Well 2000 MANUALE D`USO

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Well 2000 MANUALE D`USO
Well 2000
Elettrostimolatori per il benessere
MANUALE D’USO
New Age Italia s.r.l.
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Rev. N. 01 del 02/03/06
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INDICE
Cap.1 - PRESENTAZIONE .......................................................................... 5
Cap.2 - AVVERTENZE E CONTROINDICAZIONI ................................ 5
2.1 - Avvertenze preliminari...................................................................5
2.2 - Controindicazioni............................................................................ 5
2.3 - Precauzioni d’impiego .................................................................... 6
2.4 - Avvertenze speciali.......................................................................... 6
Cap.3 - FUNZIONAMENTO ........................................................................ 7
3.1 - Pannello comandi Well 2000 .......................................................... 7
3.2 - Collegamento delle parti applicate ................................................ 8
3.3 - Come accendere Well 2000 ............................................................ 8
3.4 - Selezione del programma ............................................................... 9
3.5 - Iniziare la stimolazione ...................................................................9
3.6 - Regolazione dell’intensità di stimolazione .................................. 10
3.6.1 - Intensità per la stimolazione muscolare..................................... 10
3.6.2 - Intensità per la stimolazione estetica e antalgica ....................... 11
3.7 - Passare da una fase alla successiva.............................................. 11
3.8 - Terminare la stimolazione ............................................................ 11
3.9 - Spegnere il dispositivo .................................................................. 12
3.10 - Interrompere o evitare il riscaldamento ................................... 12
3.11 - Collegamento alla rete ................................................................ 12
Cap.4 - I PROGRAMMI DI WELL 2000 .................................................. 13
4.1 - Elenco programmi Well 2000 ...................................................... 13
4.2 - Programmi sportivi....................................................................... 14
4.2.1 - Descrizione programmi sportivi ................................................ 14
4.2.2 - Gradualità di utilizzo e livelli di stimolazione........................... 17
4.2.3 - Frequenza settimanale di stimolazione ...................................... 17
4.2.4 - Metodi di allenamento con l‟elettrostimolazione ...................... 17
4.3 - Programmi estetici ........................................................................ 18
4.3.1 - La cellulite ................................................................................. 18
4.3.2 - Descrizione programmi estetici ................................................. 19
4.3.3 - Trattamento della cellulite con l‟elettrostimolazione ................ 19
4.4 - Programmi TENS antalgici.......................................................... 20
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4.4.1 - Descrizione programmi TENS antalgici.................................... 20
4.5 - Corretta posizione da assumere in stimolazione ........................ 21
Cap.5 - POSIZIONAMENTO DEGLI ELETTRODI .............................. 21
5.1 - Stimolazione muscolare ................................................................ 22
5.2 - Trattamenti estetici ....................................................................... 22
5.3 - Terapia antalgica (TENS) ............................................................ 22
Cap.6 - UTILIZZO DELLA BATTERIA .................................................. 24
6.1 - Sostituzione batteria ..................................................................... 25
6.2 - Precauzioni d’uso della batteria .................................................. 25
Cap.7 - MANUTENZIONE ......................................................................... 25
7.1 - Manutenzione degli elettrodi pregellati ...................................... 25
7.2 - Pulizia dell’apparecchio e/o del caricabatterie........................... 26
7.3 - Sostituzione del caricabatterie ..................................................... 26
Cap.8 - AVVERTENZE ............................................................................... 27
Cap.9 - SIMBOLI ......................................................................................... 28
Cap.10 - CARATTERISTICHE TECNICHE ........................................... 29
Cap.11 - DOTAZIONE E ACCESSORI .................................................... 30
11.1 - Dotazione di base......................................................................... 30
11.2 - Materiale di consumo e accessori .............................................. 30
Cap.12 - BIBLIOGRAFIA........................................................................... 31
ATTENZIONE: LEGGERE ATTENTAMENTE IL
MANUALE PRIMA DELL’USO
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Cap.1 - PRESENTAZIONE
L‟elettrostimolatore neuromuscolare Well 2000 è utilizzabile per sviluppare le prestazioni
muscolari in ambito sportivo, sia agonistico che amatoriale, nelle diverse fasi della
riabilitazione post-traumatica, per effettuare terapia antalgica, endorfinica ed
ogniqualvolta risulti efficace l‟applicazione della TENS. Si presenta, inoltre, come valido
supporto nelle applicazioni estetiche, per combattere gli inestetismi della cellulite, per
facilitare il dimagrimento localizzato nell‟uomo e favorire il linfodrenaggio. L‟ambiente
di utilizzo tipico è la palestra, il centro sportivo, di fisioterapia e di estetica, ma la semplicità
di utilizzo ne consente l‟uso anche ai meno esperti direttamente a domicilio. Well 2000 può
essere utile a tutta la famiglia ma può anche essere sfruttato come un vero e proprio sistema
di allenamento da uno sportivo o da un atleta come supporto non solo durante preparazione
atletica, ma anche durante le diverse fasi del periodo competitivo.
Cap.2 - AVVERTENZE E CONTROINDICAZIONI
2.1 - Avvertenze preliminari
Prima di utilizzare per la prima volta l’apparecchio, leggere attentamente il manuale
d’uso. Inoltre, prima di ogni applicazione:
procedere con un esame a vista, per individuare eventuali segni di danneggiamento;
prendere accuratamente visione di ogni avvertenza collocata sull‟apparecchio;
allontanare tutti i contenitori di liquidi dall‟apparecchio, perché non protetto
dall‟ingresso di liquidi (IP 20);
verificare la disponibilità dei materiali di consumo (ad esempio elettrodi e fasce
conduttive).
2.2 - Controindicazioni
L’elettrostimolazione non è praticabile:
-
in zone prossime all‟area cardiaca, in soggetti portatori di pacemakers, o affetti da
cardiopatie o turbe del ritmo cardiaco;
sulla superficie anteriore del collo, per la possibilità di provocare spasmo laringeo;
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-
sulla superficie laterale del collo, per la sensibilità del glomo carotideo;
nella regione addominale e lombosacrale, in donne in stato di gravidanza;
su zone con lesioni cutanee, mucose, alterazioni della sensibilità locale, processi
infettivi, infiammazioni, flebiti, tromboflebiti;
in caso di apparecchiature elettroniche impiantate nella zona immediatamente
sottostante l‟area di stimolazione;
su zone affette da tumori e nell‟area addominale, in caso di litiasi epatica o renale
(calcoli al fegato e ai reni);
tenere lontano dalla portata dei bambini.
2.3 - Precauzioni d’impiego
E’ opportuno consultare il medico ed utilizzare l’elettrostimolatore sotto il suo
controllo in caso di:
utilizzo della stimolazione neuromuscolare a scopo antalgico, per individuare la causa
patologica della sensazione dolorosa e nel caso i sintomi non regrediscano nell‟arco di
alcuni giorni;
applicazione degli elettrodi sul viso;
in prossimità di segmenti da trattare caratterizzati dalla presenza di mezzi di sintesi
metallici e metalli intratessutali (come protesi, materiali di osteosintesi, viti, spirali);
pazienti affetti da epilessia e morbo di Parkinson, perché potrebbe essere alterata la
soglia di sensibilità;
donne in gravidanza, presunta od accertata, consigliando la stimolazione solo in zone
periferiche, come gli arti superiori ed inferiori;
pazienti affetti da sindromi dolorose, la cui causa non sia stata stabilita con certezza;
pazienti affetti da lesioni tendinee e muscolari;
paralisi spastiche;
pazienti che assumono betabloccanti, perché l‟elettrostimolazione attiva la circolazione
sanguigna locale.
Si raccomanda di non applicare gli elettrodi dell’elettrostimolatore:
sopra il bulbo oculare;
direttamente su zone delicate e sensibili, come la parte centrale del seno, l‟inguine o le
ascelle;
non posizionare mai, nell‟area cardiaca, un elettrodo sulla parte anteriore del tronco e
l‟altro sulla corrispondente parte posteriore, per non avere il muscolo cardiaco
interposto tra il polo positivo e il polo negativo.
2.4 - Avvertenze speciali
-
-
Si sconsiglia l‟uso dell‟elettrostimolatore dopo un pasto abbondante, perché,
richiamando il sangue in un‟altra zona del corpo, si potrebbe allungare il processo
digestivo.
Se durante il trattamento dovessero comparire segni di tachicardia, di extrasistolia, o di
mancata tollerabilità della stimolazione, è bene sospendere il trattamento, per riportare
tutto alla normalità.
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Cap.3 - FUNZIONAMENTO
3.1 - Pannello comandi Well 2000
1
2
3
4
7
5
8
6
9
Figura 3.1:Pannello comandi Well 2000
Legenda:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
DISPLAY LCD
POWER ON (accensione)
POWER OFF (spegnimento)
START (avvio stimolazione)
PAUSE STOP (interruzione del programma)
Regolazione INTENSITA‟ (+/-) Canale 1
Selezione del PROGRAMMA (Freccia su = programma precedente)
Selezione del PROGRAMMA (Freccia giu = programma successivo)
Regolazione INTENSITA‟ (+/-) Canale 2
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3.2 - Collegamento delle parti applicate
Prima di avviare una sessione di stimolazione:
-
disconnettere il caricabatterie (la stimolazione non può essere avviata, se lo
strumento è connesso al caricabatterie inserito nella presa di rete);
collegare i cavetti all’uscita/e che si vogliono utilizzare per la stimolazione, come
illustrato in figura 3.1 : collegare sempre sia l‟uscita positiva rossa sia la negativa nera di
ogni canale utilizzato (è possibile collegare anche solo un canale).
+
+
Out Ch1
+
+
- Out Ch2
Figura 3.1: Collegamento dei cavetti al dispositivo
-
collegare gli elettrodi ai cavetti (solo a quelli inseriti nell‟apparecchio);
-
applicare gli elettrodi sulla pelle: togliere il supporto di plastica sollevando l‟elettrodo
BNelett
da un lembo e applicarlo sulla pelle nella zona interessata seguendo gli esempi Via
del M arch
Manuale Applicazioni allegato; premere in tutte le sue parti per qualche secondo Tper
itle
Schema d
farlo aderire bene alla cute.
S i ze
Do cu men
A4
Nota: è possibile sovrapporre altri cavi singoli ai cavi in dotazione (sul connettore Dat
che
e: 18
collega il cavo all‟apparecchio) oppure utilizzare i cavetti sdoppiatori (tutti accessori non
compresi) per applicare un numero maggiore di elettrodi (es. applicare 4 elettrodi per ogni
canale).
Attenzione: gli elettrodi forniti come dotazione di base di Well 2000 non devono, in nessun
caso, essere utilizzati con altri strumenti e/o sostituiti con elettrodi di tipo diverso. NON
UTILIZZARE SU PERSONE DIVERSE.
Per la ricarica dell‟apparecchio si raccomanda di disconnettere gli elettrodi dal paziente e i
cavi dall‟apparecchio.
3.3 - Come accendere Well 2000
Per accendere Well 2000 premere il tasto POWER ON: il display si illumina e visualizza il
messaggio di presentazione.
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M arzo
3.4 - Selezione del programma
Effettuata l‟inizializzazione, si seleziona il programma di stimolazione desiderato (vedi
capitoli 5, 6 e 7), scorrendo il menù di selezione con i tasti UP (freccia su) e DOWN (freccia
giù).
Legenda
1.
2.
3.
4.
5.
Select: stato di impostazione dei parametri. Ogni schermata riporta sempre, in questa
posizione, lo stato presente dell‟apparecchio (SELECT= selezione, RUN=
stimolazione, PAUSE = pausa).
n.01: numero del programma selezionato (RESISTENZA AEROBICA ARTI INF.
LIV1 è il primo programma di allenamento disponibile).
RESISTENZA AEROBICA ARTI INF. LIV1: nome programma di allenamento
selezionato. Scorrendo il menù, si visualizzano i programmi disponibili su Well 2000.
2 Seq: numero complessivo di sequenze che compongono il programma di
stimolazione selezionato.
Tot min:30 :durata totale, in minuti, del programma di allenamento selezionato.
3.5 - Iniziare la stimolazione
Selezionato il programma di stimolazione desiderato, è sufficiente premere il pulsante
START per iniziare l‟allenamento. Si noti che il display visualizza la schermata di lavoro
1
4
Run
CH1
0%A
20:45
CH2
35%A
6
2
3
5
Figura 3.2: Tasto “START” e schermata di lavoro
Legenda:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Run: Well 2000 si trova nello stato di START ed eroga la corrente per la stimolazione.
20.45: tempo decrescente, in minuti, della stimolazione.
CH x: canale a cui si riferiscono le intensità di uscita riportate nelle righe sottostanti
(CH1= canale1; CH2= canale2).
0 %A e 35% A: intensità di uscita della corrente impostata manualmente, espressa in
percentuale della corrente massima erogabile (100%).
A / P: indicatori delle fasi di AZIONE (A) con la stimolazione e di PAUSA (P) con il
massaggio di recupero (la PAUSA è solo nei programmi di lavoro muscolare).
: barra dell‟intensità di corrente erogata in ogni istante dallo strumento.
Aumentando l‟intensità, aumenta la porzione dell‟area nera.
N.B. il passaggio fra fase di azione (contrazione del muscolo) e di pausa (recupero) viene
evidenziato dal modificarsi dello stato della barra dell‟intensità e dalla lettera (A o P) a
fianco dell‟indicazione numerica.
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3.6 - Regolazione dell’intensità di stimolazione
Per ottenere una stimolazione efficace, bisogna impostare manualmente un‟opportuna
intensità mediante i tasti +/- dei canali utilizzati (figura 1, tasti 7 e 8), non appena si avvia un
programma o una fase di un programma, e regolarla successivamente con i medesimi tasti,
per percepire sempre una stimolazione adeguata ed evitare il naturale fenomeno di
adattamento nervoso.
3.6.1 - Intensità per la stimolazione muscolare
Tutti i programmi di lavoro muscolare (FORZA ESPLOSIVA, FORZA RESISTENTE,
RESISTENZA AEROBICA, TONIFICAZIONE, SIMULAZIONE, RECUPERO POSTTRAUMA) sono caratterizzati da una prima fase per il riscaldamento muscolare della
durata di 5 minuti e da una seconda fase detta di lavoro, in cui vengono sviluppate le
prestazioni muscolari desiderate. Durante la fase di lavoro, la stimolazione avviene in due
momenti distinti:
-
un periodo di AZIONE, in cui il muscolo si contrae (“tira”);
un periodo di PAUSA, in cui il muscolo stimolato recupera dallo sforzo appena
compiuto attraverso un leggero massaggio (singoli impulsi).
Le due fasi di AZIONE e PAUSA sono identificabili, inoltre, per la presenza sul display, a
fianco dell‟indicazione numerica dell‟intensità di uscita, della lettera „A‟ in fase di AZIONE
e della „P‟ in fase di PAUSA. Avendo obiettivi differenti, è possibile impostare due intensità
distinte per le due fasi ed effettuare due regolazioni differenti durante il programma. Well
2000 porta automaticamente l’intensità di stimolazione in fase di PAUSA al 50% del
valore di intensità impostato nella prima fase di AZIONE. Ad esempio, se si è impostata
un‟intensità del 40% in azione (contrazione), durante la pausa (recupero) l‟intensità sarà
automaticamente del 20%; questa funzione decade quando viene variata l‟intensità della
pausa. Per regolare manualmente l’intensità di stimolazione in PAUSA, è sufficiente agire
sui tasti 7 e 8 di figura 1.1, quando sul display compare la lettera „P‟ a fianco del valore di
intensità, aumentando o diminuendo il valore in base alle proprie esigenze (ad esempio, si
può diminuire se nella fase di PAUSA si sente il muscolo eccessivamente affaticato). Si
consiglia di aumentare sempre e con gradualità l’intensità della stimolazione durante la
fase di AZIONE, anche per percepire quando diventa insopportabile (pizzicore).
Importante: è fondamentale lavorare in fase di AZIONE con intensità elevate per stimolare
un buon numero di fibre e stimolare i muscoli interamente.
Riportiamo di seguito un criterio agenerale per la regolazione dell‟intensità durante le
diverse fasi dei programmi di stimolazione muscolare:
-
Riscaldamento: si consiglia di utilizzare un’intensità moderata all‟inizio del
riscaldamento e di aumentarla gradualmente verso la fine.
- Lavoro: è opportuno iniziare con un’intensità inferiore a quella impostata alla fine della
fase di riscaldamento perché la stimolazione durante la fase di lavoro è molto più intensa.
L‟intensità deve essere poi aumentata in base agli obiettivi che si desiderano raggiungere,
ma sempre con gradualità (es. per tonificare aumentare ogni 4-5 contrazioni mentre, per
aumentare la forza, aumentare ogni 2-3 contrazioni). Si tenga presente che il numero di
fibre muscolari allenate aumenta con l‟intensità di stimolazione quindi, per far contrarre il
muscolo in tutte le sue parti, è necessario avere un‟intensità sufficientemente alta.
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Attenzione: l‟intensità sopportabile dai muscoli che lavorano contemporaneamente può
essere diversa (es: il quadricipite destro può essere più forte del sinistro), quindi è
consigliabile impostarla in modo da sentire che entrambi svolgono lo stesso lavoro. Col
tempo, tuttavia, è consigliabile riportare gradualmente i due muscoli a lavorare alla stessa
intensità in modo da bilanciare le prestazioni di entrambi.
In tutti gli altri programmi di stimolazione muscolare, cioè quelli caratterizzati dalla
stimolazione continua e senza pause (CAPILLARIZZAZIONE, DEFATICAMENTO,
RILASSAMENTO, RECUPERO ATTIVO), vi sarà solo un’intensità di stimolazione e a
fianco del valore impostato comparirà sempre la lettera A. L‟intensità da impostare deve
essere moderata e costante (aumentare nel caso in cui la sensazione del “massaggio”
diminuisca durante il programma).
3.6.2 - Intensità per la stimolazione estetica e antalgica
Nei programmi estetici e antalgici si consiglia di impostare un‟intensità di stimolazione
adeguata (sentire una vibrazione o pizzicore non fastidiosi) e di mantenerla costante
(aumentando nel caso in cui la sensazione diminuisca durante il programma); nel caso di
cellulite o depositi di grasso particolarmente spessi e compatti e per dolori acuti è
possibile aumentare gradualmente l’intensità per incrementare gli effetti.
3.7 - Passare da una fase alla successiva
La maggior parte dei programmi di Well 2000 sono composti da diverse fasi. I programmi
di lavoro muscolare (FORZA ESPLOSIVA, FORZA RESISTENTE, RESISTENZA
AEROBICA, TONIFICAZIONE) sono caratterizzati da una prima fase di riscaldamento
muscolare, che termina con l‟interruzione della stimolazione, l‟emissione di un segnale
sonoro di avvertimento e la visualizzazione sul display del messaggio: “Premere START
per continuare”. Premendo START, si passa alla fase di allenamento vera e propria e
bisogna reimpostare l‟intensità (AZIONE e PAUSA). Gli altri programmi con più fasi
(RECUPERO
ATTIVO,
RILASSAMENTO,
SIMULAZIONE,
CELL.,
LINFODRENAGGIO, GRASSO), segnalano il termine di una fase e il passaggio alla
successiva semplicemente con l‟emissione di un segnale acustico e mantenendo inalterata
l’intensità della stimolazione nelle due fasi; la stimolazione, quindi, è continua e bisogna
regolare l’intensità in base ai cambiamenti di lavoro delle diverse fasi.
3.8 - Terminare la stimolazione
Terminato il tempo di stimolazione, Well 2000 cessa di emettere corrente in uscita e si
riporta automaticamente in fase di selezione programmi. La stimolazione, tuttavia, può
essere interrotta in qualsiasi momento, semplicemente premendo il pulsante di STOP
PAUSA. La prima pressione del pulsante di STOP PAUSA porta la macchina in stato di
PAUSA in cui il Timer si ferma e la stimolazione si interrompe. Per riprendere l‟allenamento
da dove era stato interrotto, è sufficiente premere START e reimpostare l’intensità di
stimolazione desiderata. Se, al contrario, viene premuto il pulsante STOP una seconda volta,
si interrompe definitivamente la stimolazione in corso e il dispositivo si riporta in fase di
selezione programmi.
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3.9 - Spegnere il dispositivo
Per spegnere definitivamente il dispositivo, premere il tasto “POWER OFF” ed effettuare la
manutenzione indicata al capitolo 11.
3.10 - Interrompere o evitare il riscaldamento
In alcuni casi è possibile che il riscaldamento non sia necessario, per esempio dopo aver
eseguito degli esercizi volontari, per ripetere un programma una seconda volta di seguito
oppure per applicare un altro programma differente. Per eliminare il riscaldamento è
necessario, partendo da apparecchio spento, effettuare le seguenti operazioni:
1.
2.
3.
Tenendo premuto il pulsante UP accendere l‟apparecchio premendo il tasto ON (in
questo modo si attiva la funzione per saltare il riscaldamento)
Selezionare il programma scelto
Premere START
A questo punto il riscaldamento inizia ugualmente ma è possibile terminare la fase in ogni
momento premendo START una seconda volta; in questo modo si passa alla fase
successiva (fase di lavoro) e bisogna premere START nuovamente ed impostare l‟intensità
per iniziare la stimolazione.
3.11 - Collegamento alla rete
Si colleghi Well 2000 alla rete elettrica solo al momento della ricarica della batteria interna,
connettendo il caricabatterie fornito in dotazione con la presa di alimentazione posta sul retro
dell‟apparecchio. Si ricorda di scollegare sempre gli elettrodi dal paziente in fase di ricarica
della batteria e di non avviare la stimolazione con lo strumento collegato alla rete.
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Cap.4 - I PROGRAMMI DI WELL 2000
Il modello Well 2000 fornisce 79 diversi programmi preimpostati di elettrostimolazione.
Ogni programma è individuato dalle due righe centrali della schermata di selezione e può
essere scelto come descritto al paragrafo 3.3.
4.1 - Elenco programmi Well 2000
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
RES.
AEROBICA
ARTI INF.
LIV.1
RES.
AEROBICA
ARTI INF.
LIV.2
RES.
AEROBICA
ARTI INF.
LIV.3
RES.
AEROBICA
ARTI SUP.
LIV.1
RES.
AEROBICA
ARTI SUP.
LIV.2
RES.
AEROBICA
ARTI SUP.
LIV.3
FORZA RES.
ARTI INF.
LIV.1
FORZA RES.
ARTI INF.
LIV.2
FORZA RES.
ARTI INF.
LIV.3
FORZA RES.
ARTI SUP.
LIV.1
FORZA RES.
ARTI SUP.
LIV.2
FORZA RES.
ARTI SUP.
LIV.3
TONIFICA
ARTI INF.
LIV.1
TONIFICA
ARTI INF.
LIV.2
21 FORZA ESP.
ARTI INF. LIV.3
41
SIMULAZIONE
SPRINT LIV.1
61 TENS CERVICALE
ACUTA*
22 FORZA ESP.
ARTI SUP. LIV.1
42
SIMULAZIONE
SPRINT LIV.2
62 TENS CERVICALE
CRONICA*
23 FORZA ESP.
ARTI SUP. LIV.2
43
GLUTEI CELL.
EDEMATOSA
63 TENS DOLORE
SPALLA ACUTO*
24 FORZA ESP.
ARTI SUP. LIV.3
44
GLUTEI CELL.
FLACCIDA
64 TENS DOLORE
SPALLA CRONICO*
25 REC.POSTTRAUMA ARTI INF.
45
GLUTEI CELL.
COMPATTA
65 TENS TUNNEL
CARPALE*
26 REC.POST46
TRAUMA ARTI SUP.
COSCE CELL.
EDEMATOSA
66 TENS DORSALGIA*
27 REC. ATTIVO
ARTI INF.
47
COSCE CELL.
FLACCIDA
67 TENS LOMBALGIA*
28 REC. ATTIVO
ARTI INF.
48
COSCE CELL.
COMPATTA
68 TENS
LOMBOSCIATALGIA*
29 DEFATICAMENTO
ARTI INF.
49
ADDOME/FIANCHI
CELL. EDEMATOSA
69 TENS GONALGIA*
30 DEFATICAMENTO
ARTI SUP.
50
ADDOME/FIANCHI
CELL. FLACCIDA
70 TENS
METATARSALGIA*
31 RILASSAMENTO
ARTI INF.
51
ADDOME/FIANCHI
CELL. COMPATTA
71 TENS FASCITE
PLANTARE*
32 RILASSAMENTO
ARTI SUP.
52
BRACCIA CELL.
EDEMATOSA
72 TENS
CONTRATTURA*
33 CAPILLARIZZAZ.
ARTI INF.
53
BRACCIA CELL.
FLACCIDA
73 TENS STRAPPI
MUSCOLARI*
34 CAPILLARIZZAZ.
ARTI SUP.
54
BRACCIA CELL.
COMPATTA
74 TENS TENDINITE
ACUTA*
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15 TONIFICA
ARTI INF.
LIV.3
16 TONIFICA
ARTI SUP.
LIV.1
17 TONIFICA
ARTI SUP.
LIV.2
18 TONIFICA
ARTI SUP.
LIV.3
19 FORZA ESP.
ARTI INF.
LIV.1
20 FORZA ESP.
ARTI INF.
LIV.2
35 SIMULAZIONE
PIANURA LIV.1
55
LINFODRENAGGIO
ARTI INF.
75 TENS TENDINITE
CRONICA*
36 SIMULAZIONE
PIANURA LIV.2
56
LINFODRENAGGIO
ARTI SUP./TRONCO
76 TENS DISTORSIONE
ACUTA*
37 SIMULAZIONE
MONTAGNA LIV.1
57
77 TENS DISTORSIONE
CRONICA*
38 SIMULAZIONE
MONTAGNA LIV.2
58
39 SIMULAZIONE
CRONO LIV.1
59
GRASSO
LOCALIZZATO
ARTI INF.
GRASSO
LOCALIZZATO
ARTI SUP.
GRASSO DIFFUSO
ARTI INF.
40 SIMULAZIONE
CRONO LIV.2
60
78 TENS GENERICA
DOLORE CRONICO*
79 TENS GENERICA
DOLORE ACUTO*
GRASSO DIFFUSO
ARTI SUP./TRONCO
Note: ARTI INF: programma idoneo per la stimolazione degli arti inferiori
ARTI SUP./TRONCO : programma idoneo per la stimolazione degli arti superiori e del tronco
(*) TENS: programmi coperti da certificazione CE0476
4.2 - Programmi sportivi
I programmi di allenamento di Well 2000 sono suddivisi in gruppi, detti anche programmi
base, con caratteristiche di stimolazione e obiettivi diversi. I programmi sportivi sono di 2
tipi: programmi di lavoro muscolare per l‟allenamento e lo sviluppo di capacità specifiche
oppure per tonificazione e massa; programmi di riscaldamento o di recupero come pregara (CAPILLARIZZAZIONE) o per il defaticamento dopo le sedute di allenamento o di
elettrostimolazione.
4.2.1 - Descrizione programmi sportivi
RESISTENZA AEROBICA
Per aumentare la resistenza all‟affaticamento, cioè per migliorare nei muscoli la capacità di
resistere a sforzi di intensità medio-bassa mantenuti per lunghi periodi, è necessario
stimolare le fibre “rosse”. Questo è l‟obiettivo dei programmi RESISTENZA AEROBICA
che risultano molto utili negli sport di resistenza come il ciclismo, l‟atletica leggera (fondo,
maratona), il nuoto, il triathlon e lo sci di fondo.
FORZA RESISTENTE
I programmi di forza resistente sono fondamentali per le attività sportive in cui si ha una
forte produzione di acido lattico durante lo sforzo (ad es: mezzofondo, ciclismo – salite, sci
alpino, canottaggio, boxe). L‟elettrostimolazione allena i muscoli stimolati a lavorare per
tempi medio-lunghi in condizioni di sforzo elevato.
TONIFICAZIONE
L‟obiettivo è fornire all‟utente un valido mezzo per tonificare la muscolatura, sia quella
allenata sia quella di tipo sedentario. Chi non pratica una disciplina sportiva in particolare,
ma ha l‟esigenza di rafforzare e tonificare alcuni gruppi muscolari, può utilizzare il
programma semplicemente selezionando dal menù uno dei programmi di questo gruppo,
iniziando sempre dal primo livello. Variando il numero di sedute settimanali e l‟intensità
della stimolazione si potrà ottenere una semplice tonificazione oppure un vero e proprio
aumento di forza. Per la tonificazione sono sufficienti 2 sedute a settimana usando
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un‟intensità moderata; la durata del ciclo varia in base ai risultati che si vogliono
raggiungere, di solito il minimo è di 2 settimane. Per sviluppare la forza, invece, è
necessario avviare un vero e proprio ciclo di allenamento (o due cicli) della durata di 4-8
settimane con 2-3 sedute a settimana per ogni muscolo da sviluppare, usando la massima
intensità sostenibile dai muscoli stimolati. Chi pratica una disciplina sportiva specifica può
utilizzare questi programmi per sviluppare la forza prima di passare ai programmi di forza
esplosiva, soprattutto se non si è mai fatto uso di Well 2000 o se si è al primo ciclo di
stimolazione.
FORZA ESPLOSIVA
L‟obiettivo dei programmi di forza esplosiva è allenare le fibre della velocità e della forza
superiori, conosciute anche con il nome di fibre bianche. Lo sviluppo di forza esplosiva è
utile in tutti gli sport in cui sono necessarie forti accelerazioni degli arti inferiori come nei
SALTI (es: atletica, pallavolo, basket), nello SPRINT (es: calcio, atletica) oppure degli arti
superiori nei LANCI (es: atletica) e nelle SCHIACCIATE (es: pallavolo, tennis). Durante la
contrazione i programmi forniscono stimolazioni molto intense e contrazioni muscolari
rapide, quindi solitamente vengono usati in fase di rifinitura, cioè quando si è già raggiunto
un certo livello di forza mediante allenamento volontario o con altri programmi di
elettrostimolazione (es: con il programma di TONIFICAZIONE, utilizzando la massima
intensità sopportabile).
RECUPERO POST-TRAUMATICO
Riducendo la difficoltà del lavoro muscolare sono stati sviluppati alcuni programmi
particolarmente utili nelle prime fasi del recupero dopo gli infortuni. L‟utilizzo di questi
programmi è consigliato nelle prime settimane della fase di ripresa dell‟attività muscolare in
quanto favoriscono un inizio graduale della stimolazione. A seguire si consiglia l‟uso dei
programmi di tonificazione sopra descritti per un più incisivo aumento della tonicità e
successivamente della forza. Ovviamente alla ripresa da un infortunio non si deve
trascurare il movimento volontario per ritrovare la coordinazione neuromuscolare;
l‟elettrostimolazione con Well 2000 può essere usata in appoggio al movimento, per favorire
la ripresa del tono e della forza.
RECUPERO ATTIVO
Il programma è utilizzato per recuperare gli effetti negativi sui muscoli maggiormente
sollecitati durante l’attività sportiva o durante la competizione, ma anche su quelli che, per
esperienza, sono più soggetti a contratture. La stimolazione deve essere effettuata
nell‟immediata fase post-lavorativa, possibilmente a muscolo ancora caldo, per favorire il
metabolismo del lattato e ridurre la possibilità dell‟insorgere di indolenzimenti o contratture
nella muscolatura.
DEFATICAMENTO
Pensato per essere utilizzato al termine delle sedute di stimolazione con i programmi FORZA
ESPLOSIVA e RESISTENTE, TONIFICAZIONE o di RES. AEROBICA, riduce
l’insorgenza di indolenzimenti, contratture e l’eventuale presenza di acido lattico. I
muscoli da stimolare sono gli stessi su cui si è lavorato precedentemente con i programmi di
lavoro. Si consiglia l‟uso di questi programmi anche al termine di un allenamento, se non c‟è
il tempo di defaticare in altro modo, naturalmente stimolando i muscoli maggiormente
coinvolti nell‟attività fisica o più affaticati. Per l‟utilizzo di questo programma dopo aver
terminato il lavoro, si lasciano gli elettrodi nella stessa posizione.
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RILASSAMENTO
Il programma mantiene l‟attività muscolare a livelli minimi, grazie ad una stimolazione a
bassissima frequenza, senza produrre alcun tipo di affaticamento, per ottenere il
rilassamento muscolare e il mantenimento dell‟afflusso di sangue che permette di
ripristinare le sostanze energetiche bruciate durante lo sforzo. Si consiglia l‟utilizzo
soprattutto per le competizioni che prevedono un lavoro muscolare intenso e di breve durata
(es: atletica leggera) o come decontratturante.
CAPILLARIZZAZIONE
Il programma è utile quando si vuole produrre un aumento del flusso di sangue nella
muscolatura, per esempio come riscaldamento oppure, se usato frequentemente, per
migliorare la circolazione locale di un muscolo. Il programma CAPILLARIZZAZIONE è
utile anche per chi pratica sport di resistenza, in fase pre-gara, nei giorni di riposo oppure
prima di un programma lungo e intenso. Il programma può essere usato anche in
abbinamento ai trattamenti estetici, per favorire l‟afflusso di sangue nelle zone in cui è
presente la cellulite ed incrementare i risultati, facilitando il drenaggio di grassi e liquidi
liberati.
SIMULAZIONE
Sono programmi specifici per il ciclista che simulano, su più livelli di difficoltà, una tappa
in PIANURA, a CRONOMETRO, in MONTAGNA e uno SPRINT dopo una lunga
tappa. I programmi di simulazione sono stati sviluppati per l’allenamento degli arti
inferiori e possono essere utilizzati anche dai runner (podisti, mezzofondisti, maratoneti),
per simulare il fartlek (percorsi misti) e le variazioni di ritmo. Utilizzandoli, si ricreano
condizioni simili a quelle che si possono presentare durante una tappa su strada, in mountain
bike, o durante una gran fondo, consentendo l‟allenamento anche quando le condizioni
climatiche sono proibitive, oltre a riprodurre condizioni di percorsi su cui, di solito, non ci si
allena, come, per esempio, salite per chi abita in pianura. Questi programmi sono di elevata
difficoltà e altamente specifici, quindi vanno utilizzati in una fase avanzata della
preparazione come rifinitura, dopo aver stimolato i muscoli con gli altri programmi più
generali (es. FORZA RESISTENTE).
Simulazione pianura - L‟obiettivo del programma, sviluppato su 2 livelli, è preparare il
ciclista (o il podista) ad affrontare le uscite in pianura più lunghe o le impegnative gran
fondo. Le quattro fasi (una di riscaldamento e tre di lavoro) simulano il lavoro muscolare
prodotto affrontando un percorso di tipo pianeggiante intervallato da un falsopiano.
Simulazione montagna - L‟obiettivo del programma, sviluppato su 2 livelli, è preparare il
ciclista ad affrontare le uscite in montagna o le impegnative gran fondo nelle località alpine
e appenniniche. Le quattro fasi (una di riscaldamento e tre di lavoro) simulano il lavoro
muscolare prodotto affrontando un percorso con varie pendenze o variazioni di ritmo. Si
tenga presente che un lavoro di questo tipo è molto intenso ed è opportuno utilizzarlo dopo
aver fatto una adeguata preparazione con gli altri programmi di elettrostimolazione (es: un
periodo di potenziamento con il programma di Resistenza Aerobica o di Forza Resistente)
oppure con la bicicletta o i rulli.
Simulazione crono - L‟obiettivo è sviluppare la capacità della muscolatura stimolata di
lavorare in condizione di massimo sforzo per tutta la durata della seduta, come in una
cronometro o in un inseguimento su pista. Il programma modifica il tipo di allenamento
durante il ciclo di stimolazione passando fra tre diverse fasi: una di riscaldamento e due di
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lavoro effettivo. Al termine alla prima fase di lavoro, ne segue una seconda con intensità
ancora superiore, esattamente come se si cambiasse rapporto per spingerne uno superiore.
Aumentando il livello del programma cresce la difficoltà e la durata della stimolazione.
Simulazione sprint - L‟obiettivo è simulare scatti sempre più veloci, man mano che
aumenta l‟intensità utilizzata e il livello del programma stesso. Nell‟allenamento con la
bicicletta gli scatti possono essere eseguiti da soli per sviluppare la velocità, oppure dopo
aver svolto un certo carico di lavoro (fondo). Per simulare il primo tipo di allenamento si
può usare il solo programma di forza esplosiva, nel secondo caso invece si deve usare il
programma SIMULAZIONE SPRINT, in cui la fase di FORZA ESPLOSIVA è preceduta da
2 fasi con un lavoro di resistenza.
4.2.2 - Gradualità di utilizzo e livelli di stimolazione
Se non si è mai utilizzato Well 2000 o l‟elettrostimolazione in generale, si consiglia di
iniziare la stimolazione muscolare con dei programmi di difficoltà medio-bassa (es.
CAPILLARIZZAZIONE, RES. AEROBICA).
La quantità di fibre muscolari allenate è strettamente legata all‟intensità e al livello di
stimolazione impostato, mentre la qualità di lavoro effettuata dalle fibre dipende dal
programma selezionato. Se alzando l‟intensità non si avverte un aumento significativo del
lavoro muscolare (intensità elevate oltre 70-80%), è possibile passare al livello successivo
(per esempio LIV2 LIV3), mentre in caso contrario è opportuno proseguire mantenendo lo
stesso livello fino alla fine del ciclo di stimolazione.
Nel caso non si utilizzi l‟elettrostimolatore da più di 2-3 settimane, si consiglia di
ricominciare il ciclo da un livello inferiore rispetto all‟ultimo programma utilizzato, oppure
con un programma più leggero se l‟interruzione è stata molto lunga.
4.2.3 - Frequenza settimanale di stimolazione
La frequenza di stimolazione, fondamentale per la buona riuscita dell‟allenamento, dipende
dagli obiettivi che si desiderano raggiungere e dall‟eventuale presenza di allenamento fisico
volontario abbinato. Il numero di sedute settimanali, inoltre varia in base al programma
utilizzato:
RECUPERO POST-TRAUMA, TONIFICA, FORZA RESISTENTE, FORZA
ESPLOSIVA, SIMULAZIONE: 2-3 sedute distanziate di 1-2 giorni;
RESISTENZA AEROBICA, CAPILLARIZZAZIONE: 3-5 sedute;
DEFATICAMENTO, RECUPERO ATTIVO, RILASSAMENTO: fino a 7 sedute.
4.2.4 - Metodi di allenamento con l’elettrostimolazione
Metodo classico: l‟allenamento prevede l‟utilizzo della sola elettrostimolazione effettuata
sia contro una resistenza fissa che contro una resistenza capace di bloccarsi dopo un certo
tratto del movimento prodotto dalla contrazione (es. macchine in palestra). La
programmazione segue le indicazioni precedentemente fornite.
Metodo abbinato: si effettua una seduta completa di elettrostimolazione, seguita da un
allenamento specifico della disciplina praticata con una pianificazione dei programmi
modificata in base agli obiettivi prefissati. Si ottiene un aumento delle prestazioni muscolari
ed un‟immediata applicazione pratica, oltre ad uno sviluppo delle capacità coordinative
neuromuscolari e delle funzioni organiche.
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Metodo combinato: l‟elettrostimolazione è eseguita insieme al lavoro volontari in due modi
differenti :
a)
la contrazione volontaria avviene durante lo stimolo elettrico per aumentare il
reclutamento delle fibre muscolari;
b) tra due stimoli elettrici (fase di recupero o di pausa) vengono effettuate una o più
contrazioni volontarie per variare il tipo di stimolazione muscolare e per rendere più
intensa la seduta di allenamento.
4.3 - Programmi estetici
Sono programmi che producono una stimolazione superficiale a livello dello strato
sottocutaneo (pannicolo adiposo, cellulite, liquidi trattenuti) favorendo il rilascio delle
sostanze accumulate nella zona trattata e migliorando la circolazione. L‟intensità può
rimanere costante o essere aumentata leggermente, in modo da avvertire sempre una leggera
vibrazione; possono essere utilizzati tutti i giorni, anche su più zone del corpo.
4.3.1 - La cellulite
Con il termine “cellulite” si intendono modificazioni del pannicolo adiposo sottocutaneo di
carattere prevalentemente estetico, localizzate soprattutto nella regione delle coscia,
imputabili ad un eccesso di adiposità localizzata e ad alterazioni del microcircolo. Tra le
cause principali la scarsa componente muscolare, la dieta ipoproteica, la vita sedentaria, la
gravidanza e l‟obesità. L‟alterata permeabilità di vene e capillari e il rallentamento del flusso
sanguigno a livello della microcircolazione innescano un processo che procede in stadi
successivi.
I STADIO (edema) cellulite edematosa: il ristagno
e l‟accumulo del plasma, fuoriuscito dalle pareti dei
capillari, genera la dissociazione delle cellule adipose
e la formazione di lacune. Il sintomo maggiormente
evidente è un senso di pesantezza e gonfiore agli arti,
solitamente quelli inferiori, sebbene sulla pelle non
siano ancora presenti segni evidenti. Un intervento in
questo stadio può prevenire le successive fasi
degenerative.
II STADIO (ipertrofico) cellulite flaccida: ogni
cellula adiposa è normalmente avvolta da una rete di
fibre molto sottili, che, in condizioni di edema
ripetuto, reagiscono aumentando di numero e di
spessore, alterando la loro normale struttura e
dilatando i microvasi sanguigni.
III STADIO (micro e macro noduli) cellulite
compatta: le fibre reticolari si trasformano in fibre di
collagene, che tendono ad incapsulare le cellule
adipose degenerate e a formare veri e propri
micronoduli. Fondendosi tra loro, si formano poi
macronoduli apprezzabili al tatto e dolorosi alla
pressione: compare la cosiddetta “pelle a buccia
d‟arancia”.
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4.3.2 - Descrizione programmi estetici
CELLULITE (edematosa, flaccida, compatta)
Programmi per il trattamento della cellulite localizzata in alcune zone del corpo (glutei,
cosce, addome/fianchi e braccia); sciolgono lo strato sottocutaneo e rimandano i grassi in
circolo, liberando anche i liquidi trattenuti all‟interno del tessuto cellulitico.
LINFODRENAGGIO
Programmi per il trattamento della ritenzione idrica; riattivano i capillari chiusi e favoriscono
il riassorbimento dei liquidi da parte del sistema linfatico.
GRASSO (localizzato/diffuso)
Programmi per il trattamento dei depositi di grasso nell‟uomo; sciolgono lo strato adiposo e
rimandano i grassi in circolo, liberando anche eventuali liquidi trattenuti.
4.3.3 - Trattamento della cellulite con l’elettrostimolazione
Non esiste un unico trattamento per la cellulite, perché legato al diverso stadio individuato
(bisogna differenziare la cellulite dall‟adiposità localizzata, in cui le cellule sono aumentate
di volume, senza presentare le alterazioni tipiche della cellulite) e alla cura delle alterazioni
della microcircolazione sanguigna, ma possono essere integrate tra loro diverse terapie, tra
cui l‟elettrostimolazione.
La corrente a basso voltaggio attraversa il tessuto adiposo, favorendone la rottura e
permettendo di ricevere una maggiore quantità di sangue. Inoltre, il liquido interstiziale,
aumentato di volume a causa della modificata dinamica del ricambio idrico, viene rimesso in
circolo, favorito dalla vasodilatazione, ed eliminato dalle vie naturali. Un altro ruolo
fondamentale ai fini del dimagrimento è rivestito dal consumo energetico che avviene
durante la contrazione muscolare. Sebbene esistano anche altre teorie in merito, il risultato è
la riduzione del tessuto cellulitico ottenuto, a seconda dei casi, già in 10/15 sedute di 50
minuti l‟una. Deve essere precisato che la sola elettroterapia non è in grado di eliminare
definitivamente la cellulite, ma è tecnica rilevatasi utile per ridurre drasticamente alcuni dei
suoi effetti più fastidiosi. Desiderando aumentarne l‟efficacia, è opportuno abbinare
all‟elettrostimolazione sia un‟attività fisica, per smaltire i grassi liberati, che una corretta
alimentazione ed un abbondante consumo acqua, sia prima che dopo le sedute di
elettrostimolazione, per favorire lo smaltimento delle tossine da parte dei reni. Per
conseguire un buon risultato, è necessario individuare:





il tipo di cellulite (v. class. Precedente – es. Flaccida) e la zona da trattare;
il programma estetico più idoneo (ad esempio, se la cellulite interessa i glutei, si selezioni
un programma “GLUTEI CELL. FLACCIDA”);
il programma di tonificazione più adeguato e il muscolo da tonificare (v. tab. III), per
rassodare e definire meglio la zona stimolata;
un‟attività fisica di lunga durata e bassa intensità, specifica per le zone interessate da
cellulite (bici, corsa lenta, camminata veloce, esercizi, corsi in palestra, ecc.;
una corretta alimentazione (più varia con meno grassi e limitata nei carboidrati).
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Tabella III – Abbinare i programmi estetici e sportivi
N. Prog.
43-45
46-48
49-51
52-54
Prog. estetico
Prog. Tonif. consigliato
CELLULITE
GLUTEI
CELLULITE
COSCE
CELLULITE
FIANCHI
TONIFICA
ARTI INF. LIV1
TONIFICA
ARTI INF. LIV1
TONIFICA
ARTI SUP. LIV1
CELLULITE
BRACCIA
TONIFICA
ARTI SUP. LIV1
Muscoli da stimolare
GLUTEI
ADDUTTORI , ISCHIO
TIBIALI e QUADRICIPITE
ADDOMINALI, OBLIQUI,
LOMBARI
BICIPITE e TRICIPITE
Nota: i programmi estetici comprendono anche LINFODRENAGGIO, che può essere utilizzato tutti i
giorni nelle zone del corpo più gonfie per combattere la ritenzione idrica e GRASSO (DIFFUSO e
LOCALIZZATO), utilizzabile dagli uomini sugli accumuli di grasso allo stesso modo del programma
CELLULITE.
4.4 - Programmi TENS antalgici
(coperti da certificazione CE0476)
Selezionando i programmi antalgici (N°61-79), Well 2000 eroga un tipo di corrente
chiamata TENS, sigla inglese di “Transcutaneous electrical nerve stimulation” (stimolazione
elettrica nervosa transcutanea selettiva dei nervi periferici), che riduce la sintomatologia
dolorosa. Si ritiene che l‟azione antalgica sia non solo dettata dalla „teoria del gate control‟
di Melzac e Wall (1965) e dai parametri terapeutici utilizzati, ma anche dalla liberazione di
endorfine, peptidi che provocano l‟inibizione della trasmissione degli impulsi nocicettivi. Un
ulteriore effetto della stimolazione TENS è l‟innalzamento della soglia del dolore, con
conseguente perdurare dell‟effetto antalgico per diverso tempo dalla fine del trattamento e
possibilità di modulare, di volta in volta, la durata della terapia. La TENS è applicata nelle
svariate situazioni patologiche che comportano dolore, soprattutto dell‟apparato
osteomioarticolare (ad esempio cervicalgia, lombalgia, sciatalgia, gonalgia) riscuotendo un
particolare successo per il suo carattere non invasivo, la facilità di applicazione e la
praticabilità anche a domicilio da parte dello stesso paziente, opportunamente istruito. Non
presenta neppure particolari effetti collaterali fastidiosi, salvo una specie di vibrazione locale
o di parestesia (formicolio, senso di calore) in sede di applicazione dell‟elettrodo, rimanendo
pur sempre una terapia antalgica, capace di alleviare il dolore, ma di non rimuoverne la
causa patologica. Si raccomanda, comunque, prima di iniziare ad applicare la terapia, di
leggere attentamente il manuale d‟uso del dispositivo, di consultare il medico e, soprattutto,
di porre particolare attenzione alle CONTROINDICAZIONI.
I programmi TENS vanno utilizzati tutti i giorni fino alla scomparsa del dolore; per dolori
acuti è possibile ripeterli anche 2-3 volte al giorno a distanza di alcune ore. Se dopo un ciclo
di 10-20 sedute il dolore non passa consultare un medico.
4.4.1 - Descrizione programmi TENS antalgici
Cervicalgia
Programma antalgico per il trattamento dei dolori cervicali.
Dolore spalla
Programma antalgico per il trattamento del dolore alla spalla.
Tunnel carpale
Programma antalgico per il trattamento della tendinite del polso e/o dell‟avambraccio.
Dorsalgia
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Programma antalgico per il trattamento dei dolori dorsali.
Lombalgia
Programma antalgico per il trattamento dei dolori lombari.
Lombosciatalgia
Programma antalgico per il trattamento della lombosciatalgia.
Gonalgia
Programma antalgico per il trattamento del dolore al ginocchio.
Metatarsalgia
Programma antalgico per il trattamento del dolore al dorso del piede.
Fascite plantare
Programma antalgico per il trattamento della tendinite alla pianta del piede.
Contratture
Programma antalgico per il trattamento delle contratture muscolari.
Strappi muscolari
Programma antalgico per il trattamento di tutte le lesioni alle fibre muscolari.
Tendinite
Programma antalgico per il trattamento di tutte le tendiniti.
Distorsione
Programma antalgico per il trattamento di tutte le distorsioni (es. caviglia, ginocchio).
TENS Generica
Programma antalgico generico per il trattamento di altre patologie.
4.5 - Corretta posizione da assumere in stimolazione
Durante i programmi di lavoro muscolare mentenere il muscolo allungato con gli elettrodi
interamente sulla sua superficie). La posizione varia in base al muscolo stimolato: se il
muscolo è un flessore (es. bicipite, ischiocrurali, addominali) il segmento interessato, in
questo caso il braccio, la gamba o il tronco, deve rimanere disteso; se invece è un estensore
(es. tricipite, quadricipite), il segmento interessato deve rimanere flesso (gomito e ginocchio
piegati). Anche il corpo deve mantenere delle posizioni ottimali, bloccando i segmenti
interessati (impugnare i braccioli, appoggiare i piedi contro il muro, ecc.) quando l‟intensità
del lavoro è elevata e il muscolo tende a spostare la parte interessata. E‟ consigliabile
rimanere nella stessa posizione per tutta la durata del programma: seduti per i muscoli
delle braccia e alcuni muscoli delle gambe; in piedi per i gemelli; sdraiati per altri muscoli
(addominali, lombari, glutei, ecc.). Per tutti gli altri programmi (recupero, estetici,
antalgici) è consigliabile mantenere una posizione rilassata (es. sdraiati) per facilitare la
circolazione e favorire gli effetti della stimolazione.
Cap.5 - POSIZIONAMENTO DEGLI ELETTRODI
Nei paragrafi seguenti sono fornite le spiegazioni sui vari metodi di applicazione degli
elettrodi a seconda del programma utilizzato, dell‟obiettivo prefissato e delle caratteristiche
individuali. Le foto a colori con gli esempi delle applicazioni sono contenute nell’allegato
del manuale in dotazione all‟apparecchio.
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5.1 - Stimolazione muscolare
Sono riportati di seguito alcuni esempi di applicazione degli elettrodi per programmi
sportivi:
utilizzo di un solo canale con due elettrodi, uno positivo ed uno negativo, seguendo il
metodo classico di applicazione, generalmente utilizzato per i gruppi muscolari più
semplici (es. bicipite, tibiale, peroneale);
utilizzo di un solo canale con tutti e tre gli elettrodi per stimolare i gruppi muscolari
più complessi (es. pettorale, dorsale, gluteo, quadricipite, gemelli);
utilizzo contemporaneo di due canali con due o tre elettrodi per ogni canale, per
stimolare contemporaneamente entrambi i muscoli dello stesso tipo.
Sovrapponendo altri cavi singoli oltre ai cavi in dotazione oppure utilizzando i cavetti
sdoppiatori (tutti accessori non compresi) è possibile utilizzare più elettrodi per stimolare, ad
esempio, i muscoli più grandi con 4 elettrodi ciascuno, ottenendo una maggiore precisione
per localizzare la stimolazione in ogni parte del muscolo.
5.2 - Trattamenti estetici
Le applicazioni estetiche si possono effettuare con gli elettrodi oppure con le fasce
conduttive (non comprese). Gli elettrodi costituiscono il mezzo migliore per le applicazioni
in quanto permettono di agire con precisione sulle zone in cui il tessuto adiposo o la
ritenzione di liquidi è circoscritto e ben definito. Il posizionamento si effettua direttamente
sulla zona da trattare in modo da delimitare la superficie interessata e il numero di
elettrodi varia in base alla superficie da stimolare: da due elettrodi piccoli per la definizione
di piccole aree superficiali (braccia, fianchi, interno coscia) fino a sei elettrodi per il
trattamento di zone del corpo più estese (addome, glutei). Per le zone in cui la superficie da
trattare è particolarmente estesa, come per il girovita o il girocosce, è consigliabile utilizzare
le fasce conduttive a coppie, una collegata ad un cavo positivo e l‟altra al negativo, alle
estremità della zona interessata.
5.3 - Terapia antalgica (TENS)
Nella TENS i punti ottimali per l‟applicazione degli elettrodi variano da soggetto a soggetto,
ma si possono applicare gli elettrodi seguendo uno dei seguenti metodi:
a livello locale, con un canale e due elettrodi (o due canali e quattro elettrodi),
posizionandoli a 2-5 cm di distanza e comprendendo tra loro la zona dolorosa,
oppure posizionando un elettrodo direttamente sul punto dolente, detto anche
TRIGGER POINT, e l‟altro nelle immediate vicinanze (es. tendinite);

alla radice del nervo interessato della trasmissione del dolore, ponendo un
elettrodo (per consuetudine quello positivo) sulla colonna lateralmente alla
vertebra di riferimento, e l'altro (solitamente quello negativo) nel punto del dolore
(es. lombosciatalgia).
Di seguito riportiamo le spiegazioni per alcune applicazioni di elettrodi in patologie in
cui la TENS può essere utilizzata; in altri casi in cui non vi sono applicazioni disponibili,
si utilizzi la tecnica di applicazione a livello locale.

Cervicalgia/Cefalea
La cervicalgia è spesso accompagnata dalla rigidità dei muscoli del collo, soprattutto quando
la causa scatenante è lo stress o un‟artrosi sviluppatasi in seguito a colpi di frusta. Se la
cervicalgia/cefalea interessa la parte sinistra del collo, applicare entrambe le placche a
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sinistra della colonna, se interessa la parte destra portare gli elettrodi a destra, mentre se il
dolore è bilaterale o diffuso, si utilizzino entrambi i canali, posizionando gli elettrodi come in
figura o con gli elettrodi simmetrici rispetto alla colonna vertebrale (il positivo di un canale
su un lato e il negativo dello stesso canale sul lato opposto).
Dolore alla spalla
Il dolore alla spalla è causato da un‟infiammazione dei tendini che permettono il movimento
della spalla. A seconda della localizzazione del dolore, gli elettrodi possono essere
posizionati:
- nell‟area cervico-brachiale, col positivo alla base del collo verso la spalla dolente e il
negativo nella spalla posteriore;
- sull‟articolazione della spalla, col positivo sopra la spalla e il negativo laterale.
Sindrome del Tunnel carpale
Questa forma di artrosi può colpire le articolazioni alla base delle dita, rendendo doloroso e
difficile l'uso della mano e delle dita stesse (applicare la placca positiva all'interno dei
gomito, mentre quella negativa alla base del dito o delle dita interessate); se è localizzata alla
base del pollice consigliamo di posizionare la placca positiva all'interno del gomito e la
placca negativa sul palmo della mano, alla base del pollice. Applicare due canali per
accentuare l‟effetto terapeutico.
Dorsalgia
Il dolore al tratto dorsale può comparire come effetto secondario in seguito a traumi,
posizioni scorrette, scoliosi. Se il dolore è bilaterale le due placche si posizionano
simmetricamente rispetto alla colonna vertebrale, all'altezza necessaria. Se il dolore è
laterale, le due placche si posizionano verticalmente, sul lato dolente, con la placca negativa
sempre in corrispondenza del punto più dolente.
Lombalgia
La lombalgia si manifesta con forti dolori sulla parte bassa della schiena (tratto lombare della
colonna vertebrale), provocati da artrosi, strappi muscolari, traumi e fratture. Se il dolore è
laterale, si posizionino due elettrodi verticalmente sul lato dolente, mentre se interessa
entrambi i lati della schiena (lombalgia bilaterale) si applichino uno/due elettrodi a sinistra ed
uno/due a destra rispetto alla colonna vertebrale, all'altezza in cui si percepisce il dolore.
Lombosciatalgia
La lombosciatalgia, conosciuta anche con il nome di sciatica, è un dolore lombare dovuto
all‟irritazione di radici nervose, caratterizzato da un‟irradiazione lungo la parte posteriore
della gamba tale da raggiungere anche piede. La placca negativa si colloca sulla zona
inferiore della schiena (zona lombare), mentre l‟elettrodo positivo a livello della natica,
della coscia, della gamba o della caviglia, in relazione all‟irradiazione del dolore.
Dolore al ginocchio
La gonalgia (dolore al ginocchio) è un‟affezione del ginocchio causata da artrosi, distorsioni,
contusioni, lesioni al menisco o ai legamenti. La terapia può in questo caso essere praticata
ponendo le placche in due posizioni, utilizzabili anche contemporaneamente:
- la placca negativa sopra il ginocchio (anteriormente) e la positiva sotto il ginocchio
collegate al canale 1;
- la placca negativa sul lato esterno del ginocchio e la positiva sul lato interno, collegate al
canale2.
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Patologie della caviglia
L‟affezione può essere causata da affaticamento eccessivo dell‟articolazione (si è
camminato molto a lungo), oppure da traumi e contusioni ai legamenti. Se il dolore interessa
sia il piede che la parte bassa della gamba, si consiglia l‟uso di due canali
contemporaneamente; gli elettrodi del canale 1 vengono posizionati all‟estremità del
muscolo tibiale anteriore, quelli del canale 2 sul piede. Se il dolore è localizzato nella
caviglia, si possono utilizzare 2 o 4 elettrodi (nel lato dolente o su entrambi i lati).
Metatarsalgia
Il termine indica una patologia alla pianta del piede o in prossimità delle dita, le cui cause
possono essere l‟artrosi, la presenza dell‟alluce valgo, o stress da marcia con calzature
inadeguate. In caso di alluce vago, la placca negativa deve essere posizionata in prossimità
del callo (parte interna del piede) o del punto dolente in prossimità della dita (ad esempio
sopra il piede in prossimità delle dita). La placca positiva deve essere collocata sul piede,
subito sotto l‟articolazione della caviglia. Se il dolore è localizzato in sede plantare,
l‟elettrodo positivo si posiziona sotto il tallone e quello negativo sotto la pianta del piede. Se
il dolore è diffuso a tutto il piede, o se è molto intenso, si consiglia di utilizare entrambi i
canali contemporaneamente, applicano gli elettrodi del primo canale sopra al piede e gli altri
due sotto.
Strappi muscolari
L‟affezione e l‟applicazione varia di volta in volta. Per eliminare il dolore, è consigliabile
applicare l‟elettrodo negativo e il positivo alle due estremità del muscolo in modo da
delimitare la zona del dolore. Applicare la TENS solo dopo qualche giorno, mantenendo la
corrente bassa in modo da non provocare la contrazione del muscolo.
Tendinite achillea
L‟infiammazione interessa il tendine di Achille ed è frequente negli sportivi. Posizionare gli
elettrodi vicini, entrambi sul tendine.
Cap.6 - UTILIZZO DELLA BATTERIA
Well 2000 è alimentato con una batteria interna ricaricabile Ni Mh 12V 1,8Ah (v. Cap.
10). Per un normale utilizzo l‟autonomia è pari ad alcune ore; non appena l‟apparecchio
segnala batteria scarica (simbolo batteria lampeggiante), si raccomanda di ricaricarla.
Per effettuare la ricarica collegare l‟apposito caricabatterie allo strumento e alla presa di
corrente. Deve apparire sul display la scritta “ Ricarica in corso “ e la macchina provvede
automaticamente a terminare questa fase non appena la batteria è carica . Alla fine della
ricarica scompare la scritta “ Ricarica in corso “ . Se , nel corso di una stimolazione ,
compare il simbolo di batteria scarica è possibile continuare la seduta fino allo
spegnimento automatico dell‟apparecchio (dopo circa 10-20 minuti). Successivamente,
ricaricare subito la batteria per non danneggiarla irreparabilmente.
Attenzione:
Per prolungare la vita della batteria è consigliabile ricaricarla solo quando il simbolo
di batteria appare lampeggiante.
Non è consentito ricaricare la batteria mentre si applica la stimolazione; bisogna
spegnere l’apparecchio e disconnettere cavi ed elettrodi.
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Nel caso di prolungata inattività dell‟apparecchio ricaricare la batteria una volta al
mese per 24 ore per evitare il deperimanto della stessa: se la batteria si scarica troppo è
possibile che l‟apparecchio non si accenda e che sia necessario sostituirla.
6.1 - Sostituzione batteria
Indice dell‟esaurimento della batteria è l‟incapacità di completare un programma dopo una
normale ricarica; si consiglia di procedere con una ricarica di almeno 24 ore e, in caso
negativo, di sostituirla rivolgendosi al Centro di Assistenza New Age Italia , in grado di
smaltire anche quella esausta.
Attenzione: non invertire mai la polarità dei collegamenti della batteria, pena la
distruzione dei circuiti elettronici.
6.2 - Precauzioni d’uso della batteria
Non gettare la batteria esausta con i rifiuti ordinari, ma consegnarla a personale
autorizzato al suo smaltimento.
Non aprire né gettare nel fuoco la batteria; non cortocircuitare i terminali.
Evitare di provocare scintille e fiamme sia sopra che intorno alla batteria.
Nel caso l‟elettrolito interno venga in contatto con la pelle, o con gli indumenti, lavare
immediatamente con acqua; se l‟elettrolito interno viene a contatto con gli occhi, lavare
abbondantemente con acqua e consultare un medico.
Cap.7 - MANUTENZIONE
Se si desidera che l‟apparecchio funzioni in modo adeguato e in condizioni di sicurezza
anche dopo molto tempo dalla data di acquisto, è importante effettuare una manutenzione
periodica.
7.1 - Manutenzione degli elettrodi pregellati
Per conservare lo strato di gel degli elettrodi:
pulire la superficie dell‟elettrodo dopo ogni utilizzazione, applicando una piccola
quantità di acqua sul gel adesivo, lasciandolo asciugare all‟aria per qualche secondo,
prima di riporlo sul supporto siliconato;
richiudere accuratamente la busta contenente gli elettrodi, per evitare la loro
disidratazione;
conservare gli elettrodi a temperatura ambiente, eventualmente in frigo d‟estate.
Si ricorda che:
la durata degli elettrodi dipende dalla loro manutenzione, dalle condizioni di pulizia
della cute su cui vengono applicati e dal tipo di utilizzazione;
gli elettrodi devono essere gettati quando, anche dopo bagnati, non aderiscono più alla
cute;
la loro applicazione deve essere effettuata su cute perfettamente integra;
si deve sospendere l‟applicazione il trattamento e consultare il medico, in caso di
allergia od irritazione della cute;
gli elettrodi sono ideati per uso personale.
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7.2 - Pulizia dell’apparecchio e/o del caricabatterie
Per pulire sia il caricabatterie che l‟apparecchio, si consiglia di utilizzare un panno umido.
Non usare in nessun caso liquidi, che potrebbero penetrare all‟interno dell‟apparecchio, il cui
grado di protezione è IP20.
7.3 - Sostituzione del caricabatterie
Prima di collegare l‟apparecchio alla rete per la ricarica della batteria, è opportuno
controllare lo stato di usura degli isolamenti (involucro e cavi) del caricabatterie,
sostituendoli se danneggiati.
ATTENZIONE: un‟immediata manutenzione da parte della casa costruttrice deve essere
effettuata se:
l‟apparecchio è stato sottoposto a sollecitazioni meccaniche esterne, come gravi cadute;
l‟apparecchio è stato sottoposto a forte surriscaldamento, ad esempio se lasciato vicino
a fonti di calore intenso;
si dubita che liquidi possano essere penetrati nell‟apparecchio;
il caricabatterie, l‟involucro o altre parti dell‟apparecchio sono danneggiate, spezzate o
mancanti;
la funzionalità dell‟apparecchio appare alterata.
NOTA BENE: si raccomanda di far eseguire i controlli soltanto alla casa costruttrice, o a
personale specializzato da essa delegato. La frequenza di manutenzione, di controllo
funzionale e verifica di rispondenza alle norme di sicurezza EN60601-1 per i dispositivi
medici, da eseguirsi con secur-tester, è annuale. La vita utile dello strumento è garantita
dall‟azienda solo se tale manutenzione viene effettuata regolarmente.
Centro assistenza:
New Age Italia s.r.l.
Via De‟ Brozzi, 3 - 48022 Lugo (RA)
Tel:+39-0545.32019 - Telefax: +39-0545.369028
Web: www.newageitalia.it - E-mail: [email protected]
Servizi gratuiti New Age Italia :
Programmi personalizzati: www.newageitalia.it
Informazioni tecniche e foto sulle applicazioni: www.newageitalia.it
Domande tecniche sull’utilizzo di New Age Italia: [email protected]
(e-mail diretta per richiedere informazioni specifiche sull‟uso corretto dell‟apparecchio)
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Cap.8 - AVVERTENZE
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10.
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Attenzione: Utilizzare l‟apparecchio con impianti elettrici conformi alle Norme di
Sicurezza vigenti.
Attenzione: L‟apparecchio ha grado di protezione IP20 (vedere Cap. „Caratteristiche
tecniche‟) pertanto, non essendo protetto dall‟ingresso di liquidi, si sconsiglia di
utilizzarlo nelle immediate vicinanze di tali sostanze.
Attenzione: Ai fini della sicurezza si raccomanda di non operare con elettrodi diversi da
quelli forniti come dotazione di base.
Attenzione: Si consiglia di non utilizzare l‟apparecchio nelle immediate vicinanze di
telefoni cellulari (mantenerli ad almeno qualche metro di distanza).
Attenzione: L‟operare con Well 2000 in prossimità (per esempio 1 m) di un
apparecchio per terapia a onde corte, microonde (alta frequenza) può produrre
instabilità e/o malfunzionamenti nelle uscite dello stimolatore.
Attenzione: Well 2000 non genera campi Elettromagnetici.
Attenzione: Le correnti stimolanti generate da Well 2000 sono prive di componente
continua (si veda il capitolo relativo alle caratteristiche tecniche)
Attenzione: Lo strumento funzionerà secondo le sue specifiche se l‟ambiente viene
mantenuto ad una temperatura compresa fra i 5° e i 40° C e con umidità inferiore
all‟80%. Le medesime condizioni devono essere mantenute durante il trasporto e
l‟immagazzinamento.
Attenzione: Si raccomanda all‟operatore di non toccare contemporaneamente paziente
e parti attive.
Attenzione: Non connettere simultaneamente il paziente con Well 2000 e con un
apparecchio chirurgico HF, al fine di evitare pericoli per il paziente e per lo stesso
stimolatore.
Attenzione: Si raccomanda di non operare in prossimità di sostanze infiammabili.
Attenzione: Si tenga presente che l‟utilizzo di elettrodi comuni su più pazienti
potrebbe favorire fenomeni di infezione incrociata fra gli stessi.
Attenzione: E‟ importantissimo informare il paziente sul tipo di sensazione da percepire
quando la stimolazione avviene in modo corretto, soprattutto se il soggetto a cui è
applicata la terapia non è l‟operatore che utilizza lo strumento. Se la sensazione fosse
diversa da quella corretta, è opportuno intervenire immediatamente interrompendo la
stimolazione e se non si riuscisse ad agire mediante i comandi dello strumento,
interrompere la terapia staccando gli elettrodi.
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Cap.9 - SIMBOLI
APPARECCHIO DI TIPO BF
APPARECCHIO DI CLASSE II
ATTENZIONE,
ANNESSA.
CONSULTARE
LA
DOCUMENTAZIONE
IL DISPOSITIVO È MARCATO CE AI SENSI DELLA DIRETTIVA
93/42/CEE SUI DISPOSITIVI MEDICI, CON N° MED26017
DELL’ORGANISMO
NOTIFICATO
CERMET
N°0476.
LA
CERTIFICAZIONE RIGUARDA ESCLUSIVAMENTE I PROGRAMMI
CLINICI DEL DISPOSITIVO.
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Cap.10 - CARATTERISTICHE TECNICHE
Caratteristiche di Alimentazione
-
Alimentatore per ricarica batteria: L‟Arson Nuova Mod. MB 200
PRI:230V 50Hz 200 mA
Alimentazione interna: batteria ricaricabile: Ni Mh 12V 1,8 Ah
Caratteristiche di uscita (misurate con un carico puramente resistivo di 1K )
-
Forma d’Onda
- Rettangolare bifasica simmetrica compensata e TENS
- Ampiezza: 0 - 100 [mA]
- Frequenza: 1- 120[Hz]
- Durata dell‟impulso: 50 – 350 [ s]
- Nessuna componente continua del segnale presente
-
Potenza in uscita
- Valore: 2x 550 [mW]
- Variazione: 2x270 mW su 2K ; 2x185 mW su 3K ;
Allarmi e segnalazioni
-
Allarmi acustici: alla fine del riscaldamento e al termine della stimolazione.
Altre Caratteristiche
-
Dimensioni : 200x160x120h [mm]
Peso: 1,5[Kg]
Classe: II Tipo BF;
Classificazione rispetto all‟ingresso di liquidi: IP20
Sicurezza in presenza di gas anestetici infiammabili: non è di categoria AP o APG
Apparecchio per funzionamento continuo
Costruito secondo le norme EN60601-1, EN60601-1-2, IEC 601-2-10 (CEI 62-24).
Codifica del Numero di Serie
Serial Number
Numero identificativo
dell’apparecchio
S.N. WELL2 ZZ XXXX
Anno di produzione
Tipo apparecchio - Well 2000
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Cap.11 - DOTAZIONE E ACCESSORI
11.1 - Dotazione di base
-
Unità di comando Well 2000
-
N°4 elettrodi pregellati clip dim: 45x45[mm] (*)
-
N°2 elettrodi pregellati clip dim: 45x90 [mm] (*)
-
N°6 cavetti di uscita
-
N°1 caricabatterie
-
Valigetta portastrumento
-
Manuale d‟uso in italiano
-
Manuale applicazioni elettrodi a colori
(*) la dimensione degli elettrodi forniti come dotazione di base può variare leggermente
rispetto a quella segnalata nell‟elenco sopra riportato.
11.2 - Materiale di consumo e accessori
-
Elettrodi pregellati dim. 45x45[mm] (N°4 per confezione)
-
Elettrodi pregellati dim. 50x90 [mm] (N°4 per confezione)
-
Set di elettrodi pregellati (N°4 dim 45x45[mm] + N°2 dim. 50x90 [mm])
-
Set di elettrodi pregellati viso (N°4 tondi diametro 30 [mm])
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Cap.12 – BIBLIOGRAFIA
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-
Kurt Tittel. „Anatomia Funzionale dell‟uomo applicata all‟educazione fisica e allo sport‟
– II ed. italiana a cura di G.Marinozzi – ED.ERMES
AA.VV. Manuale dell‟allenatore – supplemento „atletica studi‟ Luglio/Dicembre 1992
F.Aprile, F.Persinotti “Elettrostimolazione” – Alea Edizioni
Lanzani „Punti motori di elettrostimolazione‟ – Alea Edizioni
D‟Alessandro-Gialanella-Santoro “Terapia Fisica Pratica” - Marrapese Roma 1997
Menarini-Menarini “Manuale di terapia fisica” - Aulo Gaggi Editore Bologna
Saveriano-Lionetti-Maiolo-Battisti
“Nostre esperienze sull‟utilizzo di un nuovo
sistema obiettivo di misurazione del dolore in soggetti reumoartropici trattati con
elettroanalgesia transcutanea (T.E.N.S.) ed ultrasuoni”- Minerva Medica, 77 (1986),
745-752
Johnson-Ashton-Thompson “An in-depth study of long-term users of transcutaneous
electrical nerve stimulation (TENS). Implications for clinical use of TENS”
Pain, 44(1991), 221-229
Pantaleoni-Marzocchi-Fabbri-Busatta-Marra-Tovoli-Manfredini “Il contributo di un
ambulatorio divisionale di terapia antalgica mediante elettrostimolazione transcutanea”
Minerva Anestesiologica, 49 (1983), 245-257
Györy “Transcutaneous electrical nerve stimulation (TENS) analgesia” - The Medical
Journal of Australia, 26 (1980), 48-49
Keravel-Sindou “Indications et limites des traitements par stimulations dans les douleurs
neurologiques chroniques”
La Revue du Praticien, 11 avril 1985, 35 (21), 1247-1253
Moreno: “Scienza ed elettronica per prevenire e trattare i maggiori inestetismi: adipe,
rilassamento e cellulite”, da XII giornate di studio e.j.(1988)
Pieve: “Linfodrenaggio in medicina estetica”, da XII giornate di studio e.j.(1988)
Wolf-Gersh-Rao “Examination of electrode placements and stimulating parameters in
treating chronic pain with conventional T.E.N.S.” - Pain, 11 (1981), 37-47
Melzack:Pain:past,present and future_Canadian Journal of Experimental Psychology
1993,47:4,615-629
Rogers: “Acopunture, TENS and electrostimulation in phantom pain: a bibliography
from Medline Abstract(set 24 1997)”
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