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“Codice QR”: una risposta innovativa per la comunicazione e la soddisfazione del cliente GIUSEPPE TARDIVO* ANGELA SCILLA MILENA VIASSONE Abstract Obiettivi. Considerata l’importanza crescente assunta dall’innovazione tecnologica al fine di una tempestiva comunicazione con il cliente, il paper si propone di misurare la customer satisfaction verso la qualità del codice QR, fornendo al contempo importanti strategie di sviluppo. Metodologia. L’analisi è condotta attraverso la somministrazione a 344 clienti in età compresa tra 18 e 40 anni del questionario SERVPERF, costituito da 22 enunciati e organizzato in base a cinque dimensioni della qualità, con il quale si richiede di esprimere su una scala Likert a sette livelli la customer satisfaction verso il servizio fruito. Risultati. Il livello di soddisfazione medio espresso risulta buono ma non uniforme tra le cinque dimensioni. Gli utenti ritengono il servizio affidabile e ne apprezzano gli elementi tangibili ma esistono margini di miglioramento con riferimento a: capacità di relazione, di rassicurazione, empatia. Limiti della ricerca. Questo paper costituisce uno studio esplorativo effettuato su un campione limitato di clienti del Nord Italia e non propone una comparazione della misura della soddisfazione con le aspettative del cliente verso lo stesso. Implicazioni pratiche. La ricerca potrebbe essere estesa in futuro ad un campione più ampio e condotta su specifici settori di utilizzo, con un’adeguata comparazione della customer satisfaction tra i Paesi europei. Originalità del lavoro. Nonostante numerosi studi abbiano enfatizzato l’importanza del codice QR nella comunicazione verso il cliente, questa ricerca costituisce il primo tentativo di fornire una misura della customer satisfaction attraverso un modello non ambiguo quale il SERVPERF. Parole chiave: innovazione tecnologica; customer satisfaction; codice QR; SERVPERF Purpose of the study. Given the increasing importance of the technologic innovation for a timely communication with the customer, this paper aims at measuring the customer satisfaction towards quality of the QR Code, providing also important development strategies. Methodology. The analysis is carried out through the administration of the SERVPERF questionnaire (composed of 22 items and organized according to the 5 dimensions of quality) to 344 customers aged between 18 and 40 years, asking them to express their level of satisfaction towards this service on the basis of a 7 points Likert scale. Findings. The customer satisfaction for QR Code is good but not uniform among the five dimensions: the service is considered reliable and tangible elements are appreciated while the ability of relation, of assurance and empathy could be improved. Research limits. This paper is only an explorative study performed on a sample limited to customers in Northern Italy and doesn’t propose a comparison between customer satisfaction and expectations. Practical implications. In the future the research could be extended to a wider sample and applied to special sectors where QR Code is used, with a comparison of customer satisfaction among the different European Countries. Originality of the study. Despite several studies have emphasized the importance of QR code in the communication firmcustomers, this research is the first attempt to provide a measure of the customer satisfaction throughout a non ambiguous method like SERVPERF. Key words: technologic innovation; customer satisfaction; QR code; SERVPERF * Pur essendo il paper frutto della riflessione congiunta degli autori, i paragrafi sono da attribuire nel modo seguente: par. 1 e 6 a Giuseppe Tardivo, par. 2.1, 2.2 e 2.3 a Angela Scilla, par. 3, 4 e 5 a Milena Viassone. Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese - Università degli Studi di Torino e-mail: [email protected] Dottorando in Business and Management - Università degli Studi di Torino e-mail: [email protected] Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese - Università degli Studi di Torino e-mail: [email protected] XXV Convegno annuale di Sinergie L’innovazione per la competitività delle imprese Referred Electronic Conference Proceeding ISBN 978-88-907394-3-9 DOI 10.7433/SRECP.2013.27 24-25 ottobre 2013 – Università Politecnica delle Marche (Ancona) 429 TRACK 6 - INNOVAZIONE DEL BRAND E DELLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE 1. Introduzione In un contesto economico dove tutto muta velocemente, dove i consumatori tendono a far divenire il momento dello shopping un momento piacevole come attività per il tempo libero, dove apparire è meglio che essere e dove conta più il valore dell’oggetto dell’acquisto che la sua reale utilità (Baccarani e Golinelli, 2012), per le imprese diventa sempre più strategico trovare nuovi modi e nuove tecnologie per cercare di raggiungere il consumatore e soddisfarlo. Il cliente è divenuto sempre più esigente e le capacità relazionali hanno, di conseguenza, assunto un ruolo di primaria importanza strategica per le imprese che vogliano rimanere competitive sul mercato (Viassone, 2011). In una società caratterizzata da importanti e veloci cambiamenti comportamentali, nella quale la diffusione dell’informazione digitale e globale tende ad acquisire un ruolo preminente rispetto ad altri strumenti tradizionali di comunicazione, la realtà virtuale costituisce una sfida dalle straordinarie potenzialità per la conoscenza e la divulgazione di prodotti e servizi. Sempre più il contesto competitivo attuale spinge verso una convergenza dei comparti maggiormente evoluti dell’informatica, delle telecomunicazioni e dei media e, grazie a questo, la società dell’informazione è connotata da un processo di aggiustamento tra i nuovi strumenti di ICT e i comportamenti delle singole organizzazioni. Gli strumenti della comunicazione mobile, in particolar modo i telefoni cellulari, nati per uso quasi esclusivamente lavorativo, sono diventati delle attrezzature diffuse e strettamente integrati nella vita quotidiana di tutti noi (Dabholkar et al., 1996) e frequentemente utilizzati insieme ad altri dispositivi mobili (Collier e Bienstock, 2006). Inoltre, il processo di digitalizzazione sta modificando radicalmente il paradigma della comunicazione inserendovi elevati livelli di interattività tra impresa e consumatore. Il consumatore richiede sempre più la possibilità di intervenire direttamente nella creazione e nella diffusione del contenuto della comunicazione e di assumere autonomamente decisioni in merito ai tempi e alle modalità di fruizione della stessa. Le tecnologie digitali permettono l’abilitazione degli interlocutori non solo a selezionare il contenuto desiderato ma ad intervenire sui modi e i tempi di fruizione (Vernuccio, Ceccotti e Pastore, 2012). È quindi evidente come le tecnologie - in particolar modo internet - svolgano un ruolo di primo piano nella determinazione del vantaggio competitivo (Silvestrelli, 2004) e per l’impresa diventa ancora più rilevante il presidio efficace dei differenti customer touch point (Mattiacci e Ceccotti, 2012). Considerata l’importanza crescente assunta dall’innovazione tecnologica al fine di una tempestiva comunicazione con il cliente, il presente lavoro vuole analizzare e misurare il livello di customer satisfaction verso la qualità del codice QR, fornendo al contempo importanti strategie di sviluppo. Il paper è strutturato in due parti. La prima parte propone una ricognizione dei più recenti contributi nazionali ed internazionali sul ruolo dell’Information and Communication Tecnology nella comunicazione con il cliente, sull’utilizzo del codice QR come strumento comunicativo innovativo e sulle diverse misure (con i loro vantaggi e i loro limiti) che possono essere utilizzate per la misurazione del grado di soddisfazione del cliente. Nella seconda parte sono presentati e commentati i risultati di un’analisi empirica condotta su un campione di 344 clienti, evidenziando, attraverso l’uso del metodo SERVPERF (basato su cinque dimensioni della qualità), il livello di soddisfazione medio nei confronti del servizio di comunicazione offerto. 2. Review della letteratura L’ICT (Information and Communication Technology) svolge oggi un ruolo di primaria importanza per le imprese e ha lo scopo di comunicare tempestivamente con il cliente e di riuscire a soddisfarlo. Per il cliente è importante, invece, definire autonomamente i tempi, i modi e il 430 “CODICE QR”: UNA RISPOSTA INNOVATIVA PER LA COMUNICAZIONE E LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE contenuto della comunicazione; le imprese, pertanto, devono dotarsi di innovazioni in grado di consentire tale possibilità ai propri consumatori. Il codice QR costituisce un esempio di innovazione tecnologica che permette al cliente di decidere quando e se venire a conoscenza del messaggio comunicativo dell’azienda. L’innovazione da sola non basta. Se il cliente non è soddisfatto del servizio di comunicazione offerto, le nuove tecnologie possono diventare un boomerang capace di rivoltarsi contro e distruggere valore. 2.1 Il ruolo dell’information and communication technology nella comunicazione con il cliente I mutamenti dell’ambiente di riferimento richiedono cambiamenti nella comunicazione esterna. Il ruolo della comunicazione è quello di fattore della produzione, di leva strategica per l’organizzazione (Invernizzi, 2012) in quanto strumento sempre più espressivo non soltanto e non riduttivamente di un messaggio sintetico sul prodotto o sul servizio finale, ma sempre più esplicativo dello stesso e del processo produttivo all’origine, al quale viene conferita una trasparenza all’esterno come a voler fare dell’azienda una “casa di vetro” meglio comprensibile e apprezzabile dal consumatore o utilizzatore. Una politica aziendale priva di comunicazione fa venir meno la possibilità di una partecipazione diretta dei consumatori o utilizzatori finali e soprattutto di una loro condivisione reale dei processi e dei meccanismi che dovrebbero portare al miglioramento e alla tracciabilità del prodotto o del servizio in questione. Grazie alle nuove tecnologie il consumatore e l’azienda possono incontrarsi su un terreno neutro, con una comunicazione bidirezionale, rendendo possibile all’impresa una maggiore comprensione del proprio target e ai consumatori di poter partecipare attivamente ad argomenti di loro interesse. L’impresa è chiamata a costruire nuovi mondi possibili in cui concretizzare l’esperienza del consumo, i valori e l’identità del brand. Rodie e Martin (2001) hanno offerto una descrizione puntuale degli sviluppi dell’ICT, quali i rapidi progressi dell’utilizzo di internet, il miglioramento delle capacità produttive, la domanda e le esigenze dei clienti e l’aumento dei flussi di capitali al di là dei confini geografici. Tutto questo ha creato nuove opportunità di business e l’aumento della concorrenza (Silvestrelli, 2004). I progressi nell’ICT intensificano la concorrenza internazionale rendendo difficile per le imprese la soddisfazione dei clienti (Kim, 2004; Park e Jeong, 2004). Tali sviluppi sono il risultato di una maggior istruzione e informazione del cliente di oggi e della sua maggiore possibilità di scelta. L’ICT è lo strumento migliore per gestire le informazioni per via elettronica, riuscendo a conservare l’accesso, l’elaborazione, il trasferimento e la consegna di dati importanti (Wolf, 2001). La tecnologia e il suo uso efficace nelle organizzazioni ha ricevuto e riceve ancora molta attenzione nella letteratura, le imprese hanno continuato a investire ingenti risorse in servizi di telefonia mobile sperando di realizzare dei buoni rendimenti (Weill, 1992). Numerosi studi hanno trattato, in particolare, l’applicazione di servizi di telefonia mobile all’interno delle imprese e nella comunicazione con l’esterno (Matskin e Tveit, 2001), e dimostrato una forte correlazione positiva tra l’uso di servizi di telefonia mobile e i risultati aziendali. L’ICT costituisce sicuramente un fonte di vantaggio competitivo per l’impresa, ma da sola non basta per raggiungere il cliente e soddisfarlo. Gli strumenti di “comunicazione innovativa” incentivano il cliente alla comunicazione, ma il cliente stesso deve essere informato ed educato all’uso delle nuove tecnologie. 2.2 Il codice QR Un’innovazione tecnologica che ha avuto rapida diffusione negli ultimi anni e che permette alle imprese di comunicare con il cliente e al cliente di decidere se e quando usufruire del servizio di comunicazione dell’azienda è il codice QR. 431 TRACK 6 - INNOVAZIONE DEL BRAND E DELLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Il codice QR (Quick Response code - Codice di Risposta Veloce) è un codice bidimensionale formato da moduli che si dispongono all’interno di una matrice di forma quadrata. Consiste in una formula evoluta del “classico” codice a barre in quanto permette di decodificare un numero di gran lunga maggiore di dati. Il colore e la misura del codice QR non sono specificati né standardizzati e ciò permette alle aziende di poterlo personalizzare in base alle proprie esigenze. È leggibile da qualsiasi smartphone o dispositivo mobile (tablet) purché dotato di fotocamera e software dedicato. Le informazioni in esso codificate possono essere di carattere testuale ma anche multimediale, introducendo a blog, video (su Youtube) o siti web dove poter navigare liberamente. La facilità di impiego e la diffusione della mobile life (Gambari, 2010) permettono al codice QR di essere potenzialmente utilizzato con successo in diversi ambiti. Inizialmente, il codice QR ha avuto larga diffusione nella promozione di prodotti e servizi come oggetto pubblicitario “alla moda”. Oggi le applicazioni di maggiore interesse, oltre al marketing, si presentano in ambito turisticoculturale (Parales Blanco e Adam, 2013), enogastronomico, nella stampa e nei cataloghi, nelle biblioteche (Ashford, 2010; Walsh, 2010; Gambari, 2010) e nelle attività di “learning” (Chen et al., 2003; Chao e Chen, 2009; Huang et al., 2012; Lai et al., 2013). In ambito turistico-culturale, il codice QR, applicato ai monumenti, edifici, musei e opere d’arte, che ben si prestano ad essere corredati dallo stesso, permette di rendere accessibili informazioni supplementari modificando l’esperienza di visita e di “acculturamento”. Recenti pubblicazioni cartacee propongono insieme al testo diversi codici QR in grado di arricchire l’esperienza di lettura tramite storie, video e informazioni aggiuntive. Diversi Autori (Ashford, 2010; Walsh, 2010; Gambari, 2010) hanno evidenziato, attraverso analisi empiriche, il successo dell’applicazione dei codici QR nei servizi di prenotazione delle sale studio, nei download delle mappe della biblioteca per quanto concerne pubblicazioni e loro posizionamento, negli avvisi riguardanti gli orari del sistema bibliotecario. L’attività di insegnamento, integrata con le tecnologie internet e i codici QR, permette un diverso modo di interazione con e fra gli studenti. L’ulteriore integrazione con i software GIS (Sistemi Georeferenziali) (Cugno e Scilla, 2010; Lai et al., 2013) permette di collegare le informazioni con gli spazi fisici, tutto all’interno di una mappa, e trasforma i contenuti testuali in materiale audiovisivo e interattivo. I codici QR possono trasformarsi agevolmente in strumenti di comunicazione bidirezionali che consentono al cliente non solo si poter decidere cosa e se conoscere il contenuto informativo ma anche di poter esprimere il suo giudizio sulla customer satisfaction. Le imprese, infatti, soprattutto quelle fornitrici di servizi, potrebbero inserire (per esempio nelle ricevute di pagamento) un codice QR che rimanda ad un questionario di soddisfazione. Le imprese otterrebbero così, nel giro di poco tempo, un ottimo feedback delle loro performance e il cliente potrebbe ritenersi maggiormente coinvolto data l’attenzione dell’impresa al suo giudizio. Questi primi studi costituiscono un esempio di come i codici QR rappresentino un’opportunità, che se correttamente utilizzata per comunicare con i consumatori, può rispondere ai loro bisogni, abbreviando i tempi di accesso alle risorse informative e semplificandone la fruizione. 2.3 La misura della soddisfazione del cliente verso l’information and communication technology La soddisfazione del cliente diventa necessaria per il successo dell’impresa e per il conseguimento di un vantaggio competitivo (Tardivo, 2011). L’analisi della soddisfazione del cliente costituisce «un momento conoscitivo di primaria importanza ai fini dell’acquisizione del di vantaggi competitivi difendibili nel lungo periodo» (Valdani, 1995). La misurazione della soddisfazione del cliente comporta delle modifiche a seconda che l’oggetto della soddisfazione sia un prodotto o un servizio. In entrambi i casi la soddisfazione del 432 “CODICE QR”: UNA RISPOSTA INNOVATIVA PER LA COMUNICAZIONE E LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE cliente si configura nel “paradigma della discrepanza” (Olivier, 1993), ossia come differenza tra valore atteso e valore percepito (Varaldo e Guido, 1997). Altri Autori dimostrano che il cliente è soddisfatto quando i suoi desideri sono compresi dell’impresa (dall’offerta) e inseriti in una value proposition che viene perfettamente percepita dalla domanda. E’possibile, quindi, individuare sette scostamenti (gap) in grado di non permettere l’allineamento tra desideri del cliente e prodotto/servizio offerto dall’impresa: gap di valore, gap di sintonia, gap di percezione, gap di allineamento, gap di progettazione, gap di coinvolgimento e gap di consonanza (Valdani et al., 1994; Busacca e Bertoli, 2008; Cugno, 2010). Molte ricerche, nell’ambito dell’ICT, hanno identificato nella qualità del servizio un fattore importante per il successo del sistema di informazione (Kettinger e Lee, 1995; Pitt et al., 1995; Watson et al., 1998). Diventa pertanto indispensabile, al fine di creare delle relazioni di lungo termine con i clienti, prestare molta attenzione all’interfaccia con l’utente, alla facilità delle operazioni, alle aspettative del cliente e alla qualità dei servizi ICT (Srivasan et al., 2002). La qualità è un concetto multidimensionale, indipendentemente dal metodo utilizzato per la sua misurazione. Diversi Autori hanno sviluppato modelli di misurazione della qualità a cui hanno legato diverse dimensioni. Ad esempio, Grönroos (1984) ha proposto due dimensioni della qualità: qualità tecnica, ossia la qualità legata a ciò che i consumatori ottengono nel momento in cui usufruiscono del servizio, e la qualità funzionale, connessa, invece, al modo in cui il servizio è erogato. Parasuraman et al. (1988) hanno proposto un modello a cinque dimensioni per la qualità del servizio, comprendente aspetti tangibili, affidabilità, capacità di risposta, capacità di rassicurazione del cliente e empatia. Sulla base di queste cinque dimensioni, è stato sviluppato un questionario a 22-item chiamato SERVQUAL, divenuto uno strumento ampiamente utilizzato per la misurazione della qualità del servizio. Studi successivi, tuttavia, hanno evidenziato i limiti del SERVQUAL (Van Dyke et al., 1997), portando così alla nascita di diversi strumenti alternativi. Diversi Autori hanno criticato il modello soprattutto per l’inidoneità del sistema di indicatori (Mauri et al., 2012; Ladhari, 2009; Coultard, 2004; Buttle, 1996). Ma sono Cronin e Taylor (1992) che riescono a dare una svolta dimostrando l’inadeguatezza del SERVQUAL, sviluppato e testando un modello di misura alternativo, più conforme e adeguato alle implicazioni della customer satisfaction: il modello SERVPERF (Cronin e Taylor, 1992). Rust e Oliver (1994) hanno suggerito un modello di misurazione della qualità del servizio basato su tre componenti: il prodotto del servizio, la fornitura del servizio e l’ambiente del servizio. Dabholkar et al. (1996) hanno consigliato un modello multilivello, in cui la qualità del servizio è valutata sulla base di cinque dimensioni principali (aspetti fisici, affidabilità, interazioni personali, problem solving, e politica) e sei sotto-dimensioni (aspetto, convenienza, promesse, efficienza, fiducia, cortesia e disponibilità). Brady e Cronin (2001) hanno costruito un modello gerarchico per misurare la qualità del servizio a tre dimensioni: qualità dell’interazione, dell’ambiente fisico e dell’outcome; ciascuna di queste dimensioni primarie ha tre sotto-dimensioni: con riferimento alla qualità dell’interazione: l’atteggiamento, il comportamento e la competenza; per la qualità dell’ambiente fisico: le condizioni ambientali, la progettazione e i fattori sociali; per la qualità dell’esito: i tempi di attesa, gli elementi tangibili e il valore. Molti studi successivi sulla qualità del servizio, sia negli ambienti fisici, sia in quelli virtuali, hanno utilizzato questo modello tridimensionale, trovando forti prove a sostegno (Caro e García, 2008, Lu et al., 2010). Più recentemente, Lu et al. (2010), basandosi sul modello di Brady e Cronin (2001), hanno sviluppato un proprio modello di tipo multidimensionale e gerarchico per la misurazione della qualità del servizio di telefonia mobile. Essi utilizzano come dimensioni principali le stesse individuate da Brady e Cronin ma ad ognuna di esse (dimensioni primarie) associano delle sottodimensioni diverse. 433 TRACK 6 - INNOVAZIONE DEL BRAND E DELLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Secondo Lu et al. (2010), la qualità dell’interazione riflette la qualità di interazione del cliente con il fornitore di servizi di telefonia mobile durante il servizio di consegna (attitudine, competenza, problem solving e informazione). La qualità dell’ambiente si riferisce alla valutazione del consumatore sulla qualità delle attrezzature che vengono utilizzate, dell’interfaccia e del contesto in cui il servizio viene erogato. La qualità dell’esito è stata definita come ciò che resta al cliente quando il processo è stato ultimato (Grönroos, 1984). Infine, ormai è consolidato che la qualità del risultato è influenzato in modo significativo dalla qualità del servizio percepita (Grönroos, 1984; Carman, 1990; Rust et al., 1994; Fullerton, 2005). Studi più recenti sulla qualità dei servizi ICT hanno basano il giudizio del consumatore e la sua soddisfazione sulla garanzia, sull’empatia e sulla responsività (Delone e Mclean, 2003; Lin, 2007). 3. Research model Considerata l’importanza crescente attribuita al ruolo dell’innovazione tecnologica - ed in particolare al codice QR- al fine di una più tempestiva comunicazione con il cliente, diventa necessario misurare quanto questo servizio soddisfi effettivamente i suoi utilizzatori. A tal fine la research question a cui il paper vuole rispondere è: Q1. Qual è il livello di soddisfazione dei consumatori verso la qualità del servizio offerto dal codice QR? Al fine di fornire una corretta risposta a tale quesito la metodologia utilizzata consiste, in una prima fase, in una sistematica e comparativa analisi della letteratura nazionale ed internazionale esistente sul ruolo assunto dall’innovazione tecnologica - in particolare dal codice QR- nella comunicazione con il consumatore finale e sulla misura della customer satisfaction. Successivamente i risultati della review di letteratura sono stai testati attraverso un’indagine condotta nel mese di aprile 2013 su 344 clienti del Nord Italia in età compresa tra i 18 e i 40 anni. Questo studio si focalizza su questa fascia di età poiché è ampiamente dimostrato come il 62,44% di utilizzatori del codice QR abbia un’età compresa tra i 18 e i 44 anni (Cremonesi, 2011). Il profilo del campione di riferimento è descritto nella Tab. 1. Tab. 1: Composizione del campione Sesso femmine maschi Età 18-24 25-30 >30 Occupazione studente dipendente pubblico altro Valori assoluti 159 185 Percentuali 46,1% 53,9% 328 14 2 95,3% 4,1% 0,6% 337 4 3 97,9% 1,2% 0,9% Fonte: ns. elaborazione Per la misura della soddisfazione dei clienti si è inizialmente valutata la possibilità di utilizzare il modello SERVQUAL, ideato da Parasuraman, Zeithmal e Berry, basato sulla rilevazione della stessa partendo dalle sue principali componenti (aspetti tangibili, affidabilità, capacità di risposta, capacità di rassicurazione del cliente ed empatia). Il SERVQUAL non è altro che una scala multi-item, ovvero un questionario composto da più enunciati e compilato dagli utenti. Il questionario è strutturato in due prospetti, contenenti entrambi lo stesso numero di domande, uno dei quali vuole identificare le aspettative dei clienti mentre l’altro è volto a giudicarne le prestazioni (Viassone, 2011). 434 “CODICE QR”: UNA RISPOSTA INNOVATIVA PER LA COMUNICAZIONE E LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE In particolare esso consente il confronto fra aspettative e percezioni dei clienti rilevate tramite questionari di valutazione permettendo in questo modo di misurare la soddisfazione del cliente, ovvero uno stato psicologico derivante della differenza fra la valutazione dell’avvenuta esperienza di consumo e le attese del consumatore in merito a tale esperienza. Il livello di customer satisfaction che ne deriva non è pertanto un valore assoluto ma emerge da un giudizio comparativo (Franco, 2011). Tale metodo prevede un item del questionario per ogni singolo aspetto del servizio in esame: questo risulta pertanto in 22 aspetti considerati. Al fine di quantificare la customer satisfaction il cliente deve valutare su una scala da 1 a 7 (scala Likert) sia le proprie aspettative sia le proprie percezioni relativamente a ciascun aspetto (Parasuraman et al., 1988). Il giudizio del cliente sulla qualità del servizio sarà pertanto positivo nel caso in cui la percezione del servizio erogato sia superiore alle attese, negativo nel caso in cui la percezione del servizio erogato deluda le attese. L’insieme dei punteggi assegnati dal campione di riferimento agli item, opportunamente sintetizzato in indicatori sintetici, esprime una misura della customer satisfaction. Gli item sono strutturati in cinque dimensioni, consentendo in questo modo di valutare separatamente ogni aspetto prima di esprimere un giudizio globale. Le cinque dimensioni, già precedentemente accennate, sono: elementi tangibili (5 item), ovvero l’insieme di tutte le componenti materiali del servizio, come, per esempio, i locali, i materiali informativi, gli aspetti estetici, ecc; affidabilità (4 item), ovvero la capacità dell’impresa di erogare il servizio in modo affidabile e preciso sia con riferimento agli orari e ai tempi di attesa, sia rispetto alla promesse fatte; capacità di relazione (4 item), ovvero la capacità dell’impresa di interfacciarsi con i clienti, supportandoli nella fruizione, fornendo informazioni e rispondendo ad eventuali reclami; capacità di rassicurazione (4 item) ovvero quella dimensione connessa al personale addetto al servizio e relativa all’attenzione al cliente, alla cortesia, alla competenza degli addetti, ecc; empatia (5 item) ovvero la capacità di mettersi nei panni del cliente e di progettare il servizio sulla base dei bisogni specifici dei clienti. A questo punto sottoponendo il questionario a n clienti, si ottengono due diverse matrici (22 x n) con punteggi da 1 a 7, una relativa alle aspettative e una alle percezioni. La valutazione della qualità globale del servizio sarà determinata: calcolando la qualità percepita da ogni utente (corrispondente alla media delle differenze fra percezioni e aspettative per i 22 item): dove: j = 1, 2, ..., n clienti i = 1, 2, …, 22 items P = percezione A = aspettativa calcolando successivamente la media dei valori di Qj riscontrati per gli n utenti al fine di ottenere il giudizio complessivo sulla qualità del servizio: dove: j = 1, 2, …, n clienti n = numero clienti coinvolti Qj = giudizio di qualità del j-esimo cliente (Franco, 2011) 435 TRACK 6 - INNOVAZIONE DEL BRAND E DELLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Nonostante le imprese facciano spesso riferimento a questo modello, esso presenta notevoli limiti: è generico poiché definisce le dimensioni della customer satisfaction come valide per qualsiasi tipo di servizio; i giudizi sulla percezione sono sufficienti a esprimere un giudizio sulla prestazione globale; è tautologico poiché una tra le dimensioni più importanti (l’affidabilità del servizio) viene normalmente definita come scostamento fra attese e percezioni; è spesso criticato (Mauri et al., 2012; Ladhari, 2009; Coultard, 2004; Buttle, 1996) con riferimento specifico alla inadeguatezza del sistema di indicatori. Per tali motivazioni si è deciso di adottare il metodo SERVPERF, ideato nel 1992 da Cronin e Taylor. Il questionario SERVPERF, così come il SERVQUAL, è costituito da 22 enunciati e organizzato in base alle stesse cinque dimensioni e, anche in questo caso, viene richiesto all’utente di indicare su una scala Likert a sette punti (compresa tra ‹‹non sono d’accordo›› a ‹‹sono completamente d’accordo››) (Likert, 1932) il grado di soddisfazione con riferimento al servizio fruito (Tab. 4). Questo metodo presenta però alcune modifiche del SERVQUAL al fine di risolvere le critiche precedentemente esposte: esso infatti, pur presentando la stessa scala multidimensionale di valutazione di SERVQUAL prevede un questionario a 22 enunciati costituito da un unico prospetto, ovvero quello delle percezioni dei clienti sull’erogazione del servizio mentre esclude dal giudizio di qualità le aspettative degli stessi. In questo modo si pone rimedio ad una delle principali criticità del modello SERVQUAL, relativa all’ambiguità nell’interpretazione delle aspettative dei soggetti ai quali viene somministrato il questionario. Il questionario utilizzato nella nostra ricerca risulta uno strumento idoneo alla misura di questa variabile. Esso infatti presenta un’elevata validità di contenuto (poiché tende a misurare tutte le dimensioni della soddisfazione del cliente verso la qualità del servizio offerto rilevate dalla letteratura) ed attendibilità, sottolineata da un livello elevato (0,921) dell’alpha di Cronbach, a dimostrazione di un alto grado di consistenza interna della scala utilizzata con il campione di riferimento. È stato inoltre verificato come la rimozione di nessun enunciato possa incrementare tale valore. Tab. 2: Statistiche di affidabilità Alfa di Cronbach ,921 Alfa di Cronbach’s N di item basata su item standardizzati ,930 22 Fonte: ns. elaborazioni Per valutare il servizio in modo globale occorre pertanto: chiedere ai clienti di esprimere per ogni enunciato un giudizio di qualità del servizio Qj. Esso corrisponde alla media dei giudizi forniti dallo stesso ai 22 enunciati (Qij): 22 (Qij) i=1 Qj = 22 calcolare la media dei valori di Qj rilevati per tutti gli utenti coinvolti, la quale corrisponde alla soddisfazione complessiva del servizio da parte dell’utente: n Qj j=1 Q= n 436 “CODICE QR”: UNA RISPOSTA INNOVATIVA PER LA COMUNICAZIONE E LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE Attraverso il questionario SERVPERF il valore di Q può assumere teoricamente valori compresi tra +1 e +7 (Franco, 2011). Generalmente valori superiori a 4 indicano un buon livello di soddisfazione del cliente nei confronti del servizio fruito (Viassone, 2011). I rispondenti già utilizzatori del codice QR dimostrano di aver familiarità con lo stesso e, per la misura del livello di soddisfazione, sono utilizzati unicamente i questionari di soggetti che hanno dichiarato di averlo già utilizzato almeno una volta. Oltre alle domande relative alle aspettative e alla soddisfazione del servizio fornito dal codice QR sono stati formulati anche altri quesiti al fine di testare la frequenza, lo scopo e la modalità di utilizzo di questo codice bidimensionale e di individuare possibili strategie migliorative. L’intero questionario è composto da domande a risposta multipla in cui è consentito selezionare un’unica opzione. Le domande totali presenti nel questionari sono pari a 53. L’analisi statistica dei dati è stata effettuata attraverso l’utilizzo di SPSS 19.0 suite. 4. Analisi dei risultati Al fine di rispondere alla research question e misurare la soddisfazione dei consumatori verso il codice QR, si è articolato il questionario in quattro sezioni: la prima concerne le informazioni generali inerenti l’intervistato, la seconda è volta ad esplorare la frequenza e la motivazione alla base dell’utilizzo del codice, la terza riguarda la valutazione della soddisfazione verso le prestazioni del codice QR; la quarta parte, infine, raccoglie possibili strategie di sviluppo proposte dagli intervistati. Una prima investigazione è stata basata sull’analisi delle frequenze di utilizzo del codice, dei principali settori e scopi per cui è stato utilizzato (Tab. 3). Il 40,7% degli intervistati ha dichiarato di non aver mai utilizzato il codice QR, il 20,9% una sola volta, il 9,3% una volta l’anno mentre soltanto la stessa percentuale (9,3%) almeno 2-3 volte al mese. L’utilizzo del codice si è concentrato prevalentemente nell’ambito della ristorazione (19,2%), della cultura (17,7) e del turismo (16,6%), con lo scopo di raccogliere informazioni (41,3%) e per segnaletica/mappe (18,9%). Tab. 3: Frequenze espresse per utilizzo, settore e scopo Frequenza di utilizzo del codice QR mai una sola volta una volta l’anno 2-6 volte l’anno una volta al mese 2-3 volte al mese 1-3 volte a settimana ogni giorno Settore in cui ha utilizzato il codice QR Turismo Arte/musei/spettacoli Ristorazione/settore enogastronomico Trasporti pubblici Tecnologico/innovazione Istruzione Altro Scopo per cui è stato utilizzato il codice QR Segnaletica/mappe Raccogliere informazioni Visualizzare coupon o offerte promozionali Ottenere consiglio sull’utilizzo di particolari prodotti Usufruire di servizi post-vendita Comprare online un biglietto Altro Fonte: ns. elaborazioni 437 Valori assoluti 140 72 32 56 12 20 10 2 Percentuali 40,7 20,9 9,3 16,3 3,5 5,8 2,9 0,6 57 61 66 52 53 16 39 16,6 17,7 19,2 15,1 15,4 4,7 11,3 65 142 64 27 12 16 18 18,9 41,3 18,6 7,8 3,5 4,7 5,2 TRACK 6 - INNOVAZIONE DEL BRAND E DELLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Con riferimento alla valutazione della soddisfazione dei clienti verso le cinque dimensioni è possibile confrontare, per ogni elemento che concorre a descriverle, le frequenze riscontrate ai livelli 5, 6 e 7 rispetto a quelle relative ai livelli 1, 2 e 3. Tutti gli enunciati utilizzati per la valutazione degli elementi tangibili presentano frequenze maggiori ai tre livelli più alti rispetto a questi ultimi, eccezion fatta per l’enunciato “Il codice QR è personalizzato in modo creativo da un artista in modo da risultare più attrattivo per il cliente”. Anche con riferimento all’affidabilità le frequenze maggiori si riscontrano nei livelli medio-alti. Il livello di soddisfazione maggiore è espresso con riferimento agli enunciati “Il codice QR rinvia immediatamente all’URL di riferimento” e “Il codice QR fornisce il servizio atteso nel modo giusto al primo tentativo”. La capacità di relazione mostra invece livelli di soddisfazione minori per quasi tutte le dimensioni, salvo per la tempestività nell’ottenimento delle informazioni; i livelli di soddisfazione maggiori per questa dimensione sono riscontrati con riferimento alla disponibilità di un supporto/guida in linea. Con riferimento alla capacità di rassicurazione, i clienti restituiscono circa le stesse frequenze per i livelli 1, 2, 3 e 5, 6, 7 risultando né insoddisfatti, né completamente soddisfatti. L’enunciato che presenta la soddisfazione maggiore è il seguente: “Il codice QR è utilizzato anche per erogare servizi post-vendita fornendo utili consigli”. Infine, con riferimento alla dimensione “empatia” le percentuali di insoddisfatti o poco soddisfatti sono decisamente maggiori di quelle relative ai clienti soddisfatti. La situazione peggiore si riscontra per gli enunciati “Il cliente è costantemente aggiornato tramite reportistica statistica del numero di persone che stanno fotografando il Codice QR e che quindi stanno interagendo con lui o i suoi prodotti” e “Il codice QR presta attenzione personalizzata alle singole esigenze dei clienti” anche se i livelli di soddisfazione espressi con riferimento alla raccolta di informazioni e opinioni dei clienti da parte delle imprese che utilizzano questo codice sono tutt’altro che favorevoli. Infine, calcolando la media dei valori rilevati per tutti gli utenti coinvolti, la soddisfazione complessiva del servizio risulta pari a 4,251. Tab. 4: Soddisfazione del cliente verso il codice QR (valori assoluti)* Soddisfazione del cliente verso il codice QR A) Elementi tangibili Il codice QR ha delle dimensioni che consentono una facile visualizzazione Il codice è compatibile con un numero elevato di programmi software Il codice QR ha formato e contrasto gradevoli alla lettura Il materiale di supporto al codice QR (depliant o cartelli) è piacevole a vedersi Il codice QR è personalizzato in modo creativo da un artista in modo da risultare più attrattivo per il cliente B) Affidabilità Il codice QR rinvia immediatamente all’URL di riferimento In caso di problemi è chiaramente indicata una modalità di soluzione o un numero a cui rivolgersi Il codice QR fornisce il servizio atteso nel modo giusto al primo tentativo Il codice QR consente il tracking della lettura C) Capacità di relazione La tempistica necessaria al codice QR per il rinvio alla relativa URL è comunicata chiaramente al cliente L’ottenimento delle informazioni desiderate tramite codice QR avviene tempestivamente Un supporto/guida in linea è sempre disponibile per il cliente Nelle lettere di promozione dei prodotti è sempre inserito un codice QR che collega direttamente ad una pagina di riferimento in rete D) Capacità di rassicurazione Il codice QR ispira fiducia nel cliente Il cliente prova un senso di sicurezza durante l’utilizzo del codice QR Il codice QR è arricchito da video e audio capaci di erogare consigli in caso di vendita di prodotti dalla non chiara utilizzazione Il codice QR è utilizzato anche per erogare servizi post-vendita fornendo utili consigli (ad es. per il montaggio di un mobile) E) Empatia Il cliente è costantemente aggiornato tramite reportistica statistica del numero di persone che stanno fotografando il Codice QR e che quindi stanno interagendo con lui o i suoi prodotti Il codice QR presta attenzione personalizzata alle singole esigenze dei clienti L’impresa raccoglie informazioni sulla frequenza e motivazione di utilizzo del codice QR da parte dei clienti L’impresa raccoglie opinioni e commenti sulla soddisfazione dei suoi clienti verso il codice QR L’impresa si informa attraverso il codice QR sui bisogni specifici dei propri clienti * Non sono d’accordo 1 2 3 4 12 50 12 8 54 8 14 74 2 20 68 Son complet. d’accordo 4 5 6 7 76 86 58 58 74 66 76 54 78 64 62 38 100 80 52 20 46 42 72 64 50 46 22 6 28 12 12 16 32 26 30 32 70 42 60 62 68 52 92 64 60 84 78 86 58 62 44 78 28 66 26 20 34 68 90 56 44 32 6 22 18 62 62 56 58 82 90 38 60 50 50 32 16 40 58 98 54 42 36 12 14 42 36 54 54 102 104 62 52 34 46 36 38 20 46 58 88 70 42 20 14 36 66 82 84 28 34 42 62 88 76 30 32 14 32 52 84 80 48 24 24 18 40 84 88 66 32 16 18 16 38 36 84 78 96 86 56 68 26 28 26 28 La somma dei valori assoluti non corrisponde sempre al totale di 344 poiché, in alcuni casi, si registrano dei valori mancanti. Fonte: ns. elaborazioni 438 “CODICE QR”: UNA RISPOSTA INNOVATIVA PER LA COMUNICAZIONE E LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE Tab. 5: Soddisfazione del cliente verso il codice QR (%)(*) Soddisfazione del cliente verso il codice QR A) Elementi tangibili Il codice QR ha delle dimensioni che consentono una facile visualizzazione Il codice è compatibile con un numero elevato di programmi software Il codice QR ha formato e contrasto gradevoli alla lettura Il materiale di supporto al codice QR (depliant o cartelli) è piacevole a vedersi Il codice QR è personalizzato in modo creativo da un artista in modo da risultare più attrattivo per il cliente B) Affidabilità Il codice QR rinvia immediatamente all’URL di riferimento In caso di problemi è chiaramente indicata una modalità di soluzione o un numero a cui rivolgersi Il codice QR fornisce il servizio atteso nel modo giusto al primo tentativo Il codice QR consente il tracking della lettura C) Capacità di relazione La tempistica necessaria al codice QR per il rinvio alla relativa URL è comunicata chiaramente al cliente L’ottenimento delle informazioni desiderate tramite codice QR avviene tempestivamente Un supporto/guida in linea è sempre disponibile per il cliente Nelle lettere di promozione dei prodotti è sempre inserito un codice QR che collega direttamente ad una pagina di riferimento in rete D) Capacità di rassicurazione Il codice QR ispira fiducia nel cliente Il cliente prova un senso di sicurezza durante l’utilizzo del codice QR Il codice QR è arricchito da video e audio capaci di erogare consigli in caso di vendita di prodotti dalla non chiara utilizzazione Il codice QR è utilizzato anche per erogare servizi postvendita fornendo utili consigli (ad es. per il montaggio di un mobile) E) Empatia Il cliente è costantemente aggiornato tramite reportistica statistica del numero di persone che stanno fotografando il Codice QR e che quindi stanno interagendo con lui o i suoi prodotti Il codice QR presta attenzione personalizzata alle singole esigenze dei clienti L’impresa raccoglie informazioni sulla frequenza e motivazione di utilizzo del codice QR da parte dei clienti L’impresa raccoglie opinioni e commenti sulla soddisfazione dei suoi clienti verso il codice QR L’impresa si informa attraverso il codice QR sui bisogni specifici dei propri clienti Non sono d’accordo 1 2 3 Son complet. d’accordo 4 5 6 7 1,2 3,5 14,5 22 25 16,9 16,9 3,5 2,3 15,7 21,5 19,2 22,1 15,7 2,4 4,1 21,9 23,1 18,9 18,3 11,3 0,6 5,8 19,9 29,2 23,4 15,2 5,9 13,5 12,3 21,1 18,7 14,6 13,4 6.4 1,7 4,7 9,3 18 18,6 25 22,7 8,1 9,3 20,3 19,8 17,4 16,9 8,2 3,5 7,6 12,2 15,1 24,4 18 19,2 3,5 8,8 17,5 26,9 22,8 12,9 7,6 5,8 9,9 19,8 26,2 16,3 12,8 9,2 1,7 5,2 18 16,9 26,2 17,4 14,6 6,4 18,1 16,4 24 11,1 14,6 9,4 4,6 11,6 16,9 28,5 15,7 12,2 10,5 3,5 12,3 15,8 29,8 18,1 9,9 10,6 4,1 10,5 15,7 30,2 15,1 13,4 11 5,8 13,4 16,9 25,6 20,3 12,2 5,8 4,1 10,5 19,2 23,8 24,4 8,1 9,9 12,2 18 25,6 22,1 8,7 9,3 4,1 9,3 15,1 24,4 23,2 14 7 7 5,2 11,6 24,4 25,6 19,2 9,3 4,7 5,2 11 24,4 27,9 16,3 7,6 7,6 4,7 10,6 22,9 25,3 20 8,2 8,3 (*) Le percentuali espresse corrispondono alle percentuali valide ovvero a quelle depurate dalle eventuali risposte mancanti. Fonte: ns. elaborazioni 5. Discussione dei risultati I risultati del paper confermano il trend di continua crescita in Italia dei codici QR (Cremonesi, 2011) - che posiziona il nostro Paese in terza posizione a livello Europeo (dopo Germania e Spagna)-, utilizzati almeno una volta dal 59,3% del campione con età compresa tra i 18 e i 40 anni. L’utilizzo crescente di questi codici rispecchia la leggerezza della mobile life, uno stile 439 TRACK 6 - INNOVAZIONE DEL BRAND E DELLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE di vita e di interazione teso ad integrare rapidamente e in modo amichevole il mondo reale, offline, con il mondo online e wireless della rete (Gambari, 2010). Come evidenziato dalla letteratura questo codice risulta particolarmente utilizzato nel settore food (19,2%) (The Agency Inside, 2012), nel turismo (16,6%) e in ambito culturale (17,7%) (Canadi et al. 2010) con lo scopo prevalente di reperire informazioni (41,3%) su una particolare impresa o su uno specifico prodotto (Gura et al. 2011). McDonald’s, ad esempio, lo utilizza per far conoscere ai propri clienti i valori nutrizionali del cheeseburger che stanno consumando. I risultati di questo lavoro confermano, pertanto, quanto si evince da altre ricerche quale ad esempio quella ComScore in cui l’utilizzo dei codici QR è prevalentemente quello di fornire approfondimenti su prodotti/servizi ai clienti: attraverso un piccolissimo spazio e in modo istantaneo gli utenti sono in grado di conoscere una grande quantità di dettagli relativi ad un’impresa e alle sue creazioni. Il livello di soddisfazione medio del servizio corrisponde a 4,251 e risulta pertanto soddisfacente (Viassone, 2011), in quanto indica che la media dei punteggi assegnati agli elementi componenti ciascuna variabile su una scala da 1 a 7 si pone oltre la metà. In particolar modo il campione ha espresso un grado di soddisfazione diversa per le differenti dimensioni. Il livello maggiore di soddisfazione si è registrato con riferimento all’affidabilità e agli elementi tangibili del servizio. Con riferimento a quest’ultima dimensione i consumatori risultano particolarmente soddisfatti per la facilità di visualizzazione (25%: livello 5 di soddisfazione; 16,9%: livello 6 e 16,9%: livello 7) e per la compatibilità con numerosi software (19,2%: livello 5 di soddisfazione; 22,1%: livello 6 e 15,7%: livello 7). Grazie ad un applicativo già presente in molti smartphone e tablet (e in ogni caso eventualmente scaricabile gratuitamente dal Web) i dati contenuti nel codice QR vengono letti e decodificati. É sufficiente inquadrare il codice con l’obiettivo del dispositivo mobile e fotografarlo: sul display appaiono immagini, video, giochi, pagine internet preparate ad hoc. I principali lettori (software) che possono essere scaricati sono: Nokia Reader, i-nigma Reader, Up Code, KAYWA Reader, Scanlife, Lynkee, QuickMark, SnapMaze, Bee Tagg e NeoReader. In termini di affidabilità, invece, gli utenti apprezzano il rinvio immediato del codice all’URL di riferimento (ben il 66,3% degli intervistati esprime un livello di soddisfazione maggiore o uguale a 5) e la capacità dello stesso di fornire il servizio atteso nel modo giusto al primo tentativo (il 61,6% dichiara un livello di soddisfazione superiore o uguale a 5). I consumatori sono pertanto soddisfatti della prestazione accurata e sicura che questi codici bidimensionali sono in grado di offrire. Circa lo stesso livello di soddisfazione e di insoddisfazione è espresso con riferimento a due dimensioni: la capacità di relazione e di rassicurazione. La prima presenta un grado di soddisfazione disomogenea tra i suoi enunciati: mentre, infatti, i consumatori apprezzano il livello di tempestività con cui è possibile accedere alle informazioni attraverso il codice (il 58,2% degli intervistati mostrano un livello di soddisfazione superiore o uguale a 5), essi risultano particolarmente insoddisfatti con riferimento alla scarsa disponibilità di un supporto in linea per i clienti (il 40,9% del campione esprime un livello di soddisfazione compreso tra 1 e 3). Questo strumento ha, infatti, le potenzialità per creare una relazione con il cliente ed incrementare il fatturato, ma ciò può avvenire soltanto soddisfacendolo e generando per lui un vantaggio. Nonostante la semplicità nell’utilizzo del QR, è comunque indispensabile fornire un maggiore supporto al cliente per potenziare la relazione. Con riferimento alla capacità di rassicurazione le frequenze relative ai livelli più bassi di soddisfazione coincidono quasi completamente con quelle relative ai livelli più alti, mostrando in questo modo una percentuale simile di clienti soddisfatti ed insoddisfatti in termini di sicurezza e fiducia attribuita al codice QR. Questi nuovi codici possono costituire, per alcuni, una minaccia per la sicurezza dei dispositivi impiegati nella loro lettura. È pertanto utile che l’utente consideri sempre due importanti aspetti: l’incapacità d’interpretazione senza l’utilizzo di uno strumento creato a tal fine e l’intento finale del creatore del codice che potrebbe essere inoffensivo così come dannoso. Gli utenti risultano leggermente più soddisfatti con riferimento all’utilizzo del codice QR per i servizi post-vendita (24,4% esprime un livello di soddisfazione pari a 5, l’8,1% pari a 6, il 9,9% pari a 7). Molte imprese, come ad es. Ikea, li utilizzano per consentire al consumatore di collegarsi 440 “CODICE QR”: UNA RISPOSTA INNOVATIVA PER LA COMUNICAZIONE E LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE direttamente alla pagina web per la registrazione del prodotto e per fornire allo stesso utili consigli per il montaggio. La dimensione per la quale i consumatori esprimono il livello più ridotto di soddisfazione è l’empatia. In particolare i clienti sono insoddisfatti con riferimento allo scarso aggiornamento tramite reportistica statistica del numero di persone che stanno fotografando il codice QR (il 55,8% del campione mostra un livello di accordo inferiore o uguale a 3) e alla scarsa attenzione rivolta verso le loro specifiche esigenze (in questo caso la percentuale di intervistati che esprime un accordo inferiore o uguale a 3 è pari al 48,8%). L’empatia, ovvero la capacità di percepire i sentimenti dei consumatori e l’esperienza cognitivo/affettiva suscitata, risulta, pertanto, un elemento con ampi margini di miglioramento. E’ sicuramente uno degli elementi più complessi da raggiungere perché i clienti dimostrano di frequente delle difficoltà nell’esplicitare le proprie esigenze, ma l’impresa dovrebbe fornirgli ogni mezzo per riuscirci. Le imprese, inoltre, tendono a semplificare le esigenze dei consumatori concentrandosi su particolari caratteristiche di prodotti/servizi, mentre occorre analizzare tutte le modalità e le condizioni d’uso del servizio, unitamente ai benefici che il cliente può trarne. Nonostante la crescita esponenziale registrata nell’utilizzo di questo codice e il forte consenso espresso dagli utenti, confermato anche da un livello di soddisfazione medio-alto da parte del campione utilizzato, sussistono ancora numerosi spazi di miglioramento con riferimento al ruolo di comunicazione che lo stesso persegue verso il consumatore. 6. Conclusioni e strategie d’azione Questo paper enfatizza l’importanza assunta dall’innovazione tecnologica (Rodie e Martin, 2001; Wolf, 2001) ed in particolare dal codice QR al fine di comunicare in modo innovativo con i clienti attuali e potenziali (Ashford, 2010; Walsh, 2010; Gambari, 2010), interrogandosi sulla capacità dello stesso di soddisfare la clientela. Grazie alla facilità di utilizzo e di condivisione dello stesso attraverso i più diffusi social network questo strumento attrae un numero sempre maggiore di utenti. Esso risulta però ancora in una prima fase di espansione poiché il suo utilizzo è particolarmente concentrato nel settore turistico, nelle sue accezioni culturale ed enogastronomico e principalmente a scopo informativo (Lai et al., 2013; Parales Blanco et al, 2013). Se però il numero di utenti attratti dal codice QR è in continua crescita, altrettanto non succede per le imprese italiane e, molto spesso, quelle che lo utilizzano lo fanno in modo non strategico, indicando unicamente nel codice recapiti e indirizzi web su cui trovare maggiori informazioni relativamente ai loro prodotti/servizi. Gli errori maggiori sono pertanto commessi da imprese che hanno in Italia una potenziale clientela interessata superiore a tutti gli altri Paesi Europei e questa costituisce una grossa opportunità da sfruttare con intelligenza. Se già gli utenti considerano questo servizio affidabile e ne apprezzano gli elementi tangibili, molta strada è ancora da percorrere con riferimento alla capacità di relazione, di rassicurazione e all’empatia. Occorre, infatti, sottolineare, come buona parte delle imprese che fa uso del codice QR in Italia si limiti ad inserirlo nelle proprie pubblicità senza fornire alcuna guida o spiegazione all’utilizzo dello stesso, non raggiungendo così molti potenziali clienti. In questo modo il potenziale della maggior parte delle campagne pubblicitarie e degli strumenti di comunicazione non è sfruttato appieno: tutto ciò si affianca ad una non strutturata volontà da parte delle imprese di indagare quali siano le reali necessità del cliente verso questo codice attraverso questionari o analisi di mercato che ostacolano la creazione di una relazione vantaggiosa impresa-utente. Nonostante la limitata numerosità del campione (344 utilizzatori) attribuisca alla presente ricerca la connotazione di uno studio esplorativo, esso risulta però corrispondente alla reale composizione di utilizzatori del QR Code, per la quasi totalità compresi in una fascia di età tra i 18 e i 30 anni, con una leggera preminenza di utilizzatori maschi. 441 TRACK 6 - INNOVAZIONE DEL BRAND E DELLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Le implicazioni che un migliore utilizzo di questo codice da parte delle imprese potrebbe comportare sono numerose sia dal lato della domanda, sia da quello dell’offerta: innanzitutto esso potrebbe contribuire attivamente alla diffusione di un nuovo modo di fare la spesa replicando come già Tesco nella Corea del Sud l’esperienza per cui un cliente può scegliere su un cartellone – rappresentante lo scaffale del supermercato- dove ogni immagine corrisponde a un codice QR, uno o più prodotti e fornire l’autorizzazione per il pagamento, attendendo che il prodotto venga consegnato direttamente a casa. Questo consentirebbe non solo un notevole risparmio di tempo per i consumatori che potrebbero fare la spesa in qualsiasi luogo semplicemente scegliendo i prodotti tramite lo smartphone, ma anche uno svincolo dei brand dalla mediazione del canale retail, consegnando direttamente i propri prodotti, anche senza la necessità di aprire un punto vendita apposito. Al contempo esso potrebbe consentire, attraverso una banca di accessi QR incrociata, la possibilità di salvare i dati dei clienti, analizzare in tempo reale le preferenze degli stessi, facilitando in tal modo anche la gestione delle scorte. Al fine di un’effettiva utilizzazione del codice QR è indispensabile pertanto presentarlo non soltanto come uno strumento di “comunicazione innovativa” ma incentivare il cliente ad utilizzarlo in quanto facilitatore di comodità per lo stesso. Le principali strategie di sviluppo del codice QR suggerite dal nostro campione sono: una maggior pubblicizzazione dello stesso (a partire dalla Gdo), unitamente all’evidenziazione dei vantaggi capace di apportare e delle potenzialità e ad una maggiore sensibilizzazione all’uso; l’estensione della promozione del codice QR anche alle fasce più elevate di età con un’informativa maggiore sulle modalità di utilizzo e soprattutto sull’utilità dello stesso; un’ottimizzazione dei software di lettura e informazioni consultabili maggiormente rilevanti; l’accesso diretto alle informazioni a cui è riferito; una maggiore attenzione alle singole esigenze espresse dagli utenti; azioni locali mirate con integrazione dello stesso in manifesti, insegne, ecc. l’applicazione già presente sugli smartphone acquistati. L’enorme potenziale del codice QR, sia per le aziende sia per gli utenti, se ben sfruttato, può portare ad una diffusione capillare del fenomeno e ad un’estensione dello stesso ad altri numerosi utilizzi. Questo potrà realizzarsi soltanto se le imprese saranno in grado di creare curiosità nel pubblico unitamente ad una forte promozione dell’utilità del codice, generando nei clienti il desiderio di voler decifrare il messaggio contenuto nello stesso poiché lo sforzo richiestogli nello scaricare l’applicazione per la lettura è compensato dalla sua effettiva utilità. Nonostante questo paper contribuisca ad evidenziare la soddisfazione media dei clienti verso il codice QR e la valutazione delle sue diverse dimensioni, occorre sottolinearne alcuni importanti limiti: innanzitutto esso costituisce unicamente uno studio esplorativo effettuato su un campione limitato di clienti del Nord Italia. Inoltre, l’enfasi è tutta concentrata sulla misura della soddisfazione del cliente verso questo servizio ma non viene effettuata una comparazione con le aspettative del cliente verso lo stesso. Questi limiti costituiscono delle potenzialità di estensione di questo primo studio: in futuro, infatti, la ricerca potrebbe essere estesa ad un campione più elevato e condotta su specifici settori di utilizzo (es. turismo, cultura, ecc.), con un’adeguata comparazione della soddisfazione degli utilizzatori tra i diversi Paesi europei. Bibliografia ASHFORD R. (2010), “QR codes and academic libraries: Reaching mobile users”, College &Research Libraries News, n. 71, pp. 526 - 530. BACCARANI C., GOLINELLI G.M. (2012), “Crisi, ovvero il tempo dell’egoismo generoso”, Sinergie, n. 88, pp. VIIXII. BRADY M.K., CRONIN J. 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