ESAMI DI MATURITA` 2011 SVOLGIMENTO SECONDA

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ESAMI DI MATURITA` 2011 SVOLGIMENTO SECONDA
ESAMI DI MATURITA’ 2011 SVOLGIMENTO SECONDA PROVA DI ECONOMIA AZIENDALE PER ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE I.G.E.A. A cura di A.N.I.N.S.E.I. www.aninsei.it Soluzione a cura dei proff. Biscontin Franco e Carnio Silvia, dell’Istituto Paritario G. Parini di Mestre – Venezia “ www.istitutoparini.it” ATTENZIONE: Il contenuto del documento è fornito sulla base di “as is”. Sebbene la massima cura è stata presa nel fornire le informazioni, non ne è garantita l’utilità , l’esattezza o completezza. Perciò si declina ogni responsabilità a esclusivo carico di chi ne fa uso. Nel Conto economico civilistico i costi sono classificati per natura; allo scopo di analizzare la formazione del reddito è opportuno classificare i costi e i ricavi in relazione all’area gestionale alla quale si riferiscono. La gestione delle imprese industriali può essere scomposta nelle seguenti aree: - gestione operativa che comprende costi e ricavi inerenti la gestione caratteristica e accessoria - gestione finanziaria che comprende oneri finanziari e proventi finanziari derivanti dalle operazioni di finanziamento e investimento - gestione straordinaria relativa a costi e ricavi derivanti da eventi con carattere di eccezionalità - gestione fiscale o tributaria riguarda i costi relativi alle imposte sul reddito d’esercizio Il risultato della gestione caratteristica è il reddito operativo; considerando anche le aree accessorie e finanziarie si determina il reddito della gestione ordinaria, sommando a questi il risultato della gestione straordinaria si perviene al risultato al lordo delle imposte. Per quanto attiene alle imprese bancarie l’analisi dei componenti di reddito è riconducibile alle seguenti aree di attività: - costi e ricavi relativi alle operazioni di intermediazione creditizia, interessi passivi verso la clientela ordinaria su operazioni di raccolta e relativi a rapporti con banche corrispondenti; interessi attivi da clientela ordinaria su operazioni di impiego e da banche corrispondenti - costi e ricavi derivanti dalle operazioni di investimento in titoli e in cambi; - costi e ricavi relativi alle prestazioni di servizi, commissioni provvigioni ecc… - costi e ricavi generali relativi alla gestione ( costi personale, fitti passivi ecc…) Raggruppando costi e ricavi per aree gestionali si determina il reddito d’esercizio attraverso l’individuazione dei seguenti risultati intermedi: 1. il margine di interesse ( risultato gestione intermediazione creditizia) 2. margine di intermediazione ottenuto considerando anche i risultati delle attività in titoli, in cambi e le prestazioni di servizi 3. risultato lordo di gestione ottenuto sottraendo dal margine di intermediazione le spese generali e amministrative 4. risultato al lordo delle imposte 5. reddito netto d’esercizio Passiamo ora alla redazione del bilancio al 31/12/2010 della Alfa Spa impresa industriale considerando che Totale impieghi = 7.500.000 € Ricavi monetari = 15.970.580 € Costi monetari = 14.609.680 € Iniziamo con lo sviluppo dello stato patrimoniale riclassificato. Il totale impieghi risulta uguale al totale fonti. Essendo un’impresa industriale si ipotizza che l’attivo immobilizzato sia maggiore dell’attivo circolante, rispettivamente il 60% del totale impieghi l’attivo immobilizzato e il 40% l’attivo circolante. Ipotizzando che l’impresa abbia una struttura finanziaria equilibrata è costituita da finanziamenti per il 50% e per il 50% da capitale di terzi. Quindi il patrimonio netto è pari a 3.500.000 euro e ipotizzando un ROE dell’8%, grazie alla seguente proporzione ottengo il capitale proprio: patrimonio netto: 108 = Capitale proprio : 100 Capitale proprio = 3.500.000 * 100 = 3.240.740 euro 108 Essendo il capitale proprio la somma del capitale sociale e delle riserve lo suddivido come segue : - capitale sociale 2.500.000 euro - riserve 740.740 Utile
 Utile  259.260 Capitale Pr oprio
Le passività consolidate nelle imprese industriali sono destinate a finanziare la parte delle immobilizzazione non coperte dal capitale proprio, scegliamo quindi una percentuale dando un peso preponderante rispetto all’attivo circolante. 60% Passività consolidate 2.100.000 Capitale di terzi 3.500.000 40% Passività a breve 1.400.000 Stato Patrimoniale riclassificato Attivo circolante (40%) 3.000.000 Patrimonio netto 3.500.000 Capitale sociale 2.500.000 Riserve 740.740 Utile 259.260 Passività a breve 1.400.000 Attivo immobilizzato (60%) 4.500.000 Passività consolidate 2.100.000 Ottengo l’utile d’esercizio utilizzando il ROE 
Totale Impieghi 7.500.000€ Totale fonti 7.500.000€ Sviluppo ora lo stato patrimoniale civilistico sintetico: Trasferisco dallo stato patrimoniale riclassificato a quello civilistico il totale impieghi e fonti. Ipotizzando che i crediti verso i soci siano pari a zero suddivido poi l’attivo circolante: Rimanenze 1.710.000 Crediti 1.140.000 Attivo circolante Attività fin. Che non costituiscono imm. 0 3.000.000 Liquidità 140.000 Ratei e risconti attivi 10.000 Attribuisco alle rimanenze un valore più elevato dei crediti essendo un’impresa industriale e non commerciale. Suddivido poi l’attivo immobilizzato come segue: Immateriali 5% 225.000 Attivo Immobilizzato Materiali 95% 4.275.000 4.500.000 Finanziarie // Ora passiamo alla suddivisione del passivo suddividendo nel modo seguente: Debiti entro 1.100.000 Pass. Breve Fondo rischi 297.000 1.400.000 Ratei risconti passivi 3.000 (rateo derivante da mutuo) Si ipotizza un mutuo: - importo 300.000€ - tasso 4% - accensione mutuo 1/10 - rate costanti 10.000€ annue 300000  4  3
 3000 RATEO PASSIVO SUL MUTUO 1200
TFR 30% 540.000 Pass. Consolidate Debiti oltre 1.260.000 2.100.000 Mutuo 300.000 STATO PATRIMONIALE A) CRE V/Soci // A) PATRIMONIO NETTO 3.500.000
B) IMMOBILIZZAZIONI 4.500.000 ‐ Capitale sociale 2.500.000
‐ Immateriali 225.000 ‐ Riserve 740.740
‐ Materiali 4.275.000 ‐ Utile d’esercizio 259.260
‐ Finanziarie C) ATT. CIRCOLANTE ‐ Rimanenze ‐ Crediti ‐ Attività finanziarie ‐ Liquidità D) RATEI RISCONTI ATTIVI TOTALE ATTIVO //
2.990.000
1.710.000
1.140.000
//
140.000
B) FONDO RISCHI/ONERI C) TFR D) DEBITI ( di cui esigibili oltre 1.550.000 euro) 10.000 E) RATEI E RISCONTI PASSIVI 7.500.000 TOTALE PASSIVO 297.000
540.000
2.660.000
3.000
7.500.000
Passiamo ora allo sviluppo del Conto economico civilistico. Inseriamo nello schema di C.e. l’utile d’esercizio precedentemente determinato. Consideriamo poi il vincolo posto dalla traccia che stabiliva l’ammontare dei ricavi monetari in 15.970.580 e questi comprendono: ‐ricavi di vendita 14.000.000 ‐variazione rim prodotti finiti 1.900.000 ‐proventi finanziari 70.580 Inserisco i ricavi di vendita, le rimanenze e ipotizzo una plusvalenza derivante dalla vendita di una immobilizzazione pari a 10.000 euro, sommando e ottenendo il valore della produzione. Ipotizzo un ROI del 10% e ottengo un reddito operativo pari a 750.000 euro. Dalla differenza del valore della produzione e il reddito operativo ottengo il punto B) costi della produzione per 15.160.000 euro. Ora suddivido i costi monetari 14.609.680 euro imposti dalla traccia tra: ‐acquisto mat prime 8.338.000 ‐altri costi operativi 2.728.800 ‐costi per servizi 3.132.000 ‐decrementi rimanenze 351.200 ‐oneri finanziari 59.680 Suddivido tra le voci rimanenti del punto B) la somma residua. Calcolo ora le imposte d’esercizio: Valore della produzione 15.910.000 – 70% dei costi della produzione 10.612.000 = 5.298.000. Su tale importo mi calcolo il 3.9% ottenendo l’irap di competenza pari a 206.122 euro. Sommo all’irap l’utile d’esercizio e su tale importo calcolo il 32,5% che corrisponde al 27,5% calcolato sul risultato ante imposte a titolo Ires. 206.122 + 259.260 = 465.382 * 32,5% risulta Ires competenza 148.922 euro Sommo Ires + Irap di competenza e ottengo le imposte totali per 355.044 euro CONTO ECONOMICO A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1. ricavi di vendita 2. Var. rimanenze prodotti 3. Var. rimanenze prodotti in lavorazione 4. Costruzioni interne 5. altri ricavi ( plusvalenza) B)COSTI DELLA PRODUZIONE 6. costo materie prime 7. costi per servizi 8. costi god. beni di terzi 9. costi per il personale: ‐salari e stipendi ‐oneri sociali ‐TFR 10. ammortamenti e svalutazioni: ‐ ammortamenti ‐ svalutazione crediti 11. Var rimanenze di materie prime 12 Accantonamenti 13 Altri costi (A‐B ) differenza valore e costi della produzione C) GESTIONE FINANZIARIA ‐oneri ‐proventi D) RETTIFICHE E) GESTIONE STRAORDINARIA RISULTATO ANTE IMPOSTE ‐ IMPOSTE ‐ RISULTATO ECONOMICO 15.910.000 14.000.000 1.900.000 // // 10.000 15.160.000 8.338.000 3.132.000 // 2.728.800 2.000.000 608.000 120.800 610.000 600.000 10.000 352.200 // // 750.000 + 10.900 ‐59.680 + 70.580 // ‐ 146.596 614.304 355.044 259.260