L`Eco del Locarno numero 2 12 agosto 2014
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L`Eco del Locarno numero 2 12 agosto 2014
L’Eco del FC Locarno Numero 2 - 12 agosto 2014 Se vuoi occupare questo spazio con una pubblicità, rivolgiti al nostro segretariato, al numero di telefono 091 752 18 15 o all’indirizzo e-mail [email protected] . 200 copie cartacee distribuite in tutti i bar della città e il pdf sul sito fclocarno.ch per un pubblico potenziale di migliaia di spettatori. Diventa padrino dell’Eco del FC Locarno! Non è bello però La classifica è crudele e dice che siamo gli unici che non hanno ancora fatto punti in questo campionato. Zero punti, zero reti segnate, numeri che in altre realtà farebbero andare in panico. Ma non noi, perché stiamo ricostruendo. Il lavoro, come già detto a molte riprese è inteso su più stagioni, quindi non saranno due giornate a farci tremare. Certo, non è bello essere soli soletti in fondo alla classifica, ma quanto visto in campo fa sperare in bene. È parso evidente che nei primi 180' a mancare è stata soprattutto la freddezza sotto porta. Dopo avere dominato Old Boys e Carouge sul piano del gioco, non siamo stati capaci di tradurre in moneta sonante la supremazia esercitata. A volte è questione di centimetri, altre di semplice sangue freddo. È successo anche contro il Carouge, che ha atteso una nostra ingenuità per infilarci e portare a casa i tre punti. Ma come detto, nessun allarme. D’altronde la stagione scorsa dopo due turni eravamo in testa, poi abbiamo visto com’è finita... Non si molla! Locarno-Etoile Carouge 0-1 (0-0) Rete: 68' Valente. Locarno: Buono; Loiero (51' Simic), Perazzo, Flena, Regazzi; Nimeley, Maggetti, Becchio, Bilinovac (84‘Cetrangolo); Zivko; Eschmann (70‘Stojanov). Etoile Carouge: Gonzalez; Pasquier, Doudet (21‘Pauchard), Infante, Iyeti, Robin (86' Ntongo), Kusunga, Mithiasin (61‘Rodriguez), Garcia; Mohamed Ali, Valente. Arbitro: Vladimir Ovcharov. Note: cielo coperto, terreno in buone condizioni. Spettatori presenti 550. All’88' ammonito Becchio ed espulso Mohammed Ali. Classifica dopo due giornate Tuggen, Rapperswil e Old Boys 6 punti; Basilea II e Breitenrain 4; Bruehl, Etoile Carouge, Sion II e Stade Nyonnais 3; Zurigo II, Xamax, Koeniz, Delémont, San Gallo e YF Juventus 1; Locarno 0. L’intervista Claudio Vassalli Da anni è vicino alle Bianche Casacche. Da una vita ne segue le vicissitudini e adesso è ritornato ad esserne parte attiva, facendo parte della squadra varata da Michele Nicora. Un personaggio unico, conosciutissimo e apprezzato in tutta la ciità. Claudio, perché accettare una sfida così importante? Perché quando si ha entusiasmo e voglia di fare come l’ha avuta il presidente e tutto l’ambiente attorno alla società non si può fare a meno di accettare. Ci sono molti elementi che mi hanno spinto a voler dare una mano, nel limite delle mie possibilità. Ho visto quanta voglia e quanto spirito di sacrificio spinge sia il Pardo che la Cirrosi. Se aggiungiamo il mio amore per questi colori, la decisione è stata facile da prendere. Un amore mai sopito il tuo. Con alti e bassi, ma sempre disinteressato… Non ho mai mollato un centimetro. Ho sempre seguito da vicino le vicende dei ragazzi in campo e quelle societarie. Questi colori e questa maglia io li ho sotto la pelle e la mia è una lunghissima storia d’amore che non è mai morta, anzi non ha mai avuto cali di tensione. Il Locarno è sempre il Locarno, nel bene e nel male. Sei un uomo che ha sempre vissuto in città e ne sa cogliere il polso. Senti il fuocherello dell’entusiasmo che si riattizza? Io non parlerei solo di brace, secondo me siamo alla vigilia di un incendio. L’entusiasmo è crescente, la voglia di calcio in città non è mai venuta meno. Le premesse ci sono tutte, credo che stiamo veramente costruendo qualcosa di bello e la gente se ne sta accorgendo. Adesso sta a noi e ai ragazzi in campo prendere il testimone e tirare le fila per poter giungere alla realizzazione di quello che noi vorremmo veder nascere e crescere. Ti sei fissato degli obbiettivi? Il principale ed è anche quello per il quale stiamo lavorando con forza è legato alla voglia di fare rinascere nella popolazione la voglia di andare allo stadio. Lo Stadio Lido deve tornare ad essere il punto di ritrovo di tutti i tifosi delle Bianche Casacche, senza distinzione di ceto sociale ed età. Il mio sogno è quello che nel nostro bellissimo impianto possano ritrovarsi delle famiglie intere che passino delle ore spensierate all’insegna della gioia e dell’attaccamento al FC Locarno. La squadra malgrado i risultati non siano dei migliori ti ha lasciato una buona impressione? Lo spirito è quello giusto, l’impegno e la voglia di fare sono grandissimi. L’atteggiamento dei giocatori e di tutto lo staff tecnico è assolutamente ideale. Il tempo secondo me sarà il giusto giudice. Noi siamo certi di avere costruito qualcosa di bello, e i ragazzi sono di qualità. Bisogna solo avere un po’ di pazienza… L’angolo dei tweet e dei post È l’angolo dedicato ai social network. Ogni settimana andremo a pescare i più curiosi che riguardano l’attività del nostro club e li pubblicheremo qui. Sarà una specie di termometro per tastare il polso non solo allo Stadio, ma anche attorno ad esso. Facebook A.L. da Manila (Filippine): 3 agosto, sveglia come sempre alle 6.30, preghierina prima di vedere il risultato del Locarno. Trovo il link e leggo: 2-0. Piccolo sconforto ma so dell’entusiasmo al campo e provo un gran piacere. Sempre A.L. commentando una foto del post partita di Locarno-Carouge: Spettacolo ragazzi, pare essere tornati agli anni ’80! In questo week-end Il 16 agosto del 1987 coincide con la prima partita partita casalinga del Locarno nell’unica e sfortunata stagione di DNA che fu il culmine di un’avventura che iniziò con l’avvento di Rolf Blättler qualche anno prima e che si realizzò con l’arrivo alla guida delle Bianche Casacche di Toni Chiandussi. La squadra del mister di origini italiane aveva iniziato in maniera incoraggiante la stagione, andando a sfidare a viso aperto lo Young Boys al Wankdorf e uscendone sconfitta immeritatamente per 2-0. A sfidare i nostri in quel sabato di metà agosto di 27 anni fa fu lo Chauxde-Fonds, che venne battuto per 5-0 e che fece pensare ad un’altra stagione piena di soddisfazioni. I 4'000 del Lido non potevano di certo sapere che di fronte si trovavano le due compagini che a fine stagione sarebbero poi mestamente tornate in B. Di quell’estate rimane un particolare davvero curioso, colto con la solita maestria dal cantore delle gesta di allora, il mitico Claudio Suter che con il suo pezzo intitolato “Quel privilegio negato”, sottolinea il fatto che l’ultima rete della trionfale stagione precedente, che portò alla promozione fu in realtà un autogol come lo fu la prima messa a segno in quell’annata di massima lega. Aldilà di questo però nel suo articolo Claudio sottolinea la magistrale prestazione di Kurt Niedermayer e l’ottima prova d’assieme. Purtroppo però quella fu una delle rare luci di una stagione che finirà malissimo, con la relegazione in cadetteria, costellata dal licenziamento a metà stagione di Toni Chiandussi, a cui subentrò il poco amato sergente di ferro Wenzel Halama. Sabato 16 agosto 1987, Stadio Lido – Campionato di DNA, seconda giornata Locarno-Chaux-de-Fonds 5-0. Reti: 25’ autorete di Silvestre, 48’ Gianfreda, 57’ Guillaume, 73’ Bachofner, 86’ Kurz. Il personaggio Bruna Ravani Membro fondatrice del Pardo Club, da parecchi anni segue con incessante passione i destini del nostro sodalizio. Sotto con le tradizionali domande Età: 67anni Stato civile: sposata, un figlio Tifoso del Locarno: dal 1963 La mia partita del cuore:. Xamax-Locarno 1-2 del 1985 Un mio pregio: sono decisa Un mio difetto: testarda Cosa vorrei essere: una farfalla Paese dove vorrei vivere: Tegna, dove vivo. Il colore che preferisco: il bianco L’uomo dei dei miei sogni: Richard Gere Il mio cantante preferito: Julio Iglesias Il giocatore più forte che ho visto giocare con il Locarno: Kurt Niedermayer Il mio personaggio storico: Giuseppe Garibaldi Il mio sogno: Andare in Australia ma ho paura di volare . L’ultima Questa volta vorremmo dedicare la controcopertina all’ambiente che regnava alla fine della sfida contro il Carouge un’immagine che vale più di mille commenti… La prossima partita Stade Nyonnais-Locarno, ossia la sfida che ha spesso determinato i destini dei due club. Come le ultime due giocatesi nella stagione 2011-2012, quella delle sei relegazioni. Due furono i pareggi che caratterizzarono gli incontri tra vodesi e verbanesi: il 10 di settembre 2011 al Lido finì 2-2. Alle due reti nel primo tempo dei lemanici, risposero Mariano Hassell e Armando Sadiku. Il 5 maggio 2012 finì invece 1-1 al Colovray, con i nostri già lanciati verso la salvezza e i vodesi che alla fine della stagione dovranno rassegnarsi a lasciare la Lega Nazionale. In quell’occasione ad andare in rete furono Ramizi e Daniel Carrara per il Locarnoa poco dalla fine. Da allora più nessun incrocio, con lo Stade a giocare un ruolo da protagonista nel campionato di Prima Lega, e il Locarno in lotta continua per rimanere in Challenge League. Il resto della storia lo conoscete, e allora eccoci pronti ad affrontare la prima, lunghissima trasferta dell’anno della riscossa..