Le conquiste di Norman. In sala da pranzo

Transcript

Le conquiste di Norman. In sala da pranzo
Persinsala Teatro
Emanuele Marconi
dicembre 30, 2010
Al Tieffe Teatro Menotti, sei personaggi mostrano il loro lato
comico-assurdo e nascondono quello serio e preoccupante.
la
Dopo i grandi successi ottenuti a Londra, anche i milanesi possono ora
godersi la trilogia Le conquiste di Norman . In sala da pranzo è il
primo episodio del trittico, costituito da tre spettacoli autonomi e
sovrapponibili.
pe
rs
in
sa
La scenografia è essenziale – un tavolo, una panca e una credenza – e
l’illuminazione rende calda l’atmosfera. La musica è praticamente assente.
Quello che conta, in questo spettacolo, sono le parole, serrate e continue
per ben due ore di recitazione, e i personaggi: tre donne – una nevrotica
aristocratica, una moglie con evidenti problemi di vista, una giovane
timida e insicura – e due uomini – un tranquillo e spensierato marito
vestito in abiti scozzesi e un veterinario stupido e ritardato. Norman si fa
attendere e, per la prima mezz’ora abbondante, viene solamente
evocato dagli altri personaggi come una pericolosa minaccia, creando
nello spettatore una irrefrenabile attesa e curiosità. Forse troppa, perché
la prima scena che vede protagonista Norman (il bravo Fabrizio Careddu) è
deludente e l’ultima parte del primo atto è probabilmente la meno incisiva.
Alla lunga, però, il personaggio emerge in tutta la sua forza, dimostrandosi
un abile e stravagante gigolò, in grado di tentare la conquista di due
donne, nonostante la presenza sotto lo stesso tetto, e alla stessa tavola,
della moglie.
Il momento di maggiore intensità comica si ha nel secondo atto, quando
tutti e sei i personaggi si ritrovano a condividere un pasto a base di
verdura. Il banchetto si trasforma in un’autentica “cena dei cretini”, in cui
tutti danno prova di stupidità – e dei loro atteggiamenti a dir poco curiosi –
scagliandosi contro lo scemo di turno, il povero, sciocco veterinario Tom
(l’esilarante Giovanni Prosperi), che si ritrova a mangiare seduto su un
basso sgabello. Ma forse, dietro all’apparente stoltezza e all’assurdità della
situazione, si nasconde più di un rimando al vissuto e alle convenzioni
tipici della nostra società: si fa cenno, ad esempio, alle banalità stile
http://teatro.persinsala.it
1/2
Persinsala Teatro
Persinsala Teatro
Emanuele Marconi
dicembre 30, 2010
“ospiti a pranzo” – «Prendine più tu», «Ti do il mio piatto», «Io dove mi
siedo?», «Tu mettiti qui, tu qui e tu qui. No, di là» – e ad alcune esperienze
che ci sembrano contingenti – la penuria di cibo può essere una spia della
crisi economica?
la
In sala da pranzo dipinge bene le difficoltà del vivere quotidiano e la
complessità delle relazioni interpersonali: fragili e ipocrite. Non a caso,
gran parte dei personaggi – seppur nella loro comicità – mostra i segni di
questo disagio: tensioni, nevrosi e paure – simbolo dell’insicurezza dei
nostri tempi.
sa
Spettacolo talvolta ripetitivo ma, nel complesso, riuscito. Sicuramente non
esilarante, ma leggero e divertente. Per distrarsi.
pe
rs
in
Lo spettacolo continua:
Tieffe Teatro Menotti
Via Ciro Menotti 11, Milano
Fino a domenica 16 gennaio
Date e orari consultabili su:
http://www.tieffeteatro.it/_f.10/02_spettacoli/007_le_conquiste_di_norman/orari.htm
Le Conquiste di Norman
IN SALA DA PRANZO – IN SALOTTO – IN GIARDINO
di Alan Ayckbourn
con Elisabetta Becattini, Fabrizio Careddu, Daria D’Aloia, Eleonora d’Urso, Giovanni Prosperi, Marco
Zanutto
disegno luci di Raffaele Perin
illustrazioni di Alessandro Rak
regia di Eleonora d’Urso
aiuto regia: Giulia Santilli
produzione Hurlyburly
in collaborazione con Cherestanì Produzioni srl
http://teatro.persinsala.it
2/2
Persinsala Teatro