Sulla risposta elastica delle disile e sulla sua variazione nel tempo
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Sulla risposta elastica delle disile e sulla sua variazione nel tempo
Sulla risposta elastica delle disile e sulla sua variazione nel tempo (On the dams elastic reaction and its variation in the long run) P . CALOI - M. C. SPADEA Ricevuto ¡1 10 Gennaio 19G9 R I A S S U N T O . — Vengono esaminate le reazioni di una diga, o di sue parti, alle sollecitazioni elastiche. Si espongono i concetti di effetto di convogliamento e di effetto di superficie e se ne valutano le entità in alcuni casi. Si accenna all'azione di diffusione dell'energia elastica, in corrispondenza delle superficie di discontinuità dinamica fra concio e concio. Si esamina il comportamento di una diga, come un tutto vibrante. Si discutono le particolari caratteristiche della propagazione delle onde elastiche, lungo i conci di una diga. S U M M A R Y . — The reactions to elastic strains of a dam or any of its parts are being examined, the notions of conveyance effect and surface effect defined and their values in some cases estimated. Indications are given on the action of the distribution of the elastic energy, correlative to the surfaces of dynamic discontinuity between the various concrete slabs. The behaviour of a dam taken as a vibrating unity is examined and peculiarities of elastic wave propagation along the concrete slabs of a dam are discussed. The occurrence in a dam of the following, contradicting phenomena is proved. 1. - Upwards, along a single concrete slab, there results a concentration of energy towards the crown, the more marked as the thinning of the concrete slab towards the top is more pronounced. This concentration of energy, which translates itself into an increase of the displacements associated with elastic waves, we describe as with the qualification Conveyance effect. 2. - At the surface of the terminal passageway on top of a dam, there appears a further increase of the displacements (similar to the one observed with ordinary seismic waves at the surface of indefinite media). This would be the phenomenon known as ¡Surface effect. 3. - Transversely to the dam, at the equal level from right to left (or vice versa), there appears instead a noticeable distribution of elastic energy correlative to the surface of dynamic discontinuity interposed be- 2 P. CALOI - il. C. SPADEA tweon concrete slabs. The progressive extinction of energy in this t propagation seems to be due, for its greatest part, to reflection p h correlative to the named surfaces. 4. - Besides conducing elastic energy, the concrete slabs of a apt to become the seat of oscillations of their own, characterized by of oscillation definitely higher t h a n t h e ones associated with the dinal and transverse waves conduced by the medium. 5. - The whole dam may settle into free oscillation, in case or stresses apt to invest it in its totality, as usually happens on the bottom or half-bottom outlets of the dam. The oscillations s dently the highest periods in the capacity of the structure (for i n case of the P i e v e di Cadore-dam, of the order of 1,5 sec). 0. — The propagation of body waves, longitudinal or tr when occurring i n definite media, is realized as if the medium was e rigid (rr = 0). This summarized exposé refers to the reaction of the dam to alteration of the elastic field. Numerous studies have been already ed to gradual alterations — determinable especially with clinog as associated with thermic, climatic, gravimetric, tectonic and ot nomena. 1. - U n problema, che m e r i t a considerazione, è quello de rimento dell'energia elastica dalla base del t a m p o n e al c o r o di u n a diga. Esso p u ò essere considerato sotto due aspetti: 1) Trasferimento sotto forma di oscillazioni libere. Tali osc q u a l u n q u e sia la loro nodalità, p r e s e n t e r a n n o i massimi s p o nel coronamento e — generalmente — presenteranno c o m verticali e spalla-spalla di trascurabile ampiezza. Di esso si è m e n t e discusso in precedenti pubblicazioni. Ulteriori consid s a r a n n o svolte ai n n . 3 e 4. 2) Trasferimento sotto forma di oscillazioni longitudinali sversali nel mezzo. I n d i c h i a m o con e l'energia, associata a vi spaziali, longitudinali o trasversali, convogliate — in u n d e t e i s t a n t e — alla base di u n concio della diga. Siano ei, ea le densità di energia trasferite in due sezioni tali del concio, di superfìcie Si, S2, alle q u o t e qt, (¡2. Prescindend dissipazione nel mezzo, a v r e m o e = ei Si = e<i S2 . d a cui e2 = ei Si s2 Poiché uno dei due lati delle sezioni r i m a n e pressoché costante, al v a r i a r e della q u o t a — e precisamente il lato trasversale — se indichiamo con h, li gli spessori del concio alle quote qi, la [1] può scriversi : = et k . — [2] P e r vibrazioni coperiodali, le energie sono proporzionali ai q u a d r a t i degli spostamenti. I n d i c a n d o con ai, a 2 le ampiezze osservate alle quote qi, q*. a v r e m o p e r t a n t o : «. * ]/£ . [3] Se u n a delle registrazioni avviene alla superficie del concio — sul coronamento — sarà d'uopo tener conto anche dell'effetto di superficie (per onde longitudinali o trasversali). Quindi, se indichiamo con / il f a t t o r e corrispondente all'effetto accennato, e se la q u o t a q-> è quella del coronamento, ivi potremo osservare, con buonissima approssimazione: rT~ «2 = «i | I • 1• M P e r q u o t e intermedie, vale la [3], L ' a m p i e z z a delle registrazioni al coronamento assomma anche l'effetto di superficie. La [4] ci consente di ottenere tale effetto, ric a v a n d o /: / = a^/ai | , [5] con manifesto significato dei simboli. I n sismologia, generalmente, il valore di / è dell'ordine di 2. Tale valore però è calcolato sulla base della teoria dei raggi sismici e risulta soddisfatto, con b u o n a approssimazione, solo per apprezzabili lunghezze d ' o n d a . U n a lacuna della teoria, infatti, è che, nei raggi sismici, si prescinde dalla lunghezza d ' o n d a del fronte, al quale il raggio sismico è associato. È noto d'altronde che, nell'ambito delle altissime frequenze — e quindi delle piccole lunghezze d ' o n d a —, la propagazione delle onde elastiche si presenta, sotto molti riguardi, f o r t e m e n t e a n o m a l a . B a s t e r à citare, a questo proposito, il fenomeno della dispersione anomala, scoperto da Caloi( 1 ). L'osservazione h a prov a t o che f o r t e m e n t e anomalo si presenta, sempre nel c a m p o delle microlunghezze d ' o n d a , anche l'effetto di superficie specialmente in u n intorno di vibrazioni con periodi dell'ordine di 0.2 sec strazioni sismiche o t t e n u t e in miniera e sulla superficie este catori giapponesi h a n n o o t t e n u t o per /, per oscillazioni a periodi dell'intorno su detto, valori variabili f r a 4 e 16, m vibrazioni più rapide, l'effetto t o r n a verso valori normali. dagini, o t t e n u t e per mezzi indefiniti, possono senz'altro es g o n a t e a quelle di cui qui si p a r l a — a q u a n t o ci risulta, e f f la p r i m a v o l t a —, che r i g u a r d a n o la superficie di mezzi ben P e r t a n t o , p r e s e n t a notevole interesse il controllo del parallelismo che l'effetto di superficie p r e s e n t a in mezzi ind mezzi ben delimitati. A mò d'esempio, per la diga del Lumiei (presso Sauris di convogliamento f r a le q u o t e qi = 896m e 172 (coronament risulta p a r i a 1.66, essendo — alle quote considerate — g rispettivamente : li = m .11 ; h —m 4 . P e r v a l u t a r e il f a t t o r e espressione dell'effetto di super s t a t e prese in considerazione le registrazioni o t t e n u t e alle q-i di piccole esplosioni e f f e t t u a t e sul fondo valle, in destr nistra della linea di valle. Il f a t t o r e (Ì2/Z1)1'2, ovviamente, per e n t r a m b e le regis uguale a 0.603: i r a p p o r t i f r a le ampiezze lette sui v i b r o g r rispondenti alle s u d d e t t e registrazioni, sono r i s p e t t i v a m e n t 4 e 4.17. Sostituendo questi valori nella [4] si è a v u t o per i dallo scoppio in destra, / = 2.41, dallo scoppio in sinistra, / = 2.50 . Possiamo concludere che l'effetto di superficie — come c a t t e n d e r e , d a t a l'omogeneità della diga in esame — risulta uguale sia che si registrino scoppi provenienti dalla destra d di fondo, sia che si registrino spari p r o v e n i e n t i dalla sinis Come ulteriore applicazione, r i p o r t i a m o i risultati delle condotte presso la diga dell'Ambiesta (Tolmezzo), f r a le q u o osservano i valori h (coronamento) = m 2.1, U — m 5.6, p e sori in corrispondenza del concio centrale. Tali indagini, c o n d o t t e nella p r i m a decade del N o v e m ebbero lo scopo di v a l u t a r e l'effetto di convogliamento centrale della diga, nei confronti di g a m m e d ' o n d a diverse qlwllo di tIi ,<;nlll'rtil'il', in }ln'('<'den!,i ttare a r e t.ale tale l'IYet(~) effetto ('on con quello superficie, 4}('lerminato d e t e r m i n a t o in precedenti ('oel1ìt'ipnt,p di tIi l'~t-.jn· in(laR"ini; nnOlw]ll." indagini; o n c h é vva.lut.are, a l u t a r e , pIH'r e r la pl'l'illla r i m a volkl, v o l t a , il coefficiente estinzione 4h'll'plH'rg-ia (·Ia~tiea aHH4wia.\.a ~«l elevate frequenze dell'energia elastica — associata ad elevate f r e q u e n z e —,, in eorri.~IloJl(len~.a d{'J\e Huperficie di d(liH(·ont.inuit!i. corrispondenza delle superficie i s c o n t i n u i t à dinami('a, dinamica, int.l'l'('l'd(OJlti intercedenti t.ra t r a condo concio p e (~om·io. concio. At'lI3IES1"1I AH 6 1 E S T À f«/ovt'v^bK. tQfc? Nov~'I"\.'oU. l~",. 1<. 'Ro So< Soi , . V . 'amA>*Vi . - / ' ^ A ' / ^ ' -----------'.-----~~----~~ = -,---:-c.' --' - - - - - - - - - - - . - - - - -- - - - RHl?>ln'TA A MBieSTA tfovt/mbxt Hi»? ~..,...,b>< I~.l -"~lI-"S",IJ1.D_ _ _ _ ^jjlÌlLB _ _ __ __ • _ ..... .-_...... _ _ _ _ _ _ _ __ _ _ _ _ _ : , ..... " 1. , : ... " __ ._,.............-. .. .• _----------- Fig. l1 - EHempio l"rgistnlldoni oUplIuh' Esempio di (li elfettll effetto Ili di ('llllvllglillmelltll: eonvogliamento: registrazioni ottenute Il!'1 ~1I1 tampone tUIll]lOIW (NT8~1J) nel l'nnil'olo cunicolo ."ott.o sotto il l'ommlmentll coronamento ((R.'~'Dl) R 0 S m ) el' sul (I\'tH»d)-. •.»Nelle :"elle efiperienz(' esperienze epffet-.\.nate f f e t t u a t e nel ),""ovembre N o v e m b r e 19fi7, 1967, le regiHtmzioni registrazioni furono baH(' del ('on('io t'entrale (tampone) f u r o n o efi'ett,uat(' e f f e t t u a t e alla alla base concio centrale ( t a m p o n e ) e(' d4}('ntro e n t r o il cunÌl'olo in eoniHpomlenza cunicolo .~otto.~t.antp s o t t o s t a n t e al ct'oronament,o, o r o n a m e n t o , eentrambe n t r a m b e in c o r r i s p o n d e n z a d('1\e delle postazioni cJinografiche clinografiche ivi ffunzionanti u n z i o n a n t i (Fig. 2). LI' Le registrazioni (Pig. l.1 e 3). regi.~t.razioni in q u o t a , eHfiendo essendo realizzate ualche m e t r o al di sotto i a n o stradale, stradale, quota, realizzate qqualche metro HOUO del (lei ppiano con cui c u l m i n a la diga, a v e v a n o lo scopo di s o t t r a r s i a l superficie; p r o p o s i t o q u e s t o reso ragionevole dalla e s t r e m a m e l u n g h e z z a d ' o n d a , a s s o c i a t a alle v i b r a z i o n i l o n g i t u d i n a l i . a m b i e s t à f/ove-mbx«. i q ^ T 7 -— ' Fig. 2 - Esempio di convogliamento: registrazioni otte nel cunicolo sotto il coronamento (BgSts) e sul t a m p o n e ( P e r i v a l o r i di h, k s o p r a r i p o r t a t i , l ' e f f e t t o di c o n v o f r a le d u e p o s t a z i o n i di r e g i s t r a z i o n e d o v e v a r i s u l t a r e del 1.63. R i c o r d i a m o che l ' e f f e t t o di superficie (se fosse s t a t o a s e n t e e n t r o il cunicolo s o t t o il c o r o n a m e n t o ) , si d o v e v a d a l l ' a p p l i c a z i o n e della [5]. E b b e n e , la media di t u t t i i valori o t t e n u t i è risultata di 0.97 ; risultato davvero eccellente, a t t e s a l'approssimazione che ci si deve a s p e t t a r e in queste esperienze. Se sotto il coronamento, presso la postazione clinografìca, l'effetto di superficie fosse s t a t o nullo, la [5] a v r e b b e d o v u t o assumere il valore 1. E tale valore nelle esperienze esperite, come si è visto, di f a t t o assume. Basti osservare che i valori più discosti d a l l ' u n i t à f u r o n o 0.85 in difetto e 1.16 in eccesso. R e s t a così c o n f e r m a t a la validità dei risultati o t t e n u t i nelle esperienze dell'anno precedente. P e r t a n t o l'effetto di superficie, che si ottiene registrando sul piano stradale della diga (in corrispondenza del concio centrale), è dell'ordine di 1.70 , essendosi ivi o t t e n u t o «2/rti = 2.75, sulla base delle registrazioni a v u t e in quella occasione. Le esperienze eseguite con geofoni — che sostanzialmente confermano, in media, quelle condotte con v i b r o m e t r i —, non presentano, in ogni modo, sufficiente attendibilità, m a n c a n d o la t a r a t u r a dei singoli geofoni. 2. - P e r calcolare la diffusione dell'energia elastica, in corrispondenza delle superficie s e p a r a n t i u n concio dai conci limitrofi, si sono e f f e t t u a t e registrazioni con vibrografì, posti agli estremi sinistro e destro del cunicolo di coronamento, di piccole esplosioni p r o v o c a t e in roccia, a c o n t a t t o di d e t t o cunicolo, nel suo estremo destro. I risultati o t t e n u t i , come si è accennato, presso la diga dell'Ambiesta non p o t e v a n o essere più significativi. L a p e r d i t a di energia nella propagazione da destra a sinistra, a q u o t a cunicolo di coronamento, è notevole. Basti osservare che l'ampiezza delle onde longitudinali, si riduce di almeno 1/24. Poiché, a p a r i t à di altre condizioni (nel nostro caso, a p a r i t à di frequenza), l'energia di u n ' o n d a p i a n a v a r i a proporzionalmente al q u a d r a t o dell'ampiezza, possiamo ritenere che l'energia uscente in sinistra è circa 1/600 dell'energia e n t r a n t e , alla stessa q u o t a , in destra (all'altezza del cunicolo di coronamento). I n r e a l t à , il treno d ' o n d a e n t r a n t e dalla destra può ritenersi esaurito all'estrema sinistra della diga. Ciò, del resto, in c o n f o r m i t à della teoria. Tale p e r d i t a va, nella quasi totalità, a t t r i b u i t a a fenomeni di riflessione dell'energia elastica, in corrispondenza delle superficie di discontinuità dinamica, s e p a r a n t i i vari conci f r a loro. Si o p p o r t u n o u n richiamo sulla teoria delle onde riflesse e r i f I n d i c h i a m o con P le onde longitudinali, con S le onde con S V le onde trasversali oscillanti nel piano di propagaz le analoghe tangenziali. P e r le altre grandezze, valgano in guenti simboli: P S Riflesse R a d i c e q u a d r a t a r a p p o r t o d'energia F Angolo d'incidenza Velocità Densità Rigidità R a p p o r t o di Poisson y = 1 r ^ T ' ¿2 ai p q' ai P bi Pi ai b2 Yi> p = ' «2 nq, br- S = d Hi uì «2 , q = bi a1 n= c t = pq. Vanno r i c h i a m a t e le f o r m u l e : 1 « = i2i 1 r - i ) ' e a n a l o g a m e n t e per aisin a: sin /J: sin rj: sin £ = ai: br. a2: ft = g2 + C2 + # , P a r t e n d o dalle equazioni f o n d a m e n t a l i , relativi alle ond r i f r a t t e , se l ' o n d a incidente è u n a P , le radici q u a d r a t e de d'energia sono d a t e da ( 2 ): l+c - 1 +e - 1 - + Id + Ld+ o + L — jje P + jKf ~ \ e - 1 d + = { Qf = 0 J 1 ) JNe 0 1 + r j Rf = 0 . Analogamente, per u n ' o n d a incidente <S'Tr: _ 1 d - + le - 1 1 + ^ + -£ 1 + d _ ¿c j | / - e = 0 . K , . J o+ ì — i - i L e = 0 + K ^ 1 1 c L - 1 j jr f A f/c + I 1 7 ! ;. xf + ) K + d + ~ = o [7] 1 «a jy : • = ]s U ' o. Nei due g r u p p i di equazioni è (*): I = - 1 Icotg a - c o t g /3; 1 = Iticotg J = | cotg a - t a n g rj-, t a n g t7;i *y - cos 2C — cos 00 2/? ' i COt « |I K = l'eotg a - c o t g £; C0S ^ 2sin P' 2a ^ : COt S2 P 2 F~" 1 1/ cotg 2£- cos 2f _ | sin 2'Q- sin 2a = — I| sin n2a7" '> " cos 2/3 cos 2£ u = I sin 2/3 • sin 2^ Se l'onda incidente è u n ' o n d a SH, si può avere solo u n ' o n d a riflessa ed e v e n t u a l m e n t e r i f r a t t a , tifi. Le radici q u a d r a t e del loro r a p p o r t o d'energia sono d a t e da: 1 — H 2 H E ' ' ~ 1-,// dove ^ Qìbz Qibi cos C cos /3 ¡?2 sin 2; 01 sin 2/3 /z> //.1 cotg £ cotg ft Nelle precedenti equazioni il segno positivo caratterizza u n ' o n d a longitudinale corrispondente ad u n m o v i m e n t o nella direzione f r a il (*) Gutenberg, a coefficiente di '' e nella 3 a delle [6] pone la lettera M, alla quale attribuisce il valore M = - ; j n realtà è invece M = \ = \ cos a .J Kcotg ij t a n g u. Inoltre, se le [7] sono dedotte dalle corrispondenti equazioni di Knott, in esse l'unità — che costituisce il primo termine — andrebbe in t u t t e cambiata di segno. mezzo dell'onda incidente a quello dell'onda r i f r a t t a . Ne f r a t t e P, il segno positivo indica che u n ' o n d a (incidente) sione è t r a s m e s s a come compressione, o p p u r e che u n a dila serva il suo c a r a t t e r e a n c h e dopo la rifrazione; u n m u t a m e n corrisponde ad uno scambio f r a compressione e dilatazione I risultati per casi speciali (come per es. a = 0, fi = P = <J0°) conseguono agevolmente dalle equazioni. Generalmente, la densità come le costanti elastiche s t a n z a cristallina sono maggiori delle corrispondenti dello teriale a d u n a t e m p e r a t u r a superiore al suo p u n t o di fusio i d a t i sperimentali per rocce dell'interno della Terra, alla dove questo p u n t o di fusione è raggiunto, siano del t u t t o G u t e n b e r g ritiene utile considerare la possibilità che il r a p due densità sia pressoché uguale a quello delle costanti ela la variazione nella velocità dell'onda f r a i d u e s t a t i sia equazioni corrispondenti a questo caso speciale conseg [6], [7]. P e r u n ' o n d a P incidente, si h a : 1 + e + Id — je — jlf = 0 1 - o + ) d — je — y / = 0 - 1 + c + Ld + 1 f = 0 e - 1 ) - 1 - c + y H - « L + i 4 / = 0 . )L Le corrispondenti equazioni per u n ' o n d a incidente S 1 — d + le + jf -f jle = 0 1 + d + y c+jf - 1 - d + Le — 1 J e = 0 f — Le = 0 1 1 :• d -- 1 e L 1 , 1 . / +..—-« ) ]L = 0. Dal c o n f r o n t o dei sistemi [8] e [9] risulta che la distrib l'energia nei due tipi d ' o n d a è pressoché uguale. Dalle [9] si traggono facilmente le seguenti relazioni per i r a p p o r t i delle radici q u a d r a t e dell'energia per onde incidenti $ F (*): jl' + -1 L' c 7 j = r 1 - L" a = ' T 1 ~~ 2" jl'L" + l I"L' 3 I" - L" ' 1 + j . ^ . i l + l - j l c o t g ^ + 1), i Fig. 3 - Curve elle danno le radici quadrate del rapporto fra energia riflessa o rifratta a quella incidente in funzione dell'angolo d'incidenza i, nel caso di incidenza su una discontinuità senza cambio di velocità (secondo Gutenberg). (*) Nelle relazioni riportate da Gutenberg (pag. 89 N o t a citata) manca il segno meno davanti alle prime due, mentre nella terza — quella che dà il rapporto //e — il primo j a numeratore e a denominatore è sostituito dall'unità. Questi ed altri errori figuranti nella nota di Gutenberg sull'argomento ( 2 ), furono fatti rilevare all'Autore da Caloi, con lettera del 19 Dicembre 1946. L'illustre, compianto geofisico con lettera del 15 Gennaio 1947 (che Caloi conserva), ebbe a riscontrare esatte le correzioni apportate. In detta lettera, Gutenberg concludeva con questa constatazione: « It is peculiar that Illese equations rarely have been printed without misprints ». essendo: r = 1 + J; 1 L' =L + 1J 4 ; I" = I— 1. \ \ L " = Equazioni analoghe nel caso di onde incidenti P. Fig. 4 Rappresentazione schematica del coronamento diga dell' con la suddivisione in conci. I i u ed B 2c si riferiscono ¡die postaz vibrometro; le G alle postazioni dei geofoni: la 8 ai punti di Nel nostro caso, interessa la distribuzione di energia per o gitudinali incidenti in u n a discontinuità, senza variazione di I n f a t t i , la discontinuità f r a concio e concio è u n a discont n a t u r a esclusivamente dinamica, come quella che si verifica mezzi, di uguali caratteristiche tisiche, messi a c o n t a t t o lung superficie limiti. Diversi a u t o r i si c i m e n t a r o n o nella d e t e r m i n a z i o n e n u m e r i c a della su d e t t a suddivisione di energia, in casi diversi: K n o t t , J e f f r e y s , B l u t , S c h l i c h t e r e Gabriel, ecc. G u t e n b e r g r i u n ì i v a l o r i già calcolati e li fìi^ BIETSTfì i v o v e w i b t « - W<ol- ^¿^ ' R - t e ^ìod jj, p-Ltxfitm* | P ^ a) ^ : - Fl H B IE S T A I v o v e w b x e \°>bl'Rae S9D f onda f U - W " - Fig. 5 - ti) Registrazione ottenuta in IÌ2c (la p sta per la 1 ilei testo); b) Registrazione ottenuta in 7?ic all'estremo opposto del cunicolo. L'estinzione dell'energia, oltre ai fenomeni di riflessione in corrispondenza dei conci, è in parte da attribuire a diffusione, in quanto la propagazione avviene in una zona attraversata da un cunicolo. c o m p l e t ò . R i p o r t i a m o qui i relativi grafici, l i m i t a t a m e n t e ai casi che p r e s e n t a n o a n a l o g i a con la p r o p a g a z i o n e c o n s i d e r a t a f r a concio e concio, e per i valori (li angoli d'incidenza e n t r o i limiti t r a s f e r i m e n t o dell'energia d a u n lato all'altro della diga Si noti che il t r a g i t t o , d a u n estremo all'altro, subi zione di 110° ca (Fig. 4). D a u n estremo all'altro interced dicina di superficie riflettenti: a m m e s s a la p e r d i t a di e dine di 1/10 in corrispondenza di ogni superficie, res l ' e f f e t t i v a estinzione dell'energia elastica alla fine del t r Le vibrazioni che, nell'estremo sinistro, vengono registra sono d a a t t r i b u i r s i all'urto dell'onda di pressione acustic di coronamento. ftMBlE-STfì (Novembre Fig. 6 - Sia pure q u a l i t a t i v a m e n t e anche i geofoni (distr da Fig. 4) danno un chiaro esempio di estinzione dell'e stica nel suo trasferimento da destra a sinistra. Vedi a I geofoni, distribuiti a distanze crescenti d a d e s d a n n o u n a visione q u a l i t a t i v a del fenomeno. Qualora t a r a t i , sarebbe possibile calcolare q u a n t i t a t i v a m e n t e la duzione di energia, nel suo t r a s f e r i m e n t o d a destra a ciata alle alte f r e q u e n z e delle onde longitudinali (V. Fig 3. - I n relazioni e pubblicazioni precedenti, uno di ed applicato u n m e t o d o per la determinazione delle vibr dei conci di u n a diga ( 6 ). N a t u r a l m e n t e non s t a r e m o a riesporre la relativa teoria, limitandoci a riportare la sola f o r m u l a che dà il periodo proprio: 4 .t 13 &2 P l> 1 | E ' | [10] Q dove l è la lunghezza del concio in esame, b lo spessore medio, -, ¡E la velocità delle onde longitudinali proprie del calcestruzzo di modulo E (modulo di Young) e di densità o, e 9 infine è u n a delle radici della equazione: • cosh 9 + cos # + 1 = 0 . L a formula r i p o r t a t a , come è già s t a t o osservato, v a intesa come f o r m u l a di p r i m a approssimazione. I motivi sono evidenti, essendo essa il risultato di schematizzazioni, d ' a l t r o n d e inevitabili. Va ancora aggiunto che i valori con essa o t t e n u t i h a n n o significato solo per micromovimenti, d u r a n t e i quali i vincoli f r a concio e concio non influenzano in modo decisivo il periodo perseguito. Va inoltre sottolineato che i periodi osservati si ritengono relativi alle stesse condizioni dell'invaso, nel senso che grosse variazioni nel livello del bacino possono influire sui valori medi delle vibrazioni proprie dei conci della diga. A d ogni modo, l'interesse del m e t o d o è legato alla sua ripetizione nel t e m p o — eseguita possibilmente, anzi necessariamente — nelle stesse condizioni, perchè non t a n t o il valore assoluto dei periodi conta (che può, più o meno in modo a c c e n t u a t o , discostarsi d a quello teorico) q u a n t o le sue eventuali variazioni nel tempo. Essenzialmente, a tali variazioni i n f a t t i , è legato il valore pratico del metodo stesso. Poiché gli elementi geometrici n o n m u t a n o , le variazioni sono s e n z ' a l t r o d a attribuirsi a m u t a m e n t i nella n a t u r a elastica del mezzo, m u t a m e n t i che non possono non t r a d u r s i in variazioni di periodo. D'altronde, m u t a m e n t i nella densità sono g e n e r a l m e n t e trascurabili e c o m u n q u e non sono m a i tali d a influire in modo d e t e r m i n a n t e sulla d i n a m i c a del mezzo, la quale, invece, è s t r e t t a m e n t e legata al c a m p o elastico. Int e n d i a m o dire che e v e n t u a l i variazioni del periodo sono s o p r a t t u t t o d a i m p u t a r e a variazioni nella grandezza K, cioè a variazioni (lei modulo di elasticità. Così, se Ei ed E* sono i valori di E (relativi a l cal t e n u t i in esperienze successive e Ti, Ti i c o r r i s p o n d e n t i per a p a r i t à di a l t r e condizioni, dalla [10J si o t t i e n e : Ei = Ei • (Ti/Tt)* . A d esempio il calcestruzzo della diga del L u m i e i (195-1-1962), a v r e b b e s u b i t o u n i r r i g i d i m e n t o dell'ordine espresso d a : Ez = E\ • 1.34 , il p e r i o d o d'oscillazione libera essendo p a s s a t o d a (K2 0 M 9 del 1962. O s s e r v i a m o che, a l m e n o nei p r i m i decenni, u n i r r i c a l c e s t r u z z o delle dighe è s t a t o g e n e r a l m e n t e n o t a t o a n c a l t r o genere di osservazioni, q u a l e p e r esempio, la g r a d u a l n e d e l l ' o n d a d i u r n a r i s c o n t r a t a p r e s s o le dighe di P i e v A m b i e s t a (6) ecc. 4. - N o n s e m p r e l'oscillazione p r o p r i a r e g i s t r a t a r i m p u l s o singolo, g r a d u a l m e n t e s m o r z a n t e s i , c o m e g e n e r a rifica invece p e r le oscillazioni p r o p r i e di isolati sper nel loro a m b i e n t e n a t u r a l e {''). I legami esistenti f r a concio e concio f a n n o si che, c r o m o v i m e n t i , le oscillazioni dei conci limitrofi p o s s a n o q u e s t o caso è i n e v i t a b i l e la f o r m a z i o n e di b a t t i m e n t i . È n o t o che se i n d i c h i a m o con Ti e Ti i periodi di d di a m p i e z z a p r e s s o c h é u g u a l e (Ti > Ti) la r i s u l t a n t e è a n lazione sinusoidale di p e r i o d o : _ 2 TiTi P Ti + Tt ' la cui a m p i e z z a v a r i a con il periodo Ti - Ti " L a s e p a r a z i o n e dei d u e periodi a v v i e n e q u i n d i m e d i a n Ti = pPI(p + P) d o v e p e P sono d a t i dalle osservazioni. Ti = pPI(P Applicando la [11] ai d a t i sperimentali o t t e n u t i presso le dighe di Lumiei, Barcis e Mis si sono a v u t i i seguenti risultati: Tabella Dighe 1\ sec T2 sec Lumiei (1965) 0.13 0.18 Barcis (1961) 0.08 0.11 Mis (1964) 0.095 0.15 P e r la diga del Mis, oltre alle oscillazioni dei conci, si registrano anche quelle del p o n t e s o v r a s t a n t e il c o r o n a m e n t o . Ciò è reso m a n i f e s t o dalla cospicua c o m p o n e n t e verticale del m o v i m e n t o . Le oscillazioni si p r e s e n t a n o sotto f o r m a di b a t t i m e n t i : il periodo medio è dell'ordine del decimo di secondo (e nasce dalla combinazione di oscillazioni con periodi di 0 . 1 2 sec e 0 . 0 8 1 sec, r i s p e t t i v a m e n t e ) . I n t u t t e le dighe a v e n t i il coronamento s o v r a s t a t o d a s t r u t t u r e a f o r m a di ponte, si verifica la registrazione di oscillazioni, con periodi dell'ordine di quelli sopra riportati, sviluppate sopra t u t t o sulla componente verticale. 5. - I n occasione d e l l ' a p e r t u r a degli scarichi di u n a diga, la s t r u t t u r a , come è noto, e n t r a in vibrazione propria. I n alcune dighe q u e s t a vibrazione raggiunge a c c e n t u a t e caratteristiche dinamiche (diga del Lumiei, p. es.). L a determinazione rigorosa, per via teorica, dei periodi p r o p r i di u n a diga — considerata come s t r u t t u r a v i b r a n t e — non è certo agevole. B a s t i pensare che, in realtà, u n a diga è u n complesso di strutture, ciascuna con periodi propri, geometricamente asimmetriche, di spessori variabili; e le reciproche influenze v a r i a n o n o n solo al v a r i a r e del tipo di eccitazione, m a anche dell'intensità e del luogo di eccitazione. D ' a l t r o n d e poiché in misure del genere è l'ordine di grandezza che conta, il perseguire soluzioni rigorose è spesso illusorio; diviene quindi preferibile ricorrere a schematizzazioni che, p u r g a r a n t e n d o una sufficiente attendibilità, h a n n o il notevole v a n t a g g i o della semplicità e r a p i d i t à di applicazione. È q u a n t o a b b i a m o r i t e n u t o o p p o r t u n o di f a r e n U n a l a r v a t a approssimazione del periodo f o n d diga, come u n complesso v i b r a n t e , p u ò determinarsi m a n u f a t t o come u n arco circolare. Già l l o r a c e L a m b , nel 1888, si era occupato — d a vibrazioni di u n a s b a r r a c u r v a ( 3 ). Il p r o b l e m a f u H a r t o g , il quale, nel 1928, pubblicò u n lavoro sulla più n a t u r a l e di archi circolari, i n c a r d i n a t i o fissati ai loro senza o in assenza di estensione del materiale (4). N a t u r a l m e n t e , n o n ci soffermeremo su a r g o m e n t t i a m o a r i p o r t a r e la f o r m u l a che d à la pulsazione m in funzione del modulo di Y o u n g E del m a t e r i a l e v m e n t o d'inerzia I della sezione trasversa della m a s lunghezza della linea di centro y e del raggio R dell' Si lia (nel caso di inestensione) ( 5 ): C3 i ¡El dove Gs è d a t o dalla t a v o l a : a... 0° Gz. . oo a... 200° Gi.. 3.31 20° 10" 60" 80" 504 124 53.8 29.2 220° 240" 260" 280" 2.54 1.98 1.57 1.25 100" 120" 17.9 i l .85 300" 320" 1.01 0.821 essendo a l'angolo al centro che s o t t e n d e all'arco a Dalla [12], se n esprime la densità e S l'area della sa, si t r a e per il periodo: ' . -, ! I 1 fi3 a I 8 Nel caso eli sezione t r a s v e r s a r e t t a n g o l a r e , di larghezza b, si p u ò scrivere: i ' I S " . 2 13 P e r t a n t o , sarà: = b R* C3 -, !je 1/ " I Q P e r la diga di Pieve di Cadore, p e r es., f a t t o R i — e q u i n d i Ga = 10 — , 'E 1/ all'incirca: = ni 162, a = 130° = 5.000m/sec., p e r b = T = 1.26 sec . V.'AV»- ' .'.WW.-,-vV/»."A'/,' '.W//,','V ' VM'ilWw.WAW^.'/rf.'-, '—•. .w.-.N-V.. .w.w.v . , v '.-/»A -/«a'AV.V 9m risulta, / ^ v , - V -•. ' . V . ' V A ^ . ' A ' . V A . ' V.V.' / N -V W . .VW . N . V W • '.Y.'.V, . / "-".w . . . .•.vì',«—.»^ < . %•„ . V . —•v.— v . —— fc-^cY Y ^ J e t t f ' '•' . / X e. e..4. 4 ? ¿ 5 - Pig. 7 - Registrazioni di vibrazioni della diga di Pieve di Cadore, associate ad apertura degli scarichi, a bacino pieno, registrate dalla stazione sismica sita in cabina comandi ad una quindicina di metri dalla diga. P e r la diga del V a j o n t (nelle a t t u a l i condizioni), f a t t o 7? ft = 6 m , p e r a = 90° (C 3 = 25), si o t t i e n e : 90m, T = 0.24 sec . Con lo stesso v a l o r e p e r a , f a t t o i? = 100 m e i T = = 5 m, risulta: 0.35 sec . L e osservazioni d a n n o p e r la diga di P i e v e di C a d o r e u n v a l o r e medio di 1.2 sec. p e r il periodo, m e n t r e p e r la diga del V a j o n t , si ottiene, in m e d i a , 2' = 0.4-0.5 sec (Figg. 7, 8). zato da u n modulo di Y o u n g E e da u n r a p p o r t o di Poisson cando con vi la velocità delle onde longitudinali, è: E 1 ( l + f f ) a ( 1 - 2 a) --V. • - • * ». .^ . , .'A • • » . ', ., ' ' A >•'.' . r , / W ' /». ', . ,-v. " • V . .y V,* '»' . "A. » "V." % - . - w . V . /.'.' v . w " . «/, ,','v . « ^ . ' / . v , . . . ',v%*sv, ,V*\ .7 . , > * % v<«,,.< i V,V.y • •<*,' . A'* / .-»/.>».'A'.yWw. ••' V.WV.7 •, . ... . w ' - v . v . v . / / / v . . w . - . v . *,',•/" .•.• « ' wv;,;,' . >;..,".W>A> -V-v*- • , . .•.••^•w/I'.W/A. . .,>*v.v:.vv<;.• -A-»*-. . • • . ^ v , . ..vv.v/». • . . • v w . v v v ' .'>»«».•• 'AW.V.N'-A ./.v. • .,WMW,V/,Vi. V," /». . • . •• v'v'a* •V-Ì;M , ,V»,vw,v, . V , ' . . ,-.w . - * .in fv/v..' . v . ' . V ^ . X ' r '/V-1'.' . y-'.V.Vffi.v;/ V . , v / . v v .V,,. A w ., • ' . -.w..-. . ,v. • » . AM .'.W.v'.yw' «wv/s „ -V .• . . V,.- - : .fr . .. . v,v V.- .,,.•;.• \V V». W.V/Af/v •—-;.:v./.w. W.. • * • ' .. .'.V. , , •/ " . . •,...•.•.. . V W - . . W , .-,. ... >VV.. •...•.-.'.- - . . W - ^ ' / / . « . ' . - V / . / . , . W V . - . V . •. / > / . 7 > ~ . ' . . .'.V— • W —•... .v.,>... v f c / u - v — v.v !•••"••':••• K . + ^ ^ . •. . . Fig. 8 V ^ ~.v . »•.••«• t « .W . - . . - V . V .V v.- -v-...•/ . < O , — 4 . / X Esempi di registrazione come da Fig. 7. In 1111 mezzo finito invece, la velocità delle onde longitud Vi — e Poiché 0 < a < ne segue che è sempre: Vi > Vi 1 --- Si spiega questo risultato osservando che u n a s b a r r a (mezzo limitato) non subisce variazione di volume q u a n d ' è a n i m a t a d a u n ' o n d a longitudinale, in q u a n t o — a v e n d o le facce laterali libere — si contrae l a t e r a l m e n t e q u a n d o s'allunga, e si dilata q u a n d o si accorcia; le tensioni laterali nulle n o n generano variazioni nelle dimensioni della sezione r e t t a . Al contrario, il mezzo indefinito non può m u t a r e di dimensioni: occorre quindi una tensione normale maggiore per p r o d u r r e lo stesso a l l u n g a m e m t o relativo (con manifesto significato dei simboli). Ai fini della propagazione delle onde elastiche, un mezzo lim i t a t o (sbarra) si c o m p o r t a quindi come fosse e s t r e m a m e n t e rigido (a = 0). P e r t a n t o , la velocità vs delle onde trasversali sarà, in esso, espressa da: = Ne viene: V l/l T ® „ • Vi — = i/2 • Va [13] Possiamo ritenere un concio di u n a diga come u n mezzo limitato. P e r t u r b a z i o n i elastiche, longitudinali e trasversali, condotte da un concio di u n a diga devono perciò soddisfare alla [13]. Nelle varie c a m p a g n e geodinamiche, condotte presso grandi dighe, a b b i a m o a v u t o modo di ottenere gran copia di vibrogrammi, rilevati nell'interno dei conci centrali di u n a diga, in occasione di piccole esplosioni p r o v o c a t e al piede del m a n u f a t t o . L a media dei valori ott e n u t i soddisfa, in modo egregio , alla [13]. Qualche esempio di onde l ed s è d a t o dalle Figg. 9, 10, 11, 12. I n conclusione, in u n a diga si verificano i seguenti, c o n t r a s t a n t i fenomeni. a) - D a l basso all'alto, lungo u n singolo concio, si h a u n addens a m e n t o di energia verso il coronamento, t a n t o più m a r c a t o q u a n t o maggiore è l'assottigliamento del concio verso la p a r t e alta. Tale a d d e n s a m e n t o di energia, che si t r a d u c e in 1111 a u m e n t o degli spostam e n t i associati alle onde elastiche, noi definiamo con la qualifica di « effetto di convogliamento ». b) - Alla superficie del piano stradale, con cui u n a diga h a termine, si m a n i f e s t a u n ulteriore a u m e n t o degli spostamenti (analogo narie onde sismiche). È questo il fenomeno conosciuto sott « effetto di ¡superficie ». Fig. 9 Esempio di onde longitudinali (p) [corrispondenti ad e traversali (s) registrate nel concio di una diga. Le ampie oscillaz periodo che seguono, sono dovute alle oscillazioni libere de (vedi paragrafo 4). Fig. 10 Altro esempio come da Fig. 9. c) - Trasversalmente alla diga, alla stessa q u o t a d a nistra. (o viceversa), si verifica invece una sensibile diffusione d i n a m i c a f r a concio e concio. La progressiva estinzione di energia in q u e s t a p r o p a g a z i o n e t r a s v e r s a è d a a t t r i b u i r e , nella s u a p a r t e pre- C^rtoU^fo T-7?r ^ òl* f f f • J ' >1 Pig. 11 flftCe K¿?ULI ^ [Xilolo ' \ interiore esempio come da Fig. 9 ^ /fV^ 7 (1 ig. 12 - Ancora un esempio come da Fig. 9 p o n d e r a n t e , a f e n o m e n i di riflessione in c o r r i s p o n d e n z a delle superfìcie a c c e n n a t e . d) - O l t r e a c o n d u r r e energia elastica, i conci di u n a diga possono divenire sede di oscillazioni proprie, c a r a t t e r i z z a t e da periodi d'oscil- lazione n e t t a m e n t e superiori a quelli associati alle ond e trasversali, condotte dal mezzo. e) - L ' i n t e r a diga può entrare in oscillazione lìbe sollecitazioni capaci di interessarla nella sua totalità, in genere nell'apertura degli scarichi di fondo, di mezzo perficie. nette oscillazioni presentano naturalmente i peri di cui il manufatto è capace (per es. dell'ordine di 1111 se nel caso della diga di Pieve di Cadore). f) - La propagazione delle onde spaziali, longitud sali, verificandosi hi mezzi definiti, si realizza come s estremamente rigido (a = 0). Q u a n t o è s t a t o sopra riassunto, si riferisce alla dighe ad una brusca alterazione del campo elastico. razioni — rilevabili sopra t u t t o oon clinografi — assoc termici, climatici, gravimetrici, tettonici, e c c . . . son dicate numerose indagini ( 6'7-8). BIBLIOGRAFIA P., Dispersione delle onde sismiche nell'ambito d quenze. « Rend. Acc. Naz. Lincei, Classe Scienze f serie V i l i , X X I V , 3 (1958). (') CALOI (2) GUTENBERG (3) LAMB (4) DEN B., Energy Ratio of Reflected and Refracted « Bull. Seismol. Soc. Am. », 34. 85-102, (1944). I L , On the Flexure and the Vibrations of a Cur London Math. Soc.», X I X , 365-376, (1888). H A R T O G J . P . , The Lowest Phil. Mag., 5, 400-408, (1928). Natural Frequency o (5) DEN (6) P., Aspetti della dinamica di rocce, calcestruzzo e di Geofisica», X V , 2,135-158, ( 1962) - (contiene una sui lavori, compiuti dall'A., sull'argomento). C A L O I P., La geodinamica al servizio delle grandi dighe. fìsica », X V I , 4, 449-462, (1965). 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