LINGUE E CULTURE ARABA, CINESE E GIAPPONESE
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LINGUE E CULTURE ARABA, CINESE E GIAPPONESE
LINGUE E CULTURE ARABA, CINESE E GIAPPONESE PREMESSA L'apprendimento di lingue non europee richiede che si tengano in considerazione questioni metodologiche nonché etiche rilevanti. Arabo, cinese e giapponese sono lingue che appartengono, in parte (arabo) o del tutto (cinese, giapponese) a tipi morfologici diversi da quelli delle lingue tradizionalmente presenti nel liceo linguistico; inoltre, sono parlate in paesi percepiti come “altri” dal blocco culturale euro-americano – percezione, questa, che necessita perlomeno di una sospensione (quando non di una messa in discussione) al fine di consentire agli studenti un'immersione didattica reale e proficua, vincendo le possibili resistenze preconcette. Pertanto, non solo si richiede agli studenti un'attenzione specifica allo studio della lingua di competenza, ma anche grande cura per la riflessione sulle configurazioni geopolitiche, sulle vicissitudini storiche e sui fondamenti culturali dei paesi considerati. Questo lavoro di elaborazione metodologica risponde indubbiamente alla necessità di superare stereotipi a tutt'oggi persistenti nei confronti dei paesi di lingua araba, della Cina e dei numerosi insediamenti cinesi nel mondo, e del Giappone. Consentire allo studente del liceo linguistico di estendere la percezione oltre l'esotismo o la disinformazione stereotipata riguardo ai paesi di cui si occupa si rende indispensabile per raggiungere i risultati di apprendimento generali elencati nell'allegato A del DPR 89 2010, con riferimento particolare ai seguenti: • • conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l'analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni; sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e scambio; Inoltre, con riferimento alle linee generali e alle competenze specifiche indicate nel medesimo documento per le terze lingue straniere, si evidenziano i seguenti paragrafi: “Il valore aggiunto è costituito dall'uso consapevole di strategie comunicative efficaci e dalla riflessione sul sistema e sugli usi linguistici, nonché sui fenomeni culturali. Si potranno realizzare con l'opportuna gradualità anche esperienze d'uso della lingua straniera per la comprensione orale e scritta di contenuti di discipline non linguistiche. Il percorso formativo prevede l'utilizzo costante della lingua straniera. Ciò consentirà agli studenti di fare esperienze condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della cultura straniera in un'ottica interculturale. Fondamentale è perciò lo sviluppo della consapevolezza di analogie e differenze culturali, indispensabile nel contatto con culture altre, anche all'interno del nostro paese.” Al passaggio citato è importante aggiungere che gli studenti delle lingue e culture araba, cinese e giapponese saranno stimolati non soltanto a entrare in contatto: sarà utile l'esercizio di scambio delle posizioni e dei punti di vista con quelle “culture altre”, così da acquisire competenze interpretative degli elementi contestuali anche per via emulativa, che consentano di adeguarsi più agilmente alle situazioni comunicative, e di prepararsi a fruire consapevolmente i contenuti di opere artistiche, espressioni del pensiero filosofico e del senso religioso, dei fenomeni sociali, dei prodotti mediatici, ecc. A questo scopo sarà di cruciale importanza lavorare in collaborazione con i docenti delle altre materie, per poter tracciare percorsi comparativi che valorizzino da una parte le analogie in antagonismo con stereotipi e concezioni erronee, e dall'altra le differenze come occasioni di ampliamento dell'orizzonte conoscitivo e di riflessione sulla varietà delle forme dell'essere umano. Si aderisce pertanto al seguente paragrafo contenuto nella “Premessa pedagogica e metodologica” al curricolo, approvata dal Collegio Docenti del 17 Maggio 2011, rimarcandone l'indispensabilità: “Al fine di evitare la frammentazione del sapere, i docenti del Liceo Giovanni Falcone ricercano e mettono in atto strategie che valorizzino le convergenze interdisciplinari; delineano, nella elaborazione del Piano dell'Offerta Formativa, percorsi di integrazione tra le discipline, ne evidenziano i nuclei fondanti e i raccordi possibili, al fine di sviluppare un sapere unitario ed una conoscenza profonda e ragionata dei dati culturali.” AREA METODOLOGICA A conclusione del percorso liceale gli studenti dovranno: • • • aver acquisito un metodo di studio autonomo, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali; esser consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari; saper compiere le necessarie interconnessioni tra metodi e contenuti delle singole discipline; AREA DI APPARTENENZA Area logico-argomentativa: • avere acquisito l'abitudine a ragionare con rigore logico; • sviluppare e applicare la competenza testuale alle diverse forme di comunicazione; • saper ascoltare e comprendere le argomentazioni altrui; • saper esporre la propria tesi in modo coerente e assertivo; Area linguistica e comunicativa: • aver acquisito strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti al livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; • stabilire raffronti con la lingua italiana; • saper utilizzare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per studiare, comunicare, fare ricerca; Area storico-umanistica: • conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di lingua araba / cinese / giapponese; Area tecnologica: • usare le TIC come strumento di lavoro e di comunicazione; • padroneggiare i principali software di scrittura; PRIMO BIENNIO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Avvertenza Alla luce della notevole diversità nell'ordine di avanzamento degli argomenti nelle tre lingue di area, non si distinguerà tra primo e secondo anno. Per la specifica suddivisione di conoscenze, competenze e abilità, si rimanda alle programmazioni individuali delle singole discipline. Conoscenze - La morfologia e la sintassi della frase semplice - Gli atti di parola della comunicazione orale e scritta, legati alla vita quotidiana e ai bisogni immediati (livello A2) - La prassi della comunicazione quotidiana: registro formale / informale, elementi extralinguistici e paralinguistici 1°/2° Anno • Salutare, presentarsi, presentare qualcuno. • Dare informazioni sulla propria identità e le proprie coordinate. • Chiedere e dare informazioni personali. • Parlare di sé, dei propri gusti e interessi, della propria famiglia. • Identificare e descrivere oggetti e persone. • Chiedere e dire ciò che piace. • Chiedere e dare informazioni sulla professione. • Scrivere brevi messaggi formali e informali. • Chiedere e dare informazioni sull'aspetto fisico di persone od oggetti. • Fare un semplice ritratto (fisico, psicologico). • Comprendere brevi testi informativi, descrittivi. • Chiedere e dire l'ora. • Chiedere informazioni sulla propria giornata tipo, sulla quotidianità. • Esprimere la frequenza. • Parlare di azioni abituali. • Invitare, proporre, accettare, rifiutare, trovare delle scuse, fissare un appuntamento. • Situare nel tempo ed esprimere la durata. • Esprimere intenzioni o azioni future. • Parlare di un'azione in via di svolgimento. • Raccontare ciò che si è fatto, indicare la sequenza di azioni. • Situare nello spazio. • Esprimere semplici opinioni. • Descrivere luoghi (città, quartieri). • Chiedere informazioni sulla localizzazione, spiegare un itinerario. • Chiedere e dare informazioni sul prezzo, il materiale, l'origine, l'argomento. • Paragonare. • Ordinare, esprimere apprezzamenti. Competenze Competenze linguistico-comunicative: 1. Riconoscere e spiegare i meccanismi di funzionamente della lingua, a livello fonetico, morfologico, sintattico e lessicale. 2. Adeguare le proprie conoscenze linguistiche alla situazione comunicativa, orale e scritta. 3. Inferire il significato di singole parole e lo scopo comunicativo di un testo. 4. Riconoscere la struttura secondo cui è organizzato un discorso o un testo. 5. Saper cogliere il nesso lingua-culturacomunicazione. Competenze di studio: 1. Produrre documenti ordinati e in buona forma. 2. Acquisire l'abitudine a ragionare con rigore logico e a identificare i problemi. 3. Seguire e applicare una schematizzazione di lavoro, una procedura. 4. Utilizzare tecniche di memorizzazione (imitazione, analogia, associazione, opposizione...). 5. Sviluppare il cooperative learning (lavoro a coppie, in piccolo gruppo...). Abilità Abilità generali: • Comprendere frasi ed espressioni di uso quotidiano relative a informazioni personali e familiari, al proprio ambiente, alle proprie occupazioni e interessi. • Partecipare a una conversazione su argomenti familiari o che riguardano i propri interessi, interagendo in scambi comunicativi brevi legati alla vita quotidiana purché l'interlocutore collabori e usi un linguaggio standard. • Esprimere bisogni e stati d'animo. • Descrivere/raccontare in termini semplici aspetti del proprio vissuto, dell'ambiente circostante (presente, passato futuro). • Comprendere testi autentici di tipo • Parlare delle proprie preferenze (alimentari, cinema, lettura...). • Chiedere di fare o di non fare. • Dare istruzioni, consigli, proibire. • Chiedere un favore, chiedere e dare il permesso di fare qualcosa. • Giustificare delle azioni. • Esprimere l'accordo o il disaccordo. • Parlare della salute. • Esprimere il dubbio, la possibilità. • Esprimere auguri, felicitazioni. • Esprimere la conseguenza. • Formulare ipotesi. informativo, regolativo, descrittivo-narrativo, brevi sequenze filmiche, canzoni attinenti ad argomenti/tematiche noti. • Redigere brevi messaggi/testi (cartoline, email, testi descrittivo-narrativi) e lettere informali. Abilità in situazione di classe: • Leggere in modo piuttosto scorrevole e generalmente corretto anche testi non noti, ma semplici e brevi. • Rispondere e porre domande formulando frasi semplici con lessico appropriato, con sporadici errori di tipo formale. • Presentare il contenuto di documenti di varia natura rispondendo a domande di comprensione e analisi. CULTURA Conoscenze • Registro formale e informale. • Rituale dei saluti, dei ringraziamenti, dei turni di parola. • Tutti gli ambiti lessicali previsti nei moduli. • Principali stereotipi. • L'alimentazione. • Le principali festività e il calendario di eventi culturali di rilievo. • Le capitali. Competenze • Cogliere il nesso lingua-cultura. • Saper comunicare evitando comportamenti stereotipati o di chiusura. • Mantenere un atteggiamento aperto alla diversità, vista come arricchimento personale. • Sapersi orientare nel patrimonio culturale straniero padroneggiando le nozioni essenziali. Abilità • Riconoscere aspetti delle culture araba/cinese/giapponese relativamente all'uso sociale della lingua. • Riconoscere stereotipi e cliché. • Confrontare aspetti della propria cultura con quelli dei paesi di lingua araba/cinese/giapponese, per stabilirne similitudini e differenze. INTERCONNESSIONI TRA LE DISCIPLINE Nel primo biennio, si prevedono interconnessioni con la lingua italiana, il latino e le altre due lingue straniere nell'ambito della riflessione sulla lingua e sulle strutture linguistiche. Si adotterà un approccio metodologico coerente con gli altri insegnanti dell'area linguisticocomunicativa affinché lo studente sia in grado di operare gli opportuni confronti e interconnessioni fra le discipline di quest'area. Sarà posto anche l'accento sulle connessioni tra contenuti delle civiltà di lingua araba, cinese e giapponese in rapporto alle altre lingue straniere insegnate nelle rispettive classi, con i contenuti di lettere e di geografia e storia. METODOLOGIA Nel primo biennio, lo studio delle lingue e delle culture araba, cinese e giapponese procederà lungo tre assi fondamentali: 1. la competenza linguistico-comunicativa per il raggiungimento del livello A2; 2. la competenza culturale e interculturale legata alla sfera personale dello studente (famiglia, scuola, svaghi e viaggi, vita quotidiana, luoghi di interesse, alimentazione, festività...); 3. la competenza meta-linguistica e le abilità di studio; L'insegnamento sarà centrato sullo sviluppo delle abilità di ricezione, di produzione e di interazione, in modo armonico ed equilibrato sia per le abilità orali che per quelle scritte, seguendo le competenze e gli ambiti tematici stabiliti per i livelli A1-A2 del Quadro Comune Europeo di riferimento. Durante le lezioni la lingua straniera sarà usata in modo sistematico e con l'esperto di madrelingua, si potenzieranno sia le abilità comunicative che le conoscenze e le competenze di tipo culturale ed interculturale, mediante esercizi di comprensione/produzione presenti nel libro di testo o tratti da altre fonti. L'approccio metodologico sarà di tipo funzionale-comunicativo, secondo modalità induttivodeduttive, tenendo conto per quanto possibile degli stili di apprendimento degli studenti. Le lezioni avranno tipologie diverse, ma prevalentemente si attueranno lezioni dialogate con lavori a gruppo classe intero, lavori a coppie e lavori in piccolo gruppo; l'insegnamento sarà incentrato sulla partecipazione attiva dello studente sia per l'uso della lingua straniera che per lo svolgimento delle attività. Per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze di apprendimento, durante lo svolgimento delle unità si espliciteranno sempre gli obiettivi di studio, il percorso di apprendimento, le procedure e le strategie necessarie per acquisire contenuti e abilità; e si faranno praticare anche attività di autovalutazione e di valutazione collettiva. Inoltre, si dedicheranno momenti specifici ad attività meta-cognitive relative alle competenze e alle abilità richieste dall'apprendimento della disciplina (come usare il dizionario, come memorizzare il lessico, come imparare la grammatica, come migliorare la comprensione scritta/orale e la produzione scritta/orale, come valutare il proprio lavoro). Se necessario, alla fine di ogni unità didattica o modulo di apprendimento si assegneranno compiti individuali di recupero per attività di recupero in itinere, utilizzando materiali tratti dalle unità di revisione e di recupero del libro di testo, cercando di rendere lo studente più consapevole del suo stile cognitivo e delle sue potenzialità, dei suoi punti di forza e di debolezza. ATTIVITÀ Attività di mediazione In base al livello di apprendimento degli studenti, al tempo a disposizione e alla programmazione dei consigli di classe, si svilupperanno abilità di mediazione semplici per fare acquisire allo studente una mentalità comparativa, in vista della competenza plurilingue che verrà sviluppata maggiormente durante il secondo biennio e l'ultimo anno. • • Attività di riflessione linguistica in contrastiva con la lingua italiana; Attività di riflessione linguistica alla ricerca di regolarità (somiglianze e differenze) con le altre lingue straniere e, tra le lingue classiche, il latino (lavoro su suffissi e prefissi, sui fonemi e i grafemi, sull'etimologia delle parole); Attività con le TIC: L'educazione all'uso attivo delle TIC si potrà articolare in modo diverso a seconda dei bisogni degli studenti e della programmazione dei consigli di classe. Laddove previsto nelle singole programmazioni, si farà uso del laboratorio multimediale e/o della LIM per effettuare approfondimenti o ricerche con l'ausilio di software di base (Word, PP...) e di Internet. Per studiare, fare ricerca, comunicare • • • • Esercitazioni in linea di tipo grammaticale, fonologico e lessicale a partire da una sitografia di riferimento fornita dall'insegnante, da fare nelle ore curricolari o in modo autonomo; Esercitazioni di comprensione orale/scritta con siti di interesse pedagogico; Redazione e creazione di documenti semplici con l'uso di software di base per fare brevi presentazioni date per compito, mappe, sintesi, ecc.; Fare piccole ricerche guidate; STRUMENTI Per quanto concerne l'utilizzo di sussidi didattici, si ricorrerà al materiale presente nel manuale, ai sussidi di supporto dello stesso e alle attrezzature presenti nell'istituto. VALUTAZIONE E TIPOLOGIA DI VERIFICA Per quanto riguarda la valutazione, questa sarà quanto più obiettiva e omogenea possibile, frutto quindi di criteri comuni così come stabilito nella programmazione di area e di istituto. Si seguirà quindi la scala docimologica di istituto (1-10), secondo i parametri valutativi ad essa corrispondenti. Il livello di sufficienza si attesterà al 60% di quanto richiesto, secondo livelli di soglia di volta in volta stabiliti in base alle difficoltà delle prove di verifica e al livello della classe. Per ogni verifica si espliciteranno gli obiettivi e i criteri di correzione, stabilendo in base al tipo di prova una gerarchia di parametri e l'attribuzione dei punti. Il voto finale sarà attribuito in base alle percentuali prima indicate. La tipologia delle prove corrisponderà alle esercitazioni abitualmente svolte in classe. In generale, riguardo le competenze scritte si somministreranno prove strutturate e/o semistrutturate, quali esercizi a buchi e strutturali, frasi da completare, testi da completare e/o da trasformare-riorganizzare, vero/falso, risposte brevi a questionari, brevi testi di produzione libera. Per ciò che concerne le conoscenze, le abilità comunicative e le competenze orali, si eseguiranno sia delle prove miste per la comprensione orale sia delle brevi interrogazioni consistenti in: • • • role play (drammatizzazione-simulazione); brevi scambi di domande-risposte; brevi descrizioni, racconti, presentazioni, riassunti; Quanto alla frequenza delle prove di controllo, esse saranno effettuate alla fine di ogni unità didattica (verifiche formative con voti) e, se il tempo a disposizione lo consente, alla fine di ogni modulo (verifiche sommative di tipo globale), garantendo all'interno del 1° periodo 2 prove scritte e almeno 1 interrogazione orale, mentre durante il 2° periodo si effettueranno almeno 3 prove scritte e 2 interrogazioni orali. In ogni caso si darà grande spazio a una valutazione di tipo formativo senza voto (esercitazioni in classe). Infine, per quanto riguarda i criteri da seguire nella valutazione finale, si considereranno i seguenti parametri generali: • Obiettivi minimi raggiunti; • Progressi rispetto al livello di partenza e capacità di recupero (risultati del lavoro di recupero in itinere e non); • Frequenza alle lezioni, impegno e collaborazione mostrati.