Contatto - Associazione Penelope
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Contatto - Associazione Penelope
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE PENELOPE. Coordinamento solidarietà sociale 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ00321 REGIONALE – Regione Sicilia 1^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: CONTATTO 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A – assistenza 11 – Donne con minori a carico e donne in difficoltà 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il fenomeno della violenza sulle donne, siano esse extracomunitarie o cittadine italiane, vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, di violenza domestica nell'ambito di matrimoni servili o di nuove forme di schiavitù, è un fenomeno in crescente aumento ed una vera e propria emergenza sociale per la quale non esistono risorse e risposte organizzate da parte degli enti pubblici territoriali. Anche il mondo del no-profit, pur attivo nel campo, spesso non è capace di far fronte e accogliere con servizi a bassa soglia e di pronto intervento le donne e i minori vittime di violenza e maltrattamenti. Il Distretto socio-sanitario D32 di Taormina, comprendente 24 comuni per una popolazione di circa 60.000 unità, è presente un alto numero di donne, extracomunitarie e italiane, coinvolte in fenomeni di sfruttamento, soprattutto a scopo sessuale, e maltrattamento domestico. Sempre più sono le segnalazioni di situazioni di violenza all'interno della famiglia o in ambito lavorativo (badanti) a cui è difficile dare una risposta. Studi recenti hanno mostrato come il fenomeno della violenza domestica sulle donne che, ancora solo marginalmente, arriva all’attenzione dei servizi e delle forze dell’ordine. In questi ambiti l’associazione ha attivato sul territorio distrettuale. già dal 2000, una serie di servizi di supporto tanto alle donne immigrate vittime di tratta, con possibilità di accesso ai piani di protezione sociale previsti dall’art 18 del Dlgs 286/96,; quante a donne italiane e straniere vittime di violenza, maltrattamenti e stalking, attivando, nell’ambito del progetto APQ “Fragile” finanziato dall’Assessorato Regionale della Famiglia una rete regionale per l’accoglienza delle donne con minori vittime di violenza domestica in partenariato con le Aziende Asl di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Palermo. In quest’ambito i servizi gestiti dall'associazione, presenti nelle province di Catania e Messina, hanno raccolto, solo nel 2005, oltre 600 tra richieste d’aiuto e segnalazioni. 60 le donne e i minori accolti presso le proprie strutture di accoglienza. Il progetto intende pertanto potenziare l’attività di accoglienza, protezione e inserimento sociale di donne, immigrate e italiane, vittime di tratta, sfruttamento e violenza già attivate dall’associazione sul territorio del Distretto socio-sanitario in collaborazione con il Centro antiviolenza distrettuale gestito dell’associazione Evaluna onlus (copromotore del presente progetto) Sono destinatari diretti del progetto le donne, italiane e straniere, vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale e/o lavorativo, violemza, maltrattamenti e stalking residenti nell’ambito del Distretto socio-sanitaro D32 di Taormina. Risultano beneficiari indiretti delle attività i servizi socio-sanitari, nonché le forze dell’ordine, impegnati nel creare una rete di contrasto e protezione dalla violenza di genere. Beneficiari indiretti risultano essere anche i giovani impiegati nel progetto di servizio civile, nella misura in cui acquiseranno, attraverso esso, competenze e conoscenze spendibili nel mercato del lavoro sociale, specie nei servizi alla persona e per le pari opportunità. 7) Obiettivi del progetto: Il progetto si pone quale obiettivo prioritario quello del coinvolgimento di giovani con bassa scolarizzazione, fuori dai processi formativi e dal mercato del lavoro, in un’esperienza di cittadinanza attiva a partire dall’incontro/confronto sul campo con realtà di violenza e sfruttamento, promuovendo la formazione civica e sviluppando la riflessione critica circa i meccanismi di esclusione e le pratiche di sviluppo delle pari opportunità. Tale esperienza sarà inoltre utile ai giovani per l’acquisizione di competenze, abilità e conoscenze spendibili nel settore dei servizi alle persone e per le pari opportunità. Attraverso l’impiego dei volontari di servizio civile l’associazione intende: a. supportare le donne nel percorso legale di denuncia della situazione di violenza, maltrattamento e sfruttamento b. avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione sul territorio capace di fornire alle donne informazioni corrette sulle risorse e opportunità che la legge offre per fuoriuscire dalla situazione di violenza c. potenziare l’attività di accoglienza di emergenza con presa in carico delle donne e dei minori presso la proprie strutture di ospitalità d. supportare le donne nel percorso di reinserimento sociale e. potenziare i servizi di alfabetizzazione e mediazione culturale (per le donne straniere) f. facilitare l’accesso delle donne ai servizi socio-sanitari territoriali, attivando un servizio di accompagnamento e disbrigo pratiche g. promuovere l’inserimento lavorativo delle donne in carico attraverso l’attivazione di uno sportello domanda-offerta lavoro Il raggiungimento degli obiettivi individua, quale possibile indicatore d’esito, l’aumento delle denunce per violenza, sfruttamento, stalking o maltrattamenti da parte delle donne residenti nel Distretto, ovvero la fuoriuscita dalla situazione di violenza e la piena autonomia sociale di almeno il 10 % delle donne accolte in emergenza durante il periodo di attuazione del progetto. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto intende impiegare i volontari in servizio civile in un’esperienza di accoglienza mirata a donne, italiane e straniere, vittime di tratta, maltrattamenti, violenza e stalking, prive di una propria autonomia sociale ed economica e necessitanti di protezione sociale e tutela legale. Il progetto prevede il potenziamento dei servizi di orientamento, segretariato sociale, accoglienza e reinserimento sociale e lavorativo, già attivati dall’associazione presso le sedi operative interessate al progetto nonché la collaborazione con il centro antiviolenza distrettuale (per quanto riguarda le donne vittime di violenza) Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività: 1. 2. 3. 4. 5. Segretariato sociale Servizio sociale professionale servizio di ascolto telefonico; servizio di consulenza e assistenza legale; accompagnamento nel disbrigo delle pratiche e nell’accesso ai servizi sociali e sanitari; 6. informazioni sulla normativa vigente e collegamento con i centri d’accoglienza territoriali; 7. accoglienza di emergenza; 8. corsi di alfabetizzazione e mediazione culturale; 9. sportello di mediazione tra domanda e offerta di lavoro; 10. campagne informative presso enti pubblici e del privato sociale, scuole e attraverso l’organizzazione di eventi pubblici Ciascuna attività verrà realizzata attraverso il lavoro di gruppo, prevedendo una prima fase di formazione e orientamento mirata all’acquisizione di conoscenze specifiche inerenti le attività da svolgere e un successivo utilizzo dei volontari per lo svolgimento di attività specifiche rispetto alle proprie inclinazioni e abilità personali. Per favorire il raggiungimento degli obiettivi e la creazione di un forte senso di appartenenza, l’attività operativa verrà monitorata attraverso riunioni settimanali stabili che coinvolgeranno tutti i volontari impegnati, l’operatore locale di progetto e i responsabili della struttura. Sono inoltre previsti incontri quindicinali tra le varie figure professionali impiegate nel progetto ai fini di creare un continuo confronto che permetta di monitorare le attività dei volontari, il raggiungimento degli obiettivi previsti e valutare le esigenze che scaturiscono dai volontari e dagli utenti durante lo svolgimento del servizio. Al fine di creare occasioni di socializzazione, di scambio di idee e di confronto sulle esperienze, rafforzando lo spirito critico e la capacità di confronto, si prevedono: incontri trimestrali tra tutti i giovani volontari impiegati nei vari progetti di servizio civile promossi dall’associazione Penelope e dagli Enti partner. Gli incontri verteranno su temi condivisi coi volontari e inerenti la tematica della cittadinanza attiva, del lavoro di gruppo e dell’autoimprenditoria secondo il metodo del brainstorming, valorizzando le conoscenze acquisite da ciascun volontario . la promozione di incontri con volontari di altri enti operanti nello stesso o analogo settore di intervento ove presenti 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Per la realizzazione del progetto è previsto il coinvolgimento delle seguenti risorse umane: n. 1 assistente sociale rcoordinatore n. 1 addetto al segretariato sociale n. 2 operatori di comunità n. 1 avvocato 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. I volontari parteciperanno alle attività di accoglienza e inserimento sociale già avviate dall’associazione presso la sede operativa prevista dal progetto, affiancando gli operatori nelle attività quotidiane, garantendo in particolare: - attività di accoglienza e animazione delle donne destinatarie degli interventi; attività di segretariato sociale e informazione; ascolto telefonico; alfabetizzazione e mediazione culturale per donne immigrate; accompagnamento e disbrigo pratiche; sostegno nella ricerca di lavoro; mediazione abitativa; sostegno alle attività di gestione quotidiana dell’alloggio sociale per l’accoglienza delle donne vittime di violenza La partecipazione alle suddette attività permetterà agli stessi volontari l’acquisizione di competenze specifiche nel campo socio-assistenziale e, in particolare, dei servizi comunitari e per la promozione delle pari opportunità. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 12) Numero posti con solo vitto: 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: La realizzazione del progetto prevede che i volontari siano disponibili a: 1. impegno nei giorni festivi; 2. flessibilità oraria; 3. disponibilità a missioni; Ai volontari, inoltre, in ragione della tipologia di attività previste è fatto obbligo di mantenere il segreto e la riservatezza dei dati e delle situazioni personali di cui vengano a conoscenza in ragione del loro servizio. 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. N. vol. per ident. sede sede 3 Gaggi Via Villamena 18 2 6 Gaggi Via Umberto 120 2 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e Data di nome nascita LOMBA RDO FRANC ESCA AMZIL KHADIJ A C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e Data di nome nascita C.F. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: E’ prevista una campagna di promozione e sensibilizzazione sulle tematiche del servizio civile che si realizzerà attraverso il coinvolgimento diretto dei volontari di servizio civile. L’attività di promozione è prevista come un’azione permanente che si realizza ex ante attraverso la realizzazione di incontri divulgativi e di promozione presso i luoghi di ritrovo dei giovani (centri sociali, centri di aggregazione giovanile, università, pub, ecc); la realizzazione di una campagna con manifesti murali, locandine e volantini per la diffusione e la sensibilizzazione dei giovani al servizio civile la pubblicazione sul sito internet dell’associazione, e su quelli attivi nel campo distrettuale, di informazioni aggiornate sulle iniziative e sui progetti di servizio civile in itinere attraverso la produzione e divulgazione di comunicati stampa inerenti le attività di servizio civile svolte la realizzazione di rubriche sui media locali partners del progetto ex post attraverso l’attivazione di incontri pubblici fra giovani che hanno svolto il servizio civile e giovani aspiranti la realizzazione e diffusione di video spot promossi dai volontari che hanno svolto servizio civile L’attività di promozione prevede un monte ore pari a 25 ore . 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri autonomi di selezione verificati nell’accreditamento 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): si 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Si rinvia al sistema di monitoraggio verificato in fase di accreditamento – modello S MON 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: 7 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Il progetto coinvolge sul piano operativo i servizi socio-sanitari e del privato sociale operanti sul territorio, sia sul piano della segnalazione dei casi che in qualità di co-attuatori degli interventi di presa in carico. In particolare per la realizzazione del progetto fungono da co-promotori: 1. Evaluna onlus associazione di solidarietà familiare nell’ambito del progetto garantirà l’apporto dei suoi volontari e dei suoi operatori, impiegherà i volontari nelle attività di accoglienza e di supporto e di tutela alle donne vittime di violenza presso il suo centro antiviolenza attiva sul territorio del comune di Gaggi 2. Cuore Matto – società cooperativa sociale si occuperà di promuovere attività di orientamento e inserimento lavorativo in favore delle donne prese in carico 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: L’associazione Penelope mettera a disposizione per la realizzazione del progetto le strutture e le attrezzature delle sedi operative interessate al progetto, ivi compreso il proprio ufficio di segretariato sociale, la rete wii fii, le attrezzature informatiche, i locali per colloqui, l’alloggio sociale per l’accoglienza delle donne, i servizi cucina, doccia e lavanderia, nonché i materiali di pubblicizzazione e animazione culturale. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: 27) Eventuali tirocini riconosciuti : 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: I volontari che partecipano al progetto acquisiranno competenze specifiche nell’ambito degli interventi di assistenza, animazione e segretariato sociale nei confronti di minori e adulti diversamente abili. L’Associazione Penelope riconosce le competenze specifiche acquisite quale titolo preferenziale per l’assunzione nei progetti di intervento sociale gestiti e promossi dalla stessa. Inoltre, la COOP. CUORE MATTO e l’ASSOCIAZIONE DI SOLIDARIETA’ FAMILIARE EVALUNA riconoscono le competenze e professionalità acquisite dai volontari durante l’espletamento del Servizio Civile, quale titolo 8 preferenziale per l’assunzione nei progetti di intervento sociale gestiti e promossi dalle stesse. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Centro “La Cura” – Giardini Naxos 30) Modalità di attuazione: In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Il sistema di formazione, considerata l’area di intervento dell’Associazione, degli Enti partner e degli Enti accreditati autonomamente che acquisiscono il presente sistema dall’Associazione Penelope, utilizzerà quali risorse tecniche i propri formatori e i propri specialisti. Saranno messe a disposizione le strutture formative dell’associazione e le strutture dislocate nell’ambito dei territori d’intervento dei vari Istituti scolastici partner dell’associazione. L’associazione disporrà inoltre apposite dispense formative e saranno utilizzati supporti audio-video per la realizzazione e la visione di supporti formativi, di filmati attinenti le tematiche trattate e film/documentari. Qualora messi a disposizione, saranno utilizzati i supporti didattici messi a disposizione dall’Ufficio Regionale e/o Nazionale di Servizio Civile Nazionale La formazione generale avrà una durata complessiva di 42 ore e seguirà le indicazioni contenute nelle linee guida 2013 per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale suggerite dall’Ufficio Nazionale di Servizio Civile. Si alterneranno lezioni frontali (18 ore – per un totale del 43% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale) e dinamiche non formali (24 ore per un totale del 57% del monte ore complessivo destinato alla formazione generale) con approfondimenti in gruppo su base esperenziale. Le aule di formazione non supereranno le 25 unità. Sarà privilegiato il confronto interpersonale e l’analisi individuale delle motivazioni dei volontari, in modo da mettere questi ultimi nelle condizioni di percepire e utilizzare le risorse interne al gruppo e proprie di ciascuno. La metodologia della formazione specifica alternerà lezioni frontali e dinamiche non formali. Saranno utilizzati strumenti audiovisivi e fornite dispense per l’approfondimento dei 9 temi principali. Saranno privilegiate le dinamiche non formali basati sul lavoro di gruppo in modo da favorire la partecipazione dei giovani alla realizzazione dei singoli moduli formativi 33) Contenuti della formazione: MODULO I – Valori e identità del SCN (16 ore) 1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo (3 ore – dinamiche non formali) contenuti: • analisi e discussione circa le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali dei volontari; • la proposta del servizio civile; • SNC: difendere la Patria in maniera alternativa. 1.2 Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà (2 ore – lezione frontale/ 1 ore – dinamiche non formali) Contenuti: • dalla legge n. 772/72 alla legge 64/01 e D.leg 77/02 sul servizio civile (storia, organizzazione, ambiti di intervento); • la storia della obiezione di coscienza. 1.3a Il dovere di difesa della Patria (3 ore – lezione frontale) Contenuti: • le sentenze della Corte Costituzionale nn. 164/85, 228/04, 229/04 e 431/05 sul concetto di difesa civile e difesa non armata; • approfondimento artt. della costituzione italiana 2, 3, 4, 5, 9, 11 e 52 • i diritti umani nel quadro della Costituzione Italiana, della Carta Europea e degli Ordinamenti delle Nazioni Unite. 1.3b La difesa civile non armata e non violenta (4 ore – dinamiche non formali) Contenuti: • cenni storici sulla difesa popolare non violenta; • forme attuali di realizzazione della difesa alternativa; • gestione e trasformazione non violenta dei conflitti; • operazioni di mantenimento della pace (Peace keeping, peace-enforcing, peacebuilding) 1.4 La normativa vigente e la carta d’impegno etico (3 ore – lezione frontale) Contenuti: • la normativa che regola il sistema del servizio civile nazionale; • la Carta di impegno etico. MODULO II – La cittadinanza attiva (16 ore) 2.1 La formazione civica (6 ore – lezione frontale) contenuti: • Dichiarazione Universale dei diritti umani e Carta costituzionale; • funzione e ruolo degli organi costituzionali (rapporti, organizzazione delle Camere e iter di formazione delle Leggi); • ruolo dello Stato e della società nell’ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone e rapporto tra le istituzioni e le organizzazioni della società civile; • principio di sussidarietà, competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei vari ambiti in cui opera il servizio civile, con riferimenti al Terzo Settore nell’ambito del welfare; 10 • tradurre i valori costituzionali in comportamenti ed azioni. 2.2 Le forme di cittadinanza (5 ore – dinamiche non formali) contenuti: • principio costituzionale di solidarietà sociale e principi di libertà ed eguaglianza; • lotta alla povertà e all’esclusione sociale, povertà e sottosviluppo a livello mondiale; • ruolo degli Organismi non Governativi; • le forme di partecipazione, individuali e collettive, volte alla promozione della cittadinanza attiva; • i fenomeni della globalizzazione e approccio multiculturale; • la responsabilità sociale delle imprese e la cittadinanza d’impresa; • la partecipazione attiva alle formazioni sociali del volontariato, l’impegno politico, sociale e la democrazia partecipata: proposte ed elaborazioni di cooperazione sociale. 2.3 La protezione civile (2 ore lezione frontale – 1 ora dinamiche non formali) contenuti: • l’importanza della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio; • la protezione civile volta alla previsione e prevenzione dei rischi: rapporti tra prevenzione e tutela, ambiente e legalità, ricostruzione e legalità; • la responsabilità individuale e collettiva che scatena eventi naturali e antropici; • l’intervento in emergenza e la ricostruzione post emergenza; • norme di comportamento in caso di emergenza e nozioni di assistenza e soccorso nei confronti delle popolazioni colpite da eventi calamitosi. 2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile (2 ore – dinamiche non formali) contenuti: • le Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN: funzionamento e importanza MODULO III – Il giovane volontario nel sistema del servizio civile (10 ore) 3.1 Presentazione dell’Ente (2 ore – dinamiche non formali) contenuti: • storia, caratteristiche specifiche e modalità organizzative ed operative dell’associazione Penelope. 3.2 Il lavoro per progetti (2 ore – dinamiche non formali) contenuti: • il metodo della progettazione nelle sue articolazioni: costituzione del team di lavoro, la divisione dei compiti, l’assemblaggio del lavoro e il lavoro di squadra per il raggiungimento degli obiettivi; • conoscenza delle fasi e degli obiettivi del progetto, la fase della valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto e la valutazione. 3.3 L’organizzazione del servizio civile e le sue figure (2 ore – dinamiche non formali) contenuti: • ruolo e funzione del volontario; • ruolo e funzione dell’Ente e delle figure che operano all’interno del progetto e dell’Ente; • il sistema di servizio civile: gli Enti, l’UNSC, le Regioni e le Province Autonome. 3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (2 ore – lezione frontale) • presentazione del “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale” (DPCM 4 febbraio 2009 e successive 11 modifiche). 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti (2 ore – dinamiche non formali) • l’essenzialità della comunicazione nell’esperienza quotidiana; • la comunicazione verbale e non verbale, diretta e indiretta e i singoli elementi costitutivi della comunicazione; • l’analisi della comunicazione all’interno di un gruppo; • gestione dei conflitti e dinamiche di gruppo: capacità di lettura della situazione, l’interazione tra soggetti, l’alleanza e la mediazione. 34) Durata: 42 ORE tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del progetto Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Ufficio Nuvole – ass. Penelope Gaggi 36) Modalità di attuazione: In proprio, presso l’ente, con formatori dell’ente 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Giuseppe Bucalo, nato a Sidney (Australia), il 02/03/1962 Concetta Restuccia, nata a Messina, il 25/09/1974 Ferrara Maria Lucia, nata a Taormina il 13/12/1981 Casablanca Antonella, nata a Messina il 23/07/1979 Lo Iacono Francesca, nata a Carmagnola (To) il 05/05/1985 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: • Giuseppe Bucalo, laurea in servizio sociale; assistente sociale di ruolo dal 1989, presso il Dipartimento di Salute Mentale Asp 5 – Distretto di Taormina. Esperienza pluriennale di formazione e progettazione dei servizi sociali. Responsabile area accoglienza associazione Penelope. Responsabile sicurezza sul lavoro dell’Ente Associazione Penelope (vedi c.v.) • Concetta Restuccia, laurea in servizio sociale – Presidente cooperativa sociale a scopo plurimo Cuore Matto – Presidente e responsabile centro antiviolenza associazione Evaluna onlus (vedi c.v.) • Ferrara Maria Lucia – Laurea in Scienze dell’educazione – ind. 12 Educatore professionale – docente per i corsi di formazione generale e specifica dell’associazione Penelope • Casablanca Antonella – laurea in servizio sociale – responsabile help center il Picchio, associazione Penelope (vedi c.v.) • Lo Iacono Francesca – laurea in servizio sociale – coordinatrice casa accoglienza donne vittime di violenza associazione Evaluna onlus (vedi c.v.) 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La metodologia della formazione alternerà lezioni frontali e dinamiche non formali. Saranno utilizzati strumenti audiovisivi e fornite dispense per l’approfondimento dei temi principali. Saranno privilegiate le dinamiche non formali basati sul lavoro di gruppo in modo da favorire la partecipazione dei giovani alla realizzazione dei singoli moduli formativi 40) Contenuti della formazione: La formazione specifica prevede una serie di moduli formativi specifici: 1. Modulo: legislazione sociale: enti no-profit e imprenditoria sociale (12 ore) contenuti: 1. legislazione nazionale e regionale su volontariato, associazionismo, cooperazione sociale (ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe) 2. cooperazione sociale e autoimprenitoria (ore 4 – docente dr. Restuccia Concetta) 3. profili professionali e percorsi formativi nel sociale (ore 4 – docente dr.ssa Ferrara Maria Lucia) 2. modulo: analisi dei bisogni e delle risorse (ore 12) contenuti: a. i dati relativi al disagio sociale nell’area distrettuale di Taormina (ore 4 – docente dr. Giuseppe Bucalo) b. l’integrazione degli immigrati extracomunitari nel territorio del distretto di Taormina (ore 4 – docente dr.ssa Casablanca Antonella) c. il sistema dei servizi sociali e l’integrazione pubblico/privato sociale nel distretto di Taormina (ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe) 3. modulo: etica del lavoro sociale (12 ore) contenuti: a. principi etici del lavoro sociale (ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe) b. privacy e segreto professionale (ore 4 – docente dr.ssa Restuccia Concetta) c. la relazione con l’utente: neutralità e coinvolgimento (ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe) 4. modulo: organizzazione, ruoli e funzioni nell’ambito delle attività di emergenza sociale (20 ore) contenuti: a. il lavoro di strada: organizzazione e metodi (ore 4 – docente dr.ssa Restuccia Concetta) 13 b. i servizi sociale di base e di primo livello: organizzazione e funzioni (ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe) c. il servizio di segretariato sociale e accompagnamento nell’accesso ai servizi (ore 4 – docente dr.ssa Casablanca Antonella) d. la mediazione lavorativa e abitativa (ore 4 – docente dr.ssa Lo Iacono Francesca) e. sicurezza e rischi connessi all’impiego di volontari di servizio civile (ore 4 – docente Bucalo Giuseppe) 5. modulo: il lavoro di gruppo nel lavoro sociale (16 ore) contenuti: a. il lavoro di gruppo nella presa in carico delle donne vittime di violenza (ore 4 – dr.ssa Restuccia Concetta) b. il lavoro di gruppo nella presa in carico degli utenti psichiatrici (ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe) c. il lavoro di gruppo nell’accoglienza di migranti (ore 4 – docente dr.ssa Casablanca Antonella) d. il lavoro di gruppo nell’accoglienza delle persone senza fissa dimora (ore 4 – docente dr. Bucalo Giuseppe) 41) Durata: 72 ORE la formazione specifica sarà erogata entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si rinvia al sistema di monitoraggio presentato e verificato in sede di accreditamento – modello S MON Bilancio d’esperienza 43) Bilancio di esperienza: Sarà realizzato, alla fine del percorso di servizio civile, un bilancio di esperienza che supporti il giovane nell’analisi critica del suo operato volto ad identificare le potenzialità individuali e le competenze acquisite. Il Bilancio sarà predisposto secondo la scheda allegata al D.A. n. 1267 del 21/08/2013. Il dott. Giuseppe Bucalo, presidente dell’associazione Penelope, formatore accreditato di servizio civile, avrà cura di svolgere l’attività di stesura dei singoli bilanci di esperienza. Data, 22/06/2015 Il Responsabile legale dell’ente f.to digitalmente 14