AGRICOLTURA URBANA E GIUSTIZIA ALIMENTARE

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AGRICOLTURA URBANA E GIUSTIZIA ALIMENTARE
 AGRICOLTURA URBANA E GIUSTIZIA ALIMENTARE: ESPERIENZE FRANCESI E ITALIANE A CONFRONTO Il mondo della ricerca pone crescente attenzione allo studio dell'agricoltura urbana (AU). Questo argomento si inserisce nel più ampio dibattito su ruolo e sviluppo delle città nell'organizzazione della società moderna. L'AU tratta delle componenti e dinamiche che coinvolgono lo spazio urbano e l'agricoltura. Le interazioni fra gli attori del sistema alimentare e i cittadini sono di grande interesse per geografi, sociologi, urbanisti e architetti. La giornata di studio italo­francese, ​
ideata da Coline Perrin (INRA Montpellier) e co­organizzata dall'Institut français Italia, dall'Ecole française de Rome e dal centro di ricerca INRA, UMR Innovation di Montpellier, svoltasi a Roma lo scorso 17 settembre, si è focalizzata su ​
agricoltura urbana e giustizia sociale​
. L'incontro si è sviluppato lungo ​
tre assi​
: 1) la giustizia come chiave di lettura e motore di cambiamento nelle relazioni città­campagna; 2) l'alimentazione, ovvero la sfida agricoltura­città nel lungo periodo; e 3) la multifunzionalità degli spazi agricoli periurbani. Hanno partecipato ​
Julie Le Gall dell'ENS di Lyon; ​
Camille Hochedez dell'università di Poitiers; Paola Branduini ​
del Politecnico di Milano; ​
Coline Perrin​
, ​
Brigitte Nougarèdes e ​
Christophe Soulard dell'INRA di Montpellier; ​
Daniela Poli dell'università di Firenze; ​
Aurora Cavallo​
, Benedetta Di Donato e ​
Davide Marino dell'università del Molise; ​
Mayté ​
Banzo dell'univeristà di Bordeaux; ​
Elena Battaglini ​
dell'IRES­CGIL di Roma; ​
Rita Biasi e ​
Elena Brunori ​
dell'università della Tuscia; ​
Isabelle Durvernoy dell'INRA di Toulouse; ​
Flavia Ranalli​
, ​
Piermaria Corona e ​
Luca Salvati ​
del CRA­RPS e infine ​
Rosanna Di Bartolomei​
, dell'università di Roma La Sapienza. Una parte della giornata ha dato voce a due protagoniste dell'agricoltura urbana, ​
Céline Viaud ​
del Réseau de semeurs de jardin di Montpellier e ​
Anna Satta​
, del progetto Orti Solidali di Roma, inframmezzando la ricerca scientifica con l'esperienza sul campo. 1. LA GIUSTIZIA COME CHIAVE DI LETTURA E MOTORE DI CAMBIAMENTO NELLE RELAZIONI CITTÀ­CAMPAGNA La prima riflessione verte sull'​
accesso all'agricoltura urbana nei quartieri poveri delle periferie urbane, detti ​
food deserts​
. La ricerca di Julie Le Gall e Camille Hochedez indaga aree urbane in cui, pur se presente l'offerta alimentare della grande distribuzione, c'è ​
deserto di filiera corta​
. Le due ricercatrici analizzano, da un lato, le barriere che impediscono la connessione fra l'agricoltura locale e la popolazione urbana indigente (il prezzo ma non solo!); dall'altro, il ruolo dell'educazione ambientale nelle scuole, ad oggi spesso limitata agli istituti primari, a discapito di quelli superiori, e concentrata prevalentemente su problemi nutrizionali. La proposta è quella di ​
pensare un'educazione ambientale/alimentare che sia ingrado di riconnettere l'agricoltura del territorio coi cittadini che ve ne sono esclusi. I punti chiave che un tale programma educativo dovrebbe toccare sono: stimolare la consapevolezza della vicinanza degli spazi agricoli; capire il mestiere dell'agricoltore; imparare a riconoscere frutta e verdura di stagione; ragionare insieme sulla cultura alimentare occidentale e sui suoi simboli (McDonald, kebab, coca cola). Una seconda riflessione, presentata da Paola Branduini, riguarda ​
l'agricoltura urbana come strumento di tutela del patrimonio rurale e opportunità di gestione di beni pubblici. Numerose strutture di interesse pubblico sono dotate di aree verdi e numerosi spazi aperti in città sono di proprietà delle istituzioni. Qualora la manutenzione e la cura di tali luoghi non avvenisse in maniera adeguata e sufficiente, queste aree potrebbero essere destinate ad agricoltura urbana, in conformità con la loro destinazione d’uso. La proposta è dunque di ​
coinvolgere agricoltori e produttori nell'occupazione di spazi pubblici urbani​
, ove possibile e secondo le modalità previste dalla legislazione in vigore, per aggiungere valore ad edifici e luoghi di già elevato interesse per la comunità. Il terzo intervento della mattinata introduce una ricerca di Coline Perrin e Brigitte Nougarèdes su come le politiche agricole possano influenzare questioni di giustizia sociale, quali l'accesso alla terra, i diritti di costruzione e di abitazione. La proposta è quella di riflettere sull'impatto che la regolamentazione pubblica ha nelle vite dei cittadini in termini di giustizia. ESPERIENZE DI AGRICOLTURA URBANA Il dibattito viene animato dal racconto di due esempi concreti di agricoltura urbana: il progetto ​
Orti Solidali a Roma ​
e la rete ​
Réseau des Semeurs de Jardins di Montpellier. ORTI SOLIDALI è un progetto di ​
community­supported agriculture. Basato sul coinvolgimento dei consumatori nella produzione agricola, l'iniziativa prevede che un gruppo di abitanti del quartiere di Acilia sostenga l'attività agricola dei ragazzi di una casa famiglia, sottoscrivendo una quota annuale, ovvero contribuendo a coprire una parte dei costi di produzione per ricevere in cambio un paniere di prodotti di stagione ogni settimana. La rete R
​ÉSEAU DE SEMEURS DE JARDINS ​
sostiene tutti i giardini collettivi della regione Languedoc­Roussillon nelle diverse fasi di sviluppo delle loro iniziative, promuovendone il valore aggiunto per la collettività e ponendosi come ​
strumento di rappresentanza locale di un network consolidato a livello nazionale – la rete Le Jardin dans Tous Ses Etats. 2) L'ALIMENTAZIONE, OVVERO LA SFIDA AGRICOLTURA­CITTÀ NEL LUNGO PERIODO La sessione pomeridiana si apre con le ricerche di Daniela Poli che indagano la nozione di ​
bioregione urbana​
. L'agricoltura viene proposta come strumento di riqualificazione territoriale. Il progetto riguarda​
​
FIRENZE​
​
e la regione del fiume Arno. La proposta è quella di patrimonializzare tale area, facendo degli agricoltori i custodi del fiume, e così realizzando un “​
parco agricolo perifluviale​
” (coltivareconlarno.it). A seguire, Christophe Soulard e Mayté Banzo presentano i risultati di un'indagine sulle nuove connessioni fra agricoltura e sviluppo urbano​
. Le città di ​
LISBONA, PISA, MONTPELLIER, ATENE, CONSTANTINE​
​
e​
M
​EKNÈS​
sono state teatro delle loro ricerche. Aurora Cavallo condivide il lavoro della sua equipe sulla città di R
​OMA​
, che sta vivendo il passaggio dalla scala comunale a quella metropolitana. Tale città, a causa della sua ​
frammentazione​
, esce dallo schema concettuale applicabile alle altre città mediterranee (compatte, dunque con un rapporto città­campagna più marcato) e si interroga sul ruolo e le possibilità di ​
coinvolgimento ​
in siffatto territorio ​
degli attori della filiera corta​
. Infine, Elena Battaglini presenta un lavoro sul ​
comportamento alimentare e sul ​
ruolo del gusto nella scelta del cibo, presentando i risultati di una ricerca condotta su un campione di 800 consumatori italiani. 3) LA MULTIFUNZIONALITÀ DEGLI SPAZI AGRICOLI PERIURBANI Rita Biasi introduce il tema della multifunzionalità degli spazi agricoli periurbani riflettendo su come l'agricoltura tradizionale sia in sé multifunzionale​
, dunque ​
sostenibile​
. Ne emerge la necessità di proteggere pratiche e prodotti del passato attraverso l'uso delle nuove tecnologie. La studiosa Isabelle Duvernoy racconta ciò che succede oggi nella città di ​
TOULOUSE​
,​
dove si cerca di promuovere uno sviluppo agricolo in grado di rispondere alle esigenze attuali e di ​
integrare i diversi modelli di AU​
presenti nel territorio. L'ultimo intervento è di Flavia Ranalli che presenta i risultati dell'​
analisi strutturale dei paesaggi agro­forestieri della zona peri­urbana europea​
, condotta dalla sua squadra di ricerca. CONSIDERAZIONI FINALI È possibile e quanto mai utile ​
costruire un dialogo intorno all'agricoltura urbana​
. Questo soggetto, di natura multisettoriale, coinvolge esperti di differenti discipline. La riflessione condivisa al termine di questa giornata di studi è dunque quella di continuare a fare ricerca sulle ​
nuove forme di governance del sistema alimentare urbano​
, che comprende diversi tipi di agricoltori, che tocca da vicino gli abitanti della città, che ha potenziali di inclusione sociale e che dunque può proporsi come mezzo di promozione della giustizia alimentare urbana. Cristiana Lucentini Institut français Italia Coopération Scientifique et Universitaire