Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982

Transcript

Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982
Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982
Jacopo del Casentino
Firenze, 1297 - Pratovecchio [Arezzo], 1349 o 1358
Annunciazione
Tempera su tavola; 78 x 61 cm (n. inv. 4324)
Già presso Charles Loeser a Firenze (Offner, 1930, p. 102), questo dipinto fu venduto con altre opere della
medesima raccolta presso Sotheby's a Londra il 9 dicembre 1959 (lotto 25), dove fu acquistato da M. e C.
Sestieri di Roma. Passò in seguito nella Collezione Pirelli di Milano da cui fu rubato tra il 15 e il 17 marzo
1975. In una minuta relazione depositata negli Archivi del museo Poldi Pezzoli, il sostituto procuratore Pier
Luigi Maria Dall'Osso (che allora fu incaricato dell'inchiesta) ricostruisce le vicende dell'opera posteriori a
quella data: sequestrata dalle dogane francesi nel 1979, essa fu depositata al museo del Louvre dalla
Direction Generale des Douanes che ne ignorava la provenienza illegittima. La pubblicazione del catalogo
generale del museo, dove il dipinto è riprodotto (Catalogue sommaire [...], 1981, p. 189), consentì la sua
identificazione e costituì la premessa per l'arresto dei responsabili del furto e per la restituzione dell'oggetto,
che fu infine (1982) donato al museo milanese da Ludovica Pirelli Zamberletti in memoria del figlio Giovanni
(Una dote [...], 1987, p. 57).
Il dipinto è stato eseguito su di una tavola oggi ridotta di spessore (è sostenuta sul retro da una
parchettatura), protetta da una tela a trama piuttosto larga e coperta da un fine strato di mestica; l'accurata
preparazione del supporto spiega l'ottimo stato di conservazione dell'opera, che rivela solo qualche minuta
lacuna, colmata da ritocchi, in basso a sinistra. Lungo i due bordi laterali la superficie pittorica appare
leggermente rialzata.
La tavola raffigura l'Annunciazione a Maria all'interno di una stanza con nicchia e alcova; l'aspetto sontuoso
del locale è dichiarato dalle tarsie di marmi policromi che arricchiscono la parete di fondo, dalle figure dipinte
a monocromo nelle lunette (riproducono probabilmente busti di profeti) e dallo splendido tessuto teso lungo
le pareti. Il non comune impegno progettuale è sottolineato dalla complessa elaborazione dell'impianto
prospettico; mentre sul piano di posa, il disegno delle mattonelle segue con una certa approssimazione il
tracciato geometrico di un fascio di linee oblique e parallele, nella parte superiore della composizione le
linee di fuga convergono verso l'asse centrale creando un notevole effetto di profondità. La profondità dello
spazio è inoltre accentuata dall'inquadratura architettonica che delimita la rappresentazione su tre lati; lungo
i bordi più lunghi, la presenza di un margine dorato e inciso a punzone dà credito all'ipotesi già formulata da
Richard Offner (1930, p. 102) secondo la quale l'opera avrebbe fatto parte in origine di una pala a più
scomparti. Analogie di stile e di formato, e la simile esecuzione delle aureole fanno infine supporre che al
medesimo complesso spettasse anche la Dormitio Virginis, un tempo anch'essa presso Charles Loeser a
Firenze (tavola, 85 x 61,5 cm: Offner-Boskovits, 1987, p. 396).
Assegnato per la prima volta a Jacopo del Casentino da Offner (1923, pp. 251-252), il pannello del museo
Poldi Pezzoli è stato unanimamente riconosciuto come una tipica produzione del pittore toscano anche dalla
critica successiva. L'affrancamento dalle formule più arcaicizzanti e l'adesione a modelli lorenzettiani nella
progettazione dell'impianto architettonico consentono di datare il dipinto al decennio 1325-1335 (Boskovits,
1984, p. 58).
Bibliografia aggiornata al 2004
R. Offner, Jacopo del Casentino, integrazione della sua opera, in “Bollettino d’Arte”, III, 1923, pp. 251-252.
W. Suida, Meisterwerke italienischer Malerei, I, Ein triptychon des Jacopo di Casentino, in “Belvedere“, III,
1923, p. 27.
R. Van Marle, The development of the Italian schools of painting, 19 voll., The Hague 1923-1938; II, 1924, p.
298
R. Offner, Studies in Florentine Painting. The 14th Century, New York 1927, pp. 25-26.
B.C. Kreplin, ad vocem Landini Jacopo, gen. Jacopo del Casentino, in U. Thieme, F. Becker, Allgemeines
Lexikon der bildenden Kunst, XXII, Leipzig 1928, p. 296.
M. Salmi, Jacopo del Casentino, miniatore e pittore, in “Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in
Florenz”, III, 1929, pp. 145-146; p. 145.
M. Salmi, Recensione a Offner R., Studies in Florentine Painting, in “Rivista d’Arte”, XI, 1929, p. 134
R. Offner, A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting. The Fourteenth Century, III/II/2, Berlin
1930, p. 102
L. Hautecoeur, Les Primitifs Italiens, III, Paris 1931, pp. 156-157
B. Berenson, Quadri senza casa. Il Trecento senese, I, in “Dedalo”, XI, 1931, pp. 263-284; p. 272.
B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932, p. 272
M. Salmi, Jacopo del Casentino, in “Atti dell’Accademia Petrarca”, XXXV, 1949-1951, pp. 19-28; p. 24.
B. Klesse, Seidenstoffe in der italienischen Malerei des 14. Jahrhunderts, Bern 1967, p. 196
F. Bologna, I pittori alla corte angioina di Napoli, 1266-1414, Roma 1969, pp. 88-89.
H.W. Van Os, Marias Demut und Verherrlichung in der sienesischen Malerei, The Hague 1969, p. 26, n. 49.
R. Fremantle, Florentine Gothic Painters from Giotto to Masaccio. A Guide to Painting in and near Florence
1300 to 1400, London 1975, p. 123.
Catalogue sommaire illustré des peintures du musée du Louvre. II. Italie, Espagne, Allemagne, GrandeBretagne et divers, a cura di A. Brejon de Lavergnée et D. Thiébaut, Paris, 1981, p. 189.
L. Thornton, Special Report. France, in “Connaisseur”, July 1982, p. 32-33; p. 32.
C. Volpe, in Early Italian Paintings and Works of Art 1300-1480, Matthiesen Fine Art Ltd., London 1983, p.
20.
Una dote per il Poldi Pezzoli, a cura di M. T. Balboni Brizza, Milano 1987, p. 57.
R. Offner, Corpus of Florentine Painting. The Fourteenth Century, The Painters of the Miniaturist Tendency,
III/IX, ed. a cura di M. Boskovits, Firenze 1984, p. 58
R. Offner, Corpus of Florentine Painting. The Fourteenth Century, III/II, ed. a cura di M. Boskovits, Firenze
1987, p. 404.
M. Natale, in Museo Poldi Pezzoli. Tessuti, sculture, metalli islamici, Milano 1987, cat. 1, p. 309.
A. Labriola, Un dipinto di Jacopo del Casentino e alcuni appunti sull’antica cattedrale di Santa Reparata a
Firenze, in “Arte Cristiana”, XCI, 2003, 818, pp. 333-344; pp. 335-336.