SCHEDE DI ANIMAZIONE E IMPEGNO DI GRUPPO marzo

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SCHEDE DI ANIMAZIONE E IMPEGNO DI GRUPPO marzo
SCHEDE DI ANIMAZIONE E IMPEGNO DI GRUPPO
marzo-aprile
III TAPPA: …nella condivisione della ricchezza
Il
cammino della fede sulle strade della vita è un cammino di comunione,
solidarietà e accoglienza verso tutti; un cammino nella carità e nella condivisione
della vita stessa.
E’ l’esperienza comune di tanti missionari
che proprio per questo si sono fatti e si
fanno vicini, ogni giorno, alle genti che
incontrano: un coinvolgimento tale da
giungere, non di rado, al sacrificio estremo
per amore dei fratelli in Cristo.
E’ quanto ricordiamo con la celebrazione
della Giornata dei Missionari Martiri
(24 marzo).
Per i mesi di marzo e aprile, nel tempo di
Quaresima, vi proponiamo perciò una riflessione e un confronto di gruppo sul tema
dell’accoglienza e della condivisione della vita, guardando, in particolare
all’esperienza concreta di difesa e tutela delle minoranze discriminate, assunta
spesso dai missionari in talune parti del globo.
Vi proponiamo due testimonianze; la seconda, in particolare, è tratta da una
lettera di padre Daniele Badiali, missionario martire, fidei donum della diocesi di
Faenza-Modigliana, ucciso in Perù nel 1997.
“Marisa (…) era giunta in Burundi il 1° settembre 1971, a Butara, sulle
montagne del Mumirwa. Si occupò di alfabetizzazione e di catechesi per i
bambini che non avevano posto nelle scuole statali. Per loro preparò anche
un sillabario in lingua rundi dal titolo Inkoumarume (“La rugiada del
mattino”). Il 9 aprile 1977 fu espulsa dal Burundi assieme a tutti i missionari
comboniani. Ma (…) il 31 agosto dello stesso anno ripartiva già per il
Centrafrica, destinazione Mongumba nella diocesi di Mbaiki. (…) si mise al
servizio di tutti, specialmente dei lebbrosi, dei malati, delle donne e dei
bambini. La sua casa fu definita “la casa di Marta” perché tutti potevano
trovarvi ospitalità (…) A Mongumba esiste un centro, creato da Marisa,
chiamato in lingua locale “Da ti ndoye” (=casa dell’amore). E’ il centro che
ospita i bambini handicappati a causa della poliomielite e che hanno
bisogno di assistenza e di rieducazione motoria. (…) “La gente viene sempre
da noi e ci vede come un punto di riferimento e di rifugio. Speriamo di
riuscire a dare sempre e a tutti una testimonianza gioiosa dell’amore di Dio”.
Speranza e gioia che fanno bene anche a noi, oggi e sempre”.
Tonino Falaguasta Nyabenda, Cammina cammina, discepoli che hanno aperto
nuove strade, ed. Emi, Bologna 2008, pp. 62-64.
“Ora mi trovo qua in Perù, in una terra chiamata Sierra, molto bella; tante
montagne che verso i 6000 metri si tingono di bianco e puntano aguzze
verso il cielo. E’ una terra bella, ma povera, e la gente vive qua sui 3000
metri di altezza sudando e faticando pe poter tirare fuori il necessario per
vivere che molte volte è insufficiente. E’ gente che deve essere aiutata, che
ha ancora dentro di sé tanti valori che il nostro mondo ha perso, è molto
forte il senso della famiglia, dell’aiutarsi, e soprattutto è forte la loro fede in
Dio Padre, Taita Dios come lo chiamano, e sentono che tutta la loro vita
dipende da lui perché sono poveri, e la loro vita è molto fragile, tanti
bambini muoiono per malattie che a noi farebbero ridere. Ma questa loro
fragilità è ciò che li salva, perché noi col nostro mondo sempre più perfetto
e sicuro stiamo perdendo al fede nel Signore e ci sentiamo sempre più
padroni della nostra vita. Questa gente non è padrona di niente, né tanto
meno della loro vita, solo Taita Dios è il loro padrone.
Così carissime nonne vi penso con tanto affetto e vi ricordo tanto volentieri,
vi chiedo ogni tanto di tenere aperta una porticina per questa povera gente
e per noi che siamo qua. Vi auguro tanta felicità e gioia nella vostra
comunità. Con tanto affetto. Vostro Daniele”.
(a cura di) Mons. Elio Tinti, Seminario Regionale di Bologna, Padre Daniele Badiali.
Dio al di sopra di tutto. Le sue numerose e preziose lettere, ed. Dehoniane, Bologna
2006, p.114.
Dopo aver letto e meditato proviamo a riflettere insieme:
·
Quali gruppi/minoranze sono presenti nella nostra città?
Come ci impegniamo per la loro integrazione?
·
Quali forme di povertà riscontriamo nella nostra comunità/parrocchia?
Quali forme di accoglienza mettiamo in atto?
Vi suggeriamo, inoltre, la celebrazione
della Via Crucis dei Missionari Martiri:
http://www.giovani.missioitalia.it/images/materiale/Via_Crucis_Martiri_2014_libretto-1.pdf