Combattere…sì ma senza violenza Secondo voi,come sarebbe un
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Combattere…sì ma senza violenza Secondo voi,come sarebbe un
Combattere…sì ma senza violenza Secondo voi,come sarebbe un mondo con la violenza?E senza….? Ve lo dico io,la violenza non rende grande nessuno! Allora la storia comincia così: per le strade dell’Iraq, una ragazza di nome Shaeen di 11 anni stava camminando. Era tutto tranquillo e lei stava andando a fare la spesa alla mamma. Prese il Koresh (carne cucinata con frutta fresca o secca) e il caviale e va a casa. I suoi tre fratelli la salutarono quando era ancora sull’uscio. La mamma la baciò e prese la spesa. Il padre purtroppo era morto durante la seconda guerra del Golfo Persico, durata dal 2003 al 2011. Lei era contro la guerra, perchè le aveva causato la perdita di un membro della sua famiglia. Pensava:se nel suo paese ci fosse stata di nuovo una guerra che avrebbe portato via tante vite,cosa avrebbe potuto…? La mamma interruppe i suoi pensieri e le disse di andare in camera sua a giocare. Avevano una casa su due piani e la sua camera si trovava sopra. Salì. …fare? Continuò il suo pensiero. Prese delle bambole di stoffa che aveva realizzato. Simulò una scena di guerra con le bambole ma non sapeva come far reagire la sua. I suoi fratelli dopo 5 minuti la chiamarono e le dissero di scendere a mangiare. Mentre mangiavano la bambina espose il suo pensiero alla mamma. La donna restò in silenzio per un attimo, poi mosse la mano davanti alla sua faccia, come per scacciare un brutto pensiero. La rassicurò dicendo di non preoccuparsi più di tanto e di pensare alle cose belle della sua vita. Dopo mangiato tutta la famiglia aveva l’abitudine di andare a riposare. Dopo che tutta la famiglia si svegliò,Shaeen scese nella piazza del paese a giocare con gli amici. Mentre giocavano disse ai suoi amici il suo pensiero. I ragazzi si misero a ridere e se ne andarono,ma le ragazze restarono e si fecero raccontare il suo pensiero più nei dettagli, poi ripresero a giocare. Ormai sera, le bambine si lasciarono ed andarono a casa. Shaeen cenò e raccontò quello che aveva fatto,dopo andarono tutti a letto. Era ormai iniziata la settimana e Shaeen aspettava la maestra per le lezioni. Arrivata,l’insegnante disse alla ragazza di prendere il quaderno e di scrivere quello che avrebbe voluto fare da grande. Dopo un po’ di tempo la maestra lesse il testo scritto da Shaeen che all’inizio diceva così “Adesso non so che lavoro vorrei fare da grande ma sicuramente vorrei aiutare il mio popolo!” A queste parole la maestra rimase scioccata,non credeva che una bambina potesse scrivere una cosa del genere! Allora chiese a Shaeen come mai avesse risposto così. Lei disse “Io ho uno scopo: voglio la pace. Voglio seguire l’esempio di Gandhi e di Martin L. King” Erano ormai passate un paio d’ore e la maestra se ne andò. La mamma era uscita e Shaeen rimase a casa con i suoi fratelli. Anche loro avevano finito di studiare ma essendo più grandi avevano un altro maestro. Shaeen rimase un po’ con loro e gli raccontò di cosa avevano parlato. I due le dissero che,sì è vero che ognuno ha i suoi sogni , ma era un po’troppo presto per pensare a quelle cose. La ragazzina voleva molto bene ai suoi fratelli e ascoltava sempre i loro consigli, ma stavolta avevano proprio torto! La mamma ritornò piena di gioia perché aveva ricevuto notizie da sua sorella Setayesh, zia di Shaeen e dei suoi fratelli. Le era arrivata una lettera che diceva che la loro famiglia sarebbe andata a trovarli. La zia di Shaeen aveva quattro figli:due ragazzi e due ragazze. Quel giorno fu il più bello di quella settimana per Shaeen. Ma nella lettera non c’era scritto tutto. Lo zio della ragazza doveva prepararsi ad una guerra,però Shaeen non ne sapeva niente. Arrivarono,tutti si salutarono! Dopo la mamma di Shaeen e Setayesh si allontanarono per parlare in privato. “Allora,tuo marito è pronto per la guerra?”disse la mamma della bambina. “Sì” disse Setayesh. Shaeen sentì tutto e col ricordo ritornò a quella cena, in cui disse il suo pensiero alla mamma e lei mosse la mano davanti a viso. Aveva capito tutto oramai! Quel giorno da bello diventò un incubo e lei si irrigidì. Era muta e parlava solo con le sue cugine! Le bambine però non sapevano niente e Shaeen,essendo una buona cugina maggiore,stette zitta per non farle impaurire. Durante il pranzo aveva una faccia triste e lo zio le chiese “Come mai hai questa faccia?” La ragazza era sovrappensiero e sobbalzò quando lo zio le fece la domanda. Lei sbadatamente rispose “Sono un po’ nervosa?” Lo zio rispose “ Ti sei svegliata di cattivo umore?” Shaeen guardò lo zio e disse “Dai,stavo scherzando,sono super-allegra perché siete venuti voi” Ma noi sappiamo che Shaeen era nervosissima!!!!! Dopo mangiato la ragazza e le cuginette andarono a letto. Shaeen doveva avere del tempo per pensare se dire a tutti che sapeva la storia dello zio o se tenerselo per lei. Non riusciva a chiudere occhio ed andò,allora,da sua mamma. “Eccole di nuovo parlare tra di loro” disse Shaeen. La mamma di Shaeen “Quando partirà per l’addestramento?” “Alle 4:00 di oggi pomeriggio!” disse la sorella a malincuore. Allora Shaeen aspettò le 4:00 per andare a salutare lo zio. “Dove vai?”disse Shaeen facendo finta di non sapere nulla “Va a fare la spesa!”dissero in coro la zia e la mamma! Per Shaeen era il momento di agire e dire tutta la verità. “Io so che voi mi state mentendo! So che zio deve andare in guerra. perchè non mi avete detto niente,lo dovevo scoprire da sola?!” “Shaeen,sai che non si spiano le persone”disse la mamma. “È stata una casualità!” “L’avrai detto alle gemelle?” “No mamma,sono una buona cugina maggiore!” Dopo la mamma si zittì e parlò la zia. “Perchè non le hai detto niente? Nemmeno i ragazzi suppongo lo sappiano? “Non li volevo spaventare!” Allora lo zio chiese alle due sorelle di andarsene perché voleva parlare solo con Shaeen. “Cara Shaeen,pensa sempre positivo e non ti preoccupare più di tanto,ritornerò presto!!! Adesso devo andare!” La ragazza poi se ne salì in camera sua. Lo zio ritornato dall’addestramento disse a tutti che sarebbe andato in guerra la mattina seguente,nella piazza del paese. Mangiarono ed andarono a dormire. Era arrivata oramai la mattina dopo e lo zio si iniziò a preparare. Salutò tutti ,specialmente Shaeen e i suoi figlie. “Zio,noi siamo con te e i tuoi compagni di squadra!”disse la ragazza ad alta voce. Le bambine che non sapevano che cos’era la guerra dissero al padre “Papà,portaci le caramelle alla frutta quando torni!” Tutti si misero a ridere in quel momento anche se era una giornata piuttosto triste. Lo zio aprì la porta e se ne andò. Tutta la famiglia piangeva tranne le gemelline che avevano capito tutt’altra cosa! “Caro,la colazione!Non hai preso la colazione al sacco!”disse Setayesh. “Già,che sbadato che sono!” rispose lui. Ora che lo zio se n’era andato Shaeen si appollaiò in un angolino della casa e volle restare da sola. Adesso che il padre non c’era più per colpa della guerra la bambina era triste per lo zio. “Shaeen non ti preoccupare,zio ritornerà subito!”la rassicurò la zia. Continuò “anche noi siamo tristi, ma sappiamo che ritornerà.” “No”disse Shaeen “devo reagire!” La bambina sbattè la porta che era socchiusa ed uscì di casa. Fece un lungo tratto di strada correndo ed arrivò alla piazza centrale del suo paesino. Vide schierati tutti i soldati di tutte e due le squadre. Cominciarono a lottare. “Fermi!”gridò con tutta la sua forza,ma nessun soldato la sentì. Allora con gli spiccioli che si trovava nelle tasche del vestito comprò un piccolo megafono. “Fermi” disse,e tutti la sentirono. “Chi è questa mocciosetta?”disse un soldato della squadra avversaria. Arrivarono la mamma e la zia che le dissero di non fare niente,ma lei non ubbidì. Andò al centro della rissa e cominciò a fare un discorso. “Non so perché voi facciate la guerra ma vi voglio solo dire due cose: primo,a cosa serve la guerra?Rispondo io,a niente! Secondo,non potreste fare la pace? Io dico che sarebbe un’ottima idea! Combattere…sì ma senza violenza!!!! Come sto facendo io adesso,combattere con le parole e non con le armi. E’ questo che voglio!!! Chi è con me?” Erano tutti dalla sua parte e decisero di stare in pace e fu grazie a Shaeen che il suo popolo stette in pace!!!! Noi sappiamo che questa è una storia,ma se Shaeen esistesse veramente io e i miei amici ci accoderemo con lei per salvare il mondo!!!!!!!! Da un’idea di: Chiara De Rosa Testi di: Chiara De Rosa Illustrazioni di: Chiara De Rosa