Descrizioni di ambienti_i colori del bosco

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Descrizioni di ambienti_i colori del bosco
Descrizioni di ambienti
Obiettivi:
-individuare i dati sensoriali,
-comprendere il significato di similitudini ed espressioni metaforiche.
Leggiamo:
Il bosco in autunno è il trionfo dei colori.
Nel tetto verde che prima ondeggiava lassù si sono infiltrati il giallo,
il rosso, l’arancione e il violetto.
I pioppi, che circondano lo stagno, seminano una moltitudine di
foglie gialle, simili a monete d’oro abbandonate sul muschio di
velluto scuro.
E’ il momento in cui compaiono i funghi; essi spuntano tutti
insieme.
Ecco il porcino con il cappello color tonaca di cappuccino con il
grosso piede color avorio; ecco il gallinaccio con il collaretto color
arancione tutto piegoline, come le cuffie delle contadine antiche;
ecco l’ovolaccio con il suo ombrello da fiera, vermiglio, punteggiato
di lacrime bianche; e ancora il prataiolo con il suo parasole chiaro
da vecchia signora.
Marcel Roland da “Canti d’uccelli e musiche d’insetti”
La descrizione è ricca di “dati visivi.”
Ricordando che:
-il color tonaca di cappuccino è il colore marrone degli abiti dei frati
dell’ordine dei Cappuccini,
-il vermiglio è il rosso intenso e acceso,
sottolineiamo nel brano “i dati visivi” che riportano i colori
dell’autunno.
Osserviamo:
In questa “descrizione”, lo scrittore ci comunica “aspetti del bosco
in autunno” attraverso SIMILITUDINI e METAFORE.
Le SIMILITUDINI paragonano (cioè confrontano) due o più
elementi.
Attraverso queste espressioni, è possibile attribuire a persone,
animali e cose “qualità” che appartengono ad altri.
Riconosciamole nel testo:
-le foglie gialle sono simili a monete d’oro;
-il muschio sembra velluto scuro;
-il colore del cappello del porcino è come quello della tonaca di (un
frate) cappuccino;
-il collaretto del gallinaccio è tutto piegoline come le cuffie delle
contadine antiche (“vissute in passato”)
Le METAFORE sono paragoni brevi (senza le parole “come”,
“sembra”, “è”, “simile”, …)
Si fanno delle metafore quando si trasferiscono caratteristiche
proprie di oggetti, persone e animali ad altri.
Riconosciamole nel testo:
-tetto verde = chioma degli alberi in tarda primavera e in estate;
-ombrello da fiera = il grande cappello del fungo ovolaccio;
-lacrime bianche = parti bianche arrotondate (verruche) sul
cappello del fungo ovolaccio;
-parasole = cappello del fungo prataiolo.
Riprendiamo queste metafore per renderci conto ancor meglio degli
“elementi che sono stati associati” e “in che cosa si somigliano” …
Leggiamo e riflettiamo:
CHIOMA
TETTO
=
La “chioma” dell’albero e il “tetto” sono entrambi la “parte superiore” degli elementi a cui
appartengono.
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OMBRELLO DA FIERA
CAPPELLO
=
Il “cappello” del fungo ovolaccio e “l’ombrello da fiera” sono entrambi “molto grandi”.
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VERRUCHE
LACRIME
=
Le “verruche” del fungo ovolaccio e le “lacrime” sono di “forma simile”.
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CAPPELLO
PARASOLE
=
Il “cappello” del fungo prataiolo e il “parasole” hanno entrambi il “bordo ondulato”.