcune società
di leasing proprietarie dei macchinari “strategici” funzionali all’esecuzione del piano, e
precisamente:
-
Cassa di Risparmio di Genova ed Imperia;
-
Banca Italease S.p.A;
-
Credit Agricole Leasing Italia S.r.l;
-
Deutsche Leasing Italia S.p.A.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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Attraverso gli accordi raggiunti, secondo un contenuto standard proposto a tutte le società di
leasing, sono state previste la riattivazione dei contratti di locazione finanziaria risolti per
inadempimento, la rinuncia alla risoluzione, la prosecuzione da parte della società Cogeme nel
godimento dei beni e l’imputazione dei canoni futuri a rate del prezzo di vendita rateale, con la
possibilità di riscattare il bene al termine della locazione finanziaria.
Si precisa che la riattivazione dei contratti di locazione finanziaria avviene attraverso il
riscadenziamento del debito da soddisfare integralmente per i canoni con scadenza successiva al
deposito della domanda di concordato, e la soddisfazione al chirografo (nella percentuale del 25%
mediante conversione) dei crediti per canoni scaduti anteriormente al deposito.
Come già precedentemente evidenziato, l’esecuzione degli accordi transattivi raggiunti sono tutti
sospensivamente condizionate all’autorizzazione del Giudice Delegato ai sensi dell’art. 167 della
legge fallimentare.
Nella seconda memoria integrativa al ricorso è stato considerato, nell’ipotesi che gli accordi
transattivi siano raggiunti con tutte le società di leasing strategiche, il pagamento in prededuzione di
tutto il debito in scadenza nei confronti delle società di leasing e la falcidia concordataria per il solo
credito anteriore.
Qualora alcune società di leasing non strategiche all’esecuzione del piano decidessero di non
sottoscrivere l’accordo (pur avendone dato informale disponibilità), l’eventuale contenzioso con le
suddette determinerà un decremento del passivo (ovvero un minor debito in prededuzione) ed un
incremento dell’attivo, corrispondente al credito della società Cogeme per i canoni versati, dai quali
andrà dedotto l’equo compenso per l’uso della cosa, previsto dal citato art. 1526 c.c.
Pertanto, alla luce di quanto illustrato, il debito complessivo dei debiti verso le società di leasing,
indicato nel piano concordatario della 2 memoria integrativa, ammonta complessivamente ad Euro
9.617.544,94, successivamente indicata per euro 10.111.993,55.
Pertanto, al fine di dare effetto alle transazioni sottoscritte, sono state presentate in data7 novembre 2012 le
istanze di autorizzazione ex. art. 167 L.F.
A seguito degli accertamenti ne dei riscontri ricevuti dai singoli creditori lo scrivente ha accertato
che i crediti di cui trattasi ammontano complessivamente ad euro 9.148.658,38 e che la riduzione
dell’importo è riconducibile prevalentemente all’escussione del pegno da parte di MPS Leasing e
Factoring Spa per l’importo di euro 1.000.000,00.
Debiti verso altri finanziatori e fondi
Nella relazione del professionista ex art. 161, 3° co. L.F e in ricorso, i debiti verso altri finanziatori
e fondi risultano composti analiticamente dalle seguenti voci:
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 107 ]
Debiti verso altri finanziatori e fondi
Importi
(in Euro)
Debito verso Simest Spa
Fondo per fideiussione rilasciata a 3G Srl
Fondo fideiussioni rilasciate a TTL
4.000.000,00
5.200.000,00
6.160.000,00
Totale
15.360.000,00
Per fornire una completa rappresentazione dei debiti verso gli altri finanziatori e fondi, si procede
all’analisi ed alla verifica delle singole voci sovra rappresentate:
Debito verso Simest S.p.A
Simest S.p.A è una società finanziaria a partecipazione pubblica, dedicata allo sviluppo delle
imprese italiane all’estero, che detiene il 20% del capitale di Cogeme India Precision Parts (l’altro
80% è detenuto dalla Società Cogeme).
A fini illustrativi, ritiene opportuno richiamare quanto già indicato nel ricorso sulla posizione Simet
Spa.
In data 25/11/2008 Cogeme e Simest hanno stipulato un contratto relativo all’acquisizione da parte
di Simest di una partecipazione del 12,50% in Cogeme India. In pari data, Simest e Cogeme hanno
stipulato un patto parasociale per regolare l’acquisto da parte di Simest di una partecipazione
aggiuntiva al capitale Cogeme PP India (pari al 7,5%) a valere sulle disponibilità del Fondo di cui
alla L. 296/2006, comma 932 (fondo destinato al sostegno degli investimenti per
l’internazionalizzazione delle imprese italiane all’estero). All’epoca della stipula del patto
parasociale Simest deteneva in proprio – non a valere sul fondo – il 12,50% di Cogeme India.
In data 26/11/2008, Simest ha elargito un finanziamento di Euro 516.000,00 a Cogeme (con
scadenza 26/11/2012), finalizzato ad investimenti da effettuarsi su Cogeme PP India. Ai sensi del
patto parasociale stipulato, Cogeme è obbligata a riacquistare la partecipazione aggiuntiva
detenuta da Simest (l’obbligo definito scade al 30/06/2016) entro 30 giorni dal ricevimento della
dichiarazione di Simest di avvalersi della clausola risolutiva espressa di cui all’art. 7 del
parasociale ovvero nel caso – di cui all’art. 6 – Cogeme sia posta in liquidazione….(….)
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 108 ]
L’art 2 del parasociale richiama a sua volta l’art. 10 dello stesso, che menziona una fideiussione il
cui rilascio costitutiva una delle condizioni per la sottoscrizione da parte di Simest della
partecipazione azionaria di Cogeme PP India (sia di quella iniziale che quella aggiuntiva). La
fideiussione in questione è quella di cui al contratto di finanziamento richiamato, ai sensi del quale
Cogeme avrebbe dovuto consegnare a Simest una fideiussione emessa da un istituto bancario di
gradimento di Simest. In data 23/12/2008, è stata quindi rilasciata da BNL una fideiussione (n.
124166/C) a prima richiesta autonoma, in favore di Cogeme dell’importo di Euro 187.000,00
(corrispondenti al 50% della quota di partecipazione allora detenuta da Simest S.p.A in Cogeme
India. Tale importo è stato, poi, aumentato dalla stessa BNL, in data 23/02/2008 ad Euro
1.250.000,00.
Ai sensi della fideiussione rilasciata, BNL si è obbligata a corrispondere l’importo massimo a
prima richiesta di Simest, rinunciando al beneficio della preventiva escussione e ad apporre tutte le
eccezioni spettanti all’obbligato principale, entro e non oltre 10 giorni dalla data della richiesta
effettuata con raccomandata da parte di Simest.
Il contratto di finanziamento in questione è stato risolto da Simest, che ha altresì provveduto ad
escutere la fideiussione relativa…(…..).
A fronte di quanto riportato, nel ricorso, è stato iscritto un debito di Euro 4.000.0000,00.
Nelle memoria integrative al ricorso, inoltre, a seguito dell’escussione della fideiussione BNL
(comunicazione in data 10/04/2012) da parte di Simest per Euro 1.250.000,00, il debito
complessivo verso la società Simest S.pa risulta pari ad Euro 2.750.000,00.
Si evidenzia, inoltre, che la società Cogeme ha ricevuto in data 07/08/2012 la notifica di un decreto
ingiuntivo per il pagamento a Simest Sp.a di un importo pari ad Euro 3.140.106,87 (oltre alle spese
e agli interessi legali) a fronte dell’inadempimento della stessa Cogeme agli obblighi di cui ai
contratti sottoscritti in data 25/11/2008.
Per completezza si segnala che la società non ha proposto opposizione al D.I per mancanza di
valide motivazioni cosicché lo stesso diverrà definitivo per l’intero importo.
Pertanto, alla luce della documentazione visionata ed esaminata, lo scrivente ritiene accertato il
valore del debito verso Simest S.p.A pari ad Euro 3.145.275,87, comprese le spese liquidate in D.I.
Fondo per fideiussione rilasciata a 3G S.r.l
Come già indicato nel ricorso, gli amministratori di Cogeme hanno depositato una denuncia avanti
alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano riferita ad una fideiussione rilasciata in
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[ 109 ]
data 23/06/2012 dalla Cogeme a favore della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio nell’interesse
della società 3G S.r.l per un importo complessivo di Euro 7.150.000,00.
La fideiussione risulta essere stata rilasciata in assenza di qualsiasi contropartita e ragione
economica per Cogeme, ed in favore di una società con la quale la stessa non ha mai avuto
relazioni commerciali.
Tenuto conto della criticità delle suddetta operazione negoziale, il “rischio” complessivo risulta
essersi ridotto ad Euro 5.200.000,00 in conseguenza della corrispondente riduzione del debito
principale. Pertanto, è stato prudenzialmente appostato un fondo pari ad Euro 5.200.000,00.
Nelle memorie integrative al ricorso, il suddetto fondo viene confermato all’esito della relazione sul
contenzioso dello studio Simmons & Simmons.
Alla luce della documentazione visionata ed esaminata, dunque, vista anche la precisazione del
credito da parte di Banca dell’Etruria, lo scrivente ritiene necessario adeguare il valore del fondo
per fideiussione rilasciata a 3G S.r.l almeno fino all’importo di Euro 5.571.615,87, come da
segnalazione della medesima Banca dell’Etruria. Fatta salva, ricorrendone i presupposti, la facoltà
di rivalsa per eventuali somme effettivamente pagate a fronte dell’obbligazione.
Fondo fideiussioni rilasciata a TTL S.p.A
Come già indicato nel ricorso, il consiglio di amministrazione di Cogeme ha deliberato, nel corso
degli esercizi 2009-2010, di rilasciare nell’interesse di TTL:
- lettera di patronage a favore della Leasint S.p.A per un corrispettivo totale di Euro 1.370.385,32;
- fideiussioni a favore della Banca Nazionale del Lavoro connessa al finanziamento a valere sulla
convenzione “Made in Lombardy” rispettivamente di Euro 2.000.000,00 e di Euro 650.000,00;
- lettera di patronage impegnativa rispetto al contratto di finanziamento stipulato dalla stessa TTl
con Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A per Euro 1.140.000,00;
- lettera di patronage di ulteriori Euro 1.000.000,00 in favore di Fineco.
Nel ricorso, le garanzie prestate sono state ragionevolmente ritenute non escusse, tenuto conto
dell’eventuale acquisto delle quote TTL da parte di Fin.tem S.r.l, ed è stato prudenzialmente
appostato un fondo pari ad Euro 6.160.000,00 (in misura arrotondata).
Nelle memorie integrative al ricorso, il suddetto fondo viene confermato all’esito della relazione sul
contenzioso dello studio Simmons & Simmons.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 110 ]
Preso atto che la dismissione della partecipazione di COGEME nella società TTL S.p.A risulta
prevista nel piano di concordato per il 30 giugno 2013, lo scrivente ritiene ragionevole considerare
che le garanzie prestate non saranno escusse.
Pertanto, alla luce della documentazione visionata ed esaminata, lo scrivente ritiene attendibile il
valore prudenziale del fondo per fideiussione rilasciata a TTL Sp.A di importo pari ad Euro
6.160.000,00.
- Debiti verso fornitori in genere di merci e servizi:
Trattasi di debiti verso fornitori o altri soggetti diversi italiani od esteri, al netto delle
compensazioni. Nel ricorso, tale voci comprendono:
- debiti nei confronti dei fornitori di merci e servizi, esclusi finanziari e altri chirografari, al netto
delle compensazioni. In tali debiti sono ricompresi anche i debiti per fatture da ricevere, al netto di
note di credito da ricevere, caparre, acconti a fornitori, note di debito da emettere. L’importo
complessivamente dovuto al 30/11/2011 è pari ad Euro 6.361.224,00;
- debiti verso controllata Cogeme Set Ro: trattasi del debito infragruppo verso la controllata al netto
delle compensazioni da operare con i crediti/debiti, certi liquidi ed esigibili di natura commerciale e
finanziaria. L’importo complessivamente dovuto al 30/11/2011 è pari ad Euro 5.789.180,00.
- debiti verso controllata Cogeme India Precision Parts: trattasi del debito infragruppo verso la
controllata al netto delle compensazioni da operare con i crediti/debiti, certi liquidi ed esigibili di
natura commerciale e finanziaria. L’importo complessivamente dovuto al 30/11/2011 è pari ad Euro
8.699.096,00;
- debiti verso Honeywell: trattasi del debito finanziario nei confronti di Honeywell per effetto di
finanziamenti ricevuti per l’acquisto di macchinari ed impianti produttivi finalizzati e funzionali alle
produzioni per la medesima società. L’importo complessivamente dovuto al 30/11/2011 è pari ad
Euro 1.265.850,00.
Alla luce di quanto evidenziato, nel ricorso il totale complessivo dei debiti verso fornitori di merci e
servizi, esclusi finanziari e altri chirografari risulta pari ad Euro 23.074.350,00, a cui vanno
aggiunti gli interessi legali dal 30/11/2011 al deposito del ricorso pari ad Euro 184.295,00 (calcolati
solo sui debiti e non sul fondo rischi chirografari). Il tutto per un importo complessivo pari ad Euro
23.258.645,00.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 111 ]
Nelle memorie integrative del ricorso, a seguito di accertamenti eseguiti, la voce dei debiti verso
fornitori comprende:
- debiti nei confronti dei fornitori di merci e servizi pari ad Euro 5.263.053,00, da cui sono stati
dedotti acconti a fornitori per Euro 614.747,00 ed il privilegio speciale Finep sull’immobile di
Patrica (Euro 172.000). L’importo complessivamente indicato come dovuto nella II memoria è pari
ad Euro 4.476.306,00. Tuttavia, dal dettaglio analitico fornito dalla società detto importo risulta
individuato definitivamente per complessivi euro 4.620.044,08, mentre l’importo definitivamente
accertato dallo scrivente è risultato pari ad euro 4.713.741,86.
-debiti verso controllata Cogeme Set Ro il cui importo complessivamente dovuto è pari ad Euro
6.388.798,00 (dato dalla differenza tra l’importo rilevato pari ad Euro 6.391.798,00 ed Euro
3.000,00 quale partita di credito da compensare);
-debiti verso controllata Cogeme India Precision Parts il cui importo complessivamente dovuto al
31/03/2012 è pari ad Euro 8.600.416,00;
-debiti verso Honeywell, il cui importo complessivamente dovuto al 31/03/2012 è pari ad Euro
959.267,00.
Nelle memorie integrative al ricorso, il totale complessivo dei debiti verso fornitori di merci e
servizi, esclusi finanziari e altri chirografari risulta pari ad Euro 20.424.788,61.
Dai riscontri contrabili effettuati e dalle precisazioni del credito ricevute è risultato che i debiti
relativi alla partita di cui trattasi sono pari complessivamente ad Euro 20.662.222,86, come da
dettaglio riporatto negli elenchi allegati.
- Debiti per fondo rischi per causa Ugf e decreti ingiuntivi vari:
Trattasi di un fondo rischi appostato per i fornitori di servizi e merci. La voce si riferisce
principalmente alla posizione verso UGF, ampliamente illustrata nel ricorso, nonché al Fondo per
decreti ingiuntivi pari ad Euro 409.000,00.
Nel ricorso, il rischio di causa Ugf è stato stimato con un ragionamento del tutto prudenziale ad
Euro 500.000,00 (riconoscimento della commissione di successo minima). Pertanto, l’importo
complessivamente appostato è pari ad Euro 959.000,00. Nella prima memoria integrativa del
ricorso si evidenzia che “le iniziative giudiziali avviate da UGF Merchant Spa e 3G Srl non
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 112 ]
determinano la necessità di rivedere i fondi per il contenzioso chirografario già appostato nel
ricorso (e nei bilanci della società) a copertura del rischio relativo alle rispettive esposizioni.
Anche le altre posizioni non determinano la necessità di nuovi fondi da appostare”. Anche nella
seconda memoria integrativa del ricorso non risultano aggiornamenti in merito alle suddetti
posizioni del contenzioso. Stante tale precisazione, l’importo appostato in entrambe le memorie
risulta pari ad euro 618.930,00 ( di cui euro 500.000,00 per causa UGF ed euro 118.930,00 per
fondo decreti ingiuntivi). Tale importo risulta iscritto nel bilancio della società al 31 marzo 2012
alla voce fondo rischi legali. Relativamente agli sviluppi della causa UGF, si precisa che la società
ha indicato la data dell’11 ottobre 2012 quale data prevista per la prima udienza di comparizione.
Pertanto, l’importo complessivamente appostate risulta pari ad Euro 618.930,00.
Alla luce della documentazione visionata ed esaminata, considerato che i debiti in contenzioso sono
già inseriti nel passivo ed accertati per le maggiori somme liquidate laddove il creditore ha fornito
idonea documentazione a supporto del credito richiesto, lo scrivente ritiene attendibile il valore del
debito per fondi rischi per causa UGF e decreti ingiuntivi vari pari ad Euro 618.930,00.
Nella relazione del professionista ex art. 161, 3° co. L.F e in ricorso sono indicati i seguenti debiti
prededucibili:
Fondo Debiti prededucibili
Importi
(in Euro)
Compenso commissario giudiziale
Compenso attestatore ex. art. 161 L.F
F.do marg. Solv. E scost. E imprev. Dal 30.11 al deposito
Compensi per riammissione quotazione
Compenso legali per atti eccedenti ordinarario amministrazione
Totale
600.000,00
55.000,00
3.000.000,00
1.400.000,00
200.000,00
5.255.000,00
Si precisa che con la II° memoria integrativa del ricorso e di aggiornamento del piano concordatario
le spese di procedura e in prededuzione sono state prudenzialmente stimate nell’importo
complessivo di Euro 2.298.679,00.
In particolare, il fondo generale margine di solvibilità, scostamenti ed imprevisti vari è diminuito da
Euro 3.000.000,00 originari ad Euro 98.679,00, per effetto del previsto scostamento del passivo tra
la data della situazione patrimoniale al 30/11/2011 e quella di deposito del ricorso. L’importo di
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Euro 98.000,00 resta appostato quale ulteriore fondo spese generali per il concordato ed il restante
importo originario trova collazione nelle specifiche voci del passivo.
Inoltre, per l’importo residuo di Euro 55.000,00 relativo al compenso dell’attestatore ex. art. 161
L.F, si è fatta espressa istanza di prededuzione ex art. 182 quater L.F.
Fermo restando gli importi di cui sopra, tenuto conto della complessità della procedura, lo scrivente
C.G., a titolo prudenziale, ritiene opportuno incrementare la previsione di spesa nella misura di
Euro 610.000,00 di cui: Euro 300.000,00 per il compenso al Commissario Giudiziale, Euro
130.000,00 per il compenso dello Stimatore ed Euro 180.000,00 per il compenso del Coadiutore.
A tali importi vanno aggiunti l’Iva e gli oneri accessori per un totale di Euro 320.000,00 circa, non
considerati nel Ricorso, neppure nelle stime iniziali.
2.3) Accertamento sui diritti reali o personali su beni di proprietà o in
possesso del debitore e sui rapporti giuridici pendenti.
I diritti reali su beni di proprietà della ricorrente, già ampiamente descritti nelle sezioni
dedicate all’analisi dell’attivo e del passivo, vengono in questa sede raccolti per una sintetica e
più organica lettura:
-
L’immobile sociale di Patrica risulta gravato da ipoteca fondiaria volontaria di 1° e 2°
grado a garanzia del Debito per finanziamento a medio termine contratto con Mediocredito
Centrale. Il debito residuo compresi interessi su 36 mesi dal deposito del ricorso al saldo è pari
ad euro 1.659.800,00.
Risulta altresì gravato da ipoteca giudiziale di 3° grado iscritta dal Credito Emiliano (il debito
residuo in linea capitale comprensivo di interessi è pari ad euro 322.500,00), da ipoteca
giudiziale di 4° grado iscritta dal creditore Finep, per l’importo complessivo di euro
172.000,00, comprensivo di capitale e interessi e da ipoteca iscritta in 5° grado dal creditore
Unicredit, per l’importo complessivo di euro 2.641.086,49, comprensivo di capitale, interesse e
spese prevedendo la cessione del bene entro 24 mesi dal deposito del ricorso. Il debito tuttavia,
secondo la proposta, troverebbe capienza nel ricavato dalla vendita dell’immobile per €
1.380.700,00.
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[ 114 ]
-
Sulle quote rappresentative del 50,988% del capitale sociale della TTL srl, peritate al valore
di euro 3.700.000,00, risulta iscritto pegno. A seguito di inadempimento da parte di Cogeme ai
sensi del contratto di finanziamento di euro 16.000.000,00= stipulato tra la Società e la Banca
Nazionale del Lavoro S.p.a. ("Banca") in data 6 ottobre 2009 la Banca ha provveduto ad azionare il
pegno avviando la messa in vendita di tale partecipazione. In ragione della pluralità di offerte
ricevute e soprattutto della loro disomogeneità di forma, la Banca ha ritenuto opportuno attivare
una procedura di vendita della quota da svolgersi dinanzi al Notaio dott.ssa Anna Ferrelli. A
seguito di un primo incanto dichiarato deserto dal Notaio per mancanza di offerenti, sono
pervenute alla Banca pignoratizia due offerte migliorative provenienti da entrambi i potenziali
acquirenti iniziali: una da Brivio Pierino e C. S.r.l., per euro 3.600.000,00= e una da FIN.TEM
S.r.l., per euro 3.751.000,00. Il Notaio, conformemente alle istruzioni della Banca, ha provveduto
ad assegnare la quota della Società in TTL al miglior offerente FIN.TEM S.r.l. La stipula dell'atto
di cessione veniva poi rimandata dal 25 gennaio 2012 al 1 febbraio 2012, data in cui Cogeme non
ha potuto stipulare l'atto in virtù della mancata presentazione dell’acquirente FIN.TEM S.r.l..
Stante la mancata stipula, la Banca non ha provveduto alla liberazione del pegno sulla quota di
TTL e ha invece comunicato, in data 2 febbraio 2012, di voler procedere nella ricerca di altri
offerenti per l’acquisto della suddetta partecipazione, fatta salva ogni ulteriore tutela risarcitoria per
le obbligazioni violate da parte di FIN.TEM S.r.l.. In data 19 marzo 2012 FIN.TEM. srl ha
proposto l’acquisto della partecipazione detenuta da Cogeme Set in TTL srl al prezzo di euro
3.751.000,00= subordinata all’autorizzazione da parte degli organi della procedura di Concordato
Preventivo ex art. 167 L.F. Sulla istanza di autorizzazione alla vendita presentata dalla COGEME:
i) il G.D. ha richiesto il parere del Commissario giudiziale; ii) lo scrivente C.G. si è riservato
all’esito di una valutazione attuale del cespite che, su autorizzazione del G.D., è stata affidata al
dott. Enrico Proia; iii) al deposito della perizia, previo parere favorevole del C.G., il Giudice
delegato ha autorizzato la vendita “nei limiti del parere espresso dal commissario giudiziale ..”.
Risultano gravati da pegno su beni mobili i seguenti titoli:
a)
Obbligazioni del valore nominale di euro 4.000.000,00=, costituite in pegno in favore di
Banca Nazionale dl Lavoro spa a garanzia di un finanziamento euro 14.750.000,00 e liquidate in
data 23.01.2012 – pegno già escusso;
b)
Polizza del valore nominale di euro 1.000.000,00=, costituita in pegno in favore di banca
Etruria a garanzia di un finanziamento – pegno già escusso;
________________________________________________________________________________________________
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[ 115 ]
Polizza AXA del valore nominale di euro 1.000.000,00=, costituita in pegno in favore di
c)
MONTE DEIPASCHI DI SIENA a garanzia di due contratti di leasing mobiliare (pegno già
escusso da MPS);
d)
Titoli Hedge Funds per complessivi euro 9.223,00= costituiti in pegno in favore di UBS a
garanzia di un finanziamento. I titoli sono in liquidazione trimestrale.
Risulta infine un contratto di pegno su somme di denaro di proprietà della Cogeme Set spa –
qui indicato ex art. 161, 2° comma lett. C, LF - per complessivi euro 217.003,00 costituito in
favore del Banco do Brasil, a garanzia di un finanziamento erogato in favore di Cogeme do
Brasil, di cui la Cogeme si è costituita fideiussore. Tale pegno è stato rilasciato nell’interesse
della partecipata e non risulta essere stato escusso. In caso di escussione la disponibilità liquida
andrà a diminuzione dell’attivo e sorgerà il corrispondente creditor in regresso verso la
partecipata.
In relazione ai debiti garantiti da pegno, sopra descritti, gli importi residui, che non troveranno
capienza, nella proposta sono stati degradati a chirografo ed indicati nei debiti verso banche e
istituti finanziari.
-
Riserva di proprietà ex legge “Sabatini”.
I debiti contratti per l’acquisto dei macchinari nei confronti di Gildemaister Italiana spa, Via G.
Donizetti 138, Brembate (BG), per numero 4 macchinari e DMG Italia srl, Via G. Donizetti 138,
Brembate (BG), per nr. 2 macchinari per un importo residuo comprensivo di interessi convenzionali
calcolati al 6%, sino alla data di presunta soddisfazione (31/12/16) pari ad euro 1.265.970,72, sono
gravati dal privilegio speciale (riserva di proprietà) ex lege Sabatini del 28/11/1965. Tali beni sono
destinati ad essere conservati nel patrimonio dell’impresa.
Non vi sono soggetti titolari di formali diritti personali di godimento su beni di proprietà o in
possesso del debitore.
Alcuni macchinari strumentali all’esercizio dell’attività d’impresa risultano acquistati in locazione
finanziaria. Nel ricorso emerge che diversi macchinari, acquisiti mediante contratti di leasing,
erano stati materialmente trasferiti alle proprie controllate: alcuni alla Cogeme do Brasil, alcuni
alla Cogeme India Precision Parts, alcuni alla Cogeme Set Ro, che tutt’ora risultano utilizzare i
beni, che sono impiegati nel processo produttivo. Ancorché non formalizzati in appositi contratti,
dall’esame dei documenti contabili è risultato che il trasferimento dei beni ben possa ricadere nella
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fattispecie del contratto di vendita di cosa altrui, disciplinato dall’art. 1478 del Codice Civile. Altri
macchinari in leasing risultano essere stati trasferiti a TTL ed a società terze..
Dopo la presentazione della domanda risultano essere stati sottoscritti accordi di rinegoziazione dei
contratti di locazione finanziaria raggiunti con le società di leasing.
La società ha provveduto a concludere un accordo formale con le società di leasing da cui conduce
in locazione finanziaria i macchinari necessari alla prosecuzione dell’attività e, dalla memoria
integrativa al ricorso risultano formalizzati gli accordi con le quattro società di leasing proprietarie
dei macchinari “strategici” e funzionali all’esecuzione del piano:
- Credit Agricole;
- Banca Italease (Mercantile);
- Deutsche Leasing;
- Cassa di Risparmio di Genova e Imperia.
Le transazioni raggiunte, secondo un contenuto standard proposto a tutte le società di leasing,
prevedono la reviviscenza dei contratti di locazione finanziaria risolti per inadempimento e la
conseguente loro “riattivazione” attraverso il riscadenziamento del debito
da soddisfare
integralmente per i canoni con scadenza successiva al deposito della domanda di concordato, e la
soddisfazione al chirografo (nella percentuale del 25%, mediante conversione) dei crediti per
canoni scaduti anteriormente al deposito.
Cogeme, infatti, ha interesse a proseguire nell’utilizzo dei macchinari e le società di leasing hanno
interesse a percepire i canoni non scaduti e non ad ottenere la restituzione del bene, cosicché gli
accordi prevedono la riattivazione dei contratti, la rinuncia alla risoluzione, la prosecuzione da
parte della ricorrente nel godimento dei beni e l’imputazione dei canoni futuri a rate del prezzo di
vendita rateale, con la possibilità di riscattare il bene al termine della locazione finanziaria.
L’esecuzione degli accordi transattivi raggiunti sono, ovviamente, tutti sospensivamente
condizionate all’Autorizzazione del Giudice Delegato ai sensi dell’articolo 167 della legge
fallimentare. Gli accordi raggiunti dirimono le controversie che potrebbero sorgere nella gestione
dei contratti nell’ambito della presente procedura.
L’eventuale
contenzioso con le pochissime società di leasing non strategiche all’esecuzione del
Piano, le quali ritenessero di non sottoscrivere l’accordo pur avendone dato informale disponibilità,
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determinerebbe unicamente un decremento del passivo (vale a dire un minor debito in
prededuzione) ed un incremento dell’attivo, corrispondente al credito della ricorrente per i canoni
versati, dai quali andrà dedotto unicamente l’equo compenso per l’uso della cosa, previsto dal
citato art. 1526 Cod. Civ.
Si segnala che presso lo stabilimento di Patrica di Cogeme Set spa si trova 1 macchinario di marca
Mory-Say, regolarmente registrata in contabilità, che risulta di proprietà di terzi, e precisamente
della società Taimac, contro la quale vi è il contenzioso.
Quanto agli ulteriori rapporti giuridici pendenti si segnalano:
-
contratto stipulato in data 25/11/2008 tra Cogeme e Simest, società finanziaria a
partecipazione pubblica, dedicata allo sviluppo delle imprese italiane all’estero, che detiene
il 20% del capitale di Cogeme India Precision Parts (l’atro 80% è detenuto dalla ricorrente)
Il contratto è relativo all'acquisizione da parte di Simest di una partecipazione del 12,5% in
Cogeme India. In pari data, Simest e Cogeme hanno stipulato un patto parasociale
per
regolare l'acquisto da parte di Simest di una partecipazione aggiuntiva al capitale di Cogeme
PP India - pari al 7,5% - a valere sulle disponibilità del Fondo di cui alla L. 296/2006,
comma 932 (fondo destinato al sostegno degli investimento per l'internazionalizzazione
delle imprese italiane all'estero). Alla data della stipula del patto parasociale Simest
deteneva in proprio - non a valere sul fondo - il 12,5% di Cogeme India. In data 26/11/2008,
Simest ha erogato un finanziamento di euro 516.000,00= a Cogeme (con scadenza
26/11/2012), finalizzato ad investimenti da effettuarsi su Cogeme PP India .
Ai sensi del patto parasociale stipulato, Cogeme è obbligata riacquistare la partecipazione
aggiuntiva detenuta da Simest (l’obbligo definito scade al 30 giugno 2016) entro 30 giorni
dal ricevimento della dichiarazione di Simest di avvalersi della clausola risolutiva espressa
di cui all'art. 7 del parasociale ovvero nel caso - di cui all'art. 6 - Cogeme sia posta in
liquidazione.
In caso di attivazione della put, il prezzo di acquisto da parte di Cogeme è pari al maggior
prezzo tra: (i) il costo sostenuto da Simest a valere sul Fondo per la liberazione della quota
di partecipazione aggiuntiva; (ii) il valore patrimoniale netto contabile di Cogeme PP India
al momento in cui sorge l'obbligo al trasferimento della partecipazione aggiuntiva
(proporzionalmente all'importo della partecipazione da trasferirsi obbligatoriamente)
risultante da una coeva situazione patrimoniale redatta secondo gli IAS. Ai sensi del
contratto di finanziamento richiamato, Cogeme avrebbe dovuto consegnare a Simest una
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fideiussione emessa da un istituto bancario di gradimento di Simest. In data 23/12/2008, è
stata quindi rilasciata da BNL una fideiussione (n. 124166/C) a prima richiesta e autonoma,
in favore di Cogeme (per garantire a Simest), dell'importo di euro 187.000,00
(corrispondenti al 50% della quota di partecipazione allora detenuta da Simest S.p.A. in
Cogeme India). Tale importo è stato poi aumentato dalla stessa BNL, in data 23/02/2008, a
euro 1.250.000,00=. Ai sensi della fideiussione rilasciata, BNL si è obbligata a
corrispondere l’importo massimo a prima richiesta di Simest, rinunciando al beneficio della
preventiva escussione e ad opporre tutte le eccezioni spettanti all’obbligato principale, entro
e non oltre 10 giorni dalla data della richiesta effettuata con raccomandata da parte di
Simest. Il contratto di finanziamento in questione è stato risolto da Simest, che ha altresì
provveduto ad escutere la fideiussione relativa. L’importo complessivamente portato in
ricorso, come integrato dalle successive memorie, dovuto successivamente all’escussione
della fideiussione BNL (comunicazione in data 10.4.2012) da parte di SIMEST è pari a €.
2.750.000,00=.
Risulta infine un contratto di pegno su titoli e valori a favore del Credito Valtellinese Soc.
coop., per una somma pari a euro 390.000,00=, a fronte del credito concesso dallo stesso
Credito Valtellinese Soc. coop. a Cogeme per Euro 557.229,00=, utilizzabile per il rilascio
della fideiussione n. 08/4809 a favore di Simest. Tale fideiussione (che non corrisponde con
quella n. 124166/C rilasciata da BNL in relazione al contratto concluso con Simest).
- fideiussione rilasciata a 3 G srl
I nuovi amministratori di Cogeme hanno depositato denuncia avanti alla procura della
Repubblica presso il Tribunale di Milano riferita ad una fideiussione rilasciata in data 23
giugno 2010 dalla COGEME a favore della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio
nell’interesse della società 3 G S.r.l., per un importo complessivo pari a € 7.150.000,00=.
La fideiussione risulterebbe essere stata rilasciata in assenza di qualsiasi contropartita e
ragione economica per COGEME, ed in favore di una società con la quale il ricorrente non
ha mai avuto relazioni commerciali. Il “rischio” complessivo risulta essersi ridotto ad euro
5.200.000,00= in conseguenza di corrispondente riduzione del debito principale. Ancorché
vi siano forti dubbi da parte degli amministratori e degli attuali Liquidatori sulla validità e
legittimità - sotto il profilo giuridico – delle fideiussioni rilasciate, per la stessa è stato
appostato dalla società un fondo pari ad € 5.200.000,00, prudenzialmente incrementato
dallo scrivente Commissario in fase di accertamento, come già evidenziato.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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- fideiussioni rilasciate a TTL
In data 25 giugno 2009 il consiglio di amministrazione di Cogeme ha deliberato di
rilasciare una lettera di patronage a favore della Leasint S.p.A., nell’interesse di TTL, per
un corrispettivo totale di Euro 1.370.385,32; in data 27 agosto 2010 lo stesso consiglio ha
deliberato di rilasciare fideiussione a favore della Banca Nazionale del Lavoro e
nell’interesse di TTL connessa al finanziamento a valere sulla convenzione “Made in
Lombardy ” di Euro 2.000.000,00 ed un’altra da euro 650.000,00; in data 7 ottobre 2010 lo
stesso consiglio ha deliberato di rilasciare lettera di patronage impegnativa in favore di TTL
rispetto al contratto di finanziamento stipulato dalla stessa TTL con Banca Monte dei
Paschi di Siena S.p.A. per Euro 1.140.000,00. Risulta infine una ulteriore lettera di
patronage di ulteriori 1.000.000,00= in favore di FINECO. Ancorché il prossimo acquisto
della quote TTL da parte di FIN.TEM. srl consenta di ritenere ragionevolmente che le
garanzie prestate non saranno escusse, è stato prudenzialmente appostato un fondo pari ad
€. 6.160.385,00=.
2.4) Accertamento sul contenzioso passivo
Si riporta in seguito l'elenco dei creditori che hanno azionato giudizialmente il recupero dei
propri crediti, nonché le soluzioni transattive prospettate, i pagamenti eseguiti e
l'indicazione, ove possibile, del prevedibile esito formulata dai legali incaricati dalla
Cogeme S.p.A. (Avvocato Giovanni Piazza dello Studio Legale Bird & Bird di Milano).
1) ACCIAIERIE VALBRUNA S.P.A. - COGEME (Tribunale di Milano)
In data 01/12/2011 la Società Acciaierie Valbruna ha notificato a Cogeme S.p.A un decreto
ingiuntivo (n.33770/2011) provvisoriamente esecutivo, per l'importo in linea capitale di
Euro 596.439,08. Come dichiarato dall'Avvocato Giovanni Piazza dello Studio Legale Bird
& Bird (comunicazione inviata ai Liquidatori in data 22/03/2012), la difesa, avendo preso
atto della mancanza di elementi idonei a contestare la pretesa ex adverso azionata, ha
ritenuto opportuno di non proporre opposizione. Nel tentativo di tentare una soluzione
bonaria, ed essendo stata informata dal predetto Studio legale in merito alla presentazione
della domanda di Concordato Preventivo, la Società creditrice si è momentaneamente
astenuta dal promuovere iniziative esecutive.
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2) DAL LAGO TTC S.R.L. - COGEME (Tribunale di Vicenza)
In data 01/06/2011 la Società Dal Lago TTC S.r.l. ha notificato a Cogeme S.p.A un decreto
ingiuntivo (n.1219/2011) per l'importo in linea capitale di Euro 17.102,09. In data 11 luglio
2011 il decreto è stato opposto da Cogeme e la contestazione ha riguardato i due seguenti
aspetti:
1. la difformità tra il soggetto che ha proposto l'azione in via ingiuntiva ovvero la Società
Dal Lago TTC S.r.l. e quello indicato come creditore dal Tribunale di Vicenza, ossia
DELTA MACCHINE S.r.l.;
2. L'infondatezza della pretesa creditoria posta in essere nel ricorso.
In data 20 dicembre 2011 si è tenuta la prima udienza in occasione della quale il Giudice
non ha concesso la provvisoria esecuzione del Decreto né ha autorizzato la correzione
dell'errore ex adverso commesso nell'individuazione del soggetto creditore. Il Giudice ha
quindi assegnato i termini per il deposito delle memorie istruttorie, di cui all'articolo 183, IV
comma c.p.c. Ed ha riservato ogni decisione all'esito dello scambio delle memorie.
In data 28 febbraio 2012 il Tribunale di Vicenza ha concesso la provvisoria esecuzione del
decreto ingiuntivo. Essendo stata informata dallo Studio legale Bird & Bird in merito alla
presentazione della domanda di Concordato Preventivo, la Società creditrice si è
momentaneamente astenuta dal promuovere iniziative esecutive.
La causa è stata altresì rinviata all'udienza del 19/09/2012 e sono stati assegnati alle parti i
termini intermedi per il deposito di memorie difensive.
3) ECS INTERNATIONAL ITALIA S.P.A. - COGEME (Tribunale di Milano)
In data 05/08/2011 la Società ECS INTERNATIONAL S.p.A. ha notificato a Cogeme S.p.A
un decreto ingiuntivo (n.22019/2011) per l'importo in linea capitale di Euro 8.188,08.
In data 18/10/2011 il decreto è stato opposto da Cogeme per la seguente motivazione:
 la documentazione comprovante il credito presenta alcuni profili di incompletezza.
In occasione dell'udienza prevista per il 14/03/2012 il Giudice ha assegnato al decreto la
provvisoria esecuzione rinviando la causa al 27/11/2012 per l'ulteriore trattazione con
termini intermedi per il deposito di memorie difensive.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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4) FINEP S.R.L. - COGEME (Tribunale di Milano)
In data 15/07/2011 la Società FINEP S.r.l. ha notificato a Cogeme S.p.A un
decreto
ingiuntivo (n.19588/2011), provvisoriamente esecutivo, per l'importo in linea capitale di
Euro 135.000,00. A causa dell'assenza di elementi idonei a contestare la pretesa, Cogeme
non ha presentato alcun atto di citazione in opposizione. In data 07/11/2011 Cogeme ha
ricevuto la notifica di un atto di precetto.
Nella comunicazione del 22/03/2012 l'Avvocato Giovanni Piazza dello Studio Legale Bird
& Bird ha dichiarato che per risolvere bonariamente la vertenza Cogeme-Finep è stato
raggiunto un accordo transattivo che prevede il pagamento della somma di Euro 155.049,54
(comprensiva di capitale, interessi e spese) mediante rate mensile, l'ultima delle quali con
scadenza 30/11/2012.
5) IGMI S.P.A. - COGEME (Tribunale di Ravenna)
In data 31/05/2011 la Società IGMI S.p.A. ha notificato a Cogeme S.p.A un decreto
ingiuntivo (n.183/2011), provvisoriamente esecutivo, per l'importo in linea capitale di Euro
54.500,00.
In data 18/10/2011 il decreto è stato opposto da Cogeme per la seguente motivazione:
 mancanza di adeguate argomentazioni in ordine alle operazioni societarie che hanno
condotto la Società creditrice a qualificarsi (nel ricorso) quale successore di IEMCA S.p.A.,
circostanza da cui ne è stata dedotta la mancanza di un titolo di legittimazione attiva in capo
alla ricorrente;
 non debenza di parte del credito azionato (Euro 20.000 già pagati da parte di Cogeme
S.p.A);
In data 21 dicembre 2011, in occasione della prima udienza, il Giudice ha disposto la
riduzione da Euro 54.500 ad Euro 34.500 del credito oggetto di contesa ed ha concesso
altresì i termini per il deposito delle memorie istruttorie ex art. 183 comma VI c.p.c. ed ha
rinviato la causa all'udienza del 18 Aprile 2012.
Nella comunicazione inviata ai liquidatori della Società, l'Avvocato Giovanni Piazza dello
Studio legale Bird & Bird ha comunicato che la Società creditrice, avendo preso notizia
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della presentazione della domanda di Concordato preventivo, si è astenuta dal promuovere
iniziative esecutive.
6) NICHELCROM ACCIAI INOX S.P.A. - COGEME (Tribunale di Milano)
In data 29/11/2011 la Società Nichelcrom acciai inox S.p.A. ha notificato a Cogeme S.p.A
un decreto ingiuntivo (n.36791/2011), provvisoriamente esecutivo, per l'importo in linea
capitale di Euro 30.381,81. A causa dell'assenza di elementi idonei a contestare la pretesa ex
adverso azionata, Cogeme non ha presentato alcun atto di citazione in opposizione.
In data 21 Marzo 2012 è stato notificato l'atto di precetto.
7) SYNERGON S.P.A. - COGEME (Tribunale di Milano)
In data 26/07/2011 la Società SYNERGON S.p.A. ha notificato a Cogeme S.p.A un decreto
ingiuntivo (n.19935/2011) per l'importo in linea capitale di Euro 10.641,70.
In data 11/10/2011 il decreto è stato opposto da Cogeme e la contestazione è stata fondata
principalmente sulla documentazione comprovante il credito prodotta ex adverso che, come
argomentato nell'atto di citazione in opposizione, presenta alcuni profili d'incompletezza,
verosimilmente colmabili da controparte nel corso del procedimento.
Dalla comunicazione ai liquidatori del 22 Marzo 2012, l'Avvocato Giovanni Piazza dello
Studio legale Bird & Bird ha dichiarato che la Società creditrice informata della
presentazione della domanda di ammissione alla procedura di Concordato Preventivo, ha
chiesto il rinvio della causa, impregiudicato ogni diritto in merito alla possibilità di
richiedere la provvisoria esecutività del decreto. La causa è stata rinviata al 17 Ottobre 2012.
8) STUDIO ASSOCIATO LEGALE TRIBUTARIO PERNI-DORENTI - COGEME
(Tribunale di Milano)
In data 9/06/2011 lo Studio Associato Legale Tributario Perni-Dorenti ha notificato a
Cogeme S.p.A un decreto ingiuntivo (n.12417/2011) per l'importo in linea capitale di Euro
33.871,76.
A causa dell'assenza di elementi idonei a contestare la
pretesa
ex
adverso
azionata,
Cogeme non ha avviato opposizione.
In data 23/11/2011 Cogeme S.p.A ha ricevuto la notifica di un atto di precetto.
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L'Avvocato Giovanni Piazza dello Studio Legale Bird & Bird, nella comunicazione ai
liquidatori del 22/03/2012, ha dichiarato che la Società Cogeme, al fine di evitare iniziative
esecutive, ha corrisposto allo Studio Legale Tributario Associato Perni-Dorenti la somma di
Euro 10.502,49 a titolo di acconto sul maggior importo dovuto.
9) TECNO OIL - COGEME (Giudice di pace di Frosinone)
In data 27 Luglio 2011 è stato notificato a Cogeme un atto di citazione a comparire dinanzi
al Giudice di pace di Frosinone per l'udienza del 10 Novembre 2011. La vertenza aveva ad
oggetto il pagamento di un insoluto di ammontare, in linea capitale, di Euro 4.872,74.
Cogeme ha provveduto al pagamento della somma anzi detta ponendo a conoscenza anche il
legale della controparte.
10)
TEMPOR – AGENZIA PER IL LAVORO S.P.A. - COGEME (Tribunale di
Latina)
In data 30/06/2011 la Società Tempor – Agenzia per il lavoro S.p.A. ha notificato a Cogeme
S.p.A un decreto ingiuntivo (n.638/2011) per l'importo in linea capitale di Euro 17.620,92.
In data 23/09/2011 il decreto è stato opposto da Cogeme per la seguente motivazione:
 in via preliminare di rito, sull'incompetenza
per territorio del Giudice di Latina a
conoscere la controversia;
 nel merito, sull'inconsistenza della documentazione ex adverso prodotta a provare il
credito azionato in ricorso.
In data 31 Gennaio 2012 si è tenuta la prima udienza nell'ambito della quale, come
dichiarato dall'Avvocato Giovanni Piazza dello Studio Legale Bird & Bird, il Giudice ha
considerato fondata la contestazione da parte di Cogeme S.p.A.circa la competenza
per
territorio della controversia. Pertanto il Giudice, riservato ogni provvedimento in ordine alla
provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto, ha rinviato la causa all'udienza del 20
Marzo 2012 per dare tempo a Cogeme di svolgere le sue difese in ordine ai documenti
prodotti in udienza da controparte.
In data 21 Marzo 2012 la causa è stata rinviata 17 Maggio 2012 a causa dell'adesione del
domiciliatario all'astensione delle udienze indetta dalle associazioni di categoria.
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11)
TNT GLOBAL EXPRESS S.P.A. - COGEME (Tribunale di Torino)
In data 23/06/2011 la Società TNT GLOBAL EXPRESS S.p.A. ha notificato a Cogeme
S.p.A un decreto ingiuntivo (n.5658/2011) per l'importo in linea capitale di Euro 21.794,79.
In data 10/09/2011 il decreto è stato opposto da Cogeme e la contestazione è stata fondata
principalmente sulla documentazione comprovante il credito prodotta ex adverso che, come
argomentato nell'atto di citazione in opposizione, presenta alcuni profili d'incompletezza,
verosimilmente colmabili da controparte nel corso del procedimento.
In data 31 Gennaio 2012, in occasione della prima udienza, il Giudice si è riservato di
decidere in ordine alla concessione della provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo
opposto nonché in ordine alla concessione dei termini ex art- 183 c.p.c.
La provvisoria esecuzione è stata disposta con ordinanza emessa fuori udienza in data 15
Marzo 2012 e la causa è stata rinviata al 23 ottobre 2012, con assegnazione dei termini
intermedi per il deposito di memorie difensive.
12) UPS – UNITED PARCEL SERVICE S.P.A. - COGEME (Giudice di Pace di Milano)
In data 19/09/2011 la Società UPS United Parcel Service S.p.A. ha notificato a Cogeme
S.p.A un'atto di citazione a comparire dinanzi al Giudice di pace di Milano per l'udienza del
15 dicembre 2011. La vertenza aveva ad oggetto il pagamento di un insoluto per l'importo in
linea capitale di Euro 2.090,44.
Nella comunicazione del 22/03/2012, l'Avvocato Giovanni Piazza dello Studio Legale Bird
& Bird ha dichiarato che la parte attrice non si è costituita in giudizio pertanto la posizione
può considerarsi chiusa.
13) TAJMAC– MTM S.P.A. - COGEME (Tribunale di Milano)
In data 14/05/2009 la Società TAJMAC MTM S.p.A. ha notificato a Cogeme S.p.A. un atto
di citazione dinanzi al Tribunale di Milano perché fosse accertato e dichiarato che in data
24-26 Giugno 2008 la stessa TAJMAC aveva venduto a Cogeme un tornio automatico al
prezzo di Euro 726.940,00 oltre iva di Legge. Per l’effetto dell’accertamento che la stessa
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Cogeme venisse condannata al pagamento della predetta somma, comprensiva di Iva, e
maggiorata di interessi e rivalutazione dalla data prevista per il pagamento e fino al
pagamento del saldo ad estinzione del debito.
La stessa Tajmac ha altresì richiesto che venisse accertato e dichiarato che il pagamento
della fattura n. 1587 emessa da Cogeme in data 27/06/2008 per l'importo di Euro 250.000
oltre iva di legge per la vendita del predetto tornio, fosse postergato e/o inesigibile fino
all'integrale pagamento della somma di Euro 726.940,00oltre iva dovuta da Cogeme a
Tajmac.
Cogeme si è costituita chiedendo l'integrale rigetto delle domande avversarie. Il Giudice ha
assegnato i termini di legge per il deposito delle memorie che le parti hanno provveduto a
depositare. Alla data di presentazione del ricorso per l'ammissione alla procedura di
Concordato preventivo, il Giudice non ha ancora sciolto la riserva in merito alle istanze
istruttorie formulate dalle parti, quindi non è possibile ancora esprimere un giudizio in
merito all'esito finale della controversia.
Con riferimento a tale posizione, la società ha ricevuto dal giudice delegato autorizzazione a
transigere.
14)
INSI S.P.A. - COGEME
In.Si. S.p.A ha notificato a Cogeme un decreto ingiuntivo per il pagamento della somma di
Euro 36.875,00 scaturente dall'attività di consulenza finalizzata al conseguimento di un
finanziamento della Regione Lazio prestata dalla IN.SI. S.P.A.e fatturata alla Cogeme nel
corso degli anni 2007 e 2008. Cogeme ha proposto opposizione a detto decreto ingiuntivo,
chiedendone l'annullamento. Il Giudice ha rinviato l'udienza in attesa di interrogare il legale
rappresentante in carica alla data di instaurazione del giudizio.
15) EQUITALIA NORD S.P.A. - COGEME
In data 17 Gennaio 2012 Cogeme ha ricevuto la notifica di un atto di pignoramento presso
terzi. Il pignoramento finalizzato al recupero della somma di Euro 1.994.217,57 ha avuto ad
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oggetto le somme depositate da Cogeme presso la Banca Popolare di Milano, terza pignorata
nella procedura. Il tentativo ha avuto esito negativo.
16) JAS JET AIR SERVICE S.P.A. - COGEME (Tribunale di Milano)
In data 20 Dicembre 2011 la Società JAS JET AIR SERVICE S.p.A. ha notificato a Cogeme
un decreto ingiuntivo (n.33372/2011) per un importo in linea capitale di Euro 12.923,39.
L'Avvocato Giovanni Piazza dello Studio Legale Bird & Bird ha dichiarato che su istruzioni
della Società la difesa non ha provveduto alla notifica di alcun atto di citazione in
opposizione per la scadenza del termine prevista per il 30 Gennaio 2012. Il titolo, pertanto, è
divenuto definitivo.
17) QUATTROCIOCCHI EGIDIO S.R.L. - COGEME (Tribunale di Frosinone)
In data 30 Dicembre 2011 la Società QUATTROCIOCCHI EGIDIO S.RL. ha notificato a
Cogeme un decreto ingiuntivo (n.11462/2011) per un importo in linea capitale di Euro
71.847,29. L'Avvocato Giovanni Piazza dello Studio Legale Bird & Bird ha dichiarato che
su istruzioni della Società la difesa non ha provveduto alla notifica di alcun atto di
citazione in opposizione per la scadenza del termine prevista per il 9 Febbraio 2012. Il titolo,
pertanto, è divenuto definitivo.
18) SIEMENS S.P.A. - COGEME (Tribunale di Milano)
In data 21 Gennaio 2012 la Società SIEMENS S.P.A. ha notificato a Cogeme un decreto
ingiuntivo (n.26536/2011) per un importo in linea capitale di Euro 6.191,65. L'Avvocato
Giovanni Piazza dello Studio Legale Bird & Bird ha dichiarato che su istruzioni della
Società la difesa non ha provveduto alla notifica di alcun atto di citazione in opposizione per
la scadenza del termine prevista per il 1 Marzo 2012. Il titolo, pertanto, è divenuto
definitivo.
19) UNICREDIT S.P.A. - COGEME (Tribunale di Milano)
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 127 ]
In data 27 Gennaio 2012 la Società UNICREDIT S.P.A. ha notificato a Cogeme un decreto
ingiuntivo (n.41866/2011), provvisoriamente esecutivo, per un importo in linea capitale di
Euro 2.635.644,99. L'Avvocato Giovanni Piazza dello Studio Legale Bird & Bird ha
dichiarato che su istruzioni della Società la difesa non ha provveduto alla notifica di alcun
atto di citazione in opposizione per la scadenza del termine prevista per il 27 Febbraio 2012.
Il titolo, pertanto, è divenuto definitivo.
20) INTERMONTE S.P.A. - COGEME (Tribunale di Milano)
In data 5 Marzo 2012 la Società INTERMONTE S.P.A. ha notificato a Cogeme un decreto
ingiuntivo (n.26536/2011), provvisoriamente esecutivo, per un importo complessivo di Euro
154.708,09. Alla data di ricezione della comunicazione da parte dell'Avvocato Giovanni
Piazza dello Studio Legale Bird & Bird non era ancora scaduto il termine per proporre
opposizione.
21) UNICREDIT S.P.A. - COGEME
In data 19/07/2012 è stato notificato a Cogeme, a mani del Commissario Giudiziale, un
ricorso per decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo da parte di Unicredit S.p.A., con
cui si chiede al Tribunale di Frosinone di intimare a Cogeme il pagamento in solido con altri
soggetti principali, la somma di Euro 204.824, oltre a interessi di mora, a favore della stessa
Banca. Dalla comunicazione del 07/08/2012 dell'Avvocato Andrea Accornero dello Studio
Simmons & Simmons si evince che la posizione di cui trattasi è seguita dall'Avvocato
Calabrò di Frosinone che ha informato in merito al fatto che uno degli obbligati in solido
con Cogeme, precisamente la Società P.S. ENGINEERING S.r.l., ha già proposto
opposizione avverso il predetto decreto. La causa è stata iscritta a ruolo e l'udienza per la
discussione è stata fissata per il 01/10/2012. Il fascicolo della causa è al momento coperto da
riserva del Giudice poiché P.S. ENGINEERING S.r.l. ha nel frattempo avanzato richiesta di
sospensione inaudita altera parte della provvisoria esecuzione.
L'Avvocato Calabrò, per Cogeme, sta valutando l'eventuale opposizione al predetto decreto
ingiuntivo e le relative eccezioni e motivazioni, tenuto conto dei dubbi sulla piena validità
della notifica, in quanto effettuata nelle mani del Ccommissario giudiziale e non presso la
sede della Società ed oltre il 60^esimo giorno. Per una valutazione conclusiva sulle
iniziative da assumere è necessario attendere che il giudice sciolga la propria riserva e renda
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 128 ]
il fascicolo di causa disponibile alle parti.
In conseguenza di quanto sopra, alla data della comunicazione 07/08/2012, l'Avv. Calabrò ha
informato di non essere in grado di formulare un giudizio sull'esito finale della controversia.
Va inoltre sottolineato che Cogeme è chiamata in solido con altri tre obbligati e, pertanto, il
rischio conseguente ad una eventuale soccombenza dovrebbe essere ridotto al pagamento di
una somma pari al 25% della cifra richiesta da Unicredit, salvo la solvibilità degli altri
coobbligati.
22) STUDIO LEGALE E TRIBUTARIO BERARDINELLI - COGEME
Con lettera del 13/12/2010 e successiva lettera integrativa del 22/01/2011 la Società Cogeme
incaricava lo Studio legale e Tributario Berardinello di svolgere attività di consulenza
finanziaria, legale e tributaria in relazione alla possibile ristrutturazione finanziaria della
Società ed alla individuazione di eventuali partners industriali e/o finanziari. L'incarico era
caratterizzato da un vincolo di esclusiva e dei parametri di determinazione del compenso.
Pertanto il corrispettivo per l'attività svolta dallo Studio Legale Berardinello era strutturato
come segue:
1. acconto di Euro 100.000;
2. commissione
di successo (success fee) nella misura
dello 0.3% dell'attivo
complessivamente risultante da un'eventuale operazione di fusione societaria;
3. commissione di successo (success fee) nella misura del 2% del valore dell'eventuale
aumento di capitale relativamente all'ingresso di nuovi partners individuati dal predetto
Studio Legale Tributario;
4. penale di Euro 100.000 in caso di recesso anticipato della Società dal mandato ed obbligo
di corresponsione di un compenso variabile anche in ipotesi di interruzione del rapporto e
ciò per i 24 mesi successivi al perfezionarsi di un'operazione di fusione e/o di aumento di
capitale analoga a quella prevista nel mandato.
Relativamente alla questione, l'Avvocato Giorgio Mariani dello Studio legale Simmons &
Simmons nella comunicazione del 06/02/2012 ha riferito quanto segue:
in base alla documentazione fornita dalla Società Cogeme, lo Studio Legale Berardinello
svolgeva effettivamente un'attività di consulenza in favore della Società redigendo n. 2
pareri legali in data 2 Maggio 2011 in merito al quadro normativo e regolamentare di
riferimento in ipotesi di ristrutturazione finanziaria della Società ed in merito agli strumenti
giuridici utilizzabili per tale ristrutturazione. Inoltre in merito alle informazioni fornite
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 129 ]
oralmente dal Sig. Marco Zanchi, ex Consigliere della Società, lo Studio Legale
Berardinello veniva coinvolto nelle trattative con il possibile partner industriale Gruppo
Brovedani. Lo Studio Berardinello non prendeva parte alle trattative con la Società Dynamic
Tecnologies S.p.A., con cui successivamente i Socio di riferimento della Società TMS
EKAB S.r.l. avrebbe stipulato un accordo parasociale.
La Società Cogeme incaricava lo Studio Legale Pensato & Partners per analizzare la
posizione dello Studio legale Berardinello.
Sulla scorta del parere reso da quest'ultimo Studio legale, risulterebbe che la determinazione
del compenso, prevista dal mandato conferito allo Studio Legale Berardinello, non sarebbe
congruente con i precetti del Codice Deontologico che secondo il parere della Corte di
Cassazione a sezioni unite del 20 Dicembre 2007 n.26810, hanno forza di Legge e ciò a
pena di nullità delle pattuizioni in violazione.
Nel caso in specie, dalla lettura della lettera di incarico professionale e di pattuizione del
compenso del 22 Gennaio 2011, emergerebbe che lo Studio Legale Berardinello al di là
delle attività di consulenza ed assistenza, si sia posto come “mediatore” prestandosi con
vincolo di esclusiva, alla ricerca di Società partners da indurre nell'operazione di
ristrutturazione della Società. Tale attività di mediazione pertanto risulta essere
incompatibile con la professione Forense, inoltre lo stesso codice deontologico prevede che
il compenso dell'avvocato sia commisurato all'attività effettivamente svolta.
In definitiva la soluzione prospettata dallo Studio Legale Pensato & Partners è stata quella di
contestare formalmente allo Studio Legale Berardinello la nullità parziale e/o totale del
mandato professionale conferitogli, così come integrato con l'accordo del 22 gennaio 2011, e
proponendo
contestulamente di concordare un compenso che tenga conto dell'attività
effettivamente svolta.
La contestazione veniva quindi inviata in data 25 Agosto 2011 e non veniva riscontrata in
alcun modo dallo Studio Legale Berardinello.
Alla luce di quanto sopra, con sollecitazione rivolta dal Commissario giudiziale, con un
ragionamento del tutto prudenziale, tenuto conto dell'attuale situazione in cui versa la
Società, i legali della società hanno stimato il rischio di causa come segue:
•
PROBABILE: riconoscimento dell'acconto di Euro 100.000 a fronte dell'attività svolta in
relazione alle trattative con Brovendani e alla redazione dei due pareri citati, anche in
considerazione della penale del medesimo importo prevista dalla lettera di incarico per la
revoca del mandato;
•
IMPROBABILE: riconoscimento di una percentuale del 2% sull'importo del prossimo
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 130 ]
aumento di capitale sociale della Società.
23) Dr.Paolo Ceruzzi – Cogeme
Con lettera del 18.6.2012 il Dr. Paolo Ceruzzi attraverso il suo legale Avv. Prof. Stefano
Ambrosiani, premesso di aver ricevuto in data 13 aprile 2011 l’incarico dalla Cogeme set in
persona dell’amministratore e legale rappresentante dell’epoca Dr. Marlo di effettuare con la
massima sollecitudine un’analisi della complessa e delicata situazione patrimoniale,
economica e finanziaria della societa’, con elencazione degli indici valutativi e la redazione
di un’apposita relazione, riteneva di aver maturato all’esito dell’espletamento di detta
attivita’ un compenso professionale di euro 901.317,00 come da prospetto di parcella che
allegava, lamentando altresi’ che
il suo credito non era stato appostato nel piano
concordatario pur avendo la societa’ riconosciuto al debenza dello stesso creditoChiedeva
pertanto l’inserimento nel passivo della societa’ anche del credito da lui vantato ed allegava
la corrispondenza intrattenuta da esso Avv. Ambrosini con i legali della Cogeme; allegava
altresì successivamente copia della lettera di incarico datata 13.4.2011 a firma Merlo
Pierantonio.
Opportunamente interessata la societa’, questa rispondeva allegando anch’essa la
corrispondenza intercorsa con la quale si contestava sia l’incarico , sia la debenza delle
somme,sia il quantum. Peraltro perveniva relazione integrativa da parte dell’avv:roda
procuratore e difensore della Cogeme il quale ribadiva la insussistenza del credito.
Motivava tali asserzioni rilevando che la parcella non risulta mai pervenuta ne’
contabilizzata ne’ inserita tra i debiti ne’ consegnata agli amministratori; l’incarico non
risulta agli atti sociali; non esiste un mandato tantomeno fornito di data certa come sarebbe
quello firmato dal Dr.Merlo (privo di alcuna ricevuta o timbro) che peraltro non aveva al
momento alcun potere di conferire l’incarico in mancanza di una delibera in tal senso del
Consiglio di amministrazione; le prestazioni professionali sono compendiate in 12 righe che
compendiano un’attivita’gia’ svolta dai dipendenti e consulenti della societa’ e che era gia’ a
mani del CDA e del consigliere firmatario della lettera di incarico.
Evidenziava altresi’ che nessuna iniziativa giudiziaria era stata intrapresa dal creditore e che
“””…si ritiene che quest’ultima iniziativa non sia stata avanzata per evitare la reazione da
parte della ricorrente, che avrebbe depositato nei confronti del supposto creditore un esposto
avanti la Procura competente.””””
Agli atti della societa’ comunque risulta appostata una somma pari ad euro 448.000,00 che
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 131 ]
compendia le due posizioni Bernardinello e Ceruzzi.
24) UGF MERCHANT - COGEME
In data 22/03/2011 la Società COGEME conferiva a UGF un mandato per l'assistenza e la
realizzazione di un'operazione di aggregazione aziendale con uno o più soggetti industriali o
finanziari. In base a tale mandato, l'attività di UGF avrebbe riguardato:
1. individuazione di uno o più soggetti industriali e/o finanziari interessati all'operazione;
2. analisi dei dati e delle informazioni commerciali e finanziarie inerenti l'operazione;
3. definizione della struttura e del perimetro di riferimento dell'operazione;
4. sviluppo delle trattative con le possibili controparti;
5. coordinamento delle attività di natura legale, fiscale ed amministrativa collegate alla
strutturazione e realizzazione dell'operazione.
Quale corrispettivo per l'attività di UGF, il mandato prevedeva una commissione di successo
pari all'1,2% dell'enterprise value della Società alla data di stipula di un accordo vincolante
con le controparti dell'operazione. In ogni caso le controparti concordavano che la
commissione di successo minima non sarebbe stata inferiore ad Euro 500.000.
In base alle informazioni ottenute dalla Società risulterebbe che UGF avrebbe effettivamente
organizzato incontri con i soggetti interessati all'operazione ed avrebbe prestato la propria
consulenza nella selezione del partner industriale Dynamic Tecnologies S.p.A.
Non risulta invece che UGF abbia assistito la Società nelle ulteriori attività previste dal
mandato in oggetto. Pertanto sarebbe stato possibile contestare il diritto di UGF a percepire
l'intera commissione di successo, quindi liquidare alla stessa un importo proporzionale
all'attività effettivamente espletata.
Inoltre come comunicato in data 06/02/2012 dall'Avvocato Giorgio Mariani dello Studio
Legale Simmons & Simmons, risulterebbe che alla data di stipula dell'accordo con Dynamic
Tecnologies S.p.A l'enterprise value della Società risultava drasticamente abbattuto dalle
pesantissime svalutazioni registrate in sede di bilancio semestrale 2011, come rilevato nel
corso delle attività di due diligence.
Alla luce di quanto sopra, con un ragionamento del tutto prudenziale, è stato possibile
stimare il rischio di causa come segue:
PROBABILE: riconoscimento della commissione di successo minima di Euro 500.000 a
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 132 ]
fronte dell'attività svolta in relazione all'individuazione del partner industriale;
ALTAMENTE IMPROBABILE: riconoscimento di un maggiore importo sempre a titolo
di commissione di successo pari all'1,2% dell'enterprise value della Società alla data di
stipula dell'accordo parasociale con Dynamic Technologies S.p.A.
Lo stesso Avvocato Giorgio Mariani nell'aggiornamento dell'analisi del rischio di causa,
inviata in data 07/08/2012, ha comunicato quanto segue:
in data 13 Giugno 2012 è stato notificato presso la sede legale della Società un atto di
citazione con il quale UGF ha chiesto la condanna di Cogeme S.p.A. al pagamento della
somma di Euro 1.506.205,30 oltre interessi legali, quale corrispettivo per
1.
l'attività di individuazione di uno o più soggetti industriali e/o finanziari
potenzialmente interessati al progetto di riposizionamento strategico industriale e finanziario
di Cogeme;
2.
rimborso delle spese vive sostenute in relazione all'esecuzione del contratto di
mandato;
3.
corrispettivo per un precedente mandato di avisory.
La Società UGF ha indicato la data del 11/10/2012 quale data prevista per la prima udienza
di comparizione, pertanto Cogeme provvederà a costituirsi entro il termine ultimo fissato per
venerdì 21 settembre 2012.
Nella memoria integrativa al ricorso del 08/08/2012 emerge che con riferimento alla
posizione di UGF S.p.A., era stato già stanziato un apposito fondo rischi di Euro 500.000
corrispondente alle previsioni del legale in seguito allo stato del contenzioso.
25)
3G S.r.l./Cogeme - PORTAGE
In data 19 luglio 2012 la società 3G S.r.l. ha notificato a Cogeme un atto di citazione con il
quale si chiede l'adempimento in forma specifica, ex art. 2932 del codice civile, della
scrittura privata sottoscritta in data 2 Luglio 2009 nell'ambito di un più ampio accordo di
portage.
In particolare 3G S.r.l. chiede che in conformità di quanto previsto nella suddetta scrittura, le
n. 208.500 azioni rappresentative del capitale della Società TTL S.r.l., in proprio possesso,
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 133 ]
vengano trasferite in capo a Cogeme con contestuale pagamento della somma di Euro
5.826.936,84 oltre gli interessi legali.
Dalla comunicazione dell'Avvocato Andrea Accornero dello Studio Legale Simmons &
Simmons del 07/08/2012 si rileva che riguardo alla suddetta scrittura privata sussistono seri
dubbi circa l'autenticità della firma apposta dal Dottor Carlo Bozzini, ex Amministratore di
Cogeme, sulla stessa. A tal fine, pertanto, è stata richiesta apposita perizia calligrafica che
ha concluso per la non autenticità della firma.
Alla data del 07/08/2012, gli avvocati dello Studio Legale Simmons & Simmons a cui
Cogeme ha conferito incarico, hanno avviato l’esame degli atti per predisporre le difese
della Società in vista dell'udienza di comparizione prevista per il giorno 18/12/2012 dinanzi
al Tribunale di Frosinone. Il termine previsto per la costituzione in giudizio è fissato per il
giorno 28 Novembre 2012.
Alla luce di quanto sopra esposto, con un ragionamento del tutto prudenziale, la società
aveva stimato un possibile rischio di causa come segue:
POSSIBILE: l'accoglimento delle domande di 3G non possono essere, allo stato attuale,
escluse. La scrittura privata prodotta in atti ed il presunto adempimento parziale della
medesima da parte della Società Cogeme rendono plausibile, anche se non provata, la tesi
avversaria. L'esito della causa dipende pertanto in gran parte dall'autenticità della scrittura
privata (già per vero esclusa da una perizia di parte commissionata da Cogeme).
Nella memoria integrativa al ricorso del 08/08/2012 emerge che con riferimento alla
posizione di 3G S.r.l., che è stato stanziato un apposito fondo rischi di Euro 5.200.000
confermato anche nel bilancio semestrale, che appare capiente a coprire i rischi del
contenzioso in essere, come confermato dalla relazione legale sopra riportata. Infatti la
posizione 3G-Cogeme – Portage (per Euro 5.826.936 ) di cui i ricorrenti sono venuti a
conoscenza solo nel corso del 2012, si fonda su un titolo contrattuale per il quale la perizia
calligrafica di parte ha escluso l'autenticità della firma.
Si da atto, tuttavia, che la 3G Srl, con lettera del 1 ottobre 2012 ha rinunciato alle domande
proposte obbligandosi alla cancellazione della causa ai sensi dell’art. 309 c.p.c. con
compensazione delle spese. E’ evidente che, concretizzandosi tale eventualità verrebbe meno
il relativo rischio tutelato dal fondo di cui sopra.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 134 ]
26) 3G S.r.l./Cogeme – PATTO PATTO PARASOCIALE - TTL S.r.l.
Con atto di citazione del 19/07/2012 la Società 3G S.r.l. ha citato in giudizio Cogeme e
Fin.Tem, nella loro qualità di Soci della TTL S.r.l., per sentite dichiarata la condanna di
quest'ultime relativamente all'adempimento del patto parasociale per la governance di TTL
S.r.l. stipulato in data 07/10/2008, esercitando in assemblea i loro voti in modo conforme al
Patto Parasociale, nonché al risarcimento dei danni subiti da 3G S.t.l., quantificati in Euro
8.382.433 (pari al presunto investimento azionario di 3G S.r.l. in TTL S.r.l.).
In via subordinata 3G S.r.l. chiede di dichiarare la risoluzione del patto parasociale nonché la
condanna in solido di Cogeme e Fin.Tem al risarcimento danni subito da 3G S.r.l. per Euro
8.382.433.
Con riferimento al patto parasociale si precisa che Cogeme, con comunicazione del
12/03/2012, ha ritenuto risolto lo stesso a causa del venir meno di qualsivoglia rapporto
fiduciario tra le parti.
Alla data del 07/08/2012, gli avvocati dello Studio Legale Simmons & Simmons al quale
Cogeme ha conferito gli opportuni mandati, hanno avviato l’esame degli atti per predisporre
le difese della Società in vista dell'udienza di comparizione prevista per il giorno 18/12/2012
dinanzi al Tribunale di Frosinone. Il termine previsto per la costituzione in giudizio è fissato
per il giorno 28 Novembre 2012.
Alla luce di quanto sopra esposto, con un ragionamento del tutto prudenziale, la società ha
stimato un possibile rischio di causa come segue:
POSSIBILE: l'accoglimento delle domande di 3G non possono essere, allo stato attuale,
escluse dovendo il Giudice verificare la legittimità della risoluzione del patto parasociale.
Appare tuttavia improbabile l'accoglimento delle domante formulate dalla controparte
poiché sia dottrina che giurisprudenza maggioritarie escludono che gli obblighi contenuti in
un patto parasociale, riguardanti la governance societaria possano essere oggetto di
esecuzione in forma specifica, come richiesto da 3G S.r.l.
Inoltre il risarcimento danno, in caso di violazione accertata, non pare poter essere
determinato in misura pari al valore della partecipazione del Socio non inadempiente, ma il
Tribunale potrebbe liquidare a favore di 3G S.r.l. danni in misura diversa.
Nella memoria integrativa al ricorso del 08/08/2012 emerge che con riferimento alla
posizione di 3G S.r.l., che non è stato stanziato un apposito fondo rischi poiché la
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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controversia fonda su una richiesta risarcitoria (8.382.433) che per la natura del titolo e la
precedente intervenuta risoluzione del patto, appare improbabile.
Si da atto, peraltro, che la 3G Srl, con lettera del 1 ottobre 2012 ha rinunciato alle domande
proposte obbligandosi alla cancellazione ai sensi dell’art. 309 c.p.c. con compensazione
delle spese. E’ evidente che, concretizzandosi tale eventualità verrebbe meno
definitivamente il relativo rischio.
27) SAMA INOX S.r.l. – ITALIAN ARMS
In data 03/01/2012 con notifica dell'atto di citazione per la chiamata di terzo, Cogeme
veniva chiamata in causa per il ricorso instauratosi tra Italian Arms e Sama Inox S.r.l. in
liquidazione.
Con atto di citazione in opposizione, Italian Arms aveva convenuto in giudizio Sama Inox
per ottenere al revoca del decreto ingiuntivo opposto n. 123/B/11 emesso in data 04/05/2011
dal Tribunale di Como.
Con tale provvedimento Italian Arms contestava a Sama Inox S.r.l. una serie di fatture
emesse per forniture di importo complessivo pari a Euro 1.950.000 maggiorato di interessi e
spese legali, di cui Sama Inox S.r.l. aveva precedentemente ingiunto il pagamento a Italian
Arms (trattasi delle fatture emesse da Sama Inox n. 1027 del 07/04/2009, n.1714 del
12/06/2009 e n. 1815 del 25/06/2009 emesse a fronte di una fornitura di prodotti).
Poiché l'opposizione di Italian Arms era basata sulla contestazione della qualità dei prodotti
forniti da Sama Inox, quest'ultima ha chiamato in garanzia Cogeme nella qualità di terzo
soggetto che avrebbe fornito a Sama Inox i medesimi prodotti/componenti degli stessi.
Cogeme è stata chiamata a comparire all'udienza del 30 Maggio 2012.
Per contestare tale chiamata in manleva e garanzia, ha conferito incarico allo Studio Legale
Simmons & Simmons che da un primo esame del solo atto di citazione in causa di Cogeme
ha dichiarato che la pretesa di Italian Arms fosse di difficile accoglimento, sia per la carenza
documentale che probatoria.
Cogeme inoltre vanta nei confronti di Sama Inox un credito di importo superiore al valore
della causa, in particolare stando ai crediti già riconosciuti dal concordato di Sama Inox, tale
importo sarebbe pari a Euro 6.637.655,04 in relazione al quale Cogeme sta valutando di
poter svolgere domanda riconvenzionale ove questo non fosse saldato dal concordato al
momento previsto per il pagamento dei creditori chirografari, nell'ipotesi in cui il credito si
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 136 ]
dovesse rivelare collegato, in parte, a forniture dei prodotti e/o componenti oggetto del
contenzioso in essere.
Con la comunicazione di aggiornamento del 07/08/2012, sottoscritta dall'Avvocato Andrea
Accornero, lo Studio legale Simmons e Simmons ha comunicato alla Società che in data
30/07/2012 sono state depositate, nei termini, le memorie istruttorie. Con tali memorie:
1. sono state ribadite le contestazioni già formulate circa la riferibilità ad essa di una lettera,
prodotta da Italia Arms, taluni vizi nei prodotti forniti a quest'ultima per il tramite di Sama Inox
S.r.l.;
2. sarebbe stato rilevato come i vizi contestati e riconosciuti nella predetta lettera, riguardino in
realtà prodotti diversi da quelli oggetto della fornitura in contestazione;
3. sarebbero state contestate alcune alterazioni dei documenti prodotti.
All'esito dell'espletanda istruttoria, se tali contestazioni risultassero provate, il Tribunale
dovrebbe poter accogliere la riconvenzionale proposta da Cogeme e rigettare le domande
proposte contro di essa.
L'udienza per la discussione sulle istanze istruttorie e ammissione dei mezzi di prova era
fissata per il giorno 10 Ottobre 2012.
Con riferimento al rischio di causa la società ritiene che le pretese di Italian Arms S.r.l. siano
di difficile accoglimento sia per la mancata prova dei vizi delle forniture oggetto di causa,
sia per la probabile intervenuta scadenza dei termini decadenziali di denuncia dei vizi
asseriti.
Pertanto, a giudizio della società, il rischio di soccombenza appare:
POSSIBILE e potrebbe comportare una condanna di Cogeme al pagamento in favore di
Sama Inox di un importo pari alla metà del prezzo dei prodotti non incassata (circa Euro
1.950.000), meno probabile risulterebbe la condanna di Cogeme al pagamento al
risarcimento danni ulteriori, allo stato non provati.
Da notare inoltre che anche in caso di condanna, Cogeme dovrebbe poter opporre in
compensazione il prezzo della fornitura, oggetto della domanda riconvenzionale, mai
pagatole da Sama Inox S.r.l. (6.637.655,04).
3) La proposta di Concordato
3.1) La proposta originaria e le successive memorie integrative
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 137 ]
Come illustrato nella comunicazione ai creditori, ex art. 171, co.2, l. fall., lo scrivente ha
comunicato a tutti i creditori risultanti dall’elenco fornito dalla società a corredo della Domanda
di Ammissione alla Procedura che il Tribunale di Frosinone — Sez. fallimentare — a norma
dell’art. 163 l. fall., con decreto depositato il 22 maggio 2012, ha dichiarato aperta la procedura
di concordato preventivo n° 6/2012 nei confronti della società per azioni COGEME SET in
Liquidazione, nominando Giudice delegato il dott. Sandro Venarubea e Commissario giudiziale
lo scrivente.
In tal sede, è stato sommariamente illustrato il contenuto della proposta di concordato, che
prevede:
- la soddisfazione integrale dei creditori muniti di privilegio generale mobiliare;
- la soddisfazione integrale dei creditori muniti di privilegio speciale gravanti su beni non
oggetto di dismissione;
- la soddisfazione dei creditori muniti di privilegio speciale, pegno o ipoteca, su beni oggetto di
dismissione, in misura non inferiore a quella ricavabile, in ragione della collocazione
preferenziale, dal ricavato della liquidazione dei beni su cui insiste la causa di prelazione, in
base al valore di mercato risultante da perizia giurata di professionista iscritto all'Albo dei
Revisori, e la degradazione al chirografo della parte di credito non soddisfatta, ex art. 160,2"
comma L.F;
- la soddisfazione non integrale dei creditori per IVA di rivalsa (2758, II comma C.C.) verso la
ricorrente, aventi privilegio speciale gravante su beni o servizi che hanno formato oggetto della
cessione, che nella specie non sussistono o sono di valore inesistente, con conseguente
insussistenza della natura privilegiata di tali crediti, e degradazione al chirografo dell'intero
credito, da soddisfarsi in misura percentuale;
- la soddisfazione percentuale dei creditori chirografari, mediante conversione del credito in
strumenti partecipativi, costituiti dall'assegnazione di azioni di nuova emissione della ricorrente
(in esecuzione del deliberando aumento di capitale scindibile fino all'ammontare massimo di
euro 40.127.516,000, mediante emissione di nr. 61.734.640,00=) in misura di 1 azione di
nominali euro 0,63 per ogni 2,6 euro di crediti nominali chirografari. Il capitale nominale
dell’aumento destinato ai creditori chirografari mediante conversione del loro credito in azioni è
pari ad euro 26.313.443,00, da assegnare ai medesimi in caso di mancata sottoscrizione in
denaro dai soci, da terzi acquirenti i diritti di opzione o dal Mercato. In considerazione della
circostanza che l’ammontare complessivo del credito chirografario al 30.11.2011 indicato in
ricorso è pari all’importo di euro 105.253.773,00=, la proposta concordataria prevede di
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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soddisfare il ceto chirografario in azioni di valore nominale corrispondente al 25% dei loro
rispettivi crediti. L’efficacia dell’aumento di capitale è subordinata all’esecutività del decreto di
omologazione del concordato preventivo. Come già segnalato, nella categoria dei “creditori
chirografari” sono ricompresi anche quei creditori “privilegiati” ex art. 2758, 2° comma C.C.,
che sono degradati al chirografo, per insussistenza dei beni su cui insiste il privilegio e i
creditori muniti di privilegio speciale (pegno e ipoteca) per la parte non soddisfatta dal valore di
mercato del bene su cui la insiste la garanzia, risultante da perizia giurata di professionista in
possesso dei requisiti di cui all’art. 67 terzo comma lett. d) L.F..
Il concordato preventivo non prevede la formazione di classi distinte per i creditori chirografari,
secondo posizione giuridica e interessi economici omogenei e trattamenti "differenziati" tra
creditori chirografari appartenenti a classi diverse, ed è dunque a c.d. "classe unica".
Quanto al voto, nel ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato, la società prevedeva
la chiamata al voto anche i creditori privilegiati, divisi in classi omogenee, in ragione del
dilazionato pagamento nel tempo, successivo per alcune categorie di privilegiati anche rispetto
ai chirografari, sulla base del Piano di durata quinquennale di soddisfazione dei crediti che si
rappresenta di seguito.
Il Piano Concordatario prevede:
1)la dismissione ovvero la liquidazione degli asset di Gruppo ritenuti non strategici, con
particolare riferimento alla cessione della partecipazione nelle società TTL srl e in Cogeme do
Brasil e dell’immobile sociale/stabilimento in Patrica, il cui ricavato è destinato a soddisfare i
privilegiati generali (per i beni senza gravami) e, in parte, i privilegiati speciali (per i beni
gravati) fino alla concorrenza del loro valore. In particolare:
- il ricavato dalla cessione della partecipazione in Cogeme do Brasil, sulla quale non grava
pegno, né altro privilegio speciale, valutato in euro 4.500.000,00= verrà destinato a soddisfare i
creditori muniti di privilegio generale mobiliare, secondo l’ordine dei privilegi;
- Il ricavato della cessione dell’immobile in Patrica, previsto in euro 3.535.000,00= verrà
destinato a soddisfare i creditori privilegiati ipotecari (in forza di ipoteche volontarie e
giudiziali già descritte), in ragione della collocazione preferenziale, fino alla concorrenza del
valore del bene su cui grava la garanzia, per un importo non inferiore a quello risultante da
perizia giurata asseverata da revisore contabile ex art. 160, 2° comma L.F.
e della
manifestazione di interesse ricevuta.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 139 ]
- Il ricavato della cessione della partecipazione in TTL, previsto in euro 3.700.000,000, sulla
quale grava pegno in favore della Banca Nazionale del Lavoro, in corso di escussione, a
garanzia di un finanziamento di complessivi euro 21.000.000,00= circa in linea capitale, verrà
destinato a soddisfare il creditore pignoratizio fino alla concorrenza del ricavato della
liquidazione, di presumibile valore non inferiore a quello risultante dalla perizia giurata redatta
da revisore contabile. La parte di credito insoddisfatta verrà degradata al chirografo.
- La realizzazione degli altri beni gravati da privilegio speciale (fatta eccezione per i macchinari
gravati dal privilegio speciale previsto dalla “Legge Sabatini”), quali i numerosi titoli di credito
gravati di pegno in favore degli istituti bancari.
2)La conservazione degli attivi delle immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie
funzionali alla prosecuzione dell’attività: i) la partecipazione in Cogeme Set Ro srl (valutata
con perizia giurata dal revisore contabile euro 9.800.00,00); ii) la partecipazione in Cogeme
Precision Parts India PVT Ltd (valutate con perizia giurata in euro 6.500.000,00); iii) le
immobilizzazioni materiali (macchinari e attrezzature strumentali, valutate in euro
4.260.880,00) di cui le principali (impianti speciali) valutate con perizia giurata euro
3.409.500,00; iv) i macchinari gravati da privilegio speciale (Legge Sabatini); v) l’utilizzo dei
flussi di cassa generati dalle società controllate non oggetto di dismissione, Cogeme India e
Cogeme Romania, ovvero comunque degli utili futuri generati dall’attività caratteristica,
successivamente al deposito del ricorso e per tutti gli anni di durata del Piano, al servizio dei
debiti sorti in prededuzione e di quelli privilegiati anteriori al deposito della domanda.
3)La conservazione delle altre residue immobilizzazioni materiali, che ancorché in assenza di
perizia giurata e non completamente svalutate nell’ultima situazione patrimoniale aggiornata,
sono da considerarsi di valore pressoché nullo in caso di mancata prosecuzione dell’attività e di
liquidazione “atomistica” dei singoli beni.
4)
Destinazione integrale dell’attivo rinveniente
dall’incasso dei crediti sociali e dalla
vendita del magazzino costituito dalle scorte, dai semilavorati e dalle materie prime, esistente
alla data di presentazione della domanda concordataria, al finanziamento del circolante e alla
prosecuzione dell’attività aziendale.
5) La soddisfazione dei creditori chirografari anteriori attraverso l’assegnazione dell’aumento
di capitale mediante azioni di nuova emissione, con conversione del proprio credito in
strumenti partecipativi. L’aumento di capitale verrà assegnato per l’importo di euro
26.313.443,00= ai creditori chirografari mediante conversione del proprio credito in azioni di
nuova emissione, in rapporto di 1 azione di nominali euro 0,65 per ogni 2,6 euro di crediti
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 140 ]
nominali. Pertanto, a seconda dell’esito della collocazione dell’aumento di capitale ed in
particolare della percentuale di aumento di capitale che verrà sottoscritto dal Mercato, la
soddisfazione del credito potrebbe avvenire, in via teorica, anche in denaro in misura
corrispondente al 25 % del credito nominale, o in via alternativa, parte in denaro, parte in
strumenti partecipativi.
Con memoria in data 08/08/2012 la società ha proceduto ad integrare il ricorso, in base ai fatti
di rilievo accaduti successivamente alla data di deposito ed in particolare dell’Assemblea dei
Soci del 22 Giugno 2012, ad evidenziare i fondi rischi sulla base delle Relazioni sulle posizioni
in contenzioso e ad aggiornare i dati contabili sulla base della situazione economico
patrimoniale definitiva alla data di deposito del ricorso (31.3.2012) e la proposta concordataria,
sulla base degli accadimenti successivi al deposito.
L’aumento di capitale sociale è stato deliberato dall’Assemblea dei soci Cogeme del 22
Giugno 2012, dopo che nell’Assemblea dell’11 Maggio 2012
non era stato raggiunto il
quorum deliberativo per una percentuale minimale.
Nella medesima sede è stata soddisfatta la richiesta dei “piccoli azionisti di minoranza” di
disporre di un aumento di capitale gratuito(finalizzato a ricostituire il capitale al minimo legale)
e di consentire
l’esercizio del diritto di opzione sull’aumento di capitale anche agli
obbligazionisti.
Inoltre, l’aumento del capitale sociale è stato deliberato fino ad un importo prossimo al valore
del patrimonio netto della Società, successivamente all’omologazione del concordato ed alla
conseguente sopravvenienza attiva derivante dallo stralcio del debito chirografario ed, in
particolare di euro 39.843.980,80, mediante emissione di 3.984.398.080 azioni ordinarie di
nominali euro 0,010 (dieci millesimi di euro, cioè un centesimo) cadauna anziché di euro
26.313.443,00, come previsto nel ricorso per l’ammissione alla procedura.
Con ulteriore successiva memoria del 05/09/12 la società ha provveduto ad aggiornare, con i
dati aziendali definitivi della situazione patrimoniale di riferimento al 30.06.2012, il contenuto
della proposta concordataria, che non viene sostanzialmente mutata rispetto a quella contenuta
nel ricorso. In particolare con detta memoria sono state aggiornate le posizioni relative alle
società di leasing, con le quali si stanno concludendo accordi di rinegoziazione, e sono state
svolte alcune precisazioni e definitive modifiche in relazione alla formazione delle classi di
creditori chiamati al voto e precisando il definitivo contenuto della proposta.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 141 ]
In definitiva, è stato precisato che il deliberato aumento di capitale a pagamento è scindibile e
deve quindi intendersi fino all’importo di euro 39.843.980,80. La parte di aumento di capitale
che non verrà sottoscritta attraverso la conversione rimarrà non eseguita ed il capitale sociale
risulterà aumentato del solo importo corrispondente alla conversione dei crediti chirografari.
I creditori chirografari, pertanto, in mancanza di sottoscrizione da parte dei soci ovvero del
mercato, saranno soddisfatti mediante conversione dei rispettivi crediti in azioni di nuova
emissione, in esecuzione del deliberato aumento di capitale di euro 39.843.980,80, fino alla
concorrenza dell’importo di euro 25.589.389,00.
Avendo l’assemblea del 22 Giugno deliberato un aumento di capitale di euro 39.843.980,80,
mediante emissione di numero 3.984.398.080 azioni ordinarie di nominali euro 0,010 (dieci
millesimi di euro, cioè un centesimo di euro) cadauna, i creditori sarebbero soddisfatti mediante
conversione dei crediti in azioni per un valore nominale corrispondente al 25% del nominale
dei rispettivi crediti, ricevendo 1 azione da 0,010 euro ogni 0,040 euro di credito nominale.
Il patrimonio netto della Cogeme post esdebitazione sarà pari ad euro 41.939.952,00= circa, di
cui euro 25.589.389,00 per capitale sociale ed euro 16.350.563,00 per riserve conseguenti a
sopravvenienze da stralcio.
Nella memoria la società precisa che, alla luce della Riforma introdotta con il D.L. 22.6.2012
nr. 83, modificato dalla Legge di conversione del 7.8.2012, nr. 134, ritiene di non dovere /
potere (più) chiamare al voto i creditori privilegiati, né generali, né speciali, giacché comunque
soddisfatti in misura integrale per capitale ed interessi, calcolando ai fini del raggiungimento
della maggioranza di legge soltanto il voto dei chirografari riuniti in classe unica. Impostazione
peraltro condivisa dallo scrivente Commissario giudiziale, che non riporta, pertanto, le ipotesi
alternative, formulate in subordine dalla società.
In definitiva la proposta, pertanto, può essere schematizzata come segue:
- pagamento integrale dei crediti prededucibili e delle spese di giustizia, nonché le spese
relative
agli oneri stimati quali “Fondi scostamenti e imprevisti” (spese riammissione alla quotazione,
CIGS, compensi etc..)
- pagamento integrale dei crediti privilegiati generali, oltre gli interessi legali dal deposito
della domanda al saldo, senza suddivisione degli stessi in classi;
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[ 142 ]
-
pagamento integrale dei crediti privilegiati speciali, oltre agli interessi di legge, fino
all’ammontare
del valore del bene su cui insiste la causa di prelazione, risultante da perizia giurata di Revisore
Contabile ex art. 160, 2° comma L.F. ed - in ogni caso - fino all’ammontare del valore del
maggior realizzo senza suddivisione degli stessi in classi;
- degradazione al chirografo [e l’inserimento nella stessa classe unica dei “chirografari”] :
a. dei crediti per rivalsa IVA, afferenti sia al capitale spettante ai creditori privilegiati, sia al
capitale spettante ai creditori chirografari;
b. dei creditori privilegiati speciali per l’eventuale importo eccedente il valore del bene sul
quale insiste la causa di prelazione.
-
la formazione di una unica classe di creditori chirografari e la soddisfazione dei crediti in
azioni, per un valore nominale corrispondente al 25 % del valore nominale dei crediti, mediante
conversione dei medesimi in azioni di nuova emissione di Cogeme, in misura di 1 azione da
0,010 Euro per ogni 0,040 Euro di credito nominale, in esecuzione dell’aumento di capitale a
pagamento della società ricorrente, fino alla concorrenza di Euro 25.589.389,26.
Nella sola remota ipotesi in cui l’aumento di capitale a pagamento di Euro 39.843.980,80
venisse sottoscritto integralmente dai soci o dal mercato, i creditori privilegiati verranno
soddisfatti in denaro, per capitale e interessi, attraverso la liquidità ricavata dall’aumento, oltre
che dalla dismissione dell’attivo patrimoniale non strategico. I creditori privilegiati speciali
saranno soddisfatti dalla dismissione dei beni su cui insiste la causa di prelazione, nei tempi
previsti dal Piano, fatta eccezione per i creditori muniti del privilegio speciale “Sabatini” e di
privilegio per “IVA di rivalsa”, non oggetto di dismissione, da soddisfare integralmente
mediante l’aumento di capitale, ovvero mediante il residuo ricavo della cessione della
partecipazione in Cogeme do Brasil; i creditori chirografari in classe unica (ivi compresi i
privilegiati degradati per incapienza o insussistenza dei beni) verranno soddisfatti integralmente
in denaro nella percentuale del 25% dei rispettivi crediti chirografari. In tal caso, i flussi di
cassa residui, verranno destinati a finanziare il circolante e l’attività caratteristica, e saranno
“trattenuti” dalla società. Qualora l’aumento di capitale di Euro 39.843.980,80 = venisse
sottoscritto solo in parte, i creditori privilegiati verranno soddisfatti in denaro dalla liquidità
ricavata dall’aumento e dalla dismissione dei beni non strategici, oltre che dai flussi di cassa
generati negli anni di Piano, in caso di incapienza dell’aumento, fino alla concorrenza del
debito privilegiato per capitale e interessi. I creditori privilegiati speciali verranno soddisfatti
dalla liquidazione dei beni su cui insiste la causa di prelazione, nei tempi previsti dal Piano. I
creditori chirografari verranno soddisfatti parte in denaro, parte mediante conversione del loro
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[ 143 ]
credito in azioni di nuova emissione, a seconda della percentuale di aumento sottoscritta. In
questo caso i flussi di cassa (salvo quelli necessari a coprire il fabbisogno privilegiato) previsti
per gli anni 2012 - 2016 verranno destinati a finanziare il circolante e l’attività caratteristica, e
saranno “trattenuti” dalla società, incrementando comunque percentualmente “l’attivo”
destinato ai chirografari (per effetto del corrispondente incremento del valore della
partecipazione o dell’eventuale distribuzione ai medesimi dei relativi dividendi).
In sintesi:
1) l’Attivo da destinare alla soddisfazione dei creditori con titolo o causa anteriore al decreto
risulta riepilogato nella schema che segue:
ATTIVO
Attività
DESTINATO AL
DESTINATO ALLA
DBT ANTERIORE
CONTINUITA'
Valori in Euro
Valori in Euro
Cassa e conti correnti attivi destinati alle spese di Giustizia
e preducibilità
Cessione partecipazione in Cogeme do Brasil (valore di
perizia) prevista per il 30.6.2013
TOTALE
Valori in Euro
660.757
0
660.757
4.500.000
0
4.500.000
1.009.339
0
1.009.339
3.700.000
0
3.700.000
3.535.000
0
3.535.000
0
3.815.482
3.815.482
0
4.188.129
4.188.129
0
17.900.000
17.900.000
0
16.860.961
16.860.961
0
1.486.553
1.486.553
0
4.555.652
4.555.652
617.346
617.346
Cessione titoli di credito (azionari, obbligazionari,
assicurativi, finanziari) gravati da pegno, prevista per il
31.12.2012
Cessione partecipazione in TTL gravata da pegno (valore di
perizia) prevista per il 30.6.2013
Cessione immobile in Patrica gravato da ipoteca (valore di
perizia) prevista per il 31.12.2015
Attivo da magazzino inseriti nel ciclo produttivo
Attivo da crediti al netto dei crediti di dubbia esigibilità o
inesigibili
Attivo da partecipazioni Romania ed India (non oggetto di
dismissione)
Attivo da cespiti in leasing (1)
Attivo da immobilizzazioni immateriali inseriti nel ciclo
produttivo
Attivo da immobilizzazioni materiali (non oggetto di
dismissione)
Attivo rinveniente dall’aumento di capitale gratuito
mediante imputazione del corrispondente importo delle
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[ 144 ]
riserve disponibili post omologa
Attivo rinveniente dall’aumento di capitale destinato ai
chirografari mediante conversione del credito in azioni di
25.589.389
25.589.389
nuova emissione euro 25.589.389,26
Attivo rinveniente dai flussi di cassa della ricorrente per gli
anni di Piano, a servizio del debito scaduto alla data di
11.572.524
0
11.572.524
deposito del ricorso
Flussi anno 2012 - al netto della prededuzione già servita dal
Piano (2)
Flussi anno 2013 - al netto della prededuzione già servita dal
Piano (2)
Flussi anno 2014 - al netto della prededuzione già servita dal
Piano (2)
Flussi anno 2015 - al netto della prededuzione già servita dal
Piano (2)
Flussi anno 2016 - al netto della prededuzione già servita dal
Piano (2)
716.220
0
716.220
1.803.914
0
1.803.914
1.842.930
0
1.842.930
4.703.038
0
4.703.038
2.506.422
0
2.506.422
TOTALE ATTIVITÀ
50.567.010
49.424.123
99.991.133
2) Il Passivo destinato ad essere soddisfatto dall’attivo di cui sopra, con indicazione dei tempi di
soddisfazione, risulta dallo schema che segue:
TEMPI DI SODDISFAZIONE DEL PASSIVO
Passività
Valori in Euro
2012
2013
2014
2015
2016
Debiti prededucibili
Spese di Giustizia stimate per
l’intera procedura
-600.000
-250.000
-100.000
-100.000
-1.200.000
-498.679
-1.300.000
-598.679
-100.000
-50.000
-100.000
-50.000
Debiti prededucibili e fondi vari
alla data di deposito del ricorso,
eccetto interessi legali su
-1.698.679
privilegio dal deposito del ricorso
al saldo
TOTALE DEBITI
PREDEDUCIBILI
-2.298.679
-250.000
Debiti privilegiati generali alla
data di deposito del ricorso
- Dipendenti e TFR ex art. 2751
bis, c. 1 nr. 1 C.C. e f.do
-2.072.267
-2.072.267
contenzioso lav. sub. (3)
- Professionisti ex art. 2751 bis, c.
-1.816.354
-1.816.354
1 nr. 2 C.C. e fondo contenzioso
________________________________________________________________________________________________
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profess.
- Artigiani ex art. 2751 bis, c. 1 nr.
5 C.C.
- Società di lavoro interinale ex
art. 2751 bis, c. 1 nr. 5 ter C.C.
-759.260
-759.260
-374.842
-374.842
- Erario per tributi diretti ed
indiretti ex art. 2752 C.C. e
previdenza e assicurazione
obbligatoria ex art. 2753 e 2754
C.C e fondo oneri interessi su
-5.990.392
-5.990.392
debiti tributari e previdenziali dal
30.11.2011 al deposito (al netto dei
crediti)
TOTALE DEBITI PRIVILEGIO
GENERALE
-11.013.115
0
-1.009.339
-1.009.339
-2.072.267
-2.950.456
0
-5.990.392
Debiti privilegiati speciali alla
data di deposito del ricorso (fino
all’ammontare del valore del
bene risultante da perizia giurata
di revisore contabile)
- Debiti gravati da pegno su titoli,
fino a capienza
- Debiti gravati da pegno su
partecipazioni societarie (TTL),
-3.700.000
-3.700.000
fino a capienza
- Debiti gravati da garanzia
ipotecaria, fino a capienza
-3.535.000
-3.535.000
- Debiti ex legge Sabatini, con
interessi fino al deposito del
-1.265.971
-1.265.971
-14.285
-14.285
ricorso
- Debiti per Iva di regresso ex art.
2758 Cod. Civ.
TOTALE DEBITI PRIVILEGIO
SPECIALE
-9.524.596
-1.009.339
-3.700.000
0
-3.535.000
-1.280.257
Debiti chirografari
Obbligazionisti
-20.970.129
-20.970.129
-36.616.166
-36.616.166
-9.617.544
-9.617.544
Istituti di credito, a breve e
medio-lungo termine, compreso
debiti per contratti derivati e
verso società finanziarie
Società di leasing, sia per contratti
risolti che per contratti non risolti,
per debito anteriore al deposito
della domanda, incluso Fondo
perdite
________________________________________________________________________________________________
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[ 146 ]
Debiti verso altri finanziatori e
fondi (include il debito verso
Simest e i fondi per fideiussioni
-14.110.000
-14.110.000
-20.424.788
-20.424.788
-618.930
-618.930
rilasciate a 3G srl e TTL srl)
Fornitori in genere di servizi e
merci, debiti vari, compreso
debito verso Honeywell, fondi e
creditori privilegiati degradati al
chirografo per incapienza dei beni
su cui insiste la causa di
prelazione
Fondi rischi a chirografo iscritti su
causa UGF e per decreti
ingiuntivi vari, comprese relative
spese
TOTALE DEBITI
CHIROGRAFARI
TOTALE DEBITI
-102.357.557
0
0
-102.357.557
0
0
-125.193.947
-1.259.339
-7.072.267
-105.906.692
-3.635.000
-7.320.649
Note
(1) Valore attuale dei beni in locazione finanziaria, oggetto di rinegoziazione, che verosimilmente verranno riscattati al termine dei
contratti di leasing.
(2) Ipotesi dell'assorbimento del 100% dei flussi generati al servizio del debito pregresso.
(3) Per ragioni di prudenza viene conservato anche l'importo relativo al TFR che tuttavia non è scaduto e verrà quindi pagato alla data
dell'interruzione del rapporto di lavoro.
4) Conclusioni
4.a) Cause del dissesto
L’ambizioso programma di investimenti già descritto in precedenza all’interno di un ampio
processo di internazionalizzazione ed espansione nel mercato Brasiliano, indiano ed est-europeo
unitamente a quello di integrazione verticale realizzato con l’acquisto della quota di capitale
sociale di TTL, che avrebbe consentito di acquisire il know how e la tecnologia per fornire la
componentistica completa anche della c.d. “ultima fase” e, quindi, essere in condizione di poter
“certificare e garantire” qualitativamente il prodotto al cliente hanno prodotto un notevole sforzo
organizzativo e finanziario. Ciò accadeva in corrispondenza del primo consistente calo
del
fatturato mercato dell’auto (primo semestre 2009) che risentiva pesantemente della crisi economica
e finanziaria mondiale, seppur mitigato nel secondo semestre dalla politica di incentivi sulle
vendite adottata dai governi dei paesi europei.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
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La crisi, che pesava maggiormente nei mercati tradizionali (Italia, Francia, Inghilterra, Spagna,
Germania, Stati Uniti, Canada e Giappone), ed in misura minore nei mercati emergenti (come
Brasile, Russia, India e Cina), determinava una generale maggiore difficoltà di accesso al credito,
riduzione dei consumi e degli investimenti. Sulla filiera auto motive quanto sopra si rifletteva nel
rallentamento dei programmi di produzione delle commesse acquisite rispetto ai piani originari.
Come evidenziato, in un tale scenario economico mondiale e di settore, la società si trovava a
gestire un programma di potenziamento della capacità produttiva e l’integrazione di una o più
società in un gruppo societario già esistente, con tutte le difficoltà legate al coordinamento della
gestione delle società ed al rischio di non realizzare le sinergie attese dall’operazione, supportata e
stimolata dalla conferma degli ordini programmati dai propri clienti.
In tale ultima ottica di soddisfazione delle richieste dei propri clienti, Cogeme investiva
nell’acquisto di nuovi macchinari, utilizzando le agevolazioni previste dalla L. n. 1329/65,
ricorrendo ai finanziamenti previsti dalla Legge Sabatini per un importo totale di euro 5.215.173,
acquisendo beni strumentali nell’anno 2009 per euro 1.503.247, il cui debito residuo al 31/12/2009
ammontava ad euro 2.752.778,00 e nel corso del 2009, sottoscriveva nuovi finanziamenti con
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A e Banca Etruria s.c.a r.l., a fronte dei quali la ricorrente
stipulava due polizze assicurative per un totale di euro 2.000.000,00.
Tuttavia l’ingente piano di investimenti, di espansione geografica e di acquisizioni operato dal
management del tempo non ha evidentemente ottenuto i risultati che l’organo amministrativo si
attendeva rispetto agli oneri assunti. Sia perché il piano medesimo risultava essere stato
concentrato in un lasso temporale molto ristretto, così da rendere estremamente difficile un ritorno
tale da coprire l’indebitamento finanziario che la Società aveva assunto per sostenerlo, sia per la
congiuntura a dir poco sfavorevole del mercato. Ben presto il piano di investimenti attuato per
ampliare e potenziare la capacità produttiva e per poter soddisfare le richieste dei clienti hanno
determinato un indebitamento finanziario particolarmente gravoso con notevoli riflessi negativi sul
ciclo finanziario dell’impresa e sulla sua capacità di rimborso del debito.
In particolare, l’acquisizione di TTL, per la realizzazione della quale Cogeme aveva investito circa
Euro 21.000.000,00, l’erogazione in favore delle controllata di circa euro 2.500.000,00 a titolo di
finanziamento soci e la garanzia prestata ai creditori di TTL per circa euro 6.900.000,00 ulteriori,
l’aumento di capitale in Cogeme do Brasil per euro 3.758.923,70, mediante compensazione di un
credito di pari importo, (nonostante ciò la controllata brasiliana chiudeva il primo semestre del
2011 con un fatturato in diminuzione del 15% rispetto all’anno precedente ed un risultato netto
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negativo di euro 6.771.000,00), gli investimenti effettuati nella controllata Cogeme India, i forti
investimenti effettuati dalla Società nel 2009 per l’acquisto di nuovi macchinari, per un importo
totale di euro 5.215.173,00, non permettevano di conseguire i risultati attesi dal management del
tempo e risultavano sproporzionati rispetto ai volumi di fatturato realizzati negli anni successivi.
Cogeme, inoltre, aveva contratto finanziamenti le cui condizioni contrattuali prevedevano il
rispetto di parametri finanziari/economici e patrimoniali il cui soddisfacimento doveva essere
garantito dalla ricorrente per ogni anno di durata dello strumento finanziario. Il mancato rispetto di
tali parametri avrebbe determinato la facoltà da parte delle banche di richiedere alla società il
rimborso immediato del finanziamento concesso, acuendo così ancor di più la situazione di crisi
sopra descritta. Poiché alla data del 31/12/2010 l’indebitamento finanziario netto del Gruppo
Cogeme risultava pari a euro 102 con un livello di scaduto complessivo pari a circa 5,5 milioni di
euro, riferibile prevalentemente ai debiti nei confronti dei fornitori, il perdurare della situazione di
crisi economica e finanziaria nonché patrimoniale dell’impresa, anche nel corso del 2011, non
avrebbe consentito alla società di rientrare nei parametri richiesti dai finanziamenti bancari. Infatti
il rimborso dell’indebitamento da parte della ricorrente richiedeva la capacità di Cogeme di
generare flussi di cassa positivi funzionali a servire i debiti in scadenza, onorabili, diversamente,
solo attraverso il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e l’eventuale ricorso al mercato
dei capitali o ad altre fonti di finanziamento.
A seguito degli eventi sopra descritti, la Società, in una situazione finanziaria già compromessa, è
venuta a trovarsi in una condizione di irreversibile crisi economica e patrimoniale.
Con l’ingresso nel capitale di Cogeme da parte del socio Dynamic Technologies S.p.A. – in data
22 Luglio 2011 - il nuovo management, come indicato nel ricorso, riscontrava una
programmazione finanziaria deficitaria e carenze nell’organizzazione e gestione dell’attività
caratteristica, a causa anche della deficitaria struttura dell’organigramma manageriale e
dell’assenza di figure professionalmente qualificate alla gestione delle attività operative, con
conseguenti ripercussioni nelle relazioni con i clienti, dovute al ritardo negli approvvigionamenti e
al mancato rispetto della programmazione di produzione, oltre a non disporre di un adeguato
sistema di information technology e di un sistema gestionale di gruppo.
Soprattutto chiudeva la situazione economico patrimoniale semestrale con un risultato negativo per
euro 84.918.000,00= contro un risultato positivo di euro 188.000,00 al 30/6/2010 ed un patrimonio
netto negativo pari ad Euro 23,084 milioni determinando, pertanto, l’applicazione della disciplina
di cui all’art. 2447 cod. civ.
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Tale risultato era determinato da svalutazioni e accantonamenti per euro 75.941.000,00=,di cui
euro 7.797.000,00 relativi alle immobilizzazioni immateriali e materiali, euro 44.158.000,00 per
svalutazioni di crediti e magazzino, euro 20.424.000,00 per riduzione di valore di attività destinate
alla vendita ed euro 3.562.000,00 per accantonamenti a fondi rischi, oltre un aumento esponenziale
dell’indebitamento verso i fornitori e il ricevimento di numerosi decreti ingiuntivi, la cui somma
risultava essere pari a circa euro 1.216.000,00=. L’utilizzo degli affidamenti bancari risultava
ulteriormente incrementato nel 2011 attestandosi addirittura al 100% dei finanziamenti concessi e
gli istituti di credito non concedevano nuova finanza,provvedendo invece a ridurre e in alcuni casi
a revocare i fidi precedentemente accordati, escutendo le relative garanzie, anche per il verificarsi
del mancato rispetto dei parametri contrattualmente concordati per il mantenimento dei
finanziamenti concessi.
Sintetizzando la ricostruzione sopra esposta, le cause del dissesto della società COGEME possono
rinvenirsi nella coesistenza delle circostanze di seguito elencate:
- L’ambizioso ed ingente piano di investimenti, di espansione geografica e di acquisizioni
concentrato in un lasso di tempo troppo breve e coincidente con la manifestazione acuta della
crisi economica mondiali e del settore di riferimento in particolare;
- il forte ricorso all’indebitamento verso il sistema bancario, per la realizzazione del piano di
investimenti, di espansione geografica e di acquisizioni in un momento di contrazione del
mercato con conseguente mancato rispetto dei parametri stabiliti nei relativi contratti di
finanziamento, revoca delle linee di credito concesse e diniego di nuovi affidamenti, che, vista
l’incapacità a generare i flussi di cassa necessari a far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti
bancari in scadenza ed i flussi occorrenti per sostenere la gestione caratteristica, hanno prodotto
un aumento esponenziale dell’indebitamento verso i fornitori;
- l’assenza di programmazione finanziaria e le carenze gestionali e di sistema di information
technology e gestionale di gruppo, che ha avuto, secondo il nuovo management forti e negative
ripercussioni sull’aspetto organizzativo ed operativo della Società;
- le gravi perdite su crediti, conseguenti anche ai finanziamenti operati in favore della società
partecipate e correlate, svalutati in ragione della loro dubbia possibilità di realizzazione.
Tra le ragioni che hanno concorso a determinare il dissesto, inoltre, il nuovo management cita
una serie di operazioni, poste in essere dal precedente management in favore di parti correlate e
soggetti terzi, emerse all’esito delle due diligence esperite su mandato dei nuovi amministratori,
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e dalle quali sono scaturite le iniziative, anche in sede penale, delle quali si darà conto nel
successivo paragrafo sulla condotta del debitore.
4.b) Condotta del debitore
Con la riforma della legge fallimentare è venuto meno sia il requisito di meritevolezza del debitore
che il giudizio sulla regolare tenuta delle scritture contabili ai fini dell’ammissione alla procedura
di concordato. Il legislatore, tuttavia, ha mantenuto l’obbligo di fornire, nella relazione del
Commissario, elementi sulla condotta del debitore, cosicché, come sostenuto dalla maggior parte
degli autori in dottrina, sul punto la finalità della relazione è rivolta soprattutto all’individuazione
del “compimento di condotte di frode rilevanti ai fini dell’art. 173, l.fall., nonché propiziare
l’accertamento di condotte penalmente rilevanti a norma dell’art. 216 l.fall.”1.
Propedeutica a tale attività è, certamente, quella di redazione dell’inventario, che ha consentito al
Commissario di constatare l’esistenza e riscontrare fisicamente i beni mobili, immobili e mobili
registrati risultanti anche dalle scritture contabili e riscontrati anche nelle ispezioni ipotecarie.
Relativamente ai debiti, all’esito delle integrazioni fornite dalla società e degli accertamenti svolti
dal Commissario, i valori contabili hanno trovato sostanziale riscontro, con variazioni che a parere
dello scrivente non stravolgono l’impianto complessivo della proposta.
Sempre in relazione alle ipotesi previste dall’art. 173, comma 2, l. fall., si espongono di seguito i
fatti, le operazioni e le circostanze più significative in merito alla condotta del debitore, peraltro
espressamente indicate anche nel ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato
preventivo, pur evidenziando che esse si collocano temporalmente prima dell’ingresso nel capitale
di Cogeme del Gruppo Dynamic Technologies S.p.A.,
che esprime l’attuale Consiglio di
Amministrazione – ingresso che, da quanto esposto nel ricorso, “è stato caratterizzato da una
verifica estremamente rapida e sommaria della situazione aziendale, dovuta ai serratissimi tempi
(forzatamente) concessi dal precedente management per la presentazione di un’ offerta per
rilevare il controllo della società” e dalla disponibilità di dati non aggiornati –:
a)
fideiussione a favore della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio nell’interesse della
società 3 G S.r.l.
in data 23 giugno 2010 COGEME ha rilasciato una fideiussione a favore della Banca Popolare
dell’Etruria e del Lazio nell’interesse della società 3 G S.r.l., per un importo complessivo pari a €
7.150.000. La fideiussione, secondo quando indicato nel ricorso, sarebbe stata rilasciata:
1
in assenza di qualsiasi contropartita e ragione economica per COGEME,
Giovanni Lo Cascio, Codice commentato del fallimento, Ipsoa, 2008
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-
in favore di una società con la quale la società non ha mai avuto relazioni commerciali e che
risulta socia della COGEME (partecipazione al capitale inferiore al 2%);
-
dal precedente amministratore delegato in totale assenza del necessario negoziale potere in
quanto il consiglio di amministrazione (il cui verbale è stato trasmesso alla banca beneficiaria in
copia semplice) non sembra non essersi mai svolto, avendo tutti gli altri consiglieri dati per
presenti negato di avervi mai partecipato. Il verbale de quo non è riportato nel libro delle
adunanze del consiglio di amministrazione.
A seguito della due diligence legale, il nuovo organo amministrativo di Cogeme, in persona
dell’amministratore delegato, dottor Gino Berti, ha depositato, con il patrocinio dell’avvocato
Marco Micheli, in data 23 luglio 2011 avanti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Milano, atto di denuncia querela per appropriazione indebita aggravata nei confronti del
precedente amministratore delegato della società, dottor Carlo Bozzini, e di altri eventuali
soggetti ritenuti responsabili in concorso con il medesimo.
b)
erogazione alle società Sama Inox S.r.l. e SAMA S.p.a. degli importi rispettivi di euro
1.100.000 e di euro 1.925.000 in assenza di alcuna contropartita economica
In data 14.12.2009 il precedente amministratore delegato di Cogeme, Dott. Bozzini, stipulava con
la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio un mutuo chirografario di complessivi euro 3 milioni,
che non risulta essere stato deliberato dal consiglio di amministrazione della Cogeme ed utilizzato
per erogare alle società Sama Inox S.r.l. e SAMA S.p.a. gli importi rispettivi di euro 1.100.000 e
di euro 1.925.000 in assenza di alcuna contropartita economica. È risultato infatti che le suddette
società non vantavano alcun credito nei confronti della ricorrente e che all’epoca si trovavano
entrambe in condizioni di conclamata insolvenza, essendo state poste in liquidazione ed avendo
richiesto l’ammissione alla procedura di concordato preventivo avanti il Tribunale di Como.
Tali versamenti avrebbero determinato una “gravissima dispersione del patrimonio sociale”: gli
importi erogati risultano infatti essere stati utilizzati dalle beneficiarie per saldare debiti verso
società del gruppo Banca Etruria, nei confronti della quale la COGEME risponde per il mutuo
chirografario contratto mentre le procedure concorsuali Sama Inox e Sama, come risulta dalle
relazioni dei rispettivi Commissari Giudiziali, soddisferanno i creditori nella misura rispettiva del
13,57% e dell’1%. Dagli accertamenti effettuati è risultato inoltre che la società Sama Inox srl fa
capo per il 51% alla Co-Term srl, società partecipata dalla 3G srl, a cui favore era stata
precedentemente rilasciata a Banca Etruria la fideiussione per euro 7.150.000,00.
c)
contratto di fornitura con Sama Inox con versamento, a titolo di cauzione, della somma
di euro 7 milioni che troverebbe reale causale in una operazione finanziaria finalizzata a
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fornire ad un’altra impresa le risorse economiche per costituire una garanzia a favore di
una società terza.
In data 30/3/2009 il dottor Carlo Bozzini, quale Presidente del consiglio di amministrazione
dell’epoca di Cogeme, stipulava con Sama Inox un contratto di fornitura di prodotti siderurgici
della durata di 36 mesi, versando a titolo di cauzione la somma di euro 7 milioni, infruttifera di
interessi, che veniva erogata alla beneficiaria in due tranches rispettivamente di 5 milioni e 2
milioni. Tali acconti sono stati restituiti per euro 5.300.000 mentre residua un credito di
COGEME per euro 1.700.000. Detto credito, che come evidenziato sarà soddisfatto solo in
misura dell’13,57%
all’interno della procedura concordataria di quella società, in realtà
risulterebbe riconducibile, non a rapporti di compravendita di merce, ma ad una più complessa
operazione finanziaria finalizzata a fornire ad un’altra impresa (la TMS Ekab srl, allora socia di
maggioranza della COGEME) le risorse economiche per costituire una garanzia a favore di
un’ulteriore società ignota.
d)
Assegni, esborsi e bonifici estranei all’attività di Cogeme e totalmente ingiustificati:
-
Assegni emessi dal dottor Bozzini ed incassati da parte di parenti di questo (la madre e la
suocera), di persone totalmente sconosciute ovvero società assolutamente estranee a Cogeme (di
abbigliamento, elettrodomestici, concessionarie d’auto, arredamento, edili, di manutenzione del
verde, boutique di lusso, di commercio di legname), perlopiù operanti nel territorio di Piacenza,
per complessive decine di migliaia di euro;
-
esborsi per alberghi e viaggi non imputabili all’attività sociale, ma riferibili unicamente a
spese personali del dott. Bozzini;
-
bonifico di euro 40.000 in favore dell’A.D. dell’epoca, imputato contabilmente ad un
fornitore, che ha invece negato di avere mai ricevuto l’importo.
Relativamente agli episodi di sopra riportati, in data 31 ottobre 2011, il dr. Berti, nuovo A.D. di
Cogeme, depositava avanti la Procura della Repubblica di Milano un’integrazione dell’atto di
denuncia querela presentato in data 23 luglio 2011 per altri fatti di appropriazione indebita
aggravata commessi dal precedente amministratore delegato e da eventuali soggetti ritenuti
responsabili in concorso con il medesimo.
e)
operazioni finanziarie e societarie poste in essere in favore di parti correlate e soggetti
terzi che, pur richiedendo ulteriori approfondimenti sotto il profilo della sussistenza di
ipotesi di responsabilità oggettiva, non paiono essere state compiute nell’interesse sociale e
comunque nel rispetto dei doveri imposti dalla legge e dallo statuto sociale, con la diligenza
richiesta dalla natura dell’incarico ricoperto:
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[ 153 ]
- finanziamento di euro 1.500.000 in favore di Tre S.r.l., portato a conoscenza del CdA nel
consiglio di amministrazione del 7 ottobre 2010 dal Consigliere indipendente Lazzari che, in
quella sede, formula critiche circa l’opportunità e la sua legittimità. Dai successivi consigli di
amministrazione (11.11.2010, 4.2.2011 e 11.2.2011) in base ai documenti esibiti dall’A.D.
dell’epoca Dott. Bozzini risulta che il versamento si inserisce in una complessa operazione
attraverso la quale una terza società (la Investor Limited) avrebbe acquistato il credito di Cogeme
verso Tre, accollandosi, quale corrispettivo, i debiti di Cogeme verso Esjotech Srl e Ps
Enginnering srl per il pari importo di euro 1.253.446,19=. Si segnala che il credito è stato
opportunamente svalutato dai nuovi amministratori.
- Il finanziamento di euro 2 milioni in favore di 3G, portato a conoscenza del CdA nel
consiglio di amministrazione del 7 ottobre 2010 dal Consigliere indipendente Lazzari che, in
quella sede, formula critiche circa l’opportunità, la legittimità e la stipula a condizioni di mercato
del finanziamento di Euro 2.000.000,00 in favore di 3G, rilevando inoltre come sia stato concesso
andando oltre i poteri conferiti. Il finanziamento effettuato verso 3G, in base alla spiegazione del
consigliere Zudé di cui alla delibera dello stesso consiglio di amministrazione del 7 ottobre 2010,
sarebbe poi stato chiuso mediante “una cessione del credito di TTL nei confronti di 3G, pro
soluto, a favore di un fornitore di TTL stessa, che vantava a propria volta un credito nei
confronti di TTL”. Parrebbe quindi che il finanziamento in oggetto, descritto da Lazzari come se
fosse stato effettuato da Cogeme, sia in realtà stato erogato dalla sua controllata TTL. Tale dato
verrebbe confermato dalla delibera del consiglio di amministrazione di TTL del 6 agosto 2010, in
virtù della quale sarebbe stato erogato un finanziamento a favore di 3G per Euro 2.000.000,00.
Stando a quanto riportato dall’Internal Audit di Cogeme, interrogato dal consigliere indipendente
Lazzari nel corso della stessa delibera, il finanziamento in questione sarebbe stato (i) concluso da
un amministratore esecutivo eccedendo i poteri conferiti, (ii) chiuso con un rimborso anticipato
del credito avvenuto tramite la suddetta cessione pro soluto dello stesso e (iii) concluso a
condizioni in linea con quelle di mercato per tale tipo di finanziamenti.
- Il finanziamento di euro 2 milioni in favore di Co. Term. Srl emerso nel consiglio di
amministrazione del 23 marzo 2011. Si tratta di crediti che Cogeme vanterebbe nei confronti di
Co.Term S.r.l. (società facente capo a Fintem e 3G), per circa 2.000.000,00 di Euro, e nei
confronti di altre due società denominate “Sedel” e “Falesia”, di importo non specificato. L’A.D.,
interrogato sul punto dal Presidente dell’assemblea, non ha chiarito con sufficienza le posizioni
nei confronti di “Sedel” e “Falesia”. Emerge che (i) sarebbero stati effettuati da Cogeme dei
finanziamenti verso Co.Term S.r.l., per favorire due investimenti di TTL in Sama (controllata da
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Co.Term S.r.l.); (ii) il relativo credito vantato da Cogeme verso Co.term, divenuto irrealizzabile
data la successiva messa in liquidazione di detta società, sarebbe stato ceduto alla società
Esjotech S.r.l. per Euro 2.000.000,00 circa; c) Cogeme non avrebbe mai incassato tale importo
perché considerato come acconto versato per l’acquisto di un brevetto da Esjotech S.r.l..Parrebbe
esistere un ulteriore finanziamento pari a Euro 3.200.000,00 che sarebbe stato erogato da Cogeme
nei confronti di TTL, a cui è seguito un finanziamento della stessa TTL per Euro 1.500.000,00 al
suo socio 3G (ulteriore e distinto, parrebbe, rispetto a quello di 2.000.000,00 di cui sopra, e della
cui esistenza non si hanno ulteriori evidenze); 3G avrebbe poi a sua volta finanziato per Euro
1.500.000,00 Co.term. Sommando perciò tale ultimo finanziamento a quello inizialmente erogato
a Co.term da Cogeme per Euro 2.000.000,00, l’esposizione globale del Gruppo Cogeme verso il
gruppo Co.term ammonterebbe ad Euro 3.500.000,00. Non pare sussistere alcuna ragione
economica da parte di Cogeme in relazione alle operazioni negoziali di cui sopra.
- Le garanzie personali concesse da COGEME in favore di TTL.
In data 25 giugno 2009 il consiglio di amministrazione di Cogeme ha deliberato di rilasciare una
lettera di patronage a favore della Leasint S.p.A. e nell’interesse di TTL per un corrispettivo
totale di Euro 1.370.385,32=; in data 27 agosto 2010 lo stesso consiglio ha deliberato di rilasciare
fideiussione a favore della Banca Nazionale del Lavoro e nell’interesse di TTL connessa al
finanziamento a valere sulla convenzione “Made in Lombardy” di Euro 2.000.000,00=; in data 7
ottobre 2010 lo stesso consiglio ha deliberato di rilasciare lettera di patronage impegnativa in
favore di TTL rispetto al contratto di finanziamento stipulato dalla stessa TTL con Banca Monte
dei Paschi di Siena S.p.A. per Euro 1.150.000,00.
- L’acquisizione di partecipazioni nelle società Tre, Bproject srl, Friem immobiliare srl, e
CET srl, tra il novembre 2010 e il Giugno 2011.
Dall'analisi dei verbali del consiglio di amministrazione non è emersa alcuna menzione circa le
operazioni di acquisizione delle partecipazioni nelle società Tre, Bproject S.r.l., Friem
Immobiliare S.r.l. e Cet s.c.r.l., che risultano essere state completate tra novembre 2010 e giugno
2011. Pertanto non è possibile accertare se tali operazioni siano giustificate da un interesse
economico della Società ma di certo sono state compiute in un periodo in cui la società si trovava
già in una situazione di crisi conclamata.
- Il contratto di locazione stipulato da Cogeme con Dorado S.r.l. relativo all’immobile sito in
Salsomaggiore
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[ 155 ]
Il contratto in questione, sottoscritto in data 30 dicembre 2002 da Cogeme con Dorado S.r.l. che
sembra essere una società riconducibile a parenti dell'ex consigliere Testa, prevede un canone di
locazione annuo di Euro 36.000 comprensivo delle spese annue e si rinnova annualmente. Al 31
dicembre 2010, il saldo di spesa per il canone di locazione degli uffici di rappresentanza siti in
Salsomaggiore relativo al 2010 risulta tuttavia iscritto per Euro 88.000, in aumento di 52.000
Euro rispetto a quello di 36.000 relativo al 2009. La stipula di tale contratto risulta, prima facie,
totalmente estranea all’interesse sociale. Il contratto parrebbe essere stato successivamente
risolto.
f)
Fatti integranti profili di irregolarità o negligente gestione o omesso controllo nel
periodo precedente la nomina degli attuali amministratori:
- La situazione di tensione finanziaria di Cogeme emersa nel consiglio dell’11 febbraio 2011
Nel consiglio dell’ 11 febbraio 2011 è emersa per la prima volta la difficoltà di Cogeme a
generare cassa, causata da una programmazione finanziaria deficitaria, espressione di una
generale situazione di emergenza e la cui tardiva emersione in consiglio pare dovere addebitarsi
all’amministratore delegato pro tempore.
- L’aumento di capitale deliberato in data 14 maggio 2010 e la relativa carenza informativa
al mercato emerse nel consiglio del 14 maggio 2010
La relazione illustrativa alla seconda tranche di aumento di capitale di Cogeme deliberata dal
consiglio di amministrazione di Cogeme in data 14 maggio 2010 e la relativa relazione della
società di revisione, oggetto di informativa al mercato, sono le stesse di cui all’aumento
deliberato dallo stesso consiglio in data 23 dicembre 2009, non risultando pertanto
l’aggiornamento rispetto all’esercizio della parte residuale della delega di aumento attribuita
dall’assemblea.
- L’aumento dei compensi spettanti alla società di revisione per l’esercizio dell’attività di
revisione PKF Italia S.p.A. del 350% nell’esercizio 2010;
Si segnala per l’elevata misura dell’incremento del compenso e per le modalità deliberative con il
quale sarebbe stato approvato.
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[ 156 ]
- Il mandato conferito in esclusiva all’avv. Bernardinello emerso nel consiglio del 15 marzo
2011 per l'individuazione di un partner industriale o finanziario in vista della ristrutturazione del
gruppo Cogeme (per la prima volta espressamente menzionato in consiglio in tale data), visto
l’incarico già conferito a UGF per la ristrutturazione del debito. Potrebbero sussistere profili di
carenza di poteri nel primo conferimento di tale mandato all’avv. Bernardinello da parte
dell’amministratore delegato Carlo Bozzini, senza alcun preventivo passaggio in consiglio, ove
venisse riscontrato che la ratifica successiva di cui al verbale della riunione del consiglio di
amministrazione in data 15 marzo 2011 non fosse riferita anche al conferimento di detto mandato,
ma solo a quello conferito a UGF Merchant Banca per l’Impresa S.p.A.
- La mancata esplicitazione dello scopo dei finanziamenti deliberati dal consiglio di
amministrazione di Cogeme.
Numerosi finanziamenti erogati in favore di Cogeme sono stati richiesti in virtù di delibere del
consiglio di amministrazione nelle quali non veniva esplicitato lo scopo né emergevano chiare
indicazioni circa l’effettiva necessità sottesa alla richiesta di erogazione degli stessi.
- Principali criticità emerse dall’analisi dei verbali del collegio sindacale
Qualora fosse accertato il danno verso la Società ad opera degli amministratori (per fatti o
omissioni che sarebbero stati rilevabili dal collegio sindacale) a fronte dei mancati pagamenti
delle imposte dovute come da modello Unico (detto inadempimento permaneva anche al 5
gennaio 2010, al 31 marzo 2010, al 28 giugno 2010, al 23 settembre 2010 e al 22 dicembre 2010,
come rilevato nelle riunioni del collegio sindacale svoltesi nelle medesime date), che non si
sarebbe prodotto se i sindaci avessero vigilato in conformità agli obblighi della loro carica, questi
sarebbero responsabili solidalmente con gli amministratori. Inoltre l’art. 153 del T.U.F. prevede
che il collegio sindacale debba riferire all’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio di
esercizio sull’attività di vigilanza svolta, sulle omissioni e sui fatti censurabili rilevati, anche con
riferimento all’adeguatezza del sistema di controllo interno.
- Principali criticità emerse dall’analisi del libro della revisione
In base alla verifica effettuata dalla società di revisione in data 21 aprile 2010, di cui al libro della
revisione analizzato, è emerso che non risultava ancora effettuato il versamento delle imposte
IRES e IRAP relative al periodo 2008 e, relativamente all’esercizio 2009, il pagamento
dell’acconto sulle stesse imposte; Cogeme ha inoltre chiuso il trimestre 2010 analizzato con un
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 157 ]
saldo IVA a debito per Euro 123.000,00 per il quale, nonostante i precedenti rilievi, non risultava
ancora effettuato il relativo versamento.
Anche per l’evidenza delle operazioni sopra richiamate (e delle conseguenti denunce), il nuovo
Organo Amministrativo, a seguito della due diligence contabile commissionata a Deloitte &
Touche spa e di approfondita analisi sui dati aziendali, in base al risultato delle perizie
commissionate a periti, stimatori e revisori indipendenti, dichiara nel ricorso di aver effettuato
“una importante operazione di pulizia contabile” nella redazione ed approvazione della
situazione semestrale al 30.06.2011 (che ha registrato una perdita di euro 85.033.301,00= in
seguito alla quale si è tenuta l’assemblea ex art. 2447 e 2484 Cod. Civ. in data 12.1.2012), di
quella trimestrale al 30.09.2011 e nelle redazione della situazione patrimoniale aggiornata al
30.11.2011, che sono state presentate agli Organi della procedura già depurate dalle svalutazioni
operate dal nuovo management. Come si legge dalla relazione dell’attestatore, le operazioni di
rettifica dell’attivo hanno riguardato prevalentemente:
-
lo scostamento nelle immobilizzazioni immateriali di € 3.019.846 dei valori al 30.11.2011
(pari a € 1.915.722) rispetto ai valori del bilancio al 31.12.2010 (pari a € 4.935.618), attribuibili a
svalutazioni già effettuate in sede di redazione della situazione semestrale al 30.6.2011,
riconducibili a perdite permanenti di valore di capitalizzazioni effettuate in scorsi esercizi. Come
si legge nella relazione dell’attestatore, tali immobilizzazioni, infatti, si riferiscono alla produzione
di articoli cessata nel corso dell’esercizio o, comunque, per i quali si è assistito alla progressiva
riduzione dei volumi di produzione attesi, con eliminazione dal ciclo produttivo e con marginalità
che sono state considerate insufficienti per il recupero del valore residuo o, in altri caso, si è
riscontrato il totale venir meno dei presupposti di continuità dei relativi progetti di sviluppo o
ricerca applicata.
-
le rimanenze di magazzino sono state oggetto di significative svalutazioni (euro
4.183.755,00) in considerazione:
•
di un’attenta analisi effettuata dal management circa il presumibile valore di realizzo;
•
della scelta di ritenere più facile ed opportuno gestire direttamente a costo del venduto
alcune tipologie di beni (materiali diversi e di consumo e attrezzature di importo non rilevante) e,
•
da merce in deposito presso terzi fornitori ritenute non più recuperabili.
-
i crediti commerciali sono stati oggetto di svalutazioni per complessivi euro 11.558.558,
prudenzialmente effettuate dal nuovo organo amministrativo sulla base delle risultanze dell’analisi
ricognitiva affidata ai legali che hanno valutato le posizioni in un’ottica giudiziale ed avviato gli
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 158 ]
interventi di recupero. In particolare, le posizioni creditorie svalutate sono indicate nel prospetto di
seguito riportato, tratto dalla relazione dell’attestatore:
Principali posizioni svalutate
Valore al
30.11.2011
a
Valore al
30.6.2011
b
PS Engenering
Falesia
Berten Utensili
Esjotech
Honeywell
Magneti Marelli
Tajmac MTM
2.565.011
2.095.308
1.846.944
1.827.541
1.800.121
711.710
300.000
2.565.011
2.095.308
1.846.944
1.827.541
1.800.121
711.710
300.000
Altre poszioni minori
Totale
Delta
a-b
-
Valore al
31.12.2010
c
-
Delta
a-c
2.565.011
2.095.308
1.846.944
1.827.541
1.800.121
711.710
300.000
801.923
933.415 -
131.492
390.000
411.923
11.948.558
12.080.050 -
131.492
390.000
11.558.558
-La voce crediti diversi è stata oggetto di una svalutazione pari ad euro 24.191.710,00. Come per
i crediti commerciali, essa è scaturita dagli esiti dell’analisi ricognitiva, incentrata sulle possibilità
di recupero, effettuata dai legali della società su incarico del nuovo management.
Le principali posizioni creditorie incluse nel fondo svalutazione sono quelle di seguito riportate
nel prospetto tratto dalla relazione dell’attestatore:
Principali posizioni svalutate
Esjotech
PS Engenering
Italian Arms (già Elletre)
Sama Inox
Italian Arms (già Elletre)
Altre posizioni minori
Totale
Valore al
30.11.2011
a
Valore al
30.6.2011
b
Delta
a-b
13.777.586
3.784.011
3.245.589
2.599.686
1.766.292
13.777.586
3.784.011
3.245.589
3.034.630 1.766.292
434.944
-
2.565.159
2.573.708 -
27.738.323
28.181.816 -
Valore al
31.12.2010
c
Delta
a-c
2.853.997 -
13.777.586
3.784.011
3.245.589
254.311
1.766.292
8.549
692.616
1.872.543
443.493
3.546.613
24.191.710
In particolare PS Engineering contesta tutte le posizioni creditorie vantate dalla Società nei suoi
confronti, sostenendo inoltre di non aver mai sottoscritto alcun documento contrattuale o di alcun
tipo con la Cogeme, mentre per Esjotech presenta una valutazione negativa circa il grado di
solvibilità.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 159 ]
In merito a tali svalutazioni dei crediti si ritiene di dover evidenziare che dalla lettura del ricorso,
della relazione dell’attestatore e della “nota informativa sul bilancio al 30/11/2011” non risultano
chiarite le ragioni economico/commerciali che hanno generato i relativi rapporti di credito, né è
possibile evincere o ricostruire l’evoluzione delle relative operazioni commerciali, salvo quanto si
deduce dalla descrizione delle operazioni societarie e finanziarie già esposta nel presente
paragrafo.
Va ribadita la premessa secondo cui le operazioni segnalate risultano già evidenziate dalla stessa
COGEME nel ricorso per l’ammissione alla procedura di Concordato e le svalutazioni effettuate,
sulla base di quanto indicato nel ricorso, segnerebbero “la totale discontinuità dell’attuale
gestione dall’operato del precedente management”.
Anche ai fini dell’applicabilità della disposizione prevista dall’art. 173 L.F. nel ricorso è
ulteriormente ribadito che i nuovi amministratori, sin dall’insediamento, attraverso un’accurata
analisi della situazione aziendale, avrebbero individuato le condotte illegittime e presentato le
descritte denunce, convocato l’assemblea per deliberare l’azione di responsabilità verso i
precedenti amministratori, sindaci e revisori, fatto emergere le sopravvenienze passive, svalutato i
crediti ed approvato le situazioni trimestrali, rimuovendo i fatti materiali che non si reputavano
corrispondere all’effettiva situazione economico-patrimoniale della società, ciò al fine di
rappresentare in buona fede ai creditori la corretta e completa situazione finanziaria, economico e
patrimoniale della società oggetto della proposta concordataria. Ciò, secondo quanto indicato dal
debitore, consentirebbe di escludere che, nel caso di specie, ricorrano le ipotesi di cui all’art. 173
l. fall., considerata la funzione svolta dalla norma di consentire “al Tribunale fallimentare di
vagliare la correttezza e la realizzabilità del piano concordatario” ed il carattere
endoconcorsuale del medesimo articolo, che deve considerarsi limitato a quei fatti che
costituiscano una falsa rappresentazione della realtà ai creditori del concorso e a quegli atti
finalizzati ad eludere il rigetto della proposta.
Tanto si segnala, anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 173 l. fall., oltre che per rendere una
doverosa informativa ai creditori ai fini di una consapevole valutazione della proposta.
4.c) Attivo accertato
Dalle risultanze delle indagini svolte nel paragrafo 2 b.i) è possibile riepilogare l’attivo accertato
alla data di deposito del ricorso per l’ammissione alla procedura, 31/03/12, come di seguito
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 160 ]
indicato, unitamente ai valori di stima, a confronto con quelli indicati nel ricorso e nelle successive
memorie integrative dalla società.
Importo Ricorso
Voce
Cassa e conti correnti attivi destinati alle
spese di Giustizia e preducibilità
Cessione partecipazione in Cogeme do
Brasil (valore di perizia) prevista per il
30.6.2013
Cessione titoli di credito (azionari,
obbligazionari, assicurativi, finanziari) gravati
da pegno, prevista per il 31.12.2012
Cessione partecipazione in TTL gravata da
pegno (valore di perizia) prevista per il
30.6.2013
Cessione immobile in Patrica gravato da
ipoteca (valore di perizia) prevista per il
31.12.2015
Attivo da magazzino inseriti nel ciclo
produttivo
Attivo da crediti al netto dei crediti di dubbia
esigibilità o inesigibili
Attivo da partecipazioni Romania ed India
(non oggetto di dismissione)
Attivo da cespiti in leasing
Attivo da immobilizzazioni immateriali
inseriti nel ciclo produttivo
Attivo da immobilizzazioni materiali (non
oggetto di dismissione)
Attivo rinveniente dall’aumento di capitale
gratuito mediante imputazione del
corrispondente importo delle riserve
disponibili post omologa
Attivo rinveniente dall’aumento di capitale
destinato ai chirografari mediante
conversione del credito in azioni
Attivo rinveniente dai flussi di cassa della
ricorrente per gli anni di Piano, a servizio del
debito scaduto alla data di deposito del
ricorso
Flussi anno 2012 - al netto della
prededuzione già servita dal Piano
Flussi anno 2013 - al netto della
prededuzione già servita dal Piano
Flussi anno 2014 - al netto della
prededuzione già servita dal Piano
Flussi anno 2015 - al netto della
prededuzione già servita dal Piano
Flussi anno 2016 - al netto della
prededuzione già servita dal Piano
TOTALE ATTIVO DISPONIB ILE
Destinato al
debito
anteriore
Destinato alla
continuità
Totale
Importo accertato C.G.
Destinato al
Destinato alla
debito
Totale
continuità
anteriore
660.757
-
660.757,00
662.600
-
662.600,00
4.500.000
-
4.500.000,00
3.000.000
-
3.000.000,00
1.009.339
-
1.009.339,00
9.339
-
9.339,00
3.700.000
-
3.700.000,00
3.700.000
-
3.700.000,00
3.535.000
-
3.535.000,00
3.535.000
-
3.535.000,00
-
3.815.482
3.815.482,00
-
3.815.482
3.815.482,00
-
4.188.129
4.188.129,00
-
7.068.764
7.068.763,71
-
17.900.000
16.860.961
17.900.000,00
16.860.961,00
-
15.600.000
16.860.961
15.600.000,00
16.860.961,00
-
1.486.553
1.486.553,00
-
1.486.553
1.486.553,00
-
4.555.652
4.555.652,00
-
4.278.015
4.278.015,26
-
617.346
617.346,00
-
617.346
617.346
25.589.389,00
25.589.389
-
25.589.389,00
11.572.524,00
6.571.000
-
6.571.000,00
25.589.389
11.572.524
-
716.220
-
716.220,00
716.000
-
716.000,00
1.803.914
-
1.803.914,00
1.704.000
-
1.704.000,00
1.842.930
-
1.842.930,00
1.443.000
-
1.443.000,00
4.703.038
-
4.703.038,00
1.738.000
-
1.738.000,00
2.506.422
-
2.506.422,00
970.000
-
970.000,00
50.567.009,00
49.424.123,00
99.991.132,00
43.067.328,00
49.727.120,97
92.794.448,97
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[ 161 ]
4.d Passivo accertato
Dalle risultanze degli accertamenti svolti nel paragrafo 2.b.ii) è possibile riepilogare anche il
passivo accertato alla data di deposito del ricorso per l’ammissione alla procedura, 31/03/12, come
di seguito indicato distintamente in due prospetti, il primo recante i debiti prededucibili, il secondo
gli importi dei debiti accertati, a confronto con quelli indicati nel ricorso dalla società,
distintamente tra privilegiati e chirografari.
Debiti prededucibili:
Si precisa che con la II° memoria integrativa del ricorso e di aggiornamento del piano concordatario
le spese di procedura e in prededuzione sono state prudenzialmente stimate nell’importo
complessivo di Euro 2.298.679,00.
Fermo restando gli importi di cui sopra, tenuto conto della complessità della procedura, come sopra
evidenziato lo scrivente C.G., a titolo prudenziale, ha incrementato la previsione di spesa nella
misura di Euro 610.000,00 relativi al compenso del Commissario Giudiziale, dello Stimatore e del
Coadiutore, oltre IVA ed oneri accessori per euro 320.000,00, il tutto come da prospetto che segue.
Importo
Ricorso
Debiti prededucibili
Spe s e di gius tizia (Commissario Giudiziale)
Coadiutore de l Commis s ario giudiziale
Es pe rto Stimatore
IVA e one ri acce s s ori s u Compe ns i
De biti pre de ducibili pe r s pe s e , le gali, impre vis ti,
s cos tame nti, CIGS e riammis s ione al M e rcato Expandi
TOTALE
Importo
accertato C.G.
600.000,00
900.000,00
180.000,00
130.000,00
320.000,00
1.698.679,22
2.298.679,22
1.698.679,22
3.228.679,22
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 162 ]
Debiti privilegiati e chirografari
Importo Ricorso
Voce
Privilegiato
Importo accertato C.G.
Totale
Chirografario
Privilegiato
Totale
Chirografario
Debiti privilegiati generali
creditori privilegiati ex art. 2751 bis, 1° comma nr. 1 Cod. Civ. dipendenti per TFR, 13° e 14°, indennità e ferie non godute,
compreso Fondo contenzioso prestatori di lavoro subordinati
(soddisfazione prevista al 31/12/13
2.072.266,87
creditori privilegiati ex art. 2751 bis, nr.
professionisti (compresa assistenza ad atti
amministrazione successivi al deposito
contenzioso professionisti e interessi alla data
soddisfazione prevista al 31/12/14)
-
2.072.266,87
2.073.341,76
-
2.073.341,76
2, Cod. Civ. di straordinaria
ricorso, Fondo
di soddisfazione-
creditori privilegiati ex art. 2751 bis, nr. 5, Cod. Civ. (artigiani
compreso interessi dal deposito al saldo previsto per il
31.12.2014)
creditori privilegiati ex art. 2751 bis, nr. 5 ter, Cod. Civ.
(imprese fornitrici di lavoro temporaneo compreso interessi dal
deposito al saldo previsto per il 31.12.2014)
creditori privilegiati ex art. 2752, 2753 e 2754 Cod. Civ. per
tributi diretti ed indiretti e previdenza e assicurazione
obbligatoria e fondo oneri interessi su debiti tributari e
previdenziali dal 31.3.2012 al saldo previsto per il 31.12.2016
(dedotto il credito erariale di Euro 2.880.635)
1.816.353,87
-
1.816.353,87
1.873.264,23
759.260,05
-
759.260,05
758.964,72
374.841,60
-
374.841,60
350.972,82
4.500,10
355.472,92
5.990.392,35
-
5.990.392,35
8.813.486,09
39.427,16
8.852.913,25
34.127,53
1.907.391,76
758.964,72
Debiti privilegiati speciali
Creditori titolari di pegno
4.709.339,44
-
4.709.339,44
3.709.339,44
3.709.339,44
Creditori titola ri di pegno su titoli a ziona ri, obbliga zionari e/o
assicurativi oggetto di vendita- interessi: non conteggia ti perché
eccedenti il va lore del bene su cui insiste la causa di prela zione
- MPS (già escusso alla data odierna)
- UBS:
Creditori titola ri di pegno su pa rtecipazioni societarie oggetto di
vendita :
1.000.000,00
9.339,44
-
1.000.000,00
9.339,44
0,00
9.339,44
9.339,44
3.700.000,00
-
3.700.000,00
3.700.000,00
3.700.000,00
3.535.000,00
3.535.000,00
3.535.000,00
135.732,38
135.732,38
debiti gravati da pegno su partecipazione in TTL srl-
interessi non conteggiati perché eccedenti il valore del bene su
cui insiste la causa di prelazione
- CREDITORE BNL SPA
Creditori con privilegio ipotecar io sull’immobile in Patr ica,
fino a capienza compresi inter essi-soddisfazione prevista al
30/06/15
3.535.000,00
Carisbo
Mediocredito Centrale compresi interessi su 36 mesi dal deposito
del ricorso al saldo
Credito Emiliano, compresi interessi su 36 mesi dal deposito del
ricorso al saldo
Finep spa compresi interessi su 36 mesi dal deposito del ricorso
al saldo
Unicredit, fino a capienza i parte del capitale, incapienti gli
interessi
-
1.659.800,00
-
1.659.800,00
1.649.697,50
1.649.697,50
322.500,00
-
322.500,00
349.275,00
349.275,00
172.000,00
-
172.000,00
160.000,00
160.000,00
1.380.700,00
-
1.380.700,00
1.240.295,12
1.240.295,12
-
1.280.256,62
1.280.255,62
1.280.255,62
Creditori con privilegio speciale ex lege Sabatini, compresi
interessi legali dal deposito al saldo pr evisto per il 31.12.2016
e per Iva di regresso ex art. 2758 Cod. Civ.
1.280.256,62
creditori chirogr afari in classe, conversione del credito in
azioni di nuova emissione di Cogeme Set spa pari al 25% del
valore nominale dei rispettivi crediti, soddisfazione prevista al
31/12/14
- Obbligazionisti
- Istituti di credito, a breve e lungo termine, compreso
debiti per contratti derivati e verso società finanziarie, al netto
della soddisfazione per privilegio speciale
- Società di leasing, sia per contratti risolti che per contratti
non risolti, per debito anteriore al deposito della domanda,
incluso Fondo perdite
- Debiti verso altri finanziatori e fondi (include il debito
verso Simest e i fondi per fideiussioni rilasciate a 3G srl e TTL srl)
- Fornitori in genere di servizi e merci, debiti vari,
compreso debito verso Honeywell e fondi, al netto degli acconti
versati
- Debiti per fondo rischi per causa Ugf e decreti ingiuntivi
vari
non vengono riconosciuti interessi sui crediti chirografari dal
deposito del ricorso al saldo
TOTALE
GENERALE
COMPRENSIVO
PRIVILEGIO
DEGLI
E
INTERESSI
SODDISFAZIONE DEL CREDITO
102.357.559,02
102.357.559,02
104.907.362,70
104.907.362,70
-
20.970.129,00
20.970.129,00
-
20.970.129,00
20.970.129,00
-
36.616.166,47
36.616.166,47
-
38.630.530,72
38.630.530,72
-
9.617.544,94
9.617.544,94
-
9.148.658,38
9.148.658,38
-
14.110.000,00
14.110.000,00
-
14.876.891,74
14.876.891,74
-
20.424.788,61
20.424.788,61
-
20.662.222,86
20.662.222,86
-
618.930,00
618.930,00
-
618.930,00
618.930,00
-
-
-
-
102.357.559,02
122.895.269,82
-
CHIROGRAFO
FINO
ALLA
20.537.710,80
22.394.624,68
104.985.417,49
127.380.042,17
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 163 ]
4.e Piano finanziario, Proposta di Concordato, garanzie offerte e fattibilità del piano
Il Piano industriale predisposto dalla Cogeme Set ed allegato al ricorso è alla base della fattibilità
del Piano Concordatario. Pertanto, in questa sede, si è preliminarmente svolta un’analisi del
medesimo, comparativamente all’esito degli accertamenti riportati nei paragrafi che precedono. Il
Piano esprime delle valutazioni in merito al probabile andamento dei flussi economici
nell’intervallo del periodo considerato 2011 – 2016. I dati in esso riportati scaturiscono dalle
previsioni svolte sul possibile raggiungimento degli obiettivi economici in termini di mercato e di
risultati.
Si riporta di seguito un prospetto riassuntivo da cui risulta l’andamento previsto per il periodo 20112016 delle principali grandezze economiche:
(Euro/mln)
Ricavi attività attuale
Ricavi nuova commessa
Royalties
Totali ricavi
Costi diretti
Servizi
Oneri diversi di gest.
(Holding cost-Fees)
Totale costi
EBITDA
2011
25.152
2012
11.700
1.000
1.058
13.758
2013
11.900
2.000
1.197
15.097
2014
11.900
2.500
1.214
15.614
2015
11.900
3.000
1.275
16.175
2016
11.900
3.000
1.320
16.220
Totale
84.452
11.500
6.064
102.016
25.766
7.693
4.544
163
-920
11.480
8.095
4.458
164
-871
11.846
8.240
4.514
166
-820
12.100
8.570
4.821
167
-820
12.738
8.503
4.821
167
-820
12.671
59.426
27.569
3.857
-4.251
86.601
-614
2.278
3.250
3.512
3.437
3.550
15.415
25.152
18.325
4.411
3.030
Il Piano sopra citato è stato oggetto di revisione ed aggiornamento, rispetto a quello del ricorso
iniziale, in quanto la società ha ritenuto di dover modificare le previsioni degli andamenti
economici e finanziari del periodo, come segue:
(Euro/mln)
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 164 ]
Ricavi attività attuale
Ricavi nuova commessa
Royalties
Totali ricavi
2011
23.746
2012
11.242
23.746
20.218
5.259
2.093
993
12.235
2013
11.903
1.000
1.276
14.179
2014
11.874
2.000
1.333
15.207
2015
11.875
2.500
1.402
15.777
2016
11.875
3.000
1.474
16.349
Totale
82.515
8.500
6.478
97.493
6.991
4.404
206
-872
10.729
7.298
4.979
206
-821
11.662
7.596
5.294
206
-821
12.275
7.984
5.340
206
-821
12.709
56.453
29.801
2.987
-4.258
84.983
3.449
3.545
3.501
3.641
12.510
Costi diretti
Servizi
Oneri diversi di gest.
(Holding cost-Fees)
Totale costi
27.570
6.366
4.525
70
-923
10.038
EBITDA
-3.823
2.197
Come è possibile riscontrare dall’analisi dei prospetti sopra riportati, l’aggiornamento del piano ha
riguardato in modo particolare le seguenti voci:
•
i Ricavi provenienti dall’attività attuale sono stati rettificati soprattutto per gli anni
2011 e 2012, mentre non ci sono state modifiche sostanziali per gli altri anni, al fine
di tener conto dei dati consuntivi del 2011 e degli aggiornamenti di quelli del 2012.
Complessivamente i Ricavi di cui trattasi sono stati ridotti di circa 2 mln di Euro
(variazione del - 2%);
•
le Royalties provenienti dalle società controllate sono state rettificate in aumento
per ciascun anno con una variazione complessiva per l’intero periodo di circa 0,4
mln di Euro (variazione del 7%);
•
i Ricavi provenienti dalla nuova commessa sono stati rettificati in diminuzione
rispetto alle precedenti proiezioni ed, in particolare, detti ricavi sono stati modificati
con riguardo al periodo previsto di start up della nuova commessa. Infatti, rispetto
al precedente piano, in cui i primi ricavi della nuova commessa si prevedevano già
dal 2012, nel piano aggiornato la previsione dei primi ricavi della nuova commessa
ricade nell’anno 2013. Complessivamente i Ricavi di cui trattasi sono stati ridotti di
circa 3 mln di Euro (variazione del - 26%);
•
i Costi diretti sono stati ridotti per ciascun anno, ad eccezione del 2011, anche per
tener conto della diversa previsione riguardante il lancio della nuova commessa.
Complessivamente i costi di cui trattasi sono stati ridotti di circa 3 mln di Euro
(variazione del - 5%);
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 165 ]
•
i Costi per servizi non diretti, invece, sono stati rettificati in aumento per quasi tutti
gli esercizio ricompresi nell’arco temporale 2011-2016. Complessivamente i costi
di cui trattasi sono stati aumentati di circa 2,2 mln di Euro (variazione del 8%);
•
gli Oneri diversi di gestione, ad eccezione dei primi due esercizi, sono stati
rettificati in aumento per tutti gli altri esercizi del periodo. Complessivamente i
costi di cui trattasi sono stati ridotti 0,9 mln di Euro (variazione del -22%), che
corrisponde sostanzialmente allo scostamento rilevato nell’anno 2011 a seguito
dell’aggiornamento del piano con i dati consuntivi;
•
i minori costi derivanti dalle fees provenienti dalle società controllate sono
praticamente rimaste invariate;
•
infine, per quanto riguarda il margine operativo lordo (Ebitda) rilevato nell’arco di
periodo considerato, dall’analisi dei dati riportati nei due piani emerge che, ad
eccezione dei primi due esercizi (2011 e 2012), il risultato economico dell’attività
caratteristica ha un andamento crescente nell’intero arco, con una previsione
sensibilmente
migliore
rispetto
a
quella
del
primo
piano
presentato.
Complessivamente, per effetto del pesante risultato negativo dell’anno 2011,
l’indicatore Ebitda subisce un decremento nell’intero periodo di circa Euro 2,9 mln
(variazione del – 19%).
In conclusione, dall’analisi del Piano Industriale e concordatario allegato al ricorso, così come
risulta successivamente aggiornato e richiamato nella II memoria presentata da parte ricorrente, lo
scrivente C.G. ritiene che l’andamento riscontrato nei citati dati economici della società Cogeme
Set non comprometta in maniera sostanziale le previsioni dei relativi flussi finanziari e, di
conseguenza, la previsione di realizzazione dell’intero Piano concordatario. Infatti, la misura degli
scostamenti rilevati, in gran parte generati dall’aggiornamento dei dati contabili consuntivi rilevati
nel periodo dal 30/11/2011 (data di riferimento del primo ricorso) al 30/06/2012 (data di
aggiornamento del nuovo piano), non sono sintomatici di una grave modifica del Piano generale
che, invece, trova valenza in un arco temporale quinquennale. Per tali ragioni, i dati economici
sopra evidenziati rendono il piano del flussi finanziari asservito al piano concordatario
complessivamente attendibile, seppure, come si dirà in seguito, con margini più ridotti rispetto alle
proiezioni indicate dalla società.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 166 ]
Come evidenziato nel paragrafo 3, la Proposta di Concordato prevede la proposta, pertanto, può
essere schematizzata come segue:
la dismissione ovvero la liquidazione degli asset di Gruppo ritenuti non strategici, con particolare
riferimento alla cessione della partecipazione nelle società TTL srl e in Cogeme do Brasil e
dell’immobile sociale in Patrica), il cui ricavato è destinato a soddisfare i privilegiati generali (per i
beni senza gravami) e, in parte, i privilegiati speciali (per i beni gravati) fino alla concorrenza del
loro valore.
La conservazione degli attivi delle immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie funzionali
alla prosecuzione dell’attività: la partecipazione in Cogeme Set Ro srl, la partecipazione in
Cogeme Precision Parts India PVT Ltd, le immobilizzazioni materiali e i macchinari gravati da
privilegio speciale (Legge Sabatini) ed utilizzo dei flussi di cassa generati dalle società controllate
non oggetto di dismissione, Cogeme India e Cogeme Romania ovvero comunque degli utili futuri
generati dall’attività caratteristica, successivamente al deposito del ricorso e per tutti gli anni di
durata del Piano, al servizio dei debiti sorti in prededuzione e di quelli privilegiati anteriori al
deposito della domanda.
La conservazione delle altre residue immobilizzazioni materiali, che ancorchè in assenza di perizia
giurata e non completamente svalutate nell’ultima situazione patrimoniale aggiornata, sono da
considerarsi di valore pressoché nullo in caso di mancata prosecuzione dell’attività e di
liquidazione “atomistica” dei singoli beni.
Destinazione integrale dell’attivo rinveniente dall’incasso dei crediti sociali e dalla vendita del
magazzino costituito dalle scorte, dai semilavorati e dalle materie prime, esistente alla data di
presentazione della domanda concordataria, al finanziamento del circolante e alla prosecuzione
dell’attività aziendale.
La formazione di una unica classe di creditori chirografari e la soddisfazione dei crediti in azioni,
per un valore nominale corrispondente al 25 % del valore nominale dei crediti, mediante
conversione dei medesimi in azioni di nuova emissione di Cogeme, in misura di 1 azione da 0,010
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 167 ]
Euro per ogni 0,040 Euro di credito nominale, in esecuzione dell’aumento di capitale a pagamento
della società ricorrente, fino alla concorrenza di Euro 25.589.389,26.
Tenuto conto di quanto esposto, a seguito degli accertamenti dell’attivo e del passivo, la fattibilità
della soluzione concordataria, nei termini in cui è stata proposta, si presenta modificata, seppur in
misura non determinante, con i seguenti valori calcolati dallo scrivente a confronto con quelli
risultanti dal ricorso:
Voce
Importo
Ricorso
Importo
accertato
C.G.
ATTIVO DA LIQUIDAZIONE
DEI BENI
13.405.096,00
10.906.939,00
ATTIVO LORDO DA FLUSSI
19.207.000,00
19.207.000,00
32.612.096,00
2.298.679,22
30.313.416,78
30.113.939,00
3.228.679,22
26.885.259,78
20.537.710,80
22.394.624,68
9.775.705,98
4.490.635,10
25.589.389,00
25.589.389,00
102.357.559,02
104.985.417,49
TOTALE ATTIVO
DISPONIBILE
SPESE PROCEDURA
ECCEDENZA DISPONIBILE
TOT. CREDITORI
PRIVILEGIATI
RESIDUO DISPONIBILE DA
ATTIVITA' LIQUIDATE
ATTIVO DA AZIONI
ASSEGNATE AI
CHIROGRAFARI
TOT. CREDITORI
CHIROGRAFARI
% DI COPERTURA
CHIROGRAFARI
25,00
24,37
Dal prospetto appare evidente che la percentuale di copertura dei crediti chirografari si riduce al
24,37% a seguito del maggior importo del debito chirografario complessivamente accertato.
Mentre il minor valore attribuito alla partecipata brasiliana incide direttamente sulle risorse da
destinare alla continuità aziendale.
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Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 168 ]
Resta, in ogni caso, l’alea legata all’andamento del mercato in un momento di grave crisi
economica mondiale e del settore di riferimento per quanto riguarda i flussi attesi.
4.f Convenienza della soluzione concordataria
Tutte le notizie, le valutazioni e le considerazioni sin qui svolte hanno lo scopo di fornire al ceto
creditorio un quadro completo ed esaustivo sulla proposta di concordato ma anche, più in generale,
sulle vicende complessive della società. Ciò al fine di rendere edotto ciascun creditore anche sulle
eventuali alternative alla prospettata soluzione concordataria ai fini dell’espressione di un voto
consapevole. Nel caso specifico, vista la situazione in cui si trova la società, l’unica alternativa al
concordato è rappresentata dalla dichiarazione di fallimento ed è solo dal confronto fra queste due
ipotesi che si può valutare la convenienza o meno del concordato per i creditori chirografari. Va
subito evidenziato che in caso di fallimento, considerate le finalità liquidatorie dell’istituto, gli
attivi rinvenienti dai flussi di cassa, anche delle controllate verrebbero meno, mentre l’attivo
disponibile per i creditori sarebbe incrementato degli importi derivanti dalla liquidazione delle
partecipazioni, dei macchinari e delle rimanenze, nonché dall’incasso dei crediti, che nel presente
piano concordatario sono destinati alla continuità. A tal fine è stato necessario procedere anche alla
stima delle partecipazioni non destinate alla cessione. Si ridurrebbe inoltre l’alea che risiede
nell’andamento della gestione nel corrente periodo di crisi, subentrando l’alea relativa al
rinvenimento di acquirenti sul mercato ed alla perdita di valore dei beni se liquidati singolarmente.
Ai fini della valutazione della convenienza della proposta concordataria nel ricorso per
l’ammissione alla procedura di concordato preventivo è riportata la comparazione tra l’attivo
messo a disposizione dei creditori con l’aumento di capitale (e l’assegnazione ai medesimi delle
azioni rappresentative del capitale successivo all’aumento) in continuità aziendale rispetto a quello
ricavabile dalla liquidazione in sede fallimentare dei beni dell’impresa come da schema seguente:
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 169 ]
Dal prospetto riportato emerge che l’attivo astrattamente destinabile ai creditori concorsuali
nell’ambito della procedura concordataria sarebbe pari ad euro 109.378.597,00= contro un valore
di liquidazione fallimentare pari ad euro 40.310.846,00=.
Con conseguenze evidenti sulle percentuali di soddisfazione dei creditori chirografari in caso di
concordato preventivo (25%) ed in caso di fallimento (8,97%). Percentuale quest’ultima
conseguibile a titolo ipotetico, ossia senza tener conto della circostanza che, all’interruzione
dell’attività si determinerebbe una immediata perdita di valore dei beni materiali ed immateriali
dell’azienda, in particolare del magazzino e di talune immobilizzazioni, nonché delle partecipate
indiana e romena che dipendono commercialmente e tecnologicamente dalla casa madre italiana.
Lo scrivente Commissario ritiene di poter condividere tale impostazione, tenuto conto che
applicando i medesimi criteri ai valori accertati dallo scrivente la divergenza tra le due soluzioni
sarebbe ancora più penalizzante nel caso di fallimento.
Va evidenziato che nella proposta di concordato la soddisfazione dei creditori chirografari avverrà
mediante assegnazione di strumenti partecipativi (fatta salva la remota ipotesi di sottoscrizione
dell’aumento di capitale), mentre in caso di fallimento avverrebbe in denaro. In merito, nel ricorso
per l’ammissione alla procedura è evidenziato che con l’assegnazione delle azioni relative
all’aumento di capitale ai creditori chirografari, gli attuali soci si spoglieranno della proprietà
dell’impresa e l’intero patrimonio di questa verrà assegnato ai creditori, attribuendo a questi tutti i
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 170 ]
benefici derivanti dall’esdebitazione concordataria. I creditori deterranno l’intero capitale sociale di
una società che successivamente all’omologa ed alla esdebitazione concordataria:
-
avrà un patrimonio netto positivo, post esdebitazione, di euro 41.939.952,00=, a cui si
aggiungeranno - negli anni di piano - gli utili, defiscalizzati per effetto delle perdite da recuperare,
che se non distribuiti andranno ad incrementare il patrimonio netto, attraverso l’appostazione dei
medesimi a riserva;
-
avrà le azioni quotate sul Mercato di Borsa Italiana; per tale ragione i creditori saranno in
possesso di uno strumento partecipativo estremamente liquido, facilmente realizzabile mediante la
vendita sul mercato ad un prezzo di scambio difficilmente inferiore al patrimonio netto contabile
post esdebitazione (pari a euro 32.565.971,00=, dunque ampiamente superiore al capitale sociale.
Quindi il valore effettivo delle azioni di nuova emissione sarà
superiore del 30% (euro
32.565.971,00= P.N.) di quello nominale (euro 26.3113.443,00= CAP. SOC).
In merito alle garanzie prestate il ricorso cita il provvedimento del Tribunale di Roma del 20 aprile
2010, secondo il quale “la nuova disciplina del concordato preventivo non prevede la necessità di
garanzie e di adempimento della proposta, per cui la prestazione o meno di garanzie, la specie o il
contenuto di essa, la
misura di copertura dell’onere concordatario che realizzano, la loro
affidabilità e serietà costituiscono tutti elementi attinenti il merito della proposta e che riguardano
la “convenienza” del concordato, la cui valutazione spetta esclusivamente ai creditori in sede di
voto e non al Tribunale. Il Tribunale se non potrà valutare dette garanzie sotto il profilo
dell’affidabilità e della convenienza, potrà tuttavia verificare d’ufficio sia la legittimità delle
clausole che le prevedono, che la loro validità sub specie di eventuali cause di inesistenza o di
nullità dei negozi costitutivi delle medesime e dichiarare eventualmente inammissibile la domanda
di concordato”.
Nel caso di specie, concordato in continuità, fondato sulla ristrutturazione dell’impresa, in assenza
di garanzie, è possibile unicamente evidenziare il previsto taglio di costi, il cambio totale di
management ed assetto sociale e sulla acquisizione di importanti commesse pluriennali, in
particolare da Honeywell, condizionata al successo della procedura di concordato, e di Bertone,
nonché il programma di dismissioni degli attivi patrimoniali dell’impresa, i cui valori di realizzo
sono stimati per mezzo di perizie giurate dei tecnici e dei revisori contabili e dalle proposte ovvero
manifestazioni di interesse all’acquisto.
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 171 ]
Per tutto quanto sopra esposto, pertanto, alla luce delle attuali conoscenze, ritiene di poter
affermare che esistono ragionevoli elementi che rendano evidente la convenienza della soluzione
concordataria e la più generale fattibilità del piano di concordato.
Frosinone, 08/11/12
Il Commissario Giudiziale
Avv. Italico Perlini
________________________________________________________________________________________________
Tribunale di Frosinone C.P. 06/2012 - Commissario Giudiziale Avv. Italico Perlini – Relazione ex art. 172 L.Fall.
[ 172 ]
TRIBUNALE DI FROSINONE
SEZIONE FALLIMENTARE
CONCORDATO PREVENTIVO N. 06/2012-COGEME SET SPA IN LIQUIDAZIONE
G.D. DOTT. SANDRO VENARUBEA - C.G. AVV. ITALICO PERLINI
ADUNANZA DEI CREDITORI DEL 13/11/2012
privilegio
N°
NOMINATIVO
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
ABB S.p.A. Discrete Automation & Motion
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ACCIAIERIE VALBRUNA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ACEA ATO2 SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ACEA ENERGIA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ACQUA VIVA ITALIA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ACTIVE NETWORK SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ALFRED H.SCHUTTE
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ANDREOLI SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ANTARES SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
APAVE ITALIA CPM Srl
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ARCESE TRASPORTI SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ARMONIA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
BALANCE SYSTEMS SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
BANCA IMI SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
BARCELLA LEONE SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ADECCO SPA
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
1
Importo Ricorso
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
234,26
-
-
-
234,26
-
596.439,08
-
-
-
596.439,08
-
129,74
-
-
-
129,74
-
290,62
-
-
-
290,62
-
1.315,80
-
-
-
1.315,80
-
274,76
-
-
-
274,76
-
4.200,00
-
-
4.800,05
4.800,05
-
-
-
-
-
-
-
81,60
-
-
-
81,60
-
409,87
-
-
-
409,87
-
1.573,00
-
1.573,00
-
1.573,00
-
97,26
-
97,26
-
97,26
-
9.600,00
-
9.600,00
-
9.600,00
-
2.983,20
-
-
2.983,20
-
54.150,00
-
-
54.973,41
-
21.760,00
-
-
21.760,00
54.973,41
-
privilegio
N°
NOMINATIVO
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
BARTOLINI SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
BMW GROUP FINANCIAL SERVICES ITALIA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
BODYCOTE TRATTAMENTI TERMICI SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
BRAGHIERI IMPIANTI SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
Bodycote Rheintal Wärmebehandlung AG
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
BRUNITURA CARRARO S.N.C.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
C.R.M. UTENSILI SPECIALI S.R.L
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CAPITAL EFFICIENCY GROUP AG
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CAPITAL MARKET
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CARISBO SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CARLO ERBA REAGENTI S.p.a.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ITALIA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CENTROBANCA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
28 CASTROL - INDUSTRIAL LUBRIFICANTS & SERVICES-DIV. BP
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
17
Importo Ricorso
CEPO SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CERATIZIT ITALIA S.p.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CLA.MI.GI. SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CLASSPI SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CMF MARELLI SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
COGNE DISTRIBUZIONE ITALIA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
COMIMBAL S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CVE CAMBRIDGE VACUUM ENGINEERING
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CVE CAMBRIDGE VACUUM ENGINEERING - (1)
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
-
-
58.030,02
-
-
4.591,24
-
-
1.642,55
-
-
4.000,00
-
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
58.030,02
-
1.751,47
-
-
1.642,55
-
-
-
4.000,00
8.308,76
-
-
-
8.308,76
-
323,12
-
483,28
-
483,28
-
23.636,48
-
23.636,48
-
23.636,48
-
35.857,50
-
-
-
35.857,50
-
-
-
-
-
-
1.751,47
-
130,08
-
-
-
130,08
-
884,19
-
-
-
884,19
-
6.638,19
-
-
-
6.638,19
-
52.800,00
-
-
-
52.800,00
-
6.731,26
-
7.759,35
-
6.731,26
-
19.155,28
-
21.269,12
-
21.269,12
-
574,00
-
-
-
574,00
-
38.248,10
-
-
-
38.248,10
-
45.330,57
-
-
45.359,77
-
11.443,70
45.359,77
-
-
-
-
-
-
-
11.443,70
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1 fattura pagata in data
29/02/2012
privilegio
N°
NOMINATIVO
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
39
Importo Ricorso
D.R. SRL - SERVIZI PER L'AMBIENTE
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DAL LAGO TTC SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DATATECHNIC
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DELOITTE & TOUCHE SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DEVARO SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DHL EXPRESS SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DIFFUSIONE TECNOLOGIE & SERVIZI srl
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DMG ITALIA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DMI srl
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DOLLMAR & C. SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DORADO SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
E-ON ENERGIA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ECS ITALIA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
EDENRED ITALIA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
EDENRED ITALIA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
E-ON ENERGIA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ENDRESS + HAUSER ITALIA S.p.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ENI S.p.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
EPF COMUNICAZIONE SRL IN LIQUIDAZIONE
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ERREBIAN SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
F.LLI PINATO snc di Marina e Patrizia Pinato
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FAIST COMPONENTI S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
-
16.123,30
-
-
17.102,09
-
-
178.232,30
-
-
94.810,23
-
-
4.800,00
-
-
158.917,31
-
-
12.773,95
-
-
53.342,31
-
CHIROGRAFO
note
CHIROGRAFO
-
16.436,90
-
17.102,09
211.223,18
-
178.232,30
1.000,00
-
1.000,00
-
4.800,00
-
174.807,46
-
-
12.773,95
-
-
-
53.342,31
66.032,80
-
-
-
66.032,80
-
3.306,62
-
-
3.310,06
-
9.000,00
-
-
-
9.000,00
-
7.255,00
-
-
-
7.255,00
-
6.532,08
-
-
-
6.532,08
-
-
-
-
-
-
16.436,90
PRIVILEGIO
-
174.807,46
3.310,06
-
4.459,66
-
-
-
4.459,66
-
2.216,79
-
-
-
2.216,79
-
1.187,00
-
1.117,00
-
1.117,00
-
27.175,13
-
27.174,90
-
27.174,90
-
56.844,00
-
-
-
56.844,00
-
877,70
-
877,70
-
877,70
-
146.933,20
-
146.933,20
-
146.933,20
-
2.615,03
-
-
2.615,03
-
privilegio
N°
NOMINATIVO
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
61
Importo Ricorso
FAMA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FAMAR SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FAMI SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FEBAMETAL SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FEDERAL EXPRESS EUROPE INC. - FILIALE ITALIANA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FERCAM S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FERRIERE DI STABIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FINEP s.r.l. (2)
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FOCUS LEASING.IT SPA (ITALEASE NETWORK SPA)
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FOSFANTARTIGLIO LEI S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FRITZ STUDER AG
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FUCHS LUBRIFICANTI SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
GALIMBERTI MARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
GE INSPECTION TECHNOLOGIES GmbH
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
GEMAR S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
GEORG UTZ AG
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
GOBAG
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
GRUPPO IAFRATE
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
HAINBUCH ITALIA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
HITACHI METALS EUROPE GmbH
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
HOMMEL-MOVOMATIC
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
HUGO FASSBENDER GmbH
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
-
PRIVILEGIO
40.971,78
-
-
CHIROGRAFO
40.622,75
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
40.971,78
-
-
-
-
-
-
3.967,85
-
37.370,07
-
3.967,85
-
-
37.748,62
-
-
5.149,18
-
-
-
5.149,18
-
5.930,93
-
-
-
5.930,93
-
32.637,31
-
-
37.166,12
37.370,07
37.166,12
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.206,76
-
-
-
1.206,76
-
1.354,00
-
-
-
1.354,00
-
17.521,11
-
-
-
17.521,11
-
-
-
-
-
-
-
38.642,80
-
40.143,00
-
40.143,00
-
8.052,16
-
8.579,54
-
8.579,54
-
1.998,00
-
-
-
1.998,00
-
-
-
-
-
-
-
2.992,00
-
-
-
2.992,00
-
6.781,31
-
-
-
6.781,31
-
85.400,37
-
-
-
85.400,37
-
-
-
-
-
-
-
7.433,22
-
7.433,22
importo da ricorso perché non
conteggiate iva e cassa
privilegio
N°
NOMINATIVO
84
85
86
87
88
89
90
91
92
IEMCA d. of IGMI S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
IL CASTELLO DI CLANEZZO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
IN.SI SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
INOX VITI DI CATTINORI BRUNO & C. snc
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
INTERMONTE SIM SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
INVITEA S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
IR TOP SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ISCAR ITALIA srl
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ISTONIO SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
JAS AIR SERVICE SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
CONSULTANT SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
KRAFT&BAUER BRANDSCHUTZSYSTEME GMBH
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
KUEHNE+NAGEL SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
LA.CEEC SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
LDM BV
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
LE SUR-MESURE INDUSTRIEL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
LOGITRANS SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
MANAGERS & PARTNERS SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
MAPAL ITALIA S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
MARPOSS ITALIA S.p.a.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
MALANDRUCCOLO CLAUDIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
META ENERGIA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
93 KARNAK S.A. E PER ESSA RAPP.FISC. NEW SERVICE
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
83
Importo Ricorso
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
37.725,09
-
-
-
37.725,09
-
767,00
-
767,00
-
767,00
-
36.875,00
-
-
-
36.875,00
-
100.262,90
-
103.759,19
-
103.759,19
-
135.639,63
-
155.662,61
-
154.708,09
-
4.376,13
-
-
-
4.376,13
-
9.969,00
-
-
-
9.969,00
-
19.494,93
-
-
19.494,89
-
4.890,15
-
-
4.890,15
-
12.923,39
-
-
12.923,39
-
2.316,31
-
-
-
2.316,31
-
4.470,00
-
-
-
4.470,00
-
-
-
-
-
-
19.494,89
12.923,39
-
7.431,41
-
-
-
7.431,41
-
4.507,90
-
-
-
4.507,90
-
13.363,50
-
-
-
13.363,50
-
7.852,40
-
-
-
7.852,40
-
2.400,00
-
-
-
2.400,00
-
23.807,00
-
-
23.807,04
-
6.912,00
-
-
-
6.912,00
-
6.888,00
-
-
-
6.888,00
-
52.828,31
-
-
-
52.828,31
23.807,04
SOMMA DA PRECETTO
privilegio
N°
NOMINATIVO
106
107
108
109
110
111
112
113
114
115
116
117
118
119
120
121
122
123
124
125
126
MEWA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
MG S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
MIKRON TOOL S.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
MMC CENTRO SUD S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
MONTE TITOLI
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
MORETTO ADRIANO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
MPA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
NAUTILUS SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
NICHELCROM ACCIAI INOX S.p.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
NUOVA PLANETARIO SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
NUOVA S.A.C.C.E.M. SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
OERLIKON BALZERS COATING ITALY SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
OFFICINE MONZESI SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PALL ITALIA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PASSALACQUA & C SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PKF SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
RELA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
RIZZI S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
RODACCIAI S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ROSE PLASTIC GmbH
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
RS COMPONENTS
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
S.EL.ME.C SRL
S.P.A.
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
105
Importo Ricorso
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
3.467,02
-
-
-
3.467,02
-
2.172,45
-
-
-
2.172,45
-
37.817,69
-
-
38.508,82
-
9.521,16
-
-
-
9.521,16
-
302,50
-
-
-
302,50
-
7.140,00
-
7.239,40
-
7.239,40
-
21.984,00
-
21.984,00
-
21.984,00
-
5.779,34
-
7.457,53
-
7.457,53
-
30.331,81
-
-
30.331,81
-
12.884,78
-
25.965,56
-
25.965,56
-
7.399,27
-
8.399,27
-
7.399,27
-
100,00
-
-
-
100,00
-
-
-
-
-
4.865,32
-
2.325,03
-
160.632,83
-
-
38.508,82
-
-
4.758,22
-
-
2.325,03
-
-
160.559,73
-
-
6.144,96
-
-
-
6.144,96
-
82.682,40
-
-
-
82.682,40
-
-
-
-
-
-
4.865,32
160.632,83
-
9.007,00
-
-
-
9.007,00
-
915,80
-
-
-
915,80
-
173.600,00
-
-
173.600,00
173.600,00
escluse spese legali
privilegio
N°
NOMINATIVO
128
129
130
131
132
133
134
135
136
137
138
139
140
141
142
143
144
145
146
147
148
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
127
Importo Ricorso
SABATINI SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SAFETY KLEEN ITALIA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SAP 2000 SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SARTORIUS SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SCACCIA DISTRIBUZIONE
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SCHLEIFRING SERVICE AG
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SE.IN S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SEAT PAGINE GIALLE SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SECKLER AG
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SECO TOOLS ITALIA S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SEDEL SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SEF MECCANOTECNICA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SERIPLAST - LAVORAZIONE MATERIE PLASTICHE
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SERVIZIO TITOLI SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SIEMENS SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SILMAX SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SIMEST SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SIR SAFETY SYSTEM S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SO.GE.SE. SOCIETA' GENERALE DI SERVIZI S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
STAHL JUDENBURG GMBH
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
STEEL SERVICE SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
STEELTEC TOSELLI S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
18.019,58
-
-
-
18.019,58
-
10.800,00
-
-
-
10.800,00
-
28.943,31
-
-
25.163,94
-
347,27
-
-
347,27
-
20.082,89
-
-
18.959,25
-
3.168,00
-
-
-
3.168,00
-
3.098,35
-
-
-
3.098,35
25.163,94
18.959,25
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
23.680,87
-
4.048,60
-
23.705,37
-
-
4.048,60
-
-
11.022,39
-
11.022,44
-
11.022,44
-
10.183,51
-
6.963,64
-
6.963,64
-
11.269,00
-
-
11.269,00
-
6.708,10
-
6.191,65
-
6.191,65
-
17.812,26
-
17.812,26
-
17.812,26
-
6.017,54
-
-
-
6.017,54
-
817,66
141,91
675,75
-
817,66
-
158.199,23
-
-
-
158.199,23
-
8.706,60
-
-
-
8.706,60
-
37.179,92
-
-
-
37.179,92
-
4.058,71
-
-
-
4.058,71
23.680,87
-
-
no privilegio iva
privilegio
N°
NOMINATIVO
150
151
152
153
154
155
156
157
158
159
160
161
162
163
164
165
166
167
168
169
170
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
149
Importo Ricorso
SUNNEN ITALIA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
SUNNEN PRODUCTS COMPANY
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
T.N.T. GLOBAL EXPRESS SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
T.S.E.UTENSILI A PROFILO S.R.L
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TAJMAC-MTM S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TBT TIEFBOHRTECHNIK GmbH + CO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TECNO TEMPRANOVA LOMBARDA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TECNOFFICE SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TECNOFORME SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TECNOLOGIE AVANZATE SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TECNOMACH SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TELECOM - ITALIA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TELEPASS SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TEMPOR SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TESA TECHNOLOGY ITALIA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TESSERAE PARTNERS
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
THYSSEN KRUPP VDM GMBH GESCHAFTSBEREUCH
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TI GROUP AUTOMOTIVE SYSTEM SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TOTAL ITALIA S.P.A.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
TWICE RESEARCH SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
UGF MERCHANT SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
UGITECH - UGINE SAVOIE IMPHY -ESTERO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
13.437,77
-
-
-
13.437,77
-
1.087,20
-
-
-
1.087,20
-
21.461,80
-
-
21.461,80
-
100.488,13
-
-
-
100.488,13
-
-
-
-
-
6.388,00
-
-
21.794,79
-
6.369,00
-
-
2.778,96
-
-
-
2.778,96
-
14.725,69
-
-
-
14.725,69
-
536,40
-
536,40
-
536,40
-
3.279,20
-
3.279,20
-
3.279,20
-
151.875,00
-
-
-
151.875,00
-
507,31
-
-
-
507,31
-
-
-
-
-
20.655,22
-
-
-
16.938,51
-
3.388,98
-
-
-
3.388,98
-
10.290,83
-
-
-
10.290,83
-
16.081,10
-
-
-
16.081,10
-
-
-
-
-
-
6.379,20
-
-
16.155,12
6.388,00
4.500,10
-
6.379,20
-
-
32.876,00
-
32.876,00
-
32.876,00
-
32.000,00
-
42.000,00
-
42.000,00
-
-
-
-
-
-
privilegio
N°
NOMINATIVO
172
173
174
175
176
177
178
179
180
181
182
183
184
185
186
187
188
189
190
191
192
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
171
Importo Ricorso
UGITECH ITALIA SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
UNITEC S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
UTENSIL MECCANICA 2000 SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
UTENSILI SERVICES SRL
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
VECTOR SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
VERNICIATURA INDUSTRIALE PATRICA srl
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
VETUS ENGINEERING & CONTRACTING S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
VOGHERA ENERGIA VENDITA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
VOGHERA ENERGIA VENDITA SPA
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
WALTER ITALIA S.r.l.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
WIELAND-WERKE AG
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
COGEME SET RO SRL
FORNITORI DI GRUPPO
CHIROGRAFARIO
COGEME PRECISION PARTS INDIA Pvt.Ltd
FORNITORI DI GRUPPO
CHIROGRAFARIO
HONEYWELL TURBO (INDIA) Pvt. Ltd
HTT
CHIROGRAFARIO
HONEYWELL TECHNOLOGIES SARL
HTT
CHIROGRAFARIO
B.N.L. C/ANTICIPO
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
DEPOSITO CAUZIONALE BNL
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
B.N.L. FINANZIAMENTO
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
BNL PEGNO SU TITOLI TTL
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
BNL
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
BANCA CARISBO
IPOTECARI
PRIVILEGIATO
CARISBO FINANZIAMENTI
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
-
-
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
-
-
note
CHIROGRAFO
-
-
-
210.178,98
-
207.300,28
-
-
25.442,90
-
-
-
25.442,90
-
7.346,07
-
-
-
7.346,07
-
4.744,18
-
-
-
4.744,18
-
16.171,51
-
-
-
16.171,51
-
10.560,00
-
-
10.560,00
-
-
-
-
-
210.178,98
PRIVILEGIO
10.560,00
-
-
266.494,24
-
265.609,61
-
265.609,61
-
8.514,13
-
8.514,13
-
8.514,13
-
0,06
-
-
0,06
-
6.388.798,00
-
-
6.388.798,00
-
8.600.416,00
-
-
-
8.600.416,00
-
59.267,00
-
-
-
59.267,00
-
900.000,00
-
-
-
900.000,00
6.391.798,65
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
11.089.063,37
-
135.732,38
-
-
-
-
-
10.506.781,31
-
-
-
-
124.374,64
-
11.089.063,37
I Grado
privilegio
N°
NOMINATIVO
194
195
196
197
198
199
200
201
202
203
204
205
206
207
208
209
210
211
212
213
214
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
193
Importo Ricorso
CARISBO C/ANTICIPO
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
CARISBO C/ANTICIPO ITALIA
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
UNICREDIT C/C 58793
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
UNICREDIT FINANZIAMENTO
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
UNICREDIT
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
UNICREDIT ANTICIPO ITALIA
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
B.POP.COMMERCIO INDUSTRIA
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
BANCA POPOLARE DI LODI
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
CREDITO VALTELLINESE C/C 997
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
CREDITO VALTELLINESE C/C 964
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
MPS
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
MPS C/ANTICIPO ESTERO
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
MPS
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
MPS C/ANTICIPO ITALIA
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
BANCA DI PIACENZA
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
BANCA CARIGE SPA
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
CARTA DI CREDITO CARIGE
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
DEBITO CARTA CRED CARIGE
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
MEDIOCREDITO
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
MEDIOCREDITO
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
BANCA ETRURIA
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
ETRURIA FINANZIAMENTO
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
-
-
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
-
-
2.635.377,66
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
-
2.516.286,90
-
2.516.286,90
678.597,72
-
678.597,72
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.033.657,68
-
922.663,01
1.129.300,45
-
-
-
-
1.398.665,54
-
-
308.900,69
-
-
-
308.900,69
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
594.282,43
-
594.282,43
-
594.282,43
-
-
-
-
-
513.712,47
-
-
-
-
-
369.255,00
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
59.400,00
-
292.320,00
-
292.441,82
-
292.320,00
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
674.032,78
-
674.032,78
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.166.456,67
-
4.139.677,19
-
4.166.456,67
privilegio
N°
NOMINATIVO
216
217
218
219
220
221
222
223
224
225
226
227
228
229
230
231
232
233
234
235
236
BANCA CREDEM
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
FINANZ BMW GROUP
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
BANCA CARIPARMA C/C 31165723
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
CARIPARMA FINANZIAMENTO
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
CENTROBANCA
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
BANCA POPOLARE DI MILANO
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
UBS
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
UBS
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
UBS
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
Eracle Finance S.r.l. Securitisation Services S.p.A
BANCHE E SOC.FINANZ.
CHIROGRAFARIO
SIMEST SPA
ALTRI FINANZ.
CHIROGRAFARIO
Obbligazioni sottoscritte
OBBLIGAZIONISTI
CHIROGRAFARIO
Obligazionisti c/interessi
OBBLIGAZIONISTI
CHIROGRAFARIO
BANCA X IL LEASING ITALEASE SPA
LEASING
CHIROGRAFARIO
BNP PARIBAS LEASE GROUP SPA
LEASING
CHIROGRAFARIO
MERCANTILE LEASING S.p.A.
LEASING
CHIROGRAFARIO
VOLKSWAGEN BANK
LEASING
CHIROGRAFARIO
SG Equipment Finance Italy
LEASING
CHIROGRAFARIO
ITALEASING (BIPIELLE LEASING SPA )
LEASING
CHIROGRAFARIO
LEASINT
LEASING
CHIROGRAFARIO
UBI LEASING S.P.A.
LEASING
CHIROGRAFARIO
Neos Finance spa
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
215
Importo Ricorso
LEASING
CHIROGRAFARIO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
-
-
25.731,78
-
-
39.804,91
-
-
112.238,57
-
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
25.731,78
39.804,91
-
39.804,91
-
117.601,33
-
117.601,33
1.170.510,89
-
1.169.344,97
-
1.169.344,97
-
3.473.752,42
-
3.483.569,46
-
3.483.569,46
-
1.043.095,87
-
1.043.095,87
-
1.043.095,87
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
438.192,00
-
438.192,00
-
-
10.045.297,00
-
10.128.219,36
-
10.128.219,36
-
2.750.000,00
-
3.145.275,87
-
3.145.275,87
-
-
-
-
-
-
-
20.970.129,00
-
-
-
20.970.129,00
-
6.601,07
-
-
-
6.601,07
-
1.516.807,88
-
-
-
1.516.807,88
-
1.930.860,87
-
-
-
1.930.860,87
-
7.666,24
-
-
-
7.666,24
-
911.923,80
-
-
-
911.923,80
-
98,40
-
-
-
98,40
-
1.026.000,65
-
-
-
1.026.000,65
-
695.111,20
-
-
-
695.111,20
-
158.891,92
-
-
167.408,86
204.763,35
TOLTI CANONI SUCCESSIVI AL
RICORSO
privilegio
N°
NOMINATIVO
238
239
240
241
242
243
Crédit Agricole Leasing S.p.A.
LEASING
CHIROGRAFARIO
Deutsche Leasing Italia S.p.A.
LEASING
CHIROGRAFARIO
ALBA LEASING SPA
LEASING
CHIROGRAFARIO
Banca Carige S.p.A.
LEASING
CHIROGRAFARIO
MPS LEASING E FACTORING SPA
LEASING
CHIROGRAFARIO
Etruria Leasing S.p.A.
LEASING
CHIROGRAFARIO
Credem Leasing S.p.A.
LEASING
CHIROGRAFARIO
MEDIOCREDITO CENTRALE
IPOTECARI
PRIVILEGIATI
IPOTECARI
PRIVILEGIATI
IPOTECARI
PRIVILEGIATI
IPOTECARI
PRIVILEGIATI
PIGNORATIZI
PRIVILEGIATI
PIGNORATIZI
PRIVILEGIATI
PIGNORATIZI
PRIVILEGIATI
RISERVA DI PROPRIETA'
PRIVILEGIATI
RISERVA DI PROPRIETA'
PRIVILEGIATI
Iva di regresso
PRIVILEGIATI
Iva di regresso
PRIVILEGIATI
Adamo Massimo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Angelini Gaetano
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Apurinetti Alessandro
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Apurinetti Danilo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
244
245 CREDITO EMILIANO
246 Finep
247 UNICREDIT S.p.A.
248 MONTE DEI Paschi di Siena S.p.A.
249 UBS
250 BNL
251 Gildemaister Italiana Spa
252 DMG Italia srl
253 Gildemaister Italiana Spa
254 CVE CAMBRIDGE VACUUM ENGINEERING
255
256
257
258
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
237
Importo Ricorso
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
314.166,61
-
-
-
314.166,61
-
387.906,59
-
-
-
387.906,59
-
110.825,31
-
-
-
110.825,31
-
88.686,70
-
-
-
88.686,70
-
2.143.432,05
-
-
80.469,97
-
-
-
80.469,97
-
732.544,29
-
-
-
732.544,29
-
1.649.697,50
-
II e III grado
1.171.579,94
-
1.171.579,94 al netto del pegno axa già escusso
1.659.800,00
-
322.500,00
-
-
-
349.275,00
-
IV grado
172.000,00
-
-
-
160.000,00
-
V grado
-
-
1.240.295,12
-
VI grado
pegno già escusso
1.380.700,00
1.478.268,92
-
1.000.000,00
-
-
-
-
-
9.339,44
-
-
-
9.339,44
-
3.700.000,00
-
-
3.700.000,00
-
636.588,31
-
-
-
636.588,31
-
629.382,41
-
-
-
629.382,41
-
2.845,00
-
-
-
2.845,00
-
11.440,00
-
-
-
11.440,00
-
20.835,87
-
-
-
20.835,87
-
5.712,10
-
-
5.712,10
-
4.580,41
-
-
4.580,41
-
4.006,14
-
-
4.006,14
-
3.700.000,00
3.954,74
2.743,97
tfr in fondo -alleanza in fondo
cometa in fondo
privilegio
N°
NOMINATIVO
260
261
262
263
264
265
266
267
268
269
270
271
272
273
274
275
276
277
278
279
280
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
259
Importo Ricorso
Ardovini Berardino
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Baldassarra Enrico
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Banchelli Claudia
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Battaglini Franco
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Battaglini Diego
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
bellotti samanta
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Berardi Amedeo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Bianchi Cesare
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Bianchi Margherita
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Bucciarelli Daniele
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Buffone Valentino
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Canali Amedeo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Cancelli Ferdinando
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
carinci manuela
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Carizzi Simone
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Carlomusto Vera
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Cecconi Fabio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Cervi Ivan
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Chiappini Valentina
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Cicchetti Tommaso
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Ciotoli Mariano
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Cipriani Loreto
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
-
-
7.335,09
-
-
6.665,89
-
7.335,09
-
6.665,89
-
6.090,85
-
-
-
6.090,85
-
6.987,90
-
-
-
6.987,90
-
7.064,85
-
-
-
7.064,85
-
2.853,63
-
-
-
2.853,63
-
6.260,82
-
-
6.260,82
-
7.774,40
-
-
-
7.774,40
-
6.380,58
-
-
-
6.380,58
-
6.257,80
-
-
-
6.257,80
-
5.981,43
-
-
-
5.981,43
-
5.558,59
-
-
-
5.558,59
-
7.083,36
-
-
7.083,36
-
4.540,42
4.407,09
5.035,92
-
-
-
-
-
4.054,89
-
-
-
4.054,89
-
7.292,13
-
-
-
7.292,13
-
6.754,19
-
-
-
6.754,19
-
4.548,73
-
-
-
4.548,73
-
6.039,25
-
-
-
6.039,25
-
3.300,58
-
-
-
3.300,58
-
7.092,54
-
-
-
7.092,54
-
6.221,01
-
-
6.221,01
-
-
4.339,25
tfr in fondo -cometa in fondo
tfr in fondo -cometa in fondo
tfr in fondo -cometa in fondo
tfr in fondo -cometa in fondo
privilegio
N°
NOMINATIVO
282
283
284
285
286
287
288
289
290
291
292
293
294
295
296
297
298
299
300
301
302
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
281
Importo Ricorso
Cocorocchia Domenico
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Colazingari Dario
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Colocci Ivano
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Crescenzi Alessandro
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
De Cesare Alessandra
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
De Rocchis Giancarlo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
De Stefano Pino
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Del Brocco Marco
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Del Brocco Giacinto
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Del Morrone Gianluca
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Dell'uomo Giorgio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Di Pofi Simone
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Di Rita Patrizio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Fadioni Maurizio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Fagiolo Federico
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Ferracci Mirko
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Ferracci Massimo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Ficorilli Mario
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Filippi Damiano
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Fiorini Lorenzo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Foglietta Claudia
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Frabotta Davide
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
22.461,21
-
-
-
22.461,21
-
3.959,60
-
-
-
3.959,60
-
5.468,25
-
-
-
5.468,25
-
9.646,86
-
-
-
9.646,86
-
1.888,75
-
-
-
1.888,75
-
8.161,25
-
-
-
8.161,25
-
9.907,41
-
-
-
9.907,41
-
7.376,74
-
5.237,72
-
7.376,74
-
tfr in fondo
4.853,98
-
4.155,99
-
4.853,98
-
tfr in fondo
5.689,12
-
-
-
5.689,12
-
6.110,10
-
-
-
6.110,10
-
4.505,33
-
-
-
4.505,33
-
4.981,94
-
-
-
4.981,94
-
10.338,87
-
-
-
10.338,87
-
8.384,79
-
-
-
8.384,79
-
4.727,69
-
-
-
4.727,69
-
4.659,83
-
-
-
4.659,83
-
6.030,74
-
-
-
6.030,74
-
2.948,92
-
-
-
2.948,92
-
2.538,71
-
-
-
2.538,71
-
6.813,03
-
-
-
6.813,03
-
2.538,67
-
-
2.538,67
-
2.426,49
tfr in fondo
privilegio
N°
NOMINATIVO
304
305
306
307
308
309
310
311
312
313
314
315
316
317
318
319
320
321
322
323
324
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
303
Importo Ricorso
Fustinoni Fabio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Giambattista Nicola
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Giuliani Renato
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Giuliani Italo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Grimaldi Massimo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Iacovacci Franco
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Iacovacci Flavio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Iacovissi Roberto
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Imperioli Giuseppe
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Imperioli Franco
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Incitti Matteo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
La Valle Alessandro
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Lauretti Paolo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Liguori Adriano
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Lungarini Silviano
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Maceroni Carmine
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Magnami Alessandro
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Malizia Franco
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Martini Domenico
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Mastronardi Gino
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Maura Vittorio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Maura Giuseppe
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
24.019,38
-
-
-
24.019,38
-
33.452,85
-
-
-
33.452,85
-
8.905,94
-
-
-
8.905,94
-
5.025,73
-
-
5.025,73
-
6.279,76
-
-
-
6.279,76
-
49.890,38
-
-
-
49.890,38
-
2.713,44
-
-
2.713,44
-
37.126,12
-
-
37.126,12
-
8.045,79
-
-
8.045,79
-
9.352,61
-
-
-
9.352,61
-
3.403,05
-
-
-
3.403,05
-
3.034,01
-
-
-
3.034,01
-
6.217,09
-
-
-
6.217,09
-
6.661,39
-
-
6.661,39
-
4.320,60
-
-
-
4.320,60
-
8.460,97
-
-
-
8.460,97
-
6.507,20
-
-
-
6.507,20
-
4.393,88
-
-
-
4.393,88
-
5.708,27
-
-
-
5.708,27
-
7.764,85
-
-
7.764,85
-
6.145,54
-
-
-
6.145,54
-
4.652,38
-
-
-
4.652,38
-
3.507,43
2.529,63
5.398,01
4.684,61
5.573,59
tfr in fondo -cometa in fondo
tfr in fondo
tfr in fondo-cometa in fondo
tfr in fondo-cometa in fondo
tfr in fondo-cometa in fondo
privilegio
N°
NOMINATIVO
326
327
328
329
330
331
332
333
334
335
336
337
338
339
340
341
342
343
344
345
346
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
325
Importo Ricorso
Messia Teresa
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Mingarelli Lorenzo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Nirchi Roberto
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Nocente Luca
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Notarnicola Gianni
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Orlandi Alessandro
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Orsini Fernando
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Palese Giuseppe
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Paliotta Valerio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Pallotta Danilo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Palombi Mauro
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Papagno Cesare
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Papagno Antonio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Parente Diego
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Parravano Antonio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
passeri lorena
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Pietricola Luca
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Pietropaoli Roberto
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Pirraglia Carmela
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Polidori Veronica
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Pompili Massimo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Quadrotta Cristina
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
12.945,87
-
-
-
12.945,87
-
5.528,01
-
-
-
5.528,01
-
9.762,11
-
-
-
9.762,11
-
7.913,48
-
-
-
7.913,48
-
6.909,23
-
-
-
6.909,23
-
6.333,44
-
-
6.333,44
-
2.261,13
-
-
-
2.261,13
-
5.005,37
-
-
-
5.005,37
-
6.171,64
-
-
-
6.171,64
-
5.782,43
-
-
-
5.782,43
-
745,00
-
-
-
745,00
-
11.776,85
-
-
-
11.776,85
-
6.859,81
-
-
-
6.859,81
-
5.538,49
-
-
-
5.538,49
-
5.829,68
-
-
-
5.829,68
-
2.999,06
-
-
-
2.999,06
-
5.635,87
-
-
-
5.635,87
-
7.159,86
-
-
-
7.159,86
-
7.826,42
-
-
-
7.826,42
-
12.298,68
-
-
-
12.298,68
-
9.214,70
-
-
9.214,70
-
3.091,67
-
-
3.091,67
-
4.090,24
6.591,28
-
tfr in fondo-cometa in fondo
tfr in fondo-cometa in fondo
privilegio
N°
NOMINATIVO
348
349
350
351
352
353
354
355
356
357
358
359
360
361
362
363
364
365
366
367
368
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
347
Importo Ricorso
Quattrociocchi Claudio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Quattrociocchi Massimiliano
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Rea Daniele
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Ricci Vincenzo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Ricci Domenico
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Ricci Andrea
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Ricciardi Vito
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Rocca Flavio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Rossi Gianluca
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Rossi valter
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Rotondi Gianluca
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Rotondi Laura
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Santafata Luigi
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Sardellitti Cristian
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Savone Luciano
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Savone Bruno
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Spinelli Filippo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Spinelli Antonio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Sposi Andrea
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Stirpe Giacomo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Struglia Marco
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Testa Maurizio
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
8.348,02
-
1.534,00
-
4.797,74
-
6.866,64
-
4.565,56
-
2.771,40
-
5.328,98
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
8.348,02
-
-
-
1.534,00
-
-
-
4.797,74
-
4.495,35
-
6.866,64
-
tfr in fondo-cometa in fondo
2.984,99
-
4.565,56
-
tfr in fondo-cometa in fondo
-
-
2.771,40
-
-
-
-
5.328,98
-
6.213,17
-
-
-
6.213,17
-
4.505,07
-
-
-
4.505,07
-
4.746,98
-
4.184,80
-
4.746,98
-
tfr in fondo
6.490,52
-
4.283,58
-
6.490,52
-
tfr in fondo-cometa in fondo
5.373,41
-
-
-
5.373,41
-
5.887,51
-
-
-
5.887,51
-
-
-
-
-
-
-
5.792,99
CHIROGRAFO
tfr in fondo-cometa in fondo
9.448,22
-
6.200,86
-
9.448,22
-
tfr in fondo - cometa in fondo
7.210,34
-
4.971,98
-
7.210,34
-
tfr in fondo - cometa in fondo
4.573,62
-
-
-
4.573,62
-
4.681,31
-
-
-
4.681,31
-
-
-
-
-
-
-
4.479,00
-
3.404,11
-
5.379,25
-
-
-
5.379,25
-
-
-
-
-
-
-
4.479,00
privilegio
N°
NOMINATIVO
370
371
372
373
374
375
376
377
Testani Gianluca
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Tiberia Mario
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Tombolillo Lino
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Tricca Paolo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Valenti Marco
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Vano Matteo
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Vendittelli Nicola
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Voletti Davide
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Zeppieri Massimiliano
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
Fondo dipendenti per riconciliazioni
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
DIPENDENTI
PRIVILEGIATI
BOSSALINI MARIA ROSA
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
DOTT.TRIFOGLI LUIGI
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
IAFRATE SIMONE
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
SIMMONS & SIMMONS
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
BERNARDINELLI CARLO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
BOZZINI CARLO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
STUDIO M. CASANO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
CASTALDI PAOLO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
CERAVOLO MATTEO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
378
379 FONDO TFR
380 ASSICURAZIONI TFR
FONDO CONTENZIOSO PRESTATORI LAVORO
381 SUBORDINATO
382
383
384
385
386
387
388
389
390
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
369
Importo Ricorso
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
6.299,73
-
-
-
6.299,73
-
2.898,88
-
-
-
2.898,88
-
7.827,86
-
-
-
7.827,86
-
6.358,23
-
-
-
6.358,23
-
6.218,42
-
-
-
6.218,42
-
4.684,23
-
-
-
4.684,23
-
8.182,87
-
-
-
8.182,87
-
6.567,37
-
4.443,32
-
6.567,37
-
tfr e cometa in fondo
5.252,82
-
4.482,26
-
5.252,82
-
tfr e cometa in fondo
45.317,76
-
-
-
45.317,76
-
690.640,00
-
-
-
690.640,00
-
26.498,00
-
-
-
26.498,00
-
447.000,00
-
-
-
447.000,00
-
31.872,24
-
34.742,69
7.295,96
10.831,00
-
-
-
10.831,00
-
1.016,00
-
-
-
1.016,00
-
187.403,40
-
-
151.394,52
-
12.496,63
-
-
-
12.496,63
-
296.875,00
-
-
-
296.875,00
-
9.303,69
-
-
-
9.303,69
-
36.797,59
-
53.500,63
17.235,13
8.320,00
-
8.320,00
-
34.742,69
151.394,52
64.735,76
-
7.295,96
6.000,00
-
privilegio
N°
NOMINATIVO
392
393
394
395
396
397
398
399
400
401
402
403
404
405
406
407
408
409
410
411
412
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
391
Importo Ricorso
DI CASTRI FRANCESCO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
STUDIO ASS. DI CONS. D' IMPRESA
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
STUDIO LEONARDI
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
MERLO PIERANTONIO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
DOTT PANELLI MATTEO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
PASSERA FABRIZIA
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
SAVINO LUCA
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
DOTT.TESTA MAURIZIO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
ZANCHI WALTER
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
STUDIO ASSOC. ZUDE' & PINELLI
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
LAMI LUCINAO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
LAZZARI VALTER
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
POLIDORO VINCENZO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
TAZZIOLI LUCA
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
TOGNO MASSIMO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
DOTT PAOLINELLI GIANFRANCO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
AVV RODA CORRADO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
NOTAIO MENCHINI PAOLO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
AVV TREMOLADA CARLO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
BERTI GINO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
ZONTA WALTER
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
GUARNERA ADVOGADOS
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
276.050,54
-
276.050,54
-
25.920,00
-
-
-
25.920,00
-
-
-
-
-
-
1.875,00
-
-
-
1.875,00
-
12.590,40
-
-
-
12.590,40
-
15.000,00
-
-
-
15.000,00
-
39.000,00
-
-
-
39.000,00
-
75.000,00
-
-
-
75.000,00
-
45.000,00
-
-
-
45.000,00
-
30.000,00
-
-
-
30.000,00
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
8.320,00
-
-
-
8.320,00
-
36.400,00
-
-
-
36.400,00
-
-
-
-
-
-
2.700,00
-
-
-
2.700,00
-
2.080,00
-
-
-
2.080,00
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.750,00
-
-
-
5.750,00
247.869,66
privilegio
N°
NOMINATIVO
414
415
416
417
418
419
420
421
422
423
424
425
426
427
428
429
430
431
432
433
434
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
413
Importo Ricorso
PIACITELLI GIOVANNI NOTAIO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
STUDIO IMPEX
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
STUDIO NOTARILEAGOSTINI-CHIBBARO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
VINCIGUERRA GASPARRE
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
AVV IADANZA ALBERTO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
DOTT. ALBERTO ROTA
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
FONDO CONTENZIOSO PROFESSIONISTI
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
C.T. DI CROTTI TIZIANO Srl
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
DAVIMEC SAS DI GIUBILATI DANIELE
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
DE LAURENTIIS MARCO
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
FERRACCI EGIDIO
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
FO.R.T.E. DI PAGANINI MAURO
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
MINELLI UTENSILI S.R.L.
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
MINOTTI ALDO
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
P.C.M. SNC DI DI MARIO LORETO & C.
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
QUATTROCIOCCHI EGIDIO SRL
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
SCACCIA M & D ELETTROMECCANICA S.N.C.
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
SCUOLA ATHENA
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
SERIGRAF 2 s.r.l.
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
TECNICA SERVICE SAS
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
FONDO ARTIGIANI PER INTERESSI E GENERICO
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
GENERAZIONE VINCENTE SPA
LAVORO TEMPORANEO
PRIVILEGIATI
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
3.970,00
-
630,24
-
4.213,20
-
1.498,00
-
704,60
note
CHIROGRAFO
620,79
-
630,24
-
-
8.569,60
1.520,40
-
-
1.498,00
-
-
-
-
704,60
-
55.000,00
-
-
-
55.000,00
-
579.736,47
-
-
-
612.511,47
18.182,54
-
-
-
18.182,54
-
315.581,33
-
-
315.581,33
-
567,95
-
-
-
567,95
-
15.425,00
-
-
-
15.425,00
-
10.583,85
-
-
-
10.583,85
-
4.543,50
-
-
4.543,50
-
6.735,00
-
-
-
6.735,00
-
49.854,40
-
-
49.160,40
-
67.264,95
-
-
-
67.264,95
-
260,00
-
-
-
260,00
-
2.500,20
-
-
-
2.500,20
-
14.409,70
-
-
-
14.409,70
-
114.808,00
-
-
-
114.808,00
-
138.543,00
-
-
-
138.543,00
-
-
330.328,95
-
10.090,00
355.843,53
49.160,40
-
330.328,95
620,79
PRIVILEGIO
3.969,01
352.249,81
3.969,01
CHIROGRAFO
4.543,50
- ulteriori interessi fino al soddisfo
privilegio
N°
NOMINATIVO
TEMPOR SPA
436 ADECCO
LAVORO TEMPORANEO
PRIVILEGIATI
LAVORO TEMPORANEO
PRIVILEGIATI
437 DEBITI TRIBUTARI AL NETTO DELLA COMPENSAZIONE
TRIBUTARI
PRIVILEGIATI
TRIBUTARI
PRIVILEGIATI
TRIBUTARI
PRIVILEGIATI
TRIBUTARI
PRIVILEGIATI
TRIBUTARI
PRIVILEGIATI
TRIBUTARI
PRIVILEGIATI
3G
FONDI
CHIROGRAFARIO
F.do rischi per garanzie prestate a favore TTL
FONDI
CHIROGRAFARIO
Fondo per svalutazioni varie E RISCHI CHIROGRAFARI
FONDI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
437 ALTRI TRIBUTI
438 DEBITI PREVIDENZIALI
440 ICI
441 FONDO RISCHI TRIBUTARI e PREVIDENZIALI
442 BANCA ETRURIA F.do rischi per garanzie prestate a favore
443
444
445 PAGE PERSONNEL ITALIA SPA
446 MOTORLAZIO SRL
447 ELETTROLAZIO S.P.A.
448 ENSINGER ITALIA S.R.L.
449 CIESSEGI S.R.L.
450 WARRANT GROUP SRL
451 WURTH SRL
452 R.F.T. SAS
453 FITAVA TRADING SRL
454 STUDIO ASSOCIATO PERNI - DORENTI
455 DATA STORAGE SECURITY SRL
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PRIVILEGIO
18.103,03
-
4.488,75
-
-
745.199,50
-
16.155,12
CHIROGRAFO
4.500,10
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
16.155,12
4.500,10
-
4.488,75
-
-
-
3.240.969,00
-
-
-
1.613,00
1.075,52
2.404.668,98
-
-
-
2.156.675,00
-
Accertato sulla base di Riscontri
Inail e FASI
856.863,89
-
-
-
640.594,35
-
comprese trattenute sindacali
4.568,98
-
-
-
4.084,00
-
1.979.091,00
-
-
-
2.769.550,74
38.351,64
-
5.571.615,87
-
SANZIONI E INTERESSI SU DEBITI TRIBUTARI E
439 PREVIDENZIALI
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
435
Importo Ricorso
5.571.615,87
Accertato sulla base di Riscontri
- Agenzia Entrate, Equitalia Gerit.
-
5.200.000,00
-
-
6.160.000,00
-
-
-
6.160.000,00
-
618.930,00
-
-
-
618.930,00
-
-
-
5.977,40
-
2.722,50
INSERITI
-
-
-
1.148,00
-
1.148,00
INSERITI
-
-
-
1.791,65
-
1.791,65
INSERITI
-
-
-
585,60
-
585,60
INSERITI
-
-
-
5.871,12
-
5.871,12
INSERITI
-
-
-
6.693,80
-
6.693,80
INSERITI
-
-
-
1.063,29
-
1.063,29
INSERITI
-
-
-
2.523,62
-
2.523,62
INSERITI
-
-
-
312,38
-
312,38
INSERITI
-
-
-
33.871,76
-
24.699,76
INSERITI
-
-
-
2.459,91
-
2.459,91
AL NETTO DI
COMPENSAZIONE CREDITI
privilegio
N°
NOMINATIVO
BERNARDELLI CARLO
457 B. & B. OFFICE S.R.L.
458 AKZEPTA GROUP (BATEC)
459 BOSELLI ERNESTO & C S.R.L.
460 TRAFILSPEC ITS S.R.L.
461 TECNO TEMPRANOVA LOMBARDA SPA
462 RIZZI FRANCESCO
463 VODAFONE OMNITEL N.V.
464 TECHNIQUES SURFACES LTD
465 CAD FR SRL
466 L.A. CALIBRI srl
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
ARTIGIANI
PRIVILEGIATI
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PROFESSIONISTI
PRIVILEGIATI
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
DI TOMMASO SERVIZI SRL ( EX REALI LUBRIFICANTI
467 SRL)
468 TUGSTENTOOLS ITALIA S.R.L.
469 FERRUCCIO ALLASIA & C. SRL
470 METALTHERM SRL
471 CHROMIN MAASTRICHT BV
472 BREMOR SERVICES
473 RONZONI S.R.L.
474 DOTT.GIOVANNI PASCATTI Notaio
475 SERVIF DONNELLY FINANCIAL SRL
476 TOMES S.R.L.
477 CENTRO EUROPEO ASSISTENZA 2000 S.R.L.
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
456
Importo Ricorso
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
-
-
-
-
-
PRIVILEGIO
note
CHIROGRAFO
7.295,97
34.742,69
7.295,97
INSERITI
-
228,33
-
228,33
INSERITI
-
-
3.540,93
-
3.540,93
INSERITI
-
-
399,30
-
399,30
-
INSERITI
-
-
-
936,00
-
936,00
INSERITI
-
-
-
2.778,96
-
2.778,96
INSERITI
-
-
-
1.183,90
-
1.183,90
INSERITI
-
-
-
580,09
-
580,09
INSERITI
-
-
-
6.074,54
-
4.825,18
INSERITI
-
-
-
257,19
-
257,19
INSERITI
-
-
-
1.446,22
-
1.446,22
INSERITI da contabilita'
-
-
-
2.888,03
-
2.888,03
INSERITI da contabilita'
-
-
-
4.265,67
-
4.265,67
inserito da DI
-
-
-
1.912,81
-
1.912,81
INSERITI da contabilita'
-
-
-
885,69
-
885,69
INSERITI da contabilita'
-
-
-
14.099,40
-
14.099,40
INSERITI da contabilita'
-
-
-
7.566,00
-
7.566,00
-
-
-
340,88
-
340,88
INSERITI da contabilita'
-
-
159,28
1.472,52
159,28
INSERITI DA RICHIESTA
-
-
-
9.161,00
-
9.161,00
INSERITI da contabilita'
-
-
-
2.528,78
-
2.528,78
INSERITI da contabilita'
-
786,50
-
786,50
INSERITI da contabilita'
-
-
34.742,69
CHIROGRAFO
1.472,52
INSERITI
privilegio
N°
NOMINATIVO
479 RIDIX S.P.A.
480 ARTIGIANA ESTINTORI DI MARCO FAIOLA
481 Chorus Call Italia
482 REMET DI CICERCHIA FRANCO & C S.A.S.
483 URMA S.A.S.
484 SCALABRIN S.R.L.
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
FORNITORI
CHIROGRAFARIO
PAGLIA MICHELE S.R.L. U. SOLUZIONI PER LA
485 LOGISTICA
CREDITI ACCERTATI
dal Commissario giudiziale
RICHIESTA CREDITORE
RANGO
chirografo
478 LAPI LOGISTICA S.R.L.
Importo Ricorso
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
PRIVILEGIO
CHIROGRAFO
note
-
-
-
240,00
-
240,00
INSERITI da contabilita'
-
-
-
660,46
-
660,46
INSERITI da contabilita'
-
-
-
1.357,00
-
1.357,00
INSERITI da contabilita'
-
-
-
267,44
-
267,44
INSERITI da contabilita'
-
-
-
1.476,00
-
1.476,00
INSERITI da contabilita'
-
-
-
2.229,00
-
2.229,00
INSERITI da contabilita'
-
-
-
2.092,54
-
2.092,54
INSERITI da contabilita'
-
-
-
540,24
-
540,24
INSERITI da contabilita'
20.537.709,40
103.278.360,49
22.394.624,78
104.985.417,49