Contatto - Associazione Penelope

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Contatto - Associazione Penelope
(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
ASSOCIAZIONE PENELOPE. Coordinamento solidarietà sociale
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ00321
REGIONALE – Regione Sicilia
1^
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
CONTATTO
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
A – assistenza 11 – Donne con minori a carico e donne in difficoltà
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Il fenomeno della violenza sulle donne, siano esse extracomunitarie o
cittadine italiane, vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, di
violenza domestica nell'ambito di matrimoni servili o di nuove forme di
schiavitù, è un fenomeno in crescente aumento ed una vera e propria
emergenza sociale per la quale non esistono risorse e risposte organizzate
da parte degli enti pubblici territoriali. Anche il mondo del no-profit, pur attivo
nel campo, spesso non è capace di far fronte e accogliere con servizi a
bassa soglia e di pronto intervento le donne e i minori vittime di violenza e
maltrattamenti.
Il Distretto socio-sanitario D32 di Taormina, comprendente 24 comuni per
una popolazione di circa 60.000 unità, è presente un alto numero di donne,
extracomunitarie e italiane, coinvolte in fenomeni di sfruttamento, soprattutto
a scopo sessuale, e maltrattamento domestico. Sempre più sono le
segnalazioni di situazioni di violenza all'interno della famiglia o in ambito
lavorativo (badanti) a cui è difficile dare una risposta.
Studi recenti hanno mostrato come il fenomeno della violenza domestica
sulle donne che, ancora solo marginalmente, arriva all’attenzione dei servizi
e delle forze dell’ordine.
In questi ambiti l’associazione ha attivato sul territorio distrettuale. già dal
2000, una serie di servizi di supporto tanto alle donne immigrate vittime di
tratta, con possibilità di accesso ai piani di protezione sociale previsti dall’art
18 del Dlgs 286/96,; quante a donne italiane e straniere vittime di violenza,
maltrattamenti e stalking, attivando, nell’ambito del progetto APQ “Fragile”
finanziato dall’Assessorato Regionale della Famiglia una rete regionale per
l’accoglienza delle donne con minori vittime di violenza domestica in
partenariato con le Aziende Asl di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa,
Palermo. In quest’ambito i servizi gestiti dall'associazione, presenti nelle
province di Catania e Messina, hanno raccolto, solo nel 2005, oltre 600 tra
richieste d’aiuto e segnalazioni. 60 le donne e i minori accolti presso le
proprie strutture di accoglienza.
Il progetto intende pertanto potenziare l’attività di accoglienza, protezione e
inserimento sociale di donne, immigrate e italiane, vittime di tratta,
sfruttamento e violenza già attivate dall’associazione sul territorio del
Distretto socio-sanitario in collaborazione con il Centro antiviolenza
distrettuale gestito dell’associazione Evaluna onlus (copromotore del
presente progetto)
Sono destinatari diretti del progetto le donne, italiane e straniere, vittime di
tratta a scopo di sfruttamento sessuale e/o lavorativo, violemza,
maltrattamenti e stalking residenti nell’ambito del Distretto socio-sanitaro
D32 di Taormina.
Risultano beneficiari indiretti delle attività i servizi socio-sanitari, nonché le
forze dell’ordine, impegnati nel creare una rete di contrasto e protezione
dalla violenza di genere.
Beneficiari indiretti risultano essere anche i giovani impiegati nel progetto di
servizio civile, nella misura in cui acquiseranno, attraverso esso,
competenze e conoscenze spendibili nel mercato del lavoro sociale, specie
nei servizi alla persona e per le pari opportunità.
7) Obiettivi del progetto:
Il progetto si pone quale obiettivo prioritario quello del coinvolgimento di giovani con
bassa scolarizzazione, fuori dai processi formativi e dal mercato del lavoro, in
un’esperienza di cittadinanza attiva a partire dall’incontro/confronto sul campo con
realtà di violenza e sfruttamento, promuovendo la formazione civica e sviluppando
la riflessione critica circa i meccanismi di esclusione e le pratiche di sviluppo delle
pari opportunità.
Tale esperienza sarà inoltre utile ai giovani per l’acquisizione di competenze, abilità
e conoscenze spendibili nel settore dei servizi alle persone e per le pari
opportunità.
Attraverso l’impiego dei volontari di servizio civile l’associazione intende:
a. supportare le donne nel percorso legale di denuncia della
situazione di violenza, maltrattamento e sfruttamento
b. avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione sul
territorio capace di fornire alle donne informazioni corrette sulle
risorse e opportunità che la legge offre per fuoriuscire dalla
situazione di violenza
c. potenziare l’attività di accoglienza di emergenza con presa in
carico delle donne e dei minori presso la proprie strutture di
ospitalità
d. supportare le donne nel percorso di reinserimento sociale
e. potenziare i servizi di alfabetizzazione e mediazione culturale
(per le donne straniere)
f. facilitare l’accesso delle donne ai servizi socio-sanitari
territoriali, attivando un servizio di accompagnamento e
disbrigo pratiche
g. promuovere l’inserimento lavorativo delle donne in carico
attraverso l’attivazione di uno sportello domanda-offerta lavoro
Il raggiungimento degli obiettivi individua, quale possibile indicatore d’esito,
l’aumento delle denunce per violenza, sfruttamento, stalking o
maltrattamenti da parte delle donne residenti nel Distretto, ovvero la
fuoriuscita dalla situazione di violenza e la piena autonomia sociale di
almeno il 10 % delle donne accolte in emergenza durante il periodo di
attuazione del progetto.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Il progetto intende impiegare i volontari in servizio civile in un’esperienza di
accoglienza mirata a donne, italiane e straniere, vittime di tratta, maltrattamenti,
violenza e stalking, prive di una propria autonomia sociale ed economica e
necessitanti di protezione sociale e tutela legale.
Il progetto prevede il potenziamento dei servizi di orientamento, segretariato
sociale, accoglienza e reinserimento sociale e lavorativo, già attivati
dall’associazione presso le sedi operative interessate al progetto nonché la
collaborazione con il centro antiviolenza distrettuale (per quanto riguarda le donne
vittime di violenza)
Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività:
1.
2.
3.
4.
5.
Segretariato sociale
Servizio sociale professionale
servizio di ascolto telefonico;
servizio di consulenza e assistenza legale;
accompagnamento nel disbrigo delle pratiche e nell’accesso ai
servizi sociali e sanitari;
6. informazioni sulla normativa vigente e collegamento con i
centri d’accoglienza territoriali;
7. accoglienza di emergenza;
8. corsi di alfabetizzazione e mediazione culturale;
9. sportello di mediazione tra domanda e offerta di lavoro;
10. campagne informative presso enti pubblici e del privato
sociale, scuole e attraverso l’organizzazione di eventi pubblici
Ciascuna attività verrà realizzata attraverso il lavoro di gruppo, prevedendo una
prima fase di formazione e orientamento mirata all’acquisizione di conoscenze
specifiche inerenti le attività da svolgere e un successivo utilizzo dei volontari per lo
svolgimento di attività specifiche rispetto alle proprie inclinazioni e abilità personali.
Per favorire il raggiungimento degli obiettivi e la creazione di un forte senso di
appartenenza, l’attività operativa verrà monitorata attraverso riunioni settimanali
stabili che coinvolgeranno tutti i volontari impegnati, l’operatore locale di progetto e
i responsabili della struttura.
Sono inoltre previsti incontri quindicinali tra le varie figure professionali impiegate
nel progetto ai fini di creare un continuo confronto che permetta di monitorare le
attività dei volontari, il raggiungimento degli obiettivi previsti e valutare le esigenze
che scaturiscono dai volontari e dagli utenti durante lo svolgimento del servizio.
Al fine di creare occasioni di socializzazione, di scambio di idee e di confronto sulle
esperienze, rafforzando lo spirito critico e la capacità di confronto, si prevedono:
incontri trimestrali tra tutti i giovani volontari impiegati nei vari progetti di
servizio civile promossi dall’associazione Penelope e dagli Enti partner. Gli
incontri verteranno su temi condivisi coi volontari e inerenti la tematica della
cittadinanza attiva, del lavoro di gruppo e dell’autoimprenditoria secondo il
metodo del brainstorming, valorizzando le conoscenze acquisite da ciascun
volontario .
la promozione di incontri con volontari di altri enti operanti nello stesso o
analogo settore di intervento ove presenti
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.
Per la realizzazione del progetto è previsto il coinvolgimento delle seguenti
risorse umane:
n. 1 assistente sociale rcoordinatore
n. 1 addetto al segretariato sociale
n. 2 operatori di comunità
n. 1 avvocato
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.
I volontari parteciperanno alle attività di accoglienza e inserimento sociale già
avviate dall’associazione presso la sede operativa prevista dal progetto,
affiancando gli operatori nelle attività quotidiane, garantendo in particolare:
-
attività di accoglienza e animazione delle donne destinatarie degli
interventi;
attività di segretariato sociale e informazione;
ascolto telefonico;
alfabetizzazione e mediazione culturale per donne immigrate;
accompagnamento e disbrigo pratiche;
sostegno nella ricerca di lavoro;
mediazione abitativa;
sostegno alle attività di gestione quotidiana dell’alloggio sociale per
l’accoglienza delle donne vittime di violenza
La partecipazione alle suddette attività permetterà agli stessi volontari
l’acquisizione di competenze specifiche nel campo socio-assistenziale e, in
particolare, dei servizi comunitari e per la promozione delle pari opportunità.
9)
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
4
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
4
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
6
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
La realizzazione del progetto prevede che i volontari siano disponibili a:
1. impegno nei giorni festivi;
2. flessibilità oraria;
3. disponibilità a missioni;
Ai volontari, inoltre, in ragione della tipologia di attività previste è fatto obbligo di
mantenere il segreto e la riservatezza dei dati e delle situazioni personali di cui
vengano a conoscenza in ragione del loro servizio.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Indirizzo
Cod.
N. vol. per
ident. sede
sede
3
Gaggi
Via Villamena 18
2
6
Gaggi
Via Umberto 120
2
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e Data di
nome
nascita
LOMBA
RDO
FRANC
ESCA
AMZIL
KHADIJ
A
C.F.
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
E’ prevista una campagna di promozione e sensibilizzazione sulle tematiche del
servizio civile che si realizzerà attraverso il coinvolgimento diretto dei volontari di
servizio civile.
L’attività di promozione è prevista come un’azione permanente che si realizza ex
ante attraverso
la realizzazione di incontri divulgativi e di promozione presso i luoghi di
ritrovo dei giovani (centri sociali, centri di aggregazione giovanile,
università, pub, ecc);
la realizzazione di una campagna con manifesti murali, locandine e
volantini per la diffusione e la sensibilizzazione dei giovani al servizio civile
la pubblicazione sul sito internet dell’associazione, e su quelli attivi nel
campo distrettuale, di informazioni aggiornate sulle iniziative e sui progetti
di servizio civile
in itinere attraverso
la produzione e divulgazione di comunicati stampa inerenti le attività di
servizio civile svolte
la realizzazione di rubriche sui media locali partners del progetto
ex post attraverso
l’attivazione di incontri pubblici fra giovani che hanno svolto il servizio
civile e giovani aspiranti
la realizzazione e diffusione di video spot promossi dai volontari che
hanno svolto servizio civile
L’attività di promozione prevede un monte ore pari a 25 ore .
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Criteri autonomi di selezione verificati nell’accreditamento
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
si
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Si rinvia al sistema di monitoraggio verificato in fase di accreditamento – modello S
MON
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
23)
Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla
realizzazione del progetto:
7
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Il progetto coinvolge sul piano operativo i servizi socio-sanitari e del privato
sociale operanti sul territorio, sia sul piano della segnalazione dei casi che in
qualità di co-attuatori degli interventi di presa in carico.
In particolare per la realizzazione del progetto fungono da co-promotori:
1. Evaluna onlus associazione di solidarietà familiare nell’ambito del
progetto garantirà l’apporto dei suoi volontari e dei suoi operatori,
impiegherà i volontari nelle attività di accoglienza e di supporto e di
tutela alle donne vittime di violenza presso il suo centro antiviolenza
attiva sul territorio del comune di Gaggi
2. Cuore Matto – società cooperativa sociale si occuperà di promuovere
attività di orientamento e inserimento lavorativo in favore delle donne
prese in carico
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
L’associazione Penelope mettera a disposizione per la realizzazione del
progetto le strutture e le attrezzature delle sedi operative interessate al
progetto, ivi compreso il proprio ufficio di segretariato sociale, la rete wii fii, le
attrezzature informatiche, i locali per colloqui, l’alloggio sociale per
l’accoglienza delle donne, i servizi cucina, doccia e lavanderia, nonché i
materiali di pubblicizzazione e animazione culturale.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
I volontari che partecipano al progetto acquisiranno competenze specifiche
nell’ambito degli interventi di assistenza, animazione e segretariato sociale
nei confronti di minori e adulti diversamente abili.
L’Associazione Penelope riconosce le competenze specifiche acquisite
quale titolo preferenziale per l’assunzione nei progetti di intervento sociale
gestiti e promossi dalla stessa.
Inoltre, la COOP. CUORE MATTO e l’ASSOCIAZIONE DI SOLIDARIETA’
FAMILIARE EVALUNA riconoscono le competenze e professionalità
acquisite dai volontari durante l’espletamento del Servizio Civile, quale titolo
8
preferenziale per l’assunzione nei progetti di intervento sociale gestiti e
promossi dalle stesse.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Centro “La Cura” – Giardini Naxos
30) Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il sistema di formazione, considerata l’area di intervento dell’Associazione, degli
Enti partner e degli Enti accreditati autonomamente che acquisiscono il presente
sistema dall’Associazione Penelope, utilizzerà quali risorse tecniche i propri
formatori e i propri specialisti. Saranno messe a disposizione le strutture formative
dell’associazione e le strutture dislocate nell’ambito dei territori d’intervento dei
vari Istituti scolastici partner dell’associazione. L’associazione disporrà inoltre
apposite dispense formative e saranno utilizzati supporti audio-video per la
realizzazione e la visione di supporti formativi, di filmati attinenti le tematiche
trattate e film/documentari. Qualora messi a disposizione, saranno utilizzati i
supporti didattici messi a disposizione dall’Ufficio Regionale e/o Nazionale di
Servizio Civile Nazionale
La formazione generale avrà una durata complessiva di 42 ore e seguirà le
indicazioni contenute nelle linee guida 2013 per la formazione generale dei giovani
in servizio civile nazionale suggerite dall’Ufficio Nazionale di Servizio Civile.
Si alterneranno lezioni frontali (18 ore – per un totale del 43% del monte ore
complessivo destinato alla formazione generale) e dinamiche non formali (24 ore per un totale del 57% del monte ore complessivo destinato alla formazione
generale) con approfondimenti in gruppo su base esperenziale. Le aule di
formazione non supereranno le 25 unità.
Sarà privilegiato il confronto interpersonale e l’analisi individuale delle motivazioni
dei volontari, in modo da mettere questi ultimi nelle condizioni di percepire e
utilizzare le risorse interne al gruppo e proprie di ciascuno.
La metodologia della formazione specifica alternerà lezioni frontali e dinamiche
non formali.
Saranno utilizzati strumenti audiovisivi e fornite dispense per l’approfondimento dei
9
temi principali. Saranno privilegiate le dinamiche non formali basati sul lavoro di
gruppo in modo da favorire la partecipazione dei giovani alla realizzazione dei
singoli moduli formativi
33) Contenuti della formazione:
MODULO I – Valori e identità del SCN (16 ore)
1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo (3 ore – dinamiche
non formali)
contenuti:
• analisi e discussione circa le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali
dei volontari;
• la proposta del servizio civile;
• SNC: difendere la Patria in maniera alternativa.
1.2 Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,
affinità e differenze tra le due realtà (2 ore – lezione frontale/ 1 ore – dinamiche non
formali)
Contenuti:
• dalla legge n. 772/72 alla legge 64/01 e D.leg 77/02 sul servizio civile (storia,
organizzazione, ambiti di intervento);
• la storia della obiezione di coscienza.
1.3a Il dovere di difesa della Patria (3 ore – lezione frontale)
Contenuti:
• le sentenze della Corte Costituzionale nn. 164/85, 228/04, 229/04 e
431/05 sul concetto di difesa civile e difesa non armata;
• approfondimento artt. della costituzione italiana 2, 3, 4, 5, 9, 11 e 52
• i diritti umani nel quadro della Costituzione Italiana, della Carta Europea e degli
Ordinamenti delle Nazioni Unite.
1.3b La difesa civile non armata e non violenta (4 ore – dinamiche non formali)
Contenuti:
• cenni storici sulla difesa popolare non violenta;
• forme attuali di realizzazione della difesa alternativa;
• gestione e trasformazione non violenta dei conflitti;
• operazioni di mantenimento della pace (Peace keeping, peace-enforcing, peacebuilding)
1.4 La normativa vigente e la carta d’impegno etico (3 ore – lezione frontale)
Contenuti:
• la normativa che regola il sistema del servizio civile nazionale;
• la Carta di impegno etico.
MODULO II – La cittadinanza attiva (16 ore)
2.1 La formazione civica (6 ore – lezione frontale)
contenuti:
• Dichiarazione Universale dei diritti umani e Carta costituzionale;
• funzione e ruolo degli organi costituzionali (rapporti, organizzazione delle Camere
e iter di formazione delle Leggi);
• ruolo dello Stato e della società nell’ambito della promozione umana e della difesa
dei diritti delle persone e rapporto tra le istituzioni e le organizzazioni della società
civile;
• principio di sussidarietà, competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e
dei Comuni nei vari ambiti in cui opera il servizio civile, con riferimenti al Terzo
Settore nell’ambito del welfare;
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• tradurre i valori costituzionali in comportamenti ed azioni.
2.2 Le forme di cittadinanza (5 ore – dinamiche non formali)
contenuti:
• principio costituzionale di solidarietà sociale e principi di libertà ed eguaglianza;
• lotta alla povertà e all’esclusione sociale, povertà e sottosviluppo a livello
mondiale;
• ruolo degli Organismi non Governativi;
• le forme di partecipazione, individuali e collettive, volte alla promozione della
cittadinanza attiva;
• i fenomeni della globalizzazione e approccio multiculturale;
• la responsabilità sociale delle imprese e la cittadinanza d’impresa;
• la partecipazione attiva alle formazioni sociali del volontariato, l’impegno
politico, sociale e la democrazia partecipata: proposte ed elaborazioni di
cooperazione sociale.
2.3 La protezione civile (2 ore lezione frontale – 1 ora dinamiche non formali)
contenuti:
• l’importanza della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio;
• la protezione civile volta alla previsione e prevenzione dei rischi: rapporti tra
prevenzione e tutela, ambiente e legalità, ricostruzione e legalità;
• la responsabilità individuale e collettiva che scatena eventi naturali e antropici;
• l’intervento in emergenza e la ricostruzione post emergenza;
• norme di comportamento in caso di emergenza e nozioni di assistenza e soccorso
nei confronti delle popolazioni colpite da eventi calamitosi.
2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile (2 ore – dinamiche non
formali)
contenuti:
• le Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN:
funzionamento e importanza
MODULO III – Il giovane volontario nel sistema del servizio civile (10 ore)
3.1 Presentazione dell’Ente (2 ore – dinamiche non formali)
contenuti:
• storia, caratteristiche specifiche e modalità organizzative ed operative
dell’associazione Penelope.
3.2 Il lavoro per progetti (2 ore – dinamiche non formali)
contenuti:
• il metodo della progettazione nelle sue articolazioni: costituzione del team di
lavoro, la divisione dei compiti, l’assemblaggio del lavoro e il lavoro di squadra per
il raggiungimento degli obiettivi;
• conoscenza delle fasi e degli obiettivi del progetto, la fase della valutazione di
esito, di efficacia ed efficienza del progetto e la valutazione.
3.3 L’organizzazione del servizio civile e le sue figure (2 ore – dinamiche non
formali)
contenuti:
• ruolo e funzione del volontario;
• ruolo e funzione dell’Ente e delle figure che operano all’interno del progetto e
dell’Ente;
• il sistema di servizio civile: gli Enti, l’UNSC, le Regioni e le Province Autonome.
3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (2 ore
– lezione frontale)
• presentazione del “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e
volontari del servizio civile nazionale” (DPCM 4 febbraio 2009 e successive
11
modifiche).
3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (2 ore – dinamiche non
formali)
• l’essenzialità della comunicazione nell’esperienza quotidiana;
• la comunicazione verbale e non verbale, diretta e indiretta e i singoli elementi
costitutivi della comunicazione;
• l’analisi della comunicazione all’interno di un gruppo;
• gestione dei conflitti e dinamiche di gruppo: capacità di lettura della situazione,
l’interazione tra soggetti, l’alleanza e la mediazione.
34) Durata:
42 ORE
tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del
progetto
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Ufficio Nuvole – ass. Penelope Gaggi
36) Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’ente, con formatori dell’ente
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Giuseppe Bucalo, nato a Sidney (Australia), il 02/03/1962
Concetta Restuccia, nata a Messina, il 25/09/1974
Ferrara Maria Lucia, nata a Taormina il 13/12/1981
Casablanca Antonella, nata a Messina il 23/07/1979
Lo Iacono Francesca, nata a Carmagnola (To) il 05/05/1985
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
•
Giuseppe Bucalo, laurea in servizio sociale; assistente sociale di
ruolo dal 1989, presso il Dipartimento di Salute Mentale Asp 5 –
Distretto di Taormina. Esperienza pluriennale di formazione e
progettazione dei servizi sociali. Responsabile area accoglienza
associazione Penelope. Responsabile sicurezza sul lavoro dell’Ente
Associazione Penelope (vedi c.v.)
• Concetta Restuccia, laurea in servizio sociale – Presidente
cooperativa sociale a scopo plurimo Cuore Matto – Presidente e
responsabile centro antiviolenza associazione Evaluna onlus (vedi
c.v.)
• Ferrara Maria Lucia – Laurea in Scienze dell’educazione – ind.
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Educatore professionale – docente per i corsi di formazione generale
e specifica dell’associazione Penelope
• Casablanca Antonella – laurea in servizio sociale – responsabile help
center il Picchio, associazione Penelope (vedi c.v.)
• Lo Iacono Francesca – laurea in servizio sociale – coordinatrice casa
accoglienza donne vittime di violenza associazione Evaluna onlus
(vedi c.v.)
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La metodologia della formazione alternerà lezioni frontali e dinamiche non
formali.
Saranno utilizzati strumenti audiovisivi e fornite dispense per
l’approfondimento dei temi principali.
Saranno privilegiate le dinamiche non formali basati sul lavoro di gruppo in
modo da favorire la partecipazione dei giovani alla realizzazione dei singoli
moduli formativi
40) Contenuti della formazione:
La formazione specifica prevede una serie di moduli formativi specifici:
1. Modulo: legislazione sociale: enti no-profit e imprenditoria
sociale (12 ore)
contenuti:
1. legislazione nazionale e regionale su volontariato, associazionismo,
cooperazione sociale (ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe)
2. cooperazione sociale e autoimprenitoria (ore 4 – docente dr.
Restuccia Concetta)
3. profili professionali e percorsi formativi nel sociale (ore 4 – docente
dr.ssa Ferrara Maria Lucia)
2. modulo: analisi dei bisogni e delle risorse (ore 12)
contenuti:
a. i dati relativi al disagio sociale nell’area distrettuale di Taormina (ore
4 – docente dr. Giuseppe Bucalo)
b. l’integrazione degli immigrati extracomunitari nel territorio del
distretto di Taormina (ore 4 – docente dr.ssa Casablanca Antonella)
c. il sistema dei servizi sociali e l’integrazione pubblico/privato sociale
nel distretto di Taormina (ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe)
3. modulo: etica del lavoro sociale (12 ore)
contenuti:
a. principi etici del lavoro sociale (ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe)
b. privacy e segreto professionale (ore 4 – docente dr.ssa Restuccia
Concetta)
c. la relazione con l’utente: neutralità e coinvolgimento (ore 4 – docente
dr. Bucalo Giuseppe)
4. modulo: organizzazione, ruoli e funzioni nell’ambito delle attività
di emergenza sociale (20 ore)
contenuti:
a. il lavoro di strada: organizzazione e metodi (ore 4 – docente dr.ssa
Restuccia Concetta)
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b. i servizi sociale di base e di primo livello: organizzazione e funzioni
(ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe)
c. il servizio di segretariato sociale e accompagnamento nell’accesso ai
servizi (ore 4 – docente dr.ssa Casablanca Antonella)
d. la mediazione lavorativa e abitativa (ore 4 – docente dr.ssa Lo
Iacono Francesca)
e. sicurezza e rischi connessi all’impiego di volontari di servizio civile
(ore 4 – docente Bucalo Giuseppe)
5. modulo: il lavoro di gruppo nel lavoro sociale (16 ore)
contenuti:
a. il lavoro di gruppo nella presa in carico delle donne vittime di
violenza (ore 4 – dr.ssa Restuccia Concetta)
b. il lavoro di gruppo nella presa in carico degli utenti psichiatrici (ore 4
– docente dr. Bucalo Giuseppe)
c. il lavoro di gruppo nell’accoglienza di migranti (ore 4 – docente
dr.ssa Casablanca Antonella)
d. il lavoro di gruppo nell’accoglienza delle persone senza fissa dimora
(ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe)
41) Durata:
72 ORE
la formazione specifica sarà erogata entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del
progetto
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Si rinvia al sistema di monitoraggio presentato e verificato in sede di
accreditamento – modello S MON
Bilancio d’esperienza
43) Bilancio di esperienza:
Sarà realizzato, alla fine del percorso di servizio civile, un bilancio di
esperienza che supporti il giovane nell’analisi critica del suo operato volto ad
identificare le potenzialità individuali e le competenze acquisite.
Il Bilancio sarà predisposto secondo la scheda allegata al D.A. n. 1267 del
21/08/2013.
Il dott. Giuseppe Bucalo, presidente dell’associazione Penelope, formatore
accreditato di servizio civile, avrà cura di svolgere l’attività di stesura dei
singoli bilanci di esperienza.
Data, 22/06/2015
Il Responsabile legale dell’ente
f.to digitalmente
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