Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
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Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
— 149 Piccola biblioteca e superficiale. L"'Introduzione" Bruno Ferrare di uno Giovan Maria a questa edizione (xi-xxxix) è dei migliori riassunti bio-bibliografici finora disponibili su Cecchi. Ricca di note, di richiami ad altri studi, di materiale estratto dagli archivi toscani in ricerche condotte dallo studioso durante suoi lunghi i soggiorni a Firenze, essa è una delle più sicure ed ampie fonti di informa- Giovan Maria Cecchi. Segue una "Nota al testo" (xli-lvii) molto vengono dati una ampia "Descrizione del manoscritto" (collocato nella biblioteca privata Rosselli-Dei Turco, No. 46 vecchia numerazione A.III.4), ed rigorosi "Criteri della trascrizione." Dopo la commedia vengono date le "Annotazioni al testo" (205-21), un "Glossario" (223-28) e un "Indice dei nomi" (229-36). Siccome il Ceczioni su precisa e dettagliata in cui i chi fu rinomato per commedie le espressioni gergali fiorentine da drammi erudite e molte voci vennero poi riportate sca in poi, le "Annotazioni" e ed utilissimo elenco te La commedia tanto in voga il in dizionari italiani l'imitazione sia della si riallaccia al tipo di commedia greco-romana no nei temi, nei personaggi, nel verso, nella aver composto più di venti si sia il commedie erudicome pure Gli spunti boccacceschi, (Plauto e Terenzio), che di quella erudita contemporanea (Machiavelli, Ariosto, et rimento; quando che da quello della Cru- "Glossario" vengono ad essere un ricco nel Cinquecento. concittadini, Cecchi usate nelle sue di simili idiotismi toscani. Contrasegni / lui sacri (frizzi, arguzie e proverbi), tanto commedie al.), riscontra- Dopo erudite accolte caldamente dai suoi sembra quasi compiacersene in un simpatico auto-rife- vecchio Tibaldo domanda perché mai suo fermato a Lastra e non si struttura dell'opera. figlio Emilio sia ritornato direttamente a Firenze, l'astuto risponde: "Non so, / se già egli non fusse quivi in amico suo." Ormanno, l'altro vecchio della commedia, immediatamente chiede: "En'è pur bene?" al che Razzolino afferma: "Benissimo" (111.5, vv. 376-85). Ed infatti, vecchi, gli innamorati, e servi astuti della commedia classica ed erudita stanno tutti "Benissimo" a servo Razzolino villa / gli del Cecchi i i casa di Giovan Maria Cecchi. KONRAD EISENBICHLER University of Toronto Joseph Tusiani. Gente Mia and Other Poems. Illinois: Italian Cultural Center, 1978. 2^ ed.: 1^ ed.: Stone Park, Prefazione di Ennio Bonea; Traduzione in italiano di Maria Passaro Pastore. San Marco in Lamis: Gruppo Cittadella Est, 1982. Quante Europe esistono e quante Americhe? Non parlo della varietà delle culture stipate nel Vecchio Continente né di tutto ciò che cape dalla Terra Piccola biblioteca 150 Fuoco al Grande Nord. Parlo piuttosto del gioco di specchi di reciproche immagini che si inarca da una riva all'altra dell'Atlantico. E vorrei anzi qui limitare il discorso al Nord America e all'Italia. QuanQuante Italie vedono gli americani? te Americhe vedono gli italiani? del Ognuna di queste percezioni della realtà dell'altro, quante concezioni ri- spettivamente dell'America e dell'Italia genera a sua volta? L'emigrato questo gioco di specchi può contenerlo tutto intero dentro Genta mia non è di sé. anche se talora tusiasta ora che lo latina infatti soltanto lo è: è soprattutto la canto nostalgico dell'emigrato, — allo sradicamento. La poesia che apre italiano col titolo di raccolta la "Carme ora en- nuova realtà traduttore ed esperto studioso di letteratura riesce a centrare sia l'impeto vitale sia conseguente modo addiriturra sconvolto di aderire alla sgomento ora ha inglobato. Tusiani — il rappresentazione del suo —"Song of — bisecolare" profondo disagio morale il the bicentennial" tradotto in apre a sua volta con si messo terrogativo fondamentale che potrebbe essere l'in- in epigrafe a tutto il volume: Quale sarebbe stata la mia vita se nel luogo natio fossi rimasto? Quali sogni diversi sognerei oggi? paragonare il Non mio nemmeno umano posso stato con quello d'una pianta divelta dal suo salubre terreno e altrove trapiantata sotto l'identico cielo. Come a me l'alto disegno del Fato, per sempre incomprensibile sarà la mia all'unità stessa domanda immortale del tutto (...) Eppure più non sono l'uomo ch'io ero (. . .) Tusiani però va oltre questo suo assioma di emigrato, oltre l'elegia, e si tuffa in ogni aspetto della realtà americana ben mantenendo Vetnicità come motore della sua poetica. Etnicità si chiama appunto la seconda poesia (piuttosto breve, nell'ambito di una raccolta che è in buona parte formata da veri e propri poemetti): O nuova coscienza dell'antica mia luce, di nuovo su questa mia terra che c'è Ogni cosa Tu tu sembri ridefinire dall'Irlanda, io altri sono nati qui, (. . .) vengo da Roma, ma cos'importa? fratello: 1 Piccola biblioteca S'emigra oggi, s'arriva a casa 1 5 domani. Nella sua prefazione all'edizione italiana, Ennio Bonea ha messo in luce molto bene l'adesione profonda del pur elegiaco Tusiani all'ideologia e allo etos americano: "Tusiani dunque, e con simbolo, non e un 'trapiantato' ma lui l'emigrato di cui un 'trasformato'; in lui, sua poesia, 'psicogramma' dell'emigrato, è sintetizzata le USA. degli . . . si fa attraverso la la storia cultura- Nella seconda parte Tusiani ha un marcato accento un'osmosi religioso, risultante da tra la nuova pietas razionalismo puritano, quasi a tener presente la latino-cristiana e raccomandazione di il John Mo zelo religioso diventa un fuoco fatuo senza la conoscenza.' Neppure un'ombra labile del misticismo di scuola." A me, concludendo, interessa sottolineare come questa consustanziazione nella poesia di Tusiani non è mai basata su un piatto adeguamento: perché al contrario mostra il suo primum movens in quella coscienza di emigrato talora nostalgica talora aspra ma sempre incoercibile. Compiendo, forse colpevolmente, una volta tanto un'opzione meramente contenutistica, va rilevato che Genia mia è un contributo importante per capire Cotton: l'animo e cultura della nostra emigrazione negli la che poi forse, ben vedere, non è del a USA. Affermazione vero come tutto contenutistica, se è è vero che questo contributo è direttamente e inscindibilmente proporzio- nale ai mezzi espressivi dell'autore; tanto è vero che quando l'efficacia di questi mezzi si si appanna, anche esempio, che dire, per fra la qualità del contenuto ne soffre. Bisogna suddetti mezzi espressivi non c'è la sintesi: e i potrebbero citare a riprova alcuni passi della "Lettera a San Gennaro" e della "Ballata del Colosseo di la felice visibilmente nel nel complesso eccesso New York," ed anche acutezza del tema e della soluzione poetica cammino di si dove stemperano talora un discorso inessenziale. La traduzione rende l'esplicitezza del testo inglese, pur se di zelo nel cercare di calcare GIUSEPPE PAOLO di altre liriche, non manca qualche rime e ritmi dell'originale. SAMONÀ Università di Pescara Poesia italiana del Novecento. Testi e commenti a cura nola. Milano: Librex, 1986. Diremo di E. Gioa- subito che, per ampiezza di visione e rigore metodologico, quest'o- pera del Gioanola è la più efficace e provocante indagine che a nostro avviso sia stata condotta sulla poesia italiana del Novecento. Non viene qui proposta un 'altra antologia, un ennesimo campionario di poesie scelte secondo copertina la le la preferenze e generica, il trita gusto del compilatore. parola antologia. presenza di un ben definito indirizzo. Il non appare in semmai, sottindente Intanto titolo,