Vita club Ta1
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VITA DEI CLUB 108 Ta1 SAN GIOVANNI LUPATOTO - ZEVIO DESTRA ADIGE “Acquerelli nel castello” U na serie di acquerelli di buona fattura, con fiori, Francesco, Valentini Fabrizio, Valentini Isabella, Vivaldi Giordano. I proventi della mostra collettiva saranno devoluti all’associazione genitori bambini down. Tali fondi serviranno a sostenere il progetto “La nostra casa”, che con l’acquisto di due appartamenti - laboratorio comunicanti tra loro e opportunamente attrezzati, si propone di far acquisire ai ragazzi una duplice autonomia: quella di accudire alla propria persona, e quella di raggiungere una maggiore fiducia in se stessi, lontano dalla famiglia. Dopo l’inaugurazione il pubblico ha potuto assistere a un suggestivo momento musicale con il quartetto “Archi moderni veneti”. BASSANO HOST Sboccia la gemma di un nuovo club paesaggi, nature morte, si sono allineati nella splendida cornice del castello di Zevio, nei locali ricavati dal seminterrato, per la mostra allestita dal club Lions di San Giovanni Lupatoto - Zevio - Destra Adige, con il patrocinio del Comune di Zevio, assessorato alla cultura. Alla mostra, dal titolo “Acquerelli nel castello” partecipa un gruppo estemporaneo, composto da artisti che si dedicano alla pittura a livello amatoriale e il gruppo degli allievi della scuola della pittrice Maria Luisa Quaini, che fanno parte del gruppo acquerellisti veronesi. Oltre all’insegnante Maria Luisa Quaini, hanno partecipato Barini Donatella, Bortolazzi Cingottini Maria Teresa, Cantachin Flora, Corsini Nicola, Frison Liliana, Giordano Carlo, Grigoletti Bruna, Lavorenti Licia, Olfi Germano, Pasini Maddalena, Pavan Gianandrea, Pizzi Michela, Poli Maria Cristina, Rodegher Maria Rosa, Salimberni Sabrina, Sonato I l governatore Giampaolo Vergombello, il vice TEMPO DI LIONS alla celebrazione della 41ª charter night del club Bassano Host rendendo inoltre più importanti due altri avvenimenti: l’ammissione al club di due nuovi soci e la presentazione dei futuri charter member del costituendo Lions club Bassano “Jacopo da Ponte”. Protocollare la cerimonia d’accettazione di Franco Pollini, odontoiatra, presentato da Italo Scuccato e Diego Zamperin, architetto, presentato da Antonello Beggio. Ugualmente suggestiva la presentazione dei 21 candidati alla fondazione del nuovo club: sfilata individuale, consegna di un opuscolo con note sull’associazione internazionale del Lions club, stretta di mano del governatore e foto ricordo. «Un club - come ha affermato il presidente Benzi nel suo breve discorso - nato quasi naturalmente come una gemma nasce, in primavera, da un robusto ramo... Un club formato da giovani che porteranno le loro idee fresche e moderne, pur sempre nella solidità dei princìpi lionistici…» Variegata la presenza delle varie categorie Cerimonia della charter 2004 al club Bassano Host governatore Corrado Buscemi, il segretario distrettuale Sergio Russo e il presidente di circoscrizione Walter Bedogni hanno partecipato professionali che, tra l’altro, comprende cinque donne. Sono presenti anche due ex Leo che hanno rivestito incarichi 43 VITA DEI CLUB 108 Ta1 importanti (direttore distrettuale e presidente del club). «Nutro molta speranza - ha soggiunto Claudio Pasini, delegato di zona e nostro socio - che sappiano lavorare bene tra loro e in concordia con noi “Host”, magari stimolandoci e sferzandoci con il loro giusto entusiasmo…». Come consuetudine il discorso del governatore ha chiuso la serata: molti complimenti a tutti i soci e in particolare al presidente ed al delegato di zona che hanno saputo operare con saggezza e intelligenza in modo da far nascere un club senza creare fratture, in perfetta armonia col “vecchio” club che potrà essere loro di guida e di aiuto per qualunque bisogno. E. Castellani LA ROTONDA Dottor Clown ono appena due anni che il Lions club “La Rotonda” ha fatto il suo ingresso nel circuito vicentino eppure, nella gara della solidarietà, il club neonato non ha S voluto essere da meno dei più anziani “Vicenza Host” e “Palladio”. Nella figura del presidente Federico Scalzolaro, “La Rotonda” ha sposato una causa importante e nobile al punto tale che, nata in Vicenza, l’iniziativa ora sostenuta dal Lions, va diffondendosi a macchia d’olio in tutta la regione. Forti di tanta unità d’azione e di intenti, i “Dottor clown”, costituiscono una associazione di volontari nata nel 1999 nell’ambito dell’Onlus Ancis Aureliano di Caldogno. L’equipe di volontari, capitanata dal medico Evaristo Arnaldi che per primo ha creduto nell’iniziativa, segue l’esempio e la figura del medico americano Hunter Adams consegnato alla storia contemporanea della medicina dal film “Patch Adams”. Chi pensava che fosse solo un’opera cinematografica destinata a superare le barriere dell’oceano per la forte commozione che suscitava si sbagliava di grosso. Le teorie scientifiche e l’esperienza professionale del dottor Adams sono divenute bagaglio di gruppi di volontari che, debitamente formati, hanno varcato la soglia La terapia del sorriso è entrata con successo anche nell’ospedale San Bortolo di Vicenza 44 degli ospedali per praticare la ormai famosa “Terapia del sorriso”. Così è stato per i “Dottor clown” di Vicenza che, all’ospedale San Bortolo, operano in pediatria e chirurgia. I clown, in camice bianco addobbato e armati di una personale valigetta di pronto soccorso, visitano i piccoli degenti apportando alla più cruda delle realtà un pizzico di ironia e spensieratezza. Così, giocando con siringoni e lasciandosi misurare la temperatura con termometroni colorati, i bambini vengono continuamente monitorati fra palloncini e colori per far sì che il rapporto con la malattia possa essere meno traumatico e la serenità sia coniugabile con un ambiente difficile come quello ospedaliero. È a questo punto che si inserisce il sostegno del Lions “La Rotonda”. Perché un’iniziativa importante e dagli effetti così benefici abbisogna inevitabilmente di un adeguato sostegno. È stato il Lions a donare ai volontari la valigetta del pronto soccorso del clown che, accanto ai giochi, presenta strumenti che garantiscono la possibilità di un intervento immediato sui piccoli pazienti in caso fosse necessario. Il club “La Rotonda” si è inoltre attivato affinché i 23 volontari del San Bortolo possano essere più conosciuti nel circuito urbano perché solo con la trasparenza è possibile ottenere la collaborazione e gli aiuti necessari affinché questa iniziativa possa diventare una realtà fissa e costante in un numero sempre maggiore di ospedali; in questo senso passi importanti se ne sono già fatti. Il gruppo di Arnaldi ha formato “Il piccolo principe di Venezia” che è l’unità operativa in ambito lagunare. Altrettanto dalla realtà vicentina sono partiti i 15 clown operativi al Policlinico di Padova mentre in calendario è prevista per in primavera l’attivazione della terapia del sorriso a Belluno. Un’iniziativa preziosa, che dovrebbe essere appannaggio dei bambini di tutto il mondo perché, TEMPO DI VITA DEI CLUB 108 Ta1 come da slogan, “tutti i bambini hanno due cose in comune: chiudono gli orecchi ai consigli, aprono gli occhi agli esempi”. Complimenti Giampaolo Vergombello compaiono precocemente nei soggetti predisposti e si manifestano in maniera eclatante durante il periodo scolastico. Ha inoltre specificato le caratteristiche della terapia multimodale prevista per il suo LIONS patologia, così presente nella popolazione pediatrica e scolastica (colpisce il 4% circa dei ragazzi in età scolare) ma ancora troppo misconosciuta dalle figure professionali che si prendono cura della formazione pisichica ed MERANO MAIENSE Quando il bambino è iperattivo l disagio dei giovani» questo è il titolo della conferenza tenutasi il 12 febbraio nella sala civica di Merano, davanti ad un pubblico attento e molto numeroso, composto oltre che dai soci Lions presenti, da insegnanti, genitori, operatori sanitari. Dopo i saluti e i ringraziamenti iniziali del presidente del Lions club Merano Maiense, Paolo Deflorian, che ha promosso e organizzato la serata d’informazione, che va ad inserirsi nel tema di studi multidistrettuale: “Prevenzione del disagio giovanile attraverso la divulgazione”, la referente per il Trentino Alto Adige dell’Aifa Onlus (Associazione italiana famiglie Adhd - sindrome da deficit di attenzione e iperattività), Laura Arcari, ha presentato brevemente gli obiettivi dell’associazione, denunciando la scarsa capacità di ascolto, per mancanza di adeguata informazione, sia nelle strutture scolastiche sia in quelle mediche preposte alla individuazione del disturbo. Benedetto Dordi, neuropsichiatria infantile del centro di salute mentale di Merano, ha quindi percorso la “storia” della sindrome del disturbo dell’attenzione/ iperattività, attraverso la letteratura scientifica internazionale. Ha proseguito Antonella Frara, pediatra di base, che ha posto l’attenzione sulle modalità della diagnosi, oltre che chiarito ampliamente i sintomi cardini della patologia che «I I relatori al convegno sul disagio giovanile organizzato dal club Merano Maiense trattamento. È poi intervenuta Sara Motter (terapeuta presso la Asl di Merano), per sottolineare l’importanza del sostegno psicoterapeutico, nei casi segnalati di Adhd, delineando i diversi interventi previsti e gli obiettivi raggiungibili attraverso il supporto della terapia cognitivo comportamentale. Per concludere la parte scientifica della serata di nuovo il dottor Dordi ha esposto l’elenco dei farmaci e le loro diverse proprietà (previsti per i casi più gravi dei pazienti Adhd ed in presenza di altre patologie psichiatriche comorbide), specificando l’assenza, in Italia, del metilfenidato (farmaco di prima scelta per alleviare i sintomi cardini del disturbo) e l’attuale grande difficoltà di procedura per reperirlo da parte delle famiglie e da parte delle strutture ospedaliere. La referente Aifa per la provincia di Trento, Jasmine Rizzi Hueller, ha infine relazionato il ruolo della famiglia rispetto questa educativa dei bambini. Ha messo in evidenza le testimonianze di scoraggiamento di molte famiglie, che giungono quotidianamente all’associazione, poiché non riscontrano la solidarietà ed il sostegno medico auspicato e previsto dalle linee guida dalla neuropsichiatria italiana e internazionale, rispetto a questa turba psichiatrica dell’età evolutiva. VERONA HOST «I volti dell’Islam» n tema vasto, controverso, carico di rimandi antichi e di imprevedibili sviluppi futuribili quello trattato da monsignor Alberto Piazzi, prefetto della Biblioteca Capitolare di Verona, all’Hotel Accademia su invito del Lions club Verona Host: “I volti dell’Islamismo”. Comprensibile per U 45 VITA DEI CLUB 108 Ta1 le radici comuni, inspiegabile per le diverse attuazioni. Islam significa sottomissione e fa parte con l’ebraismo e il cristianesimo delle tre religioni abramitiche monoteiste. Abramitiche perché derivano da Abramo, per l’Islam, dal figlio di Abramo, Ismaele. A questo ceppo si rivolge la prima colonizzazione di Maometto. Maometto che nasce fra il 567 e il 580 a La Mecca scrive il Corano su ispirazione, come affermava, dell’arcangelo Gabriele. Con la fuga a Medina del 622 attua una sanguinosa repressione contro i cristiani e contro gli ebrei, e qui fonda il primo stato islamico. Nel 628 ritorna e riconquista La Mecca, Monsignor Alberto Piazzi e nel 632 rientra a Medina e muore forse di veleno. Le conquiste, iniziate nel 639, sono la grande avventura internazionale dell’arabismo. Dall’Indo (Pakistan) all’oceano Atlantico, l’Iraq, la Persia, la Siria, la Palestina, l’Africa del Nord, il Magreb, nel 709 i musulmani sono in Spagna dove rimarranno per otto secoli, poi Portogallo, Francia, Italia con Sicilia, Sardegna, la Puglia. La mancanza di difficoltà di queste conquiste stanno nelle fortissima fede in Allah, nella mancanza di paura della morte con la certezza di entrare in paradiso. Essi erano frugali, poveri e tutti eguali, e ciò faceva molta impressione nelle popolazioni cristiane. C’erano poi 46 motivi politici, l’occupazione di terre, il miraggio del bottino e la sottomissione dei popoli. La cristianità riesce a frenare il dilagare dell’Islam con Carlo Martello e Carlo Magno, con le crociate, la battaglia di Lepanto e di Vienna. Il programma di islamizzazione e arabizzazione prevedeva conversioni personali e ufficiali, queste ultime consentivano di essere aggregati alla cosiddetta Uma, con relativi diritti e doveri. Per la catechizzazione e il proselitismo, ogni credente è guida per i neofiti. La divulgazione della dottrina si esplicava nelle città, sede delle scuole oraniche e delle attività politiche, commerciali, culturali, militari, nei bagni turchi, nelle oasi. In questa fede non esiste gerarchia e non esistono i sacramenti. Mancano i precetti per cui le disposizioni si riferiscono ai tempi di Maometto e inconciliabili con il mondo moderno. La dottrina cristiana e la dottrina islamica hanno aspetti inconciliabili anche nella figura di Cristo che, per i musulmani è considerata solo come quella di un profeta, e soprattutto per l’incapacità dell’Islam di coniugare fede e ragione. Anche la parola democrazia non è declinabile. La civiltà occidentale deriva dalla democrazia greco romana, mentre nell’Islam c’è ancora assenza di democrazia, e sono presenti usanze barbariche, anche in forma trasversale in alcuni Paesi: l’uccisione dell’apostata, il taglio della mano al ladro, l’infibulazione, le percosse, la lapidazione dell’adultera, il burka, la nullità giuridica della donna. «Il mondo occidentale, in questa lotta al terrorismo» ha concluso monsignor Piazzi «potrebbe trovare aiuto nel rifiuto concettuale all’islamismo arrogante e nella presa di coscienza della propria cristianità. L’islamismo puro contiene aspetti positivi come la carità ai poveri, l’ospitalità. Per cui si potrebbe iniziare un dialogo su un piano di umanità». Vera Meneguzzo MAROSTICA Un poster per la pace e scuole medie di Marostica, Nove e Mason hanno accolto l’invito del Lions club di Marostica di partecipare al concorso internazionale “Un poster per la pace”. I soci incaricati della gestione dell’iniziativa Alessandro Tagini e Domenica Donazzan, con l’aiuto delle insegnanti, hanno selezionato i vincitori del concorso. Per la scuola media di Marostica il primo premio è andato a Chiara Nichele della 3ª D e il secondo premio a Carlo Alberto Collanega della 3ª B. Prima classificata per la scuola media di Nove Rita Villanova della 3ª C e seconda Aurora Costenaro della 3ª B, mentre per la scuola media di Mason il primo premio è andato a Giulia Lorenzon della 3ª A e il secondo ad Arianna Gamba della 3ª B. Vincitore assoluto e premio Lions club di Marostica Chiara Nichele della scuola media di Marostica. La premiazione si è tenuta nei giorni scorsi a Marostica alla presenza del presidente del Lions Paolo Toniolo e dei responsabili delle scuole. I disegni premiati di ciascuna scuola sono stati inviati per la selezione distrettuale del concorso. In occasione della cerimonia di premiazione il Lions ha offerto ai ragazzi l’opportunità di incontrarsi con Andrea Stella, quel giovane di Thiene colpito da paraplegia agli arti inferiori a seguito di una aggressione subita nell’agosto 2000 a Miami in Florida che, mosso dal desiderio di tornare a vivere in maniera normale e di proseguire nella passione nautica, ha ideato un catamarano utilizzabile in maniera autonoma anche da una persona in carrozzina. Un ostacolo che sembrava insormontabile superato con l’intento, come precisa Stella, di progettare non per il disabile ma L VITA DEI CLUB 108 Ta1 I giovani di Marostica con Andrea Stella “perché vada bene per tutti”. Un appello questo rivolto agli enti pubblici affinché vengano abbattute le numerose barriere architettoniche ancora esistenti. Un messaggio che Stella ha portato in giro per l’Italia lo scorso anno a bordo del suo catamarano e che quest’anno varcherà i confini con la realizzazione della progettata traversata atlantica. giunto così a conclusione con la consegna di 5 mila euro da parte del presidente Maurizio Manzini al capogruppo di Quinzano Alberto Begalli che guiderà la delegazione di alpini in Africa per effettuare i lavori di ristrutturazione. Alla cerimonia erano presenti per il Cangrande il vicepresidente Vincenzo Agnello il segretario Eugenio Chiarelli il tesoriere Giuseppe Mannarini e il generale TEMPO DI LIONS Nazzaro. L’Associazione Alpini era rappresentata dal vice presidente Sergio Zecchinelli, in sostituzione del presidente Alfonso Ercole assente per un impegno imprevisto, e da membri del direttivo. Il capogruppo di Quinzano Alberto Begalli, un veterano d’iniziative di questo genere ha spiegato in dettaglio l’opera, mostrando le diapositive di quanto realizzato precedentemente nella zona. Il presidente del Cangrande Manzini ha sottolineato l’importanza del contributo dei Lions e dell’impegno degli alpini, ricordando che “promuovere lo spirito di comprensione tra i popoli” con i fatti non con le parole è uno degli scopi del lionismo. Non a caso, quindi è nata la collaborazione con gli alpini. L’intesa è stata immediata riscontrando una convergenza di sentimenti e di volontà operativa, al fine di portare un momento di gioia, e alleviare la sofferenza di un popolo coinvolto in una sanguinosa guerra civile. L’incontro si è concluso con la consegna di una targa del Lions Verona Cangrande che verrà apposta sulla facciata dell’asilo ad Ayamè in Costa D’Avorio. Ivonita Azzolin VERONA CANGRANDE Alpini e Lions per la solidarietà abato 27 marzo nella sede provinciale dell’Associazione Alpini in via Pallone,1 a Verona si è svolta la cerimonia della consegna dell’assegno all’Associazione Alpini per la ristrutturazione dell’asilo nido di Ayamè in Costa D’Avorio gestito dalle Suore Poverelle di Bergamo. Il service del Lions club Verona Cangrande per l’anno 2004 è S Il presidente del Lions club Verona Cangrande, Maurizio Manzini, con i rappresentanti dell’Associazione Alpini 47