Tutto sulle smagliature, anche come sconfiggerle

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Tutto sulle smagliature, anche come sconfiggerle
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Tutto sulle smagliature, anche come sconfiggerle
Author : Michele Lomuto
Date : apr 5, 2015
Le smagliature cutanee, o striae distensae (definizione coniata da Roderer nel 1773) secondo
una terminologia scientificamente più corretta, rappresentano un inestetismo psicologicamente
invalidante molto diffuso soprattutto nelle donne caucasiche, anche se negli ultimi anni la loro
frequenza è in aumento anche tra i maschi (in tal caso le sedi più colpite sono fianchi e spalle).
Il loro inestetismo si accentua in estate quando con l’esposizione al sole, a differenza del resto
della cute, non rispondono alla stimolazione delle radiazioni ultraviolette e quindi spiccano
perfettamente bianche a deturpare la bellezza di una splendida abbronzatura.
Rarissime nell’infanzia e nell’età senile, le striae distensae presentano picchi d’insorgenza in
età puberale, soprattutto tra i 12 ed i 16 anni localizzandosi ai fianchi, glutei, cosce e seni, ed in
gravidanza verso il 4°-5° mese (con particolare incremento verso il 6°- 8° mese)
localizzandosi soprattutto all’addome. Secondo alcuni AA sino all’ 80% delle quarantenni ne è
colpita.
Le striae distensae in condizioni fisiologiche possono localizzarsi in qualsiasi sede, ad
eccezione del volto, delle mani, dei piedi e dello scroto. Clinicamente si presentano come
depressioni lineari, molto ben delimitate, a localizzazione bilaterale (eccezionale la
monolateralità), di aspetto il più spesso serpiginoso, lunghe da qualche millimetro a 15-20 cm
ed oltre e larghe da 1-2 mm ad 1-2 cm ed oltre, disposte prevalentemente secondo le linee di
minima estensione della cute (linee di Langer), riunite a mazzetti generalmente di 2-3 strie
separate tra loro da cute sana, di colorito variabile secondo la fase evolutiva. All’esordio le strie
si presentano generalmente di colorito variabile dal rosa al rosso-violetto al rosso-bluastro,
lievemente rilevate sul piano cutaneo (fase infiammatoria, pseudo ipertrofica); in un lasso di
tempo che può andare da qualche mese a qualche anno la cute delle strie si assottiglia e si
presenta lievemente depressa e meno consistente al tatto, assumendo un colorito bianco avorio
o bianco madreperlaceo piuttosto intenso (fase cicatriziale). Soggettivamente sono di norma
asintomatiche, raro un leggero prurito nella fase iniziale, molto raro il dolore o il bruciore in sede
di lesione.
Ancora poco conosciamo circa le condizioni che ne determinano la comparsa. Un ruolo
patogenetico viene sicuramente svolto dalla predisposizione sia genetica (incidenza familiare
del fenomeno)sia etnica (piuttosto rare in Cina ed in Giappone, assenti nelle giavanesi ed in
alcune popolazioni africane. Fattori favorenti sono sicuramente stati individuati nell’obesità
(10% dei casi), nell’aumento troppo rapido di peso, nei rapidi ed eccessivi dimagrimenti (40%
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dei casi), nell’attività fisica con aumento della massa corporea (soprattutto sportiva, specie se
svolta in età puberale), ecc. Una gran parte di questi eventi è legata a squilibri dell’attività
corticosurrenalica. Striae distensae possono insorgere anche in corso di patologie quali il morbo
di Cushing, la sindrome di Marfan, la sindrome di Henlers-Danlos, o per l’assunzione
prolungata di cortisonici (soprattutto a livello locale), di alcuni farmaci anti-HIV, di
anticontraccettivi, ecc.
Dal punto di vista preventivo non abbiamo molte armi al nostro arco. Certo, una dieta sana ed
equilibrata che preveda assunzione di frutta, verdura, carboidrati, latte e derivati, proteine, ecc.,
tutti elementi ricchi di vitamine, minerali, antiradicali liberi, ecc. contribuisce a mantenere un
ottimo trofismo cutaneo ed un giusto equilibrio ormonale, elementi fondamentali per contrastare
l’insorgenza delle tanto odiate smagliature.
Per il trattamento, nelle prime fasi si potranno usare con un qualche successo prodotti idratanti,
emollienti, elasticizzanti, anti-infiammatori non cortisonici, Vitamina E, flavonoidi, ecc. In
gravidanza, soprattutto nei soggetti a rischio, può essere utile l’applicazione preventiva di tali
prodotti su fianchi, addome e seno già a partire dal 3° mese.
Numerosi i trattamenti possibili per li striae distensae conclamate: mesoterapia,
microdermoabrasione, peeling chimici (ac. glicolico, resorcina, ecc.), laser quali il Pulsed Dye
Laser (PDL), l’Intense Pulsed Light (IPL), ecc. Si tratta in gene di metodi microinvasivi che
tentano di conseguire il miglioramento dell’aspetto estetico della stria attraverso la
rigenerazione cutanea conseguente al micro danno indotto. I risultati variano dal modesto al
discreto, ma la smagliatura conserva sostanzialmente l’incapacità ad abbronzarsi. Il loro
utilizzo impone inoltre alcune norme cautelari durante e, per un certo periodo, anche nella fase
successiva al trattamento quali: non esporsi alle radiazioni solari, evitare l’abbigliamento
aderente, non truccarsi, ecc.
Il metodo non invasivo Biodermogenesi®, brevetto italiano di piuttosto recente introduzione,
applicabile anche su smagliature ultratrentennali, ottiene la regressione totale delle smagliature
nel 35% dei casi e recupera la capacità di abbronzarsi nei casi di risultato parziale (dal buono
all’ottimo). Il metodo sfrutta gli effetti di una stimolazione elettrica di bassa intensità (onda
quadra di intensità massima 3,5 VPP) e quelli derivanti dalla combinazione di una azione
meccanica ex vacuo e di un generatore di endotermia. La rigenerazione della stria è stata
dimostrata per via istologica ed ecografica; i risultati sono stabili nel tempo, ad un controllo di
oltre 4 anni.
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