Vestito, scarpe, make-up e… denti bianchi

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Vestito, scarpe, make-up e… denti bianchi
special _ stili di vita
Vestito, scarpe, make-up
e… denti bianchi
tra i must delle spose il wedding bleaching
_Nell’ambito odontoiatrico, lo spiccato interesse verso l’estetica dentale e il desiderio di un
sorriso chiaro e brillante hanno condotto a una crescente richiesta di trattamenti sbiancanti per eventi
speciali quali cerimonie e ricorrenze.
Il matrimonio è tra gli eventi in cui si assiste a
uno spiccato interesse verso queste metodiche. Si
parla infatti di “wedding bleaching”, fenomeno di
costume in crescita consistente nella ricerca di un
sorriso “bianco” per accompagnare il ricordo del
grande giorno.
Naturalmente ogni sposa desidera un sorriso
perfetto. Ma cosa succede quando a un abito bianco
se ne accompagna uno “non bello” o vissuto come
tale? Quanto incide un sorriso su autostima e sicurezza e nel vivere appieno un momento così speciale? A ianco della scelta del make-up più appropriato,
della pettinatura ideale e dei trattamenti correlati al
raggiungimento di una perfetta esteriorità, si sta aggiungendo anche l’interesse verso il sorriso.
La tendenza ha anche un nome: “effetto Middleton”. Dopo le nozze di Kate e William, infatti, oltre
la metà delle promesse spose inglesi ha detto sì al
ritocco sottoponendosi a interventi di odontoiatria
estetica (51%) e facendo ricorso a iller, botox, mastoplastica e liposuzione. E in Italia? Nel Bel Paese
la voglia di makeover prematrimoniale sembra che
contagi non solo la sposa, ma mamma, suocera e
perino le damigelle, anche se non abbiamo cifre per
confortare questa affermazione.
Tuttavia, l’idea che il sorriso possa non essere
all’altezza delle aspettative spesso non emerge
ino a quando è troppo tardi per correggere i
problemi. «Se pensate che il vostro sorriso possa
rovinare fotograie o condizionare il vostro modo
di essere, allora il matrimonio è il giusto momento per ricorrere a un makeover del sorriso», spiega N. Estate Lerch, DDS, il fondatore del Centro
di Estetica Dentale a New Haven, past president
dell’Accademia di Odontoiatria del New England
e membro accreditato dell’American Academy of
Cosmetic Dentistry (AACD) (Mann & Casey).
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Se trucco e parrucco sono fondamentali e di
rapida elaborazione, per preparare il sorriso a pronunciare il fatidico “sì”, occorre agire per tempo, afidandosi a un esperto che sappia proporre un trattamento adeguato. L’odontoiatria “cosmetica”, che ha
come obiettivo il miglioramento dell’aspetto di uno
o più elementi dentali, dei tessuti orali e/o periorali (a
differenza di quella “estetica” concernente le terapie
protesiche e ricostruttive), sta assumendo un ruolo
più consistete nell’estetica del sorriso con trattamenti eficaci e minimamente invasivi.
Afinché il risultato soddisi tuttavia le esigenze
del clinico e del paziente, sottolinea il dr. Lerch, oc-
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corre che il makeover sia valutato nei tempi consoni
oltreché per il raggiungimento del sorriso desiderato.
Inoltre, come dice Larry Addleson, DDS, FAACD ed ex
presidente della AACD, che si occupa di odontoiatria
cosmetica e ricostruttiva presso il The Art of Dentistry di San Diego (California), valutati i tanti fattori
che condizionano la scelta del trattamento adeguato
(ad esempio, stato di salute delle gengive, presenza di
corone o ricostruzioni preesistenti) in vista del grande evento, occorre uno studio preliminare personalizzato di un esperto di odontoiatria cosmetica.
Una nota clinica odontoiatrica londinese ha persino realizzato una “wedding timeline” online per i
pazienti che, in vista del loro matrimonio, vogliano
conoscere i tempi minimi necessari al trattamento
desiderato, perché il fattore tempo è fondamentale per lo sbiancamento dentale. E anche quando il
paziente prossimo alle nozze non abbia stabilito per
tempo gli appuntamenti con odontoiatra e igienista
dentale, è importante riuscire a soddisfare almeno in
parte il desiderio di un sorriso “più bello”.
Afinché il paziente sia considerato idoneo al
trattamento, deve essere sottoposto a una visita
per il rilevamento dei dati anamnestici e a un esame
clinico e radiograico (per veriicare lo stato di salute endodontico e parodontale). Una delle dificoltà
maggiori cui incorre il professionista nella valutazione del sorriso di chi vuole avere “denti bianchi” è non
poter tuttavia fare una previsione certa del risultato
ottenibile.
Come emerge dalla pratica clinica, infatti, il
risultato è condizionato da vari fattori. Primo fra
tutti è il tipo e grado di severità della discromia.
Un’attenta analisi permetterà di ipotizzare il risultato ottenibile, concordando con il paziente il
trattamento nel caso speciico. Altro fattore è la
struttura del dente: vi sono dei tessuti duri più
sensibili e permeabili ai materiali sbiancanti, altri
meno predisposti all’assorbimento dei principi attivi utilizzati. Fattori associati al sistema sbiancante sono il principio attivo utilizzato, la metodica
di sbiancamento scelta (at home, in ofice o combinata) e la corretta esecuzione del trattamento
ambulatoriale o domiciliare.
Fondamentale, dunque, è che il paziente concordi con il clinico il trattamento eficace per il
risultato più soddisfacente in relazione a caratteristiche e aspettative. Il clinico deve far comprendere modi e tempistiche del trattamento, motivando il paziente a mantenere i risultati ottenuti
attraverso un’alimentazione appropriata, corrette
abitudini di vita e di igiene orale. Per evitare il malcontento, il dialogo risulta pertanto assolutamente necessario.
_Gianna Maria Nardi, Chiara Pergolizzi
Il wedding bleaching è un
fenomeno in crescita tra chi
cerca un sorriso perfetto per
accompagnare il suo “grande
giorno” (©shutterstock.it).
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