forum “alzheimer e rete di servizi” - STAC

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FORUM “ALZHEIMER E RETE DI SERVIZI”
ARTICOLI APPARSI SUI QUOTIDIANI TICINESI
La Regione Ticino del 16 aprile 2008
Alzheimer e servizi, il punto
La giornata del Forum sull'Alzheimer e la rete di servizi presentata martedì presso la Casa
dei Ciechi a Lugano (sede di una sezione per i malati di Alzheimer improntata ai principi
filosofici di Montessori) è stata pensata per fare un punto della situazione a livello svizzero
e cantonale, e condividere con un pubblico più vasto le riflessioni effettuate da esperti del
settore.
L'evento è promosso dall'Associazione Alzheimer sezione Ticino, dalla Fondazione Pro
Senectute Ticino e Moesano e dalla Società Ticinese per l'Assistenza dei Ciechi, con il
patrocinio del Dipartimento della Sanità e Socialità.
Il Forum, in agenda giovedì a Mendrisio, si propone di dare continuità al lavoro svolto dagli
operatori e dalle persone coinvolte in prima persona nella lotta a questa malattia (allo stato
attuale delle conoscenze, irreversibile).
Malattia che attualmente colpisce 5 mila persone in Ticino e circa 100 mila in Svizzera.
Rientra in quest'ottica del resto l'apertura, presso Pro Senectute a Lugano, di un
segretariato del Forum e del servizio di consulenza "Alter Ego", preposto a prevenire
l'emergente problema del maltrattamento dell'anziano.
Non di rado infatti la persona affetta da Alzheimer (tipicamente in età avanzata) a causa di
comportamenti problematici dovuti al degrado cognitivo, incontra difficoltà sociali e familiari
che si spingono fino al maltrattamento.
Tra gli obiettivi del Forum ci sono pure la realizzazione di linee guida specifiche per la
presa a carico di persone colpite dal morbo di Alzheimer, la costituzione di un comitato
etico (quale punto di riferimento per operatori e singoli cittadini confrontati a diversi aspetti
problematici creati dalla malattia), la valorizzazione di esperienze sui diversi approcci e
pratiche messe in atto per dare dignità di vita al malato con deficit cognitivo, così come la
promozione di un'offerta di formazione e di aggiornamento professionale degli operatori in
questo campo specifico.
La mattinata di studio sarà aperta dalla consigliera di Stato Patrizia Pesenti, che parlerà
degli orientamenti del Cantone.
Lo svolgimento vedrà quindi l'esposizione di testimonianze di esperienze professionali di
presa a carico sia ticinesi sia della vicina Lombardia, per proseguire nel pomeriggio con
dei gruppi di lavoro più specialistici.
Giornale del Popolo del 16 aprile
Sono ormai cinquemila i malati di Alzheimer
Si svolgerà presso la Clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio domani 17 aprile il primo
Forum Alzheimer e Rete di servizi.
Lo scopo della giornata è quello condividere con un pubblico
più vasto le riflessioni
effettuate da un gruppo di persone interessate ad affrontare questa nuova emergenza in
ambito geriatrico.
«Con la giornata e con i 240 partecipanti iscritti, si intende condividere e favorire lo
scambio di esperienze tra operatori sanitari, familiari e volontari confrontati
quotidianamente con persone colpite da queste malattie», ha spiegato Carlo Denti,
caposezione del sostegno a enti e attività sociali del DSS.
Questo scambio avverrà in due modalità diverse:
al mattino con relazioni e testimonianze operative rivolte a tutti i partecipanti, al
pomeriggio con riflessioni in gruppo di lavoro.
Subito dopo lintervento della Consigliera di Stato Patrizia Pesenti che ribadirà gli
orientamenti del Cantone in risposa ai bisogni di una fetta crescente della popolazione
anziana, la mattinata si caratterizza con la relazione sul bilancio sulla dimensione
quantitativa e sulle implicazioni sociali e sanitari derivanti dal morbo di Alzheimer.
Alla parte introduttiva seguiranno due interventi con lesposizione di due esperienze messe
in atto in Lombardia.
I lavori del mattino saranno completati con la presentazione dei
risultati sulle diverse modalità di presa a carico delle demenze cognitive dei residenti nelle
case per anziani.
Per il Ticino si stimano circa 5 mila persone colpite dal morbo di Alzheimer e la
progressione, tenuto conto dellelevato tasso di invecchiamento della popolazione, sarà in
linea con quella stimata a livello federale: in aumento.
Tra gli enti promotori troviamo lAssociazione Alzheimer Ticino, la fondazione Pro
Senectute Ticino e Moesano e la Società ticinese per lassistenza ai ciechi.
Il direttore della casa per anziani Casa dei ciechi, Fabrizio Greco, illustrerà il percorso
effettuato allinterno del suo istituto e il concetto elaborato per realizzare lunità di cura
protetta da pochi mesi realizzata a Lugano.
Tina Gunzenhauser per la Casa Montesano di Orselina esporrà la sua concezione di
presa a carico delle persone disorientate nelle due due unità abitative protette.
Si è voluto lasciare spazio anche ai progettisti chiamati a tradurre in pratica i concetti
strutturali di uno spazio concepito appositamente per promuovere la mobilità degli
utenti.
Un esempio è dato dallampliamento dellIstituto Gemmo di Lugano progettato
dallarchitetto Stefano Tibiletti tenendo conto delle esigenze delle persone affette da
demenze senili.
Corriere del Ticino del 16 aprile 2008
Alzheimer, emergenza geriatrica
Un forum per mettere in comune esperienze e soluzioni Secondo stime, attualmente in
Ticino le persone affette da demenza senile sarebbero circa 5.000, numero desti- nato a
crescere con l'invecchiamento della popolazione.
Sulla scorta di un'inchiesta effettuata a livello nazionale nel 2004 dall'Associazione
Alzheimer Svizzera, si stima in oltre centomila le persone affette da questo morbo.
Tenuto conto dell'evoluzione demografica della popolazione, con una proiezione
temporale fino al 2050, si calcola in oltre 250.000 il numero di malati, con netta prevalenza
delle persone con oltre 80 anni di età.
"Nel 2007, non meno di 5.000 persone nel nostro cantone risultavano colpite da Alzheimer
o da altre forma di demenza" ha indicato Carlo Denti , della Sezione del sostegno a enti e
attività sociali del Dipartimento sanità e socialità (DSS), presentando il Forum Alzheimer
che si svolgerà domani, giovedì 17 aprile, nella clinica psichiatrica di Mendrisio.
Spiegando che l'obiettivo dell'incontro è quello di "condividere con un pubblico più vasto le
riflessioni svolte da un gruppo di persone interessate ad affrontare questa nuova
emergenza in ambito geriatrico".
Si intende favorire lo scambio tra i 240 iscritti alla giornata tra i quali figurano operatori
sanitari, medici, famigliari e volontari confrontati quotidianamente con persone colpite da
queste malattie.
Al mattino sono previste relazioni e testimonianze operative rivolte a tutta l'assemblea,
mentre il pomeriggio sarà consacrato a riflessioni in gruppi di lavoro.
La giornata si aprirà con il saluto della direttrice del DSS, Patrizia Pesenti a cui seguirà
Brigitte Martensson, direttrice dell'Associazione Alzheimer Svizzera che fornirà dati precisi
sulla realtà svizzera.
Si potranno poi ascoltare due esperienze messe in atto in Lombardia.
Il simposio - promosso oltre che dall'Associazione Alzheimer anche dalla Fondazione Pro
Senectute Ticino e Moesano e dalla Società ticinese per l'assistenza dei ciechi - rientra in
un concetto di rete di servizi che ha visto l'apertura presso Pro Senectute a Lugano di un
servizio di consulenza Alter Ego, finalizzato a prevenire il maltrattamento dell'anziano.
Si punta anche alla costituzione di un comitato etico in modo da offrire un punto di
riferimento agli operatori e al singolo cittadino confrontati con i molteplici aspetti di questa
malattia.
A Mendrisio, il direttore della Casa dei ciechi di Lugano, Fabrizio Greco, illustrerà il
concetto da loro elaborato che ha portato alla realizzazione di un reparto specializzato per
l'accoglienza di ipovedenti affetti da Alzheimer nell'ambito dell'ampliamento dell'istituto.
Anna De Benedetti, dell'Ufficio del medico cantonale, esporrà i risultati di una recente
ricerca sulle modalità di presa a carico nelle case per anziani di ospiti con deficienze
cognitive .
E.G. Giorgetti Enrico.
La Regione Ticino del 18 aprile 2008
Alzheimer, un Forum per riflettere
Riflettori accesi, ieri a Mendrisio, sul morbo di Alzheimer e la rete dei servizi pubblici e
privati.
A portare la voce del Cantone è stata la direttrice del Dipartimento sanità e socialità
Patrizia Pesenti.
Lo Stato, ha ricordato, "interviene a favore delle persone colpite dal morbo di Alzheimer in
maniera articolata e con misure differenziate, sempre nel quadro della sussidiarietà".
Oggi nel cantone le persone che soffrono di questa malattia sono circa 5 mila.
E il 60 per cento di loro vive a casa propria. Una percentuale che Bellinzona intende
incrementare.
"Per consolidare questa politica ha precisato Pesenti vanno però fatti ulteriori passi:
ad esempio potenziando i centri di accoglienza diurni, il sostegno ai familiari (è dimostrato
che sono soggetti al rischio di ansia, depressione ed altre affezioni)".
Al momento il Cantone "riconosce a circa seicento persone aiuti diretti per sei milioni
l'anno e finanzia poi interventi di vario genere (dall'abbattimento di barriere architettoniche
a prestazioni individualizzate)".