Petizione NO alla cessione delle sedi Consolato – IIC in Baviera

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Petizione NO alla cessione delle sedi Consolato – IIC in Baviera
Monaco di Baviera, 25 febbraio 2017
Al
Ministro degli Affari Esteri
On. Angelino Alfano
Sottosegretario di Stato
On. Vincenzo Amendola
Roma
Roma
Rappresentati eletti nella Circoscrizione Estero
On. Mario Caruso
Sen. Aldo Di Biagio
On. Gianni Farina
On. Laura Garavini
On. Guglielmo Picchi
On. Alessio Tacconi
Loro Sedi
Segretario Generale MAECI
Amb. Elisabetta Belloni
DG per la Promozione del Sistema Paese
Amb. Vincenzo De Luca
DG per gli Italiani all`Estero e Politiche migratorie
Amb. Cristina Ravaglia
Ambasciata d`Italia
Amb. Pietro Benassi
Consolato Generale
Cons. d´Amb. Renato Cianfarani
Istituto Italiano di Cultura
Ai Com.it.es.
Roma
e in copia via mail:
Corrispondenti Consolari
Deutsch-Italienische Wirtschaftsvereinigung
Deutsch-Italienische Handelskammer
Institut für Romanistik
Direktion VHS
Forum Italien e V.
An allen Schulen mit Italienisch
Deutsch-Italienische Schule
Patronati
Associazioni italiane
Caritas
Ai Connazionali e amici della lingua e cultura italiana
Roma
Roma
Berlino
Monaco di Baviera
Monaco di Baviera
Monaco di Baviera, Norimberga
Loro Sedi
München
München
München
München
München
Loro Sedi
München
Loro Sedi
Loro sedi
München
Loro Sedi
Süddeutsche Zeitung – Tz – Abendzeitung – Münchner Merkur
Bayerischer Rundfunk - Corriere d`Italia – Rinascita flash – Notiziario Memmingen
Außwärtigesamt
Staatskanzlei
Oberbürgermeister
Berlin
München
München
Petizione in favore del mantenimento e valorizzazione delle sedi del Consolato
Generale e dell`Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera (D)
Egregio Signor Ministro, gentili Onorevoli, egregi Signore e Signori,
ci rivolgiamo a tutti Loro, nelle diverse funzioni e competenze, per fare presente la viva
contrarietà e l`allarme della collettività italiana circa l`intenzione del Ministero degli Affari Esteri
di voler alienare le sedi storiche del Consolato Generale e dell`Istituto Italiano di Cultura di
Monaco di Baviera.
Chiediamo ai Responsabili di abbandonare queste intenzioni poiché ciò non procurerebbe un
beneficio economico rilevante rispetto alla situazione debitoria dello Stato Italiano, ma
getterebbe certamente la Comunità in uno stato di disorientamento. Chiediamo di ripensare
invece ai vantaggi e al pregio delle due sedi che garantiscono lo svolgimento delle relazioni
diplomatico-consolari, favoriscono la rappresentanza e la tutela degli interessi dei connazionali
in Baviera, le prospettive di rafforzamento dell`interscambio economico, la cura e lo sviluppo
delle relazioni culturali, linguistiche e sociali.
Non ci sarebbe bisogno di ricordare che lo Stato della Baviera all`interno della Repubblica
Federale di Germania è il partner più vicino all`Italia, conta quasi 13 milioni di abitanti (più
dell`Austria e della Svizzera), gode di competenze e autonomie vastissime nei campi
dell`economia, sicurezza, polizia, cultura, scuola, università e ricerca.
La salvaguardia e la cura in primo luogo della sede del Consolato Generale in Möhlstrasse,
nr. 3 è pienamente giustificata e raccomandata per varie ragioni:
-
nella medesima via hanno sede il Consolato Generale della Federazione Russa, uffici del
Consolato Generale Britannico, il Consolato Generale Greco, la Scuola Ebraica e per
questo la zona è vigilata stabilmente dalle forze di sicurezza bavaresi;
-
successivamente alla chiusura del Consolato di Norimberga la sede di Monaco è
competente per tutto il territorio della Baviera;
-
il sistema di prenotazione dei servizi ai connazionali consente di avere un afflusso
programmato, del tutto compatibile con l`importante edificio d`epoca; inoltre la
raggiungibilità della sede è garantita con facilità dai mezzi pubblici: rete metropolitana,
tranviaria e bus;
-
il prestigioso edificio ha sempre risposto alle esigenze di rappresentanza, di contatto e cura
degli interessi e delle necessità della collettività qui residente che conta più di 100.000
cittadini stabili, a cui si aggiungono quelli che, per periodi inferiori, gravitano in Baviera per
ragioni turistiche, di studio etc;
-
le sale del Consolato Generale ed anche la disponibilità dell`area adibita a giardino hanno
spesso offerto la cornice per eventi e incontri molto apprezzati dalla collettività italiana e
tedesca (Festa della Repubblica, eventi musicali, culturali, incontri degli operatori
economici, sociali e scolastici);
-
anche se la funzionalità dei due edifici, in talune circostanze, non risponde pienamente ad
ogni esigenza della Comunità, la vendita di questi beni priverebbe la realtà di Monaco di
due edifici storici, uno di grande pregio architettonico, l’altro di grande rilievo per la storia
della Comunità Italiana a Monaco. Vi sono certamente lavori di adeguamento da effettuare;
il restyling (normale dopo anni e anni di utilizzo) potrebbe riguardare le barriere
architettoniche, la realizzazione di ascensore, di impianti per il risparmio energetico e di
sicurezza; in questo modo l`edificio raggiungerebbe maggiore efficienza e decoro,
verrebbe apprezzato lo stile e la capacità dell`Italia di preservare beni architettonici unici;
-
gli introiti derivanti dalla vendita verrebbero acquisiti dall’erario senza tuttavia permettere
l’acquisto di un immobile in grado di rispondere meglio alle reali necessità. Inoltre l`acquisto
di una sede altrettanto prestigiosa come quella attuale sarebbe estremamente difficile da
reperire e comporterebbe costi aggiuntivi di trasloco, adeguamento e sicurezza.
L`intenzione di alienare la sede dell`Istituto Italiano di Cultura andrebbe del tutto
abbandonata per analoghe ragioni esposte relativamente alla sede del Consolato
Generale e in ragione di ulteriori motivazioni che qui si espongono:
-
la sede, dislocata in una delle zone di maggior pregio della città e collegata in modo
ottimale, dispone di uffici, biblioteca, sale riunioni, spazio per mostre, aula magna e
numerose aule per i corsi di lingua e cultura;
-
la presente struttura ha consentito per decenni lo svolgimento di manifestazioni per la
diffusione della lingua e civiltà italiana, ha legato generazioni di tedeschi alle iniziative
culturali in convegni, dibattiti, letture, presentazioni di opere letterarie, musicali, teatrali,
dando spazio a voci nuove di intellettuali italiani; ha attirato la presenza di illustri
rappresentati della cultura nazionale e delle università;
-
va ricordato che la sede dell`IIC è stata a suo tempo acquisita con lo sforzo, la passione
e il contributo finanziario della comunità italiana e donata da questa allo Stato Italiano,
e che sarebbe irrispettoso pensare di ignorare queste circostanze;
-
infine ci si domanda dove, con quali vantaggi ed a che prezzo sarebbe reperibile una
struttura con queste dimensioni e disponibilità.
Chiediamo di mantenere le due sedi, di investire quanto necessario per l`adeguamento,
sollecitando anche il contributo e la partecipazione di fondi privati di operatori economici
locali e di risorse del volontariato più minuto.
Dovrebbe essere un onore e un orgoglio favorire tale rinascita e dare agli Italiani in Baviera
un nuovo obiettivo e un segnale di partecipazione e di identificazione.
Con viva cordialità
I PROMOTORI della PETIZIONE
Dr. Daniela Di Benedetto
[email protected]
Presidente del Comites
Dr. Tullio Lott
[email protected]
Dirigente scolastico già in servizio a Francoforte, Norimberga e Monaco
Ing. Pasquale Petti
[email protected]
Ingegnere, già Membro delle camere di ricorso dell`Ufficio europeo dei brevetti di Monaco
Dr. Diego Vanzi
[email protected]
Giornalista, ex caporedattore Redazione Ital. Bayerischer Rundfunk
 Sarà possibile sottoscrivere la presente petizione da parte di Enti, Associazioni,
Patronati, Circoli, Scuole e da singoli cittadini anche collegandosi su una piattaforma
per petizioni online il cui sito verrà comunicato.
 Per eventuali informazioni si prega di contattare via mail l`Ing. Pasquale PETTI
Petizione in favore del mantenimento e valorizzazione delle sedi del Consolato Generale e
dell`Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera (D)
Consolato Generale di Monaco di Baviera (D)
Istituto Italiano di Cultura Monaco di Baviera (D)