Comunicato stampa Giovedì 29 luglio 2010

Comunicato stampa
Giovedì 29 luglio 2010
Villa Torlonia / ore 21,30 / ingresso libero
Mimmo Calopresti presenta a Frascati
il film “La Maglietta Rossa”
Dopo i successi di danza, teatro e musica, il Festival internazionale delle Ville
Tuscolane presenta a partire da domani giovedì 29 luglio 2010 alle ore 21,30 a Villa
Torlonia, con ingresso libero fino ad esaurimento posti, una tre giorni di grande
cinema. Si tratta della rassegna “Al cinema con l’autore”, che si apre con il film La
maglietta Rossa di Mimmo Calopresti. Sarà presente il regista. Sceneggiatura
Mimmo Calopresti, Alberto Piccinini. Prodotto da Valerio Terenzio e Simona Banchi per
Gruppo Ambra, produttori associati Flavia Parnisi e Cinecittà Luce e distribuito da
Cinecittà Luce. La rassegna Al cinema con l’autore è promossa da Progetto ABC Arte
Bellezza Cultura della Provincia di Roma. Organizzata da Nuova Ambra in
collaborazione con Cinecittà Luce.
Per giocare l'incontro decisivo della finale di Coppa Davis tra Italia e Cile, il 18
dicembre 1976 Adriano Panatta scese in campo con una maglietta rossa, e convinse il
suo compagno di doppio Paolo Bertolucci a fare altrettanto. Nel Cile del generale
Pinochet il gesto aveva un suo significato. Più provocatorio che politico, forse: sulla
maglietta non c'era la falce e martello, soltanto il logo Fila. Ma Panatta si proclamava
di sinistra. E per lui fu una rivincita. Era partito dall'Italia con ancora nelle orecchie lo
slogan “Pinochet sanguinario/Panatta milionario”, gridato nelle piazze. Tornò per tutta
risposta con la Coppa Davis vinta con una maglietta rossa addosso. Sarà lo stesso
Panatta a raccontare i due mesi che precedettero la sua definitiva consacrazione
nell'Olimpo del tennis mondiale. Le immagini di archivio mostrano l'incontro giocato
con la maglietta rossa, ripreso da angolazioni inedite grazie ai Super8 che si erano
portati dietro gli italiani. Si vedranno le manifestazioni e i dibattiti che in quel periodo
affollarono la radio, la tv, i giornali, ricostruendo con loro e con Panatta il clima
culturale e politico di quell'Italia che mise in discussione la retorica nazionalista e
qualunquista dello sport.
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