La rivincita di Croce, rinato come il Teramo
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La rivincita di Croce, rinato come il Teramo
MARTEDÌ 1 NOVEMBRE 2016 17 QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI TERAMO - L’ANALISI DEL MISTER di TONINO VALBRUNI Il ruggito del diavolo ferito è poderoso. Da Gubbio la squadra è tornata con un risultato significativo sotto il profilo dell'autostima; il tecnico Nofri dopo la sconfitta di sabato scorso ha deciso di variare sistema di gioco e si è impadronito del match per un assalto nella seconda parte della gara durato per una buona mezz'ora. Quello che si nota è il processo di crescita sia a livello dei singoli, sia a livello di squadra almeno in questa gara. Ritengo che ci siano ancora margini di miglioramento sotto entrambi i profili. Qualche errore è ancora da correggere, ma la reazione della squadra è stata quella giusta con un ottimo secondo tempo, e con le dovute correzioni alla riapertura delle liste, sarà possibile chiarire meglio il ruolo dei biancorossi in questo campionato. Per uscire dalle difficoltà delle gare precedenti servivano i gol e i biancorossi dall'inizio della stagione faticavano in maniera incredibile a realizzarne. Nella gara di Gubbio addirittura una manita, quasi la metà delle reti realizzate nelle undici gare sin qui disputate. Un Teramo che nel secondo tempo è stato sempre sul pezzo, grintoso mai banale adesso è momento di confermare per quello visto in campo di una squadra con una identità e un progetto di gioco valido e lavorare su quello senza fare le confusioni di modulo, sfruttando i giocatori che abbiamo. Finalmente sfatato il tabù trasferta, i biancorossi hanno ritrovato il successo che mancava dalla vittoria casalinga contro il Fano del 25 settembre scorso. Per la prima volta in questo campionato un Teramo sicuro di sè, in cui tutti hanno svolto con abnegazione il compito richiesto dal tecnico Nofri. Le critiche feroci dei tifosi a fine gara al Bonolis hanno sortito l’effetto di risvegliare la squadra dallo stato comatoso, vincendo la gara più importante del campionato. E' ancora presto per dire se la squadra biancorossa abbia intrapreso la svolta definitiva. La Lega Pro, oggi, ci deve far capire che non ci sono squadre imbattibili, è l'atteggiamento in campo che fa la differenza. Vedo ancora qualche sbavatura, e mi riferisco alla fase difensiva del primo tempo dove abbiano sofferto come nostro solito e lo si deve al portiere Rossi molto bravo sul tiro insidioso di Ferretti se non siamo andati sul 2-0 per gli euugubini. Finalmente il centrocampo ha disputato una buona gara sia in interdizione che nella fase di costruzione. In avanti si pensava che i biancorossi dipendessero troppo dalle realizzazioni di Sansovini, invece il campo ci ha smentiti: Jefferson e Petrella sono andati in gol, sono attaccanti diversi tra loro, il che permette di poter giocare in maniera diversa ogni volta. Non sono dettagli di poco conto. Toccherà all'allenatore capire quando è il caso di cambiarli e usarli. Il gruppo torna al centro del progetto, la scelta decisiva di Nofri è stata proprio quella di lavorare sulla testa dei giocatori durante la settimana di passione, i biancorossi hanno ripreso autostima e consapevolezza dei propri mezzi, hanno convinto tutti che si può tornare ad essere protagonisti. Il risultato è stato che la squadra lo ha seguito. Oggi si spera che per le prossime gare la squadra si sia ricaricata, adesso deve dare continuità di risultati, sin dalla sfida prossima contro il Mantova. Una nota di merito all'attaccante biancorosso Jefferson: per lui una parte iniziale di stagione senza dare segni di vita causa infortuni. Le qualità tecniche sono quelle di un giocatore importante nello scacchiere del Teramo, le uniche due vittorie sono state realizzate con lui in campo: fa salire la squadra, sa difendere la palla come pochi, è prezioso in coppia con Sansovini. Abbiamo vinto facendo una buona gara. La classifica? Pensiamo sempre alla salvezza, ricordandoci prima di scendere in campo tenendo sempre presente la contestazione dei tifosi di sabato scorso sperando che non si ripetano più prestazioni negative al Bonolis. Sport [email protected] www.quotidianolacitta.it La rivincita di Croce, rinato come il Teramo Niente conferenza stampa di inizio settimana con i tesserati, subito al lavoro per la gara con il Gubbio. Biancorossi a un bivio: o si rialzano o è la fine Jacopo Forcella TERAMO - Nella scorpacciata del “Barbetti”, una rete l’avrebbe meritata. Un pò perché ci ha messo 5 secondi per toccare il primo dei tre assist in serie che hanno dato inizio alla cinquina umbra. Un pò perché, in fondo, Antonio Croce è sempre stato un pò nel mirino della critica. Le 14 reti realizzate a Monopoli lo hanno messo nella scomoda posizione di dover dimostrare di fare altrettanto nel suo ritorno in Abruzzo. Solo una marcatura, col Pordenone, servita a poco. Poi più nulla. «Ma io sono sempre stato qui - dice l’attaccante pugliese - mi sono sempre allenato nel migliore dei modi. Mi sono messo a disposizione della società e dell’allenatore. Finora ho avuto poche opportunità, è vero, ma sono contento di essere riuscito a mostrare una parte del mio lavoro. Avevamo voglia di riscattarci sabato e ci siamo riusciti. Ci tenevamo a cancellare quei 40 minuti con l’Albinoleffe durante i quali si è spenta la luce. Ne siamo dispiaciuti ma la vittoria di Gubbio è un modo per risollevarci. Per quanto mi riguarda sono entrato subito in gara. So che devo dare sempre il massimo anche per mettere in difficoltà l’allenatore nelle scelte. Perché, alla fine, è sempre lui che prende le decisioni». Una partita strana, in un campionato «nel quale finora gli episodi ci hanno girato spesso a decisamente sfavore. E’ chiaro che se crei 4 o 5 palle gol e segni una sola volta. Dall’altra parte, invece, come con l’Albinoleffe, gli avversari fanno tre tiri e segnano tre gol, diventa tutto maledettamente più complicato». E’ entrato Antonio Croce, attaccante del Teramo anche per dare, come gli aveva suggerito anche Nofri, «una scossa alla gara. Siamo passati a giocare a tre davanti: io, Jefferson e Sansovini. Può essere anche un’opportunià, quella del tridente, che si potrà sfuttare in futuro. Vedo farlo anche ad altre formazioni: quando sono sotto e devono recuperare o quando devono provare a vincere la gara, inseriscono un attaccante per dare una sterzata alla partita». Magari ora sarà solo un’eventualità, visto che il 4-4-2 ha dato buone risposte. Però, in futuro, chissà. Voluto fortemente in estate da Fabio Lupo, Croce volta pagina anche se il rapporto con l’ormai ex direttore sportivo, rimane: «Dispiace sempre quando va via una persona. Lo stesso discorso che faccio per il direttore, vale anche per Zauli e il suo staff tecnico. Il calcio, lo sappiamo, è fatto anche di queste cose. Sono situazioni che capitano e a noi tocca andare avanti». DOMANI LA COPPA. Domani sera il Teramo affronterà in Coppa Italia la Lupa Roma (ore 20:30). Per l’occasione, Nofri potrebbe dare spazio a Federico Carraro reduce da uno stop che gli ha fatto saltare gli ultimi impegni di campionato. Nessun problema, invece, per Danilo Bulevardi che, col Gubbio, ha rimediato una botta ma sarà a disposizione di Nofri. Dovrà, invece, sottoporsi ad esami strumen- tali per verificare il problema muscolare accusato dopo la trasferta vittoriosa in Umbria. Intanto domani sera sarà certamente preservato dall’impegno nella competizione nazionale. C’è ancora qualche dubbio sul suo impiego sabato pomeriggio col Mantova. A proposito della gara di campionato, variazione di orario visto che la partita, originariamente prevista per le ore 16:30, è stato ufficialmente anticipata alle ore 14.30 su esplicita richiesta della società lombarda. Sulla partita di domani sera, Croce si candida: «Ci teniamo a fare bene non solo in campionato, anche in Coppa. E’ anche un buon modo, per il mister, per sperimentare situazioni di gioco da mettere in pratica poi nelle sfide di campionato». DILETTANTI TANTI ASSENTI PER I GIALLOROSSI CHE STRAPPANO UN PUNTO CONTRO IL PONTEVOMANO La Sant incerottata trova un pareggio a reti bianche S. EGIDIO - Primo punto stagionale per la Nuova Santegidiese contro i quadrati ospiti del Pontevomano di mister Grillo col risultato di 0-0. Il punto è meritatissimo e soprattutto vale doppio considerando che il tecnico e giocatore Fabrizi ha dovuto fare a meno di 4 pedine titolari. Inoltre durante la gara sono usciti per infortunio nel primo tempo il terzino Beati e nella ripresa l'attaccante sinistro Di Blasio. A centrocampo l'assenza del forte Traini è stata ben coperta dal dinamico e mai domo giovane Sturba. Da ammirare ancora una volta l'ottima prova di Fabrizi in regia che non siè risparmiato. Davanti il centravanti Addazii si é ben comportato ma gli è mancata una spalla considerando che Cialini non al top è entrato solo nel finale. Quello che preoccupa i tifosi sono proprio i tanti infortuni. Oltre ai sopra citati assenti infatti anche Orazi e Giacoboni. «Per noi - afferma il presidente Luca Forlini - era importante muovere la classifica considerando le tante defezioni. Forse avremmo meritato qualcosa in più per il gioco espresso e soprattutto perché il nostro portiere Benigni non è dovuto mai intervenire. Sul finale una traversa dei vomanesi avrebbe potuto compromettere una partita che non avremmo meritato certamente di perdere. Il pareggio è giusto vista anche l'ottima disposizione messa in campo dal trainer Grillo che ci ha lasciato pochi spazi. Di positivo che nelle ultime 3 gare interne non abbiamo subito goal e domenica a Balsorano il successo è alla nostra portata». DomLaur