Rialzati: per te Dio si è fatto uomo
Transcript
Rialzati: per te Dio si è fatto uomo
Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo Rialzati: per te Dio si è fatto uomo Vivere con fede il tempo degli sconvolgimenti 1 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 2 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo UNA PROPOSTA PER LA NOVENA DI NATALE…2009 Il lunedì di Pasqua del 2009 in Abruzzo si è verificato un tremendo terremoto che ha scosso la terra con forza distruggendo abitazioni e uccidendo persone. Un terremoto nel quale è stata fatta esperienza della piccolezza della vita umana, di quanto siamo limitati e impotenti di fronte a tali eventi. La Chiesa coinvolta dal sisma, ha riflettuto su quanto accaduto alla luce della rivelazione di Dio per cercare nell’evento i segni della Sua presenza che non abbandona il suo popolo e per individuare le linee per una ricostruzione che sia fondata sulla roccia che è Cristo. Frutto di questa riflessione è il documento “il Dio vicino”, che abbiamo seguito per il percorso proposto. Con questa novena, quindi, non partiremo dalla parola di Dio ma dall’evento del terremoto simbolico che ha coinvolto la nostra diocesi di Prato e che ha fatto cadere tante sicurezze e punti fermi. Il titolo: RIALZATI, PER TE DIO SI È FATTO UOMO esprime l’invito a non disperare, attingendo all’evento dell’incarnazione per trovare le coordinate della ricostruzione. Questa sarà la chiave di lettura che ci accompagnerà in questa novena di Natale nella speranza che l’impegno di ciascuno per lasciarsi interrogare possa far scaturire dalle comunità cristiane e dai singoli delle risposte e delle novità che aiutino a rialzarsi. SCHEMA DELLA NOVENA: riportiamo qui di seguito lo schema che abbiamo pensato di proporre per quest’anno. Abbiamo scelto di farlo molto semplice perché poi ogni comunità possa adattarlo in base alle proprie esigenze specifiche. • • • • • • • • • Canto iniziale ( ce n’è uno proposto in un foglio a parte) Saluto inizale e presentazione del tema del giorno Canto delle Profezie Parola di Dio Breve commento (offriamo una traccia per il celebrante) Silenzio Segno +canto Orazione finale + Benedizione Canto finale (sempre proposto in un foglio a parte) 3 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo Tematica e suo sviluppo nei nove giorni 1. LE RESPONSABILITÀ DI DIO: di fronte all’evento di dolore e di morte si richiama il mistero pasquale, per evidenziare la paternità e la fedeltà di Dio contro ogni immagine moralistica di giudizio e castigo. 2. LE RESPONSABILITÀ DEGLI UOMINI: di fronte agli egoismi smascherati dal terremoto si evidenzia l’impegno dei cristiani per la giustizia alla luce dei profeti e della libertà di Gesù di Nazaret. 3. L’EMERGENZA COME ORA DELLA COMUNIONE e della corresponsabilità: contro la facile tentazione dell’isolamento egoistico e dell’abdicazione dall’impegno per gli altri, si propone la carità evangelica come caricarsi gli uni i pesi degli altri e camminare insieme. 4. L’EMERGENZA COME ORA DELLA SPERANZA: contro la disperazione e la rassegnazione passiva si richiama la speranza cristiana come stimolo a gestire in prima persona il futuro fidandosi di Dio. 5. LE METE DELLA RICOSTRUZIONE: contro il rischio di ridurle al solo bisogno materiale immediato (riavere una casa), si evidenzia la integralità della visione cristiana che tende a ricostruire l’uomo e la comunità. 6. LE VIE DIFFICILI DELLA RICOSTRUZIONE: Individuate le mete della ricostruzione è necessario mettersi in cammino. Questo chiede di affrontare la prima difficoltà: la fatica di iniziare un cammino che non si presenta come lineare e immediato, ma impegnativo e che chiede dedizione e generosità. Esso si svilupperà in tre ambiti(che verranno sviluppati nei gg. Successivi; 1- nuovo rapporto con se stessi; 2- nuovo rapporto con gli altri; 3- nuovo rapporto con le cos)e 7. LA PRIMA VIA che affrontiamo è IL NUOVO RAPPORTO CON SE STESSI: S. Giuseppe è l’emblema di questo cammino di conversione. Esso si svilupperà secondo due filoni: la gestione del tempo e il modo di affrontare le relazioni. 8. NUOVO RAPPORTO CON GLI ALTRI: la seconda via è quella del rapporto con gli altri che si esemplifica nell’uscire per andare incontro all’altro, per interessarsi della sua storia del suo mistero che porta nella propria esistenza. Maria esemplifica questo conversione con la sua visita alla cugina Elisabetta. 9. NUOVO RAPPORTO CON LE COSE: la terza via è quella del nuovo rapporto con le cose. Non nasce da un dovere morale, ma dall’esperienza di nascita dall’alto. E’ diventare bambini , riscoprire il mondo con occhi nuovi. E’ l’esperienza del Figlio di Dio che viene nel mondo iniziandolo a riscoprire con gli occhi di un bambino. Vengono poi individuate due possibili piste concrete da seguire e due errori da evitare. 4 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 1° giorno Titolo : IL TERREMOTO: DOV’ERA DIO? Canto: ….. P: Nel nome del Padre …+ Ass.: Amen P: La Pace del Signore che viene sia con tutti voi Ass: E con il tuo spirito. L1: Siamo qui riuniti per prepararci ad accogliere Gesù che viene nella nostra storia. Stiamo vivendo in tempi difficili in cui un terremoto economico e sociale ha fatto crollare tante attività, tante famiglie, tante certezze. In questa novena cercheremo di interrogare la parola di Dio perché ci aiuti a comprendere ciò che sta avvenendo e perché possiamo trovare le vie per la ricostruzione, non cadendo negli errori del passato. Oggi, in particolar modo, rifletteremo a partire dalla domanda che è emersa con forza da parte di molti: “Dove era Dio quando c’è stato il terremoto? Quando il mondo mi è crollato addosso? Quando la mi ditta è fallita e mi sono trovato senza neppure i soldi per un caffè? Quando mio marito si è ammalato gravemente? Quando mia moglie mi ha lasciato? Quando i miei genitori si sono separati...?” P: Fratelli e sorelle raccogliamoci in silenzio e prepariamoci ad accogliere la nuova luce che oggi ci viene donata dalla Parola di Dio. Breve silenzio Canto profezie Canto: Alleulya Dal vangelo secondo Luca In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. 2Prendendo la parola, Gesù disse loro: "Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? 3No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4 5 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo". Parola del Signore Ass: Lode a te o Cristo TRACCIA PER IL COMMENTO: Il terremoto è quell’evento che causa il crollo di tutto ciò che una persona ha costruito. In poche manciate di secondi tutto ciò che hai costruito con tempo e fatica si sfarina irrimediabilmente. Anche per molti di noi è crollato e sta crollando tutto: ”... ho perso il lavoro, non ho più quella certezza economica che avevo quando ho fatto il mutuo e ora non so come rispettare le scadenze, la malattia del coniuge, del figlio, del genitore ci ha accasciati; non riesco a trovare lavoro, eppure sono laureato ....” Di fronte a tutte queste situazioni la domanda nasce spontanea: dov’è Dio? Dio Tutti cercano di dare una spiegazione: • Per qualcuno è una fatalità <<era scritto così>>, <<era destino>>; • Per qualcun’altro è un castigo e un ammonimento di Dio che ha colpito gli uomini per i loro troppi peccati; • C’è chi dice che è stata la mano di Dio che dispone il bene e il male sulla terra; • C’è chi lo vede come un fatto naturale che si spiega in modo razionale, secondo le leggi scientifiche e le leggi dell’azione degli uomini di fronte alle minacce della natura. E tu quale spiegazione ti dai? (Pausa) 6 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo In base alla spiegazione che viene data ci sono vari atteggiamenti, anche tra voi che state ascoltando: • c’è chi si è rassegnato o ha imprecato contro questo crudele destino; • qualcuno si è curvato sotto il giudizio di Dio o si è ribellato contro di Lui; • c’è chi ha accettato questo evento dalla mano di Dio e si è sentito nascere una seconda volta («eravamo già morti, ed è come se un’altra volta»); fossimo nati • c’è anche chi è rimasto interdetto di fronte ad un fatto naturale apportatore di distruzione e di morte; • c’è infine chi si è disperato per la perdita di cose e di affetti. È l’antica e sempre nuova domanda sul dolore, specialmente sul dolore innocente, che è risuonata anche sulle braccia della croce: «Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?» (Marco 15,34). Il grido nostro è il grido di Gesù sulla croce (...perché mi hai abbandonato?). Di fronte alla sofferenza dell’uomo questo Dio non fugge, ma manifesta la sua umiltà, il suo amore buttandosi nella mischia, immergendosi nella nostra storia ferita, abbassandosi fino a te, a me, a noi, ci salva, ci redime, ci riabilita. Lungi dal restare impassibile davanti al dolore umano, Dio si fa uomo, assumendo su di sé la croce del mondo. In comunione col dolore di tutti i crocefissi della storia, il Figlio caricatosi delle nostre sofferenze offre al Padre tutto se stesso: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» (Luca 23,46). Accettando l’offerta col risuscitarlo dai morti, il Padre dà valore e senso alla sofferenza dell’innocente, e in essa a ogni sofferenza umana. In Gesù risorto ci è data così la promessa che l’ultima parola del nostro cammino e della storia non è nè il dolore, né la morte, ma la gioia e la vita. Silenzio 7 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo L1: Gesù ci invita a non essere ascoltatori passivi, ma ascoltatori che si alzano guidati dalla parola di Dio e si mettono in cammino. Durante il canto ci rechiamo al presbiterio dove riceveremo una traccia con alcune proposte di impegno. Ciascuno è invitato a prendere con se stesso e con Dio almeno un impegno di vita concreto per prepararsi al Natale. Può essere utile per ciascuno scriverlo in detto foglio nell’apposito spazio. Canto:...(segno) Orazione: O Dio, che per mezzo del tuo unico Figlio hai fatto di noi una nuova creatura, guarda all'opera del tuo amore misericordioso, e con la venuta del Redentore salvaci dalle conseguenze del peccato. Per il nostro Signore. Benedizione finale Canto: .... 8 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 2° giorno Titolo: LA RESPONSBILITÀ DEGLI UOMINI Canto: ….. P.: Nel nome del Padre …+ Ass: Amen P: La Pace del Signore che viene sia con tutti voi Ass: E con il tuo spirito. L1: Siamo qui riuniti per prepararci ad accogliere Gesù che viene nella nostra storia. Stiamo vivendo tempi difficili in cui un terremoto economico e sociale ha fatto crollare tante attività, tante famiglie, tante certezze. In questa novena cercheremo di interrogare la parola di Dio perché ci aiuti a comprendere ciò che sta avvenendo e perché possiamo trovare le vie per la ricostruzione, non cadendo negli errori del passato. Oggi, in particolar modo, rifletteremo sulla responsabilità degli uomini sugli effetti disastrosi che certi eventi, già di per sé gravi, hanno. P: Fratelli e sorelle raccogliamoci in silenzio e prepariamoci ad accogliere la nuova luce che oggi ci viene donata dalla Parola di Dio. Breve silenzio Canto profezie Canto: Alleulya Dal Vangelo secondo Matteo (7,24-27) 24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. 26Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla 9 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo sabbia. 27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande". Parola del Signore Ass: Lode a te o Cristo TRACCIA PER IL COMMENTO: Il terremoto non si può prevedere con esattezza, ma si possono limitarne i danni. Questo è valido per l’Abruzzo, ma anche per noi cittadini di Prato che stiamo vivendo un terremoto diverso, ma non meno grave. Manca il lavoro, mancano le risorse familiari, aumenta la disoccupazione ... sono avvenimenti che non possiamo controllare, ma occorre chiederci: gli effetti di questa crisi economica sono proporzionati, si potevano limitare? Quali sono le cause remote di questa crisi? Per individuare le cause è necessario però capire di che tipo di crisi si tratta. In generale se ne possono individuare due tipi principali: 1- La Crisi dialettica, che è quella che nasce dallo scontro tra realtà forti, es. la rivoluzione francese, quella americana, quella della russa. 2- La Crisi così detta entropica che è una crisi di senso. La parola senso indica la direzione, per cui equivale a dire non si sa da che parte andare. Mentre il primo tipo ha già nelle sue cause i germi della soluzione, il secondo tipo no. E’ come trovarsi in un deserto in cui tutte le direzioni sono equivalenti e si finisce per girare in tondo senza mai uscirne fino a che, stremati, non si cade a terra privi di vita. Già nella storia si sono conosciute crisi analoghe es. la crisi dell’impero romano che è crollato non per l’invasioni barbariche, ma per una carenza di senso che ha condotto al suo crollo. Così nel passaggio dal feudalesimo al periodo moderno, la crisi dell’unione sovietica... Oggi siamo in questo secondo tipo di crisi. Eventi imprevedibili come terremoti, siccità, tempeste hanno l’effetto di portarla alla luce. Oggi ciò che 10 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo manca è proprio il senso, la direzione. Tutti corrono, provano soluzioni, ma alla fine ci si trova al punto di partenza. Com’è che si è arrivati a questo? Su cosa abbiamo costruito? Per anni si è costruito mettendo al centro le cose che abbiamo e che desideriamo e non le persone. Si è perso la dimensione relazionale nel nostro vivere e questo porta ad aggravare le situazioni. Così, chi cade nella spirale della povertà, facilmente vien travolto e non riesce a svincolarsi. Contro questo peccato il giudizio della parola di Dio è veramente di fuoco: «Guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione, guai a voi che ora siete sazi perché avrete fame» (Luca 6,24-25). «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia perché anche se uno è nell’abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni» (Luca 12,15). «Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero e poi perderà la sua anima?» (Matteo 16,26). «E ora voi ricchi: piangete e gridate per le sciagure che vi sovrastano!» (Giacomo 5,1)... Questo peccato doveva e deve essere denunciato senza mezzi termini dalla comunità cristiana; così hanno agito i profeti, denunciando senza paura i soprusi e gli egoismi dei potenti... La denuncia dell’ingiustizia sarebbe però vana se non si accompagnasse all’annuncio credibile della giustizia e dell’amore, con le parole e con le opere: «Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede...”, se uno denuncia le ingiustizie altrui, ma non vuole muover un mignolo per cambiare quei comportamenti di ingiustizia che perpetua nella propria vita... “...Così anche la fede: se non ha le opere, è morta» (Giacomo 2,14-17). Dobbiamo iniziare a rivedere i nostri comportamenti di fronte alle questioni delle eredità in cui alcuni di noi si accaniscono per ottenere il massimo profitto a scapito di altri familiari, dobbiamo iniziare a riflettere sul nostro totale disinteresse di fronte alla difficoltà dell’amico, dobbiamo iniziare a rivedere gli sprechi che facciamo come singoli, come famiglie, come 11 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo parrocchie. In questi e altri casi eviteremo di cadere nella tentazione di voler togliere la pagliuzza nell’occhio del fratello mentre nel nostro c’è una trave. E’ questione di coerenza e di testimonianza. Silenzio L1: Gesù ci invita a non essere ascoltatori passivi, ma ascoltatori che si alzano guidati dalla parola di Dio e si mettono in cammino. Durante il canto ci rechiamo al presbiterio dove riceveremo una traccia con alcune proposte di impegno. Ciascuno è invitato a prendere con se stessi e con Dio almeno un impegno di vita concreto per prepararsi al Natale. Può essere utile per ciascuno scriverlo in detto foglio nell’apposito spazio. Canto:...(segno) Orazione: O Dio, creatore e redentore, che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo, fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine, concedi che il tuo unico Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ci unisca a sé in comunione di vita. Per il nostro. Benedizione finale Canto: .... 12 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 3° Giorno: Titolo L’emergenza come l’ora della Comunione Canto: ….. P.: Nel nome del Padre …+ Ass: Amen P: La Pace del Signore che viene sia con tutti voi Ass: E con il tuo spirito. L1: Siamo qui riuniti per prepararci ad accogliere Gesù che viene nella nostra storia. Stiamo vivendo tempi difficili in cui un terremoto economico e sociale ha fatto crollare tante attività, tante famiglie, tante certezze. In questa novena cercheremo di interrogare la parola di Dio perché ci aiuti a comprendere ciò che sta avvenendo e perché possiamo trovare le vie per la ricostruzione, non cadendo negli errori del passato. Oggi, in particolar modo, rifletteremo sull’emergenza come ora della comunione P: Fratelli e sorelle raccogliamoci in silenzio e prepariamoci ad accogliere la nuova luce che oggi ci viene donata dalla Parola di Dio. Breve silenzio Canto profezie Canto: Ogni mia parola Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra. Così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. BEATI QUELLI CHE ASCOLTANO Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la vivono ogni giorno. 13 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo L2 :Dalla Prima lettera di s. Paolo Apostolo ai Corinzi (1Cor 12,14-26) 14 E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. 15 Se il piede dicesse: "Poiché non sono mano, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe parte del corpo. 16E se l'orecchio dicesse: "Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe parte del corpo. 17Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato? 18Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto. un membro solo, dove sarebbe il corpo? uno solo è il corpo. 19 Se poi tutto fosse 20 Invece molte sono le membra, ma 21 Non può l'occhio dire alla mano: "Non ho bisogno di te"; oppure la testa ai piedi: "Non ho bisogno di voi". 22 Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; 23 e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, 24 mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, 25 perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. 26 Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Parola di Dio Ass: Rendiamo Grazie a Dio TRACCIA PER IL COMMENTO: In questi ultimi tempi molti di noi sono passati da una situazione di autonomia, ove potevano procurarsi tutto ciò che desideravano e di cui ritenevano di avere bisogno, ad una condizione in cui devono chiedere, devono condividere, devono aspettare facendo a volte lunghe file e non sempre ottenendo ciò che chiedono. In queste condizioni è possibile evidenziare una serie di rischi di disgregazione: la sfiducia nel rapporto con le istituzioni, che fa dubitare della reale volontà di una ricostruzione rapida ed efficiente; la possibilità che l’assistenza e il volontariato (anche ecclesiali) si sostituiscano alle responsabilità dei diretti interessati, emarginando i protagonisti; la 14 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo tentazione di cercare ciascuno la soluzione del proprio problema, anche dimenticandosi degli altri. Nell’ora dell’emergenza, contro il rischio della disgregazione, che è il risultato dell’isolamento egoistico e del disimpegno rispetto ai problemi altrui, la carità cristiana significa comunione e corresponsabilità. Chi si isola per pensare a sé e risolvere solo i propri problemi è come un membro del corpo che volesse funzionare senza l’armonia con tutti gli altri. Il risultato dell’isolamento non può essere che la morte. Chi invece accetta di farsi imitatore di Cristo e si impegna per gli altri e per la comunità, chi sceglie di fare agli altri quello che vorrebbe fosse fatto a sé (cf. Lc 6,31) e si fa prossimo dei suoi compagni di dolore (cf. Lc 10,29-37), realizza il disegno di Dio e dà frutti fecondi: l’importante non è tanto realizzare molto, quanto realizzarlo insieme; non è rinascere da soli, ma far rinascere la comunità, perché la vita vinca sulla morte: «Chi non ama rimane nella morte» (l Giovanni 3,14). La morte è vinta solo dall’amore: E amore significa oggi condivisione e corresponsabilità. Silenzio L1: Gesù ci invita a non essere ascoltatori passivi, ma ascoltatori che si alzano guidati dalla parola di Dio e si mettono in cammino. Durante il canto ci rechiamo al presbiterio dove riceveremo una traccia con alcune proposte di impegno. Ciascuno è invitato a prendere con se stessi e con Dio almeno un impegno di vita concreto per prepararsi al Natale. Può essere utile per ciascuno scriverlo in detto foglio nell’apposito spazio. Canto:...(segno) Orazione: Oppressi a lungo sotto il giogo del peccato, aspettiamo, Padre, la nostra redenzione; la nuova nascita del tuo unico Figlio ci liberi dalla schiavitù antica. Per il nostro Signore. Benedizione finale Canto: .... 15 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 4° giorno Titolo : L’emergenza come ora della Speranza Canto: ….. P: Nel nome del Padre …+ Ass: Amen P: La Pace del Signore che viene sia con tutti voi Ass: E con il tuo spirito. L1: Siamo qui riuniti per prepararci ad accogliere Gesù che viene nella nostra storia. Stiamo vivendo tempi difficili in cui un terremoto economico e sociale ha fatto crollare tante attività, tante famiglie, tante certezze. In questa novena cercheremo di interrogare la parola di Dio perché ci aiuti a comprendere ciò che sta avvenendo e perché possiamo trovare le vie per la ricostruzione, non cadendo negli errori del passato. Oggi, in particolar modo, rifletteremo sull’Emergenza come ora della Speranza P: Fratelli e sorelle raccogliamoci in silenzio e prepariamoci ad accogliere la nuova luce che oggi ci viene donata dalla Parola di Dio. Breve silenzio Canto profezie Canto: Ogni mia parola Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra. Così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. BEATI QUELLI CHE ASCOLTANO Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la vivono ogni giorno. Dal libro del profeta Ezechiele (3,16-19.22-28) Mi fu rivolta questa parola del Signore: 17 "Figlio dell'uomo, ti ho posto come sentinella per la casa d'Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, 16 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 18 tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: "Tu morirai!", e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. 19 Ma se tu avverti il malvagio ed egli non si converte dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato. 20 Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette il male, io porrò un inciampo davanti a lui ed egli morirà. Se tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate, ma della morte di lui domanderò conto a te. 21Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato". Parola di Dio Ass: Rendiamo Grazie a Dio Dal libro del profeta Isaia (Is 21,8.11-12) La vedetta ha gridato: "Al posto di osservazione, Signore, io sto sempre lungo il giorno, e nel mio osservatorio sto in piedi, tutte le notti. Mi gridano da Seir: "Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?". 12 La sentinella risponde: "Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!". Parola di Dio Ass: Rendiamo Grazie a Dio TRACCIA PER COMMENTO : Il Cristiano è chiamato ad essere sentinella che attende il giorno e che grida al popolo oppresso dalle tenebre annunciando la venuta della luce. Il Cristiano è chiamato ad essere l’uomo della Speranza. Viviamo in un tempo dove regna la notte. La notte è sinonimo di oscurità, di disorientamento. Quando è buio non sappiamo dove andare. Tutte le direzioni sembrano essere equivalenti. 17 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo La notte che oggi viviamo è dominata dall’incertezza perché mancano i punti di riferimento, ma anche dalla paura. “Incertezza + paura” oggi è tradotto con il termine Insicurezza. Se ascoltiamo i mass-media, se ci ascoltiamo nei nostri dialoghi quotidiani, quante volte parliamo di SICUREZZA e lo si fa, normalmente, per intendere il suo opposto?! Sicuramente il primo nemico che percepiamo come causa prima di questa insicurezza è lo straniero, lo zingaro. Se guardiamo bene, però, il nemico è l’altro che non conosco. Facciamo un sondaggio: delle seguenti due affermazioni quali condividi? devo fidarmi di chi ho accanto perché penso che voglia il mio bene; diffido di chiunque ho di fronte perché potrebbe fregarmi. Il 70% degli italiani abbraccia le seconda espressione. Questo significa che 7 italiani su 10 dicono che di fronte a qualcuno devo guardarmi da lui. Gli altri stanno diventando stranieri per noi. Come affrontare questa situazione? C’è chi si dispera e si rinchiude in case che sono sempre più bunker, con telecamere, filo spinato e cani addestrati ad azzannare chi si avvicina. C’è, invece, chi ne approfitta. Infatti, quando domina la paura chi si presenta come forte, deciso e temerario, riceve consensi e gli viene data grande libertà di azione. Questi forti ne approfittano, ma non fanno nulla per cambiare il clima di paura altrimenti perderebbero il favore delle tenebre che li rende TEMERARI. Non a caso oggi il tipo dell’uomo politico che riscuote consensi non è il buono , il tollerante, l’accogliente, ma chi si presenta duro, rigido, forte. 18 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo La nostra notte è dettata dalla crisi della società, intesa come insieme di relazioni dove l’altro è il prossimo, ovvero colui con cui stabilire una qualche relazione empatica. Con il prossimo sono scomparsi anche i luoghi, gli spazi, dove relazionarsi. L’urbanizzazione, totalmente sganciata dalla domanda della società e realizzata senza alcun scrupolo e senza alcun obbiettivo che abbia al centro il bene della persona, ha ridotto il territorio in un luogo anonimo in cui non è importante chi c’è o chi non c’è. Pensate ai super mercati, pensate a tanti condomini, pensate talvolta anche alle nostre chiese. Chiedete alle persone quanti vicini di casa conoscono per nome e cognome, quanta parte della loro vita passano nelle strade e nelle piazze intorno a loro, nelle zone verdi. Un tempo quando esisteva il prossimo esisteva la società, esisteva un territorio vissuto: la piazza, la strada, ecc. erano i luoghi dell’incontro e della relazione. Oggi non più. Se il prossimo scompare perdi fiducia, ti fidi solo delle persone della tua cerchia ristretta e ti chiudi in un mondo sempre più blindato, rinunciando talvolta a delle libertà in nome della “sicurezza”: ti doti di telecamere a circuito chiuso, esci sempre meno e quando lo fai sei sempre chiuso in macchina per spostarsi in altri luoghi dove percepisci maggiore sicurezza, dove conosci le persone che incontri e con cui tu puoi relazionarti. In questo contesto di paura la televisione, la radio, i giornali e il PC diventano la tua finestra sul mondo, allo spazio reale si sostituisce lo spazio virtuale. Il problema è che tante volte la paura è mediatica. Pensateci un po’. Cos’è che stabilisce il palinsesto di un canale televisivo? L’odiens. Si fanno i programmi in base all’ascolto. Più una cosa è ricercata da chi ascolta più viene proposta e riproposta. 19 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo Ora: Sapete ad esempio su Sky qual è il programma più seguito? Fox crime, un programma dove si parla di crimini e di misfatti di ogni genere. Questo ci dice che i mass media ci aiutano ad alimentare questa paura sia perché fa odiens sia perché la paura favorisce l’azione dei forti che gestiscono la comunicazione di massa. In questo ognuno di noi è chiamato ad essere sentinella e a preparare il giorno, il che significa riconoscere dove c’è già la luce. Sì, fratelli e sorelle, perché ci sono già i segni del giorno che sta sorgendo. C’è bisogno di fare il marketing delle virtù, delle cose buone, dello stare insieme. Per far finire la notte bisogna non spaventarsi del giorno, non aver paura della luce. Facciamo alcuni esempi di segni del giorno nuovo che nasce: Quasi il 60% degli italiani fanno attività altruistiche. Ci sono persone che fanno scelte di vita che li rendono espressione di vita comunitaria. Crescono le botteghe dell’equosolidale, nell’acquisto dei prodotti, le donazioni stanno crescendo. C’è una domanda latente di altruismo che viene fatta ogni giorno. I giovani e giovanissimi di questa generazione esprimono tassi di partecipazione alla vita sociale impensabili da 35 anni a questa parte. Ai tempi della guerra in Iraq c’è stata una grande risposta alla campagna per la pace che ha coinvolto interi quartieri. Esiste una fortissima domanda di socializzazione, pensate infatti a quante persone partecipano a feste e festival con cui facciamo rivivere quartieri e territori che da tempo erano abbandonati. 20 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo Qual è il problema? Non è di moda. Oggi ci sono i benefattori anonimi, quelli che fanno il bene lo fanno in segreto e ci si ritrova solo in queste comunità di complici. Questo è un problema e proprio per questo vorrei trarre da ciò delle conclusioni. Ognuno di noi, cristiano, è chiamato a lavorare da sentinella durante la notte, che concretamente significa preparare il giorno sottolineando che in alcuni luoghi il giorno sta già sorgendo. Oggi il principale mestiere di chi crede che la notte debba finire è aiutare la luce che deve arrivare, significa non rassegnarsi alla desertificazione del territorio, non rassegnarsi alla sfiducia nel prossimo, non rassegnarsi alla sfiducia e polemica come propaganda politica, non rassegnarsi alla riduzione della politica a populismo mediatico, ma riconoscere ciò che già avviene. Ad esempio un mestiere serio della chiesa è considerare la povertà e l’integrazione nel territorio da essa compreso come temi eticamente sensibili e su questi animare tutta la popolazione del proprio quartiere e farlo intorno a casa propria. La paura è minore dove ci sono gli altri. Silenzio L1: Gesù ci invita a non essere ascoltatori passivi, ma ascoltatori che si alzano guidati dalla parola di Dio e si mettono in cammino. Durante il canto ci rechiamo al presbiterio dove riceveremo una traccia con alcune proposte di impegno. Ciascuno è invitato a prendere con se stessi e con Dio almeno un impegno di vita concreto per prepararsi al Natale. Può essere utile per ciascuno scriverlo in detto foglio nell’apposito spazio. Canto:...(segno) Orazione: 21 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con sincero amore il grande mistero dell'incarnazione. Per il nostro Signore.. Benedizione 22 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 5° giorno Titolo :LE METE DELLA RICOSTRUZIONE Canto: ….. P: Nel nome del Padre …+ Ass: Amen P: La Pace del Signore che viene sia con tutti voi Ass: E con il tuo spirito. L1: Siamo qui riuniti per prepararci ad accogliere Gesù che viene nella nostra storia. Stiamo vivendo in tempi difficili in cui un terremoto economico e sociale ha fatto crollare tante attività, tante famiglie, tante certezze. In questa novena cercheremo di interrogare la parola di Dio perché ci aiuti a comprendere ciò che sta avvenendo e perché possiamo trovare le vie per la ricostruzione, non cadendo negli errori del passato. Oggi, in particolar modo, rifletteremo sulle mete per la ricostruzione dopo il terremoto fisico o di altro genere che ha interessato la nostra esistenza singola e/o della comunità P: Fratelli e sorelle raccogliamoci in silenzio e prepariamoci ad accogliere la nuova luce che oggi ci viene donata dalla Parola di Dio. Breve silenzio Canto profezie Canto: Ogni mia parola Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra. Così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. BEATI QUELLI CHE ASCOLTANO Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la vivono ogni giorno. Dalla Prima lettera di s. Paolo apostolo ai Corinzi (1Cor 3,9-16) 23 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 9 Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio. 10Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. 11Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. 12E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, 13 l'opera di ciascuno sarà ben visibile: infatti quel giorno la farà conoscere, perché con il fuoco si manifesterà, e il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno. 14Se l'opera, che uno costruì sul fondamento, resisterà, costui ne riceverà una ricompensa. 15Ma se l'opera di qualcuno finirà bruciata, quello sarà punito; tuttavia egli si salverà, però quasi passando attraverso il fuoco. 16 Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Parola di Dio Ass: Rendiamo Grazie a Dio TRACCIA PER COMMENTO : Ora che tutto è crollato come ricostruire? E’ una domanda importante questa e chiede di essere affrontata senza però cadere nella tentazione della risposta funzionale, nel rispondere solo agli effetti della situazione che personalmente e comunitariamente in diverso modo stiamo vivendo. Se guardiamo alla crisi economica che da tempo ormai riempie i nostri telegiornali vediamo che grandi personaggi, uomini politici, hanno cercato di dare risposte immediate ad essa. Gli stati hanno promosso operazioni tecniche, finanziamenti per salvare banche, ma tutta questa serie di soluzioni sembrano non riuscire ad arginare pienamente la crisi odierna che, come dicevamo nel secondo giorno della novena, è una crisi di senso per la quale non possono bastare i tecnicismi, che riescono a risolvere solo le cause prossime: c’è bisogno di qualcos’altro. Questo ci dice anche che la meta che mi devo porre non può essere quella di ripristinare il mio modo di vivere prima del terremoto che ha fatto crollare tanti riferimenti. Sarebbe 24 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo come continuare a costruire sopra un fondamento fragile che già si è dimostrato inadeguato. Cosa allora dobbiamo ricostruire? Quale deve essere la meta della ricostruzione? La meta non può che essere la ricostruzione della FRATERNITA’ di cui parla il papa nella sua ultima enciclica sociale “Caritas in Veritate. “...La fraternità consente a persone che sono eguali nella loro dignità e nei loro diritti fondamentali di esprimere diversamente il loro piano di vita, o il loro carisma. Le stagioni che abbiamo lasciato alle spalle, l’800 e soprattutto il ‘900, sono state caratterizzate da grosse battaglie, sia culturali sia politiche, in nome della solidarietà e questa è stata cosa buona; si pensi alla storia del movimento sindacale e alla lotta per la conquista dei diritti civili. Il punto è che la buona società non può accontentarsi dell’orizzonte della solidarietà, perché una società che fosse solo solidale, e non anche fraterna, sarebbe una società dalla quale ognuno cercherebbe di allontanarsi. Il fatto è che mentre la società fraterna è anche una società solidale, il viceversa non è necessariamente vero.”1 Cosa significa questo nel concreto vivere? Consideriamo le relazioni all’interno del nostro quotidiano: esse sono spesso regolate dal dare e dal ricevere o da rapporti di forza “... Non è capace di futuro la società in cui si dissolve il principio di fraternità; non è cioè capace di progredire quella società in cui esiste solamente il «dare per avere» oppure il «dare per dovere». Ecco perché, né la visione del mondo in cui tutto (o quasi) è scambio (liberal-individualista), né la visione, in cui tutto (o quasi) è doverosità (statocentrica della società), sono guide sicure per farci uscire dalle secche in cui le nostre società sono oggi impantanate.” 1 Stefano Zamagni : presentazione della enciclica Caritas in Veritate politeama di Prato 21/09/09 25 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo Oggi l’obbiettivo è il ricostruire la comunità iniziando dalla famiglia e dalle comunità ecclesiale. E questo è possibile solo se ripartiamo da colui che fonda la fraternità, l’esperienza di essere fratelli in Cristo, fratelli di uno stesso sangue, quello di Cristo che ha dato la vita per noi. Questo è il principio della fraternità, questo deve essere la fonte del nostro impegno nella costruzione della comunità Si deve passare da fruitori della comunità, cioè da coloro che fanno parte di una comunità fino a che mi da quello che cerco, a costruttori dove la comunità è parte del mio esistere. Da qui l’impegno personale alla sua edificazione. Silenzio L1: Gesù ci invita a non essere ascoltatori passivi, ma ascoltatori che si alzano guidati dalla parola di Dio e si mettono in cammino. Durante il canto ci rechiamo al presbiterio dove riceveremo una traccia con alcune proposte di impegno. Ciascuno è invitato a prendere con se stessi e con Dio almeno un impegno di vita concreto per prepararsi al Natale. Può essere utile per ciascuno scriverlo in detto foglio nell’apposito spazio. Canto:...(segno) Orazione: Tu hai voluto, Padre, che all'annunzio dell'angelo la Vergine immacolata concepisse il tuo Verbo eterno, e avvolta dalla luce dello Spirito Santo divenisse tempio della nuova alleanza: fa' che aderiamo umilmente al tuo volere, come la Vergine si affidò alla tua parola. Per il nostro Signore. Benedizione 26 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 6° giorno Titolo : LA VIA DELLA RICOSTRUZIONE Canto: ….. P: Nel nome del Padre …+ Ass: Amen P: La Pace del Signore che viene sia con tutti voi Ass: E con il tuo spirito. L1: Siamo qui riuniti per prepararci ad accogliere Gesù che viene nella nostra storia. Stiamo vivendo in tempi difficili in cui un terremoto economico e sociale ha fatto crollare tante attività, tante famiglie, tante certezze. In questa novena cercheremo di interrogare la parola di Dio perché ci aiuti a comprendere ciò che sta avvenendo e perché possiamo trovare le vie per la ricostruzione, non cadendo negli errori del passato. Ieri abbiamo riflettuto sulle mete della ricostruzione, oggi, inizieremo a riflettere sulle vie concrete da intraprendere. P: Fratelli e sorelle raccogliamoci in silenzio e prepariamoci ad accogliere la nuova luce che oggi ci viene donata dalla Parola di Dio. Breve silenzio Canto profezie Canto: Ogni mia parola Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra. Così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola. BEATI QUELLI CHE ASCOLTANO Beati quelli che ascoltano la parola di Dio e la vivono ogni giorno. Dal libro dei Numeri (13,17.25-33. 14,6-9) 27 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 17 Mosè dunque li mandò a esplorare la terra di Canaan (...) 25 Al termine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione della terra 26 e andarono da Mosè e Aronne e da tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, verso Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti della terra. 27 Raccontarono: "Siamo andati nella terra alla quale tu ci avevi mandato; vi scorrono davvero latte e miele e questi sono i suoi frutti. 28 Ma il popolo che abita quella terra è potente, le città sono fortificate e assai grandi e vi abbiamo anche visto i discendenti di Anak. 29 Gli Amaleciti abitano la regione del Negheb; gli Ittiti, i Gebusei e gli Amorrei le montagne; i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva del Giordano". 30 Caleb fece tacere il popolo davanti a Mosè e disse: "Dobbiamo salire e conquistarla, perché certo vi riusciremo". 31 Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: "Non riusciremo ad andare contro questo popolo, perché è più forte di noi". 32 E diffusero tra gli Israeliti il discredito sulla terra che avevano esplorato, dicendo: "La terra che abbiamo attraversato per esplorarla è una terra che divora i suoi abitanti; tutto il popolo che vi abbiamo visto è gente di alta statura. 33 Vi abbiamo visto i giganti, discendenti di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste, e così dovevamo sembrare a loro". Giosuè, figlio di Nun, e Caleb, figlio di Iefunnè, che erano stati tra gli esploratori della terra, si stracciarono le vesti 7e dissero a tutta la comunità degli Israeliti: "La terra che abbiamo attraversato per esplorarla è una terra molto, molto buona. 8Se il Signore ci sarà favorevole, ci introdurrà in quella terra e ce la darà: è una terra dove scorrono latte e miele. 9Soltanto, non vi ribellate al Signore e non abbiate paura del popolo della terra, perché ne faremo un boccone; la loro difesa li ha abbandonati, mentre il Signore è con noi. Non ne abbiate paura". Parola di Dio Ass: Rendiamo Grazie a Dio TRACCIA PER IL COMMENTO La via della ricostruzione è difficile. Le tentazioni di voler fare da soli, di voler fare presto anche a spese degli altri, o di fermarsi per stanchezza o rassegnazione, sono forti. La parola di Dio chiama con forza i credenti a camminare insieme: «Meglio essere in due che uno solo, perché due hanno 28 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo un miglior compenso nella fatica. Infatti, se vengono a cadere, l’uno rialza l’altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi» (Qoelet 4,9). Non è nella solitudine egoistica, ma nella comunione che Dio è presente( «Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Matteo 18,20). E solo se lui è presente la ricostruzione ha fondamenta solide: «Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori» (Salmo 127,1). Sicuramente ci sarà una fatica da compiere ma non siamo soli. Si tratta di iniziare a stabilire : un nuovo rapporto con se stessi, con le persone, con le cose. Provare paura e timore è normale, perché la novità con il suo carico di indeterminazione e di incertezza suscita sempre timore. Occorre superare la paura iniziando a camminare insieme. In questa lotta che ci porterà come popolo di Dio dentro la Terra promessa non smettiamo mai di seguire il Signore, Egli è colui che ci precede, Egli è colui che combatte per noi. E’possibile rinascere, ma dobbiamo volerlo, dobbiamo cingerci i fianchi, metterci i sandali ai piedi e con le lucerne accese uscire dietro il Signore che ci guida. Silenzio L1: Gesù ci invita a non essere ascoltatori passivi, ma ascoltatori che si alzano guidati dalla parola di Dio e si mettono in cammino. Durante il canto ci rechiamo al presbiterio dove riceveremo una traccia con alcune proposte di impegno. Ciascuno è invitato a prendere con se stessi e con Dio almeno un impegno di vita concreto per prepararsi al Natale. Può essere utile per ciascuno scriverlo in detto foglio nell’apposito spazio. Canto:...(segno) 29 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo Orazione: Infondi nel nostro spirito la tua grazia, Signore; tu che all'annunzio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore. Benedizione finale Canto: .... 30 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 7° giorno Titolo : LE VIE PER LA RICOSTRUZIONE: NUOVO RAPPORTO CON SE STESSI Canto: ….. P: Nel nome del Padre …+ Ass: Amen P: La Pace del Signore che viene sia con tutti voi Ass: E con il tuo spirito. L1: Siamo qui riuniti per prepararci ad accogliere Gesù che viene nella nostra storia. Stiamo vivendo in tempi difficili in cui un terremoto economico e sociale ha fatto crollare tante attività, tante famiglie, tante certezze. In questa novena cercheremo di interrogare la parola di Dio perché ci aiuti a comprendere ciò che sta avvenendo e perché possiamo trovare le vie per la ricostruzione, non cadendo negli errori del passato. Oggi, in particolar modo, rifletteremo sul prima via della ricostruzione: un nuovo rapporto con se stessi P: Fratelli e sorelle raccogliamoci in silenzio e prepariamoci ad accogliere la nuova luce che oggi ci viene donata dalla Parola di Dio. Breve silenzio Canto delle profezie Canto: Alleulya Dal Vangelo secondo Matteo (1,18-25) Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. 20 Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. 31 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; 21 ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati". 22 Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: 23 Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi. 24 Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; 25 senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù. Parola del Signore Ass: Lode a te o Cristo TRACCIA PER IL COMMENTO Ci sono eventi nella vita che non scegli e neanche sceglieresti, ma capitano. Nessuno sceglierebbe di vedere crollare la propria casa, nessuno sceglierebbe di perdere il lavoro, di ammalarsi, di rimanere senza casa, S. Giuseppe non avrebbe scelto di essere Babbo in questo modo misterioso... Ogni evento c’interroga. Ti lasci interrogare? La prima via della ricostruzione è ricostruire un nuovo rapporto con se stessi e chiede di imparare a selezionare ciò che costruisce da ciò che disperde creando solo confusione e affanno. In questa via due sono gli aspetti fondamentali : La gestione del tempo e il modo di affrontare le incertezze. Gestione del tempo Quando facciamo un viaggio capita sempre più spesso, per non dire sempre, di tralasciare il paesaggio che attraversiamo perché conta solamente il tempo di percorrenza; al supermercato troviamo sempre più prodotti pronti da portare via il che ci fa risparmiare il tempo, ma perdiamo sempre più di vista la ricerca della qualità; i pasti, anche in famiglia, si riducono sempre più a 32 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo piccole parentesi in seguito alle esigue pause concesse dal lavoro e la distensione della convivialità si perde.... In questa corsa i tempi esteriori non sono armonizzati con quelli interiori più lenti e questo porta ad una sospensione della vita interiore. E’ vero che per la mentalità di oggi i lenti sono dei perdenti e mai arriveranno in alto, ma riflettendoci sono proprio loro ad avere la capacità di pensare meglio ogni situazione, di non confondere una cosa con un’altra, di elaborare un pensiero fino in fondo. I lenti sono spesso ricompensati da un’idea che nasce da questo lento approdo agli interrogativi: “Gli stressati quando è l’ultima volta che hanno avuto un’idea?”2 Modo di affrontare le incertezze S. Giuseppe di fronte all’annunzio che Maria aspetta un bimbo si trova a dover lottare con se stesso, con quell’atteggiamento umano che è la ricerca di sicurezze. Da una parte è tentato di difendersi dagli eventi, perché mettono in discussione il modo di essere marito e padre che la sua storia, la sua cultura gli hanno trasmesso, per cui è tentato di allontanare e difendersi da Maria, colei che destabilizza tutte le sue certezze. Dall’altra parte Giuseppe è tentato di dire: ”Ho sbagliato tutto, non ho capito nulla del disegno di Dio, lascio che Maria vada per la sua strada e io ricomincerò da capo”. In entrambi i casi si rifiuta l’incertezza. Il primo è il caso di chi tra noi non vuol rinunciare ai propri schemi e progetti, che sono assolutamente i migliori e quelli giusti per cui vanno difesi da tutto ciò che li mette in discussione e a qualsiasi costo (dovessi respingere in mare chi sta fuggendo dalla guerra e dalla povertà!). Nel secondo caso non si vuole accettare che il progetto da noi pensato abbia risvolti imprevisti di cui non 2 Cristoph Baker, Ozio,lentezza e nostalgia, EMI, Bologna, 2000. 33 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo sappiamo comprendere la portata, generando incertezza, per cui preferiamo rinunciare a tutto il progetto per sfuggire all’”ignoto”. Vivere l’incertezza nel modo adeguato chiede di considerare sia ciò che desideriamo e crediamo insieme con ciò che gli eventi ci impongono, cercando di trovare l’armonizzazione . Per far questo è chiesta la fiducia nel futuro, nella Speranza che “tutto (anche eventuali sbagli) concorre al bene di chi cerca il Signore”. Silenzio L1: Gesù ci invita a non essere ascoltatori passivi, ma ascoltatori che si alzano guidati dalla parola di Dio e si mettono in cammino. Durante il canto ci rechiamo al presbiterio dove riceveremo una traccia con alcune proposte di impegno. Ciascuno è invitato a prendere con se stessi e con Dio almeno un impegno di vita concreto per prepararsi al Natale. Può essere utile per ciascuno scriverlo in detto foglio nell’apposito spazio. Canto:...(segno) Orazione: O Dio, che nella venuta del tuo Figlio hai risollevato l'uomo dal dominio del peccato e della morte, concedi a noi, che professiamo la fede nella sua incarnazione, di partecipare alla sua vita immortale. Egli è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Benedizione finale Canto: .... 34 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 8° giorno Titolo : LE VIE PER LA RICOSTRUZIONE: NUOVO RAPPORTO CON GLI ALTRI Canto: ….. P: Nel nome del Padre …+ Ass: Amen P: La Pace del Signore che viene sia con tutti voi Ass: E con il tuo spirito. L1: Siamo qui riuniti per prepararci ad accogliere Gesù che viene nella nostra storia. Stiamo vivendo in tempi difficili in cui un terremoto economico e sociale ha fatto crollare tante attività, tante famiglie, tante certezze. In questa novena cercheremo di interrogare la parola di Dio perché ci aiuti a comprendere ciò che sta avvenendo e perché possiamo trovare le vie per la ricostruzione, non cadendo negli errori del passato. Oggi, in particolar modo, rifletteremo sulla seconda via della ricostruzione: un nuovo rapporto con gli altri P: Fratelli e sorelle raccogliamoci in silenzio e prepariamoci ad accogliere la nuova luce che oggi ci viene donata dalla Parola di Dio. Breve silenzio Canto profezie Canto: Alleulya Dal Vangelo secondo Luca (1,39-46) In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di 40 Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42 ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! me? 43 A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da 44 Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato 35 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo di gioia nel mio grembo. 45 E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto". 46 "L'anima mia magnifica il Signore. TRACCIA PER IL COMMENTO: Viviamo oggi in una società in cui si moltiplicano le possibilità di comunicazione e di relazione. Oggi l’importanza di una persona si misura sulla quantità di relazioni che riesce ad avere. Su face-book, ad esempio, si guarda il numero di amici nella propria lista. Sei importante quanto più ti conoscono. In realtà l’aumentare del numero delle relazioni da una parte diminuisce il tempo che puoi dedicarci, dall’altra peggiora la loro qualità. Per ricostruire nuove relazioni è richiesta la capacità di iniziare un cammino di attenzione verso l’altro, interessarsi di ciò che vive chi ti è vicino: i familiari , gli amici, i conoscenti , e i lontani, quelli che non conosciamo, che sono lontani per cultura, stili di vita e storia personale. Attraverso la ricostruzione dei legami tra le persone si può recuperare la solidarietà e vivere la fraternità, che è il nutrimento della fiducia, e della sicurezza di sé. E’ una via questa che chiede di costruire reti di relazioni nuove, di ricercare il dialogo e l’apertura verso l’altro. E’ una via che chiede impegno e fatica per spogliarsi, perché accogliere l’altro che è diverso da me chiede di spogliarmi di tante cose e 36 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo perdere tempo. Maria costruisce nuove relazioni recandosi dalla cugina Elisabetta che in quel momento era più bisognosa. Non si è fermata a contemplare il mistero che avveniva in lei,ma si è lasciata guidare da quel Dio che per relazionarsi con lei e con noi aveva lasciato il trono celeste per essere accolto nel suo grembo. Così anche lei esce dalla sua casa per andare a incontrare, a interessarsi di ciò che viveva la sua parente, per condividere la sua gioia,ma anche le sue paure. Maria non ci indica solo il cosa fare: uscire per incontrare, ma anche verso chi: il bisognoso. Silenzio L1: Gesù ci invita a non essere ascoltatori passivi, ma ascoltatori che si alzano guidati dalla parola di Dio e si mettono in cammino. Durante il canto ci rechiamo al presbiterio dove riceveremo una traccia con alcune proposte di impegno. Ciascuno è invitato a prendere con se stessi e con Dio almeno un impegno di vita concreto per prepararsi al Natale. Può essere utile per ciascuno scriverlo in detto foglio nell’apposito spazio. Canto:...(segno) Orazione: O Dio onnipotente ed eterno, è ormai davanti a noi il Natale del tuo Figlio: ci soccorra nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nel seno della Vergine Maria e si è degnato di abitare fra noi. Egli è Dio e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Benedizione finale Canto: .... 37 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 9° giorno Titolo : LE VIA PER LA RICOSTRUZIONE: NUOVO RAPPORTO CON LE COSE Canto: ….. P: Nel nome del Padre …+ Ass: Amen P: La Pace del Signore che viene sia con tutti voi Ass: E con il tuo spirito. L1: Siamo qui riuniti per prepararci ad accogliere Gesù che viene nella nostra storia. Stiamo vivendo in tempi difficili in cui un terremoto economico e sociale ha fatto crollare tante attività, tante famiglie, tante certezze. In questa novena cercheremo di interrogare la parola di Dio perché ci aiuti a comprendere ciò che sta avvenendo e perché possiamo trovare le vie per la ricostruzione, non cadendo negli errori del passato. Oggi, in particolar modo, rifletteremo sulla terza via della ricostruzione: un nuovo rapporto con le cose P: Fratelli e sorelle raccogliamoci in silenzio e prepariamoci ad accogliere la nuova luce che oggi ci viene donata dalla Parola di Dio. Breve silenzio Canto profezie L2: DA UNA TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA ... oggi il mio bambino mi chiede di fermarmi, di lasciare tutte le mie faccende di sempre e di stare con lui”. Siamo andati vicino casa, nei giardini che costeggiano il nostro laghetto... ho tante cose che mi sembra non possano aspettare... ma tanta è la sua allegria che ho messo da una parte i miei mille pensieri e l’ho seguito... Ci siamo messi seduti e Lorenzo per prima cosa si toglie le scarpe, cominciando a correre pesticciando il verde tappeto d’erba, l suoi occhi sorridono al solleticare del prato, mi invitano a correre dietro di lui che è come se scoprisse un meraviglioso nuovo gioco... Lo guardo fermarsi, allungare la sua manina per toccare una delle mille margherite che solo ora noto che ci circondano, non la strappa, sembra la voglia accarezzare ... poi in un attimo alza i suoi occhi per seguire il volo di una farfalla dai mille colori... mi viene incontro indicandomela, gli sorrido e seguendolo ci avviciniamo alla riva del lago. Lui prende un sasso e lo getta in quello specchio chiaro, lo vedo fissare i cerchi che è riuscito a disegnare con il suo gesto, lo invito a riprovare insieme con me: i 38 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo nostri “disegni sull’acqua “ si abbracciano e girano, fino a spaventare due anatre che sbattendo le ali fuggono via. Alziamo i nostri occhi per seguirle e adesso sono io che invito Lorenzo ad osservare il cielo che lascia intravedere il suo azzurro fra montagne di nuvole bianche che corrono con l’aiuto del vento trasformandosi in mille modi ... Insieme giochiamo a trovare nelle loro forme oggetti familiari: una casa, un gelato, un pallone ... Il nostro gioco sembra non avere fine e tra i rami e le foglie degli alberi cerchiamo di sfuggire ai raggi del bel sole che vi fa capolino: Sono contenta per lui e per le scoperte che mi ha aiutato a fare, lo tengo per mano e ringrazio Dio creatore per gli attimi che sto vivendo. Gli sono grata, oggi mi ha concesso di osservare alcune meraviglie del Suo creato servendomi degli occhi, dello stupore, dell’ingenuità del mio Lorenzo. Ed allora, quello che è da sempre uno dei suoi doni più grandi, diventato tanto abituale da essere, a volte, quasi “invisibile, povero e sconosciuto” per i miei occhi, oggi acquista, grazie al mio bambino, ricchezza infinita per occhi del mio cuore. Canto: Alleulya Dal Vangelo secondo Luca (2,1-7) 1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5 Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio TRACCIA PER IL COMMENTO: Siamo ormai prossimi al Natale il mistero di Dio che si fa bambino. Il Dio che scende “dalla sede regale” e viene accolto prima nel grembo di una donna e quindi nel mondo. Il Dio che sceglie una via talmente 39 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo nuova per salvarci che nemmeno la fantasia più sfrenata avrebbe potuto escogitare: sceglie di spogliarsi e diventare bambino, infante, e come tale riscoprire il mondo, quel mondo che lui ha creato, scoprirlo nel modo in cui solo un bambino sa scoprire, con quella meraviglia che solo guardando negli occhi del bambino che scopre le cose si può conoscere. E’ impressionante, ma anche bellissimo... il cuore non può non tremare avvolto dalla vertigine di un tale mistero. Gesù rivolge anche a noi questo invito, lui è la via e ci dice: se non tornerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 18,3). Tornare come bambini, tornare a riscoprire il mondo, le cose, in maniera nuova, lasciare che la meraviglia si riaffacci sulla nostra vita, fare la fatica di spogliarsi delle nostre precomprensioni per accogliere le cose, le relazioni e se stessi in maniera nuova. La “rinascita dall’alto” è un dono. A me è chiesto di dispormi ad accettarlo, di cercarlo, lavorando nel nuovo rapporto con me stesso, con le persone e con le cose; cercarlo rendendosi disponibile a cambiare, cercarlo perché solo quando lo incontrerò veramente la mia vita sarà trasformata dal di dentro. Intanto lavoriamo anche col nuovo rapporto con le cose seguendo due filoni: 40 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 1 – Un discernimento che mi porti a valutare cosa è essenziale. Ci sono le cose superflue e inutili, quelle superflue ma utili, quelle necessarie, quelle indispensabili. Naturalmente il rapporto con le cose è influenzano dal rapporto con se stesso e con gli altri. 2 – Iniziare a informarsi per scoprire quali sono i processi produttivi di ciò che normalmente usiamo, per scoprirne sia gli effetti positivi che quelli negativi a livello sociale e a livello ambientale, e quindi orientare i miei acquisti in base a ciò che ho conosciuto. In questo nuovo rapporto con le cose dobbiamo stare attenti a due possibili errori: Ridurre il nuovo rapporto con le cose ad una serie esclusiva di leggi: questo si deve fare questo no - perché ciò finisce per ingessare il cammino di rivalutazione del proprio rapporto con le cose; Scegliere di rinunciare alle cose perché “bisogna sacrificarsi”. Ricordiamoci che noi stiamo cercando di ricostruire la nostra vita dopo il terremoto (materiale, relazionale o economico che sia) che l’ha fatta crollare, ma non vogliamo commettere gli errori passati di costruire su ciò che si sfarina, su una faglia aperta che prima o poi genererà terremoti e che quindi dà solo un’illusione di solidità. Vogliamo 41 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo ricostruire in una maniera nuova per poter essere felici senza però essere illusi. Le rinunce ci sono e sono necessarie, ma per scegliere un qualcosa di più grande, più bello, che non crolla. Silenzio L1: Gesù ci invita a non essere ascoltatori passivi, ma ascoltatori che si alzano guidati dalla parola di Dio e si mettono in cammino. Durante il canto ci rechiamo al presbiterio dove riceveremo una traccia con alcune proposte di impegno. Ciascuno è invitato a prendere con se stessi e con Dio almeno un impegno di vita concreto per prepararsi al Natale. Può essere utile per ciascuno scriverlo in detto foglio nell’apposito spazio. Canto:...(segno) Orazione: Affrettati, non tardare, Signore Gesù; la tua venuta dia conforto e speranza a coloro che confidano nel tuo amore misericordioso. Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Benedizione finale Canto: .... 42 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo S: Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire. T: Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire. L: Rallegrati figlia di Sion, esulta figlia di Gerusalemme: ecco il Signore verrà, ed in quel giorno vi sarà grande luce, i monti stilleranno dolcezza, e dai colli scorrerà latte e miele, perché verrà un gran profeta, ed egli rinnoverà Gerusalemme. T: Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire. L: Ecco dalla casa di David verrà il Dio uomo a sedersi sul trono; vedrete e godrà il vostro cuore. T: Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire L: Ecco verrà il Signore, il nostro Protettore, il Santo di Israele, portando sul capo la corona regale, e dominerà da un mare all'altro e dal fiume ai confini estremi della terra. T: Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire L: Ecco apparirà il Signore e non mancherà di parola: Se indugerà attendilo, perché verrà e non potrà tardare. T: Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire. L: Il Signore discenderà come pioggia sul vello: in quei giorni spunterà la giustizia e l'abbondanza della pace: tutti i re della terra lo adoreranno e i popoli lo serviranno. T: Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire. L: Nascerà per noi un bambino e sarà chiamato Dio forte: Egli siederà sul trono di Davide suo Padre e sarà un dominatore ed avrà sulle sue spalle la potestà regale. T: Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire. L: Betlemme città del sommo Dio, da te nascerà il dominatore di Israele, la sua nascita risale al principio dei giorni dell'eternità e sarà glorificato in mezzo a tutta la terra, e quando Egli sarà venuto, vi sarà pace sulla nostra terra. T: Venite adoriamo il Re Signore che sta per venire. Alla vigilia di Natale si aggiunge: Domani verrà cancellata l'iniquità della terra e regnerà su noi il Salvatore del mondo. 43 Novena di Natale Rialzati:per te Dio si è fatto uomo 44