Jake, 8 anni - Rizzoli Libri
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Jake, 8 anni - Rizzoli Libri
“Il mio personaggio preferito è Woody, perché è quello che dà i consigli.” Jake, 8 anni “In una scala da 1 a 10, io a questo libro do 10. La parte più bella è il calcio di punizione di Adam.” Joe, 9 anni “Mi è piaciuto il calcio di punizione e quando Adam e James fanno pace.” Stanley, 6 anni “Mi sono piaciuti i gemelli, soprattutto quando battono Studsy e lui viene cacciato fuori.” Stephen, 10 anni Titolo originale: THE DAVID BECKHAM ACADEMY – TWIN TROUBLE Traduzione di Giordano Aterini © 2009 Beckham Brand Ltd per il testo e le illustrazioni adidas, Predator, 3-Bars e 3-Stripes sono marchi registrati del Gruppo adidas, qui usati previa autorizzazione Tutti i diritti riservati Pubblicato per la prima volta in Gran Bretagna nel 2009 da Egmont UK Limited, 239 Kensington High Street, London W8 6SA Testo di Barry Hutchison Illustrazioni interne e di copertina di Adam Relf Fotografia di copertina di Anthony Mandler Progetto grafico di Becky Chilcott © 2010 RCS Libri S.p.A., Milano II edizione Rizzoli Narrativa aprile 2010 ISBN 978-88-17-03812-6 GUAI GEMELLI Rizzoli INDICE 1 FRATELLI LITIGIOSI 9 2 ALL’ACCADEMIA 18 3 L’ALLENAMENTO DELLA SPAGNA 27 4 LITE ALL’ORA DI PRANZO 36 5 A PARI PUNTI 44 6 LA GRANDE PARTITA 53 7 LO SCAMBIO 64 8 IL FISCHIO FINALE 73 LEGGI L’INIZIO DI CALCIO FRANCESE 83 1 FRATELLI LITIGIOSI Adam Parker guardava le vie di Londra scorrere fuori dal finestrino della macchina. Sul sedile davanti suo fratello James non stava un attimo fermo per l’agitazione. Adam lo ignorò. Lui e James erano gemelli, ma per tanti aspetti non avrebbero potuto essere più diversi. «Siamo arrivati?» chiese James, per quella che ad Adam parve la cinquecentesima volta. «Quasi, figliolo, quasi» rispose il signor Parker con un sorriso, senza distogliere lo sguardo dalla strada. 9 «Fantastico!» trillò James. «Non vedo l’ora di dimostrare di cosa sono capace!» Adam sospirò. James passava il tempo a dimostrare di che cosa era capace sul campo di calcio. Ad Adam piaceva fare due tiri più o meno come a tutti i suoi amici, ma James stava su un altro piano. L’unica cosa che voleva fare era giocare a calcio, e quando non ci giocava, di solito ne parlava. A voce alta. 10 «Dici che ci sarà David Beckham?» chiese James. «Forse» rispose il loro papà, annuendo. «Non si può mai sapere.» «Sarebbe favoloso!» disse James, senza fiato. Adam riusciva a vedere il riflesso di suo fratello nello specchietto laterale dell’auto. Aveva gli occhi spalancati. Del resto anche Adam non poteva fare a meno di essere un po’ eccitato. Stavano andando alla David Beckham Academy, quindi c’erano buone probabilità che vedessero il loro eroe. «Anche se lui non ci sarà, ci divertiremo lo stesso» disse Adam. «Sicuro che vi divertirete» replicò il signor Parker. «Ma ricordate, non ci andate solo per divertirvi.» «Non ci andiamo affatto per divertirci, Adam» scattò James. 11 Adam aggrottò le sopracciglia. «Be’… allora perché ci andiamo?» «C’è in ballo il mio futuro professionale!» «È questo lo spirito giusto, James!» esultò il signor Parker. «Ci andiamo per fare in modo che tu inizi nel migliore dei modi la tua carriera calcistica!» «Oh» disse Adam. Ci ragionò su per qualche istante. «E il mio futuro professionale, allora?» James, sul sedile davanti, scoppiò a ridere. Persino il loro papà stava cercando con tutte le forze di soffocare una risatina. «Tu?» lo prese in giro James. «Ma se hai due piedi sinistri! Non riusciresti a fare un bel tiro nemmeno per salvarti la vita! L’unico lavoro che potresti fare in campo è il contadino.» «Non faccio così schifo» disse Adam, umi12 le. «Ho segnato un gol l’ultima volta che abbiamo giocato.» «Già, nella tua porta! Chi è il migliore nella squadra della scuola?» chiese James. «Io, ecco chi! Chi ha fatto il provino regionale per gli under dodici? Io!» «Chi è che dorme ancora con il suo orsacchiotto?» borbottò Adam. «Tu!» «È una copia della mascotte della squadra!» replicò James. «Avrà anche una divisa di calcio, ma rimane un orsacchiotto!» «Ora basta, Adam» disse il signor Parker. «James deve essere al top, oggi.» Adam si abbandonò contro lo schienale del sedile e si rimise a guardare fuori dal finestrino. Forse si era sbagliato. Forse non si sarebbe divertito poi tanto, quel giorno. James e il suo papà stavano prendendo tutta quella storia molto sul serio. 13