I ricordi del mio catechismo
Transcript
I ricordi del mio catechismo
Rispondete voi a cura di Stefano Torrisi I ricordi del mio catechismo A partire da una lettera di Emilia, vi è stato chiesto: «Per voi il catechismo è stata un’esperienza simpatica e positiva, o da dimenticare?». Molti hanno risposto. Pubblichiamo parte delle risposte più significative e originali. «Oggi si dice che il catechismo è un’esperienza superficiale, che non lascia traccia. Io ho dei bei ricordi di quel periodo. Ricordo ancora la proiezione delle diapositive sulle parabole di Gesù e i commenti della catechista. È stata per me una piccola, ma vera esperienza di fede, vissuta insieme ad altri ragazzi. Ricordo la bontà della catechista, il sorriso scherzoso del parroco» (Emilia, Brescia). Maria Antonietta, Sassari Abbiamo seicento bambini e siamo 72 catechiste. Ci divertiamo un mondo. Anche per me gli anni del catechismo sono stati importanti, avevo una catechista che ha lasciato un segno indelebile nel mio cuore. Non era certamente di grande cultura, ma la sua semplicità, la sua umiltà e il suo sorriso, sono stati fondamentali per farmi capire come dovevo e come devo camminare sulla strada di Cristo. Non sempre ci riesco. Giovanna, Torino: Il film «Corpo Celeste» Sono andata a vedere il film «Corpo Celeste», perché avevo sentito che trattava di catechesi, ma sono rimasta a dir poco perplessa. A parte la brutta figura che fan- Raccontare la propria esperienza, ci aiuta a programmmare il futuro. no la Chiesa e i preti del sud, la catechesi viene presentata in modo ironico e paradossale. Forse provocatorio. Non penso che ci sia qualcuno che oggi faccia catechismo come quella donna. Da parte mia ho un bel ricordo del mio catechismo. È stata una cosa Dossier Catechista 16 Maggio 2012 semplice, un piccolo gruppo che si trovava ogni settimana attorno a un tavolo. Con qualche bella festa tutti insieme. Non so se mi ha dato poco o tanto, ma il fatto che continui a frequentare la parrocchia e faccio catechismo lo devo a quello che ho vissuto. Angela, Potenza Ho fatto catechismo per quasi 15 anni ed è stata un’esperienza non positiva ma positivissima (scusate il superlativo). Proprio oggi ho incontrato una ragazza ormai donna e mi ha riconosciuta. Per me era un viso conosciuto, ma non ricordavo. È stata una delle mie tante ragazzine, mi ha salutato calorosamente. Queste sono cose che personalmente non dimenticherò mai. Mentre il mio catechismo a malapena lo ricordo come esperienza. Andrea, Torino Se noi facciamo catechismo e «ci crediamo» è perché abbiamo fatto un’esperienza positiva, altrimenti ci saremmo rivolti a un’altra forma di volontariato. Posso dire che alla base della mia fede ci sono stati tanti catechisti, a cominciare da mia mamma (catechista anche lei) che mi ha fatto amare Gesù e la Chiesa. La preparazione ai sacramenti durava un anno solo, ma ho imparato le preghiere e le nozioni principali. Ricordo un sacerdote che mi ha accompagnato coi suoi preziosi consigli per mezzo secolo, e una suora che mi ha seguito alle elementari e che usava un metodo «scolastico», ma che a me piaceva molto. Pierluigi, Lecco Per me il catechismo ha lasciato un bellissimo ricordo. Eravamo un gruppo vivacissimo, ma avevamo voglia di fare e ascoltare quello che il nostro catechista ci diceva. Ricordo ancora il giorno della mia prima Comunione, della Cresima e della Professione di Fede. Sono stati giorni che non dimenticherò mai. Sono partito proprio dai giorni del mio catechismo per diventare catechista. Maria, Usmate Velate (Milano) Sono cresciuta negli anni in cui si studiava la «dottrina cristiana» e, anche se non ricordo più tutte le formule studiate a memoria, ho ben presente le esperienze belle che le mie catechiste mi hanno fatto sperimentare: la visita domenicale agli anziani (col profumo del bollito per il pranzo), la passeggiata al santuario nel parco (con un non vedente da accompagnare), il servizio fatto durante la Messa domenicale (con i canti da proporre all’assemblea), le vacanze in montagna con le amiche e chissà quante altre cose che al momento mi sfuggono. Quello che abbiamo vissuto con gioia è un bagaglio che non può scomparire perché è servito a costruire la nostra vita, anche dal punto di vista della fede. Paola, Roma Quando penso a me bambina nell’ora di catechismo ripenso a un’oasi di serenità, a un profumo di pace, di condivisione con il burbero, ma paterno parroco che ci dava un senso di protezione, e una voglia di ridare quanto avevamo ricevuto. I bambini di oggi ci richiedono questo spazio per essere guidati all’apertura del cuore, quest’oasi di serenità, di rifugio in cui essere ascoltati. Il catechismo oggi più di ieri è anche una risposta a un mondo frenetico e stressante; è staccare la spina per un’oretta e sentire quel profumo di… pace che tanto ci serve!! Caterina, dalla Sicilia La mia esperienza degli anni di catechismo è stata molto positiva. Ricordo il nostro parroco che con la sua semplicità girava per le classi e ci invitava ai momenti di festa. Lui stesso suonava la fisarmonica e le allietava. Era una gioia frequentare il gruppo e ancor di più la parrocchia, luogo di gesti Dossier Catechista 17 Maggio 2012 semplici, di comunione vera e fraterna, di rispetto reciproco e di fede sincera. Oggi questa bellissima esperienza continua: sono ancora in parrocchia e seguo un gruppo di ragazzi del post-Cresima. Giovanna Maria, Como Io ricordo molto poco della mia esperienza di catechismo. Ricordo che ero sempre in «castigo», si fa per dire, perché non studiavo le varie formule a memoria, però non ritengo di essere stata particolarmente traumatizzata. Ho iniziato a essere catechista all’età di 15 anni, ora ne ho 50 e non ho ancora smesso, anzi… Marialicia, Padova Anch’io come Emilia conservo bellissimi ricordi degli anni di catechismo. Ricordo ancora e con molto affetto e gratitudine i miei catechisti e soprattutto una coppia di sposi meravigliosi che mi hanno accompagnata dall’infanzia, attraverso l’adolescenza fino alla maturità: Lucio e Anna di Mestrino (PD). La loro testimonianza, più delle loro parole mi ha aiutata a superare momenti difficili di adolescente. Attraverso la partecipazione al gruppo ho capito cos’è la comunità cristiana e l’importanza di vivere al suo interno! Grazie a loro e grazie a tutti i catechisti!! Ultreya! Eva, Mantova Tutto per me è iniziato nell’adolescenza. A quindici anni il mio parroco, che per me era come un secondo padre, mi ha chiesto di fare catechismo. Nonostante non avessi l’età e fossi inesperta, lui mi ha dato la sua piena fiducia e lì ho iniziato la mia bellissima esperienza di fede. Ancora oggi a distanza di 30 anni sono catechista, ma ricordo sempre con nostalgia il mio parroco e tutti ragazzi con i quali sono cresciuta anch’io.