Teoria dell`impresa - lucia visconti parisio
Transcript
Teoria dell`impresa - lucia visconti parisio
Teoria dell’impresa La produzione La produzione Chiameremo Output il prodotto dell’impresa Chiameremo input i fattori della produzione In generale: Q = q ( K , L ) Per variare la produzione, occorre variare la quantità di fattori impiegati Supponiamo che input ed output siano beni perfettamente divisibili La produzione Variazioni della produzione sono possibili in tempi brevi solo variando la quantità di fattori variabili impiegate Variazioni più significative normalmente richiedono tempi più lunghi in modo da variare anche i fattori fissi (tipicamente impianti, macchinari, edifici) QBP = q ( K , L ) Breve e lungo periodo BP è un lasso di tempo in cui almeno un fattore della produzione è fisso e vincolante rispetto alle scelte di produzione dell’impresa LP è un lasso di tempo sufficientemente lungo da consentire la variazione di tutti i fattori della produzione: tutti i fattori sono da considerarsi variabili. Produzione di breve periodo Consideriamo K il fattore fisso Produzione di breve periodo Q = q (K, L ) Il lavoro è il fattore variabile Supponiamo che l’impresa produca in modo tecnicamente efficiente (senza sprechi) Iniziamo da un esempio: Funzione di produzione di BP 50 Q 40 40 42 42 40 35 30 24 La funzione di produzione mi dice 20 quale sarà l’output Q per ogni livello 10 impiegato di L (dato K fisso) 10 3 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Quantità di fattore variabile Prodotto totale nel caso continuo 50 Q 40 Q 30 20 10 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Quantità di fattore variabile Prodotto totale, medio e marginale L Q (PT) Pme PMg 0 0 0 - 1 3 3 3 2 10 5 7 3 24 8 14 4 35 8,75 11 5 40 8 5 6 42 7 2 7 42 6 0 8 40 5 -2 La legge dei rendimenti marginali decrescenti Aumentando le unità impiegate di fattore variabile, si giungerà ad un punto in cui unità addizionali di fattore variabile daranno un contributo alla produzione totale inferiore rispetto alle unità precedenti Q 50 Rendimenti Marginali crescenti 40 Q 30 Rendimenti Marginali negativi Rendimenti Marginali decrescenti 20 10 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Quantità di fattore variabile Produttività marginale (PMG) = ΔQ/ΔL La produttività marginale (del fattore lavoro) è l’incremento dell’output ottenibile variando di una unità l’input variabile Q, PMG 50 42 40 40 42 40 35 30 24 20 14 11 10 10 7 5 3 3 2 0 0 0 0 1 2 3 4 5 6 7 -2 8 -10 Quantità di fattore variabile Rendimenti decrescenti PMG 15 10 5 PMG 0 0 1 2 3 4 5 6 7 -5 Quantità di fattore variabile 8 Produzione di breve periodo La produttività media del lavoro (fattore variabile) è definita come il rapporto tra output prodotto e quantità di lavoro impiegata per produrlo: Q PMEL = L Q, PME 50 40 30 20 L 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Q 0 3 10 24 35 40 42 42 40 PME 3 5 8 8.75 8 7 6 5 Q 10 PME 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Quantità di fattore variabile L 0 1 2 3 4 5 6 7 8 50 40 30 Q PME PMG 0 3 3 3 10 2 7 24 8 14 35 8.75 11 40 8 5 42 7 2 42 6 0 40 5 -2 Q 20 10 PME PMG 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 -10 Quantità di fattore variabile PME, PMG 15 10 PME 5 PMG 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 -5 Quantità di fattore variabile Relazione tra PME e PMG La funzione PMG raggiunge il suo punto di massimo più a sinistra rispetto alla PME La funzione PMG incrocia la funzione PME nel punto di massimo della PME