760.8 kB - Consulta Giovani Alpago
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Direttore responsabile: Moreno Tollot. Coordinatore di redazione: Christian De Prà. Caporedattore: Gianluca Dal Borgo Hanno collaborato: Tania Barattin, Bepa, Francesca Bona, Alessandra Bortoluzzi, la Buio Band, Rino, Rudi Chiesura, Francesca Dal Borgo, Paolo Dal Borgo, Mario Dal Farra, Stefano De Bona, Maudi De March, Marta e Fabiana, Romana Lavina, Mariaelena Merella, Cristina Tollot, Tom & Jerry, Silvia Vigna, Barbara Zanon e tanti altri. Grafica ed impaginazione a cura di: SerT@mente - ULSS n.1 di Belluno. Stampa: Tipografia DBS Rasai Feltre (BL) Aut. Tribunale di Belluno n. 8/99 del 21/05/99 Redazione: via Roma, 54 - Pieve d’Alpago Tel. 0437 478405 con segreteria telefonica; e-mail [email protected] Editoriale Programma CGA 2001 Capodanno 2001-Buio Band Comune Unico:si, no, forse... Scialpinismo Alla riscoperta delle tradizioni Sitran- Tambre Telefonino si, telefonino no Carmen Consoli live Corso di inglese- Rebus pag. pag. pag. pag. pag. 2 3/4 3/4 5/6 7 pag. 8/9 pag. 10/11 pag.12/13 pag.12/13 Editoriale Giunta da poco al suo terzo anno di vita, la Consulta Giovani Alpago per il 2001 sta lavorando a progetti sempre più impegnativi ed ambiziosi, con il consueto obiettivo di creare aggregazione e divertimento per giovani Alpagoti. Accanto a questo, vi sarà naturalmente anche un occhio di riguardo verso iniziative di tipo culturale e di promozione del benessere sociale dei giovani. I pochi, ma forti argomenti di cui si occupa questo numero di AlpagOne (a proposito, auguri! anch’esso ha compiuto da poco due anni!), gli fanno assumere una virtuale forma di elastico, disteso ad allacciare passato, presente e futuro. La prima parte dell’inchiesta - tutt’altro che conclusa - sulle tradizioni che sopravvivono fra i giovani del nostro tempo (o che ci sono solo raccontate dai giovani di cinquant’ anni fa...), costituisce un primo pilastro, una spalla del ponte che attraversa poi tematiche oggi d’attualità, ma già proiettate verso i molteplici segnali dell’immediato futuro. Che strada prenderà nel suo sviluppo la tecnologia della comunicazione, con un progresso ultra frenetico e talvolta “c-hannibalesco”, che tipo di organizzazione - anche per gli enti locali, come i comuni - potrà eventualmente assumere il nostro territorio, (per non parlare di alimenti - pazzi, di potenzialità e rischi della “onnipotente” o quasi rete-web, di ingegneria genetica...) non sono affatto temi che ci sorvolano invisibili e, prima o poi, ci cadranno imprevidibilmente in testa!... Sono argomenti che ci riguardano molto da vicino, toccano la nostra vita di tutti i giorni più di quanto crediamo, coinvolgono le nostre attese future: a 16 come a 30, o 60 anni (e oltre...), prendiamoci la briga (e magari appreziamone persino il gusto!) di essere il più possibile curiosi, attenti e informati, con un occhio aperto sul mondo e uno sguardo sulle nostre radici e realtà locali, per vivere da protagonisti i mutamenti che passano anche attraverso le nostre piccole o grandi libere scelte. Ecco perciò l’intento di AlpagOne: non vuole di certo dare alcuna risposta confezionata, ne tantomeno esprimere giudizi; cerca invece di contribuire a lanciare degli spunti per stimolare l’interesse ed invogliare alla partecipazione, soprattutto dei giovani, ai dibattiti e alle mille attività che rendono i nostri paesi così particolari e caratteristici! Ragazzi, mandateci le vostre opinioni, gli argomenti di discussione non mancano! Programma Benritrovati a tutti, Signore e Signori del pubblico! In questa pagina programmatica la Consulta Giovani Alpago vi segnalerà quali sono le attività che prevede di svolgere nel corso delle quattro stagioni che ci porteranno alla fine di questo 2001 (odissea nell’Alpago, ndr). Innanzitutto vi ricordiamo la formazione, capitanata ancora una volta dal conosciutissimo e telegenico Gianluca Dal Borgo nel ruolo di portiere paratutto (pregasi ola ), difensori il nostro dolcissimo papà Stefano - quella matta di Cristina - il nuovo acquisto, giovane promessa, Paolo; centrocampisti Lucia la strizzacervelli - Romana, la nostra maestra di vita Barbara, ormai nota ai più come Marta Flavi ( per chi non lo sapesse ideatrice del gioco delle coppie della serata di Capodanno); attaccanti Mariaelena madovesonoletuetreccine - Christian, detto Furia - Letizia, dedita ad impegni extraalpagoti..... Dopo i numerosi incontri dello scorso girone, culminati con il Mega festone di Capodanno tenutosi a Sitran, i nostri baldi giovani hanno ben pensato di accettare delle nuove sfide, pur mantenendo alcune tradizioni ormai consolidate. A proposito del Capodanno... grazie alla vostra numerosa partecipazione, la Consulta è riuscita a raccogliere ben 5.000.000 di lire per finanziare un corso per soccorritori ed autisti di ambulanza. Infatti, se ben vi ricordate, lo scopo principale della serata, oltre a divertirsi tutti insieme, era quello di raccogliere fondi per attivare un servizio di emergenza qui in Alpago; è bello poter dire che ci siamo riusciti tutti insieme e che i corsi di formazione per i volontari sono iniziati il 23 marzo, presso la Casa della Gioventù di Puos d’Alpago. Il successo di tale iniziativa è stato a dir poco strepitoso; pensate, ci sono ben 150 iscritti!!! I corsi saranno tenuti da medici ed infermieri del SUEM e del Pronto Soccorso di Belluno, che per dieci venerdÏ istruiranno i futuri soccorritori dalle 20:30 alle 22:00. Inoltre ogni sera, alla fine del corso, ci saranno occasioni di svago e di amicizia, con “pizzate” e serate di musica nei vari locali della Conca. Passiamo ora all’esame del nostro programma primaverile... Come potremmo fare a meno della mitica Notte di Note Rock, celebrazione dei nostri gruppi locali? Quest’anno ci ritroveremo in tarda primavera a Pieve d’Alpago, ma, ragazzi, probabilmente ci sarà una succulenta novità... He he .. curiosi eh?? Consulta 2001 Mah... forse interverrà un ospite d’eccezione.. vedremo... L’idea forte è quella di regalare ad un personaggio famoso una chitarra realizzata dai partecipanti al Corso per costruire chitarre, tenutosi a Chies da due liutai di Longarone. Un’altra chitarra, anch’essa ideata e realizzata durante il Corso, verrà posta in vendita ed il ricavato sarà utilizzato per organizzare una gita per i disabili dell’Alpago. In aprile apriremo in modo un po’ impegnato e se vogliamo anche impegnativo la stagione, con un convegno dal titolo “Vivere Vivere”; interverranno relatori di spessore, che tratteranno tematiche complesse ma purtroppo d’attualità anche nella nostra provincia. Ci riferiamo ad una sorta di “disaffezione” nei confronti della vita, che sembra colpire persone di tutte le età e, non da ultimi, anche noi giovani. L’estate ci porterà di nuovo voglia di passare serate all’aperto... ed allora via con manifestazioni ed attività itineranti nel nostro bell’Alpago!! In ogni Comune verranno organizzati cinque appuntamenti con i seguenti ingredienti: 2 cineforum, 1 filò culturale, 1 escursione ed 1 serata di danze etniche e folkloristiche con gruppi provenienti dall’Europa Nord-Orientale. E poi non dimentichiamo che per i più piccoli in Agosto probabilmente si terranno corsi di computer, internet e di bricolage. In questo turbinio di appuntamenti a noi della Consulta piacerebbe anche organizzare una festa con musica e tradizioni irlandesi, invitando la altre Consulte nascenti del Bellunese; come la Consulta di Ponte nelle Alpi e la Consulta di Limana, che sono sorte seguendo il nostro esempio. Sarebbe bello conoscerci e poter organizzare delle attività tutti insieme; ricordiamoci che l’unione fa la forza!! Per ora ragazzi miei è tutto; le stagioni fredde verranno programmate un po’più in là.. ma mi sembra che di cose da fare ce ne siano parecchie no? Ahh.. un’ultima cosa.. verso fine anno ci sarà il rinnovo del direttivo, che prenderà piene funzioni con il gennaio 2002; ovviamente noi “vecchietti” della Consulta ci impegnamo ad assicurare un periodo di “affiancamento” alle nuove leve che ci sostituiranno..anzi invitiamo fin d’ora chi fosse interessato a “candidarsi” a contattarci: siamo a vostra disposizione! Signore e signori, dal campo della Consulta Giovani Alpago, un cordiale saluto e buon proseguimento di stagione con i nostri appuntamenti! Capodanno 2001 TUTTA LA TERRA HA SALUTATO IL 2001…ASSIEME A SITRAN! Meno tre, due, uno…e al capannone di Sitran la gente brinda al nuovo Secolo e millennio. Infatti, a dirla tutta, tutti coloro che hanno festeggiato l’anno scorso la fine del 20° secolo si sono presi in anticipo di ben 365 giorni! Gli anni scorsi veniva organizzata una festa negli ampi locali della Pizzeria “Pianon”, ma per vari motivi questo non è più stato possibile. A questo punto la C.G.A. con il patrocinio dei cinque Comuni, le Pro Loco e la Comunità Montana ed il Gruppo Sportivo Sitran, ha pensato di organizzare una festa per trascorrere le ultime ore del 2000 all’insegna di buona musica e, tanto divertimento! Durante la serata si sono alternati gruppi locali quali la Buio Band, i Distorto Ritmico ed i Guerrieri dell’ Ignoto, cui ha fatto seguito il dj della discoteca Manhattan Davide Terris. Inoltre se alzavi un po’ gli occhi potevi guardare le video proiezioni, e se eri single potevi partecipare all’intrigante gioco delle coppie!! Per qualche ora, da dietro il bancone, abbiamo servito alcuni litri di birra e vedevamo la gente ridere, scherzare e divertirsi: qualcuno ballava senza sosta, altri correvano nel tendone alla ricerca di messaggi scritti sui bigliettini gustando un buon panino. E poi…? E poi c’erano le persone che si sono prese la grande responsabilità di organizzare il tutto, di fare il possibile per la buona riuscita della festa. Abbiamo conosciuto persone simpatiche ed estroverse, pronte a dare il meglio di sé agli altri. Speriamo di rivederci tutti il prossimo 31 dicembre per trascorrere un’altra notte all’insegna della risata e del buon umore! Ormai è marzo, ma rinnoviamo a tutti l’augurio di trascorrere un 2001 sereno e ricco di soddisfazioni. Alla prossima! Non potevamo mancare noi della B.B.E. (Buio Band Entertainment) al raduno dei giovani “pagotti” tenutosi a Sitran l’ultimo del l’anno: l’atmosfera creatasi durante i 30 minuti dell’esibizione è stata davvero coinvolgente. Siamo riusciti (finalmente!) a far muovere le chiappe ad un bel po’ di persone, e questo concetto ci ha procurato un sommo piacere. Piacere che è andato ad allinearsi all’ottimo dopo concerto. Ringraziamo Gianluca, i ragazzi della Consulta, ma, soprattutto, le ragazze che sono state come sempre gentili, disponibili e all’altezza dell’evento. Vorremmo cogliere l’occasione per lanciare anche dalle righe di AlpagOne un invito a tutti i musicofili (e non) della zona a seguire le prossime uscite della B.B.E. che non tarderanno: si parla infatti di un imminente tour che raggiungerà tutti - e dico tutti - i bar dell’Alpago a fine marzo - aprile. A presto! by BBE Comune Unico: si, no, forse dei Comuni, senza cioè arrivare alla “fusione”. Dopo anni di mezze proposte e discussioni, il E’ giusto fare prima una gestione associata di 16 dicembre 2001 gli alpagoti saranno chiatutti i servizi, non solo della Raccolta Rifiuti, come ora, e mati tutti insieme alle urne, per mettere nero su bianco gradualmente verrà anche naturale parlare di fusione. la questione dell’unificazione dei 5 Comuni della Conca. Non credo infine, nel caso di Comune Unico che ci sia Questo importantissimo appuntamento è il punto di arriun’effettiva garanzia per una distribuzione omogenea dei vo di un discorso che, come detto, si perde nella notte servizi su tutto il territorio”. dei tempi, ma che ha avuto una spinta decisiva negli ultiAttilio Dal Paos (FARRA): “Non sono d’accordo sul mi 4/5 anni, quando le diverse istituzioni locali hanno Comune Unico, non si sa quale sarà l’effettivo vantaggio cominciato più intensamente ad incontrarsi e dibattere economico, cosa può cambiare passando da un sulla possibilità di arrivare ad una fusione delle 5 Comune da 3.000 a 10.000 abitanti se poi il metodo per Amministrazioni, in una sola realtà comunale, che per gestire la cosa pubblica resta invariato con le stesse difconsistenza demografica sarebbe la terza in Provincia. ficoltà. In molte Leggi ci sono comunque possibilità di La spinta decisiva è venuta da due non - alpagoti: i confinanziamenti per aiutare i Comuni più piccoli. Sono siglieri regionali Roccon e Beggiato che, raccogliendo la favorevole alla gestione unificata dei servizi, a tal discussione in corso, si sono fatti promotori di una Legge proposito il mio Comune effettuerà un’analisi del costo Regionale approvata a inizio ‘97, secondo cui si dovedei servizi in previsione di unificarli con quelli della vano valutare le possibilità ed eventualmente le modalità Conca. Credo comunque che si debba prima cercare di di unificazione dei 5 Comuni. cambiare il sistema legislativo sopra di noi, per invertire L’Università di Padova è stata dunque incaricata di la tendenza nell’amministrazione delle zone di monportare avanti uno studio per monitorare la realtà tagna”. alpagota e valutare gli eventuali punti su cui lavorare per Giuliano De Col (PIEVE): “Sono senz’altro favorevole al arrivare all’unificazione. Il risultato di questo lavoro è un Comune Unico; sono chiari i vantaggi finanziari perché “pesante” volume, ostico da affrontare, uscito nel febcon un Comune di dimensioni maggiori si potrebbe braio 2000. accedere ai finanziamenti europei di una certa consistenNello scorso mese di luglio, i 5 sindaci alpagoti sono stati za, per portare avanti progetti concreti…Per convocati a Venezia dall’assessore Grazia per quel che riguarda le realtà più marginali: stabilire data ed esatta dicitura del basta fare uno Statuto che salvaguardi Referendum, e qui arriva la parte più i paesi più piccoli e che ne migliori interessante. Al di là, infatti, di tutte anzi le situazioni di degrado. Tale le annotazioni “storiche”, è imporStatuto regolerebbe la gestione tante capire che cosa accadrà il delle risorse locali come bacini 16 dicembre. idrici, laghi o altro, valorizzanDal momento che si parla di done maggiormente con investi“fusione” dei Comuni, non di menti precisi”. “unificazione” (la distinzione non è Antonio Barattin (PUOS): “Sono trascurabile), perché vinca il “fronte favorevole. E’ un processo irredel SI”, è necessario che in tutti i 5 versibile nella nostra società: basta Comuni vinca il SI. guardare a molte associazioni che tenSe solo uno risulta contrario, salta tutto. Foto di S. Mognol dono ad “unificare”. C’è un fattore naturale, Non basta cioè che la maggioranza dei “etnico” che unisce. I 5 Comuni sono simili per dimenComuni dica SI, ma ci deve essere l’approvazione sioni, hanno tutti lo stesso cognome e la stessa identità totale. Si crea dunque un paradosso: se, per esempio, in per il resto della Provincia. Bisogna valorizzare le risorse 4 Comuni avessimo una percentuale di voti per il SI del umane che abbiamo in Alpago, bisogna arrivare ad una 100%, e nel quinto vincesse il NO con il 51%, l’esito del gestione unica dei servizi, senza trascurare le frazioni Referendum sarebbe negativo. più emarginate. Certamente con una popolazione magOra, cosa succederà il 17 dicembre? giore sarebbe più facile accedere allo stanziamento di Se vince il NO: resta tutto come prima. finanziamenti che arriveranno prossimamente a livello Se vince il SI: l’ultima decisione per la fusione dei europeo…Sarà comunque un momento importante di Comuni spetterà alla Regione, dopodiché verranno riflessione per tutti gli alpagoti sui problemi della gesautomaticamente sciolti tutti i Consigli Comunali con un tione ed amministrazione della nostra Conca”. decreto regionale, e verrà designato un Commissario di Marco Bortoluzzi (TAMBRE): “Sono contrario e non per Governo che dovrà amministrare il tutto fino alle elezioni un’idea preconcetta: se il Comune Unico diventa una per la nuova Giunta Comunale (unica). struttura al servizio dei cittadini, ben venga, ma le tesi Dal momento che lo scopo di Alpagone è la sola inforsostenute da coloro che propongono il progetto vanno mazione, obiettiva e al disopra delle parti, è parso giusto contro i miei principi: dire che se si è più grossi si consentire le opinioni dei 5 Sindaci sulla fusione, fermo terà di più è una logica aberrante, è la legge della jungla, restando che si tratta di opinioni del tutto personali: del più forte che schiaccia il più piccolo, mentre in una ognuno cioè ha parlato rappresentando solo se stesso e società civile tutti dovrebbero avere le stesse opportunon l’intero Consiglio Comunale! Per evitare qualsiasi nità. tipo di polemica o insinuazione di faziosità, i pareri sono La strada da percorrere è piuttosto quella dell’organizriportati secondo l’ordine alfabetico dei Comuni. zazione di tutta una serie di servizi associati: da questo Giampaolo De March (CHIES): “Non sono contrario al esame si può verificare se, sotto il profilo economico, l’uComune Unico, ma a questo modo “selvaggio” di farlo: nirsi sia più vantaggioso o meno…perché ci sono molti deve essere un processo graduale, con la regia dei servizi (progettazione, urbanistica, tributi, lavori pubblici) Sindaci alle spalle. La Legge inoltre ti permette di avere che se accentrati potrebbero essere più economici”. delle agevolazioni finanziarie anche con una “Unione” Scialpinismo Avete mai pensato allo scialpinismo come ad un passatempo? Mario Scanu l’ha scoperto proprio così, più di 4 anni fa, e se ne è subito innamorato (... poi ne ha fatto pure “una fobia”, ma forse sapete già di quale sfegatato dello sport stiamo parlando!). Lo scialpinismo, più che un passatempo, è uno sport... e anche faticoso (!); non basta essere appassionati di montagna per praticarlo. Ma cosa impedisce di non provarci?! Già, perché i motivi per imbattersi in un’esperienza del genere ci sono tutti, basta guardare ciò che ci sta attorno: una catena di monti imbiancati a pochi passi da casa! Per il nostro 24enne di Puos D’Alpago è stata una scoperta inaspettata, dopo molti anni che non indossava un paio di sci, un nuovo modo di vivere e scoprire le nostre montagne da un altro punto di vista. E allora via. Da quel giorno Mario non ha più abbandonato lo scialpinismo, che da semplice valvola di sfogo si è trasformato in un vero e propio impegno sportivo. Cosa è che ti affacina così tanto, gli chiediamo, che ti porta ogni volta a compiere estenuanti salite con gli sci ai piedi? “E’ molto emozionante”, risponde, e una volta che parti hai il “fremito di arrivare”; più della fatica senti la voglia di raggiungere la vetta! Posso confermare! Una volta in cima ci si sente davvero grandi. La montagna d’inverno ha un volto totalmente diverso che nelle altre stagioni. Mario naturalmente non si lancia in solitaria nelle sue avventure. Il gruppo, lo potete constatare dalla foto, è numeroso (e ogni anno si aggiungono nuovi partecipanti). Oggi gareggia ad alti livelli, sempre accompagnato dal suo alter ego, Lauro Polito, inseparabile compagno, che Mario si affretta a ricordare. Le montagne più belle? Quelle Alpagote certamente! Ma tra le più alte, il Monte Bianco è fra le sue mete preferite. Punti ancora a qualcosa Mario? La domanda è un pò retorica: “E’ solo l’inizio!”; vincere molte gare si, ma anche un secondo obiettivo...che però non vuole svelare (perché non provate a strappaglierlo voi?). In conclusione, un suggerimento a noi giovani: perché non sperimentare questo “nuovo passatempo”? Non si sa mai che ne esca una grande passione. Lo scialpinismo comunque “richiede esperienza”; non pensate di partire privi di un minimo di allenamento; o da soli?. Se vi serve un consiglio o un aiuto, di certo Mario è disposto a darvi qualche dritta (un avvertimento: non spaventatevi se vi parla di performances per voi fuori dal normale...in realtà possono esserlo!!). Allora...buona faticata! Non preoccupatevi: la montagna vi ricompenserà. Pitòstchebutàrvianatradizion ‘lé mèio dàrghe fogo a ‘n paese In questo numero di Alpagone e anche nel prossimo, vogliamo proporre una scorribanda di tradizioni presenti nella nostra Conca. Le tradizioni più o meno antiche sono espressioni della nostra identità e della nostra cultura. Essere legati ai nostri costumi non deve essere motivo di vergogna, ma piuttosto un vanto ed un orgoglio da tutelare in quanto ci contraddistingue dalle altre etnie. Sarebbe un grave inpoverimento per la gente dell’Alpago spazzare via le propie tradizioni, per omogenizzarsi alla cultura della globalizzazione. Se salvaguardaremo questo nostro patrimonio, manterremo quell’alone di curiosità che affascinerà chi ci verrà a trovare. by Gian