scarica - Stefano Gentili

Transcript

scarica - Stefano Gentili
Epoca Casati
Aspetti storico – culturali
• Rivoluzione industriale (analfabetismo)
• Risorgimento (educazione nazionale popolare)
• Spiritualismo (Rosmini, Lambruschini, Capponi)
• Aporti e Fröbel (kindergaarten)
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
1
Positivismo
• Esperienza come unico procedimento per raggiungere la
verità
• La filosofia deve evitare l’inutile metafisica e studiare
solo i fenomeni
• Importanti: le leggi della natura e il primato della scienza
• Negazione di ogni realtà non osservabile e sperimentabile
• L’uomo soggetto di osservazione
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
2
Positivismo evoluzionistico
• Darwin e Spencer:
Problema educativo, adattare le nuove generazioni alle esigenze
della società, dando all’individuo le capacità di soddisfare le
diverse attività della vita umana (per la conservazione)
• Importanza dell’educazione fisica
• Metodo di insegnamento: si procede per ricerca e scoperta, dal
semplice al complesso, dall’empirico al razionale.
• La moralità è ridotta ad atteggiamenti ereditari
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
3
Positivismo italiano
Roberto Ardigò (1828-1920):
• Pedagogia = scienza dell’educazione.
• Metodo d’insegnamento:
educazione come ultimo anello di una serie di
stimolazioni che producono attività la quale, ripetuta
con l’esercizio, conduce all’abitudine
( educazione ridotta a puro addestramento).
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
4
Positivismo italiano
Aristide Gabelli (1830-1891):
• adeguare l’educazione alla realtà storica.
• Metodo d’insegnamento
(intuitivo o naturale → Rousseau e pedagogia
del romanticismo): non in funzione del maestro
ma dell’allievo.
• Importanza dell’educazione della donna
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
5
Idealismo di Gentile
Ricerca un nuovo umanesimo da contrapporre al naturalismo e allo
scientismo positivista.
Vuole ridare valore alle espressioni fondamentali dello spirito
Gentile considera la pedagogia come consapevolezza della multiforme
espressione della vita spirituale e l’educazione è definita come formazione
dell’uomo in quanto spirito, cioè soggetto che esiste nell’atto stesso in cui
pensa
Viene superato il dualismo educatore – educando, e anche il dualismo
autorità - libertà, perché l’educazione è un’azione spirituale che lega
insieme due spiriti e si risolve in autoeducazione, in quanto l’uomo è uno
spirito in continuo sviluppo, è autocoscienza, non necessita di didattica
come insieme di leggi preesistenti. Il metodo è il maestro che deve
possedere una vasta cultura
Altri teorici: Croce (storicismo), G.L.Radice (si distanzia da Gentile in
quanto il pedagogista deve mantenere il contatto e il confronto con la
realtà. Importanza della didattica. La scuola = rivoluzione in cammino)
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
6
Pragmatismo
Dà grande importanza all’azione (praxis), come criterio di verità, quindi
svaluta il criterio logico-razionale per la conoscenza della verità, cui viene
sostituito il criterio della verificazione pratica: i concetti sono reali in
quanto sono anch’essi azioni e validi nella misura in cui servono
all’azione.
Nasce in America (Peirce), ma sviluppato da James (1842-1910): esistono
tante verità sulla base della riuscita pratica del nostro pensiero. La
psicologia diventa funzionalista perché sottolinea la funzione dei
fenomeni psichici: garantire all’uomo il miglior adattamento all’ambiente.
…in Francia:
Filosofia dell’azione (Blondel)
Intuizionismo: Bergson (1859-1941), supera il meccanicismo
evoluzionistico con lo slancio vitale (élan vital), che dà luogo, essendo
creativo ed inventivo, all’evoluzione.
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
7
Le “SCUOLE NUOVE”
Così definite perché esprimono
1) un modo nuovo di concepire il fanciullo, l’educazione e la scuola.
• denunciano la scuola tradizionale perché:
a) adultistica = pone al centro dell’attenzione il
programma e non l’interesse del bambino.
b) è verbalistica, astratta, lontana dalla vita, inadeguata
ai tempi
3) concetto fondamentale: apprendimento mediante l’azione
(Learning by doing, Dewey)
• Utilizzo della psicologia e altre discipline scientifiche per
indagare i bisogni reali dello studente
• Rispetto della libertà dello studente come spirito creativo, come
espressione dello slancio vitale (Bergson)
Precursore delle “scuole nuove” è Tolstoj (necessario risalire a
Rousseau, Locke, Comenio).
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
8
Le “SCUOLE NUOVE”
Stati Uniti (scuole progressive: si basano sugli impulsi naturali,
cioè gli istinti del bambino, a cui corrispondono degli interessi
secondo i periodi dell’età evolutiva)
Dewey (1859-1952)
Quando il soggetto avverte la difficoltà, il suo pensiero si struttura
come un processo che lo induce a superare il disagio, è strumento
che trasforma l’esperienza (strumentalismo). L’educazione è un
processo, perché è una continua ricostruzione dell’esperienza. Il
metodo è l’interesse del fanciullo. La scuola è organizzata come
comunità di vita; Superamento della scuola dell’ascolto, il cui
centro è l’insegnante, con una scuola con al centro l’alunno e il suo
apprendimento dinamico (aule laboratorio). “Learning by doing”
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
9
Le “SCUOLE NUOVE”
Kilpatrick (1871-1965).
Propone il progetto come un lavoro liberamente scelto o suggerito
dall’insegnante. Il metodo per progetti collega le tradizionali
materie in un’attività unitaria, attorno ad un argomento
determinato. Distingue quattro tipi di progetti:
§Produzione (tecniche costruttive)
§Consumo (finalizzati alla fruizione)
§Problema (di carattere intellettuale)
§Addestramento (per lo sviluppo di competenze e abilità)
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
10
Le “SCUOLE NUOVE”
Parkhurst (1887-1973)
Famosa per il metodo del Piano Dalton.
Apprendimento attivo secondo interessi e tempi degli allievi, i quali
firmano un contratto con la scuola.
Assenza di interrogazioni ma grafici utili soprattutto per
l’autocontrollo.
Collabora con la Montessori.
Washburne (1889-1968)
Le scuole di Winnetka(1920). Armonizza l’apprendimento
individualizzato con la necessità della socializzazione. Passaggio
alle classi successive senza esami, ma solo se si è finito il lavoro
precedente. Adattamento del programma ai temi e alle capacità
dello studente
1945 in Italia, contributo per i programmi delle elementari
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
11
Le “SCUOLE NUOVE”
In Italia:
Le sorelle Agazzi, Rosa (1866-1951) e Carolina (1870-1945)
Contrarie al meccanicismo di Froebel e scolasticismo di Aporti. Il
bambino, definito come “germe vitale” è un essere attivo che aspira
al suo pieno sviluppo. Per creare l’ambiente non adattato, ma adatto
al bambino, come quello di casa, trasformano l’asilo infantile in
scuola materna (Mompiano1895)
Montessori (1870-1952)
Struttura la casa dei bambini (1907). Il bambino è definito
“embrione spirituale” (per analogia con lo sviluppo biologico) e
“laborioso” (perché attivo). Ambiente su misura e materiale
appositamente costruito, ma ciò rende il metodo artefatto e rigoroso
(sensazioni isolate)
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
12
Le “SCUOLE NUOVE”
In Germania:
Lietz (1868-1919): focolari di educazione in campagna
Geheeb (1870-1961)
coeducazione, assenza di un piano didattico, perché ogni allievo
svolge un piano personalizzato concordato con gli insegnanti
Kerschensteiner (1854-1932)
scuola del lavoro. Il lavoro è educativo, se svolto con serietà e
precisione in collaborazione con gli altri; richiede capacità logiche,
forma il carattere e il senso di responsabilità
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
13
Le “SCUOLE NUOVE”
In Inghilterra:
Reddie (1858-1932)
scuola organizzata come monarchia costituzionale. Didattica
antinozionistica, basata su interessi, ricerca esperienza, lavoro
manuale, vita all’aria aperta. Principio di fondo: la libertà è
obbedienza alla legge
Badley (1865-1967)
scuola su modello del Parlamento inglese (democratica)
Collabora col Reddie e propone la coeducazione.
Baden Powell (1857-1941) scoutismo
In Spagna:
Manjon (1846-1923)
scuole dell’Ave Maria per l’educazione popolare
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
14
Le “SCUOLE NUOVE”
In Francia:
Decroly (1871-1932)
Pedagogia: educare il bambino per prepararlo alla vita mediante la
vita stessa. Idea-pivot = idea perno (centri di interesse) Globalismo =
capovolgimento della didattica tradizionale: l’apprendimento è
basato sulla percezione sincretica del tutto per poi passare all’analisi
e alla sintesi.
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
15
Le “SCUOLE NUOVE”
In Francia:
Claparède (1873-1940)
Educazione come rispetto dello sviluppo naturale, intellettuale e
morale del bambino → scuola su misura.
Ferrière (1879-1960)
definisce i trenta principi pedagogici della scuola attiva.
Fonda il B.I.E.N. a Ginevra (1899) e il L.I.E.N. a Calais (1921).
Legge biogenetica.
Cousinet (1881-1973)
lavoro libero per gruppi. Autoverifica
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
16
Le “SCUOLE NUOVE”
In Francia:
Freinet (1896-1966)
scuola del popolo su orientamento socialista. Tipografia scolastica.
Lavoro cooperativo e esperienza a tentoni.
Devaud (1876-1942)
definisce e critica la scuola attiva perché i bisogni del bambino
sono esclusivamente entro limiti naturalistici.
Maritain (1882-1873)
(personalismo). Antropologia tomista e pedagogia basata su
un’antropologia filosofica: che cos’è l’uomo. L’educazione di tutto
l’uomo sottesa ad un’educazione liberale, non determinista
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
17
Psicologia
XIX secolo
ØPrimi studi sulla mente umana e sulle percezioni ad opera di
fisiologi e fisici.
ØFechner (tedesco, 1801-1887), scala in decibel, fondatore della
psicofisica
ØGalton (inglese, 1822-1911) influenza dell’ambiente e dei fattori
ereditari sullo sviluppo psicologico
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
18
Psicologia
XIX secolo
ØWundt (tedesco, 1832-1920) fonda a Lipsia (1878) un laboratorio
di psicologia sperimentale. In Germania lo sviluppo industriale
favorisce la ricerca scientifica anche in campo psicologico (la
libertà di insegnamento e l’autonomia dello studente, in università,
favoriscono l’unificazione della scienza pura e quella applicata)
ØCharcot (francese,1825-1893), studi sull’ipnosi (→ Freud)
ØBinet (francese, 1857-1911), psicometria (→ Terman, USA 1916,
studi sul Q.I.)
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
19
Psicologia
XX secolo (corrente psicoanalitica)
Ø Freud (austriaco, 1856-1939) Padre della psicoanalisi, afferma
Ø
Ø
Ø
Ø
la spontaneità della vita pulsionale.
Adler (austriaco, 1870-1937), fonda a Vienna i centri di
consultazione pedagogica per docenti e alunni
Anna Freud (austriaca, 1885-1982), collabora
all’organizzazione di asili in molte metropoli occidentali. Fonda
la psicanalisi infantile.
Melanie Klein (inglese, 1882-1960), psicanalista infantile.
Mostra minore fiducia nel rapporto fra psicoanalisi e pedagogia.
Erikson (tedesco, 1902-1994), incidenza dei fattori sociali e
culturali nello sviluppo della personalità.
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
20
Psicologia
XX secolo (corrente comportamentista)
ØPavlov (Russia, 1849-1936), studi sui riflessi condizionati
ØThorndike (USA, 1874-1949), studi sugli apprendimenti degli
animali
ØWatson (america, 1878-1958), comportamentismo = la
psicologia deve indagare solo ciò che è osservabile, cioè il
comportamento. L’uomo è un corpo dotato di riflessi, quindi
l’apprendimento avviene in termini di relazione stimolo-risposta
(→ Pavlov). Esclude dalla ricerca la coscienza, la motivazione,
gli istinti e le attitudini innate.
ØSkinner (USA, 1904-1990), elabora un nuovo procedimento
basato sul detto “s’impara se si è ricompensati”: importanza dei
rinforzi positivi in modo che il comportamento diventi appetibile.
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
21
Psicologia
XX secolo (corrente della psicologia della Forma)
ØWertheimer (tedesco, 1886-1943)
nascita della Gestalt (Struttura organizzata) che si oppone al
comportamentismo.
Ha condotto studi sulla percezione e sull’intelligenza,
affermando che la conoscenza non è dovuta alla combinazione
passiva di elementi sensoriali. La mente non è una tabula rasa,
ma possiede delle sue leggi con le quali struttura attivamente la
realtà conosciuta. “Il tutto è più della somma delle parti”, infatti
le parti assumono un significato diverso secondo il contesto.
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
22
Psicologia
ØPiaget (svizzero, 1896 – 1980)
Fonda nel 1956 il Centro Internazionale di Epistemologia genetica.
È considerato il padre della psicologia genetica perché studia,
attraverso ricerche empiriche, lo sviluppo qualitativo delle
strutture intellettuali, definendo una teoria dello sviluppo della
conoscenza e dell’intelligenza.
Alle quattro fasi di sviluppo del bambino cui corrispondono
quattro tipi di pensiero.
(continua…)
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
23
Psicologia
ØPiaget (svizzero, 1896 – 1980)
Quattro fasi dello sviluppo dell’intelligenza:
Ø pensiero senso-motoria (0 – 2 anni) →attività essenzialmente
percettiva, formazione di abitudini e manipolazione di oggetti
Ø pensiero pre-operatorio (2-7 anni) →acquisizione della funzione
simbolica (linguaggio) e delle rappresentazioni, sviluppo del
linguaggio verbale.
Ø pensiero intuitivo, operativo concreto (7-12 anni) → prelogico,
non riflessivo
Ø pensiero operativo formale (12-15 anni) → ragionamento
ipotetico-deduttivo, diretto alla soluzione di problemi, alla
classificazione e seriazione.
(continua…)
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
24
Psicologia
ØPiaget (svizzero, 1896 – 1980)
Il modello di equilibrio: comprendere e incorporare le esperienze
provenienti dall’ambiente nella propria struttura cognitiva
(assimilazione); cambiare i propri schemi mentali adattandoli ai
nuovi dati provenienti dalla realtà esterna (accomodamento).
Poiché il soggetto influenza l’ambiente e ne è a sua volta
influenzato, l’adattamento è definibile come uno stato fluttante di
equilibrio tra assimilazione e accomodamento.
Per Piaget conoscere è soprattutto agire sulla realtà, cioè
trasformare.
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
25
Ricerca pedagogica 1955 – 1985
Negli anni che vanno dal 1955 al 1985, la ricerca pedagogica ha
compiuto passi enormi.
Nei Programmi ’55 sono confermati gli elementi tesi ad
individuare gli interventi educativi, ma inseriti in un nuovo
modello complessivo della scuola elementare:
- Collegialità
- Professionalità docente
- Programmazione e sperimentazione
- Recupero e inserimento degli alunni in situazione di handicap
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
26
Psicologia
XX secolo
Ø Vygotskij (russo, 1896-1934)
Diversamente da Piaget, da Pavlov e dalla Gestalt, ritiene
importante l’influenza dei fattori storici, culturali e sociali sulla
psiche. Importanza del linguaggio come esempio significativo
della funzione psichica mediata dall’ambiente. L’apprendimento
precede lo sviluppo, ma ne diviene essenziale insieme alla
maturazione organica. Scopo educativo: anticipare lo sviluppo
psichico senza aspettare che scaturisca dalla maturazione
organica, quindi il rapporto allievo insegnante non è più
unidirezionale e meccanica trasmissione di contenuti, ma è un
processo circolare quale interazione tra istruzione (maestro) e
apprendimento (alunno).
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
27
Psicologia
XX secolo
Ø Bruner (USA, 1915..)
Oggetto di studio è il processo cognitivo dell’individuo, cioè i
meccanismi che sono alla base della percezione cognitiva quali
strumenti funzionali all’organismo per conseguire, conservare e
trasformare l’informazione. Distante dal comportamentismo e
dalla Gestalt (processo cognitivo troppo parziale) valorizza la
capacità di categorizzazione, cioè raggruppare persone e oggetti in
base ad alcuni attributi e di definirne le classi di appartenenza con
la riduzione della complessità ambientale e la necessità
dell’apprendimento costante. Le categorie riflettono la cultura in
cui si è nati.
(continua…)
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
28
Psicologia
XX secolo
Ø Bruner (USA, 1915..)
Critica Piaget ritenendo che il bambino, opportunamente
esercitato e con spiegazioni verbali idonee, riesce a raggiungere
l’apprendimento di bambini di età superiore, perché lo sviluppo
cognitivo non segue un ordine dato, ma può essere accelerato.
Nel processo cognitivo distingue tre modalità con cui il bambino
si rappresenta il mondo:
• esecutiva (attraverso la sola azione)
• iconica (attraverso l’immagine)
• simbolica (attraverso codici simbolici)
Si evidenzia una pluralità di stili cognitivi e di linguaggi non
legati all’età, ma influenzati dalla cultura, che diventa lo strumento
principale per garantire la sopravvivenza con le sue tecniche di
trasmissione.
(continua…)
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
29
Psicologia
XX secolo
Ø Bruner (USA, 1915..)
Supera Dewey perché le continue trasformazioni (economiche e
tecnologiche), impongono la creazione di nuovi curricoli
scolastici che vadano oltre il banale impartire cognizioni, ma
sviluppino il desiderio di apprendere e di conseguire competenze
(imparare ad imparare).
Gli obiettivi cognitivi devono mirare al potenziamento
dell’intelligenza, insegnando le strutture fondamentali delle
discipline, passando dall’apprendimento nozionistico all’uso logico
e costruzionista, trovando la struttura più adatta per risolvere i
problemi.
a cura Snadir- Milano elab di PP-DV
30