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PAESE:
FRANCIA
I. Analisi del contesto sociale ed economico di riferimento
I.A.
Quadro degli indici economici, demografici e sociali
La recessione dell’economia francese, a seguito della crisi finanziaria internazionale e della
conseguente contrazione degli scambi, ha toccato il suo culmine nell’ultimo trimestre del 2008 e nel
primo del 2009, con una contrazione del PIL rispettivamente del 1,4% e del 1,3%.
L’evoluzione del PIL ha ripreso un trend positivo già nel secondo trimestre del 2009 (+0,3%).
Rispetto alla media dei Paesi della zona Euro nel suo insieme, l’andamento dell’economia francese
sembra quindi aver reagito meno negativamente alle spinte recessive provocate dalla crisi
finanziaria.
PRODOTTO INTERNO LORDO
2007
2008
2009
2010
Variazione percentuale
Pro capite €
2,3
30.599
63,8
-2,7
%
-2,4
30.648
0,9
30.973
1,7
31.854
2013
2014
(previsioni)
(previsioni)
(previsioni)
(previsioni)
(previsioni)
76,7
82,6
86,6
89,6
91,6
92,6
67,5
DEFICIT PUBBLICO
2009
2010
2011
2012
2013
2014
(previsioni)
(previsioni)
(previsioni)
(previsioni)
(previsioni)
(previsioni)
-7,0
-7,1
-6,9
-6,1
-5,4
-4,7
-3,4
2007
Fonte:
(previsioni)
(previsioni)
2007 2008
% su PIL
(previsioni)
DEBITO PUBBLICO
2009
2010
2011
2012
2007 2008
% su PIL
0,3
31.281
2011
(previsioni)
1,6
INFLAZIONE
2008
2009
2010
2011
(previsioni)
(previsioni)
(previsioni)
0,3
1,1
1,4
3,2
FMI WEO ottobre 2009
L’insieme degli interventi del governo francese a sostegno dell’economia, per contrastare le spinte
recessive, hanno tuttavia provocato un rilevante superamento dei limiti imposti dal Trattato di
Maastrich per quanto concerne il debito pubblico ed il deficit di bilancio.
La crisi economica ha avuto un pesante effetto sul deficit pubblico francese. In un quadro di
tendenziale crescita negli anni scorsi, nel 2008 il deficit si è attestato attorno al 3,4% e nel 2009 si
prevede una crescita al 7%.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
1
In un’ipotesi di stabilizzazione dei prezzi petroliferi e di un tasso di cambio di 1,32 US$ contro un
euro, l’inflazione dovrebbe attestarsi nel 2009 ad una media dello 0,3%. Nel 2010, sempre
nell’ipotesi sopra descritta, dovrebbe attestarsi a 1,1%.
Sul piano demografico, la Francia ha una popolazione di circa 64 milioni e trecentomila abitanti,
secondo le elaborazioni dell’INSEE. Le collettività d’oltre mare (Polinesia francese, Nuova
Caledonia, Mayotte, Saint-Pierre-et-Miquelon, Wallis-et-Futuna, Saint-Martin et Saint-Barthélemy)
contribuiscono con altri 770.000 abitanti al totale complessivo di 65,1 milioni di persone. Il Paese
continua ad avere un tasso di crescita positivo (+0,6%).
La Francia è il secondo Paese per numero d’abitanti dell’Unione Europea. Con un andamento tipico
delle economie occidentali, continua a progredire la quota degli ultra-sessantacinquenni (l’8,7 della
popolazione ha 75 anni o più), mentre la quota degli abitanti con meno di venti anni decresce.
Tuttavia la Francia mantiene, assieme all’Irlanda, il suo primato tra i Paesi europei per fecondità.
Nel 2008 sono, infatti, nati in Francia metropolitana 801.000 bambini. Un risultato che viene
ascritto in particolare all’aumento delle nascite tra le donne nella fascia d’età tra i 30 ed i 40 anni
d’età. Cresce infatti l’età media delle madri, che nel 2008 ha sfiorato i trentenni, un fenomeno che si
accompagna alla tendenza di riportare i matrimoni sempre più in là negli anni.
Le nascite fuori dal matrimonio sono la maggioranza in Francia dal 2006 e, l’anno scorso, hanno
superato il 52% del totale.
Per quanto attiene alla distribuzione sul territorio, il dato più evidente è il gran numero di comuni in
Francia, ben 36.685, che rappresentano per numero un terzo di tutti i comuni all’interno dell’Unione
Europea.
Si tratta, in verità, per i tre quarti di comuni piccoli, con meno di mille abitanti. Solo 39 comuni in
Francia hanno più di 100.000 abitanti e, di questi, solo due (Parigi e Marsiglia) superano il mezzo
milione di abitanti
Dopo una significativa riduzione del tasso di disoccupazione registrata negli ultimi anni, esso ha
ricominciato a salire sensibilmente dal secondo semestre del 2008 e il FMI stima che il tasso di
disoccupazione a fine 2009 sarà del 9,5%.
Il mercato del lavoro ha infatti cominciato a contrarsi a metà dello scorso anno. Le imprese hanno
ridotto la loro forza lavoro, riducendo il ricorso ai contratti brevi e non rinnovando molti dei
contratti a tempo determinato.
Analogamente, è anche cresciuto il numero dei lavoratori sottoccupati, che nel secondo trimestre
dell’anno sono circa 1,5 milioni. Tale lievitazione si spiegherebbe con il ricorso più frequente da
parte delle imprese a forme di messa in disponibilità totale o parziale dei propri lavoratori.
Il saldo degli scambi commerciali della Francia continua ad essere negativo. I dati periodicamente
pubblicati dalle Dogane francesi fanno stato di una bilancia in rosso da diversi anni. L’ultimo lieve
eccedente rimonta infatti al 2003.
Nel 2008, dopo un primo semestre dinamico, gli scambi hanno subito un rallentamento per poi
decrescere ancor più marcatamente nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno. Le esportazioni hanno
resistito meglio nei settori dei beni di consumo e strumentali, senza tuttavia sfuggire al
rallentamento. Le vendite diminuiscono nei confronti della UE, ma rimangono dinamiche verso i
Paesi produttori di petrolio, grazie, in particolare, alle forniture aeronautiche.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
2
Nel 2008 il deficit globale della bilancia commerciale si è attestato a –55,7 miliardi di euro (dati
FOB/FOB). Tenendo conto dei dati CIF/FOB, esso è giunto a –70,1 miliardi.
Nel primo semestre del 2009, i dati indicano un andamento decisamente negativo per entrambi i
flussi. La diminuzione degli scambi si accentua, toccando in special modo i settori dell’industria
automobilistica e i beni intermedi (prodotti chimici e metallici).
Nello stesso periodo si assiste all’alleggerimento della fattura energetica, che permette un
miglioramento del saldo di 5 miliardi di Euro. Saldo che cala vistosamente (- 14,9 %) rispetto al
pari periodo del 2008, rimanendo tuttavia fortemente deficitario a -28.284 milioni di Euro (25,4
miliardi Fob/Fob) contro i 33.259 milioni di euro del primo semestre 2008.
Nel terzo trimestre dell’anno 2009, infine, si è assistito ad un primo miglioramento dell’export
francese (+5,7% rispetto al trimestre precedente) ed una contemporanea stasi delle importazioni, tali
da far ridurre il deficit commerciale transalpino da -10,1 miliardi del secondo trimestre 2009, ai -4,6
miliardi del terzo trimestre.
Commercio estero francese
Bilancia commerciale(*)
Esportazioni di beni FOB (**)
Importazioni di beni FOB (*)
Quota del commercio
mondiale
(***)
Unità
Mld €
Mln €
Mln €
2006
- 41,1
384
425
2007
- 54,4
395
449
2008
-70,1
%
4,2
4,1
3,9
Germ.
16,2
Italia
8,5
Belgio
8,4
Germ.
16,6
Italia
8,6
Belgio
8,3
Germ.
16,4
Belgio
8,5
Italia
8,2
Germ
14,5.
Italia
9,1
Spagna
9,9
62,3
Germ
14,4.
Italia
9,2
Spagna
9,6
115,4
Germ.
14,6
Italia
8,8
Spagna
8,4
86,1
405
475
Principali paesi fornitori (*):
1
2
3
% sul totale import francese
% sul totale import francese
% sul totale import francese
Principali paesi clienti(*):
1
2
3
% sul totale export francese
% sul totale export francese
% sul totale export francese
Investimenti diretti esteri (**)
Mld
(*) Fonte: Dati Dogane francesi
(**) Fonte: Banque de France
(***) FMI
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
3
I.B.
Previsioni a breve termine
Secondo quanto pubblicato dall’Istituto francese di Statistica, l’INSEE, l’economia francese
continuerà a crescere sino alla metà del 2010 ad un ritmo vicino allo 0,4 % per trimestre. Il mercato
immobiliare, di contro, dovrebbe continuare nel suo riequilibrio.
Le imprese dovrebbero beneficiare del ritorno della crescita che, tuttavia, continuerà ad
accompagnarsi ad una disoccupazione in aumento sino alla metà del prossimo anno.
Il potere d’acquisto delle famiglie dovrebbe soffrire nel 2010, da una parte per l’aumento
dell’inflazione e dei prezzi delle materie prime e dall’altra potrebbe veder venir meno nel nuovo
anno una parte delle misure che sono state poste in campo nel 2009 a sostegno della grave
congiuntura.
Le esportazioni francesi, dopo un 2009 con un complessivo 10,8% in meno rispetto al 2008,
dovrebbero continuare il positivo cammino già intrapreso nel secondo semestre dell’anno corrente.
Nell’orizzonte economico del 2010, l’Ufficio Nazionale di statistica stima che la Francia avrà una
crescita moderata, in particolare nella produzione industriale e nei servizi, mentre il settore delle
costruzioni ridurrà le sue negatività.
Il Fondo Monetario Internazionale prevede per il prossimo biennio un andamento positivo del PIL,
che dovrebbe tornare nel 2010 ad un + 0,9 e raggiungere l’anno successivo un +1,7%. Sempre nel
2011, si dovrebbero raggiungere i 31.854 € pro capite di PIL, superando così il risultato del 2008
che era stato di 31.281€.
Per debito e deficit pubblico, l’FMI prevede un ulteriore allargamento del primo, con 82,6 % sul
PIL per il 2010 e 86,6 % nel 2011. Mentre per il deficit le variazioni saranno assai contenute,
passando dal -7,1% del 2010 al -6,9% dell’anno successivo.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
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II. Analisi del mercato turistico
II.A.
Analisi del turismo outgoing
- Flussi turistici e principali destinazioni
In generale, quale conseguenza dell’attuale congiuntura economica sfavorevole, in Francia si
assiste ad un rallentamento delle prenotazioni, nonché alla crescente tendenza a viaggiare a costi
ridotti, per periodi più brevi e verso destinazioni meno lontane.
Il Quotidien du Tourisme, principale quotidiano turistico trade, continua ad evidenziare come
numerosi fattori, quali l’aumento della disoccupazione, i crediti ristretti e l’influenza H1N1 abbiano
portato i turisti in generale a risparmiare e, di conseguenza, a viaggiare di meno.
In tale situazione, i turisti francesi tendono ad accentuare la loro propensione a viaggiare sul
territorio nazionale, tanto più tenuto conto del fatto che già tradizionalmente la Francia rappresenta
in Europa il paese con il maggiore indice di turismo domestico (secondo la Direction du Tourisme i
viaggi dei francesi per motivi di svago sono in ribasso del 3%, ma mentre quelli all’estero sono
diminuiti del 12%, quelli sul territorio nazionale sono in aumento dell’1,3%).
Tali dati rivelano che la difficile congiuntura economica non ha completamente messo in
discussione le tendenze comportamentali osservate in questi ultimi anni, che confermano che i
francesi rimangono molto legati alle loro vacanze; il desiderio di partire rimane molto forte,
malgrado la crisi economica. Le vacanze non sono più sentite come un bene superfluo, ma ormai un
bene considerato come essenziale.
Si assiste, sempre di più, al fenomeno del frazionamento delle vacanze ed ai cambiamenti del
timing, che significa non soltanto decidere di partire all’ultimo minuto per approfittare di un’offerta
promozionale, ma anche se o meno partire in funzione delle condizioni climatiche, degli impegni
personali o dei desideri dell’ultimo momento.
Tutti questi sono elementi che, essendo caratterizzati dall’estrema incertezza, rendono peraltro assai
complessa per gli operatori del settore ogni previsione a breve periodo, come dichiarato da Vincent
Luna, direttore del tour-operating del sito internet Expedia, secondo il quale oltre il 35% delle
prenotazioni è effettuato a d-7 e la visibilità per le prenotazioni future è di massimo 2-3 settimane.
Il volume d’affari dell’e-tourisme è, peraltro, in continua ascesa, così come la tendenza dei francesi
di consultare un sito internet commerciale prima di acquistare un viaggio in agenzia. Secondo un
recente sondaggio MSN/Microsoft l’81% dei Francesi utilizza Internet per la preparazione del
proprio viaggio, in particolare i 25-34 anni, delle categorie socio-professionali medio-alte (Fonte:
Barometro Microsoft Advertsing/ Opinion Way).
Per quanto riguarda il turismo d’affari, che in questi ultimi anni aveva conosciuto un trend molto
positivo, l’ANAÉ (Associazione Agenzie per l’Organizzazione di Eventi ed Incentives) ha reso noti
i risultati relativi al 2008 che rivelano un andamento generale stabile (+8% rispetto a +11% nel
2007), ma da cui emerge l’estrema fragilità del turismo d’affari (+5% in termini di viaggi realizzati,
ma -11% in termine di margine lordo realizzato). La crisi economica ha quindi duramente colpito i
viaggi incentive e le operazioni di relazioni pubbliche e, secondo i membri dell’ANAÉ, lascia
presupporre che l’anno 2010 sarà altrettanto difficile.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
5
Per quanto riguarda il turismo outgoing dalla Francia, dall’analisi dei dati annuali pubblicati dal
CETO (Associazione dei principali TO francesi) sull’esercizio novembre 2007/novembre 2008
risulta quanto segue:
• incremento del +3,5% dei passeggeri che hanno viaggiato, cioè 7.351.804 passeggeri (di cui
2.294.791 con prenotazione di solo volo)
• aumento dell’1% delle prenotazioni di pacchetti completi di viaggi (cioè 5.057.013)
• il volume d’affari resta in crescita: +8.2% pari a 5.773 milioni di euro totali
• il costo medio dei forfait si stabilizza a 966 euro
Per i T.O. e le agenzie, la crisi economica ha comportato, pur se con un bilancio in generale meno
negativo del previsto, una forte diminuzione del traffico rispetto alla stagione 2008; secondo il
CETO (Cercle d’Etudes de Tour Opérateurs), associazione dei principali tour operator francesi, tale
diminuzione si attesterebbe all’incirca sul -7%. Da quanto risulta dall’indagine condotta da ENIT
presso gli operatori francesi, risulta che i “grandi” operatori (quali ad esempio Donatello, Nouvelles
Frontières), caratterizzati da un sistema di distribuzione tradizionale (agenzie di viaggio) hanno
maggiormente sofferto l’impatto della crisi rispetto ai piccoli concorrenti, che hanno potuto
avvalersi di una distribuzione in diretta o di canali alternativi (Intermèdes, Transeurope).
Donatello, il TO francese con maggior traffico commerciale verso l’Italia, prevede un -12%, e B.
Brackx, Direttore Generale di TUI Travel per l’Europa dell’Ovest, ammette che il 2009 è stato un
anno di crisi, che ha visto l’attività oscillare tra il -10% ed il -20%. Bracks dichiara inoltre che TUI
France non è riuscita a raggiungere gli obiettivi che si era prefissata al momento del lancio sul
mercato francese e non nasconde che l’importante gruppo Nouvelles Frontières (acquistato da TUI)
soffre già da anni di serie difficoltà finanziarie, che persistono nonostante il tentativo di vendita su
internet, in quanto la vendita on line dei prodotti NF non ha raggiunto gli obiettivi che il gruppo si
era dato, probabilmente perché i prodotti stessi non erano sufficientemente competitivi per la rete.
Contrariamente ai due sopracitati operatori, Intermèdes si limita a dichiarare che il 2009 sta
rappresentando un anno abbastanza buono, ed addirittura Transeurope France comunica un attuale
+18%.
Nel panorama del tour-operating francese sull’Italia, appaiono particolarmente interessanti i risultati
ottenuti da Italowcost, TO di recente creazione, che in soli 3 anni si è posizionato al secondo posto
per numero di passeggeri (61.000 clienti, 21 M€ per una spesa media di 350€/pax). La filosofia del
TO, specializzato in week-end a Venezia e Roma a prezzi moderati, “un posto in aereo = un letto in
hotel” gli ha consentito di registrare + 26% del volume d’affari nel 2009 (rispetto al 2008).
Va sicuramente notato un incremento delle vendite all’ultimo minuto favorito dall’utilizzo di
Internet che non a caso si colloca come strumento privilegiato per le suddette vendite, come
confermato dal predetto Vincent Luna, Direttore del tour-operating del sito internet Expedia, che
ritiene che le vendite on line aumenteranno tre volte più velocemente delle vendite dei tour
operator.
Per quanto riguarda le agenzie on line va detto che esse si sono mostrate reattive, soprattutto nel
prodotto crociere, che ha registrato un anno positivo per il Mediterraneo con un +31% sull’Italia
secondo i dati Opodo.
I media, da ultimo, pur evidenziando che la crisi del settore risulta di gran lunga inferiore a quella di
altri segmenti dell’economia francese, nel constatare il difficile andamento dell’estate 2009 hanno
stimato per l’inverno un calo all’incirca del 9,7%.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
6
Le principali reti di agenzie di viaggio francesi, quali Afat e Selectour, stimano addirittura un 20%
in meno sulle prenotazioni invernali.
- Posizionamento dell’Italia rispetto ai principali concorrenti
Secondo i dati pubblicati nel Mémento du Tourisme nel 2009 (Direction du Tourisme), l’Italia
(11,4%) resta la terza destinazione preferita dai francesi dopo la Francia stessa e la Spagna
(17,1%).i Ciononostante il nostro Paese si posiziona solo al settimo posto per le vendite di pacchetti
completi da parte di T.O. La principale ragione di tale scarto é riconducibile al fatto che la maggior
parte del turismo dalla Francia verso l’Italia é di tipo individuale e al fatto che, a grande sorpresa, la
triade vincente delle destinazioni più vendute dai T.O. é costituita da Tunisia, Marocco ed Egitto
(fonte: Echo Touristique n°2912, 25 sett.-1°ott. 2009). Tale exploit é principalmente imputabile
all’ottimo rapporto qualità/ prezzo di tali destinazioni.
Secondo i dati Istat nel 2007 sono stati 3.245.682 gli arrivi di turisti francesi in Italia e 10.267.003
le presenze, con una permanenza media di 3,16 giorni, dato inferiore alla permanenza media dei
tedeschi in Italia (5,20 giorni) ed alla permanenza generale in Italia (3,92 giorni).
Rispetto al 2006 si è registrato un aumento di arrivi dei francesi pari al 3,55% ed un incremento
delle presenze del 4,59%.
Fra le mete straniere, l’Italia si posiziona in Francia al secondo posto dopo la Spagna, con una
percentuale di soggiorni dell’11,4% contro il 17,1%, seguono il Belgio-Lussemburgo con 6,2% e la
Germania con il 4,5%. Mentre tra le destinazioni extra europee spicca l’Africa nettamente preferita
alle Americhe.
Spagna
Italia
Belgio, Lussemburgo
Germania
Flussi turistici francesi verso l’estero
arrivi
presenze
Confronto Anno
Confronto Anno
2008/2007 %
2008/2007 %
17,1%
+2%
16%
+1,4%
11,4%
-1,2%
10,2%
-0,20
6,2%
n.c.
2,0%
n.c.
5,3%
+0,8%
5,3%
0%
Fonte : Mémento du Tourisme 2009 – Ministère Délégué au Tourisme
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
7
FLUSSI TURISTICI VERSO L’ITALIA ANNO 2007
ESERCIZI
ESERCIZI
TOTALE ESERCIZI
ALBERGHIERI
COMPLEMENTARI
RICETTIVI
Perm.
Perm.
Perm.
Arrivi
Presenze media
Arrivi Presenze media
Arrivi Presenze
media
UNIONE EUROPEA
ITALIA
Finlandia
Svezia
Danimarca
Irlanda
Regno Unito
Paesi Bassi
Belgio
Lussemburgo
Germania
Francia
Austria
Estonia
Lettonia
Lituania
Polonia
Rep.Ceca
Slovacchia
Ungheria
Romania
Slovenia
Bulgaria
Spagna
Portogallo
Grecia
Malta
Cipro
43 282 459
196 101
433 849
323 375
386 572
2 878 377
860 585
734 695
49 587
6 310 860
2 701 924
1 374 233
25 684
24 093
78 894
554 724
255 896
62 770
246 780
387 479
146 818
98 972
1 765 358
188 638
346 434
39 370
15 708
141 311 303
717 413
1 549 417
1 221 320
1 550 604
10 765 620
3 058 705
2 959 939
234 608
27 885 517
7 852 762
4 918 701
72 773
83 158
185 262
1 888 473
1 092 840
275 816
817 621
1 431 474
413 973
272 492
4 563 949
565 738
933 672
139 101
51 360
TOTALE
Norvegia
Islanda
Svizzera
Croazia
Turchia
Russia
Altri Paesi Europei
TOTALE
63 770 235
294 782
28 742
1 290 366
161 623
165 582
907 405
657 802
216 813 611
1 040 839
108 971
4 873 785
498 521
471 133
3 154 186
2 108 079
3,40
3,53
3,79
3,78
3,08
2,85
3,48
3,20
16 409 657
49 980
4 840
358 526
24 280
12 285
46 940
69 912
3 506 302
12 255 514
3,50
566 763
3,26
3,66
3,57
3,78
4,01
3,74
3,55
4,03
4,73
4,42
2,91
3,58
2,83
3,45
2,35
3,40
4,27
4,39
3,31
3,69
2,82
2,75
2,59
3,00
2,70
3,53
3,27
9 994 502
31 538
88 233
232 206
70 593
427 191
821 792
182 016
8 708
2 632 726
543 758
459 195
5 192
3 558
9 583
148 526
205 388
48 583
124 589
48 526
48 313
8 852
211 541
23 555
24 435
5 358
1 200
71 864 768
153 609
513 978
1 808 493
432 076
2 315 272
6 561 433
1 169 246
54 509
18 611 545
2 414 241
2 974 592
16 288
17 221
39 035
996 115
1 358 886
354 853
785 281
489 550
217 374
45 646
742 114
101 509
133 392
24 285
5 775
7,19
4,87
5,83
7,79
6,12
5,42
7,98
6,42
6,26
7,07
4,44
6,48
3,14
4,84
4,07
6,71
6,62
7,30
6,30
10,09
4,50
5,16
3,51
4,31
5,46
4,53
4,81
53 276 961
227 639
522 082
555 581
457 165
3 305 568
1 682 377
916 711
58 295
8 943 586
3 245 682
1 833 428
30 876
27 651
88 477
703 250
461 284
111 353
371 369
436 005
195 131
107 824
1 976 899
212 193
370 869
44 728
16 908
213 176 071
871 022
2 063 395
3 029 813
1 982 680
13 080 892
9 620 138
4 129 185
289 117
46 497 062
10 267 003
7 893 293
89 061
100 379
224 297
2 884 588
2 451 726
630 669
1 602 902
1 921 024
631 347
318 138
5 306 063
667 247
1 067 064
163 386
57 135
4,00
3,83
3,95
5,45
4,34
3,96
5,72
4,50
4,96
5,20
3,16
4,31
2,88
3,63
2,54
4,10
5,32
5,66
4,32
4,41
3,24
2,95
2,68
3,14
2,88
3,65
3,38
114 201 086
308 497
26 086
2 323 440
178 692
57 172
251 545
642 952
6,96
6,17
5,39
6,48
7,36
4,65
5,36
9,20
80 179 892
344 762
33 582
1 648 892
185 903
177 867
954 345
727 714
331 014 697
1 349 336
135 057
7 197 225
677 213
528 305
3 405 731
2 751 031
4,13
3,91
4,02
4,36
3,64
2,97
3,57
3,78
3 788 384
6,68
4 073 065
16 043 898
3,94
ALTRI PAESI EUROPEI
PAESI EXTRAEUROPEI
Egitto
Paesi dell'Africa
Mediterranea
Sud Africa
Altri Paesi dell'Africa
Stati Uniti d America
Canada
Messico
Venezuela
33 006
123 319
3,74
2 961
23 091
7,80
35 967
146 410
4,07
84 884
63 617
96 145
4 483 205
557 307
176 922
49 897
295 314
181 196
306 308
10 832 665
1 481 584
416 672
146 705
3,48
2,85
3,19
2,42
2,66
2,36
2,94
7 735
10 384
7 894
513 332
95 275
21 002
4 854
101 706
39 261
95 692
1 845 798
358 145
67 147
20 967
13,15
3,78
12,12
3,60
3,76
3,20
4,32
92 619
74 001
104 039
4 996 537
652 582
197 924
54 751
397 020
220 457
402 000
12 678 463
1 839 729
483 819
167 672
4,29
2,98
3,86
2,54
2,82
2,44
3,06
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
8
Brasile
Argentina
Altri Paesi dell' America
lati
Israele
Altri paesi del M.Oriente
Cina
Corea del Sud
Giappone
India
Altri paesi dell'Asia
Australia
Nuova Zelanda
Altri Paesi
TOTALE
TOTALE PAESI ESTERI
TOTALE GENERALE
384 488
160 926
949 913
436 797
2,47
2,71
39 111
21 014
176 012
92 154
4,50
4,39
423 599
181 940
1 125 925
528 951
2,66
2,91
207 903
215 980
138 125
775 013
334 046
1 414 807
138 529
329 112
549 355
84 944
496 674
502 069
615 314
480 044
1 196 057
552 679
2 699 229
311 639
786 076
1 369 281
225 069
1 351 687
2,41
2,85
3,48
1,54
1,65
1,91
2,25
2,39
2,49
2,65
2,72
23 296
25 241
9 320
31 116
22 030
59 207
8 943
19 786
111 205
27 745
60 790
103 295
109 016
71 937
118 670
55 070
182 965
41 058
108 389
349 139
81 574
282 453
4,43
4,32
7,72
3,81
2,50
3,09
4,59
5,48
3,14
2,94
4,65
231 199
241 221
147 445
806 129
356 076
1 474 014
147 472
348 898
660 560
112 689
557 464
605 364
724 330
551 981
1 314 727
607 749
2 882 194
352 697
894 465
1 718 420
306 643
1 634 140
2,62
3,00
3,74
1,63
1,71
1,96
2,39
2,56
2,60
2,72
2,93
10 774 885
25 259 617
2,34
1 122 241
4 323 539
3,85
11 897 126
29 583 156
2,49
34 768 963
113 017 439
3,25
8 104 159
50 448 241
6,22
42 873 122
163 465 680
3,81
78051422
254328742
3,26
18098661
122313009
6,76
96150083
376641751
3,92
Fonte: Dati definitivi, Istat 2007
- principali destinazioni turistiche in Italia
I Francesi che si recano in Italia sono attratti dal nostro patrimonio artistico-culturale, dalla musica,
dalla cinematografia, dalla natura, dal verde, dall’enogastronomia e da quella che definiscono “l’art
de vivre à l’italienne”.
Entrando nel dettaglio delle Regioni più visitate, troviamo il seguente ordine di preferenze
percentuale: Veneto 16,20%, Toscana 14,04%, Lazio 13,45%, Lombardia 10,63%, Sicilia 10,44%,
Campania 6,32%, Emilia Romagna 6,07%, Piemonte 5,95%, Liguria 4,64%, Sardegna 2,80%, Valle
d’Aosta 2,27%, Trentino Alto Adige 1,64% , Umbria 1,41%, Puglia 1,09%, Friuli Venezia Giulia
0,82%, Marche 0,71%, Calabria 0,44%, Abruzzo 0,38%, Basilicata 0,24%, Molise 0,04%.
Si rileva ultimamente una particolare attenzione per le regioni minori del centro e del sud Italia
grazie a collegamenti diretti delle varie compagnie low cost, per cui si ha ragione di credere che nei
prossimi anni si avrà un forte aumento di flussi verso queste nuove destinazioni. Il grafico che
segue mostra gli arrivi percentuali per regione:
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
9
Arrivi dei turisti francesi per regione
16,20
14,04
13,45
10,63
10,44
6,32 6,07
5,95
4,64
2,27
1,64 1,41
1,09 0,82 0,71
0,44 0,38 0,24
0,04
la
z
lo
m io
ba
rd
ia
si
c
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pa
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n
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ab ria
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ba zzo
si
lic
at
a
m
ol
is
e
ve
ne
to to
sc
an
a
2,80
(Fonte: Dati definitivi Istat 2007 )
Le località più ricercate dal turista francese sono Roma, Venezia, Firenze, Napoli, la costiera
amalfitana e Torino, con un crescente interesse verso località minori delle Regioni di appartenenza
delle città menzionate. Grande attrazione è portata ai laghi, la Sicilia, la Sardegna, la Puglia,
l’Abruzzo con nuove curiosità per i piccoli centri ed isole minori.
- prospettive per il breve e medio periodo
In linea con quanto sostenuto da R. Shelburne, economista e capo della Commissione economica
delle Nazioni Unite per l’Europa, che ritiene che il 2010 sarà ancora un anno difficile per il turismo,
e che peraltro, pur senza fare alcun pronostico preciso, rimane ottimista per le prospettive del
settore a lungo termine, in Francia si prevede anche per il 2010 la crescita dei livelli di
disoccupazione, con conseguente diminuzione delle spese, pur con contestuale diminuzione dei
prezzi in forza del minor costo del petrolio.
Nel quadro di congiuntura economica negativa, il maggior elemento di incertezza per le previsioni
dei flussi turistici è dato dal predominante fattore del turismo individuale nel mercato francese. Se,
difatti, la prenotazione all’ultimo minuto caratterizza l’organizzazione del viaggio individuale,
unico elemento a favore dell’Italia quale destinazione di viaggio dei francesi è dato dal binomio
cultura/vicinanza geografica.
B. Brackx, Direttore Generale di TUI Travel per l’Europa dell’Ovest, di recente ha dichiarato che
anche per il mercato turistico outgoing dalla Francia, l’anno 2010 sarà un anno di transizione, in
fase con il 2009 e non particolarmente migliore di quest’ultimo.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
10
Contrariamente alle prospettive generali, Frederic de Fourneaux, Presidente di Italowcost, forte
degli ottimi risultati dell’ultimo triennio, prevede invece un’ulteriore espansione per il 2010, grazie
al nuovo obiettivo che si è preposto di imporsi come leader dell’offerta italiana alta gamma.
II.B. Analisi della domanda
- Segmento socio-economico di appartenenza
Classe sociale medio alta con un’alta percentuale di quadri, quadri superiori e manager, con viaggi
distribuiti durante tutto l’arco dell’anno
- Livello culturale
Il livello culturale è elevato.
- Fasce di età
Anni 15- 24:
Anni 25- 34:
Anni 35- 49:
Anni 50-64:
Oltre 65:
12,30%
14,60%
21,20%
26,10%
25,80%
È evidente che la clientela francese più interessata al viaggio in Italia si colloca nella fascia di età
degli over 50 (quasi il 52%).
- Propensione al viaggio
Viaggi ripetuti durante tutto l’arco dell’anno anche se di durata breve.
- Principali motivazioni di vacanza all’estero
Arte, cultura, musica, cinematografia, natura, verde, enogastronomia, moda, “art de vivre à
l’italienne”; non viene tralasciato il buon rapporto umano ed il senso di ospitalità della nostra
popolazione. Colpisce lo scarso peso della motivazione “mare” quale spinta alla vacanza in Italia.
-
Prodotti turistici preferiti (arte, religione,….)
Cultura:
Agriturismo, natura e laghi:
Mare:
Montagna:
Altro:
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
55%
19%
15%
7%
4%
11
Fattori determinanti nella scelta delle destinazioni (prezzi, livello di organizzazione,
conoscenza delle lingue, sicurezza, efficienza dei servizi, ecc.)
Il prezzo rimane l’elemento determinante nella scelta della destinazione anche se i francesi che
visitano il nostro paese ricercano sempre più prodotti di alto livello.
La qualità è un’altra sfida per l’Italia e conseguentemente il buon rapporto qualità / prezzo.
-
Tipo di alloggio preferito
La scelta del turista francese si orienta prevalentemente verso categorie medio-alte di esercizi
alberghieri e privilegia, per il 76,27%, gli alberghi e per il 23,73% gli esercizi complementari.
-
Mesi preferiti per i viaggi
Uno studio della Direzione Generale del Turismo Francese conferma la mobilità del francese
durante tutto l’arco dell’anno e distribuisce i viaggi nella maniera seguente:
gennaio:
primavera:
luglio:
agosto:
settembre:
dicembre:
5,5%
9,3%
11,1%
17,3%
7,9%
7%
Importanti sono le vacanze associate ai numerosi periodi di soste scolastica (settimane bianche,
periodo febbraio/marzo, ecc)
-
Fonti di informazione preferite (cataloghi, siti web, stampa specializzata, ecc.)
Le informazioni e successive vendite di viaggi tramite Internet hanno ormai superato quelle più
tradizionali. Gli Uffici informazioni delle Agenzie di Stato per il Turismo sono molto consultati
così come i rispettivi siti.
La stampa, attraverso i numerosi redazionali con cui vengono scoperte nuove destinazioni,
influenza sicuramente il turista nelle sue scelte di viaggio.
-
Canali utilizzati (Agenzie di viaggio, Tour Operators, Internet, ecc.)
Internet è uno dei canali più utilizzati, ma lo sono anche i cataloghi viaggi a più larga diffusione che
contengono, oltre che pacchetti turistici, dettagliate informazioni sulle destinazioni messe in
vendita. Si sottolinea altresì l’importanza dei grandi magazzini (Lafayette, Auchan, Printemps,
Carrefour, Leclerc) che hanno al loro interno le proprie agenzie di viaggi abilitate a vendere in
diretta o sui siti web.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
12
II.C. Analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) della destinazione
“Italia”
Punti di forza
Ottima raggiungibilità della destinazione
attraverso il trasporto aereo, marittimo, su rotaia
e su gomma;
Destinazione alla moda, dove si torna volentieri
Grande varietà della nostra offerta attraverso
arte, cultura, enogastronomia;
Grande interesse da parte dei media che, oltre ad
importanti documentari, hanno dedicato al
nostro Paese articoli redazionali lanciando e
promuovendo nuove destinazioni e prodotti
turistici prima poco conosciuti.
Opportunità
Turismo congressuale. Grazie ai provvedimenti governativi che prevedono una detrazione
dell’Iva sarà possibile recuperare una fetta di
turismo congressuale che veniva dirottato verso altri paesi europei quali la Spagna che prevede
una disposizione analoga.
“L’effetto crisi” avrà come conseguenza un
“dirottamento” delle attività MICE verso
destinazioni vivine, tra cui l’Italia
Turismo per viaggi di nozze. I grandi distributori
francesi AFAT Voyages, Printemps Voyages,
Galeries Lafayette Voyages ed i maggiori T.O.
puntano molto su questo prodotto. Le giovani
coppie inseriscono sempre più nella lista di
regali il loro viaggio di nozze. Normalmente la
cifra richiesta si aggira sui 5.000 euro. Il
business potrebbe riguardare circa 270.000
unioni che si celebrano in Francia ogni anno;
Turismo giovanile e scolastico, permetterà di
abbassare l’età media dei turisti francesi;
Promozione del turismo shopping nei periodi dei
saldi;
Turismo legato alla gastronomia e l’enologia;
Turismo del benessere e turismo termale molto
in voga attualmente;
Villaggi turistici frequentati dalle giovani coppie
con bambini.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
Punti di debolezza
Mancanza di programmazione di eventi-Paese
che coinvolgano le varie componenti del Made
in Italy
Scarso sviluppo della qualità e dei relativi
marchi
Carenza di programmazione da parte di territori
che vogliono accreditarsi in Francia come nuove
mete turistiche
Mancanza di azioni di co-marketing e promopubblicitarie con i principali T.O. che vendono
l’Italia
Confronti con il prodotto turistico Francia dove i
responsabili prestano una grande attenzione al
rapporto qualità/prezzo
Rischi / Difficoltà Potenziali
Occorre senza dubbio stimolare una clientela più
giovane a visitare il nostro paese, affinché esso
non divenga una destinazione per soli anziani.
Sotto l’aspetto della comunicazione è necessario
attuare campagne promo pubblicitarie (non sol
istituzionali, ma anche commerciali) per il
grande pubblico, che rappresenta una grossa
componente del turismo individuale verso
l’Italia contrastando così l’azione dei più diretti
concorrenti Francia e Spagna.
13
III.
Obiettivi
Obiettivi perseguiti ai fini dell’incremento dei flussi turistici verso l’Italia con riferimento a:
-
Prodotti turistici tradizionali - mantenimento/consolidamento competitività.
I prodotti che più attraggono i francesi sono costituiti dal nostro patrimonio artistico-culturale, dalla
musica, dalla cinematografia, dalla natura, dalla moda e dall’enogastronomia.
In collaborazione con tutte le imprese pubbliche e private italiane presenti sul territorio è
indispensabile una programmazione sinergica di attività promo-pubblicitarie che suscitino
l’interesse per i citati prodotti.
-
Prodotti turistici di nicchia.
La vacanza del turista francese non è di tipo stanziale; egli è sempre alla ricerca di novità ed alla
scoperta di prodotti turistici diversificati.
Si segnalano i prodotti di nicchia che possono essere sviluppati:
- turismo congressuale
- turismo legato ai viaggi di nozze
- turismo giovanile e scolastico
- turismo shopping
- turismo invernale in forte crescita
- ecoturismo
- turismo legato all’enogastronomia
- turismo wellness, termalismo e talassoterapia
- soggiorni in villaggi turistici per giovani famiglie e bambini
- sviluppo di varie attività turistiche che attraggano i bambini (parchi a tema).
-
Destagionalizzazione
Come visto in precedenza, il turismo francese si muove verso l’Italia durante tutto l’arco dell’anno
anche con più di un viaggio.
Si potrebbe dare tuttavia un ulteriore impulso ai periodi primavera, autunno e inverno con azioni
mirate a determinate categorie di turisti ed in sinergia con operatori francesi che presentino proposte
per la bassa stagione.
-
Promozione dell’Italia minore
L’Italia minore e la sua promozione commerciale costituisce un elemento prioritario dell’attività
promozionale che può operare solo se supportato dall’impegno continuativo di Regioni, categorie e
vettori. Lo strumento promozionale di maggior efficacia è quello delle presentazioni di nuovi
territori con relative offerte turistiche ai T.O., stampa e opinion leaders francesi. Nuovi prodotti
possono essere lanciati anche in occasione di settimane italiane presso alberghi, catene di
supermercati, fast food, catene di vendita di prodotti enologici, grandi magazzini dotati di una rete
agenziale classica e on line.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
14
-
Promozione delle Regioni dell’Italia del Sud
L’attenzione dei Francesi per le regioni del meridione d’Italia cresce sempre più, alimentata dalla
grande offerta di voli low cost, verso Palermo, Catania (stagionale), Napoli, Bari, ecc. La stampa
con i suoi redazionali sull’Italia sollecita l’interesse dei lettori per godere del nostro patrimonio
culturale e artistico, la natura, il verde, l’enogastronomia ed il suo mare.
Un utile strumento per incentivare i flussi è costituito dagli educational tours per i T.O. ed i
giornalisti.
-
Attrazione di nuovi bacini di formazione del flusso turistico
I maggiori bacini di formazione di flussi turistici
Ile de France
85 %
Rhône Alpes
82,2%
Pays de la Loire
76 %
Centro
73,5%
Bretagna e Alsazia
73,3 %
Poitou Charente /Provence et Cote d’Azur
72,9 %
Aquitaine
72,6 %
Limousin
72,2 %
Languedoc Roussillon
71,4 %
(Fonte Mémento du Tourisme 2007)
Si nota che l’Ile de France occupa una posizione preminente, tuttavia vanno programmate più
incisive azioni di promozione e commercializzazione nelle principali città e province francesi,
partecipando a fiere ed altri avvenimenti turistici, effettuando incontri con T.O, stampa e con
opinion leaders locali, tenendo seminari presso i punti vendita dei principali T.O.
-
Miglioramento dell’assistenza alle imprese italiane
Gli strumenti più tradizionali sono i seguenti:
• workshops e mini workshops: incontri tra domanda francese ed offerta italiana;
• incontri per T.O., stampa e opinion leaders per la presentazione di nuovi territori e pacchetti
turistici;
• seminars per agenti di viaggi per una migliore conoscenza di prodotti turistici italiani;
• organizzazione di incontri personalizzati per le imprese italiane con la controparte francese;
• assistenza e collaborazione a favore delle imprese italiane per lo sviluppo di attività con
aziende francesi anche attraverso l’invio di studi e di ricerche di mercato.
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
15
Bibliografia
i link internet di riferimento sono:
per i dati demografici, sociali ed economici:
http://www.insee.fr
http://www.banque-france.fr/
http://www.imf.org/
http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2009/02/pdf/text.pdf
http://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2009/02/weodata/index.aspx
http://lekiosque.finances.gouv.fr/APPCHIFFRE/Portail_default.asp
http://ceto.to
http://bancaditalia.it
http://tourisme.gouv.fr
http://istat.it
DGCIS-INSEE, indagine Direction du Tourisme (Segretariato di Stato al Turismo).
Nota metodologica : indagine mensile realizzata presso un campione di 20.000 persone
rappresentativo della realtà francese. L’inchiesta ha subito numerose modifiche nel 2008 con
conseguente modifica dei risultati ed impossibilità di fare tutti i confronti col 2007
Rapporto Congiunto Ambasciata/Consolato/ENIT
16