Dopo 13 anni sbloccati fondi per 441 mln e mezzo per l
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Dopo 13 anni sbloccati fondi per 441 mln e mezzo per l
LA SICILIA 6. GIOVEDÌ 27 AGOSTO 2015 i FATTI Accordo di programma quadro, risorse regionali e alienazioni . Sono 74 gli interventi previsti (62 nelle Asp e 12 tra ospedali e policlinici). All’Asp di Catania arrivano quasi 19 milioni e mezzo Sanità in Sicilia Dopo 13 anni sbloccati fondi per 441 mln e mezzo per l’Isola Edilizia e tecnologia i settori interessati: Siracusa fa la parte del leone ANTONIO FIASCONARO MILIONI 140 NUOVO OSPEDALE SIRACUSA 50 NUOVA ALA OSPEDALE RAGUSA 21 PRESIDIO SANITARIO ALCAMO 14 ADEGUAMENTO OSPEDALE TRAPANI 13 ADEGUAMENTO PADIGLIONE A “CERVELLO” PA PALERMO. Tecnologia ed edilizia. Sono questi i due punti cardine su cui l’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, ha deciso di puntare immediatamente dopo il suo insediamento a piazza Ottavio Ziino, al posto di Lucia Borsellino, che com’è noto ha “gettato la spugna” lo scorso 2 luglio. Ci sono voluti due incontri a Roma, al ministero della Salute, per sbloccare dopo tredici lunghissimi anni ben 375.630.324, fondi dell’Accordo di programma quadro, promessi dallo Stato nel 2002 e lievitati, fino a raggiungere questa montagna di euro, dopo una serie di rifinanziamenti in sede di conferenza Stato-Regione. A questi vanno aggiunti 19.770.017 di fondi regionali e altri 46.100.000, frutto di alienazioni di beni immobili, per un totale di 441.500.341 euro che, fin dalle prossime settimane, saranno sbloccati ed assegnati alle 9 Asp dell’Isola e alle aziende ospedaliere. Sono fondi da impiegare per acquisti di attrezzature elettromedicali e per edilizia sanitaria. Entro il mese di settembre il ministero della Salute invierà le schede di 74 interventi (62 previsti dalle 9 Asp e altri 12 tra ospedali e Policlinici) al ministero dell’Economia, che sborserà i fondi entro l’anno. La parte del leone spetterà all’Asp di Siracusa con 7 interventi per complessivi 154.845.000 di euro, di cui ben 140 milioni saranno utilizzati per la realizzazione del nuovo ospedale della città aretusea. Ed ancora 9.845.000 per lavori di completamento del presidio di Augusta per realizzare un Pta (Presidio territoriale di assistenza) e una Rsa (Residenza sanitaria assistita). Altri cinque interventi, per complessivi 5 milioni di euro, serviranno per l’acquisto e l’adeguamento di un immobile da destinare a Pta a Palazzo Acreide; ristrutturazione di un padiglione dell’ex Onp di Siracusa per realizzare un Pta; altri tre Pta saranno costruiti anche a Lentini, al Trigona di Noto e all’ex ospedale di Pachino. Sono 5 invece gli interventi previsti all’Asp di Agrigento per complessivi 13.520.000 di euro. Quattro milioni di questi saranno impiegati il completamento e adeguamento a norma del plesso dei servizi territoriali di Casteltermini. Sono 4, invece, gli interventi per complessivi 14.850.000 all’Asp di Caltanissetta dei quali 6 milioni saranno impiegati per lavori di completamento della ristrutturazione ed adeguamento a norma dei locali dell’ospedale “Sant’Elia”. Per quanto riguarda l’Asp di Catania, previsti 9 interventi per complessivi 19.425.000. La fetta più cospicua, 2.600.000 sarà impiegata per acquisto di apparecchiature tecnologiche per i presidi ospedalieri di Giarre e Biancavilla, così come altri 1.820.000 destinati all’adeguamento strutturale ed impiantistico dei corpi B4 e B5 dell’ospedale di Paternò da destinare a sede del Pta. Sette, sono invece gli interventi previsti all’Asp di Enna per complessivi 18.200.000. Quasi 5 milioni di euro saranno impiegati per acquisti di attrezzature elettromedicali per i Pta di Piazza Armerina e Leonforte e per il Centro di riabilitazione interprovinciale muldisciplinare di Pergusa. Sono 9 gli interventi finanziati per l’Asp di Messina per complessivi 24.900.000. La fetta più importante di 8.500.000 è quella destinata per l’adeguamento della sala emodinamica e sala operatoria e acquisto di attrezzature di alta tecnologia per il Centro di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina. Al- tri 5 milioni, invece, saranno destinati per l’acquisto di tecnologie da destinare ai presidi ospedalieri dell’azienda della città dello Stretto. Sette, invece, gli interventi per l’Asp di Palermo per un importo di 34.429.000. La fetta più grande, 11.450.000, sarà impiegata per acquisto e adeguamento di un immobile a Bagheria per accogliere in un’unica struttura distrettuale vari servizi sanitari (Casa della Salute), con alienazione di alcuni beni. Altri 6.250.000, invece, serviranno per i lavori di completamento e ristrutturazione dell’ospedale di Corleone e per i trasferimento del pronto soccorso e la realizzazione di Pta e Rsa. Sono 4 gli interventi previsti all’Asp di Ragusa per complessivi 58.000.000, di cui ben 50 milioni destinati al completamento generale con la costruzione di una nuova ala dell’ospedale di Ragusa. Altri 4.400.000 per la realizzazione del Pta sempre a Ragusa e altri 2.500.000 per un Pta a Pozzallo. Infine, sono 10 gli interventi previsti per l’Asp di Trapani, per complessivi 42.400.000 di euro. Di questi 21.000.000 per la realizzazione del nuovo presidio sanitario polivalente MILIONI 13.4 POLICLINICO CATANIA Acquisto attrezzature specialistiche per pronto soccorso, emergenza medicochirurgica, accettazione, rianimazione, centro trasfusionale e Poliambulatori o presidio Rodolico di Alcamo e altri 14 milioni per l’adeguamento a norma dell’ospedale “Sant’Antonio” di Trapani. Per quanto riguarda, invece, il capitolo delle aziende ospedaliere, la fetta più cospicua dei complessivi 59.831.000, spetta a “Villa Sofia-Cervello” di Palermo con 4 interventi per 18.200.000. Ben 13 di questi saranno impiegati per l’adeguamento e messa a norma del padiglione A del presidio “Cervello”. Altri 16.300.000 per tre interventi sono destinati all’azienda “Cannizzaro” di Catania, di cui 12.900.000 sono previsti per realizzare un’attrezzata struttura poliambulatoriale. Altri 2.160.000 per l’acquisto del sistema robotica “Da Vinci” e 1.240.000 per l’adeguamento antincendio di tutta la struttura ospedaliera. Altri 13.426.000 sono destinati al Policlinico di Catania che li impiegherà per acquisto di attrezzature specialistiche per il pronto soccorso, emergenza medico-chirurgica, rianimazione, centro trasfusionale e poliambulatorio del presidio “Rodolico”. All’azienda ospedaliera “Garibaldi” di Catania, invece, 6milioni di euro per la ristrutturazione e messa in sicurezza dei plessi. Ed ancora altri 3.515.341 euro assegnati al Policlinico di Messina che saranno impiegati per adeguamenti a norma di alcuni piani del padiglione C dove saranno installate diverse apparecchiature elettromedicali. Infine, altri due interventi per complessivi 2.390.000 euro sono destinati al Buccheri La Ferla di Palermo. Di questi 1.390.000 per acquisto di attrezzature destinate al blocco operatorio e terapia intensiva di rianimazione e altro milione per la ristrutturazione del padiglione “San Luigi” da destinare a reparti di degenza di Cardiologia, Utic e ambulatori. LAVORATORI IN PIAZZA A PALERMO, AFFIANCATI DAI RAPPRESENTANTI DEI PARTITI La protesta: «Giustizia e legalità per la Formazione professionale» PALERMO. Il mondo della Formazione professionale è sempre più in fibrillazione. Ancora una volta i lavoratori sono scesi in piazza. «Giustizia e legalità per la Formazione professionale»: questo l’ennesimo slogan lanciato ieri mattina da una cinquantina di operatori della Formazione che si sono dati appuntamento davanti la sede della presidenza della Regione, in piazza Indipendenza. Al loro fianco, diversi esponenti politici, da Forza Italia e Rifondazione comunista. «Migliaia di lavoratori della Formazione professionale in Sicilia rischiano di perdere il posto di lavoro, o comunque di andare ad ingrossare l’esercito dei precari a vita», denuncia Rifondazione comunista Sicilia. «Noi sosteniamo le ragioni dei lavoratori del settore e riteniamo che esistano le condizioni, mettendo fine agli sprechi e alle pratiche clientelari delle forze che sostengono Crocetta, qualificando la spesa e le attività di formazione, per rilanciare il settore e le sue attività», ha evidenziato Mimmo Cosentino, segretario regionale Prc Sicilia. «Il mondo della formazione professionale chie- de al governo regionale scelte che vadano nella direzione del dialogo costruttivo e del buon senso, per salvare un intero settore, i suoi ottomila operatori e le rispettive famiglie e per tutelare il diritto dei siciliani ad essere formati, a costruirsi un futuro migliore - ha sottolineato Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all’Ars Le scelte operate sino ad oggi dal governo Crocetta vanno invece nella direzione della destrutturazione di un intero mondo che, se meglio organizzato, può invece ben funzionare, verso la totale precarizzazione del settore e il licenziamento degli operatori. In piazza con i lavoratori della formazione, con i sindacati, Forza Italia ritiene che si debba ripartire dall’applicazione della Legge 24, dalla normativa esistente, dal Ccnl. La Regione deve vivere la formazione professionale come una risorsa sulla quale puntare e non come un nemico da annientare. Alla formazione dedicheremo uno degli articoli del nostro disegno di legge d’iniziativa popolare, che punta a raccogliere 15mila firme per una Sicilia produttiva». A. F. I bandi non si pubblicano e arrivano le sorprese Anche la Regione meravigliata dal fatto che non si lavori 24 ore su 24 al viadotto Himera PALERMO. In molti, compreso il governatore Rosario Crocetta e l’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pizzo, avevano assicurato che i lavori nella zona del viadotto Himera sull’autostrada Palermo-Catania, danneggiato da una frana che ha spezzato in due la Sicilia, sarebbero andati avanti 24 ore su 24. Ma in realtà gli operai della ditta appaltatrice lavorano dalle 7 alle 19. «È vero, l’ho appurato anch’io - dice l’assessore Pizzo - quando martedì mi sono recato al cantiere. Ogni settimana vado a fare un sopralluogo per verificare l’andamento dei lavori. Alcuni interventi sono iniziati e sono a buon punto. Non ho visto ancora in azione le macchine dell’impresa che deve realizzare l’abbattimento della carreggiata del viadotto che è rimasto danneggiato. Mercoledì prossimo convocherò una riunione cui inviterò il Rup Federico Murrone, il direttore dei lavori Salvatore Campione e i vertici delle aziende. I tempi devono essere rispettati». Le ditte che si sono aggiudicate le opere sono la Mazzei Salvatore Srl di Crotone, Truscelli Salvatore Srl di Caltanissetta e Gecob Srl di Catania. Dall’Anas fanno sapere che «nel bando di gara dei lavori in oggetto, tantomeno nei contratti (peccato però che non vengono mai pubblicati sugli organi d’informazione come prevederebbe la legge, ndr) non è assolutamente previsto l’obbligo di avvalersi di maestranze durante l’orario notturno, piuttosto è indicata l’eventuale possibilità di far- ANCORA INCIDENTI PER LA LOW COST SPAGNOLA «Botto al decollo» e volo Vueling rientra a Catania e resta bloccato CATANIA. Il volo Vueling VY 6135 Catania - Roma la cui partenza era prevista alle 16.05 dall’aeroporto Fontanarossa ha tentato il decollo dopo poco meno un’ora e dopo il rullaggio si è fermato sulla pista «dopo un forte botto». Lo ha reso noto uno dei passeggeri, Carmelo Faro, che ha aggiunto che «tutti sono stati fatti rientrare nell’aerostazione e che i bagagli sono stati sbarcati. «Siamo in una condizione di disagio importante - ha aggiunto in tarda serata - e la compagnia aerea (una low cost spagnola, ndr) è completamente latitante. In aeroporto non c’è una rappresentanza della Vueling. Siamo qui in 250 persone, tra cui molti turisti e molti che dovevano prendere delle coincidenze». L’aereo è ripartito alle ore 21.30 con oltre 5 ore di ritardo. lo nel caso fosse necessario per rispettare le tempistiche previste nei cronoprogrammi e concludere i lavori nei tempi stabiliti». «In tal proposito, al momento - prosegue l’Anas - le imprese operanti in cantiere non ritengono utile avvalersi di maestranze durante orari notturni, ma hanno invece intensificato le fasi di lavoro durante le ore diurne mettendo in campo più squadre operative su più fronti del cantiere; qualora le imprese, nell’ambito dei loro margini decisionali di organizzazione del cantiere, ritenessero necessario avvalersi di maestranze in orario notturno, potranno farlo previa approvazione del direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza. Inoltre, nel caso in cui Anas riterrà necessarie lavorazioni anche in orari notturni lo ordinerà prontamente all’impresa». Se bandi e contratti fossero pubblicati sui giornali, in base alla legge sulla trasparenze, queste sorprese non sarebbero possibili.