Buone erbacce - parte prima

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Buone erbacce - parte prima
Erbacce
Valentina Taglietti
Piante speciali
Resistono in condizioni avverse
Sono più forti e tenaci
Producono sostanze in grado di difenderle
Metaboliti secondari
Anche sul balcone?
Soffia il vento che
trasporta i pollini
Se usate la terra di
campo troverete ospiti
assonnati
Lasciate un vasetto di
terra sul balcone e vedrete
cosa succede!
"Spontanee di Milano"
Erbacce sul balcone:
un pretesto
Ricominciamo a
osservare, non più a
vedere distrattamente
quelle erbacce che per
progettisti e
amministratori sono aree
disordinate da eliminare
o risistemare perché
considerate prive di
valore biologico e
culturale.
Il ruolo delle piante
spontanee
• Alimurgia: rendere
meno gravi le carestie
• Gastronomia:
riscoprire i sapori e le
tradizioni antiche
• Nutraceutica:
prevenire le patologie
cronico-degenerative
...ma non sono utili solo a noi!
La perdita di biodiversità
Nel mondo creato dall'uomo la natura è stata piegata per
sottostare alle nostre esigenze.
Il numero di vegetali selvatici diminuisce
costantemente, a causa dell'agricoltura intensiva o della
cementizzazione di quelli che erano ecosistemi.
L'estinzione di una specie non è solo un banale
countdown, è la perdita irreversibile di legami con altri
esseri viventi (e cultura).
Anche se ci siamo isolati dalla
natura avvolgendoci in strati di
asfalto e cemento, noi -esseri
umani- siamo quei legami e quelle
relazioni.
Anche se per mangiare
dell'insalata apriamo una busta di
plastica, se le stagioni vengono
invertite nel nome del mercato e
del denaro, se abbiamo perso il
senso dell'attesa per dei pomodori
maturi a fine primavera...
possiamo ancora rimediare.
Rallentiamo il ritorno all'ignoranza!
È giunto il momento di ritrovare di persona quei frutti che la
terra, malgrado tutto, continua ad offrirci e sui quali le
generazioni che ci hanno preceduto hanno costruito una fitta
rete di conoscenze alimentari e terapeutiche che sarebbe
imperdonabile peccato lasciar cadere nell'oblio.
Tutte le erbe sono
buone?
Attenzione a due importanti
categorie di piante:
A. Le specie PROTETTE,
che rischiano l'estinzione e
la cui raccolta è vietata o
limitata
B. Le specie TOSSICHE o
VELENOSE, che rischiano
di mandarci al centro
antiveleni (se va bene) o al
cimitero (se va male)
Tarassaco
(Taraxacum officinale Weber)
detto anche soffione,
dente di leone, piscialetto
quando: tutto l'anno
dove: è un infestante dei
prati, si trova ovunque
fino ai 1700 m
cosa: foglie, fiori,
boccioli, rizoma (radice)
Come si usa
• le foglie giovani in insalata
• le foglie più vecchie, lessate e
spadellate, per torte salate, frittate,
risotti, minestre, ripieni, contorni...
• i fiori: crudi in insalata; sbollentati
e soffritti con aglio come sugo per
gli spaghetti e i crostini; come
ingrediente per gelatine e
confetture; impastellati e fritti
• i boccioli sott'olio o sott'aceto
• la radice grattugiata in insalata;
torrefatta per un surrogato del
caffè
Proprietà
Foglie ricche di vitamine A, C,
D e gruppo B, sali minerali (ferro
e potassio), sostanze amare.
Radici ricche di vitamina K,
inulina, sostanze amare,
zuccheri e pectine.
Usato come depurativo,
diuretico ("piscialetto"), digestivo,
protettivo del fegato,
vitaminico, ipoglicemico e
mineralizzante.
Confusioni pericolose
Lactuca virosa
FOGLIE RIGIDE
NERVO E MARGINI
PUNGENTI
lactucina
Grespigno
(Sonchus oleraceus L.)
detto anche cicerbita
quando: tutto l'anno
dove: è infestante delle
colture, vive in orti, vigne,
incolti, vicino ai muri, fino
ai 1500 m
cosa: le foglie giovani
Come si usa
le foglie cotte, per
minestre, ripieni, fritti e
frittate: a differenza del
tarassaco, non sono
affatto amare
le foglie più tenere si
possono mangiare in
insalata (soprattutto
quelle lisce dell'oleraceus)
Proprietà
entrambe le specie
contengono fibre,
vitamine (A, B2, B3 e C)
in buona quantità e sali
minerali (calcio, ferro e
fosforo). aumenta la
tolleranza al glucosio
l'acqua di cottura è
depurativa e rinfrescante
Costoline
(Hypochoeris radicata L.)
detta anche piattello, costole
d'asino, giuncolina,
scarnetta...
quando: primavera o
autunno
dove: nei prati aridi, negli
incolti, anche nelle spiagge,
fino ai 1500 m
cosa: le rosette basali
Come si usa
Le foglie crude delle
rosette giovani in
misticanza
Le foglie cotte nei
contorni o ripieni, meglio
se miste ad altre erbe
(non tengono molto in
cottura e sono molto
amare)
Ortica
(Urtica dioica L.)
anche Urtica urens L.
quando: tutto l'anno
dove: preferisce i
terreni umidi e azotati
fino ai 2300 m
cosa: le foglie
Come si usa
Le foglie più giovani si
raccolgono (con i guanti!) sia
prima che durante la fioritura.
cotte, sono ottime nei risotti,
nelle minestre, in besciamelle
profumate, fritte, nei ripieni, nelle
frittate...
Con la pianta intera si fanno
decotti per uso depurativo e
diuretico o come risciacquo,
dopo lo shampoo, contro la
forfora
Proprietà
Molti sali minerali (soprattutto
silicio, ma anche calcio, fosforo,
potassio, magnesio...) e qualche
vitamina (A, B1, B2, B3 e C),
tannini, mucillaggini e carboidrati.
Le ortiche sono diuretiche,
depurative, astringenti,
migliorano il rapporto LDL/HDL.
Attenzione al luogo di raccolta:
accumulano nitrati (evitare
quindi zone troppo concimate)
Ortiche morte o false
(Lamium album, purpureum,
maculatum L.)
(Lamium maculatum detta
anche milzadella)
quando: dalla primavera
all'autunno
dove: diffuse anch'esse in
zone ricche di azoto, come le
ortiche, soprattutto nell'Italia
settentrionale
cosa: le foglie giovani
Come si usa
Le foglie, previa cottura,
arricchiscono ripieni, torte,
minestre e frittate. Avendo un
gusto particolare, rendono
meglio se unite ad altre
erbe (il gusto è comunque
migliore dell'odore che
sprigionano in cottura)
I fiori dolci possono essere
succhiati per gustare il
nettare dolciastro
Proprietà
i Lamium sono
ricchissimi in vitamina
C, oltre che saponine e
sostanze mucillaginose
Farinello
(Chenopodium album L.)
detto anche spinacio
selvatico o farinaccio
quando: in primaveraestate, prima della fioritura
dove: su terreni ricchi di
sostanze nutritive (es.
vicino ai pascoli)
cosa: le foglie
Buon Enrico
(Chenopodium bonus-henricus L.)
detto anche spinacio
selvatico
quando: da maggio a
giugno e da settembre in poi
dove: in montagna, vicino ai
pascoli e alle malghe
cosa: le foglie di piante non
fiorite
Come si usano
Come gli spinaci
(sebbene siano molto più
buone!): le foglie giovani
in insalata, quelle cotte in
accompagnamento alla
polenta, nelle frittate,
negli agnolotti, come
contorno, nelle minestre,
in polpette e polpettoni...
Proprietà
Erbe meravigliose anche
dal punto di vista
nutrizionale: carboidrati,
proteine, vitamine (A, C,
K e B3) e sali minerali
(ferro, magnesio,
fosforo, potassio) le
rendono un vero
toccasana
Attenzione!
Quando la pianta
fiorisce, aumenta la
concentrazione di
ossalato di calcio
presente nelle foglie:
questo influisce
negativamente sui reni
Nello stomaco dell'uomo di Tollund (IV sec AC, età del ferro) è stato ritrovato del
Farinello
Portulaca
(Portulaca oleracea L.)
detta anche erba porcellana,
pucchiacchella o
picchiacchella
quando: dalla tarda
primavera all'autunno
dove: è un'infestante, si
propaga sul terreno per
lunghezza
cosa: le foglie tenere
Come si usa
le foglie crude e i rametti
teneri in insalata o sott'olio/
sott'aceto (il suo gusto
acidulo non riscuote molto
successo: migliora abbinata
al basilico)
altrimenti cotta, fritta o in
minestra: gusto più simile agli
spinaci, risulta più gradita
(specie con aggiunta di aceto)
Proprietà
contiene mucillagini,
carboidrati, vitamine A,
B6 e C, proteine, sali
minerali (ferro, calcio,
magnesio, potassio e
zolfo) e diterpeni ad attività
epatoprotettiva
ricchissima di omega-3, i
famosi acidi grassi che
fanno bene al cuore
Attenzione!
È meglio non abusare di portulaca,
perché contiene acido ossalico
che, se ingerito a grandi dosi, può
generare calcolosi nei reni e
diminuisce l'assorbimento di calcio
Inoltre, tra le foglie si trovano i
semini, duri come pietruzze (per
questo motivo è consigliata la
raccolta tardiva piuttosto che
estiva: in autunno le piante non
riescono a portare a maturità i
semi)