Golfo saronico grecia
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Golfo saronico grecia
www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Grecia In rotta per il mare olimpico 34 Gennaio 2004 I viaggi di Corto Caprese Raggiungere Atene, località ospite della prossima Olimpiade e navigare nel Golfo del Saronico, un tratto di mare ricco di bellezze naturali, intriso di storia e mitologia Gennaio 2004 35 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Monte Parnitha Golfo di Corinto I viaggi di Corto Caprese Attica Eubea Grecia Elefsina Angistri Aigina Peloponneso Napflio Penisola di Methana Epidauro Andro Fleves Mar di Creta Keratea Sounion Makronissi Patroklou Kato Sounion Ceo San Giorgio Termia Golfo dell’Argolide Dokos Idra COME ARRIVARE IN AEREO Poros Psili Mar Egeo Markopoulo Golfo del Saronico Micene Mar Ionio Petafilii Koropi Pireo Salamis Corinto ATENE Atene Salamis Canale di Corinto Panoramica di Atene. In risalto la zona argheologica dell’Acropoli e sullo sfondo il mare. Il Canale di Corinto (foto in basso) stretto budello nel quale, però, passano regolarmente imbarcazioni e navi Maratona Mer Egeo Dall’Italia, si impiegano poco più di due ore partendo da Roma o Milano. Dal capoluogo lombardo, decollano regolarmente Olympic Airways, Alitalia, Volare Airlines (via Bari). Da Roma, Olympic Airways, Alitalia, Aegean e Cronus Airlines. Da Napoli, Alpi Eagles. Da Bari, Volare Airlines. Spetse IN NAVE di Gianluca Gorga na piccola rada semideserta, acqua cristallina, costa rocciosa e minute spiagge contornate da una fitta macchia mediterranea da cui si diffondono fragranze estranee alla città, odori d’altri tempi. La catena dell’ancora si tende e la barca con un lieve sussulto si allinea al vento, vero padrone di queste coste. Né sogno, né fantasia: è la Grecia, trionfo del “Mare” e della navigazione da diporto. U UN TEMPO Per comprendere le meraviglie di un viaggio in Grecia, è necessario riuscire a collocare in un certo ordine, luoghi, popolazioni ed epoche. Per fare questo è bene conoscere, almeno a grandi linee, la storia di questo Paese e sapere che si articola in fasi successive. Si va dalla minoica a quella micenea, per arrivare al periodo classico delle città-stato seguito dalla decadenza di queste ultime, fino alla conseguente conquista romana. Della civiltà minoica, che prende il nome da Minosse, suo re, si hanno i primi insediamenti a Creta già nel IV millennio a.C.. Alla caduta di questa civiltà, dovuta forse agli effetti dell’eruzione del vulcano di Santorini, seguì il dominio dei Micenei. Stabilitisi nel Peloponneso, a Micene, erano un popolo di commercianti e guerrieri; a loro si attribuisce la guerra di Troia. Il V secolo a.C. è convenzionalmente considerato l’inizio del periodo classico. La Grecia era formata da città-stato autonome governate ognuna da un proprio re. Solo quando ad Atene nacque il concetto di democrazia, governo del popolo, il potere di decisione venne allargato ai cittadini ritenuti degni di tale facoltà. E’ in questo periodo che fiorirono le arti e nelle città - Atene per prima - furono rea36 Febbraio 2004 Dalle nostre coste, esistono collegamenti regolari. Con i traghetti dislocanti, si impiegano circa 17 ore. Le partenze, sono dai porti di Venezia, Trieste, Ancona, Bari e Brindisi, tutte dirette a Corfù, Igoumenitsa e Patrasso. I collegamenti diretti con Paxos, Cefalonia e Zante, sono attivi solo in estate. Le compagnie di navigazione sono: Superfast Ferries, Adriatica Navigazione, Minoan Lines e Anek. lizzati gli splendidi edifici di cui oggi possiamo visitare quello che le numerose campagne archeologiche hanno reso visibile. Le continue guerre combattute tra le città-stato per l’affermazione dell’una sull’altra, sancirono la fine di quest’epoca. Salita al potere la dinastia macedone, è con Alessandro Magno (336 a.C.) che il sogno panellenico si concretizza: un impero di lingua e cultura greca, esteso fino all’odierno Afghanistan. Alla morte di Alessandro, nel 323 a.C., tutto questo fu conquistato dai romani. Parlando di storia greca, di rigore è un accenno alle Olimpiadi. Dal 776 al 393 a.C. si tennero ogni quattro anni ad Olimpia in onore di Zeus. Proprio l’ispirazione pagana, fu la causa della loro sospensione per volere dell’imperatore Teodosio. Solo nel 1896 per iniziativa di De Coubertin e del neo eletto Comitato Olimpico Internazionale, si tennero ad Atene le prime Olimpiadi moderne. UN MOTIVO IN PIÙ L’idea di un viaggio in Grecia, un classico per gli amanti dei piccoli grandi piaceri della crociera in barca e della vela in generale, si scontra spesso con lo “scoglio” delle lunghe distanze da percorrere in confronto ad altre mete ugualmente belle, ma più vicine. Durante la pros- sima estate, però, Atene farà la differenza con un evento sportivo che può rappresentare il motivo in più per spingersi fino alle splendide coste dell’Egeo. Dal 13 al 31 agosto, dopo 108 anni dalla prima Olimpiade moderna, la capitale greca ospiterà la XXVIII edizione dei Giochi Olimpici, la seconda in terra greca dalla ripresa dei Giochi. Cerchiamo di capire cosa sarà possibile vedere, ad Atene in ambito velico, durante questa serie di eventi. Tra i grandi numeri di questa edizione - 28 discipline sportive, 10.500 atleti, 5.500 accompagnatori, 201 nazioni rappresentate e ben 21.500 giornalisti accreditati - la vela occupa una posizione particolare, determinata dalla vasta suddivisione in classi olimpiche. In tutto, contingentati dal numero chiuso imposto già dalla scorsa edizione dei giochi, gli atleti impegnati in specialità veliche, saranno 400. La cifra, é stata determinata selezionando e limitando le classi in gara. Parteciperanno quindi i Finn con 28 barche, i 470 con 30 equipaggi maschili e 19 femminili, i Laser 40 imbarcazioni in tutto, 26 classe Europa, 16 Tornado, 16 Star, 19 saranno i 49er, 15 l’Yngling ed infine nella classe Mistral 28 donne e 35 uomini. Di tutte le nazioni, solo la Grecia, in qualità di Paese ospite, potrà iscrivere un equipaggio in ogni classe. NAVIGARE NEL GOLFO DEL SARONICO L’Egeo è un mare diverso da quello in cui siamo abituati a navigare noi italiani. Ricco di isole, circa 3000 delle quali solo 1400 abitate, è comprensibilmente pieno di ridossi. Per questo motivo, il “tanto temuto” vento estivo da nord, tipico della Grecia e meglio conosciuto con il suo nome turco “Meltemi”, non deve spaventare. In questo paragrafo, costeggeremo alla ricerca di ridossi, rade e porti consigliati, l’Attica dallo sbocco del canale di Corinto fino ad Atene, vera meta del nostro viaggio, senza però trascurare il tratto di costa che dalla capitale greca, porta a Capo Sounion, da cui volendo, poter proseguire per le Cicladi, meta ambita da tutti. Il Golfo del Saronico, che si apre all’uscita del canale, è il Febbraio 2004 37 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela I viaggi di Corto Caprese mento al porto può essere complesso di notte a causa delle molte luci della costa e dell’intenso traffico in entrata e uscita dal vicino Pireo. Ma una volta entrati il ridosso è quasi totale. E’ infatti possibile lasciare la barca con una certa tranquillità e visitare la vicina Atene. Al largo della capitale, a circa 12 miglia a sud-ovest di Zoe Marina - raggiungibile con una piacevole veleggiata con Meltemi portante - troviamo l’isola di Aigina, anch’essa nota per le vicende della storia antica di questo Paese. Arrivando da terra una chiesetta bianca e una colonna dorica, possono essere usati come punti cospicui per l’individuazione dell’entrata del porto pubblico, allegro ma molto affollato. Porre massima attenzione, arrivando da sud, ai bassi fondali che si estendono a est di Nisis Metopoi. In porto il ridosso è buono da tutti i venti, anche se inevitabili raffiche tendono improvvisamente le cime d’ormeggio provocando frequenti sussulti dell’imbarcazione. Attenzione ai fondali, sono pessimi tenitori. In alternativa al porto pubblico esiste un marina: acqua e luce in banchina sono di facile accesso, al contrario di quanto accade nel bacino pubblico dove bisogna prima rintracciare l’addetto. Oltre ad Aigina meritano una visita anche le altre isole del Golfo Saronico, Poros e Idra. Le loro acque e le splendide coste, saranno un’ottima ricompensa per il tempo trascorso alle prese con un po’ di Meltemi. In ogni caso, partendo da Aigina prima del levarsi del tipico vento da nord, navigando per 17 miglia, si può arrivare a Capo Sounion, il punto più meridionale dell’Attica. Con tempo buono, qui si può trascorrere una tranquilla notte in rada godendo uno splendido tramonto alle spalle del tempio di Poseidone. La cala, è frequentata dalle barche che aspettano lo scemare del Meltemi prima di proseguire verso Kolpos Petalion. Anche in questo caso, attenzione al fondale, sabbia e alga, possono far arare l’ancora. Tipico ormeggio greco con ancora e cime a terra. Un’ottima soluzione per ridossarsi dai venti che soffiano sulle isole tratto di mare più trafficato di questo Paese. I molti marina disseminati lungo le coste dell’Attica, più della metà di quelli di tutta la Grecia, sono anche la base delle tante e nutrite flotte charter della zona. Le coste, brulle e rocciose, sono ricche di installazioni industriali che certo non rendono il primo approccio con la Grecia idilliaco.Questa descrizione però, non è affatto rappresentativa della situazione delle altre coste, che non smentiscono le aspettative. Per ciò, nel tratto di mare tra il canale di Corinto e Atene, è meglio non effettuare nessuna sosta intermedia, programmando invece un’unica tappa. Le uniche proposte che si pongono per un’eventuale sosta, sono Salamis e Ormos Kalamaki, poco a nord dell’uscita del canale di Corinto. Questo approdo offre un valido ridosso dal Melte38 Febbraio 2004 A SPASSO PER ATENE mi anche se le raffiche catabatiche lo colpiscono violentemente. Il vantaggio del luogo è la disponibilità di cantieristica navale per ogni piccola necessità di bordo. La tappa alternativa, è Salamis. L’isola, da noi più conosciuta come Salamina, per l’omonima battaglia navale, si presenta arida e con pochi ancoraggi a causa delle molte zone militari. E’ poco consigliabile per attività balneari, ma buona come ridosso dal Meltemi, infatti, i vari porti e i molti cantieri di buon livello, forniscono un discreto servizio al diporto. Nell’avvicinamento all’isola, porre attenzione alle molte aree interdette alla navigazione. Ad Atene, evitare il Pireo, un porto commerciale e come tale riservato alle navi. Tra gli altri, è invece valido Zea Marina. L’avvicina- Una grande metropoli, caotica, abitata da milioni di persone, meta di correnti migratorie interne provenienti da tutta la Grecia, con attriti sociali legati all’origine geografica dei cittadini e con un’urbanistica ancora strutturata su progetti e opere degli anni ‘60. Un ritardo questo, cui si sta cercando di porre rimedio, come sempre accade per ogni sede olimpica, con ingenti finanziamenti per i numerosi cantieri che porteranno ordine, arterie stradali e strutture innovative. Una città in piena regola, una di quelle che secondo alcuni, almeno in estate, dovremmo fare a meno di frequentare. Non è così per Atene. Il suo caos diventa folklore e i problemi tipici di una grande città, sì perdono se paragonati alle bellezze che è in grado di offrire con i suoi dintorni e la stessa area urbana. Per poter dire di conoscere questa città, bisognerebbe poter disporre di più giorni dato l’elevato numero di cose da vedere. La visita più classica, è quella all’Acropoli, immagine di Atene, che insieme al suo museo - dove si trovano tutte le opere recuperate durante gli scavi archeologici di quest’area - meriterebbe una vi- DALL’ITALIA IN BARCA La Grecia, il tempio della vela. Raggiungere dall’Italia le sue coste e le mille isole che la caratterizzano, non è poi così impossibile nei tempi medi di una crociera estiva, al costo però, di parecchie tappe di media lunghezza. Prendiamo come punto di partenza per chi proviene dalle coste tirreniche, il porto di Reggio Calabria. I diportisti possono contare sulla darsena della Lega Navale, piccola ma ben attrezzata, nella quale trovare un buon ridosso. Attenti però ai venti del III quadrante, possono creare risacca in banchina. Usciti dal porto di Reggio Calabria, si apre lo Stretto di Messina con le sue forti correnti “montanti”, dirette verso il Tirreno, e quelle “scendenti”, orientate verso lo Ionio. Per non avere problemi in questo tratto di mare, se sconosciuto, sarebbe bene attraversarlo di giorno e con corrente a favore. Da qui, se il meteo nelle 36 ore lo permette, l’idea di “tirare dritti” su Fiscardo (Cefalonia), al prezzo di circa 235 miglia, fa sicuramente gola! Ovviamente, anche se molto più lungo, costeggiare l’Italia fino alla Puglia, evita lunghe traversate. Per chi proviene dall’Adriatico, esiste la grande comodità di una breve traversata per essere già in terra greca. Da S.Maria di Leuca, Paxos, dista solo 100 miglia. Il suo porto canale è fornito di due entrate, una a nord e una a sud. Per imbarcazioni con pescaggio superiore ai 2,50, si consiglia l’accesso da nord. Da questo ormeggio, percorrendo 57 miglia, si può raggiungere il porto di Fiscardo, oppure, attraversando il canale di Lefkada, entrare subito nel Golfo di Patrasso. Per rendere più piacevoli le miglia (circa 100) nei golfi di Patrasso e Corinto, si possono seguire queste accortezze: è meglio rifornirsi di acqua, gasolio e cambusa a Fiscardo o a Lefkada, così da poter saltare la sosta a Patrasso, onestamente bruttina; una volta nel Golfo di Patrasso, per rimanere ridossati dalle tipiche “sventolate” della zona, è preferibile costeggiare il lato nord. Il posto più bello dove programmare una sosta è Galaxidhi, dove vale la pena fermarsi almeno un giorno per visitare le rovine dell’antica Delfi. Da lì, ancora cinque ore di navigazione e si arriva a Corinto, dov’è fondamentale segnalare all’autorità competente (in ascolto sul canale 11 VHF), l’intenzione di percorrere il canale. A quel punto bisogna solo aspettare il proprio turno. Attenzione, un giorno a settimana, la navigazione nel canale è interdetta per manutenzione. Il pedaggio, piuttosto caro, si paga solamente sul lato Egeo del canale. Detto questo, salpati da Corinto e attraversato lo spettacolare istmo, Atene dista solo 46 miglia. Febbraio 2004 39 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela I viaggi di Corto Caprese A TAVOLA Scorcio dell’area archeologica di Delfi Andando in uno dei tanti marina privati, poi, non è difficile prendere a noleggio per qualche ora un tipico caicco. Un’esperienza, questa, che con la vela contemporanea non ha molto a che vedere, ma per la sua particolarità può rivelarsi divertente. Con l’occasione, trovandosi ad Atene tra il 14 e il 28 agosto - date entro cui si disputeranno le regate valide come prove olimpiche - si potrebbe approfittare per avvicinarsi ai campi di regata. Una visita, infine, merita il mercato centrale della capitale: il suo caos, gli odori e i colori, ne fanno un luogo di frontiera tra abitudini mediterranee e quelle asiatiche. DOCUMENTI PER LE IMBARCAZIONI La patente nautica é necessaria per imbarcazioni, piccoli natanti e gommoni con motore superiore agli 8hp e/o che raggiungono velocità superiori a 25 nodi. Tuttavia, in materia ci si può attenere alle leggi vigenti nel proprio Paese di origine. Il Transit Log Book, non è più necessario per imbarcazioni a uso privato, battenti bandiera di uno degli Stati dell’UE. Le imbarcazioni superiori a 7 metri, devono versare una tassa di circolazione di 5,80 euro nel primo porto d’approdo, che resterà valida per tutta la permanenza. sita guidata. Il consiglio è di non affrontare questa escursione durante le ore calde per evitare le alte temperature estive. Dopo questa “passeggiata in salita”, si può discendere a piedi attraversando l’area di Anafiotika, simile a un paesino greco, e raggiungere la Plaka, rifinito quartiere ottocentesco. Qualche ora sarà ben spesa per la visita del ricchissimo Museo Archeologico Nazionale in cui sono esposti alcuni tra i più bei reperti di questa civiltà. Un po’ di shopping, sempre molto gettonato dalle donne, si può fare nell’elegante quartiere di Kolonaki. Una serata indimenticabile - che però 40 Febbraio 2004 Una banchina del porto di Aigina va pianificata in anticipo - potrebbe avere inizio al tramonto, prendendo la funicolare per il colle Lycabettus, da cui godere uno splendido panorama, prima di assistere a uno spettacolo nel teatro romano di Erode Attico. Sito archeologico interessante, è l’Agorà romana, ricca di reperti particolari. Per variare, si può ammirare il cambio della guardia davanti al milite ignoto in Piazza Syntagma. Lo stadio Panatenaicos - d’epoca romana e sede delle prime Olimpiadi moderne - oltre a essere molto bello, è visitabile anche di sera grazie a una potente e suggestiva illuminazione. Di rigore una visita all’Agorà e al tempio Hephaisteion, il più integro di tutta la Grecia. Una passeggiata senza meta per la città è un’esperienza sempre ricca di sorprese, così come l’affittare una macchina o meglio un motorino, più agile nel traffico, per addentrarsi nella caotica rete viaria ateniese e scoprire i tanti resti di antiche strutture, soffocati tra i palazzi di ogni quartiere. Il Museo Bizantino, con la sua collezione d’icone sacre e il Museo Cicladico, per gli appassionati, espongono reperti di grande valore e quindi meritevoli di una visita. Un Paese come la Grecia, “di frontiera”, tra oriente e occidente, non poteva che avere una cucina molto particolare. Mussakà, feta, insalata di pomodori cipolle e cetrioli (da noi detta “insalata greca”) e i tanti antipasti conosciuti con il nome di ”PH]HGHV” (mezedes), sono i piatti classici. Si è spesso detto che si tratta di una cucina povera. Non è così. La realtà è che si basa su ingredienti semplici, che combinati però, rendono sapori complessi. Conosciamo meglio questi piatti. La Mussakà, simile alle nostre melanzane alla parmigiana, è un composto di melanzane, carne, besciamella e pomodoro, condita con olio e formaggio. L’insalata greca, è preparata con pomodori, cetrioli, cipolla, peperone, olive nere, sale e l’immancabile feta, formaggio fresco e tenero, ottenuto dal latte di pecora. Il tutto condito con olio d’oliva. I Baklavàs, invece, sono dei dolcetti preparati con pasta sfoglia, mandorle, cannella, burro e zucchero. Si tratta solo di alcuini dei piatti più famosi, ma già da questi emerge una verità sulla Grecia che, oltre a essere vista, va “assaggiata”. I DINTORNI NIGHT AND DAY Un viaggio ad Atene, però, può e dovrebbe essere anche l’occasione per visitare i dintorni della capitale greca. Con una macchina a noleggio e una buona cartina stradale si può raggiungere Maratona. Distante 42 Km dalla capitale, la stessa distanza che si percorre nell’omonima disciplina sportiva, in questo luogo sono presenti numerosi siti archeologici di notevole interesse. Altra escursione, questa di carattere paesaggistico archeologico, è quella a Capo Sounion a circa 70 Km dalla capitale. Come già detto, si tratta della punta meridionale dell’Attica. La valenza paesaggistica di questo luogo è offerta dai tramonti spettacolari che illuminano le rocce del promontorio e i blocchi di pietra delle rovine che vi si ergono, di una luce rossastra molto suggestiva. Trai ruderi di questi siti, molto bello è il noto tempio di Poseidone. Tipica escursione, è quella a Delfi, situata circa 100 Km a nord-ovest di Atene. La visita a queste rovine, tra le più belle della Grecia e seconde solo a quelle dell’Acropoli, richiede quasi una giornata. Sarebbe bene, quindi, partire nelle prime ore del mattino per avere il tempo di godere a pieno dei luoghi dove, secondo la mitologia, l’oracolo avrebbe svelato le sue profezie. E’ un dato di fatto. Ai greci piace divertirsi, quindi locali e attrazioni non mancano mai. Ormai si può anche mangiare o fare shopping a qualsiasi ora del giorno e della notte. Il traffico, conseguenza di tutto questo, anche a tarda ora è molto sostenuto ed è quindi bene tenerne presente prima di iniziare ogni spostamento. D’obbligo una visita in taverna, locale tipico del folklore greco. Qui sono frequenti le esibizioni di “zeimbkiko”, danza maschile molto colorita. Bar, club e discoteche, per gli amanti del genere, sono molti e di buon livello. In estate i locali più popolari si trovano tra Glyfada e Vouliagmeni e nei centri balneari di Porto Rafti e Nea Makri. Eccoci dunque alla fine del nostro viaggio. La fruibilità nautica di questo Paese sta gradatamente cambiando sotto la spinta dei finanziamenti dell’Unione Europea, volti alla costruzione di nuovi porti lungo la Grecia continentale e insulare. Il fascino di queste coste, “i famosi ormeggi con le cime a terra”, soprattutto nelle isole, non diverranno ricordi del passato. L’aumento di opere per il diporto, che stando ai progetti saranno poco invasive, lasceranno comunque spa zi immensi alla nautica purista. Speriamo sia così. Febbraio 2004 41 Mussakà Baklavàs Insalata greca