18 giugno 2017 Comunicato stamp

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18 giugno 2017 Comunicato stamp
a cura di Giandomenico Romanelli con Franca Lugato
Conegliano, Palazzo Sarcinelli, 25 febbraio - 18 giugno 2017
Comunicato stampa
Promossa dal Comune di Conegliano e da Civita Tre Venezie, la mostra
prosegue le esplorazioni sulle trasformazioni dei linguaggi della pittura
veneziana e veneta negli anni magici tra Quattro e Cinquecento.
Dopo Un Cinquecento Inquieto nel 2014, seguito dal Carpaccio, Vittore e Benedetto nel 2015 e,
nel 2016 da I Vivarini, l'indagine approda alla figura imprescindibile di Giovanni Bellini
(1430 circa-1516), scelta tanto più opportuna nel quinto centenario della morte del
maestro.
Chi sono, quindi, i giovani artisti e collaboratori del grande Giambellino? Come
si formarono, quale posto avevano nella produzione dell'atelier, della bottega, come
si diceva allora? Che cosa trassero e che cosa a loro volta tramandarono dalla
frequentazione e dalla stessa collaborazione con un artista-intellettuale tanto sublime per
pensiero e per invenzione, per tecnica e non meno che per precisione formale?
La mostra prende le mosse proprio da queste domande e trova nella raffinata
collezione dell'antica e prestigiosa Accademia dei Concordi di Rovigo lo spunto
per tracciare una sorta di mappa (ipotetica e virtuale, ma supportata da una eletta
serie di dipinti) del milieu belliniano o, almeno, di una parte significativa e originale di
tale universo d'uomini e di capolavori.
Bellini ha lasciato indubbiamente il segno inconfondibile del suo passaggio, ha
creato punti di riferimento che hanno fatto scuola per un consistente numero di pittori,
stilemi di cui possiamo riconoscere gli elementi costitutivi: semplici contorni di un volto,
la postura e la struttura delle mani femminili, i differenti atteggiamenti del Bambinello;
ma anche straordinari paesaggi incantati, spalle di colline scoscese e alberate, città murate
e fortificazioni, il profilo lontano di catene alpine. C'è tuttavia qualche cosa che è più
difficile descrivere e definire del mondo belliniano: quell'estasi muta e pensosa,
quell'essere amorevolmente assorti in insondabili pensieri virtuosi, quella mitezza e quasi
pudore degli sguardi che è un'attitudine che parte dal Maestro e viene gelosamente
conservata e tramandata dai seguaci. Quindi la 'svolta' atmosferica e tonale della sua
pittura, nello sfumato in cui svanisce la percezione dei contorni e dei profili, dove i
protagonisti sono avvolti e immersi in una luce dorata che nessuno però saprà più
eguagliare.
Dai due celebri capolavori di Bellini in mostra – la Madonna col Bambin Gesù di
esemplare semplicità e perfezione e il Cristo portacroce, così permeato di quel
soffuso tonalismo magico e dorato che lo colloca tra le opere-manifesto della
stagione matura intensa e filosofica della sua parabola artistica – il percorso
espositivo propone importanti confronti, contaminazioni, suggestioni con opere di altri
artisti, da Palma il Vecchio a Dosso Dossi fino a Tiziano e Tintoretto, o,
addirittura, a maestri tedeschi e fiamminghi (come Mabuse e Mostaert) per
sottolineare la centralità di Giovanni Bellini rispetto a uno scenario non solo
veneziano e veneto (come ben aveva capito nei suoi passaggi veneziani Albrecht
Dürer).
Conegliano, Palazzo Sarcinelli
25 febbraio - 18 giugno 2017
L’esposizione si sviluppa secondo una sequenza tematica che si dispiegherà nel
percorso delle sale di Palazzo Sarcinelli: 1.L’alba del Rinascimento; 2.Madonne con il
Bambino; 3.Devote meditazioni (3a. Circoncisioni e mistici matrimoni; 3b. Santi attorno
al trono); 4.Imago Christi; 5.Suggestioni dal Nord; 6. Metamorfosi; 7. Teste e ritratti.
In tale trama narrativa ed espositiva si vengono a collocare nomi e personalità
molto diverse, tutte accumunate da una più o meno intensa frequentazione di Giovanni
Bellini e del suo atelier: assistenti che hanno lavorato al suo fianco nelle grandi imprese
decorative di Palazzo Ducale o nelle sale delle Scuole di San Marco e di San Giovanni
Evangelista; aiuti che hanno replicato le più fortunate tavole destinate alla devozione
privata; artisti partiti da cartoni della bottega, che hanno poi continuato la loro ricerca in
autonomia di ispirazione e di linguaggio, dichiarando però il loro legame profondo e
irrinunciabile con la pittura del maestro.
Marco Bello, Andrea Previtali, i Santacroce, Luca Antonio Busati, Pasqualino
Veneto, Jacopo da Valenza, Nicolò Rondinelli... Non più fantasmi: nella mostra
prendono corpo e fisionomia nelle loro Madonnine, nelle loro Conversazioni, nei paesaggi
di una idealizzata pedemontana, nella ragnatela di sguardi inquieti e nostalgici. Talvolta
permeati di una ingenua naïveté, tal altra attenti a recuperare tradizioni e caratteri derivati
dal genius loci di periferie fiere e felici.
Alcuni di questi maestri hanno segnato anche il territorio coneglianese, tanto che, una
volta ancora, sarà possibile costruire una sorta di mappa-itinerario del loro passaggio tra
Conegliano e Asolo, tra Serravalle e la trevigiana, riprendendo una proposta che ha
trovato nelle due mostre precedenti di questo ciclo un ampio consenso e un sincero
apprezzamento dei visitatori: completare l’itinerario compiuto dentro le sale espositive
con una fitta rete di affascinanti “scoperte” di capolavori sparsi sul territorio, per
conoscere lo straordinario museo diffuso che caratterizza il nostro Paese.
La mostra è, dunque, un’occasione per interrogarsi sull’eredità belliniana,
ricostruendo con originalità una rete di rapporti e connessioni, mettendo in luce
il raffronto possibile tra storie e opere, protagonisti e comprimari su palcoscenici
diversi e alternativi e tuttavia legati da analogie e contiguità logiche e strutturali.
Accompagnerà la mostra un catalogo edito da Marsilio Editori con saggi di Carlo
Cavalli, Augusto Gentili, Mauro Lucco, Franca Lugato, Giandomenico Romanelli,
Debora Tosato, Giovanni Valagussa, Alessia Vedova.
Conegliano, Palazzo Sarcinelli, 25 febbraio - 18 giugno 2017
Per scaricare immagini e materiali stampa
http://www.mostrabellini.it/it/ufficio-stampa.html
Informazioni
www.mostrabellini.it
Ufficio stampa
Giovanna Ambrosano (Civita Tre Venezie)
email: [email protected]
tel. 041/2725912 ; mob. 338/4546387
Conegliano, Palazzo Sarcinelli
25 febbraio - 18 giugno 2017
Scheda Informativa
Sede
Palazzo Sarcinelli
Via XX Settembre 132
Conegliano
Periodo
25 febbraio - 18 giugno 2017
Informazioni e prenotazioni
Tel + 39 0438 193 2123
www.mostrabellini.it
Orari
martedì, mercoledì e giovedì 10.00 - 18.00
venerdì 10.00 - 21.00
sabato e domenica 10.00 - 20.00
la biglietteria chiude 30 minuti prima
Chiuso il lunedì
Aperture straordinarie
domenica 16 aprile (Pasqua), 17 aprile (Lunedì dell’Angelo), martedì 25 aprile, lunedì 1 maggio,
venerdì 2 giugno
Biglietti
Intero: €11
Ridotto: €8,50 studenti, adulti over 60, convenzioni
Ridotto: €7 gruppi da 10 a 25 persone
Ridotto scuole: €4
Speciale famiglie: €22 nuclei familiari formati da due adulti e un minorenne (dal secondo
minorenne in poi €6)
Gratuito: bambini fino ai 6 anni, disabili con accompagnatore, guide turistiche, due
accompagnatori per classe e un accompagnatore per gruppo, giornalisti previo accredito.
Visite guidate
Visita guidata in italiano €100 (per gruppi da 10 a 25 persone)
Visita guidata in inglese €120 (per gruppi da 10 a 25 persone)
Le visite guidate sono effettuate con l’ausilio di un sistema radio-microfonico il cui costo è compreso nell’importo
indicato. Per i gruppi con guida propria il costo dell’affitto obbligatorio del sistema è di € 40
Prenotazione obbligatoria per gruppi
Tel +39 0438 193 2123
www.vivaticket.it
Costo €1,5 a persona
Informazioni e prenotazioni per le scuole
Tel +39 349.4107020, +39 347.6428685
[email protected]
dal lunedì al venerdì
prenotazioni obbligatoria per scuole
Attività educative per le scuole
Storia e arte al tempo di Giovanni Bellini.
Visita didattica (60 minuti) per tutte le fasce d’età: € 60,00
Dettagli preziosi. Visita e laboratorio (120 minuti).
Per la scuola materna e il primo ciclo della scuola primaria (dai 3 ai 7 anni): € 100,00
La storia in un quadro. Visita interattiva (90 minuti).
Per la scuola secondaria di primo e di secondo grado (dai 11 ai 18 anni): € 80,00
Conegliano, Palazzo Sarcinelli
25 febbraio - 18 giugno 2017
Come arrivare
Bus turistici: la sosta breve per la discesa e la salita è autorizzata a Piazzale San Martino (5 min. a
piedi da Palazzo Sarcinelli). La sosta lunga è autorizzata presso il parcheggio dello Stadio
Comunale in Via Filzi.
Treno: la stazione di Conegliano dista soli 350 m da Palazzo Sarcinelli ed è raggiungibile con
treni regionali in partenza ogni 20 min. circa dalle stazioni di Venezia Mestre e Treviso Centrale.