Il laboratorio di ergonomia del software e delle tecnologie
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Il laboratorio di ergonomia del software e delle tecnologie
Il laboratorio di ergonomia del software e delle tecnologie assistive Inps: ipovisione e lavoro al computer Di Giuseppe Di Loreto Responsabile del progetto per l’attuazione delle politiche generali sulla disabilità in Inps Hanno collaborato Aldo Corsa Gloria Felicioli 1. Premessa L’Inps è uno dei maggiori enti previdenziali europei e si caratterizza per l’alta informatizzazione delle sue attività istituzionali. Nell’ambito delle attività del Progetto per le politiche generali sulla disabilità in Istituto sono stati effettuati dei corsi di alfabetizzazione informatica per personale con disabilità sensoriali. Durante i corsi e la partecipazione ad Handimatica 2004 di personale ipovedente è stato notato come le persone assumano posture incongrue per adattare le postazioni di lavoro alle loro esigenze visive. L’attività lavorativa di un addetto al VDT/PC si caratterizza infatti per una serie di osservazioni (schermo, tastiera, documento cartaceo) e movimenti (mouse, tastiera) molto vincolanti. Le postazioni VDT/PC sono inoltre state studiate per operatori normodotate ed il loro utilizzo da parte di lavoratori ipovedenti crea errori di postura, oltre ad ulteriore affaticamento visivo. Figura 1: operatore ipovedente al lavoro. La postura incongrua è data dall'eccessivo avvicinarsi alla tastiera. Si noti la lente d'ingrandimento. Il laboratorio per l’ergonomia del software e delle tecnologie assistive è stato quindi progettato per permettere all’operatore con disabilità di valutare quali siano le tecnologie adatte, per evitare disagi da disergonomia. Vanno inoltre studiati gli aspetti illuminotecnici della postazione relativi alle varie persone interessate. Il test preliminare è stato effettuato a Roma, Ancona e Padova, su 20 persone ipovedenti con esperienza di lavoro al PC. 2. Materiali e metodi Il laboratorio di ergonomia del software e delle tecnologie assistive è stato utilizzato per verificare le necessità dei lavoratori ipovedenti al VDT/PC. Figura 1: il laboratorio di ergonomia del software e delle tecnologie assistive. Postazione analizzata La postazione è composta da un PC, uno schermo 19”, un video ingranditore. Il PC è inoltre dotato di programmi di lettura di schermo ed ingranditori di schermo. Al lavoratore sono stati somministrati degli elenchi di nominativi per svolgere la stessa procedura in modalità testuale ed in modalità grafica; sono state in questo modo analizzate le necessità dei vari operatori, le difficoltà incontrate ed i tempi di realizzazione nelle due differenti situazioni. Sono stati misurati i dati ambientali, le luminanze derivanti dalle necessità dell’operatore e misurati i tempi di lavorazione e gli errori. Figura 4: esempio di procedura. Codice fiscale proiettato su schermo da videoingranditore e schermata ingrandita. I vari operatori hanno poi fornito degli utili consigli in virtù della loro esperienza: alcuni integravano gli strumenti elettronici con lenti di ingrandimento, altri hanno consigliato che una trackball sarebbe più utile di un mouse, poiché fissa è più facilmente individuabile. Tutti hanno inoltre evidenziato come siano necessarie delle fonti luminose orientabili da aggiungere a quelle d’ambiente non modificabili per intensità e direzione. La collaborazione tra operatori al PC, medici ed informatici sta quindi fornendo utili dati per lo sviluppo di metodologie di intervento nel campo della valorizzazione lavorativa delle persone con disabilità. 3. Risultati Le sperimentazioni effettuate con il laboratorio di ergonomia del software e delle tecnologie assistive hanno dato delle interessanti indicazioni sia sul piano scientifico che su quello dell’organizzazione del lavoro. I risultati preliminari sono stati presentati al 28° Congresso Internazionale di Medicina del Lavoro (ICOH) che si è tenuto a Milano dall’11 al 16 giugno 2006. Lo studio delle luminanze e dell’ambiente di lavoro stanno fornendo indicazioni per il miglioramento dell’ergonomia e del lay out della postazione VDT/PC per il personale ipovedente. Gli esperimenti sulle procedure lavorative, inoltre, stanno evidenziando come un’attenta analisi delle necessità di strumentazione per l’operatore ipovedente evita sprechi di risorse e migliora la performance lavorativa del personale. Il laboratorio si pone quindi anche come mezzo di superamento degli attriti che possono crearsi quando le necessità del personale con disabilità non vengono comprese dai datori di lavoro, e quando i datori di lavoro hanno difficoltà a comprendere quali compiti affidare al lavoratore con disabilità. Si spera che, anche per la natura itinerante della struttura, il laboratorio si ponga come aiuto per tutte quelle aziende che vogliano valorizzare il personale con disabilità nella piena attuazione dei dettami della legge 68 del 1999.