OGRU05 - Class 5 Valutazione delle capacità
Transcript
OGRU05 - Class 5 Valutazione delle capacità
L’assessment psicologico. Strumenti e metodi per rilevare le capacità delle persone Prof. Francesco Paoletti Facoltà di Scienze della Formazione Università di Milano - Bicocca Alcune domande chiave 1. Quali sono i presupposti generali delle metodologie di assessment psicologico? 2. Come classificare i diversi strumenti di rilevazione delle capacità delle persone? 3. Quali modalità operative caratterizzano i principali strumenti di assessment psicologico? Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 1 L’approccio comportamentale alla rilevazione delle capacità SàR n n Costruzione di un setting contestuale nel quale collocare un insieme di stimoli noti e intenzionali, capaci di sollecitare delle risposte comportamentali osservabili; Analisi delle manifestazioni comportamentali emergenti allo scopo di individuare gli elementi sistematici che costituiscono il paradigma di azione del soggetto Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 Le proprietà da soddisfare n Attendibilità = coerenza dello strumento con sé stesso à à n Validità = efficacia dello strumento à à n n Precisione (capacità di rilevare senza confusioni tratti ben definiti e circoscritti) Stabilità (indipendenza nel tempo e nello spazio dalle condizioni di somministrazione) Validità esteriore (face validity); Validità previsionale; Efficienza = compatibilità dei costi con la situazione d’uso Impatto e accettazione Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 2 Alcune domande chiave 1. Quali sono i presupposti generali delle metodologie di assessment psicologico? 2. Come classificare i diversi strumenti di rilevazione delle capacità delle persone? 3. Quali modalità operative caratterizzano i principali strumenti di assessment psicologico? Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 Classificazione degli strumenti Modalità d’uso Diretta Tipo di stimolo Interviste Colloqui Dinamiche di gruppo ASSESSMENT CENTER Test Inventari Questionari In basket Indiretta Schede Form Questionari Interviste Focus group Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 3 Le proprietà (1) Modalità d’uso Diretta Affidabilità Indiretta Riservatezza Tipo di stimolo Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 Le proprietà (2) Modalità d’uso Tipo di stimolo + - • Costi contenuti • Affidabilità nella rilevazione di dimensioni latenti • Impatto e accettazione • Flessibilità d’uso • Costo elevato • Impatto (clinico) • Rilevazione di comportamenti relazionali • Impossibilità di rilevare dimensioni latenti Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 4 Alcune domande chiave 1. Quali sono i presupposti generali delle metodologie di assessment psicologico? 2. Come classificare i diversi strumenti di rilevazione delle capacità delle persone? 3. Quali modalità operative caratterizzano i principali strumenti di assessment psicologico? Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 I test n Elaborati per la psicologia del lavoro n n n n n Ripresi da altri ambiti psicologici n n Abilità (fisiche e psico-motorie) Funzioni mentali e capacità cognitiva Situazionali Generali (Big Five) 16 PF di Cattel; Myers-Briggs; Ripresi e adattati n PES (Rorschach); TAT-McClelland; Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 5 Le abilità § § § Fisiche: capacità di assolvere un compito attraverso i movimenti del corpo, la forza, la velocità, la resistenza alla fatica e via dicendo; Psicomotorie: riguardano il coordinamento fra funzioni fisiche e mentali; Cognitive: corrispondono al potenziale intellettivo di un individuo. Le abilità possono essere utilizzate per prevedere le prestazioni lavorative in situazioni organizzative particolari Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 L’articolazione della capacità cognitiva generale (GCA) (fonte: Nunnally, 1978: 59-61) Dimensione Prestazione corrispondente Verbale Comprensione ed efficace utilizzo del linguaggio. Quantitativa Percettiva Spaziale Deduttiva Creativa Mnemonica Risoluzione rapida e corretta di problemi di calcolo aritmetico e applicazione di regole matematiche. Riconoscimento di dettagli visivi e identificazione di somiglianze o differenze fra due o più oggetti. Riconoscimento accurato della disposizione di più oggetti nello spazio in rapporto alla propria posizione. Uso di argomentazioni logiche e valutazione delle loro implicazioni Invenzione di nuove soluzioni e adozione di approcci non convenzionali alla risoluzione di un problema Ritenzione di dati e informazioni Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 6 GCA e prestazioni lavorative Fonte: Schmidt, Hunter, Outerbridge e Goff, 1988 70 60 Al ta capacità cogniti va Conoscenza del lavoro 50 Bassa capacità cogni ti va 40 1-4 5-11 12-16 17-22 23-60 Mesi trascorsi nella mansione 61 + 70 Al ta capacità cognitiva Prestazione 60 Bassa capacità cogni ti va 50 1-4 5-11 12-16 17-22 23-60 Mesi trascorsi nella mansione 61 + Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 Dunque: La GCA consente di prevedere soprattutto la velocità di apprendimento di una mansione. In alcuni situazioni (mansioni ad alto contenuto di problem solving affidate a soggetti con scolarità intermedie) la GCA è anche predittore della prestazione lavorativa. Problem solving GCA Apprendimento Conoscenza del lavoro Prestazione Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 7 Le dimensioni dei Big Five § Estroversione (Extraversion) Ø Ø § Propensione a ricercare i rapporti interpersonali Predice comportamenti quali la socializzazione, l’integrazione in un gruppo, l’assertività, l’attivismo relazionale Nevroticismo (Neuroticism) Ø Ø Predisposizione allo stress psicologico (ansietà, depressione, aggressività, insicurezza) Predice l’adattamento in situazioni poco prevedibili e instabili; Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 Il modello dei Big Five (fonte: Costa e McCrae, 1985) n Nasce dalla ricerca sui tratti di personalità; § n n tratto = disposizione a rispondere in modo particolare ad un determinato stimolo; E’ il risultato di un confronto sistematico fra tutti i modelli fattoriali; Identifica 5 fattori chiave per la descrizione della personalità nei contesti lavorativi: § § elevata affidabilità e stabilità negli adulti; convergenza fra auto ed etero-valutazioni; Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 8 (segue) § Apertura intellettiva (Openness) Ø Ø § Amabilità (Likeability) Ø Ø § Disposizione all’ampiezza di interessi e di vedute Predice curiosità, sperimentazione e apprendimento Atteggiamenti di cortesia, generosità e tolleranza verso gli altri Predice sensibilità relazionale, fiducia, collaborazione, orientamento al servizio; Coscienziosità (Conscientiousness) Ø Ø Senso di responsabilità verso il lavoro; Predice auto-organizzazione, perseveranza, ed impegno lavorativo; Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 Il probabile impatto dei Big5 sulle prestazioni lavorative Estroversione Amabilità Coscienziosità Nevroticismo Autonomia Improvvisaz. Apertura intellettiva Apprendim. Creatività Relazione Servizio Adattamento La coscienziosità è l’unico predittore generalizzabile di prestazione lavorativa Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 9 BFQ-2 (versione italiana) Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 (Segue) BFQ-2 Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 10 I questionari di comportamento Richiedono all’individuo di considerare il proprio stile di lavoro attraverso: n Affermazioni in competizione (scelta forzata) n Affermazioni da graduare o pesare su scale di Likert Permettono di ricostruire: n L’identità di ruolo auto-percepita n Le spinte motivazionali n La convergenza/divergenza Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 Altri tratti rilevanti: § Autoritarismo (Adorno, 1950) Propensione ad attribuire una elevata importanza alle differenze di status posizionale (es. gerarchia,età..) § Machiavellismo (Christie e Geis, 1970) Elevata autostima che si accompagna alla ricerca del proprio interesse con ogni mezzo § Achievement (McClelland, 1960) Spinta interna ad auto-definire obiettivi sfidanti e a mobilitare le proprie energie per raggiungerli § Locus del controllo (Rotter, 1939) Credenza personale sulla natura (interna-esterna) dei fattori che influenzano gli eventi circostanti Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 11 Es. Belbin Inventory n n n n n n n © Come credo di poter contribuire al LDG Un mio possibile difetto nel LDG Come opero quando sono coinvolto in GDL Il mio approccio personale al LDG Traggo soddisfazione dal LDG perché Se mi affidassero un compito difficile da svolgere in poco tempo con persone inesperte.. I problemi su cui devo lavorare per migliorare nel LDG Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 L’efficacia dei questionari n n n n Trade-off laboriosità/decodificabilità Trade-off laboriosità/precisione Richiedono consapevolezza Scarsa consistenza nel tempo (anche perché percezioni e bisogni “cambiano”) ⇒ Usare per costruire ipotesi da verificare (per esempio con intervista) Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 12 Le dinamiche di gruppo Si basano sull’osservazione diretta dei comportamenti di un individuo in un contesto sociale (LGD). Due tipi di dinamiche: n senza ruoli; n a ruoli fissi (obiettivi ed informazioni parzialmente differenziati); Lo stimolo è in parte definito dinamicamente dal gruppo. ⇒ Usare per valutare le capacità dell’area relazionale Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 La valutazione delle dinamiche n n n n Separare la rilevazione dalla valutazione; Analizzare le sequenze STAR; Rilevare frequenza e qualità (intensità) dei comportamenti; Operare per confronti fra valutazioni indipendenti (sempre almeno 2 osservatori) Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 13 Le interviste e i colloqui Le interviste: n n Si basano sull’analisi di episodi e comportamenti riferiti dal candidato. Due tecniche: targeted interview (episodi realmente accaduti); situational interview (risposta a casi ipotetici); Strumento principe, ma di costo elevato. I colloqui: Si basano su metodi clinici (reattivi di personalità, comportamenti dell’intervistatore…) Potenti (nell’individuazione dei motivi) ma pongono problemi di clima e di tipo etico. Prof. Francesco Paoletti – ottobre 2015 14