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PAESE: FRANCIA I. Analisi del contesto sociale ed economico di riferimento I.A. Quadro degli indici economici, demografici e sociali La recessione dell’economia francese, a seguito della crisi finanziaria internazionale e della conseguente contrazione degli scambi, ha toccato il suo culmine nell’ultimo trimestre del 2008 e nel primo del 2009, con una contrazione del PIL rispettivamente del 1,4% e del 1,3%. L’evoluzione del PIL ha ripreso un trend positivo già nel secondo trimestre del 2009 (+0,3%). Rispetto alla media dei Paesi della zona Euro nel suo insieme, l’andamento dell’economia francese sembra quindi aver reagito meno negativamente alle spinte recessive provocate dalla crisi finanziaria. PRODOTTO INTERNO LORDO 2007 2008 2009 2010 Variazione percentuale Pro capite € 2,3 30.599 63,8 -2,7 % -2,4 30.648 0,9 30.973 1,7 31.854 2013 2014 (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) 76,7 82,6 86,6 89,6 91,6 92,6 67,5 DEFICIT PUBBLICO 2009 2010 2011 2012 2013 2014 (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) (previsioni) -7,0 -7,1 -6,9 -6,1 -5,4 -4,7 -3,4 2007 Fonte: (previsioni) (previsioni) 2007 2008 % su PIL (previsioni) DEBITO PUBBLICO 2009 2010 2011 2012 2007 2008 % su PIL 0,3 31.281 2011 (previsioni) 1,6 INFLAZIONE 2008 2009 2010 2011 (previsioni) (previsioni) (previsioni) 0,3 1,1 1,4 3,2 FMI WEO ottobre 2009 L’insieme degli interventi del governo francese a sostegno dell’economia, per contrastare le spinte recessive, hanno tuttavia provocato un rilevante superamento dei limiti imposti dal Trattato di Maastrich per quanto concerne il debito pubblico ed il deficit di bilancio. La crisi economica ha avuto un pesante effetto sul deficit pubblico francese. In un quadro di tendenziale crescita negli anni scorsi, nel 2008 il deficit si è attestato attorno al 3,4% e nel 2009 si prevede una crescita al 7%. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 1 In un’ipotesi di stabilizzazione dei prezzi petroliferi e di un tasso di cambio di 1,32 US$ contro un euro, l’inflazione dovrebbe attestarsi nel 2009 ad una media dello 0,3%. Nel 2010, sempre nell’ipotesi sopra descritta, dovrebbe attestarsi a 1,1%. Sul piano demografico, la Francia ha una popolazione di circa 64 milioni e trecentomila abitanti, secondo le elaborazioni dell’INSEE. Le collettività d’oltre mare (Polinesia francese, Nuova Caledonia, Mayotte, Saint-Pierre-et-Miquelon, Wallis-et-Futuna, Saint-Martin et Saint-Barthélemy) contribuiscono con altri 770.000 abitanti al totale complessivo di 65,1 milioni di persone. Il Paese continua ad avere un tasso di crescita positivo (+0,6%). La Francia è il secondo Paese per numero d’abitanti dell’Unione Europea. Con un andamento tipico delle economie occidentali, continua a progredire la quota degli ultra-sessantacinquenni (l’8,7 della popolazione ha 75 anni o più), mentre la quota degli abitanti con meno di venti anni decresce. Tuttavia la Francia mantiene, assieme all’Irlanda, il suo primato tra i Paesi europei per fecondità. Nel 2008 sono, infatti, nati in Francia metropolitana 801.000 bambini. Un risultato che viene ascritto in particolare all’aumento delle nascite tra le donne nella fascia d’età tra i 30 ed i 40 anni d’età. Cresce infatti l’età media delle madri, che nel 2008 ha sfiorato i trentenni, un fenomeno che si accompagna alla tendenza di riportare i matrimoni sempre più in là negli anni. Le nascite fuori dal matrimonio sono la maggioranza in Francia dal 2006 e, l’anno scorso, hanno superato il 52% del totale. Per quanto attiene alla distribuzione sul territorio, il dato più evidente è il gran numero di comuni in Francia, ben 36.685, che rappresentano per numero un terzo di tutti i comuni all’interno dell’Unione Europea. Si tratta, in verità, per i tre quarti di comuni piccoli, con meno di mille abitanti. Solo 39 comuni in Francia hanno più di 100.000 abitanti e, di questi, solo due (Parigi e Marsiglia) superano il mezzo milione di abitanti Dopo una significativa riduzione del tasso di disoccupazione registrata negli ultimi anni, esso ha ricominciato a salire sensibilmente dal secondo semestre del 2008 e il FMI stima che il tasso di disoccupazione a fine 2009 sarà del 9,5%. Il mercato del lavoro ha infatti cominciato a contrarsi a metà dello scorso anno. Le imprese hanno ridotto la loro forza lavoro, riducendo il ricorso ai contratti brevi e non rinnovando molti dei contratti a tempo determinato. Analogamente, è anche cresciuto il numero dei lavoratori sottoccupati, che nel secondo trimestre dell’anno sono circa 1,5 milioni. Tale lievitazione si spiegherebbe con il ricorso più frequente da parte delle imprese a forme di messa in disponibilità totale o parziale dei propri lavoratori. Il saldo degli scambi commerciali della Francia continua ad essere negativo. I dati periodicamente pubblicati dalle Dogane francesi fanno stato di una bilancia in rosso da diversi anni. L’ultimo lieve eccedente rimonta infatti al 2003. Nel 2008, dopo un primo semestre dinamico, gli scambi hanno subito un rallentamento per poi decrescere ancor più marcatamente nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno. Le esportazioni hanno resistito meglio nei settori dei beni di consumo e strumentali, senza tuttavia sfuggire al rallentamento. Le vendite diminuiscono nei confronti della UE, ma rimangono dinamiche verso i Paesi produttori di petrolio, grazie, in particolare, alle forniture aeronautiche. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 2 Nel 2008 il deficit globale della bilancia commerciale si è attestato a –55,7 miliardi di euro (dati FOB/FOB). Tenendo conto dei dati CIF/FOB, esso è giunto a –70,1 miliardi. Nel primo semestre del 2009, i dati indicano un andamento decisamente negativo per entrambi i flussi. La diminuzione degli scambi si accentua, toccando in special modo i settori dell’industria automobilistica e i beni intermedi (prodotti chimici e metallici). Nello stesso periodo si assiste all’alleggerimento della fattura energetica, che permette un miglioramento del saldo di 5 miliardi di Euro. Saldo che cala vistosamente (- 14,9 %) rispetto al pari periodo del 2008, rimanendo tuttavia fortemente deficitario a -28.284 milioni di Euro (25,4 miliardi Fob/Fob) contro i 33.259 milioni di euro del primo semestre 2008. Nel terzo trimestre dell’anno 2009, infine, si è assistito ad un primo miglioramento dell’export francese (+5,7% rispetto al trimestre precedente) ed una contemporanea stasi delle importazioni, tali da far ridurre il deficit commerciale transalpino da -10,1 miliardi del secondo trimestre 2009, ai -4,6 miliardi del terzo trimestre. Commercio estero francese Bilancia commerciale(*) Esportazioni di beni FOB (**) Importazioni di beni FOB (*) Quota del commercio mondiale (***) Unità Mld € Mln € Mln € 2006 - 41,1 384 425 2007 - 54,4 395 449 2008 -70,1 % 4,2 4,1 3,9 Germ. 16,2 Italia 8,5 Belgio 8,4 Germ. 16,6 Italia 8,6 Belgio 8,3 Germ. 16,4 Belgio 8,5 Italia 8,2 Germ 14,5. Italia 9,1 Spagna 9,9 62,3 Germ 14,4. Italia 9,2 Spagna 9,6 115,4 Germ. 14,6 Italia 8,8 Spagna 8,4 86,1 405 475 Principali paesi fornitori (*): 1 2 3 % sul totale import francese % sul totale import francese % sul totale import francese Principali paesi clienti(*): 1 2 3 % sul totale export francese % sul totale export francese % sul totale export francese Investimenti diretti esteri (**) Mld (*) Fonte: Dati Dogane francesi (**) Fonte: Banque de France (***) FMI Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 3 I.B. Previsioni a breve termine Secondo quanto pubblicato dall’Istituto francese di Statistica, l’INSEE, l’economia francese continuerà a crescere sino alla metà del 2010 ad un ritmo vicino allo 0,4 % per trimestre. Il mercato immobiliare, di contro, dovrebbe continuare nel suo riequilibrio. Le imprese dovrebbero beneficiare del ritorno della crescita che, tuttavia, continuerà ad accompagnarsi ad una disoccupazione in aumento sino alla metà del prossimo anno. Il potere d’acquisto delle famiglie dovrebbe soffrire nel 2010, da una parte per l’aumento dell’inflazione e dei prezzi delle materie prime e dall’altra potrebbe veder venir meno nel nuovo anno una parte delle misure che sono state poste in campo nel 2009 a sostegno della grave congiuntura. Le esportazioni francesi, dopo un 2009 con un complessivo 10,8% in meno rispetto al 2008, dovrebbero continuare il positivo cammino già intrapreso nel secondo semestre dell’anno corrente. Nell’orizzonte economico del 2010, l’Ufficio Nazionale di statistica stima che la Francia avrà una crescita moderata, in particolare nella produzione industriale e nei servizi, mentre il settore delle costruzioni ridurrà le sue negatività. Il Fondo Monetario Internazionale prevede per il prossimo biennio un andamento positivo del PIL, che dovrebbe tornare nel 2010 ad un + 0,9 e raggiungere l’anno successivo un +1,7%. Sempre nel 2011, si dovrebbero raggiungere i 31.854 € pro capite di PIL, superando così il risultato del 2008 che era stato di 31.281€. Per debito e deficit pubblico, l’FMI prevede un ulteriore allargamento del primo, con 82,6 % sul PIL per il 2010 e 86,6 % nel 2011. Mentre per il deficit le variazioni saranno assai contenute, passando dal -7,1% del 2010 al -6,9% dell’anno successivo. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 4 II. Analisi del mercato turistico II.A. Analisi del turismo outgoing - Flussi turistici e principali destinazioni In generale, quale conseguenza dell’attuale congiuntura economica sfavorevole, in Francia si assiste ad un rallentamento delle prenotazioni, nonché alla crescente tendenza a viaggiare a costi ridotti, per periodi più brevi e verso destinazioni meno lontane. Il Quotidien du Tourisme, principale quotidiano turistico trade, continua ad evidenziare come numerosi fattori, quali l’aumento della disoccupazione, i crediti ristretti e l’influenza H1N1 abbiano portato i turisti in generale a risparmiare e, di conseguenza, a viaggiare di meno. In tale situazione, i turisti francesi tendono ad accentuare la loro propensione a viaggiare sul territorio nazionale, tanto più tenuto conto del fatto che già tradizionalmente la Francia rappresenta in Europa il paese con il maggiore indice di turismo domestico (secondo la Direction du Tourisme i viaggi dei francesi per motivi di svago sono in ribasso del 3%, ma mentre quelli all’estero sono diminuiti del 12%, quelli sul territorio nazionale sono in aumento dell’1,3%). Tali dati rivelano che la difficile congiuntura economica non ha completamente messo in discussione le tendenze comportamentali osservate in questi ultimi anni, che confermano che i francesi rimangono molto legati alle loro vacanze; il desiderio di partire rimane molto forte, malgrado la crisi economica. Le vacanze non sono più sentite come un bene superfluo, ma ormai un bene considerato come essenziale. Si assiste, sempre di più, al fenomeno del frazionamento delle vacanze ed ai cambiamenti del timing, che significa non soltanto decidere di partire all’ultimo minuto per approfittare di un’offerta promozionale, ma anche se o meno partire in funzione delle condizioni climatiche, degli impegni personali o dei desideri dell’ultimo momento. Tutti questi sono elementi che, essendo caratterizzati dall’estrema incertezza, rendono peraltro assai complessa per gli operatori del settore ogni previsione a breve periodo, come dichiarato da Vincent Luna, direttore del tour-operating del sito internet Expedia, secondo il quale oltre il 35% delle prenotazioni è effettuato a d-7 e la visibilità per le prenotazioni future è di massimo 2-3 settimane. Il volume d’affari dell’e-tourisme è, peraltro, in continua ascesa, così come la tendenza dei francesi di consultare un sito internet commerciale prima di acquistare un viaggio in agenzia. Secondo un recente sondaggio MSN/Microsoft l’81% dei Francesi utilizza Internet per la preparazione del proprio viaggio, in particolare i 25-34 anni, delle categorie socio-professionali medio-alte (Fonte: Barometro Microsoft Advertsing/ Opinion Way). Per quanto riguarda il turismo d’affari, che in questi ultimi anni aveva conosciuto un trend molto positivo, l’ANAÉ (Associazione Agenzie per l’Organizzazione di Eventi ed Incentives) ha reso noti i risultati relativi al 2008 che rivelano un andamento generale stabile (+8% rispetto a +11% nel 2007), ma da cui emerge l’estrema fragilità del turismo d’affari (+5% in termini di viaggi realizzati, ma -11% in termine di margine lordo realizzato). La crisi economica ha quindi duramente colpito i viaggi incentive e le operazioni di relazioni pubbliche e, secondo i membri dell’ANAÉ, lascia presupporre che l’anno 2010 sarà altrettanto difficile. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 5 Per quanto riguarda il turismo outgoing dalla Francia, dall’analisi dei dati annuali pubblicati dal CETO (Associazione dei principali TO francesi) sull’esercizio novembre 2007/novembre 2008 risulta quanto segue: • incremento del +3,5% dei passeggeri che hanno viaggiato, cioè 7.351.804 passeggeri (di cui 2.294.791 con prenotazione di solo volo) • aumento dell’1% delle prenotazioni di pacchetti completi di viaggi (cioè 5.057.013) • il volume d’affari resta in crescita: +8.2% pari a 5.773 milioni di euro totali • il costo medio dei forfait si stabilizza a 966 euro Per i T.O. e le agenzie, la crisi economica ha comportato, pur se con un bilancio in generale meno negativo del previsto, una forte diminuzione del traffico rispetto alla stagione 2008; secondo il CETO (Cercle d’Etudes de Tour Opérateurs), associazione dei principali tour operator francesi, tale diminuzione si attesterebbe all’incirca sul -7%. Da quanto risulta dall’indagine condotta da ENIT presso gli operatori francesi, risulta che i “grandi” operatori (quali ad esempio Donatello, Nouvelles Frontières), caratterizzati da un sistema di distribuzione tradizionale (agenzie di viaggio) hanno maggiormente sofferto l’impatto della crisi rispetto ai piccoli concorrenti, che hanno potuto avvalersi di una distribuzione in diretta o di canali alternativi (Intermèdes, Transeurope). Donatello, il TO francese con maggior traffico commerciale verso l’Italia, prevede un -12%, e B. Brackx, Direttore Generale di TUI Travel per l’Europa dell’Ovest, ammette che il 2009 è stato un anno di crisi, che ha visto l’attività oscillare tra il -10% ed il -20%. Bracks dichiara inoltre che TUI France non è riuscita a raggiungere gli obiettivi che si era prefissata al momento del lancio sul mercato francese e non nasconde che l’importante gruppo Nouvelles Frontières (acquistato da TUI) soffre già da anni di serie difficoltà finanziarie, che persistono nonostante il tentativo di vendita su internet, in quanto la vendita on line dei prodotti NF non ha raggiunto gli obiettivi che il gruppo si era dato, probabilmente perché i prodotti stessi non erano sufficientemente competitivi per la rete. Contrariamente ai due sopracitati operatori, Intermèdes si limita a dichiarare che il 2009 sta rappresentando un anno abbastanza buono, ed addirittura Transeurope France comunica un attuale +18%. Nel panorama del tour-operating francese sull’Italia, appaiono particolarmente interessanti i risultati ottenuti da Italowcost, TO di recente creazione, che in soli 3 anni si è posizionato al secondo posto per numero di passeggeri (61.000 clienti, 21 M€ per una spesa media di 350€/pax). La filosofia del TO, specializzato in week-end a Venezia e Roma a prezzi moderati, “un posto in aereo = un letto in hotel” gli ha consentito di registrare + 26% del volume d’affari nel 2009 (rispetto al 2008). Va sicuramente notato un incremento delle vendite all’ultimo minuto favorito dall’utilizzo di Internet che non a caso si colloca come strumento privilegiato per le suddette vendite, come confermato dal predetto Vincent Luna, Direttore del tour-operating del sito internet Expedia, che ritiene che le vendite on line aumenteranno tre volte più velocemente delle vendite dei tour operator. Per quanto riguarda le agenzie on line va detto che esse si sono mostrate reattive, soprattutto nel prodotto crociere, che ha registrato un anno positivo per il Mediterraneo con un +31% sull’Italia secondo i dati Opodo. I media, da ultimo, pur evidenziando che la crisi del settore risulta di gran lunga inferiore a quella di altri segmenti dell’economia francese, nel constatare il difficile andamento dell’estate 2009 hanno stimato per l’inverno un calo all’incirca del 9,7%. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 6 Le principali reti di agenzie di viaggio francesi, quali Afat e Selectour, stimano addirittura un 20% in meno sulle prenotazioni invernali. - Posizionamento dell’Italia rispetto ai principali concorrenti Secondo i dati pubblicati nel Mémento du Tourisme nel 2009 (Direction du Tourisme), l’Italia (11,4%) resta la terza destinazione preferita dai francesi dopo la Francia stessa e la Spagna (17,1%).i Ciononostante il nostro Paese si posiziona solo al settimo posto per le vendite di pacchetti completi da parte di T.O. La principale ragione di tale scarto é riconducibile al fatto che la maggior parte del turismo dalla Francia verso l’Italia é di tipo individuale e al fatto che, a grande sorpresa, la triade vincente delle destinazioni più vendute dai T.O. é costituita da Tunisia, Marocco ed Egitto (fonte: Echo Touristique n°2912, 25 sett.-1°ott. 2009). Tale exploit é principalmente imputabile all’ottimo rapporto qualità/ prezzo di tali destinazioni. Secondo i dati Istat nel 2007 sono stati 3.245.682 gli arrivi di turisti francesi in Italia e 10.267.003 le presenze, con una permanenza media di 3,16 giorni, dato inferiore alla permanenza media dei tedeschi in Italia (5,20 giorni) ed alla permanenza generale in Italia (3,92 giorni). Rispetto al 2006 si è registrato un aumento di arrivi dei francesi pari al 3,55% ed un incremento delle presenze del 4,59%. Fra le mete straniere, l’Italia si posiziona in Francia al secondo posto dopo la Spagna, con una percentuale di soggiorni dell’11,4% contro il 17,1%, seguono il Belgio-Lussemburgo con 6,2% e la Germania con il 4,5%. Mentre tra le destinazioni extra europee spicca l’Africa nettamente preferita alle Americhe. Spagna Italia Belgio, Lussemburgo Germania Flussi turistici francesi verso l’estero arrivi presenze Confronto Anno Confronto Anno 2008/2007 % 2008/2007 % 17,1% +2% 16% +1,4% 11,4% -1,2% 10,2% -0,20 6,2% n.c. 2,0% n.c. 5,3% +0,8% 5,3% 0% Fonte : Mémento du Tourisme 2009 – Ministère Délégué au Tourisme Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 7 FLUSSI TURISTICI VERSO L’ITALIA ANNO 2007 ESERCIZI ESERCIZI TOTALE ESERCIZI ALBERGHIERI COMPLEMENTARI RICETTIVI Perm. Perm. Perm. Arrivi Presenze media Arrivi Presenze media Arrivi Presenze media UNIONE EUROPEA ITALIA Finlandia Svezia Danimarca Irlanda Regno Unito Paesi Bassi Belgio Lussemburgo Germania Francia Austria Estonia Lettonia Lituania Polonia Rep.Ceca Slovacchia Ungheria Romania Slovenia Bulgaria Spagna Portogallo Grecia Malta Cipro 43 282 459 196 101 433 849 323 375 386 572 2 878 377 860 585 734 695 49 587 6 310 860 2 701 924 1 374 233 25 684 24 093 78 894 554 724 255 896 62 770 246 780 387 479 146 818 98 972 1 765 358 188 638 346 434 39 370 15 708 141 311 303 717 413 1 549 417 1 221 320 1 550 604 10 765 620 3 058 705 2 959 939 234 608 27 885 517 7 852 762 4 918 701 72 773 83 158 185 262 1 888 473 1 092 840 275 816 817 621 1 431 474 413 973 272 492 4 563 949 565 738 933 672 139 101 51 360 TOTALE Norvegia Islanda Svizzera Croazia Turchia Russia Altri Paesi Europei TOTALE 63 770 235 294 782 28 742 1 290 366 161 623 165 582 907 405 657 802 216 813 611 1 040 839 108 971 4 873 785 498 521 471 133 3 154 186 2 108 079 3,40 3,53 3,79 3,78 3,08 2,85 3,48 3,20 16 409 657 49 980 4 840 358 526 24 280 12 285 46 940 69 912 3 506 302 12 255 514 3,50 566 763 3,26 3,66 3,57 3,78 4,01 3,74 3,55 4,03 4,73 4,42 2,91 3,58 2,83 3,45 2,35 3,40 4,27 4,39 3,31 3,69 2,82 2,75 2,59 3,00 2,70 3,53 3,27 9 994 502 31 538 88 233 232 206 70 593 427 191 821 792 182 016 8 708 2 632 726 543 758 459 195 5 192 3 558 9 583 148 526 205 388 48 583 124 589 48 526 48 313 8 852 211 541 23 555 24 435 5 358 1 200 71 864 768 153 609 513 978 1 808 493 432 076 2 315 272 6 561 433 1 169 246 54 509 18 611 545 2 414 241 2 974 592 16 288 17 221 39 035 996 115 1 358 886 354 853 785 281 489 550 217 374 45 646 742 114 101 509 133 392 24 285 5 775 7,19 4,87 5,83 7,79 6,12 5,42 7,98 6,42 6,26 7,07 4,44 6,48 3,14 4,84 4,07 6,71 6,62 7,30 6,30 10,09 4,50 5,16 3,51 4,31 5,46 4,53 4,81 53 276 961 227 639 522 082 555 581 457 165 3 305 568 1 682 377 916 711 58 295 8 943 586 3 245 682 1 833 428 30 876 27 651 88 477 703 250 461 284 111 353 371 369 436 005 195 131 107 824 1 976 899 212 193 370 869 44 728 16 908 213 176 071 871 022 2 063 395 3 029 813 1 982 680 13 080 892 9 620 138 4 129 185 289 117 46 497 062 10 267 003 7 893 293 89 061 100 379 224 297 2 884 588 2 451 726 630 669 1 602 902 1 921 024 631 347 318 138 5 306 063 667 247 1 067 064 163 386 57 135 4,00 3,83 3,95 5,45 4,34 3,96 5,72 4,50 4,96 5,20 3,16 4,31 2,88 3,63 2,54 4,10 5,32 5,66 4,32 4,41 3,24 2,95 2,68 3,14 2,88 3,65 3,38 114 201 086 308 497 26 086 2 323 440 178 692 57 172 251 545 642 952 6,96 6,17 5,39 6,48 7,36 4,65 5,36 9,20 80 179 892 344 762 33 582 1 648 892 185 903 177 867 954 345 727 714 331 014 697 1 349 336 135 057 7 197 225 677 213 528 305 3 405 731 2 751 031 4,13 3,91 4,02 4,36 3,64 2,97 3,57 3,78 3 788 384 6,68 4 073 065 16 043 898 3,94 ALTRI PAESI EUROPEI PAESI EXTRAEUROPEI Egitto Paesi dell'Africa Mediterranea Sud Africa Altri Paesi dell'Africa Stati Uniti d America Canada Messico Venezuela 33 006 123 319 3,74 2 961 23 091 7,80 35 967 146 410 4,07 84 884 63 617 96 145 4 483 205 557 307 176 922 49 897 295 314 181 196 306 308 10 832 665 1 481 584 416 672 146 705 3,48 2,85 3,19 2,42 2,66 2,36 2,94 7 735 10 384 7 894 513 332 95 275 21 002 4 854 101 706 39 261 95 692 1 845 798 358 145 67 147 20 967 13,15 3,78 12,12 3,60 3,76 3,20 4,32 92 619 74 001 104 039 4 996 537 652 582 197 924 54 751 397 020 220 457 402 000 12 678 463 1 839 729 483 819 167 672 4,29 2,98 3,86 2,54 2,82 2,44 3,06 Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 8 Brasile Argentina Altri Paesi dell' America lati Israele Altri paesi del M.Oriente Cina Corea del Sud Giappone India Altri paesi dell'Asia Australia Nuova Zelanda Altri Paesi TOTALE TOTALE PAESI ESTERI TOTALE GENERALE 384 488 160 926 949 913 436 797 2,47 2,71 39 111 21 014 176 012 92 154 4,50 4,39 423 599 181 940 1 125 925 528 951 2,66 2,91 207 903 215 980 138 125 775 013 334 046 1 414 807 138 529 329 112 549 355 84 944 496 674 502 069 615 314 480 044 1 196 057 552 679 2 699 229 311 639 786 076 1 369 281 225 069 1 351 687 2,41 2,85 3,48 1,54 1,65 1,91 2,25 2,39 2,49 2,65 2,72 23 296 25 241 9 320 31 116 22 030 59 207 8 943 19 786 111 205 27 745 60 790 103 295 109 016 71 937 118 670 55 070 182 965 41 058 108 389 349 139 81 574 282 453 4,43 4,32 7,72 3,81 2,50 3,09 4,59 5,48 3,14 2,94 4,65 231 199 241 221 147 445 806 129 356 076 1 474 014 147 472 348 898 660 560 112 689 557 464 605 364 724 330 551 981 1 314 727 607 749 2 882 194 352 697 894 465 1 718 420 306 643 1 634 140 2,62 3,00 3,74 1,63 1,71 1,96 2,39 2,56 2,60 2,72 2,93 10 774 885 25 259 617 2,34 1 122 241 4 323 539 3,85 11 897 126 29 583 156 2,49 34 768 963 113 017 439 3,25 8 104 159 50 448 241 6,22 42 873 122 163 465 680 3,81 78051422 254328742 3,26 18098661 122313009 6,76 96150083 376641751 3,92 Fonte: Dati definitivi, Istat 2007 - principali destinazioni turistiche in Italia I Francesi che si recano in Italia sono attratti dal nostro patrimonio artistico-culturale, dalla musica, dalla cinematografia, dalla natura, dal verde, dall’enogastronomia e da quella che definiscono “l’art de vivre à l’italienne”. Entrando nel dettaglio delle Regioni più visitate, troviamo il seguente ordine di preferenze percentuale: Veneto 16,20%, Toscana 14,04%, Lazio 13,45%, Lombardia 10,63%, Sicilia 10,44%, Campania 6,32%, Emilia Romagna 6,07%, Piemonte 5,95%, Liguria 4,64%, Sardegna 2,80%, Valle d’Aosta 2,27%, Trentino Alto Adige 1,64% , Umbria 1,41%, Puglia 1,09%, Friuli Venezia Giulia 0,82%, Marche 0,71%, Calabria 0,44%, Abruzzo 0,38%, Basilicata 0,24%, Molise 0,04%. Si rileva ultimamente una particolare attenzione per le regioni minori del centro e del sud Italia grazie a collegamenti diretti delle varie compagnie low cost, per cui si ha ragione di credere che nei prossimi anni si avrà un forte aumento di flussi verso queste nuove destinazioni. Il grafico che segue mostra gli arrivi percentuali per regione: Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 9 Arrivi dei turisti francesi per regione 16,20 14,04 13,45 10,63 10,44 6,32 6,07 5,95 4,64 2,27 1,64 1,41 1,09 0,82 0,71 0,44 0,38 0,24 0,04 la z lo m io ba rd ia si c i c em am lia pa i li a n ro i a m ag n pi em a on te li g u sa ria va rde tre lle gn a nt in d a os o al to ta ad ig e um fri b ul ri a iv en pu ez gl ia ia gi ul m ia ar ch ca e la b ab ria ru ba zzo si lic at a m ol is e ve ne to to sc an a 2,80 (Fonte: Dati definitivi Istat 2007 ) Le località più ricercate dal turista francese sono Roma, Venezia, Firenze, Napoli, la costiera amalfitana e Torino, con un crescente interesse verso località minori delle Regioni di appartenenza delle città menzionate. Grande attrazione è portata ai laghi, la Sicilia, la Sardegna, la Puglia, l’Abruzzo con nuove curiosità per i piccoli centri ed isole minori. - prospettive per il breve e medio periodo In linea con quanto sostenuto da R. Shelburne, economista e capo della Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Europa, che ritiene che il 2010 sarà ancora un anno difficile per il turismo, e che peraltro, pur senza fare alcun pronostico preciso, rimane ottimista per le prospettive del settore a lungo termine, in Francia si prevede anche per il 2010 la crescita dei livelli di disoccupazione, con conseguente diminuzione delle spese, pur con contestuale diminuzione dei prezzi in forza del minor costo del petrolio. Nel quadro di congiuntura economica negativa, il maggior elemento di incertezza per le previsioni dei flussi turistici è dato dal predominante fattore del turismo individuale nel mercato francese. Se, difatti, la prenotazione all’ultimo minuto caratterizza l’organizzazione del viaggio individuale, unico elemento a favore dell’Italia quale destinazione di viaggio dei francesi è dato dal binomio cultura/vicinanza geografica. B. Brackx, Direttore Generale di TUI Travel per l’Europa dell’Ovest, di recente ha dichiarato che anche per il mercato turistico outgoing dalla Francia, l’anno 2010 sarà un anno di transizione, in fase con il 2009 e non particolarmente migliore di quest’ultimo. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 10 Contrariamente alle prospettive generali, Frederic de Fourneaux, Presidente di Italowcost, forte degli ottimi risultati dell’ultimo triennio, prevede invece un’ulteriore espansione per il 2010, grazie al nuovo obiettivo che si è preposto di imporsi come leader dell’offerta italiana alta gamma. II.B. Analisi della domanda - Segmento socio-economico di appartenenza Classe sociale medio alta con un’alta percentuale di quadri, quadri superiori e manager, con viaggi distribuiti durante tutto l’arco dell’anno - Livello culturale Il livello culturale è elevato. - Fasce di età Anni 15- 24: Anni 25- 34: Anni 35- 49: Anni 50-64: Oltre 65: 12,30% 14,60% 21,20% 26,10% 25,80% È evidente che la clientela francese più interessata al viaggio in Italia si colloca nella fascia di età degli over 50 (quasi il 52%). - Propensione al viaggio Viaggi ripetuti durante tutto l’arco dell’anno anche se di durata breve. - Principali motivazioni di vacanza all’estero Arte, cultura, musica, cinematografia, natura, verde, enogastronomia, moda, “art de vivre à l’italienne”; non viene tralasciato il buon rapporto umano ed il senso di ospitalità della nostra popolazione. Colpisce lo scarso peso della motivazione “mare” quale spinta alla vacanza in Italia. - Prodotti turistici preferiti (arte, religione,….) Cultura: Agriturismo, natura e laghi: Mare: Montagna: Altro: Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 55% 19% 15% 7% 4% 11 Fattori determinanti nella scelta delle destinazioni (prezzi, livello di organizzazione, conoscenza delle lingue, sicurezza, efficienza dei servizi, ecc.) Il prezzo rimane l’elemento determinante nella scelta della destinazione anche se i francesi che visitano il nostro paese ricercano sempre più prodotti di alto livello. La qualità è un’altra sfida per l’Italia e conseguentemente il buon rapporto qualità / prezzo. - Tipo di alloggio preferito La scelta del turista francese si orienta prevalentemente verso categorie medio-alte di esercizi alberghieri e privilegia, per il 76,27%, gli alberghi e per il 23,73% gli esercizi complementari. - Mesi preferiti per i viaggi Uno studio della Direzione Generale del Turismo Francese conferma la mobilità del francese durante tutto l’arco dell’anno e distribuisce i viaggi nella maniera seguente: gennaio: primavera: luglio: agosto: settembre: dicembre: 5,5% 9,3% 11,1% 17,3% 7,9% 7% Importanti sono le vacanze associate ai numerosi periodi di soste scolastica (settimane bianche, periodo febbraio/marzo, ecc) - Fonti di informazione preferite (cataloghi, siti web, stampa specializzata, ecc.) Le informazioni e successive vendite di viaggi tramite Internet hanno ormai superato quelle più tradizionali. Gli Uffici informazioni delle Agenzie di Stato per il Turismo sono molto consultati così come i rispettivi siti. La stampa, attraverso i numerosi redazionali con cui vengono scoperte nuove destinazioni, influenza sicuramente il turista nelle sue scelte di viaggio. - Canali utilizzati (Agenzie di viaggio, Tour Operators, Internet, ecc.) Internet è uno dei canali più utilizzati, ma lo sono anche i cataloghi viaggi a più larga diffusione che contengono, oltre che pacchetti turistici, dettagliate informazioni sulle destinazioni messe in vendita. Si sottolinea altresì l’importanza dei grandi magazzini (Lafayette, Auchan, Printemps, Carrefour, Leclerc) che hanno al loro interno le proprie agenzie di viaggi abilitate a vendere in diretta o sui siti web. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 12 II.C. Analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) della destinazione “Italia” Punti di forza Ottima raggiungibilità della destinazione attraverso il trasporto aereo, marittimo, su rotaia e su gomma; Destinazione alla moda, dove si torna volentieri Grande varietà della nostra offerta attraverso arte, cultura, enogastronomia; Grande interesse da parte dei media che, oltre ad importanti documentari, hanno dedicato al nostro Paese articoli redazionali lanciando e promuovendo nuove destinazioni e prodotti turistici prima poco conosciuti. Opportunità Turismo congressuale. Grazie ai provvedimenti governativi che prevedono una detrazione dell’Iva sarà possibile recuperare una fetta di turismo congressuale che veniva dirottato verso altri paesi europei quali la Spagna che prevede una disposizione analoga. “L’effetto crisi” avrà come conseguenza un “dirottamento” delle attività MICE verso destinazioni vivine, tra cui l’Italia Turismo per viaggi di nozze. I grandi distributori francesi AFAT Voyages, Printemps Voyages, Galeries Lafayette Voyages ed i maggiori T.O. puntano molto su questo prodotto. Le giovani coppie inseriscono sempre più nella lista di regali il loro viaggio di nozze. Normalmente la cifra richiesta si aggira sui 5.000 euro. Il business potrebbe riguardare circa 270.000 unioni che si celebrano in Francia ogni anno; Turismo giovanile e scolastico, permetterà di abbassare l’età media dei turisti francesi; Promozione del turismo shopping nei periodi dei saldi; Turismo legato alla gastronomia e l’enologia; Turismo del benessere e turismo termale molto in voga attualmente; Villaggi turistici frequentati dalle giovani coppie con bambini. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT Punti di debolezza Mancanza di programmazione di eventi-Paese che coinvolgano le varie componenti del Made in Italy Scarso sviluppo della qualità e dei relativi marchi Carenza di programmazione da parte di territori che vogliono accreditarsi in Francia come nuove mete turistiche Mancanza di azioni di co-marketing e promopubblicitarie con i principali T.O. che vendono l’Italia Confronti con il prodotto turistico Francia dove i responsabili prestano una grande attenzione al rapporto qualità/prezzo Rischi / Difficoltà Potenziali Occorre senza dubbio stimolare una clientela più giovane a visitare il nostro paese, affinché esso non divenga una destinazione per soli anziani. Sotto l’aspetto della comunicazione è necessario attuare campagne promo pubblicitarie (non sol istituzionali, ma anche commerciali) per il grande pubblico, che rappresenta una grossa componente del turismo individuale verso l’Italia contrastando così l’azione dei più diretti concorrenti Francia e Spagna. 13 III. Obiettivi Obiettivi perseguiti ai fini dell’incremento dei flussi turistici verso l’Italia con riferimento a: - Prodotti turistici tradizionali - mantenimento/consolidamento competitività. I prodotti che più attraggono i francesi sono costituiti dal nostro patrimonio artistico-culturale, dalla musica, dalla cinematografia, dalla natura, dalla moda e dall’enogastronomia. In collaborazione con tutte le imprese pubbliche e private italiane presenti sul territorio è indispensabile una programmazione sinergica di attività promo-pubblicitarie che suscitino l’interesse per i citati prodotti. - Prodotti turistici di nicchia. La vacanza del turista francese non è di tipo stanziale; egli è sempre alla ricerca di novità ed alla scoperta di prodotti turistici diversificati. Si segnalano i prodotti di nicchia che possono essere sviluppati: - turismo congressuale - turismo legato ai viaggi di nozze - turismo giovanile e scolastico - turismo shopping - turismo invernale in forte crescita - ecoturismo - turismo legato all’enogastronomia - turismo wellness, termalismo e talassoterapia - soggiorni in villaggi turistici per giovani famiglie e bambini - sviluppo di varie attività turistiche che attraggano i bambini (parchi a tema). - Destagionalizzazione Come visto in precedenza, il turismo francese si muove verso l’Italia durante tutto l’arco dell’anno anche con più di un viaggio. Si potrebbe dare tuttavia un ulteriore impulso ai periodi primavera, autunno e inverno con azioni mirate a determinate categorie di turisti ed in sinergia con operatori francesi che presentino proposte per la bassa stagione. - Promozione dell’Italia minore L’Italia minore e la sua promozione commerciale costituisce un elemento prioritario dell’attività promozionale che può operare solo se supportato dall’impegno continuativo di Regioni, categorie e vettori. Lo strumento promozionale di maggior efficacia è quello delle presentazioni di nuovi territori con relative offerte turistiche ai T.O., stampa e opinion leaders francesi. Nuovi prodotti possono essere lanciati anche in occasione di settimane italiane presso alberghi, catene di supermercati, fast food, catene di vendita di prodotti enologici, grandi magazzini dotati di una rete agenziale classica e on line. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 14 - Promozione delle Regioni dell’Italia del Sud L’attenzione dei Francesi per le regioni del meridione d’Italia cresce sempre più, alimentata dalla grande offerta di voli low cost, verso Palermo, Catania (stagionale), Napoli, Bari, ecc. La stampa con i suoi redazionali sull’Italia sollecita l’interesse dei lettori per godere del nostro patrimonio culturale e artistico, la natura, il verde, l’enogastronomia ed il suo mare. Un utile strumento per incentivare i flussi è costituito dagli educational tours per i T.O. ed i giornalisti. - Attrazione di nuovi bacini di formazione del flusso turistico I maggiori bacini di formazione di flussi turistici Ile de France 85 % Rhône Alpes 82,2% Pays de la Loire 76 % Centro 73,5% Bretagna e Alsazia 73,3 % Poitou Charente /Provence et Cote d’Azur 72,9 % Aquitaine 72,6 % Limousin 72,2 % Languedoc Roussillon 71,4 % (Fonte Mémento du Tourisme 2007) Si nota che l’Ile de France occupa una posizione preminente, tuttavia vanno programmate più incisive azioni di promozione e commercializzazione nelle principali città e province francesi, partecipando a fiere ed altri avvenimenti turistici, effettuando incontri con T.O, stampa e con opinion leaders locali, tenendo seminari presso i punti vendita dei principali T.O. - Miglioramento dell’assistenza alle imprese italiane Gli strumenti più tradizionali sono i seguenti: • workshops e mini workshops: incontri tra domanda francese ed offerta italiana; • incontri per T.O., stampa e opinion leaders per la presentazione di nuovi territori e pacchetti turistici; • seminars per agenti di viaggi per una migliore conoscenza di prodotti turistici italiani; • organizzazione di incontri personalizzati per le imprese italiane con la controparte francese; • assistenza e collaborazione a favore delle imprese italiane per lo sviluppo di attività con aziende francesi anche attraverso l’invio di studi e di ricerche di mercato. Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 15 Bibliografia i link internet di riferimento sono: per i dati demografici, sociali ed economici: http://www.insee.fr http://www.banque-france.fr/ http://www.imf.org/ http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2009/02/pdf/text.pdf http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2009/02/weodata/index.aspx http://lekiosque.finances.gouv.fr/APPCHIFFRE/Portail_default.asp http://ceto.to http://bancaditalia.it http://tourisme.gouv.fr http://istat.it DGCIS-INSEE, indagine Direction du Tourisme (Segretariato di Stato al Turismo). Nota metodologica : indagine mensile realizzata presso un campione di 20.000 persone rappresentativo della realtà francese. L’inchiesta ha subito numerose modifiche nel 2008 con conseguente modifica dei risultati ed impossibilità di fare tutti i confronti col 2007 Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT 16