L`Eco del FC Locarno

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L`Eco del FC Locarno
L’Eco del FC Locarno
Numero 1 - 5 agosto 2014
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di telefono 091 752 18 15 o all’indirizzo e-mail [email protected] . 200 copie cartacee
distribuite in tutti i bar della città e il pdf sul sito fclocarno.ch per un pubblico potenziale di
migliaia di spettatori. Diventa padrino dell’Eco del FC Locarno!
Lezione numero uno della nuova avventura
Una cosa dopo il debutto nella nuova lega l’abbiamo capita. Che sarà dura, durissima. E che non
dovremo aspettarci che le squadre che ci affrontano vengano al Lido per giocare. L’Old Boys,
seppur senza rubare nulla, ha strappato una vittoria con i denti, combattendo, applicando il caro e
vecchio catenaccio e picchiando anche un pochettino. I nostri, forse sorpresi dalla tattica
ultradifensiva dei basilesi, c’hanno capito poco e per 45’ non hanno combinato un granché, andando
anche per altro a colpire una palo con Zivko pochi minuti prima che il rognoso centravanti renano
Andonov aprisse le marcature con un beffardo colpo di testa. La ripresa, con l’innesto di un ispirato
Bilinovac l’abbiamo fatta noi, ma a poco è servito prendere d’assalto la porta avversaria. Un po’
d’imperizia e un paio d’interventi dell’estremo ospite hanno determinato la sconfitta, suggellata al
94’ dalla rete di Dyeye. Poco male, ci rifaremo. Col sostegno dimostrato dal pubblico, che ha
applaudito i ragazzi al fischio finale, coglieremo le soddisfazioni che meritiamo. Non si molla!
Stadio Lido, sabato 2 agosto 2014 – Campionato di Promotion League – 1a giornata
Locarno-Old Boys 0-2 (0-1)
Reti:.35’ Andonov 0-1; 94’ Dyeie 0-2.
Locarno: Buono; Perazzo (65’ Simic), Loiero, Flena, Regazzi; Nimeley, Quadri (46’ Bilinovac),
Maggetti, Becchio (65’ Cetrangolo), Zivko; Eschmann.
Old Boys: Weber; Leuthard, Meslien, Limanaj, Sevinc; Mueller, Abkulut, Akdemir, Golos; Barry;(63’
Dieye) Andonov (81’ Gutierrez).
Arbitro: Sandi Bosnic.
Ammonimenti: 16’ Perazzo, 26’ Meslien, 87’ Mueller, 90’ Abkulut.
Note: Tempo nuvoloso, campo in buone condizioni, spettatori presenti 540. Al 26’ palo di Zivko, al 50’
montante di Akdemir.
L’intervista
Kazik Niccolò
“Certi amori non finiscono. Fanno giri immensi e poi ritornano”. Così recita una canzone di
successo di Antonello Venditti. Una frase che si può benissimo applicare a Kazik Niccolò, che del
Locarno è stato giocatore in giovane età e che ora torna ad esserne parte integrante in qualità di
direttore sportivo.
Kazik spiegaci dove sei finito? Dopo il tuo passaggio allo Zurigo ti abbiamo perso di vista.
È una lunga storia. Dopo aver fatto parte del FC Locarno fino agli allievi C, mi sono trasferito
all’età di 12 anni sulle rive della Limmat. Sono entrato a far parte del FC. Zurigo continuando la
scalata nel settore allievi, fino ad esordire in serie A a 17 anni. Ho continuato la mia carriera
tornando a Locarno passando per Soletta, Baden e di nuovo qui per festeggiare una fantastica
promozione in Challenge League. Poi ho chiuso con il calcio d’elite nel 2007 e mi sono concentrato
sulla mia nuova attività professionale come consulente assicurativo.
Il tuo è un gradito ritorno. Con quali motivazioni affronti la nuova sfida?
Senza motivazioni, non è possibile affrontare nessuna sfida. Ho sempre desiderato restare nel calcio
che conta, e poterlo fare come direttore sportivo del mio FC Locarno è innanzitutto motivo di
grandissimo orgoglio. Provo poi una profonda gratitudine verso chi ha visto in me la persona giusta
per ricoprire questo ruolo di grandissima responsabilità.
Il tuo passato di ex giocatore saprà esserti utile nel tuo lavoro a contatto con i giocatori e lo
staff?
Senza dubbio molto utile. Parlando con i ragazzi si scoprono difficoltà e disagi già vissuti in passato
da calciatore. Questo serve per immedesimarsi e capire la problematica con la quale il giocatore può
essere confrontato. D’altra parte non so se per i ragazzi avere quale DS un ex calciatore sia un bene:
so distinguere un vero problema da un capriccio... Ma voglio focalizzarmi, sugli sforzi che si fanno
e l’immenso piacere che si prova quando si vedono ripagati i sacrifici da risultati positivi. Di questi
momenti ai nostri giocatori ne auguro tanti, per loro e per il FC Locarno.
Il tuo è un ruolo delicato. Quali sono le prime impressioni che hai ricavato dalle prime
settimane di lavoro?
Mi sento estremamente a mio agio. Non ha senso parlare delle difficoltà, si sprecano solo inutili
energie e non porta a nulla. Ci saranno sempre questioni negative da risolvere, ma è esclusivamente
una questione di come le si affronta: a tutto c¹è una soluzione.
Per finire un’occhiata agli obiettivi. Quali quelli personali e quelli di squadra?
Non ho obiettivi personali. La soddisfazione intima deriva sempre dai risultati che si ottengono in
gruppo. Sportivamente parlando non faccio alcun pronostico. La meta è quella di onorare la maglia
indossata. Chi lavora duro, sarà premiato. Il lavoro paga, sempre.
L’angolo dei tweet e dei post
È l’angolo dedicato ai social network. Ogni settimana andremo a pescare i più curiosi che
riguardano l’attività del nostro club e li pubblicheremo qui. Sarà una specie di termometro per
tastare il polso non solo allo Stadio, ma anche attorno ad esso.
Facebook
Michele Nicora commentando le foto dei giocatori pronti per un’uscita in canoa: Spero che
sappiano nuotare, qualcuno ha pensato ai braccioli?
Twitter
Fc Locarno: Abbiamo perso una battaglia, ma la guerra è ancora lunga. Grazie al pubblico per il
sostegno costante. #ricominciamo.
In questo week-end
.
Il 3 agosto del 1986 iniziava una delle stagioni più belle del FC Locarno, quella che coincise con la
promozione in Divisione Nazionale A. Nella prima giornata di quel campionato, le Bianche
Casacche, per quell’occasione vestite di rosso, affrontarono in trasferta il neopromosso Le Locle,
battendolo con il netto risultato di 5-0. In rete andarono Caryl Facchinetti dopo pochi secondi,
Winfried Kurz autore di una tripletta e Bruno Abächerli.
Claudio Suter, che evidentemente non poteva sapere di avere sotto gli occhi il miglior Locarno della
fine del secolo, rimase molto prudente, relativizzando quel successo e imputandolo soprattutto alla
debolezza dei romandi definiti senza mezzi termini “…spauracchio potenziale, che alla verifica del
campo si è rivelato modesto quanto presuntuosissimo dirimpettaio”. Invece quell’anno il Locarno
era proprio forte, tanto che concluse la stagione al primo posto con 45 punti e 96 reti all’attivo.
Prudente si dichiarò pure mister Toni Chiandussi che disse: “Il nostro campionato inizia sabato
prossimo”. Se quella era l’intenzione del tecnico, allora anche il secondo inizio fu altrettanto
roboante. A fare le spese dell’attacco bomba di bianco vestito fu il Chiasso, che venne al Lido a
perdere con lo stesso risultato di 5-0, davanti a 3'500 entusiasti spettatori.
Il personaggio
Bruno Walther
Membro storico del Pardo Club, da sempre presente con le sue trombette in curva. Vediamo come se la cava con il nostro
questionario..
Età: 60 anni
Stato civile: sposato, 2 figlie
Tifoso del Locarno: dal 1980
La mia partita del cuore:. Xamax-Locarno 1-2 del 1985
Un mio pregio: sono preciso
Un mio difetto: di conseguenza pignolo
Cosa vorrei essere: Un pensionato senza pensieri
Paese dove vorrei vivere: Non mi muoverei mai da qui!
Il colore che preferisco: il verde
La donna dei miei sogni: mia moglie
Il mio cantante preferito: Ian Gillan, leader storico dei Deep Purple
Il giocatore più forte che ho visto giocare con il Locarno: Paul Schoenwetter
Il mio personaggio storico: Nelson Mandela
Il mio sogno: Godermi il più a lungo possibile la pensione
L’ultima
È sempre possibile sottoscrivere gli abbonamenti per la stagione appena iniziata. Unisciti anche tu
alle decine di locarnesi che l’hanno già fatto. Ricomincia con noi la nuova avventura!
Campagna abbonamenti Stagione 2014-2015 (in franchi)
Tessere entrata campo
120.00
AVS 80.00
Biglietti singoli
Entrata campo
10.00
AVS 8.00
Supplemento tribuna
10.00
AVS 8.00
Entrata campo e tribuna
20.00
AVS 16.00
Giovani fino a 16 anni
gratis
Tessere tribuna
VIP (1 evento allo stadio
Tessera campo e tribuna
1000.00
250.00
AVS 190.00
Prossima partita
La nostra avventura nel nuovo campionato continuerà il prossimo 9 agosto alle 18.30 al Lido
contro l’Etoile Carouge. Ai più giovani il nome di Alain Dufau non deve dire molto, ma coloro
che seguono il nostro Locarno da qualche anno, di sicuro non l’hanno dimenticato. Corre l’anno
1963 e le nostre bianche casacche sono ad un passo dalla promozione in Lega Nazionale B. Si gioca
al Lido la partita decisiva contro il Carouge e dopo il vantaggio ottenuto da Ravani con la
complicità di una deviazione di Heubi, la vittoria sembra cosa fatta. E invece a 9’ dalla fine, il buon
Dufau entra a suo modo nella storia del Locarno, con una punizione da oltre 30 metri, che sorprende
l’esterrefatto Sangalli. I convulsi attacchi finali non portano alcun esito e i ginevrini salgono in B.
Da quel giorno Etoile Carouge per noi fa rima con beffa.
51 anni dopo ecco che incrociamo le armi, forti di tanti anni di Lega Nazionale e quindi di molte
sfide in comune. Le ultime, giocate nel 2011-2012, hanno visto i nostri dapprima imporsi per 5-1
alle Fontenette, per poi ripetere la vittoria con un altrettanto netto 3-0 allo Stadio Lido nel ritorno.
Non sappiamo se l’esito della sfida odierna sarà lo stesso, ma stellati e Bianche Casacche hanno
dalla loro una storia in comune fatta di formazione dei giovani e di calcio nobile di provincia. Li
salutiamo, certi che sapranno onorare il loro impegno. Sperando che tra le loro file non ci sia un
novello Dufau…