Analisi dello stato dei servizi, dei carichi di lavoro e dei flussi delle

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Analisi dello stato dei servizi, dei carichi di lavoro e dei flussi delle
Analisi dello stato dei servizi, dei carichi di
lavoro e dei flussi delle pendenze, con
indicazione delle cause di disfunzione rilevate
a seguito dei monitoraggi eseguiti all'interno di
ciascun settore/sezione
1.
ANALISI DELLO STATO DEI SERVIZI, DEI CARICHI DI LAVORO E DEI
FLUSSI DELLE PENDENZE, CON INDICAZIONE DELLE CAUSE DI
DISFUNZIONE RILEVATE A SEGUITO DEI MONITORAGGI ESEGUITI
ALL'INTERNO DI CIASCUN SETTORE/SEZIONE
A- ANALISI DELLO STATO DEI SERVIZI
Una relazione sullo stato dei servizi non può prescindere da una analisi qualitativa e quantitativa del
personale amministrativo.
Aspetti quantitativi
Nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia del 30 settembre 2013 è stata pubblicata
la nuova dotazione organica del personale amministrativo del Tribunale, stabilita in 69 unità più il
Dirigente amministrativo. Occorre evidenziare che tali risorse sarebbero appena sufficienti a
consentire, con grandi difficoltà e sacrificio personale dei dipendenti, la gestione delle attività
quotidiane. Si richiama l'attenzione, infatti, sullo sperequato rapporto fra personale di magistratura
(in tutto 21 giudici togati e 8 GOT), peraltro totalmente coperto, e personale di cancelleria. In
sostanza, nella dotazione organica prevista, vi è un rapporto di 2,37amministrativi per ogni giudice,
il che si valuta insufficiente ad assicurare sempre un'assistenza adeguata alla giurisdizione, un
pronto e preciso adempimento di tutti gli incombenti di cancelleria, un livello accettabile di
servizio al pubblico dei professionisti e dei comuni cittadini che si rivolgono all'Ufficio
Giudiziario, nonché una gestione accurata dei procedimenti amministrativi che pure vengono
espletati in un tribunale.
Ma, come noto, il dato della dotazione organica è solo teorico, ed insufficiente a descrivere la
reale forza lavoro disponibile, in termini di dipendenti amministrativi.
Deve anzitutto sottolinearsi l’incidenza percentuale delle scoperture nell'organico, pari al
21,74%. Considerando questo dato, il rapporto tra Giudici e amministrativi scende al preoccupante
livello di 1,86 dipendenti per ogni magistrato. La vacanza, come indicato nella tabella 1), si
specifica nei seguenti profili professionali: n.1 direttore amministrativo, n.4 funzionari giudiziari,
n.5 assistenti giudiziari, n.2 operatori giudiziari, n.1 conducente automezzi e n.2 ausiliari. Notevole
è il dato delle vacanze nel profilo del funzionario giudiziario e dell’assistente giudiziario,
professionalità di vitale importanza per garantire l’assistenza alle udienze.
Tabella 1): le risorse umane al 31/12/13
Profilo
organico
posti coperti
scopertura
Direttore Amministrativo
4
3
25,00%
Funzionario Giudiziario
17
13
23,53%
Cancelliere
11
11
0,00%
Assistente Giudiziario
17
12
29,41
Operatore Giudiziario
7
5
28,57%
Conducente automezzi
5
4
20,00%
Ausiliario
8
6
25,00%
Totale
69
54
21,74%
Per effetto delle recenti manovre finanziarie, peraltro, non è prevedibile né l’aumento
dell’organico né la copertura dei numerosi posti vacanti nelle varie qualifiche.
Ma a ciò si aggiungono talune ulteriori preoccupanti fonti di criticità, e precisamente:
- provvedimenti di applicazione del personale presso altri Uffici Giudiziari
(segnatamente la
Corte d'Appello di Bologna), che determinano situazioni di emergenza, costituendo una forma di
sottrazione di risorse repentina e non programmata (attualmente sono applicati presso altri Uffici 2
dipendenti: un cancelliere ed un assistente). Si evidenzia che negli ultimi 5 anni il Tribunale di
Ferrara è stato interessato da un media annuale di 5 applicazioni in favore di altri uffici, il che porta
di fatto la scopertura media annuale rispetto alla dotazione organica, al 30% circa;
- l'elevata percentuale (11 su 69, pari a quasi il 16%) dei dipendenti in servizio ai quali
l’Amministrazione Centrale concede il regime lavorativo a tempo parziale (part-time), senza
provvedere alla loro sostituzione; il contratto di lavoro part time determina una sottrazione media di
tempo lavoro, per coloro che ne usufruiscono, pari al 13,8%; in relazione al contratto di lavoro a
tempo parziale, desidero evidenziare che, a mio avviso, in considerazione degli effetti della cd legge
della produttività marginale decrescente, percentuali basse di assenza dal lavoro non incidono
negativamente sulla produzione individuale, determinando anzi, a volte, con apparente paradosso,
un incremento della produzione, mentre di contro è innegabile un pesante effetto negativo sulla
produzione, in ipotesi di part time in percentuale non bassa. Occorrerà quindi favorire, in ogni
singolo caso, una spontanea riduzione del part time, al fine di tentare di riportarlo a livelli
presumibilmente inferiori alla soglia di produzione decrescente, ed inoltre favorire una riconduzione
di esso a modalità di fruizione meno costose, in termini organizzativi, per l’Amministrazione (ad
esempio intervenendo nei casi di assenza programmata per i periodi estivi e per le festività natalizie,
modalità che condiziona fortemente la fruizione delle ferie da parte di altri impiegati);
- la presenza di non poche unità lavorative (5 persone, paro al 7,25% dell’organico) che fruiscono
dei benefici di cui alla Legge 104 del 1992 in materia di assistenza alle persone con disabilità;
- assenze dal lavoro per permessi studio, licenza per malattia;
- il tribunale deve poi far fronte, con frequenza anche di due volte alla settimana, all’assistenza alle
udienze in videoconferenza che vengono richieste da ogni parte d’Italia;
- ulteriori ipotesi di riduzione della capacità lavorativa: invalidità del dipendente (4 persone);
incompatibilità con specifiche mansioni proprie del profilo professionale, certificata dal Medico
Competente della struttura (9 persone, di cui 5 ausiliari - su 6 in servizio effettivo - con limitazioni
al sollevamento carichi, un autista inabile alla guida, 1 assistente giudiziario e un funzionario
giudiziario esonerati all'assistenza al Magistrato in udienza).
In sintesi, il dato della scopertura nell'organico costituisce un'informazione molto parziale, in
quanto non dà conto del personale che in gran numero usufruisce, come detto, di vari istituti, come
il part-time, i permessi ai sensi della Legge 104/92, che riducono grandemente il numero delle
presenze effettive.
Tali criticità sono accentuate dalla sempre più ridotta possibilità, al fine di risparmio di spesa,
di impiegare il personale in attività da svolgere oltre il normale orario di lavoro (lavoro
straordinario), e ciò a fronte dell'incremento dei carichi di lavoro determinato dal crescere delle
sopravvenienze, nonché a fronte delle crescenti esigenze degli utenti del servizio-giustizia (si pensi
alla richiesta di orari agevoli e prolungati di accesso del pubblico, ovvero, non ultima, alla avvertita
necessità di un efficiente punto informativo).
Ulteriore, non minimo, profilo problematico che incide negativamente sui servizi è rappresentato
dall’elevato tasso percentuale di personale collocato o prossimo ad essere collocato in quiescenza
per pensionamento; fenomeno destinato ad accentuarsi in ragione dell’innalzamento dell’età media
degli operatori in servizio.
Aspetti qualitativi
Non può, inoltre, non sottolinearsi l'incidenza negativa che ha il già evidenziato elemento
dell'elevata età media del personale amministrativo (55,23 anni, e con ben 11 persone su 54 con età
superiore ai 60 anni), sia sotto il profilo della produttività individuale, che sotto il non trascurabile
profilo della motivazione. Tale elemento, infatti, ha ben concreti effetti sia per le assenze dovute
a malattia, sia per la produttività individuale, sia per la motivazione al proprio aggiornamento
professionale (sopratutto in relazione alla informatizzazione dei servizi) Si tratta in gran parte di
persone vicinissime al pensionamento.
Tabella 2) età del personale amministrativo
Fasce d'età
Quantità
Percentuale %
Sotto i 40
0
0
40-45
4
7,40%
45-50
4
7,40%
50-55
28
51,85%
55-60
7
12,96%
Oltre 60
11
20,37%
Qualche difficoltà si segnala nell'assegnare ruoli di responsabilità, all’interno delle varie unità
organizzative, a Funzionari Giudiziari (ex posizione economica C1) che, per esperienza
professionale e competenza acquisite, siano in grado di coordinare il lavoro del settore di
appartenenza. Si tratta infatti di dipendenti che sino al Nuovo Ordinamento Professionale annesso al
CCNI del 29 luglio 2010, erano utilizzati con mansioni di sola assistenza al giudice, ma non
avevano, di norma, funzioni di responsabilità di un'unità organizzativa. Lo sforzo della dirigenza è
quindi volto a far “crescere” professionalmente, in competenze organizzative e assunzione di
responsabilità, i Funzionari Giudiziari.
Può in conclusione affermarsi che lo stato dei servizi è in sofferenza in ogni settore, a causa
delle carenze nell'organico, sotto i vari profili sopra accennati. Nell'attuale situazione, il
mantenimento del livello qualitativo dei servizi esistente può già essere considerato un risultato
positivo, attesa anche l’alta produttività dell’Ufficio.
I SINGOLI SERVIZI
Punto Informativo
Nel corso dell'anno 2013 è stato effettuato un primo passo verso la realizzazione di un punto
informativodedicato al pubblico. Ad esso sono stati destinati a turno due ausiliari, e vi collabora,
quando le sue proprie mansioni lo consentono, il centralinista. Sinora il punto informativo ha avuto
la funzione di primo contatto per l'utenza, e di indirizzamento del pubblico alle varie aule d'udienza
e cancellerie (cd punto informativo di primo livello). Per il 2014 ci si propone, con ampia
condivisione del progetto da parte della RSU, il raggiungimento di un secondo livello di servizio:
vi saranno assegnati ausiliari ed autisti a rotazione, ed essi forniranno oltre che informazioni
logistiche, anche informazioni sui servizi, consegnando modulistica, dando primi ragguagli sul
regime fiscale di istanze ed atti, mettendo anche a disposizione i ruoli di udienza penale e civile,
ecc... . Questo servizio va inteso, a mio parere, in senso evolutivo, cioè con mansioni e compiti al
pubblico vieppiù crescenti in complessità, man mano che si produca una crescita professionale dei
soggetti in esso impegnati. Lo scopo è quello di offrire servizi di sempre maggiore qualità, ed
inoltre di decongestionare l'accesso alle cancellerie, e ciò senza sottrarre significativamente risorse
alle stesse, grazie al criterio della rotazione tra ausiliari ed autisti.
Segreteria amministrativa
Questo ufficio di vitale importanza per il buon funzionamento del Tribunale, è composto da: un
Direttore Amministrativo, che coadiuva il Presidente del Tribunale ed il Dirigente amministrativo,
e che si occupa della gestione dei magistrati, nonché del coordinamento delle attività di segreteria;
un Cancelliere impegnato sopratutto nella gestione del personale; un Assistente Giudiziario, che
principalmente collabora nella gestione delle risorse economiche e materiali; un Ausiliario addetto
ai servizi di anticamera del Presidente, che svolge altresì funzioni di supporto alle attività della
segreteria. Si tratta di personale di valore, sia per competenza che per motivazione, e garantisce un
ottimo funzionamento dei servizi amministrativi ad esso assegnati.
Tra questi si ricordano, oltre ai compiti ordinari di segreteria sopra ricordati, anche il servizio
elettorale, ed il coordinamento della attività inerenti la sicurezza sul lavoro,.
Il personale della segreteria, data la carenza di risorse umane nelle cancellerie, viene spesso
assegnato a parziale e temporaneo sostegno a quest'ultime. E' in fase di completamento l'adozione
di un sistema di accesso con possibilità di sola lettura, da ogni postazione di lavoro, al programma
di gestione dell'orario di lavoro, utilizzato dalla segreteria. Ogni dipendente potrà così, a breve,
consultare il proprio (e solo il proprio) saldo in ore di lavoro, ferie, permessi, ecc... . Ciò diminuirà
gli accessi fisici e le telefonate in segreteria per informazioni.
Ufficio recupero crediti
L’organico dell’ufficio è composto da un Funzionario Giudiziario, con il quale collabora un
conducente automezzi, impegnato a tempo parziale, dovendo conciliare tale assegnazione con le
mansioni sue proprie di autista. Da pochi mesi un Assistente Giudiziario prima in forza a questo
ufficio, è stato assegnato alla cancelleria GIP, per sopperire al trasferimento di ben due unità da
quell'ufficio al Giudice di Pace di Ferrara in esito ad interpello nazionale. Tale trasferimento è
comunque avvenuto in una generale ottica di contrazione delle risorse assegnate ai servizi
amministrativi in favore dei servizi di cancelleria penali e civili.
In merito all’arretrato non vi sono particolari ritardi nella trasmissione alla società Equitalia per
la iscrizione a ruolo esattoriale.
Nell'anno 2014 si vuole realizzare un progetto di unificazione dell'Ufficio Spese e dell'Ufficio
Recupero Crediti, al fine di ottenere economie di risorse umane (l'obiettivo finale, da raggiungere
per gradi, è quello di recuperare due unità al 100%), e con lo scopo di valorizzare le competenze
amministrativo-contabili degli addetti ai due servizi indicati.
Anche il progetto descritto si inserisce in un generale disegno di contrazione delle risorse
assegnate ai servizi amministrativi in favore dei servizi di cancelleria penali e civili.
AREA CIVILE
Contenzioso civile
Nell’ufficio lavorano due Funzionari Giudiziari (uno usufruisce di Legge 104 ed è
pensionando), due Cancellieri, 3 Assistenti Giudiziari, e due ausiliari.
Criticità
Si verifica sovente che l’insufficienza del personale non consenta di procedere alla
pubblicazione delle sentenze con regolarità e tempestività. Il problema viene affrontato
distogliendo temporaneamente personale da altri servizi, ma ciò può avvenire solo per periodi non
troppo lunghi, pena il disservizio in altri settori.
Sempre l’insufficienza di personale provoca rallentamenti e aggravamento di lavoro in caso di
assenza per malattia, per ferie etc., anche di un solo elemento.
Come si è detto nel paragrafo sui locali, manca lo spazio per l'inserimento di armadi, per cui
molti fascicoli giacciono sul pavimento della cancelleria. Si è sollecitato il Consiglio dell'Ordine
degli Avvocati di Ferrara, affinché sensibilizzi gli avvocati circa la necessità di ritirare i fascicoli di
parte relativi a procedimenti definiti da tempo, che altrimenti affollano scaffalature e stanze delle
cancellerie. Occorrerebbe concordare con il Consiglio dell'Ordine di Ferrara il ritiro tempestivo dei
fascicoli di parte almeno allo scadere dei tre anni dell'obbligo di custodia da parte del Tribunale.
Punti di forza
La cancelleria utilizza il sistema informativo denominato SICID, ed è impegnata nella
realizzazione del Processo Civile Telematico sul fronte del collegamento con gli avvocati.
L'avvio con valore legale del processo civile telematico nel settore decreti ingiuntivi (si veda
oltre) ha costituito un importante passo verso la realizzazione del P.C.T.. Tale obiettivo,
ampiamente condiviso dalla magistratura, dal personale di cancelleria e dal Foro, trova oggi le
condizioni favorevoli per la sua realizzazione per tutto il contenzioso civile. Nel 2014 le cancellerie
civili saranno quindi impegnate nella compiuta attuazione del P.C.T..
L'utilizzo di un sistema di “eliminacode”, e l'apertura di ben tre sportelli al pubblico, permettono
di assorbire la domanda di servizi in tempi accettabili.
Decreti ingiuntivi e spese di giustizia
L’organico è composto da un Funzionario Giudiziario, con il quale collaborano un ausiliario e
un conducente automezzi.
Relativamente all’arretrato non si segnalano problemi per quanto attiene i decreti ingiuntivi,
nonostante l’aumento di iscrizioni di anno in anno.
Il valore legale del deposito telematico del relativo ricorso, ottenuto nel 2013, ha consentito di
sperimentare il Processo Civile Telematico nel settore in argomento, che quindi costituisce utile
precedente per l'estensione del progetto P.C.T. a tutto il contenzioso civile.
Problemi sono invece presenti per il servizio “spese di giustizia” in quanto trattasi di un
servizio che sconta tuttora le molte modifiche normative subite nel corso degli anni più recenti,
anche con l’introduzione del “funzionario delegato”. Il cospicuo arretrato che in passato si era
accumulato (circa un migliaio di mandati di pagamenti da emettere), è stato in gran parte
riassorbito alla fine del 2013, grazie ad un progetto mirato del dirigente amministrativo. Nel 2014
occorrerà monitorare l'ufficio affinché si eviti il riformarsi della sacca di giacenze.
L’ufficio presenta una commistione tra attività amministrativa (pagamento delle spese di
giustizia) e di cancelleria (relativa ai decreti ingiuntivi), che si ritiene di superare nel 2014,
nell'ambito del progetto di unificazione dell'ufficio spese con l'ufficio recupero crediti.
Il progetto, che s'inserisce anch'esso nel generale disegno di contrazione delle risorse assegnate
ai servizi amministrativi in favore dei servizi di cancelleria penali e civili, contempla infatti, altresì,
l'assegnazione del settore decreti ingiuntivi alla cancelleria del contenzioso civile, sede “naturale”
delle attività di cancelleria legate al procedimento monitorio. Si realizzerà così anche una chiara
distinzione tra i servizi di cancelleria civili ed amministrativi.
Sezione lavoro
Il personale di cancelleria addetto alla sezione lavoro di questo Tribunale è composto da un
Funzionario Giudiziario, responsabile anche della cancelleria della Volontaria Giurisdizione, un
Assistente Giudiziario, che usufruisce dei permessi mensili di cui alla legge 104/1992, un
Operatore Giudiziario.
Il personale addetto è al momento sufficiente a consentire la regolarità del servizio, che richiede
la maggiore tempestività possibile negli adempimenti. Problemi relativi alla tenuta adeguata
dell’archivio, sono stati superati grazie all'impegno del personale, ed alla assegnazione alla
cancelleria in parola, di adeguati spazi e scaffalature.
L’arretrato è costituito per la maggior parte dalla redazione degli indici dei fascicoli sia
correnti che definiti. Durante il periodo estivo, la cancelleria riesce a recuperare la maggior parte
dei ritardi sulla redazione degli indici dei fascicoli definiti.
Volontaria giurisdizione e famiglia
Questa cancelleria si occupa anche della gestione dei ricorsi per separazione consensuale e
divorzio congiunto, nonché dei ricorsi per separazioni e divorzi contenziosi nella fase
presidenziale. Vi sono addetti il Funzionario Giudiziario responsabile altresì, come detto, della
cancelleria del lavoro, un Cancelliere ed un Assistente Giudiziario. Con i suddetti collabora anche
un conducente automezzi nelle ore libere dai suoi impegni di autista.
Non esiste arretrato, grazie alla grande professionalità ed al particolare impegno degli addetti;
anche se attualmente l’assistente giudiziario è applicato per tre giorni alla settimana alla Corte di
Appello di Bologna.
Unico punto dolente riguarda l’istituto dell’amministrazione di sostegno per il gran numero delle
procedure. I problemi sorgono soprattutto nei rapporti con l’utenza privata, poiché la cancelleria
deve suggerire, a volte anche aiutare, le persone nella compilazione dei vari ricorsi e nella stesura
dei relativi rendiconti, con notevole perdita di tempo.
Recentemente il servizio di asseverazioni di perizie e traduzioni, prima assegnato a questo
ufficio, al fine di sgravare quest'ultimo, è stato attribuito al Funzionario Giudiziario responsabile
del Recupero Crediti. Ciò nella ricordata politica generale di alleggerimento delle cancellerie penali
e civili con correlativo maggiore impegno degli uffici amministrativi.
Esecuzioni civili (Mobiliari e Immobiliari) e Fallimenti
Alla cancelleria Esecuzioni civili e Fallimenti sono assegnate 6 persone:
un Funzionario Giudiziario (in part time e che svolge anche il compito di Consegnatario), due
Cancellieri (di cui uno è in part time ed usufruisce dei permessi mensili di cui alla legge 104/92, e
l’altro svolge anche il compito di Sostituto Consegnatario) un Assistente Giudiziario, e due
operatori giudiziari, di cui uno è persona con disabilità.
Criticità
Per quanto attiene a problematiche di arretrato, per il settore delle esecuzioni mobiliari e
immobiliari il lavoro più consistente e più urgente da eseguire riguarda i libretti postali e bancari
che giacciono nei fascicoli da oltre 5 anni dal provvedimento di assegnazione e per i quali deve
essere trasmessa alla società Equitalia la comunicazione di devoluzione all’erario dello Stato.
L’attività relativa alle procedure concorsuali (istruttoria prefallimentare, formazione del
fascicolo fallimentare, redazione dello stato passivo, redazione dei decreti di trasferimento,
cancellazione dei gravami sugli stessi, ecc) finora non ha comportato la formazione di arretrati
importanti.
L’arretrato veroe proprio riguarda piuttosto tutte le attività “complementari”, come ad
esempio la trasmissione al Fondo Unico Giustizia per la devoluzione all’erario dello Stato, di
somme assegnate a creditori irreperibili dopo i cinque anni dalla chiusura del fallimento. Questi
adempimenti, piuttosto lunghi e laboriosi, vengono espletati solo quando la quotidianità, che
assorbe quasi tutto il tempo, lo permette.
Per il 2014 costituirà impegno della dirigenza e della cancelleria in parola, lo smaltimento
dell’arretrato di cui sopra.
Punti di forza
L'ufficio ha adottato il sistema informativo denominato SIECIC.
La cancelleria risulta alleggerita nel suo lavoro, dalla delega di attività a professionisti privati,
che la normativa consente.
AREA PENALE
GIP/GUP
L’organico risulta così composto: 2 Funzionari Giudiziari di cui uno è il responsabile della
cancelleria, 3 Cancellieri (1 in part-time, ed uno con permessi ex 104/92),4 Assistenti (2 in parttime, uno è pensionando)
La sezione Gip è stata interessata da costante aumento nelle celebrazioni delle udienze, sia
preliminari che camerali.
DIBATTIMENTO PENALE
L’organico risulta così composto: 1 Direttore Amministrativo responsabile della sezione, 5
Funzionari Giudiziari (uno in part time), 2 Cancellieri (uno in part time), 1 Assistente in part time,
1 operatore giudiziario, 1 conducente automezzi e 2 ausiliari (uno in part time). Nell'area penale
opera anche un altro Direttore Amministrativo, con compito di controllo sulla redazione delle
schede destinate al Casellario Giudiziario.
La sezione ha dato un impulso sempre crescente all’attività d’udienza. La scelta operativa di
privilegiare l’attività di assistenza alle udienze, resasi necessaria per migliorare i tempi di
definizione dei processi, e per recuperare la produttività, negativamente condizionata dalla
legislazione post-terremoto, sta avendo, però, effetti negativi sui restanti servizi di cancelleria.
Un progetto allo studio per il 2014 è l'accorpamento della cancelleria del dibattimento
monocratico con quella del dibattimento collegiale, col fine di ottenere economie di risorse umane
e materiali dalla concentrazione di attività del tutto simili, che oggi vengono svolte da cancellerie
distinte.
Tutto il settore penale nel 2014 sarà fortemente impegnato nell'avvio dell'utilizzo del nuovo
sistema informativo della cognizione penale (SICP).
Corpi di reato
Il servizio viene seguito da un Cancelliere del dibattimento penale coadiuvato da un conducente
automezzi.
Occorre evidenziare che molti reperti, sia ordinari che di valore, sono iscritti da oltre dieci anni e
dunque si può ragionevolmente ritenere che in larga misura siano relativi a procedimenti definiti.
Sarà pertanto intensificata l’attività di eliminazione dei suddetti reperti.
B- CARICHI DI LAVORO ED ANALISI DEI FLUSSI DELLE PENDENZE
SEZIONE CIVILE
CARICHI DI LAVORO (I DATI SONO QUELLI DEL SICID l 31/12/2013)
-
dott.ssa Arcani: n.339
-
dott. Cerulo 317
-
dott. D’Ancona 159
-
dott.ssa Ghedini 210 (assegnataria anche di tutte le esecuzioni immobiliari).
-
Dott. Giusberti 125 (ha anche funzioni di giudice delegato)
-
Dott. Maiorano 30 (presidente del Tribunale)
-
Dott. Luca Marini 27 (presidente della sezione penale)
-
Dott. Rizzieri 353 (ha anche funzioni di giudice tutelare)
-
dott. Sangiuolo, 369 (giudice addetto al settore famiglia)
-
dott. Vignati, 439:
-
GOT Solaini, 120, (in temporanea sostituzione del togato dott.ssa Porreca applicata alla
Corte di Appello di Bologna e componente del Consiglio Giudiziario).
FLUSSI DELLE PENDENZE
(I DATI SONO QUELLI DISPONIBILI PER L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO
GIUDIZIARIO; VEDERE ALLEGATO N.1)
DISFUNZIONI
Nell’ultimo periodo si nota una leggera diminuzione dei procedimenti sopravvenuti, come anche
nell’anno precedente. Al netto delle tutele, curatele ed amministrazioni di sostegno, nell’ultimo
anno sono pervenuti in tutto il settore civile n. 9.420 procedimenti contro i 9.959 dell’anno
precedente. Vedremo se è una tendenza oppure se è un fenomeno conseguente agli eventi tellurici
più volte citati.
Si assiste anche ad una diminuzione dei procedimenti definiti, questa sicuramente addebitabile alla
legislazione post terremoto più volte citata. Per la prima volta nel quadriennio i procedimenti
definiti, sempre al netto delle tutele, curatele ed amministrazioni di sostegno, sono in numero
minore di quelli pervenuti: 9.223 nel periodo 1/7/2012-30/6/2013, contro gli 11.072 dell’anno
precedente.
La conseguenza di quanto detto è che nell’ultimo anno è aumentato il numero dei procedimenti
pendenti complessivamente nel settore civile. L’elemento molto confortante è che nonostante tutto
nel contenzioso ordinario, come si può rilevare dai tabulati, si è avuta ancora una volta una sensibile
diminuzione delle pendenze, in quanto le definizioni in questo settore hanno superato le
sopravvenienze anche nell’ultimo anno in osservazione (2.289 pendenti + 1.201 sopr. = 3.490 –
1.377 def. = 2.113).
In ogni caso i tabulati forniti dalla commissione flussi relativi agli ultimi quattro anni dimostrano
come in questo arco di tempo le definizioni sono state notevolmente superiori alle sopravvenienze
(43.714 def. - 41.140 sopr. = 2.574). E’ molto positivo, peraltro, che i 2.574 procedimenti definiti in
più rispetto alle sopravvenienze si riferiscono nella stragrande maggioranza al contenzioso ordinario
dove si è passati da un dato iniziale all’1/7/2009 di 4.555 ad una pendenza finale al 30/6/2013 di
2.113, con un abbattimento di ben 2.442 processi.
SEZIONE DIBATTIMENTO PENALE
CARICHI DI LAVORO
(I DATI SONO STATI RILEVATI DAL REGE ALLA DATA DEL 31/12/2013)
PERIODO 1/1/2013 – 31/12/2013 (monocratici e collegiali)
PENDENTI
ASSEGNATI
DEFINITI
PENDENTI
MARINI
(PRES. SEZ.)
MATTELINI
211
375
390
196
395
296
388
303
AMORE
(DA 5/9/’13)
LANDOLFI
3
68
11
60
150
308
310
148
99
332
192
309
185
417
413
189
TESTONI
(DA 1/7/’13)
ATTINA’
FLUSSI
(I DATI SONO QUELLI DISPONIBILI PER L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO
GIUDIZIARIO)
DIBATTIMENTO COLLEGIALE
1/7/2009
30/6/2010
1/7/2010
30/6/2011
1/7/2011
30/6/2012
1/7/2012
30/6/2013
TOTALI
SOPRAVVENUTI
72
59
40
36
207
DEFINITI
51
69
44
38
201
FINALI
53
44
40
40
DIBATTIMENTO MONOCRATICO
1/7/2009
30/6/2010
SOPRAVVENUTI
1/7/2010
30/6/2011
1/7/2011
1/7/2012
30/6/2012
30/6/2013
TOTALI
1980
2239
1689
1604
7512
DEFINITI
1988
2264
1878
1451
7581
FINALI
1138
1111
922
1076
APPELLO GIUDICI DI PACE
1/7/2009
30/6/2010
1/7/2010
30/6/2011
1/7/2011
30/6/2012
1/7/2012
30/6/2013
TOTALI
SOPRAVVENUTI
8
20
32
61
121
DEFINITI
9
16
20
55
100
FINALI
3
7
19
24
DISFUNZIONI
Oggettiva difficoltà ha, naturalmente, creato alla produttività della sezione del dibattimento la
sospensione dei procedimenti penali, conseguente alla normativa speciale per le aree colpite dagli
eventi sismici del maggio 2012. Il completamento, tuttavia, dell’organico della sezione per il 2013,
ha consentito di contenere in poco più di 150, rispetto ai 400 procedimenti complessivi rimasti in
sospeso alla fine del 2012, l’arretrato dibattimentale complessivo, con previsione di riassorbimento
totale dello stesso entro il primo semestre del 2014 e ciò con il mantenimento dei tempi medi attuali
di smaltimento, normalmente infraannuali per i dibattimenti monocratici e non più che biennali per
quelli collegiali.
Da notare, comunque, che l’indice di ricambio nell’ultimo quadriennio si è mantenuto positivo
avendo il tribunale definito 7.581 processi a fronte di 7512 sopravvenienze.
GIP/GUP NOTI
CARICHI DI LAVORO
(I DATI SONO RILEVATI DAL REGE ALLA DATA DEL 31/12/2013)
Periodo 1/1/2013 – 31/12/2013
PENDENTI
SOPRAVVENUTI
DEFINITI
PENDENTI
FIN.
TASSONI
(COORDINATRICE)
BIGHETTI
742
1707
2072
377
888
1680
2090
478
MARINI
872
1714
2161
425
FLUSSI DELLE PENDENZE
(I DATI SONO QUELLI DISPONIBILI PER L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO
GIUDIZIARIO)
1/7/2011
30/6/2012
1/7/2012
30/6/2013
TOTALI
SOPRAVVENUTI
5.431
5.248
10.679
DEFINITI
5.926
6.042
11.968
FINALI
2.636
1.846
DISFUNZIONI
Anche l’attività della sezione GIP/GUP è stata meno condizionata dalla legislazione post terremoto,
ma in maniera meno significativa rispetto alle altre sezioni. Sono, pertanto, chiaramente visibili gli
encomiabili risultati ottenuti dalla sezione, sia nell’ultimo anno sia negli ultimi due anni, che hanno
evidenziato un indice di ricambio nettamente positivo.
Verifica della realizzazione degli obiettivi
indicati nella precedente tabella
2)
VERIFICA DELLA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI INDICATI NELLA
PRECEDENTE TABELLA
Gli obiettivi indicati nella precedente tabella si riassumevano sostanzialmente nel miglioramento
dei tempi di definizione dei processi, sia civili che penali, nella riduzione delle pendenze e nella
eliminazione dei processi pendenti da oltre tre anni. I primi due obiettivi sono stati raggiunti,
nonostante che l’ultimo periodo (1/7/2013 – 30/6/2013) sia stato negativamente condizionato dalla
legislazione relativa al terremoto del maggio 2012. La legge n. 134/2012, che aveva reso applicabile
anche a Ferrara l’art. 6 del D.L. n. 74/2012, aveva infatti disposto, la sospensione dei processi civili
e penali pendenti alla data del 20 maggio 2012 sino al 31 dicembre 2012; la sospensione di tutti i
termini ed il rinvio di ufficio per coloro che risiedevano nei comuni del cosiddetto “cratere”; la
sospensione dei termini stabiliti per la fase delle indagini preliminari. Successivamente, la legge
213/2012, al comma 13 quater dell’art.11, in sede di conversione del D.L. 174/2012, ha disposto la
sospensione, sino al 30 giugno 2013, del decorso dei termini
processuali, comportanti prescrizioni e decadenze da qualsiasi diritto, azione ed eccezione, per i
soggetti di cui all'articolo 6, comma 4 del decreto-legge 6 giugno 2012 n.
74, convertito con modificazioni con legge 1° agosto 2012, n. 122.
Quanto alla pendenze si è avuta una riduzione in quasi tutti i settori civili (non nel lavoro); la
riduzione è stata particolarmente importante nel settore del contenzioso civile ordinario, dove sono
state abbattute di oltre la metà le pendenze che gravavano sul tribunale (da 4.272 al primo gennaio
2009 a 1.923 al 31 dicembre 2013).
Quanto ai tempi di definizione dei procedimenti civili nel programma di gestione annuale ex art. 37
DL 98/2011 per il 2014 si è dato atto che nonostante rispetto allo scorso anno si sia registrato un
aumento dei tempi di definizione in molte macroaree (previdenza, fallimenti, esecuzioni
immobiliari, v.g. non in materia di famiglia, procedimenti speciali), nel corso del quadriennio nella
maggior parte delle macroaree si può ancora registrare una netta diminuzione della durata media dei
procedimenti, con un totale complessivo di tutta la sezione civile di tutto rispetto (-17,4).
Non si è invece completamente raggiunto l’obiettivo della eliminazione delle cause pendenti da
oltre tre anni, anche se se ne è avuta una forte riduzione. Attualmente le cause iscritte sino al 31
dicembre 2010 nel ruolo civile unificato sono 228 su di un totale di 2.366 (meno del 10%).
Anche per il settore penale vi sono stati effetti negativi dovuti alla legislazione post-terremoto. Dei
1.702 procedimenti pervenuti ne sono stati esauriti solo 1.546; in netta controtendenza rispetto agli
anni precedenti. Ciò ha creato un aumento delle pendenze che sono passate da 962 a 1116, anche se
il saldo degli ultimi quattro anni si presenta leggermente positivo, grazie all’indice di ricambio
nettamente favorevole degli anni precedenti (complessivamente n. 7887 definiti contro 7840).
Il dato della durata media, invece, si presenta sicuramente buono, nel secondo semestre del 2013si è
attestata in giorni 226.
L’obiettivo, invece, è stato raggiunto anche per quanto riguarda l’ufficio GIP/GUP dove, dai dati in
possesso per la inaugurazione dell’anno giudiziario, è possibile riscontrare un netto abbattimento
dell’arretrato (da 2.636 a 1.846), a fronte di unasostanziale stabilità delle sopravvenienze. E’ da
rilevare che in questo settore la legislazione post terremoto non ha inciso sulle definizioni.
Individuazione degli obiettivi prioritari per il
triennio di validita' della tabella e illustrazione
delle scelte organizzative adottate per
realizzarli
3)
INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PRIORITARI PER IL TRIENNIO DI
VALIDITA' DELLA TABELLA E ILLUSTRAZIONE DELLE SCELTE
ORGANIZZATIVE ADOTTATE PER REALIZZARLI
Un programma di definizione dei procedimenti non può prescindere dalla collaborazione del
personale di cancelleria, dalle sue capacità e dal suo numero effettivo a disposizione.
La situazione del personale è stata illustrata in altra parte di questo documento e francamente con
quelle forze non è pensabile di poter ottenere risultati eclatanti.
Gli obiettivi, poi, non possono non tenere conto degli effetti negativi che il terremoto ha avuto
sull’attività del tribunale nel periodo trascorso.
Con il “programma di gestione per il 2014” l’obiettivo primario previsto è quello di un incremento
della produttività della sezione civile e del singolo magistrato, in quanto dal mese di luglio 2013
sono tornati a decorrere tutti i termini processuali.
E’ previsto uno sforzo maggiore per il settore lavoro e previdenza che, vista la gravissima crisi
che sta attraversando il Paese, ha bisogno di interventi e risposte ancora più rapide.
La scelta organizzativa si è concretata in apposita previsione tabellare con la quale si è provveduto a
destinare al settore, oltre all’unico titolare, un altro giudice a tempo pieno invece che in misura del
33%, come era precedentemente previsto.
Più complesso è l’obiettivo di ridurre la durata media dei procedimenti, in quanto solo in parte
è condizionata dal numero delle definizioni. Per raggiungere tale obiettivo non vi è altra strada che
quello di incrementare l’uso dello strumento informatico (PCT), sia da parte delle cancellerie che da
parte dei giudici.
Anche per il settore penale vi sono stati effetti negativi dovuti alla legislazione post-terremoto. Dei
1.702 procedimenti pervenuti ne sono stati esauriti solo 1.546; in netta controtendenza rispetto agli
anni precedenti. Ciò ha creato un aumento delle pendenze che sono passate da 962 a 1116, anche se
il saldo degli ultimi quattro anni si presenta leggermente positivo grazie all’indice di ricambio
nettamente favorevole degli anni precedenti (complessivamente n. 7887 definiti contro 7840).
Quanto alla durata media, la stessa era già stata rilevata per il secondo semestre del 2013 in giorni
226. Il dato è sicuramente buono anche se negativamente condizionato, come detto, dalla
legislazione post-terremoto.
Obiettivo sarà pertanto quello di riassorbire definitivamente tale arretrato attraverso il
mantenimento di una produttività tra la media e la massima del range già indicato nel programma
di gestione dell’anno precedente, corrispondente ad un totale di circa 2100 definizioni totali per
anno, con il rispetto della attuale durata media complessiva dei procedimenti stessi. Non sarà facile
raggiungere tale obiettivo in quanto la carenza di personale, come evidenziato nel paragrafo 5, non
garantisce il numero di udienze settimanali dei giudici previste per il passato.
Altro obiettivo sarà quello di contenere le pronunce di prescrizione del reato, sia nel settore del
dibattimento che in quello GIP/GUP, nei limiti attuali e se possibile migliorarlo (0,0 per il
dibattimento collegiale; 0,5 per il dibattimento monocratico; 0,9 per noti GIP/GUP).
Infine, per venire incontro alle esigenze comunicate anche formalmente dal Presidente della Corte
di Appello, ci si pone l’obiettivo di trasmettere i fascicoli in appello con un anticipo di almeno
quindici mesi dalla maturazione del periodo della prescrizione massima.
Illustrazione dei programmi di definizione dei
procedimenti con l'obiettivo di garantire la
ragionevole durata del processo
4. ILLUSTRAZIONE DEI PROGRAMMI DI DEFINIZIONE DEI PROCEDIMENTI CON
L'OBIETTIVO DI GARANTIRE LA RAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO
Nel tribunale di Ferrara i tempi medi di definizione dei processi civili rispettano i tempi di
ragionevole durata del processo.
Dai dati statistici sui tempi medi di definizione emerge che in tutti i settori più importanti vi è stata
nel corso del precedente quadriennio non solo una netta riduzione dei tempi di definizione dei
procedimenti (particolarmente importante è la riduzione nel settore separazioni e divorzi
contenziosi, pari a – 55,2%, nel lavoro pari al 29,2% e nel contenzioso ordinario pari al 13,9% ), ma
anche una durata in termini assoluti per i procedimenti definiti rispettivamente 242 gg per
separazioni e divorzi contenziosi, di 500 giorni per il lavoro e di 739 gg per il contenzioso civile
ordinario.
Questi ovviamente sono valori medi, ma vi sono ancora processi civili che invece pendono da oltre
tre anni. L’obiettivo dei prossimi tre anni sarà quello di non avere nessun processo pendente da oltre
tre anni, attraverso un programma di definizione che prevede un continuo monitoraggio di tali
processi attraverso la consolle del presidente e dei giudici,anche per quel che riguarda gli incarichi
peritali, la limitazione all’indispensabile dei rinvii, che dovranno comunque essere molto brevi in
modo da chiamare le cause più vecchie almeno quattro volte in un anno, riservando alle stesse delle
corsie preferenziali.
Nel settore lavoro si ritiene di poter ottenere un miglioramento dei tempi di definizione con
l’assegnazione a tempo pieno di altro giudice, oltre l’unico previsto.
Anche nel settore penale si evidenziano tempi medi di definizione ampiamente nei limiti di una
ragionevole durata del processo. I processi con rito monocratico vengono definiti mediamente
nell’ambito del semestre, mentre quelli con rito collegiale nell’ambito degli otto mesi. La durata è
tale, quindi da consentire, a pieno organico, il pieno smaltimento in termini infra-annuali delle
ordinarie sopravvenienze.
Occorrerà mantenere tali tempi e sarà di giovamento la previsione, in seguito al completamento
della copertura dell’organico, di collegi fissi, con udienze dedicate ai procedimenti trattati da
ciascun P.M., secondo un preciso calendario concordato con la Procura, in modo da ottimizzare,
anche con riferimento alla celerità dibattimentale, la maggior conoscenza dei contenuti dei processi
in capo ai rispettivi originari titolari d’indagini.
Sarà opportuno continuare con l’utilizzo generalizzato delle udienze filtro e la distribuzione del
carico tra tutti i magistrati della sezione, compreso il presidente e continuare anche con le riunioni
periodiche tra i magistrati, anche onorari, della sezione, destinate a condividere le prassi che si siano
dimostrate più virtuose nell’assicurare, nel corso delle attività processuali, anche e soprattutto
monocratiche, non solo il contenimento dei tempi, ma anche dei disagi per tutte le parti coinvolte,
incluso il personale amministrativo, con particolare attenzione al contenimento dei tempi di attesa
per tutte le Parti processuali e per i testimoni.
Ruolo fondamentale in tal senso avrà il presidente della sezione penale, dott. Luca Marini, i cui
compiti, ridisegnati dall’art. 47-quaterO.G.,non sono più soltanto quelli giurisdizionali tradizionali,
ma si estendono alla costante collaborazione con il presidente del tribunale e ad un ruolo di
organizzazione e vigilanza effettiva, soprattutto nei confronti dei servizi, con un onere diretto di
rilevare tempestivamente anomalie, inefficienze, ritardi, disfunzioni e disservizi.
Per le reciproche interferenze tra le attività della sezione del dibattimento e della sezione GIP/GUP,
il presidente Marini dovrà verificare i fattori determinanti i flussi dei processi dalla fase
dell’udienza preliminare a quella del dibattimento, l’esigenza di una verifica e di uno scambio di
idee, esperienze e orientamenti sulle scelte giurisprudenziali, sia sostanziali che processuali, nei
limiti dell’autonomia di ciascun giudice, ma pur sempre in una prospettiva di coerenza e
correttezza delle prassi dell’Ufficio.
Per quel che riguarda più specificamente il programma di definizione dei procedimenti penali si
adotteranno i criteri previsti dall’art. 132 bis delle disp. di att. al c.p.p., che non sono altro che la
traduzione in legge degli stessi criteri che ogni organizzazione giudiziaria, consapevole dei propri
compiti e razionalmente fondata, aveva già adottato.
Nel nostro Tribunale però, si ritiene di dare priorità anche ai processi con costituzione di parte
civile, reputandosi opportuno definirli in tempi ragionevoli per la necessità di tenere nella massima
considerazione la posizione della vittima del reato che abbia subito danni, dei quali chieda il
risarcimento.
Va inoltre rilevato che dall’elenco legislativo dei reati da trattare con priorità assoluta mancano in
generale le contravvenzioni. Con la conseguenza che, avuto riguardo alla natura dei reati, alla
specie ed entità delle pene principali, ai tempi di prescrizione, sarebbe quasi impossibile pervenire
ad una sentenza definitiva di merito nei tre gradi di giudizio. Il che significa la presa d’atto che la
giustizia per questa categoria di reati, che pure comprendono fatti di notevole rilievo sociale e
giuridico (reati ambientali, reati urbanistici ed edilizi, violazione di misure di sicurezza del lavoro e
della circolazione stradale ) non è in grado di produrre risultati effettivi.
Tutto ciò ha indotto il nostro tribunale ad includere tra i reati da trattare con priorità anche le
contravvenzioni per reati ambientali, urbanistici edilizi e di cautela antinfortunistica.
Si tratta di criteri di priorità nella trattazione, ma sempre nell’ottica ineludibile di celebrazione di
tutti i processi.
Relazione sull'andamento dei settori
amministrativi connessi all'esercizio della
giurisdizione e sull'incidenza dello stesso sul
raggiungimento degli obiettivi programmati
5. Relazione sull'andamento dei settori amministrativi connessi all'esercizio della
giurisdizione e sull'incidenza dello stesso sul raggiungimento degli obiettivi programmati
Della situazione dei settori amministrativi più strettamente connessi all’esercizio della
giurisdizione civile e penale si è detto nel capitolo n.1.
Nel settore del dibattimento penale, più che altrove, la carenza di personale fa sentire i suoi effetti
negativi. Non sarà possibile garantire il numero di udienze settimanali dei giudici previste per il
passato, anche se formalmente conservato nelle nuove tabelle. D’accordo con il presidente della
sezione e con il dirigente amministrativo, ho dovuto invitare i colleghi a ridurre il numero delle
udienze settimanali e la loro durata, onde garantire più presenze ai servizi di cancelleria di backoffice, evitando il più possibile il ricorso al lavoro straordinario.
Nel settore GIP/GUP, meno influenzato dalla legislazione post sismica, sono stati raggiunti risultati
molto significativi. La carenza di personale, però, mi ha indotto anche qui ad invitare i colleghi a
contenere, laddove possibile, la durata delle udienze; fatte salve, naturalmente, le esigenze urgenti
ed indifferibili connesse a valutazioni sulla libertà personale.
Analisi relativa alla ragionata ripartizione dei
magistrati tra il settore civile e il settore
penale, ai sensi del par. 3.2 lett. e)
6. Analisi relativa alla ragionata ripartizione dei magistrati tra il settore civile e
il settore penale, ai sensi del par. 3.2 lett. e)
Visti i più significativi indici rilevati dalla commissione flussi, in particolare le
sopravvenienze, sia per il settore civile che per il settore penale, come evidenziati in
altra parte del DOG, si è ritenuto di non modificare la ripartizione in atto dei
magistrati tra il settore civile ed il settore penale.
La ripartizione in settori delle risorse magistrati nella pianta organica è, infatti, nella
media del distretto: poco più del 50% dei magistrati, risulta assegnato al settore
civile/lavoro; il resto al settore penale. In particolare al dibattimento sono assegnati in
pianta 6 magistrati, mentre al GIP/GUP sono assegnati tre magistrati, come in altri
tribunali di equivalenti dimensioni per bacino d’utenza e carichi complessivi.
Ripartizione che rispetta le percentuali indicate nella circolare.
Indicazione schematica delle variazioni
rispetto alla precedente tabella approvata
7. Indicazione schematica delle variazioni rispetto alla precedente tabella
approvata.
Non ci sono variazioni significative rispetto alla precedente tabella; solamente al
settore lavoro è previsto un altro giudice a tempo pieno, con conseguente sottrazione
dello stesso alla sezione ordinaria. Tale soluzione, però, è già stata oggetto di
modifica alle precedenti tabelle ed ha già avuto il parere favorevole, senza
osservazioni, da parte del Consiglio Giudiziario in data 16/12/2013.
Indicazione delle ragioni per cui, per
imprescindibili esigenze di servizio, la proposta
tabellare si discosti, eventualmente, dalle
direttive stabilite dal Consiglio Superiore della
Magistratura
8. Indicazione delle ragioni per cui, per imprescindibili esigenze di servizio, la proposta
tabellare si discosti, eventualmente, dalle direttive stabilite dal Consiglio Superiore della
Magistratura
La proposta tabellare rispecchia la circolare e le direttive stabilite dal CSM.
La sezione seguente e' stata modificata rispetto al documento
precedente
Relazione, previa consultazione del magistrato
di riferimento per l'informatica, sullo stato
dell'informatizzazione nell'ufficio, con
indicazione del relativo piano di sviluppo
triennale da redigere sentito il referente
distrettuale per l'informatica
9. RELAZIONE, PREVIA CONSULTAZIONE DEL MAGISTRATO DI RIFERIMENTO
PER
L'INFORMATICA,
SULLO
STATO
DELL'INFORMATIZZAZIONE
NELL'UFFICIO, CON INDICAZIONE DEL RELATIVO PIANO DI SVILUPPO
TRIENNALE DA REDIGERE SENTITO IL REFERENTE DISTRETTUALE PER
L'INFORMATICA
Stato dell’informatizzazione
Questo paragrafo del DOG viene scritto senza il contributo del RID, con il quale non è
stato possibile avere un contatto in tempo utile per il deposito della tabella.
La rete di trasmissione è obsoleta e quindi poco efficiente. Invero, in occasione della
installazione di nuovi PC, i tecnici della Isitel Spa hanno lamentato l’impossibilità di lavorare in
maniera adeguata per una non ben precisata causa che inibiva le schede di rete dei PC Olidata.
Altri seri problemi di rete si sono evidenziati in occasione di blocco totale (verificatosi il 17
dicembre 2012, e più di recente il 2 gennaio 2014), riguardante l’ambito penale. Il completamento
del collegamento esterno con nuova fibra ottica si spera possa portare benefici al funzionamento
della rete, in termini di velocità ed affidabilità.
La Sala Server si ritiene nell’attualità dotata dei server necessari al funzionamento della rete e
dei servizi. Al momento, dunque, l’Ufficio non necessita di acquisto di ulteriori server.
Sono persistenti problemi di firma digitale su Windows 7 con la carta CMG; essi vengono,
peraltro, superati mediante utilizzo della smart card PosteCom.
Sistemi informativi (software)
1-
L’applicativo Re.Ge. (Clipper è stato di recente sostituito con il SICP, che contiene il
modulo Rege - Web. Il personale amministrativo della sezione penale ha portato a termine
nell'autunno 2013 il corso di formazione all'utilizzo del nuovo sistema informativo. La
piattaforma SICP è destinata ad accogliere ulteriori moduli per la gestione dei principali
servizi. Il 2014 principalmente, ma è da presumersi anche tutto il prossimo triennio, sarà
caratterizzato per la cancelleria penale del GIP/GUP e del dibattimento, dall'impegno alla
proficua assimilazione del nuovo sistema nella ruotine di lavoro, sì da valorizzarne le
potenzialità.
2- SIPPI (per le misure di prevenzione)
3-
SIDIP. E’ stato utilizzato esclusivamente per il solo processo CoopCostruttori ed
attualmente viene utilizzato per un altro processo molto complesso relativo al nuovo
ospedale. Un impiego generalizzato del SIDIP appare di difficile praticabilità, in ragione
delle risorse umane (per la scansione degli atti) che richiederebbe.
4- SIGE: per i procedimenti di esecuzione
5-
SICID (Settore Civile, Volontaria, Controversie di lavoro). L’applicativo in uso è
implementato con la procedura automatizzata di iscrizione a ruolo con codice a barre.
Inoltre, a seguito di interventi di bonifica della base-dati, l’intero archivio informatico è
oggetto di procedura di backup giornaliero sul portale Polisweb, che consente l’accesso online ai registri da parte degli avvocati. L’Ufficio è in grado di rendere operativo il Processo
Civile Telematico a vantaggio di tutti gli attori (Magistrati, Cancellerie, Avvocati).
Attualmente il Tribunale di Ferrara ha ottenuto l'autorizzazione al valore legale del deposito
on line di atti di parte, per i soli ricorsi per decreto ingiuntivo, dal 1° luglio 2013. L'anno
2014 vedrà, nei programmi ministeriali, la piena attuazione del PCT, e ciò impegnerà le
cancellerie civili, sia per l'anno in corso che verosimilmente per il prossimo triennio, nella
compiuta realizzazione del progetto, ricco di potenzialità per la velocità di gestione dei
processi di lavoro, sia nello scambio documentale con l'utenza ed i Giudici.
6- SIECIC (Esecuzioni Immobiliari, Mobiliari e Procedure concorsuali). Consente la gestione
integrata delle procedure su due interfacce: lato ufficio giudiziario e lato curatori delle
esecuzioni civili e procedure concorsuali.
7-
SIAMM. Il sw ministeriale è in uso all’Ufficio dal 2010 ma limitatamente alla fase di
liquidazione. Solo dal gennaio 2013 è stata automatizzata tutta la procedura afferente la
emissione del decreto di pagamento a periti, interpreti, custodi, GOT, difensori di parti
ammesse a gratuito patrocinio, ivi comprese le comunicazioni al beneficiario ed al
funzionario delegato, nonché la compilazione del c.u.d. e la annotazione nel registro
2/SG. Negli ultimi mesi del 2013, la dirigenza amministrativa ha promosso l'utilizzo del sw
anche per la fase di deposito on line delle istanze di liquidazione, adoperandosi nella
sensibilizzazione a tal fine sia dell'avvocatura che degli ausiliari del Giudice, e preparando
alla nuova procedura di lavoro anche le cancellerie. In questo e nei prossimi anni, le
potenzialità del programma in termini di gestione telematica delle procedure, andranno
valorizzate massimamente, con lo scopo di velocizzare e snellire i processi di lavoro in
ambito amministrativo al fine di recuperare risorse per l'area penale e per l'area civile.
8-
PCT. Ancora privo di una significativa attuazione il PCT. Il valore legale è stato
riconosciuto solo agli atti dei magistrati ed ai ricorsi per decreto ingiuntivo degli avvocati.
Entrambi, però, non in via esclusiva, ma in parallelo col cartaceo. La conseguenze è stata
che, mentre molti giudici si sono adeguati ed hanno iniziato a trasmettere i loro atti
attraverso la consolle, della quale hanno tutti la disponibilità, altrettanto non hanno fatto gli
avvocati.
9-
CONSOLLE DEL MAGISTRATO: nel computer di tutti i giudici è stata istallata la
consolle e nella quai totalità degli stessi anche nel portatile.
Hardware
In ordine alle dotazioni hardware, si può affermare che l’Ufficio dispone di un discreto numero
di PC di ultima generazione, adeguati alla gestione dei sw, abbastanza evoluti.
La stessa situazione non si presenta per le stampanti, essendo quella relativa la fornitura più in
sofferenza. L’impegno del CISIA di Bologna è stato quello di dotare le cancellerie più gravate di
adempimenti di fotocopiatori e stampanti di rete, per sopperire alla carenza di stampanti da tavolo.
I fotocopiatori sono stati configurati anche per la scansione, per provvedere alla creazione di PDF
da recuperare poi in rete.
Sito web
L'aggiornamento del sito è curato da due Direttori Amministrativi, uno per l'area penale ed uno
per quella amministrativa, e da un Funzionario Giudiziario per l'area civile. Essi operano su
impulso dei Sigg. Giudici, e del dirigente amministrativo, che dall'ottobre 2013 ha assunto la
funzione di coordinatore e responsabile del sito internet.
Occorrerebbe arricchire, specie di modalità interattive, il Sito Internet del Tribunale, con le
significative, positive ricadute sui servizi all’utenza. Il sito web, infatti, consente un dialogo con i
cittadini portatori di domanda di giustizia, e con i professionisti che a vario titolo si avvalgono dei
servizi del Tribunale. L’esigenza di un utile dialogo on line sarà, peraltro, maggiormente sentita,
con la prossima soppressione dei Giudici di Pace del circondario, da cittadini che risiedono in
zone dove sarà soppresso tale ufficio, percepito come primo punto di contatto con il servizio
giustizia. Il sito ha inoltre la funzione di ridurre l’accesso fisico alla sede del Tribunale, e l’acceso
telefonico, che impegna le cancellerie e le segreteria amministrativa nella gestione di richieste di
informazioni di identico tenore.
Il piano di sviluppo del prossimo triennio prevede un incremento dell'uso dello strumento
informatico non solo nel settore civile, ma anche nel settore penale grazie alle funzionalità che via
via saranno attivate per il SICP.