“Il nostro corpo non può essere che siamo tutti uguali! Quelli uguali

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“Il nostro corpo non può essere che siamo tutti uguali! Quelli uguali
Universi Diversi
“Il nostro corpo non può essere
che siamo tutti uguali! Quelli
uguali sono i gemelli!”
(Vito 5 anni)
Il nome
Il nome è tutto,
forse ancora più del cognome
è il nostro primo mezzo per colloquiare
con il mondo esterno,
è il nostro biglietto da visita,
la nostra identità .
Un nome racchiude tutto: significati persi
nella notte dei tempi, storia,leggenda,
santi e poeti, numeri e colori, caratteri e personalità.
Nomi di tendenza, nomi sempreverdi,
nomi storici e nomi di fantasia: tanti sono apparsi
e scomparsi nel corso dei secoli
e per altrettanti ci sarà lo stesso destino.
Perché non risulti solo un semplice suono
cerchiamo di scoprirne il significato e qualcosa di più
Intervista ai bambini sul proprio nome: Come ti chiami? Perché?
Nicola, perchè vivo a Carpi, sono nel secondo
appartamento... perchè così mi conoscono il
papà e la mamma!
Beatrice, perchè ho una faccia che sembra che
abbia un nome da Beatrice... Io sono diversa
dalla faccia dell' Irene, dalla Cecilia e dal
papà.....
Mariafrancesca perchè mi chiamo così però mia
sorella mi chiama Mery perchè il nome è
lungo.... e quando sono andata a scriverlo al
computer è andato un po' sotto!
Giovanni, perchè i miei genitori mi hanno voluto
chiamare così, perchè secondo me è un
nome bello.....negli altri paesi si può dire
Jonny, ma in Italia si dice solo Giovanni!
Federica, perchè a mia madre è piaciuto e perchè
quando senti dire Federica, senti delle
paroline belle!
I genitori raccontano.....il significato dei
nomi dei loro bambini
Luca (18 ottobre)“Nativo della Lucania” è un
nome di origine latina è il nome di uno degli
evangelisti.
Federico (18 luglio) “Il signore della pace” dal
tedesco frid e rik colui che domina con la pace.
Riccardo (3 aprile) “Ricco , potente” deriva dal
tedesco e ha la caratteristica di far risultare
orgogliosi,testardi e battaglieri.
Andrea (30 novembre) “Uomo” inteso in senso
di coraggioso, è di origine greca Andros è un nome
utilizzato al maschile e al femminile.
Nicola (6 dicembre) “Vincitore del popolo” La
diffusione del nome è ispirata al culto di S.Nicola e
soprattutto tra i bambini la sua figura è nota
perché legata a Babbo Natale.
Angela (2 ottobre) “Messaggero alato” dal
greco è tramite tra la divinità e l’uomo del quale
può fungere da consigliere e custode. È uno dei
nomi più diffusi in Italia.
Robel L’origine del nome è biblica infatti in
ebraico era uno dei discepoli di Gesù. Si festeggia
in Israele ed in Eritrea.
Tommaso (3 luglio) “Gemello” l’origine del nome
è in aramaico,si è ipotizzato che l’apostolo
Tommaso fosse così soprannominato perché
fratello di Gesù. La caratteristica che ha assunto è
di chi non crede se non sperimenta direttamente.
Ecc. ecc.
I nomi in rima
Nicola…che mangia tutto a scuola
Federico ……che batte il tempo con il dito …..
Karan ….. che in India se ne van …...
Luca …. che scava la buca ….
Francesco ….che esce col foulard quando c’è fresco
Beatrice … che non è triste ma felice
Maria Francesca …. che mangia la pesca ….
Vito …..che indossa il vestito …..
Ruì …. che dice il dinosauro è fatto così ….
Federica….che fa la ruota prima che si dica
Federico ….che è un vero amico
Andrea … che gli viene un’idea
Storia della bambina senza nome.... (dal libro di
Tommaso .…che corre e sbatte il naso …..
Roberto Piumini)
Storia raccontata dai bambini
C'era una volta una bambina che si chiamava Antonella e
stava uscendo di casa per andare a giocare con la palla...e
la palla gli va nell'altro giardino e sopra ad un albero c'è un
omino che gli chiede il suo nome in cambio della palla che
era sopra all'albero. Quando ritorna a casa il nome non lo ha
più e la mamma le risponde.”Ma tu non hai più il
nome,bambina mia!”La bimba va a vedere sui suoi
quaderni ,ma le pagine erano tutte bianche,lei pensava che
fosse uno scherzo,ma non lo era!Allora piangendo tornò
dall'omino e gli chiese: “Ridammi il mio nome!” ti darò la
palla!Ma l'omino disse aprendo la mano “tieni la palla e
anche il tuo nome,ma non darlo più a nessuno,capito?” Così
la bambina era contenta e saltava di gioia.
Io sono...Uguaglianze e differenze
Gregorio: io sono alto come te Giovi!
Giovanni: guarda la mia mano arriva dove
arriva la tua !
Camilla: io ho gli occhi marroni scuro come la
Mery e come l’Elisa L… la Focherini no! Perché
sono più verdi!
Vito: il nostro corpo non può essere che
siamo tutti uguali! Quelli uguali sono i
gemelli!
Elisa : allo specchio io vedo le scarpe della Camilla
che sono come le mie.
Elisa :dentro di sicuro c’è scritto il numero!
Le caratteristiche personali riassunte in un grafico
Angela: qui nel cartellone ci mettiamo il bollino che vuol dire che sono una femmina e che mi metto la
gonna.
Giovanni: sono dei quadrati colorati
Elisa C: delle strisce
Elisa F: delle file
Ruì: i bollini servono per quando c'è caduto un dente
quando abbiamo degli “allacci ” alle scarpe.
Federica: vogliono dire che ci sono delle
cose dei maschi e delle femmine.
Camilla: quelli verdi sono dei pantaloni e quelli
rosa quelli delle donne.
Federico R: è un foglio bianco e ci sono delle righe
con in mezzo di quelli colorati.
Vito: che non siamo uguali,alcuni si e alcuni no!
Elisa F: e dicono delle domande
Elisa C: e se hanno le mollette nei capelli...
Gregorio: hanno vinto i pantaloni, perchè sono tanti!
Dal: “Gioco della diversità”
(materiale a disposizione nel C.D.E.
Del Comune di Carpi)
“Il gioco si propone come esercizio e
allenamento alla scoperta e alla visualizzazione
di ciò che, ogni giorno (nella vita di ogni
bambino attraverso i fatti, o più semplicemente
nelle diverse modalità di vivere le situazioni)
prende la forma dall'esperienza diversificante.
L'abitare in campagna o in città, l'avere un
fratello o una sorella o l'essere figli unici,
l'avere la televisione in camera o l'essere
accompagnati al sonno con una lettura,
l'andare a scuola a piedi o in macchina, segna e
differenzia in modo sempre più consistente la
particolare modalità di crescere e di stare al
mondo di ognuno. I bambini proprio per il
bisogno di rassicurazione nel gruppo di simili, il
più delle volte non colgono e valorizzano questa
crescente diversificazione. La positiva messa in
comune di questa pluralità di esperienze
emergenti è invece una formidabile occasione
di arricchimento e un buon allenamento alla
elasticità relazionale. I bambini rispondono alle
domande proposte dall'insegnante che
riguardano un determinato ambito e poi nel
volto, precedentemente disegnato, ritagliano
ed incollano il simbolo corrispondente alle due
possibili alternative che la domanda lascia. Al
completamento del ritratto si visualizzeranno le
diversità dei bambini in quell'ambito e le
motivazioni specifiche di ogni diversità e di ogni
uguaglianza.”
Quando andiamo a dormire....
Metti sul collo la farfalla se usi il ciucio o il
biberon prima di dormire, metti sul collo il fiore
se non usi nulla.
Metti sulle sopracciglia le rondini se prima di
dormire ti lavi i denti, metti gli uccellini se non
li lavi.
Metti sulla bocca la gallina se per dormire hai
bisogno di un po' di luce, metti l'uccellino se ti
addormenti al buio.
Metti sulle orecchie la tartaruga se vai a letto
con un pupazzo, metti la balena se non lo usi.
Metti sui capelli i pesci se ti addormenti da
solo/a, metti le lumache se ti addormenti con
qualcuno (fratelli o genitori).
Tu come sei ? Cosa ti piace ? Cosa sai fare?Cosa non
sai fare?
Giovanni:
Io sono un umano, cioè vivo sulla Terra e sono fatto di ossa e di carne! Mi
sento bene, non ho neanche una malattia. Mi sento felice, mi piace venire a
scuola perché mi piace fare le cose…Mi piace essere nella sezione dei grandi
perché si studiano i cartelloni e faccio le cose che le maestre ci pensano. So
fare di più vendemmiare, giocare con le costruzioni e poi con gli amici sono
contento perché stanno bene con me!Non so scrivere diverse parole
,qualcuna la so fare e qualcuna no! Mi piacerebbe giocare bene a pallone!
Non so andare in bicicletta e vorrei imparare…
Riccardo:
Io sono maschio e sono un bambino fatto diverso da una bambina perché le
femmine hanno i capelli lunghi e i maschi corti. Mi piace da mangiare la
pasta al ragù e giocare sicuro! Preferisco correre e giocare a pallone e poi
soprattutto giocare con le macchinine, le tiro anche a volte contro il mobile
e non va bene! Mi piace aiutare il nonno a tagliare l’erba e ad inchiodare le
asce di legno. Non so guidare e andare in giro per il mondo lontano e poi
tornare….
Gregorio:
Sono un bambino medio, un po’ così,così…Non sono addormentato, sono
sveglio. So giocare al computer e costruire gli aerei. Non so andare in bici e
non so usare la scopa
per pulire fuori…Non so guidare, con mio cugino e mio fratello abbiamo
guidato la macchina (per finta,no per davvero,non lo so!).
Elisa C:
Io sono bella perché la mamma mi ha fatto bella. Mi sento bene di come
sono fatta.
Mi piace fare i giochi con le amiche,guardare la tele e poi giocare fuori e
arrotolarmi per le montagne. So fare bene la cameriera a scuola e fare i
puzzle. Non so fare la ruota, disegnare le freccine e far da mangiare per
davvero.
Federica:
Sono una bimba un po’ matta perché quando sono a casa vado in camera
di Simone e ballo come una matta! Sono anche un po’ birichina perché
faccio sempre gli scherzi !
Mi piace pattinare,fare pallavolo…So fare la verticale la ruota e poi la
spaccata…Mi piace fare la cuoca cucinare il ragù e la pasta…Non so
disegnare bene un paesaggio come mio fratello. Non so leggere i libri ma
poi le altre cose le so fare.
Camilla:
Sono bella e sono diventata tanto grande me ne sono accorta quando mi
metto le scarpe allo specchio! Mi piace fare la ruota,i puzzle e disegnare,
anche giocare con le mie sorelle ai gattini…Non so fare il salto mortale
ma mi piacerebbe imparare a ginnastica come fanno le bimbe grandi..
Non so far da mangiare come la Sofia che prepara la carne all’aceto.
Tommaso:
Io sono un po’ birichino a volte sono bravo…So fare le costruzioni e
giocare con gli amici. Mi piace andare in bici senza ruote. Colorare non so
tanto bene. Mi piacerebbe saper fare i panini come fa la nonna.
Federico B:
Sono un musicista,un batterista e sto cominciando a fare tutto. Ho cinque
anni e sono grande. So andare in bici,ma devo imparare bene. Non so
ancora allacciare le scarpe perché sempre mi metto gli stivali per
suonare.
Elisa F:
Io sono Elisa. Sono bella e ho tanti amici. Mi piace giocare ai Pony che gli
diamo da mangiare. Mi piace disegnare, andare al cinema a vedere un bel
film Sono brava a fare la spaccata,tirar su la gamba e fare la ruota.. Mi
piace aiutare le mie sorelle a fare i compiti…
Non so ancora fare la verticale! Non so leggere i libri e le storie…. Non so
cucinare i dolci!
Il cartellone del “so fare e del non so fare”
Sollecitati da un clima favorevole, confidenziale, i bambini si sono raccontati poi successivamente hanno
completato il cartellone riassuntivo colorandolo personalmente. L'analisi collettiva ha permesso di far
emergere le differenze che esistono tra di loro di gusti, di attitudini e di desideri. Nello stesso tempo
con l'utilizzo dello strumento di misurazione si è creata l'opportunità di valutare quantificare ed osservare
direttamente le caratteristiche comuni.