allegato 9 - Casa della Legalità

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allegato 9 - Casa della Legalità
L E G I O N E C A R A B I N I E R I L I G U R I A
Comando Provinciale di Imperia
- Reparto Operativo – Nucleo Investigativo –
Trascrizione di conversazione ambientale nr. 362 del giorno 27/01/2011 alle ore 16:53
intercettata all'interno della abitazione della famiglia MARCIANO'.
Procedimento Penale 9028/2010 RGNR nr. 2319/10 R. INT della Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Genova.
Il Mar. Ca. CAPPA Alessandro e Crs BELLUOMO Rino (conoscitore del dialetto calabrese) il giorno 28
gennaio 2011 alle ore 09:39 nella sala intercettazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Imperia.
Interlocutori: ELIA Angela, MARCIANO' Giuseppe, SOTTILE Ignazio e D'AGOSTINO Arcangelo
TESTO IN FORMA RIASSUNTIVA:
(parte della conversazione si tiene in dialetto calabrese ma viene trascritta in italiano)
(Inizialmente in casa ci sono i coniugi ELIA Angela e MARCIANO’ Giuseppe)
Ore 16.53.50 ELIA conversa al telefono con il direttore della banca popolare di Novara. ELIA riferisce a
MARCIANO’ G. di ricordargli di andare in banca martedì in quanto vogliono il rientro. MARCIANO’ G.
riferisce che sta pensando di vendere la casa, ELIA gli dice che può fare come vuole, può vendere la
casa di Vallecrosia, la casa di Ventimgilia, la campagna.
Ore 16.59.30 ELIA parla con MARCIANO’ G. della situazione e dice che bisogna dialogare prima di
prendere delle decisioni. ELIA e MARCIANO’ G. litigano per problemi legati ai soldi, alla precaria
situazione economica che stanno attraversando.
Televisione accesa.
Ore 17.35.50 (vs. anche video ripresa che documenta l'arrivo) giunge in casa SOTTILE e
D'AGOSTINO (da questo momento in poi non si sente più la voce di ELIA come se si fosse defilata in
un altra stanza). MARCIANO’ G. gli dice che il figlio Vincenzo fino a poco prima era in casa e poi è
uscito con quel ragazzo di là sotto (ndr della Calabria). 17.37.00 SOTTILE chiama al telefono
MARCIANO’ V.cl.77 e gli dice che si trova a casa sua e lo aspetta (ndr chiamata intercettata su utenza
di MARCIANO’ Vincenzo classe 1977). MARCIANO’ G. racconta a SOTTILE di aver fatto tutte le analisi
e sembra che va tutto bene.
MARCIANO’ G. chiede a SOTTILE se per quell'affare ha sentito l'altro (ndr. PRIOLO Giuseppe) e
SOTTILE risponde di aver fatto tutto ieri e di essere andato a Tortona e di essersi incontrato con Pepè
(ndr. PRIOLO Giuseppe) che gli ha proposto del materiale. SOTTILE racconta che Pepè voleva dargli
subito del materiale e che sarebbe stato pronto a spedire un camion già l'indomani, se lui avesse
avuto la disponibilità di un capannone. SOTTILE racconta che addirittura Pepè gli avrebbe dato il
materiale senza soldi dicendo che tra loro non ce ne era bisogno. MARCIANO’ G. dice che Pepè è una
persona unica e che come lui non ce ne sono. SOTTILE riferisce di avere conosciuto anche gli altri
fratelli Gianni (ndr PRIOLO Giovanni) e il dottore (ndr PRIOLO Massimo) i due concordano che si tratta
di bravi ragazzi.
17.40 MARCIANO’ G. si lamenta che non si può più andare avanti e che il cervello non gli regge più,
bisogna fare attenzione con chi si parla specie quando si ha a che fare con amici loro che nutrono
della gelosia. MARCIANO’ G. specifica che i peggiori sono i "nostri" riferendosi ai calabresi che ormai
sono diventati la peggiore razza cambiando dalla A alla Z.
17.41.12 MARCIANO’ G. commenta la vicenda del Giudice BOCCALATTE dicendo che per loro si
tratta di una cosa gravissima.
TESTO IN FORMA INTEGRALE:
MARCIANO’ G.: perchè vedi queste cose, purtroppo, il Presidente, è la cosa più brutta che può
esistere per noi!
SOTTILE: eh si eh..
MARCIANO’ G.: per noi!
SOTTILE: allora per chi?!
MARCIANO’ G.: ora arriva quello (ndr il Procuratore CASELLI) a me mi interrogò quello nel
1957. Mi arrestarono in Calabria che poi (..inc..) mi arrestano con quello e mi portano a
Torino a le cose e mi interroga questo Caselli (..inc..)
SOTTILE: antimafia.
MARCIANO’ G.: si, mi ha tenuto 18 mesi a Torino nel 57, ora ti devo dire, che tu lo conosci chi era
perchè era venuto, c'era il piccolo Panuccio, te lo ricordi a Panuccio il piccolino?
SOTTILE: ah si, Panuccio si
MARCIANO’ G.: eh, te lo ricordi? E l'altro era di..inc..non mi ricordo com'era, avevano avuto a che fare
con 'Ntoni e con coso e io li ho presi e siamo andati a vedere per..
SOTTILE: (..inc..)
MARCIANO’ G.: eh?
SOTTILE: Toro Crea era
MARCIANO’ G.: già... allora ascolta.. siamo andati a vedere per il (..inc..)
SOTTILE: ah Bergamotto.
MARCIANO’ G.: ed è stata la mia salvezza! Che l'ho portato a Ventimiglia Alta da quello che era in
Francia che lavorava a Grasse nella (..inc..) di queste cose. Ascoltami, cosa succede, che io come
arrivavo, ti ricordi che (..inc..) aveva il negozio qua sopra dove ce là Pellegrino?
SOTTILE: si si si
MARCIANO’ G.: e avevamo messo due divani chiari là dentro, prendo a quello di Ventimiglia Alta e lo
porto e gli chiedo se si possono vendere ce ne sono altri che me li aveva venduti pure ..omissis..
17.43.06 MARCIANO’ G.: lo porto lì, questo (..inc..) di 'ndrocchia, con uno di... che è paesano di...
fratelli che era, che era confinato a Riva Ligure... Peppe... Peppe... sono tanti fratelli, che era
confinato a Riva Ligure, l'hai visto pure tu che andava da Lorenzo una volta l'hai visto... son tanti
fratelli, mi scappa il nome... avevano a che fare altre cose con lui, hai capito? Uno di... di là gli ha
detto che c'ero io e che li ho portati a Bordighera a mangiare, hai capito? Dice, come mai che eri con
questi e non sai di questa cosa?
SOTTILE: mh..
MARCIANO’ G.: ma io non...questo Ligure, che era in Francia a Grasse, venne e mi fece da testimone
a Torino!
SOTTILE: meno male che era Ligure.
MARCIANO’ G.: te la conto, mi ha fatto da testimone e mi hanno mandato un certificato penale, ma
questo me l'hanno fatto anche adesso...
SOTTILE: si si
MARCIANO’ G.: pure ora me l'hanno fatto, che è andato (..inc..) il coso là come ti ho detto dei 500, mi
hanno mandato pure il certificato penale, che (..inc..) Marcianò (..inc..) dal Piemonte, lo stesso.
SOTTILE: si si
MARCIANO’ G.: cosa è successo... che io avevo il meglio avvocato, me l'aveva messo Franco Cotta
questo, mi ha detto metti a quello di Torino, che è il presidente dell'ordine degli Avvocati...
SOTTILE: chi era Giancarlo?
MARCIANO’ G.: a Torino?
SOTTILE: si.
MARCIANO’ G.: era... come dite il nome?
SOTTILE: Giancarlo.
MARCIANO’ G.: Giancarlo! Lui.
SOTTILE: Giancarlo.
SOTTILE: e quelli erano due, c'era Giancarlo e CHIUSANO (ndr CHIUSANO noto avvocato nonchè
presidente della Juventus negli anni passati)
MARCIANO’ G.: erano tutti e due assieme, loro mi hanno difeso..
SOTTILE: lo stesso Studio..
MARCIANO’ G.: cosa è successo... che quando gli ho detto che non ero io quel MARCIANO’ con quegli
altri, quello mi ha detto ma sei sicuro? M'ha detto sei sicuro? C'ho detto sono sicuro! Eh eh questo è
del '35 e io sono del '33! Eh ma pure ora qua Gaetano ha fatto una (..inc..) con (..inc..) hai capito?
Eh...mi disse, allora statti tranquillo. Quando è arrivato il certificato penale dissero al processo che
siccome che il padre di COPELLI, compare Ciccio COPELLI...
SOTTILE: bravo, COPELLI si..
MARCIANO’ G.: Ciccio COPELLI era con me, che c'ero pure io in quel discorso capisci chi è? Ciccio il
vecchio
SOTTILE: si si il vecchio
MARCIANO’ G.: lo zio di Gianni, fratello del padre.
SOTTILE: il padre di Michele.
Guiuseppe: bravo!
SOTTILE: quelli che avevano....
MARCIANO’ G.: e certo! Hai capito? Chiama, fanno il coso, mi chiama qua dentro, l'avvocato mi disse
t'accontenti di una maniera? Guarda che non ti possono condannare però per non falsare tuttto il
processo, che si parlava di 100 cristiani, vedi che ti danno 18 mesi, ti liberano subito dopo 18 mesi... e
non ti risulta nel certificato penale questo. Mi sta bene! C'ho detto ...omissis... alla sera me ne sono
venuto a casa! ...omissis... e mi interrogò questo Caselli (..inc..) ora viene qua ascolta...
SOTTILE: si (..inc..)
MARCIANO’ G.: viene qua, vedi che è pericoloso!
SOTTILE: si si non è uno..
MARCIANO’ G.: ti dico io è il capo dei Comunisti, sono.. hanno cose.. affiliato a un certo ramo di
Giudici che c'hanno una potenza con l'America con la Russia, con la cosa... perchè i giudici non è che
sono questi qua nostri!
SOTTILE: eh no!
MARCIANO’ G.: sai chi sono i migliori? I Francesi che non vogliono entrare, non vogliono entare...
SOTTILE: infatti la Francia ha sempre detto da me Mafia e controllo di Mafia qua non entrano...
MARCIANO’ G.: no no e hai capito? E perchè? perchè dicono noi lo vediamo chi è quello che se ne
deve andare per primo, non facciamo cose.. e questo sono i Francesi, ma con la Russia e con
l'America sono tutti d'accordo!
TESTO IN FORMA RIASSUNTIVA:
17.47.58
MARCIANO’ G. dice che stamattina la magistratura ha disposto altre perquisizioni a
Imperia e chiede a SOTTILE chi siano i Calabresi che avevano lavorato al Porto di Imperia
che hanno l'impresa. SOTTILE risponde che si tratta dei Pellegrino, MARCIANO’ G. specifica che si
tratta di uno di Cipressa ma che non ricorda il nome. SOTTILE suggerisce possa trattarsi di Fotia,
MARCIANO’ G. non sà se possano essere loro anche perchè quella famiglia opera a Savona
dopo Albenga, anche se una volta gli ha fatto prendere un pò di lavoro, MARCIANO’ G. dice
testualmente: "...ma una volta lo hanno fatto un pò di lavoro che l'ho mandato io a Fotia al
porto (...inc...) capisci...appena hanno fatto...incominciarono il porto l'ho mandato da una
parte ed è andato a fare qualche lavoro (...inc..) pure a Ospedaletti.. a Ospedaletti hanno
messo...". SOTTILE racconta che Roberto PELLEGRINO ieri gli ha raccontato che ultimamente li
hanno allontanati da tutti i lavori inerenti la costruzione dei nuovi approdi portuali del ponente.
17.49.31 MARCIANO’ G. riprende a lamentarsi dell'arrivo del Procuratore CASELLI che si è alleato
con la CANEPA di Ventimiglia.
TESTO IN FORMA INTEGRALE:
MARCIANO’ G.: ora per dirti, come si fa a venire questo cornuto, ha 75 anni come me!
SOTTILE: si si è anziano
MARCIANO’ G.: ora se fosse la Sicilia come la Calabria, fosse la Calabria, dapertutto ci sei tu, si è
preso a questa CANEPA di Ventimiglia lui l'ha messa! Hai capito? Che è diventata una merda
quest'altra figlia di puttana, da bambina se (..inc..) ti veniva dietro come un coso capisci? Che suo
padre era avvocato a Ventimiglia, era socio con Giuliano...
SOTTILE: ah! famoso GIULIANO si.
...omissis....
MARCIANO’ G.: era sempre la con un cornetto.... ora và e mi tira fuori, vogliamo (..inc...) a me
Antonio mi ha portato... quello Palamara... non sò chi cazzo glileli abbia dati!!! E non me lo ha
detto, mi ha detto che a Savona c'erano, che io, in un locale qua, che ero con Licio GELLI, questi
fanno che ti rovinano proprio capisci com'è! Che io, in questo locale a Vallecrosia, si chiamava
Marechiaro, che (..inc..) che con Licio GELLI siamo andati a Montecarlo... ora la settimana passata me
li ha portati lui! Un pacco così! Così! Mi ha detto leggeteli e strappateli subito mi a detto, che non
devono sapere da dove arrivano, perchè me li ha dati un avvocato di Savona. Ora di Savona, cosa ho
pensato...che io a Savona avvocati non ne ho! O è capitato con Ninetto (ndr GULLACE Carmelo)
o con FOTIA o con qualcun altro di là che gli può aver detto dicci a Peppino... Quello era al
funerale di Mimmetto (ndr Domenico CARLINO) mi ha visto che ero lì, Ninetto (ndr
GULLACE Carmelo) mi ha detto cosa sta succedendo a Vallecrosia, a Ventimiglia alla
Marina di San Giuseppe? Gli ho detto, e che cosa sta succedendo? Vedete che siete pieno
tutto fino a fuori dentro dappertutto così! Gli ho detto ma (..inc..) ve lo sto dicendo... i fatti!
Uomo: ma vaaa
MARCIANO’ G.: dopo 15 giorni viene Antonio (ndr PALAMARA) e mi porta sto fascio di..
Uomo: ah ecco!
MARCIANO’ G.: di documenti ma hai capito cose..ma però li dovete strappare subito (..inc..)
ora come dopo 30 anni, quando parliamo di qua parliamo dell'80 del 78 dopo tanto, come mai che ora
vengono con sto fascio di cose? E (..inc..) GRANERO, il giudice GRANERO (ndr Procuratore Capo a
Savona dr. Francoantonio GRANERO) che allora era GRANERO in quella cosa, ora è Procuratore
Generale a Savona quello, gliel'ha passato a SCOLASTICO e firmò questi fogli il giudice
SCOLASTICO capisci? (..inc..) a me ha messo a me ad Ernesto, il povero Ernesto (ndr MORABITO) che
il (..inc..) non sapeva niente che non voleva (..inc..) mio fratello Ciccio (..inc..) i FOTIA, FILLIPPONI, i
fratelli FILLIPONI...
SOTTILE: si si
MARCIANO’ G.: (..inc..) quelli di Taggia come si chiamano i fratelli... che uno parlava con quello (ndr
uno era stato accusato di essere confidente)
SOTTILE: i Mafodda.
MARCIANO’ G.: i Mafodda! Eh...quello che suo fratello uno si è ammazzato sotto la motopala di
uno..Stefanesi, Stefanesi e coso...sotto dominio di Giuseppe detto Peppino!
SOTTILE: hai capito!
MARCIANO’ G.: nei nei negli affari di cose..di Giuseppe MARCIANO’ detto Peppino, come ora
come che i lavori li facevano loro e io ero quello che ero alla cosa..inc..capisci?
TESTO IN FORMA RIASSUNTIVA:
17.53.33
MARCIANO’ G. si lamenta che a seguito di questa fuga di notizie non si è fatto vedere più nessuno
mentre prima venivano tutti, quelli del Casinò e adesso sono otto mesi che non si vede più nessuno.