Leggete l`intervista a Bernardino Bulla

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Leggete l`intervista a Bernardino Bulla
digital outsourcing
Il banking del futuro
La Banca dello Stato del Cantone Ticino ha scelto il B-Source Master, la piattaforma di servizi
Business Process Outsourcing (Bpo) di B-Source Sa. La ‘migrazione’ su tale soluzione dovrebbe
essere completata nel 2014.
È
recente l’accordo firmato fra Banca dello Stato del Cantone Ticino e B-Source, società elvetica
specializzata nella fornitura di servizi di
Business Process Outsourcing e It Outsourcing per il settore finanziario, che prevede che l’Istituto bancario affidi a B-Source il completo rinnovo della propria piattaforma informatica.
«L’accordo prevede, più in dettaglio, la
‘migrazione’ di BancaStato sul B-Source
Master, la piattaforma applicativa bancaria di B-Source, per l’inizio di aprile 2014.
Sino ad allora BancaStato farà capo ai suoi
consueti programmi informatici, ma parallelamente metterà a punto tutti i dettagli relativi alla nuova soluzione informatica, vale a dire B-Source Master. Si
tratta di un ampio lavoro di progettazione e realizzazione, che richiede molto tempo e impegno», spiega Bernardino Bulla, direttore generale di BancaStato, che
ricorda come la nuova soluzione informatica sarà in grado di far fronte, a 360
gradi, a tutte le esigenze bancarie dell’Istituto: oltre alla piattaforma bancaria, la soluzione Bpo prevede infatti l’erogazione
di tutti i servizi It e gli specifici servizi di
back-office.
«Nel quadro dell’implementazione della nuova soluzione informatica, BancaStato ha deciso di far capo a B-Source per
quanto riguarda alcuni servizi sia informatici che di back-office. Tale strategia
implica l’esigenza di trasferire alcuni nostri collaboratori in seno a B-Source per
consentir loro di continuare a svolgere il
proprio lavoro anche se sotto un diverso
“cappello”. Ci tengo a sottolineare che
non vi è stato alcun licenziamento e che
le collaboratrici e i collaboratori coinvolti, una ventina, lavoreranno nella sede di B-Source di Bioggio, rimanendo
quindi in Ticino, e beneficeranno delle
medesime condizioni economiche di quelle assicurate da BancaStato. Per queste risorse si tratta anche di un’opportunità,
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Bernardino Bulla, direttore generale di
BancaStato.
in quanto potranno mettere a disposizione la loro professionalità e le loro competenze in una realtà aziendale ampia e
solida, in continua crescita e specializzata nel settore specifico», precisa ancora
Bernardino Bulla. Una scelta, quella operata di recente da BancaStato, che giunge al termine di un lungo processo teso a
monitorare le opportunità offerte dal mercato e l’evoluzione dello stesso, come chiarisce ancora il direttore della Banca: «Abbiamo ritenuto fosse giunto il momento
opportuno per adeguare i sistemi informatici e, dopo un rigoroso processo di
analisi, durante il quale si è valutato quanto offerto dal mercato e quanto in uso dalle altre banche svizzere simili alla nostra,
negli scorsi mesi siamo stati infine in grado di prendere la nostra decisione».
Ricordiamo che B-Source, fornitore
specializzato in soluzioni di esternalizzazione di servizi informatici e di subappalto
di servizi amministrativi bancari e del settore finanziario, oltre ad essere presente
in Ticino, dove ha la propria sede principale, ha anche succursali a Lucerna, Nyon,
Winterthur e Zurigo. Una ramificazione logistica che permette alla società di
essere attiva a livello internazionale raggiungendo, tra i propri principali mercati, non solo la Svizzera ma tutta l’Europa
centrale.
Fondata nel 1995, B-Source impiega
attualmente circa 600 collaboratori, di cui
oltre la metà specializzati nell’ambito bancario e informatico: «Offriamo una completa e diversificata gamma di servizi, che
vanno dal singolo Business Service e It
Outsourcing alle soluzioni bancarie globali: dal singolo modulo sino alla soluzione Bpo completa», spiega Markus Gröninger, Ceo di B-Source, che ricorda come il prodotto chiave della società sia
costituito dal B-Source Master, una piattaforma applicativa bancaria basata su Avaloq, importante Gruppo elvetico con sede a Freienbach specializzato nell’elaborazione di pacchetti software destinati al
mercato bancario, che in Svizzera ha anche altri due uffici, rispettivamente a Ginevra e a Zurigo, cui si aggiungono le
sedi estere di Francoforte, Londra, Lussemburgo, Parigi, Vienna, Hong Kong,
Singapore e Sydney. La società ha inoltre due centri di sviluppo (Zurigo ed Edimburgo) e un centro di supporto a Manila.
Attualmente B-Source è al 51% di proprietà di Avaloq stessa e per il restante
49% risulta controllata da Bsi, Banca della Svizzera Italiana; una ripartizione, quest’ultima, ufficializzata il 31 agosto 2011.
Da sottolineare come il B-Source Master sia basato sull’ ‘Avaloq model bank’
e contenga un allineamento completo di
processi bancari, funzionalità e servizi
B-Source, abbinato ad applicazioni di terzi: «Beneficiamo della pluriennale esperienza e dello specifico orientamento di
Avaloq, per la quale lavorano oltre 1.200
specialisti altamente qualificati in materia di banca e servizi informatici, sviluppando e gestendo tecnologie bancarie innovative integrate per il front, middle e
back office. Tutto ciò fa di B-Source un
provider indipendente, con una struttura proprietaria orientata al mercato, e ci
consente una crescita costante. Senza contare le positive ricadute sul mercato: Avaloq Group sviluppa infatti, implementa
e opera la soluzione che è in continua evoluzione grazie alla combinazione delle due
comunità di banche», spiega Markus Gröninger, «la piattaforma B-Source Master
è flessibile, scalabile e in grado di coprire tutte le funzionalità di una banca: dal
front-office al back-office. Inoltre, è altamente automatizzata e parametrizzabile», ricorda ancora Gröninger.
Oggi, B-Source guarda con particolare attenzione al mercato svizzero, dove
intravvede una potenziale, grande richiesta dei suoi servizi: «Lo dimostra il fatto
che tutti i nostri clienti sono banche svizzere con delle unità operative all’estero,
che seguiamo su richiesta dei nostri clienti svizzeri. Attualmente annoveriamo oltre una decina di clienti che hanno optato per la piattaforma bancaria B-Source
Master, una soluzione che si adatta a ogni
tipologia di istituto bancario grazie alla
sua completa copertura, sia funzionale che
di processi, e alla sua elevata automazione e standardizzazione», precisa Markus
Gröninger, «in linea con la nostra strategia di crescita prevediamo di essere produttivi con più clienti all’anno e quindi
di finalizzare ulteriori accordi con istituti bancari sia in Ticino che nel resto della Svizzera nel corso dei prossimi mesi».
Tra i vantaggi auspicati da BancaStato
nell’adottare la nuova soluzione informatica, il direttore Bulla ricorda la riduzione dei costi e l’ottenimento di proces-
Markus Gröninger, Ceo di B-Source.
si di lavoro più snelli ed efficienti: il tutto, garantendo vantaggi per i clienti, per
l’Istituto bancario stesso e per la proprietà:
«Per il cliente, in quanto potrà godere di
un servizio più celere e completo; per la
banca, perché i suoi collaboratori potranno
maggiormente concentrarsi sull’erogazione del servizio e sull’offerta di nuovi
prodotti innovativi; e infine per la proprietà, ossia per il Cantone, perché l’obiettivo finale è quello di migliorare i margini di guadagno, con ricadute positive anche sugli utili distribuiti», puntualizza Bernardino Bulla.
Trovandosi B-Source a trattare dati particolarmente ‘sensibili’, e appartenenti a
differenti istituti bancari, viene spontaneo chiedersi in che modo la società riesca a garantire la necessaria privacy: «La
nostra soluzione e i nostri dispositivi di
sicurezza garantiscono la massima segretezza e protezione di qualsiasi dato della
Una Banca a sostegno del Cantone
La Banca dello Stato del Cantone Ticino nasce nel 1915 con lo scopo di promuovere
lo sviluppo economico del Cantone e offrire ai ticinesi la possibilità di investire in
modo sicuro e redditizio i propri risparmi. L’Istituto offre, grazie a 484 collaboratrici e collaboratori presenti in quattro succursali e tredici agenzie sul territorio
cantonale, tutti i servizi e i prodotti di una banca universale: dalla concessione di
crediti a privati e aziende, al traffico dei pagamenti, all’amministrazione dei patrimoni.
L’importanza di BancaStato per l’economia ticinese è testimoniata anche dalla costante progressione della cifra di bilancio, che alla fine dello scorso mese di giugno si attestava su 9,3 miliardi di franchi.
banca. Ci sono continue verifiche sia da
parte nostra che da parte di società specializzate (Audit) che certificano l’invulnerabilità dei dati. Inoltre, dalla nostra abbiamo un’esperienza di quasi vent’anni», precisa Gröninger.
Il fatto che BancaStato abbia optato per
il B-Source Master dimostra la validità
di questa soluzione informatica: «L’accordo stipulato con B-Source dal noto
Istituto bancario segna per noi un passaggio importante: è infatti la prima volta che annoveriamo, tra i nostri clienti,
una Banca cantonale. Questo passo ci conferma che, oltre alle banche private, anche gli istituti retail decidono progressivamente a favore di una soluzione Bpo
completa», precisa Markus Gröninger,
«per affrontare le crisi attuali e rimanere
concorrenziali anche in futuro, il Bpo, ossia l’esternalizzazione di servizi informatici e di back office, è sicuramente la misura più efficace che sempre più banche
prenderanno in considerazione».
Notevoli i vantaggi derivanti da
un’esternalizzazione dei servizi informatici, come sintetizza il direttore di BancaStato: «Come per tutti i settori economici, anche nel ramo bancario si cerca di
migliorare l’efficienza. Questo può avvenire anche tramite la riduzione dei costi di esercizio. L’esternalizzazione di alcuni servizi, a seconda dei casi, può dunque consentire alle banche di diminuire
alcune voci di costo, che da fisse diventeranno variabili. Anche a livello nazionale emerge, nel settore finanziario, una simile tendenza. Occorre tuttavia sempre
tenere presente che il mantenimento della qualità del servizio gioca un ruolo essenziale. Centri di competenza come quello che si sta ulteriormente rafforzando a
Bioggio, con B-Source, permettono senza dubbio di combinare l’efficienza, ottenuta anche grazie agli effetti di scala,
con un’offerta competitiva e di alto livello».
Lanciando uno sguardo prospettico al
futuro, il Ceo di B-Source sintetizza così gli obiettivi della società: «Perseguiremo l’industrializzazione (standardizzazione e automazione) con soluzioni Bpo
e vi aggiungeremo quei servizi bancari industrializzati che tipicamente richiedono
una licenza bancaria, quali l’asset management, il trading, i servizi di custody, le
operazioni con fondi o con prodotti finanziari».
Elena Steiger
TM Dicembre 2012 · 111