Ho lasciato libera la mia canzone perché parli delle ansie

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Ultimo aggiornamento giovedi 20.12.2007 ore 19.10
CRONACA
Parla Mariella Nava. Il suo ultimo brano "Stasera torno prima"
è stato donato all'Anmil. Un gesto contro le morti bianche
"Ho lasciato libera la mia canzone
perché parli delle ansie del lavoro"
di ERNESTO ASSANTE
"Stasera torno prima", una storia d'amore, ma anche una storia operaia racchiusa in una
nuova canzone di Mariella Nava (ascolta).
Che ha deciso di donarla all'ANMIL (l'Associazione nazionale invalidi e mutilati del lavoro.
Gli abbiamo chiesto perché
Com'è nata questa canzone?
"Non è nata adesso e non è nata all'improvviso. L'avevo già scritta e dopo quello che di
recente è accaduto ho pensato che avrei dovuto tener fede al sentire che me l'aveva
dettata e che avrei dovuto mandare in giro il brano subito. Non volevo aspettare il prossimo
disco o la prossima promozione, in questi tempi in cui tanti si stanno muovendo per
sostenere le famiglie dei lavoratori toccati da questi eventi ho pensato di dover fare
qualcosa anche io. Ho contattato l'Anmil e mi sono messa a disposizione. Ho pensato che
dovevo prendere la canzone e farla andare, lasciarla libera adesso".
E' un tema al quale tiene molto...
"Diciamo innanzitutto che io appartengo a una citta altamente operaia come Taranto, e che
fin da bambina ho visto cortei che chiedevano diritti, attenzioni, orari e salari miglori,
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria-1/mariella-nava... 20/12/2007
"Ho lasciato libera la mia canzone perché parli delle ansie del lavoro" - cronaca - Re... Pagina 2 di 2
rivendicazioni importanti, fin da bambina sono vissuta con il grido e i pugni in aria, una forte
motivazione ce l'ho dentro dunque, potrei dire che il corteo ogni tanto continua a passare
dentro di me. E' chiaro che questi fatti non riguardano solo l'industria, ci sono cantieri, i
lavoratori clandestini, gli incidenti che non fanno rumore. Nel tempo tutte queste cose
hanno trovato il loro posto nella mia testa, fino a quando non si sono trasformati in una
canzone"
Scrivendo cose come questa c'è sempre il rischio di scrivere cose retoriche...
"C'è sempre questo pericolo quando si trattano argomenti difficili. Io ho cercato di entrare in
una storia rappresentativa di tante altre e utilizzare un "soft touch", provare ad accendere i
monitor giusti per l'attenzione degli altri".
Dopo tanti anni pensa ancora che una canzone possa servire, che possa contribuire
a cambiare qualcosa?
"Io penso di si. Credo che addirittura abbia una capacità ulteriore rispetto alle parole. E'
così tutto quello che sceglie la corsia preferenziale della cultura. Una canzone, un film, un
libro, io credo che possano muovere qualcosa dentro di noi, anche quando nei hai perso le
tracce nella tua memoria e sembra che sia tutto passato. Il nostro compito è non fermarci,
anche quando sembra che non ci siano risultati: se una canzone come questa è nata in me
c'era una necessità da qualche parte, vuole dire che ci sarà anche in chi ascolta. E' questo
il piccolo miracolo che si compie ogni volta".
(20 dicembre 2007)
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La Nava canta la tragedia del lavoro - Repubblica Tv - la Repubblica.it
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La Nava canta la tragedia del lavoro
(20 dicembre 2007)
La cantante presenta un brano intitolato "Stasera torno prima". Nel testo chiari riferimenti
alle difficili condizioni di lavoro degli operai
Mariella Nava ha deciso di regalare questa canzone all'Anmil (Associazione nazionale
mutilati e invalidi del lavoro) per sostenere i diritti negati o poco ascoltati di un milione di
vittime del lavoro. La canzone (che qui si può ascoltare) potrà essere scaricata con un
piccolo contributo dal sito dell'Anmil (http://www.anmil.it)
Pubblica sul tuo sito:
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Indirizzo del player:
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Morti bianche, la rabbia di chi lotta
L'Associazione degli invalidi e morti sul lavoroaccusa: "Pochi sostegni e pensioni da fame". E Mariella Nava scrive una canzone di B. PERSANO e E.
ASSANTE / ASCOLTA
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