08 Marî la guêrza

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08 Marî la guêrza
MARÎ LA GUÊRZA (Quinto Ferrari)
Stèva Marî la Guêrza
intorno al focolare
pensando al desinare:
la plèva däl patèt.
La sént con gran fôrza battere
che l óss què§i al se dstâca
la gé: “Un azidänt ch’at spâca!
Chi êl cal vilàn ch’bóssa acsé?”.
“Son io cugina amabile”,
rispose un giovanotto,
“vieni che ho vinto al lotto,
s fà §bòcia tótt incû.
Da Marco Greco a bàvver
vieni con me o diletta,
non sono più in boletta
a t pèg incôsa mé”.
E lui e lei dirigono
da Marco Greco i passi
andando in Via Ugo Bassi
al nómmer 29.
I due colombi spingonsi
dentro da Marco Greco
e là si fà uno spreco
ed grâpa e costumé.
Cognac, caffè e bibite
whisky con dei siroppi
e punch da tre baiocchi:
i n bavvn un vani<én.
E mentre la dolce coppia
brindava allegramente
inaspettatamente
vén dänter só maré.
“Ah, sellerata femmina!
Nel cuor tu m’hai tradito
cedendo ad un invito
par bàvver di cichétt”.
Così il marito barbaro
gridando “T î una lêrza!”
dscâna Marî la Guêrza
mandandla al gabariòt!
Stava Maria la guercia,
intorno al focolare,
pensando al desinare:
pelava delle patate.
Lei sente con gran forza battere,
che quasi l’uscio si stacca,
disse: “Un accidente che ti spacca,
chi è quel villano che bussa così?”
“Son io cugina amabile”,
rispose un giovinotto,
“vieni che ho vinto al lotto,
si fa bisboccia tutt’oggi.
Da Marco Greco a bere
vieni con me, o diletta,
non sono più in bolletta,
ti pago tutto io.”
E lui e lei dirigono
da Marco Greco i passi
andando in via Ugo Bassi
al numero 29.
I due colombi spingonsi,
dentro da Marco Greco
e là si fa uno spreco
di grappa e anice.
Cognac, caffè e bibite,
whisky con dei siroppi
e punch da tre soldi:
ne bevono un orticello.
E mentre la dolce coppia
brindava allegramente
inaspettatamente
viene dentro suo marito.
“Ah, sellerata femmina!
Il cuor tu m’hai tradito
cedendo ad un invito
per bere dei liquori.
Così il marito barbaro,
gridando “Sei una lercia!”
scanna Maria la guercia,
la manda al cimitero!
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