Oft DOLCEZZE_Cs02 - Orchestra Filarmonica di Torino
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Oft DOLCEZZE_Cs02 - Orchestra Filarmonica di Torino
Orchestra Filarmonica di Torino Stagione 2010-2011 martedì 21 dicembre 2010 Conservatorio “G. Verdi” - Torino ore 21 Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino Sergio Lamberto maestro concertatore Alessandro Carbonare clarinetto DOLCEZZE David Del Puerto Notturno prima esecuzione assoluta - commissione Oft Carl Maria von Weber Quintetto in si bemolle maggiore op. 34 (Versione per clarinetto e orchestra d’archi) Philippe Hersant Patmos prima esecuzione italiana Leóš Janáček Suite per orchestra d'archi Il concerto fa parte del programma delle attività culturali selezionate dalla Prova generale aperta al pubblico: domenica 19 dicembre 2010 ore 17 al Conservatorio “G. Verdi” di Torino (Intero: 8 euro – Ridotto: 6 euro) ---------------------------------------------------Per declinare il tema della dolcezza l’Orchestra Filarmonica di Torino ha scelto come compagno il più autorevole clarinettista italiano: Alessandro Carbonare. Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2003, Carbonare è da sempre membro del Quintetto Bibiena (con il quale ha vinto il Premio Abbiati) e ha instaurato importanti collaborazioni con la Symphonie Orchester dei Bayerischer Rundfunk di Monaco, la World Philarmonic Orchestra e con i Berliner Philarmoniker. Con gli Archi dell’Oft interpreterà la versione per clarinetto e archi del Quintetto in si bemolle maggiore op. 34 di Carl Maria von Weber, dove il clarinetto avrà modo di esprimersi in tutto il suo abbagliante splendore. Nella stessa serata festeggeremo l’esecuzione di ben due nuove opere: si potranno infatti ascoltare in prima assoluta Notturno dello spagnolo David del Puerto – che si è imposto come uno dei più talentuosi compositori della sua generazione ottenendo a soli 20 anni una commissione da Pierre Boulez per l'Ensemble Intercontemporain – e la prima esecuzione italiana del brano Patmos di Philippe Hersant, il compositore più amato dai francesi. Duncis in fundo… la giovane formazione degli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino eseguirà la celebre Suite di Janáček, pagina dal tratto nobile e raffinato. Il concerto fa parte del programma delle attività culturali selezionate dalla Délégation Culturelle de Turin dell’Ambasciata di Francia in Italia. Laura Brucalassi Ufficio stampa Orchestra Filarmonica di Torino da conoscere Allievo per la composizione di Francisco Guerrero e Luis de Pablo, David del Puerto si è imposto molto presto come uno dei più talentuosi compositori della sua generazione. A soli 20 il suo nome era in cartellone al Festival di Almeida di Londra e poco dopo gli è stata commissionata da Pierre Boulez una nuova opera per l'Ensemble Intercontemporain. Da allora la sua musica è presente nei festival delle più importanti istituzioni concertistiche in Europa, Giappone, Indonesia, Australia, Stati Uniti, Canada e America Latina. È impegnato anche in un'intensa attività didattica come professore ospite presso Università, Conservatori e corsi in Europa e negli Stati Uniti. Attualmente è docente presso la Escuela Superior de Música Reina Sofia di Madrid. Nel 1993 del Puerto ha vinto il Premio Gaudeamus con il suo Concerto per oboe ed ensemble da camera e nello stesso anno ha ricevuto il premio El Ojo Crítico di Radio Nacional de España. Nel 2005 è stato insignito del Premio Nacional de Música di composizione. L’attività musicale di David del Puerto è stata caratterizzata da una ricerca serena, ma senza riserve o concessioni, che ha dato vita a uno dei più singolari percorsi del panorama attuale. La sua arte vitale, complessa, profonda, sempre pervasa dalla personalità del suo autore, si nutre di numerose influenze di epoche e luoghi diversi del pianeta, per forgiare un linguaggio musicale del tutto originale. Nato a Roma nel 1948, parallelamente alla letteratura moderna Philippe Hersant ha studiato al Conservatorio di Parigi armonia con Georges Hugon, contrappunto con Alain Weber e composizione con André Jolivet. Dal 1970 al 1972, oltre a insegnare musica, ha collaborato assiduamente con la stazione radio France Musiques. Nel 1978 è entrato all’Academie de France presso Villa Medici a Roma, dove ritiene di aver davvero interiorizzato che significhi essere un compositore: di questo periodo sono la sua nuova opera n. 1, Stances per orchestra (la prima in effetti a entrare nel suo catalogo) e l’opera da camera Les espacées visites, che comincia a suscitare un certo interesse. Seguono essenzialmente opere per orchestra: Spirales, Méandres per violino e orchestra, Aztlan e la Missa Brevis per 12 voci e orchestra. Radio France gli commissiona un quartetto per archi. Successivamente scrive per il teatro (Paysage sous surveillance, La route des chars di Heiner Müller Lucrèce : de la nature des choses e l’opera Le Château des Carpazi, opera in un prologo basata su un romanzo di Jules Verne), per la voce e per piccoli ensemble. Oggi Philippe Hersant si definisce un compositore tonale disposto a volgere a proprio vantaggio tutto il patrimonio della musica da Monteverdi a Janáček a Stockhausen. Come compositore incentra la sua attività su un paio di precetti: essere personale piuttosto che cercare l'innovazione a tutti i costi, per evitare il grigiore e per sorprendere. Gli interpreti Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2003, Alessandro Carbonare si è imposto in molti concorsi internazionali (Ginevra, Praga, Tolone, Monaco di Baviera, Parigi). Dal suo debutto solistico con l’Orchestra della Suisse Romande di Ginevra si è esibito, tra le altre, con l’Orchestra Nazionale di Spagna, la Filarmonica di Oslo, i Bayerischer Rundfunk di Monaco, l’Orchestre National de France (primo clarinetto solista), la Wien Sinfonietta, le Orchestre della Radio di Berlino, Sinfonica Nazionale della Rai e di Santa Cecilia. Nel ruolo di primo clarinetto ha instaurato importanti collaborazioni con la Symphonie Orchester dei Bayerischer Rundfunk di Monaco, la World Philarmonic Orchestra e con i Berliner Philarmoniker. Vincitore di due Diapason d’oro discografici, ha registrato gran parte del repertorio per Harmonia Mundi e JVC Victor Tokyo. Alessandro Carbonare ha inoltre commissionato nuovi concerti a Ivan Fedele, Salvatore Sciarrino, Luis De Pablo e Claude Bolling. Da sempre membro del Quintetto Bibiena (con il quale ha vinto il Premio Abbiati della critica italiana nel 2003), viene regolarmente invitato dai principali conservatori del mondo a tenere masterclass. Attratto non solo dalla musica “classica”, da alcuni anni si esibisce anche in programmi jazz e klezmer. Su personale invito di Claudio Abbado, Carbonare ha accettato il ruolo di primo clarinetto nell’Orchestra Mozart, con la quale ha recentemente eseguito e registrato per Sony il Concerto K. 622 al clarinetto di bassetto. Nel settembre 2010 è stato invitato, nel ruolo di primo clarinetto, a partecipare al concerto inaugurale della Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti. Frutto del lavoro appassionato e costante di Sergio Lamberto, primo violino dell’Oft e animatore indiscusso della formazione, Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino hanno ormai raggiunto una meritata autonomia. Senza venir meno al loro ruolo di cuore pulsante dell’intera orchestra, quando si esibiscono in modo indipendente riflettono al meglio lo spirito, il calore e l’intelligenza musicale del loro fondatore. I solisti con i quali hanno collaborato, il pubblico e la critica riconoscono nelle loro esecuzioni la fondamentale attenzione al dettaglio, ma anche l’allegria e la partecipazione emotiva che caratterizza ogni concerto, segno tangibile del piacere che ogni membro del gruppo prova nel fare musica. Le esibizioni degli Archi dell'Orchestra Filarmonica di Torino sono sostenute dalla Fondazione Crt e dalla Fondazione “Giovanni Goria”. Sergio Lamberto è stato primo violino solista dell’Orchestra “Haydn” di Trento e Bolzano e dell’Orchestra da Camera di Torino e dal 1991 ricopre lo stesso ruolo nell’Orchestra Filarmonica di Torino. Nel 1987, insieme al pianista Giacomo Fuga e al violoncellista Dario Destefano (a cui è subentrato Umberto Clerici), ha fondato il Trio di Torino con il quale ha vinto il primo premio di musica da camera al Concorso Internazionale “Giovanni Battista Viotti” di Vercelli edizione 1990, il secondo premio all’International Chamber Music Competition del 1993 di Osaka e il secondo premio al Concorso Internazionale di Trapani del 1995. Con il Trio di Torino ha suonato dell’ambito dei più importanti festival e per le più prestigiose associazioni musicali in Italia, Austria, Germania, Svizzera e Giappone, effettuando inoltre incisioni discografiche presso l’etichetta RS. Dal 1982 è docente di violino presso il Conservatorio di Torino.