FAGGIO Fagus sylvatica L. Famiglia FAGACEAE

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FAGGIO Fagus sylvatica L. Famiglia FAGACEAE
FAGGIO
Fagus sylvatica L.
Famiglia FAGACEAE
Albero di prima grandezza, può arrivare in buone condizioni stazionali a 40 m di altezza, e diametri
del tronco, che va sempre misurato a 130 cm dal terreno, dagli 80-100cm; occasionalmente può
arrivare a 200-250cm.
Albero non molto longevo (200-300 anni), con tronco dritto e slanciato con delle costolature in
prossimità del colletto.
La corteccia: di colore grigio chiaro, sottile, liscia con caratteristiche striature orizzontali, la base
del tronco, con l'età, può formare un ritidoma con screpolature e fessurazioni.
Spesso è colonizzata da licheni che formano delle macchie tondeggianti biancastre, rimane liscia
per la rapida disgregazione degli strati esterni dovuti all'azione degli eventi meteorici, da
microrganismi e dalla superficialità del fellogeno.
LA CORTECCIA
I rametti dell'anno sono inizialmente tomentosi ma diventano presto glabri, sono di colore verde
oliva scuro con lenticelle grigie non molto visibili.
Le gemme invernali sono lunghe e affusolate.
Le foglie sono semplici, alterne, caduche, di forma ellittica o ovale-ellittica con apice acuto ma a
volte anche ottuse.
LE FOGLIE
Come in altre Fagacee le foglie di luce sono più spesse di quelle d'ombra, e sono più piccole ma con
un numero maggiore di stomi. Nei giovani polloni, nelle giovani piante e nelle ramificazioni
inferiori delle piante isolate, le foglie rimangono, secche, attaccate ai rametti per tutto l'inverno.
La germogliazione è abbastanza singolare e avviene prima nella parte bassa della chioma,
germogliano prima le foglie d'ombra e poi le altre, con una differenza tra le piante che può essere
anche di 15 gg a parità di quota.
I fiori maschili sono riuniti in infiorescenze a capolino composto da 6-16 fiori ascellari da brattee
lineari di diversa lunghezza.
L'infiorescenza femminile è eretta e con breve peduncolo formata da 2 fiori, a volte 3, dentro una
cupula verdastra a quattro lobi tomentosa e con squame erbacee spiniformi.
I FIORI
Il frutto viene, chiamato faggiola, è una noce con pericarpo coriaceo lucido e a maturità
(settembre-ottobre) di colore marrone.
La cupola è coperta da lunghe squame e contiene 2 faggiole, la dispersione si protrae per tutto
l'autunno. Il seme ha forma piramidale a base triangolare.
La maturità riproduttiva avviene in bosco, molto tardi a 60-80 anni, mentre negli esemplari isolati in
metà tempo, la fruttificazione è incostante ma ogni 4-5 anni diventa abbondantissima (pasciona).
I FRUTTI
I semi sono dormienti e per germinare hanno bisogno di un lungo periodo di freddo (da 45gg a 5
mesi) a seconda della provenienza.
I SEMI
Il legno è ricco in sostanze amilacee che essendo molto nutrienti, in bosco la legna abbandonata,
viene rapidamente aggredita da funghi lignivori, scolitidi e altri bioriduttori che la degradano in
breve tempo.
Il legno, semiduro, roseo, con raggi midollari ben evidenti, è pregiato per il suo bell'aspetto e la
facile lavorabilità; si usa per la fabbricazione di mobili, e arredamenti, per industria artigianale per
intaglio e tornio, per liste di pavimento; utilizzazioni speciali sono quelle della fabbrica dei remi.
Nell'industria cartaria pregiato per la produzione di cellulosa al bisolfito.
Distillando il legno di faggio si ha il creosoto, che si usa contro le malattie delle vie respiratorie e
come disinfettante. E' un ottimo combustibile e produce un carbone ricercato.
LEGNA DA ARDERE
LEGNAME DA LAVORO
Altri usi
E' anche un ottimo alimento per i suini; le foglie sono ottimo foraggio per animali di allevamento e
forniscono un'eccellente lettiera.