la cittadina di agordo e la cittadina di agordo e le
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la cittadina di agordo e la cittadina di agordo e le
PROPOSTE DI VISITE GUIDATE LA CITTADINA DI AGORDO E LE ANTICHE MINIERE DI VAL IMPERINA - Durata della visita: 2 ore e 30 min – (Possibilità di pranzo a Val Imperina) Passeggiata tre le vie del piccolo centro storico di Agordo. Adagiata sul fondo della valle, la cittadina è stata per secoli la “pieve”, il punto di riferimento religioso e politico per tutti i paesini del basso agordino. Una storia che si rivive nella piazzetta vecchia, nel “broi” con la sua fontana, e nei palazzotti che fanno da cornice alla piazza. VILLA CROTTA – DE’ MANZONI: l’imponente villa chiude con eleganza a sud la piazza di Agordo; dimora dei “signori di Agordo” fin da tempi immemorabili, fu abitata dalla famiglia Crotta, concessionaria della miniera di Val Imperina e, quindi, dai nobili de’ Manzoni. CHIESA DI SANTA MARIA NASCENTE: la Chiesa arcidiaconale, le cui originali cupole richiamano la basilica veneziana di San Marco, domina la piazza e custodisce importanti opere tra le quali l’altare forse più prestigioso realizzato dallo scultore zoldano Valentino Besarel. A pochi minuti di macchina dal centro di Agordo… L’ANTICA MINIERA DI VAL IMPERINA Passeggiata nell’affascinante antico centro minerario, tra le strutture dell’ antica miniera, oggi in parte recuperate: gli antichi forni fusòri, le scuderie, l’ ex centrale idroelettrica che oggi ospita il Centro Visitatori, dove è raccontata tramite immagini e documenti la storia della miniera e dei minatori. LA VAL DI ZOLDO - Durata della visita: mezza giornata – La Val di Zoldo adagiata fra i monti Pelmo e Civetta, è caratterizzata dal suo aspetto selvaggio ma può vantare forti tradizioni legate alla credenza popolare e soprattutto ai mestieri di un tempo. Testimoni sono le 21 chiesette che sorgono lungo la valle, ed i musei che raccolgono le testimonianze di attività ormai scomparse. La visita ha inizio nella frazione di Maresón con la sua CHIESETTA DEDICATA A S.VALENTINO, il cui interno stupisce per l’inaspettata ricchezza decorativa della sua piccola aula. Percorrendo la valle verso sud si scorge la svettante guglia del campanile della CHIESA DI SAN NICOLO’ a Fusine; il primitivo, piccolo, edificio di culto dedicato al vescovo di Myra che visse nel III secolo, sarebbe sorto già intorno all’anno 1000. ~~~~ Possibilità di sosta in gelateria per assaggiare il tipico gelato zoldano, che decenni di emigrazione hanno reso famoso in tutto il mondo. ~~~~ Proseguendo verso valle si giunge a Forno di Zoldo, dove il toponimo rivela le antiche tradizioni della lavorazione del ferro. Il MUSEO DEL FERRO E DEL CHIODO racconta attraverso immagini e testimonianze l’attività di estrazione e lavorazione del ferro finalizzato soprattutto alla produzione di chiodi, peculiarità della valle, commerciato poi dagli zoldani in tutti i territori della Serenissima. La visita si conclude con la CHIESA DI SAN FLORIANO, la matrice di tutte le chiesette della valle, sorta attorno al X secolo, che custodisce, tra altre importanti sculture, l’ “Altare delle Anime”, spettacolare e suggestiva opera dello scultore Andrea Brustolon. LONGARONE E IL VAJONT Un percorso attraverso i “luoghi della memoria” che ricordano il disastro del Vajont, avvenuto la sera del 9 ottobre del 1963. Il paese di Longarone ci accoglie mostrandoci il aspetto moderno, dovuto alla ricostruzione avvenuta a seguito della tragedia. La visita inizia dalla moderna e simbolica chiesa che sorge al centro del paese, terminata nel 1978, e progettata dall’ architetto Giovanni Michelucci, in memoria di tutte le vittime della tragedia. Una sezione all’esterno della struttura custodisce toccanti testimonianze fotografiche e reperti recuperati sul territorio. Il vicino Museo della Memoria ci guiderà infine in un suggestivo percorso attraverso le vicende che hanno portato alla catastrofe, tramite importanti documentazioni storiche e sequenze fotografiche che hanno fatto il giro del mondo. Possibilità di proseguire verso Fortogna per una breve visita al cimitero Monumentale delle Vittime, visitato da Papa Giovanni Paolo II, dove i 1910 cippi bianchi ricordano tutte le vittime. LA VAL DEL BIOIS - Durata della visita: mezza giornata circa - Considerata una tra le più belle valli dolomitiche, situata in posizione centrale fra la Marmolada, il Monte Civetta e le Pale di San Martino, coronata dal gruppo del Focobón e dalle Cime d’Auta. LA CHIESETTA DI SAN SIMÓN DI VALLADA: è tradizionalmente ritenuta il luogo di culto più antico dell’Agordino, punto di riferimento religioso per l’intera vallata, è custode di un preziosissimo ciclo pittorico cinquecentesco. CANALE D’AGORDO “PAESE DEL PAPA”: grazioso paese che ha dato i natali al Papa Giovanni Paolo I. Interessante il piccolo centro storico con le sue case ed i vecchi fienili; lungo le viuzze si incontrano antiche abitazioni con i loro affreschi legati alla devozione popolare. Inoltre la Casa delle Regole, una sorta di municipio dell’epoca, la chiesa e la casa natale di Papa Luciani. FALCADE e IL MUSEO MURER: vivace centro turistico, incastonato tra le cime del Focobón e Mulàz, con la sua caratteristica “piana” dove si stende il paese. Falcade ha dato i natali ad Augusto Murer, scultore di fama internazionale, ed ospita la casa museo ad esso dedicata. Tra i fienili dell’antico villaggio, posto più in alto, interessante la chiesetta dedicata a San Sebastiano, custode di sorprendenti opere di scuola tedesca. LE CHIESE DI ALLEGHE, SELVA DI CADORE E IL MUSEO DELLA VAL FIORENTINA - Durata della visita: mezza giornata – CHIESA DI SAN BIAGIO: situata al centro del paesino di Alleghe, la chiesetta custodisce originali dipinti in stile trentino/tirolese ed una suggestiva cripta che ospita un’ antica statua della madonna Lauretana. (trasferimento a Selva di Cadore – 10 km circa) Selva di Cadore, piccolo paese collocato nella soleggiata Val Fiorentina, ai piedi della catena del Cernéra, con vista su Pelmo e Civetta. Visita alle splendide chiesette della Val Fiorentina, custodi di inaspettati tesori d’arte. CHIESA DI SAN LORENZO: situata sulla piazza principale del paesino di Selva di Cadore; la presenza del luogo di culto è attestata fin dal 1200 quando era attiva sul territorio la Confraternita dei Battuti. CHIESETTA DI SANTA FOSCA: la chiesetta è il piccolo gioiello della valle, anch’essa di origini antichissime. La piccola navata interna stupisce per la sua ricchezza, dominata dal barocco tabernacolo in legno di Andrea Brustolon. MUSEO CIVICO DELLA VAL FIORENTINA: il museo custodisce lo scheletro integro dell’ “Uomo di Mondevàl”, cacciatore Mesolitico ritrovato in località Mondevàl, dove effettuava le sue battute di caccia. Un percorso ricostruisce la sua storia e l’ambiente in cui viveva. Il Museo conserva inoltre importanti testimonianze geologiche, come il calco delle orme di dinosauro scoperte ai piedi del monte Pelmo. PICCOLI PAESINI DA SCOPRIRE… SCOPRIRE… Fornesighe Fornesighe – Zoppè di Cadore – Cibiana FORNESIGHE Piccola frazione di Forno di Zoldo, originale per la sua architettura spontanea, quando ancora le case nascevano dalle esigenze di vita rurale, e legno e pietra le rendevano calde ed accoglienti. Passeggiare tra le minuscole viuzze del villaggio per fare un tuffo nel passato… CIBIANA “Il paese che dipinge la sua storia”… Piccolo paesino solcato dal Torrente Rite, un grappolo di case lungo stradine inerpicate su pendii.. ma disseminati qui e là i MURALES, vero tesoro di Cibiana che lo rende unico ed affascinante. Ogni murales racconta la storia della casa su cui è stato dipinto: L’ultimo Casaro, al Molinér, la Cadorina… ZOPPE’ DI CADORE Il borgo di Zoppè ospita la chiesa dedicata a Sant'Anna risalente al 1530, che custodisce al suo interno un emozionante dipinto della Madonna con il bambino e S. Anna tra S. Paolo e S. Girolamo. La pala è attribuita al pennello di Tiziano Vecellio, ma forse più probabilmente alla sua bottega con un piccolo intervento del Maestro; in più circostanze il piccolo gioiello fu difeso dagli abitanti di Zoppè per sottrarla al saccheggio e alla requisizione di eserciti invasori. A Zoppè, la storia del lavoro e delle tradizioni è testimoniata nel MUSEO ETNOGRAFICO, che raccoglie testimonianze del lavoro dei Carbonai, per secoli attività primaria del piccolo paese. CENTRO STORICO DI BELLUNO Passeggiata nel centro storico di Belluno tra palazzi cinquecenteschi, antiche chiese, portici e fontane. - Durata della visita: 1ora e ½ circa La visita ha inizio dalla Piazza dei Martiri, salotto della città e punto di ritrovo per i bellunesi. La passeggiata prosegue con l’antichissima e ricchissima chiesa di S. Stefano. Attraversando Porta Dojona, ci si addentra nella città medioevale, con la sua splendida Piazza delle Erbe, l'antica piazza del mercato, dove si affacciano i più bei palazzi delle famiglie nobili della città. Si giunge poi alla chiesa di San Pietro all’interno della quale sono custodite preziose opere di Andrea Brustolon e affreschi di Sebastiano Ricci, nella suggestiva cappellina Fulcis. Ci si dirige verso la parte meridionale della città, attraverso la porta Sud dalla quale si scorge l’antico porto fluviale: Borgo Piave. Risalendo lungo via Mezzaterra, tra antiche costruzioni si raggiunge un’ altro punto chiave della città: Piazza Duomo, dove sorgono gli storici edifici del potere, dal ricco palazzo dei Rettori veneti al severo palazzo dei Vescovi. Possibilità di ingresso al Museo Civico della città. Possibilità di aperitivo presso il punto vendita del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi CENTRO STORICO DI FELTRE Passeggiata alla scoperta dell’arroccata città medievale, con lo splendore dei suoi affreschi cinquecenteschi e dei preziosi resti archeologici romani. - Durata della visita: 1ora e ½ circa La visita ha inizio dalla Porta Imperiale, antico passaggio degli Imperatori, che conduce in via Mezzaterra, da percorrere ammirando gli splendidi palazzi cinquecenteschi affrescati che vi si affacciano. La via porta in Piazza Maggiore, la principale della città, sovrastata dal torrione dell’antico Castello di Alboino, dalla chiesa di San Rocco e circondata dai palazzi del potere e delle famiglie nobili. A Sud la piazza è chiusa dalla suggestiva Piazzetta delle Biade, contornata dalla poderosa loggia del Palazzo della Ragione e da Palazzo Pretorio. Attraverso la romantica scalinata medievale si giunge a visitare la cattedrale di San Pietro, con la sua antica e suggestiva cripta. FELTRE ROMANA… Da Piazza Maggiore si può raggiungere il vicino Museo Civico, custode di numerose opere d’arte e di una ricca collezione di reperti archeologici provenienti da varie zone della città. Si conclude la visita con la suggestiva area archelogica sottostante la piazza del Duomo. CORTINA D’ AMPEZZO “La Perla delle Dolomiti”: titolo meritato non solo per la splendida posizione, ma anche per la sua storia e le attrattive culturali che può vantare. La via principale di Cortina, Corso Italia, tra negozi e locali alla moda, può raccontare anche la storia e le vicissitudini di questa cittadina, per secoli zona di confine. CHIESA DEI SANTI FILIPPO E GIACOMO La chiesa parrocchiale si staglia sul corso principale, con il suo campanile dalla storia curiosa, e le importanti opere custodite all’interno: l’imponente navata affrescata con le storie di vita dei Santi patroni, i dipinti di Giuseppe Ghedina, interessante pittore locale ma,primo su tutti, l’altare dedicato alla Madonna scolpito dal maestro Andrea Brustolon. CHIESETTA DELLE DIFESA La denominazione della piccola chiesa rivela le motivazioni della sua antica costruzione: come altre, sorte in zone di confine lungo la Val del Boite ed in Cadore, venne eretta a ringraziamento per la protezione concessa dalla Madonna agli abitanti durante le sanguinose battaglie con i barbari invasori. Un dipinto di Tiepolo, custodito all’ interno, rivela una curiosa vicenda… CASA DEI PUPE La costruzione, che si affaccia sul corso principale, dona un tocco di colore e di vitalità grazie agli affreschi con cui è decorata. Merito dell’artista Giuseppe Ghedina che, assieme al fratello, dipinse sulle pareti momenti di vita quotidiana e mestieri di un tempo. Cortina ospita inoltre tre interessanti Musei “delle Regole”, antica istituzione ancora viva a Cortina Museo Etnografico, Museo di Arte Moderna Mario Rimboldi, Museo paleontologico Rinaldo Zardini. Le proposte sopra descritte sono esemplificative e modificabili in base alle richieste. Silvia Da Roit Guida Turistica abilitata per la Provincia di Belluno Cell 348.8047394 Mail [email protected]